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AREA GIURIDICA

Le norme tecniche sulle costruzioni e


lE X la normativa antisismica
di Elisabetta Mariotti (*)

Uno sguardo puntuale alla legislazione in itinere con un utile richiamo a quella che rimane
vigente, in materia di normativa tecnica a riguardo delle problematiche costruttive in zone sismiche,
in attesa dell’approvazione della riforma alla luce anche delle novità introdotte dal Consiglio superi-
ore dei lavori pubblici.

Il punto sulla riforma strutture, con la finalità anche di integrare


le più recenti innovazioni scientifiche e in-
La riforma della disciplina per le costruzio- formatiche nella metodologia basata sulla
ni nelle zone sismiche è strettamente legata precedente normativa. In particolare, nella
all’iter di approvazione della riforma delle bozza dei capitoli 3, 4 e 6, la normativa defi-
norme tecniche per le costruzioni. Il corpo nisce i modelli di riferimento per l’analisi e
normativo preparato dal Ministero delle in- la presentazione delle azioni ambientali, ac-
frastrutture, originariamente denominato cidentali e prodotte dall’opera dell’uomo.
testo unico per le costruzioni e oggi rino- Tra gli aspetti essenziali della riorganizza-
minato norme tecniche per le costruzioni, zione normativa per le costruzioni si rileva
ha già superato alcuni passaggi necessari il parametro denominato “vita utile di pro-
per la sua approvazione. Si tratta di un cor- getto” delle opere, cioè “il periodo di tem-
poso articolato destinato a riorganizzare la po nel quale la struttura, purché soggetta
normativa e le procedure di controllo delle alla manutenzione ordinaria, deve potere
costruzioni e delle procedure delle verifi- essere usata per lo scopo al quale è desti-
che di sicurezza. nata”. Questa previsione costituisce una
Attualmente si è in attesa che la Conferen- delle novità più rilevanti per i progettisti –
za delle regioni esprima le proprie valuta- e/o i committenti – che dovranno indicare
zioni in merito alla versione provvisoria la vita utile della struttura nel progetto. In
che è stata già sottoposta al Consiglio su- base a tale riferimento e al periodo di ri-
periore dei lavori pubblici, che ha apporta- torno previsto per i fenomeni naturali, sarà
to le proprie correzioni al testo formulato possibile far rientrare le costruzioni pubbli-
dal Ministero delle infrastrutture. che e private in una delle due classi intro-
Il testo emendato e approvato dall’assem- dotte dalla normativa: la classe 1, compren-
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blea generale del Consiglio superiore dei la- dente le opere con vita utile pari a 50 anni
vori pubblici, lo scorso 30 marzo 2005, trat- e periodo di ritorno di 500 anni, e la classe
ta gli argomenti articolati quali sicurezza, 2, opere con vita utile pari a 100 anni e pe-
prestazioni attese, azioni sulle costruzioni, riodo di ritorno di 1000 anni.
azioni ambientali e naturali, azioni accidentali, La versione della nuova normativa finora
norme sulle costruzioni, azioni antropiche, approvata ammette anche valori superiori
norme per le opere interagenti con i terreni ai 100 anni per la vita utile, nel caso di ope-
e con le rocce, per gli interventi nei terreni re particolarmente grandi e costose o per
e per la sicurezza nei pendii, collaudo statico, interventi che presentino rischi notevoli.
costruzioni esistenti, norme per la redazione Sarà il committente dell’opera, insieme al
dei progetti esecutivi, materiali e prodotti progettista, a scegliere la classe di apparte-
per uso strutturale. nenza, che dovrà essere dichiarata nella do-
cumentazione di progetto.
In questo senso il progetto acquisisce sem-
Le prime novità del testo approvato pre maggiore valore, non solo sotto il pro-
dal Consiglio superiore dei lavori pub- filo tecnico, ma anche sotto il profilo giuri-
blici dico quale insieme di documenti dai quali
far derivare effetti giuridici. Ciò è provato
Il corpo normativo affronta tutti gli aspetti anche dalla circostanza che nell’ambito de-
della progettazione e del collaudo delle gli oneri di predisposizione degli elaborati

