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PARTICIPI

In latino ci sono tre participi: presente, passato e futuro.

PARTICIPIO PRESENTE
Il participio presente è formato dal tema del presente con l’aggiunta delle seguenti
desinenze:

1^ coniugazione 2^ coniugazione 3^ coniugazione 4^ coniugazione


ans- antis ens-entis ens-entis iens-ientis

Dopo averlo riconosciuto, dobbiamo assicurarci se è o no in ablativo assoluto.


L’ablativo assoluto è un costrutto che prevede un participio presente o passato e un
sostantivo tutti declinati in ablativo. È spesso in un inciso o comunque a se stante dal
resto della frase. Se il participio presente è in ablativo assoluto, lo si traduce così:

esempio: pugnantibus viris

1) Un ricalco in italiano della medesima struttura, quindi con il participio:


combattenti gli uomini (traduzione assolutamente da evitare)

2) Gerundio presente: combattendo gli uomini

3) Circostanziale causale: poiché gli uomini combattono/combattevano

Circostanziale temporale: mentre gli uomini combattono/combattevano

Circostanziale concessiva: benché gli uomini combattano/combattessero

Circostanziale ipotetica: se uomini combattono/combattevano

Circostanziale finale (raramente): affinché gli uomini


combattano/combattessero

Se invece il participio non è in ablativo assoluto, può avere valore di aggettivo o di


sostantivo.

esempio: pugnantes

AGGETTIVO

1) Participio presente: combattenti

2) Gerundio presente: combattendo (solo al nominativo)

3) Relativa semplice: che combattono/combattevano

4) Circostanziale causale: poiché gli uomini combattono/combattevano

Circostanziale temporale: mentre gli uomini combattono/combattevano

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Circostanziale concessiva: benché gli uomini combattano/combattessero

Circostanziale ipotetica: se uomini combattono/combattevano

Circostanziale finale (raramente): affinché gli uomini combattano/combattessero

SOSTANTIVO

1) Participio presente: i combattenti

2) Relativa con pronome doppio: coloro che combattono

esempio: pugnantium

AGGETTIVO

1) Participio presente: combattenti

2) Gerundio presente: combattendo (solo al nominativo)

3) Relativa semplice: che combattono/combattevano

4) Circostanziale causale: poiché gli uomini combattono/combattevano

Circostanziale temporale: mentre gli uomini combattono/combattevano

Circostanziale concessiva: benché gli uomini combattano/combattessero

Circostanziale ipotetica: se uomini combattono/combattevano

Circostanziale finale (raramente): affinché gli uomini combattano/combattessero

SOSTANTIVO

1) Participio presente: dei combattenti

2) Relativa con pronome doppio: di coloro che combattono

FALSO PARTICIPIO PRESENTE


1) Non è mai stato un participio;

2) Lo è stato ma ora è diventato a tutti gli effetti un sostantivo o un aggettivo;

PARTICIPIO PASSATO
Il participio passato è formato dal tema del supino con le desinenze degli aggettivi di
prima classe. Esso ha valore passivo ed è riconoscibile per la presenza di una t – che
per alcune parole è diventata s in seguito a trasformazioni fonetiche – prima delle
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desinenze -us-a-um. Ciononostante non significa che ogni parola che termina con
-tus-ta-tum oppure -sus-sa-sum sia un participio passato (vedi oltre i casi di falso
participio). Dopo averlo riconosciuto, dobbiamo assicurarci se è o no in ablativo
assoluto. Se il participio passato è in ablativo assoluto, lo si traduce così:

esempio: amato puero

1) Un ricalco in italiano della medesima struttura, quindi con il participio: amato il


fanciullo

2) Gerundio passato passivo: essendo stato amato il fanciullo

3) Circostanziale causale: poiché è/era stato amato il fanciullo

Circostanziale temporale: dopo che è/era stato amato il fanciullo

Circostanziale concessiva: benché sia/fosse stato amato il fanciullo

Circostanziale ipotetica: se è/era stato amato il fanciullo

Se invece non è in ablativo assoluto, esso può essere un aggettivo o sostantivo.

