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Accanto al Tempio, Salomone costruisce il palazzo regale, intorno al quale si

sviluppa una amministrazione ben più complessa di quella di David (si vedano
anche in questo caso le liste di funzionari riportate in 1Re 4,1-19). E’
interessante notare che il tempo impiegato da Salomone per la costruzione del
palazzo sarebbe stato di ben tredici anni (1Re 6,38-7,1), tempo ben superiore
a quello impiegato per la costruzione del Tempio (cf. 1Re 9,10).
La creazione di una vera e propria classe di funzionari addetti alla corte e al
governo del paese portò come ulteriore conseguenza alla creazione di una
scuola per la formazione delle nuove leve della pubblica amministrazione e del
governo: forse proprio da scuole come questa, la cui esistenza non è
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comunque del tutto certa, nasceranno più avanti le prime opere sapienziali di
Israele, come ad esempio le parti più antiche del libro dei Proverbi. 36

Due caratteristiche dell’amministrazione salomonica costituiscono una novità


per Israele: l’istituzione di un sistema di tassazione (1Re 4,7), base di ogni
governo forte, sulla base di una suddivisione del regno in dodici distretti e la
creazione di un servizio di lavori pubblici forzati. Quest’ultima istituzione è
particolarmente interessante: si tratta di lavori destinati ad opere pubbliche (le
cosiddette corvées) cui anche i liberi cittadini, e non solo gli schiavi e i
prigionieri, erano obbligati gratuitamente per conto del re (si veda 1Re 5,27-
30). In tutto questo, Salomone apparve forse agli occhi del popolo troppo
simile agli altri monarchi del tempo, a cominciare dai faraoni; il malcontento
creato dall’introduzione di una simile usanza ha potuto così costituire una delle
cause scatenanti la rivolta e la divisione del regno alla sua morte (1Re 12,1-
19).
Altra caratteristica della monarchia salomonica ampiamente ricordata dai
testi biblici è l’opera di Salomone come costruttore di edifici e di città. Qui gli
studiosi moderni si sono rivolti all’archeologia, il cui apporto inizia ad essere di
qualche interesse. Resti di mura trovati a Gerusalemme potrebbero forse
risalire all’epoca salomonica. Edifici della stessa epoca sarebbero stati scoperti
nelle città di Ghezer, Hazor e Meghiddo, anche se una datazione salomonica
resta molto discussa. Il testo di 1Re 9,15 afferma che Salomone “costruì”
queste città, ma va inteso nel senso che le ricostruì o le rafforzò. Una
caratteristica architettonica particolare dell’epoca salomonica sarebbe secondo
alcuni archeologi la cosiddetta “porta a tenaglia”, un tipo di porta costruita
all’ingresso principale delle mura cittadine comprendente all’interno lo spazio
per il corpo di guardia. Le prove archeologiche non sono tuttavia decisive e ci
orientano comunque a pensare a un regno che non superava di molto in
ampiezza i confini di quello davidico, dunque, relativamente piccolo. Ma per la
prima volta, abbiamo a disposizione dei dati, il che costituisce una differenza
notevole con il precedente periodo, così oscuro, della storia di Israele.
Salomone viene presentato ancora dal testo biblico come un re dedito ai
commerci, persino a quelli marittimi, cosa molto singolare per un israelita. Non
siamo certo in grado di precisare dove esattamente Salomone avrebbe
mandato la sua flotta commerciale, nata in società con il re di Tiro, secondo il
testo di 1Re 9,26-27. Si parla ancora di carovane (1Re 10,1-2), di scambi
commerciali con la Fenicia, consistenti in prodotti agricoli (grano, vino, olio),
legname pregiato, prodotti dell’artigianato (1Re 5,24-25), commercio di carri
da guerra e di cavalli (1Re 10,26-28). Ciò testimonierebbe l’ampiezza di
orizzonti
del piccolo regno e il contatto stabilito con altri popoli ed altre culture.
I saggi d’Israele, in particolare, iniziano probabilmente a sviluppare le loro
concezioni proprio in questo periodo specialmente in seguito al contatto con la
36 Oggi si tende sempre più pensare che una vera e propria attività letteraria in Israele sia
impensabile prima dell’VIII sec. a.C.; d’altra parte, scoperte recenti come l’abecedario di Tel
Zayit (ostracon del X sec. a.C.) attestano che una qualche attività scrittoria era diffusa in
Israele anche a livelli più popolari, fin dall’epoca salomonica. Cf. R.H. H ESS, «Literacy in Iron
Age Israel», in V.P. LONG, D.W. BAKER, G.J. WENHAM (edd.), Windows in Old Testament History.
Evidence, Argument, and the Crisis of “Biblical Israel”, Grand Rapids – Cambridge 2002. 82-
102.
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sapienza di altri popoli ed altre culture, in particolare Babilonia e l’Egitto. Tale
contatto è amplificato dal testo biblico nell’episodio del matrimonio di
Salomone con la figlia di un non meglio identificato faraone (1Re

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