Sei sulla pagina 1di 2

1) Quali essenze vengono utilizzate, nella norma, nella costruzione degli strumenti ad arco?

Descrivere, in
breve, il taglio del tronco

Generalmente per la costruzione di strumenti ad arco si utilizza legno di abete rosso e legno di acero, mentre per
le parti della montatura si ricorre solitamente all’utilizzo di ebano e palissandro, ovvero legni scuri e
particolarmente resistenti. Il taglio del legno avviene in maniera radiale e non tangenziale, poiché in questo
modo il legno assorbirà in misura minore l’umidità, e sarà possibile ottenere un risultato più omogeneo.

2) Elencare alcune parti dello strumento, descrivendole e indicando con che legno sono costruite

La catena, l’anima e il piano armonico sono in abete rosso, un legno leggero ma molto resistente ed elastico.
Fasce e manico sono in legno d’acero, legno più che trasmette meno vibrazioni. Piroli, capotasto, tastiera e reggi
cordiera sono realizzate in ebano o in palissandro.

3) La costruzione con il metodo tradizionale come si svolge?

Il metodo tradizionale prevede la realizzazione di un disegno progettuale dal quale partire, per poi trasportarlo
su dima. Successivamente a questa fase si potrà poi procedere con la costruzione vera e propria dei singoli
elementi del violino.

4) Che cos’è la giunta e come si realizza? Accennare al comportamento della colla sul legno

La giunta consiste nel congiungere due tavole di legno speculari che presentano la metà del profilo del violino.
Tale congiunzione dovrà essere eseguita attraverso l’utilizzo della pialla e in maniera tale che la venatura del
legno abbia continuità da una parte di legno all’altra. Per incollare le due parti occorre utilizzare della colla a
caldo, applicata con un pennello. L’eventuale colla in eccesso va rimossa con una spugna imbevuta di acqua
calda. Nella fase di asciugatura della colla si applicheranno dei morsetti, affinché il violino rimanga in posizione
stabile.

5) Descrivere l’interno dello strumento indicando i componenti presenti nell’interno della cassa

All’interno dello strumento sono presenti la catena, le controfasce e l’anima. La catena è un listello in legno di
abete, lavorato e sagomato in modo che aderisca perfettamente alla curvatura interna del piano e in maniera
leggermente inclinata affinché non gravi lungo l’asse di poche fibre. Essa ha funzione di sostenere la forza
esercitata dalla pressione del ponticello, di distribuire la pressione generata dalle corde tese e di distribuire le
vibrazioni prodotte dalle corde lungo tutto il piano armonico. Tavola armonica e fondo sono collegati dall’anima,
ovvero un listello cilindrico di abete.

6) Descrivere brevemente la costruzione della tavola e del fondo: come viene realizzata, che forma si ricava e
a cosa serve.

Occorre procurarsi del legno di acero per il fondo e legno di abete per la tavola. Successivamente si preparano
due tavole che devono essere segate al centro per ottenere delle sezioni di metà spessore. Per realizzare il
fondo e piano armonico bisognerà conferirgli una forma convessa dallo spessore vario, che diminuirà dal centro
verso il bordo esterno. Le curvature si otterranno con un elaborato lavoro di sgorbiatura e piallatura. Infine
entrambe le tavole verranno raccordate esternamente dai fianchi e internamente dall’anima.

7) Che cos’è la filettatura e a cosa serve

La filettature è un intarsio che si realizza con l’asportazione del legno e la conseguente sostituzione di esso. Tale
intarsio è realizzato ai bordi dello strumento e oltre ad avere valore estetico-decorativo serve ad interrompere la
fibra del legno e aiuta a stabilizzare eventuali crepe.
8) Descrivere la sguscia

La sguscia è una leggera flessione concava verso il bordo dello strumento. Ha funzione acustica ed estetica, in
quanto dà risalto alla bombatura e aumenta leggermente il volume della cassa armonica. Essa si scava con la
sgorbia e si rifinisce con una rasiera.

9) Il riccio e il manico: descrivere la lavorazione

Il manico ha forma a raggio di cerchio, è innestato superiormente alla cassa armonica e termina nella cassetta
dei piroli. Tale cassetta è ornata superiormente da un fregio a intaglio ricoperto di vernice, chiamato riccio, il
quale ha valore prettamente estetico.

10) La vernice: quali sono i tipi più comuni, a cosa serve

La vernice che si applica sulla superficie del violino è di 2 tipi. La vernice ad alcool: viene preparata a freddo e
stesa a pennello, asciuga rapidamente, è particolarmente sottile (nonostante le numerose passate), e il suo
colore cambia con il passare degli anni. La vernice ad olio: viene preparata a 300°, asciuga lentamente ed è
costituita da pigmenti minerali che non mutano con il passare degli anni. Per velocizzare il suo processo di
ossidazione e quindi di asciugatura si aggiungono dei catalizzatori. La vernice in sé funge da filtro per il suono, in
quanto tende a trattenerlo e quindi ad attenuarlo.

11) Descrivere alcune riparazioni tra quelle spiegate in classe.

Solitamente le crepe interne del violino si risolvono incollando al di sopra di esse dei rinforzi in legno. Per le
crepe più contenute si utilizzano i cosiddetti diamantini, ovvero dei tasselli lignei di giuntura, mentre per le crepe
più vaste si utilizza la pezza d’anima il cui volume una volta applicata verrà ridotta sino alla superficie propria
dell’interno.

12) Ruolo dell’anima: descrizione e funzione

L’anima è incastrata tra tavola e fondo in una precisa posizione vicino al ponticello. Essa ha funzione di
trasmettere le vibrazioni al fondo dello strumento e di distribuire sul fondo la pressione impressa dalle corde. Il
corretto posizionamento dell’anima è fondamentale per ottenere la migliore qualità sonora e il giusto equilibrio
timbrico.

13) Pulizia e cura dello strumento e dell’arco; descrivere le operazioni

L’arco deve essere pulito sistematicamente con un panno, spolverandolo dopo averlo suonato. Mentre se non
funzionano al meglio i piroli occorre applicare della pasta che fungerà da guarnizione, sopra cui verrà applicata
una matita che permetterà al pirolo di scorrere al meglio date le proprietà lubrificanti della matita.

14) Il ponticello: indicare la posizione e il controllo

Il ponticello è una lamina verticale in legno di acero posta in maniera perpendicolare alla tavola. Esso serve a
distanziare le corde tra loro e a trasmettere le vibrazioni delle corde al piano armonico. In fase di accordatura è
possibile che il ponticello si sposti leggermente dalla sua posizione di partenza. è importante dunque correggere
eventualmente la usa posizione, smuovendolo delicatamente.

Potrebbero piacerti anche