esempio: amatus

AGGETTIVO

1) Participio passato: amato

2) Gerundio passato passivo: essendo stato amato

3) Relativa semplice: che è/era amato

4) Circostanziale causale: poiché è/era stato amato il fanciullo

Circostanziale temporale: dopo che è/era stato amato il fanciullo

Circostanziale concessiva: benché sia/fosse stato amato il fanciullo

Circostanziale ipotetica: se è/era stato amato il fanciullo

SOSTANTIVO

1) Participio passato: l’amato

2) Relativa con pronome doppio: colui che è/era stato amato

FALSO PARTICIPIO PASSATO


3) Non è mai stato un participio;

4) Lo è stato ma ora è diventato a tutti gli effetti un sostantivo o un aggettivo;

5) È un supino (solo se in -um);

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6) È un infinito passato passivo con esse sottinteso, e lo riconosciamo dalla
presenza degli altri due ingredienti dell’infinitiva;

7) Accompagnato dal verbo sum, è un passivo di modo finito;

PARTICIPIO FUTURO
il participio futuro è formato dal tema del supino più le desinenze degli aggettivi di
prima classe precedute da -ur- .

esempio: laudaturus

AGGETTIVO

1) Relativa semplice: che loderà

2) Affinché: lodi/lodasse

3) Sul punto di: lodare

Destinato a: lodare

Intenzionato a: lodare

SOSTANTIVO

Relativa con pronome doppio: colui che loderà

FALSO PARTICIPIO FUTURO


1) Non è mai stato un participio;

2) Lo è stato ma ora è diventato a tutti gli effetti un sostantivo o un aggettivo;

3) È un infinito futuro attivo con esse sottinteso, e lo riconosciamo dalla presenza


degli altri due ingredienti dell’infinitiva;

INFINITO
attivo passivo
presente LAUDARE LAUDARI
passato LAUDAVISSE LAUDATUM/-AM/-OS/-AS/-A
ESSE
futuro LAUDATURUM/-AM/-OS/-AS/-A ESSE LAUDATURUM IRI

L’infinito può essere semplice o completivo. Talvolta un determinato infinito può


essere sia completivo che semplice, e in questo caso bisogna confrontare le due
possibili traduzioni.

Le modalità di traduzione dell’infinito semplice sono:

1) Tradurre l’infinito come se fosse un complemento oggetto (si può anche inserire
l’articolo, oppure una preposizione semplice);
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Se invece l’infinito è completivo, la frase deve avere le seguenti caratteristiche:

1) Avere un infinito (l’infinito però potrebbe essere sottinteso nel caso di due
proposizioni infinitive successive oppure, nelle forme perifrastiche avere l’esse
sottinteso);

2) Avere un verbo che regge l’infinito (deve poter reggere la frase modellino “che
tu vai a casa” e il vocabolario deve necessariamente confermare tale
possibilità);

3) Avere un accusativo (a meno che l’accusativo non sia sottinteso come nel caso
di due infinitive successive, o raramente, se uguale al soggetto della
sovraordinata; oppure può mancare del tutto nel caso in cui l’infinito sia un
verbo impersonale e allora lo troviamo al passivo);

Lo si traduce così:

1) Tradurre il verbo della reggente;

2) Porre un “che” dichiarativo;

3) Tradurre l’accusativo cioè il soggetto della completiva;


4) Tradurre l’infinito, in relazione al tempo (rapporto di anteriorità,
contemporaneità e posteriorità con la reggente) e alla diatesi;

TEMPO TRADUZIONE TEMPO DELLA


DELL’INFINITO REGGENTE
presente presente indicativo o congiuntivo presente
passato passato prossimo o congiuntivo “
passato
futuro futuro semplice “
presente imperfetto indicativo o congiuntivo Passato
passato trapassato prossimo o congiuntivo “
trapassato
futuro condizionale passato “

CUM
cum + indicativo quando, quand’ecco, ogni volta che
cum + congiuntivo gerundio italiano, sviluppabile in proposizioni circostanziali di
modo finito prevalentemente temporali o causali, ma talvolta
concessive o ipotetiche:
congiuntivo presente: contemporaneità con un tempo
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presente
congiuntivo imperfetto: contemporaneità con un tempo
passato
congiuntivo perfetto: anteriorità con un tempo presente
congiuntivo piuccheperfetto: anteriorità con un tempo passato
cum + ablativo complemento di modo, compagnia o unione
cum … tum … sia … sia …

UT
ut + indicativo come (comparativo)
non appena
affinché (finale)
ut + congiuntivo ( valore circostanziale ) che (consecutiva) : elemento indicante
eccesso nelle principali tipo sic ita
tantum…
sebbene (concessiva)
ut + congiuntivo ( valore completivo, e che (constatativa)
quindi necessariamente dipendente da un che (volitivo)
verbo completivo registrato come tale dal come (interrogativo)
vocabolario )
ut + sostantivo come

SUM
COPULATIVA Qualcosa è qualcosa NOM.+NOM
STATIVA Qualcosa sta in un posto NOM.+C. DI STATO IN
LUOGO
INTRANSITIVA Qualcosa è (esiste) NOM.
ASSOLUTA
DATIVO DI POSSESSO Qualcosa è a qualcuno NOM.+ DAT.
DOPPIO DATIVO Qualcosa sta a cuore a qualcuno DAT.+DAT
(ecc.)
AUSILIARE Qualcosa è (andata, ecc.) NOM.+VERBO
SPETTANZA Qualcosa è propria di NOM.+GEN.

QUI (singolare maschile)


Relativo semplice che presenza di un antecedente nella principale
Relativo doppio colui che c’è bisogno di una stessa funzione logica per
due elementi, ma solo un elemento sembra
poter essere soddisfatto
Relativo apparente ma lui / e lui se si trova all’inizio di periodo o dopo
punteggiatura forte
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Relativo prolettico che l’antecedente (sempre un pronome
dimostrativo), diventa “postcedente”
Relativo improprio circostanziali praticamente si traduce con una congiunzione
subordinata adeguata al contesto (poiché,
mentre, se, etc.)
Pronome interrogativo chi? se si trova in una interrogativa diretta o
indiretta
Aggettivo quale se si trova in una interrogativa diretta o
interrogativo indiretta ed è concordato ad un sostantivo
Pronome indefinito qualcuno preceduto dalle particelle morfosintattiche :
ne, num, nonne, si, nisi, sive/seu, ut
consecutivo ecc.
Aggettivo indefinito qualche preceduto dalle particelle morfosintattiche :
ne, num, nonne, si, nisi, sive/seu, ut
consecutivo ecc. ed è concordato con un
sostantivo

QUAM
Relativo semplice che presenza di un antecedente nella principale
Relativo doppio colei che c’è bisogno di una stessa funzione logica per
due elementi, ma solo un elemento sembra
poter essere soddisfatto
Relativo apparente ma lei / e lei se si trova all’inizio della frase
Relativo prolettico che l’antecedente (sempre un pronome
dimostrativo), diventa “postcedente”
Relativo improprio circostanziali praticamente si traduce con una
congiunzione subordinata adeguata al
contesto (poiché, mentre, se, etc.)
Pronome interrogativo chi? se si trova in una interrogativa diretta o
indiretta
Aggettivo quale se si trova in una interrogativa diretta o
interrogativo indiretta ed è concordato a un sostantivo
Aggettivo indefinito qualche preceduto dalle particelle morfosintattiche :
ne, num, nonne, si, nisi, sive/seu, ut
consecutivo ecc. ed è concordato con un
sostantivo
Congiunzione che vari valori
piuttosto che comparazioni…
quanto più superlativi…

QUOD
Relativo semplice che presenza di un antecedente nella principale
Relativo doppio ciò che c’è bisogno di una stessa funzione logica per
due elementi, ma solo un elemento sembra
poter essere soddisfatto
Relativo apparente ma ciò / e ciò se si trova all’inizio della frase
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Relativo prolettico che l’antecedente diventa “postcedente”
Relativo frasale il che l’antecedente è tutta la proposizione che
precede
Relativo improprio circostanziali praticamente si traduce con una
congiunzione subordinata adeguata al
contesto (poiché, mentre, se, etc.)
Aggettivo quale se si trova in una interrogativa diretta o
interrogativo indiretta ed è concordato con un sostantivo
Aggettivo indefinito qualche concordato con un sostantivo
Congiunzione poiché con indicativo

QUO
Relativo semplice a causa del quale presenza di un antecedente nella
principale
Relativo doppio a causa di colui, a c’è bisogno di una stessa funzione
causa del quale logica per due elementi, ma solo un
elemento sembra poter essere
soddisfatto
Relativo apparente ma a causa di lui / se si trova all’inizio della frase
e a causa di lui
Relativo prolettico a causa del quale l’antecedente diventa “postcedente”
Relativo improprio circostanziali praticamente si traduce con una
congiunzione subordinata adeguata al
contesto (poiché, mentre, se, etc.)
Pronome interrogativo a causa di chi? se si trova in una interrogativa diretta o
indiretta
Aggettivo a causa del quale se si trova in una interrogativa diretta o
interrogativo indiretta
Pronome indefinito a causa di preceduto dalle particelle
qualcuno morfosintattiche si, nisi, sive, seu ecc.
Aggettivo indefinito a causa di qualche concordato con un sostantivo
Altro affinchè frase finale con almeno un comparativo
all’interno
dove

QUID
Pronome interrogativo che cosa se si trova in una interrogativa diretta o
perché indiretta
Pronome indefinito qualcosa preceduto dalle particelle morfosintattiche
si, nisi, sive, seu ecc.
-A
Nom. Sing. 1^ Decl.

Voc. Sing. 1^ Decl.

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Abl. Sing. 1^ Decl. Ind. Pres. 1^ Pers.

Casi Retti Neutri Pl. 2^/3^/4^ Decl. Alcuni Avverbi

Imp. 1^ Coniug. 2^ Pers. Sing.


-U
Alcuni Avverbi
Abl. Sing. 4^ Decl.
-E Nom. Sing. 4^ Decl. (Neutri)

Voc. Sing. 2^ Decl. Dat. Sing. 4^ Decl. (Neutri)

Nom. Sing. 3^ Decl. (Neutri 3° Gruppo) Voc. Sing. 4^ Decl. (Neutri)

Abl. Sing. 3^ Decl. Abl. Sing. 4^ Decl. (Neutri)

Abl. Sing. 5^ Decl.


-ES
Imp. 2^ Coniug. 2^ Pers. Sing.
Nom. Plu. 3^ Decl.
Imp. 3^ Coniug. 2^ Pers. Sing.
Acc./Voc. Plu. 3^ Decl.
Avverbi in -e
Nom. Sing./Pl. 5^ Decl.
-I
Acc./Voc. Pl. 5^ Decl.
Nom./Voc. Plu. 2^ Decl.
Voc. Sing. 5^ Decl.
Gen. Sing. 2^ Decl.
Ind. Pres. 2^ Coniug. 2^ Pers. Sing.
Dat. Sing. 3^ Decl.
Ind. Fut. 3^/4^ Coniug. 2^ Pers. Sing.
Abl. Sing. 3^ Decl. (nei neutri del terzo
Cong. Pres. 1^ Coniug. 2^ Pers. Sing.
gruppo)

Dat. Sing. 4^ Decl. -IUS


Inf. Pass. 3^ Coniug. Alcuni Nom. Sing. 2^ Decl.

Imp. 2^ Pers. 4^ Coniug. Gen. Sing. Agg. Pronom.

Ind. Perf. 1^ Pers. Compar. Avverbio

Compar. Agg. Neutri Casi Retti Sing.


-O (traduzione: comparativo assoluto non
seguito da complemento di paragone:
Dat./Abl. Sing. 2^ Decl. “piuttosto” + significato dell’aggettivo;
comparativo relativo, seguito da
Nom. Sing. 3^ Decl. complemento di paragone: “più” +
significato dell’aggettivo)

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