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(*) Professore a contratto di diritto pubblico e amministrativo presso il Politecnico di Milano.
Rivista del Consulente Tecnico n. 3, luglio-settembre 2005
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di progetto, diventa obbligatoria (oggi pre- La normativa contenuta nel t.u. dell’edilizia
vista nel capitolo 10) la relazione generale definisce:
in cui committente e progettista devono di- a) i criteri generali tecnico-costruttivi per lE X
chiarare i livelli di sicurezza delle opere, le la progettazione, esecuzione e collaudo
condizioni di esercizio, la durabilità, oltre degli edifici in muratura e per il loro
alla vita di servizio dell’opera e alla classe di consolidamento;
appartenenza. b) i carichi e sovraccarichi e loro combina-
Per le costruzioni esistenti (di cui si tratta zioni, anche in funzione del tipo e delle
nel capitolo 9) si prevede che, qualora in modalità costruttive e della destinazione
fase di verifica si rilevino delle inefficienze, dell’opera, nonché i criteri generali per
la struttura debba essere adeguata ai livelli la verifica di sicurezza delle costruzioni;
di sicurezza fissati dalle disposizioni della c) le indagini sui terreni e sulle rocce, la sta-
nuova normativa. In base ad un analogo cri- bilità dei pendii naturali e delle scarpate, i
terio di estensione dell’approccio adottato criteri generali e le precisazioni tecniche
per le nuove costruzioni, anche per i terre- per la progettazione, esecuzione e collau-
ni le valutazioni del grado di sicurezza do- do delle opere di sostegno delle terre e
vranno avvenire in termini di comporta- delle opere di fondazione; i criteri gene-
mento agli stati limite. rali e le precisazioni tecniche per la pro-
gettazione, esecuzione e collaudo di ope-
re speciali, quali ponti, dighe, serbatoi, tu-
La disciplina vigente in attesa della ri- bazioni, torri, costruzioni prefabbricate in
forma genere, acquedotti, fognature;
d) la protezione delle costruzioni dagli in-
Nelle more dell’adozione delle nuove rego- cendi.
le sulle costruzioni, la disciplina vigente sul- Resta fermo che qualora vengano usati si-
le costruzioni, anche con riferimento alle stemi costruttivi diversi da quelli in mura-
zone sismiche, trova la propria regolamen- tura o con ossatura portante in cemento
tazione rispettivamente nel testo unico del- armato normale e precompresso, acciaio o
l’edilizia, nella parte II relativa alla normati- sistemi combinati dei predetti materiali, per
va tecnica per l’edilizia (d.P.R. 380/2001 edifici con quattro o più piani entro e fuori
come modificato dal d.lgs. 301/2002) e nel- terra, l’idoneità di tali sistemi deve essere
l’ordinanza del 20 marzo 2003 n. 3274 della comprovata da una dichiarazione rilasciata
Presidenza del Consiglio dei ministri «Primi dal presidente del Consiglio superiore dei
elementi in materia di criteri generali per la lavori pubblici su conforme parere dello
classificazione sismica del territorio nazionale stesso Consiglio.

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e di normative tecniche per le costruzioni in La normativa tecnica vigente prevede altre-
zona sismica» (G.U. n. 105 dell’8.5.2003). sì che (come già previsto dall’art. 5 ss. della
La parte II del d.P.R. 380/2001 (normativa legge 2 febbraio 1974) che gli edifici posso-
tecnica dell’edilizia) riorganizza, con lievi no essere costruiti con:
modificazioni, le disposizioni contenute nel- a) struttura intelaiata in cemento armato
la legge 3 febbraio 1974, n. 64 e nella legge normale o precompresso, acciaio o si-
5 novembre 1971, n. 1086, che oggi costitu- stemi combinati dei predetti materiali;
iscono ancora l’impianto normativo delle b) struttura a pannelli portanti;
regole per le costruzioni. c) struttura in muratura;
Sulla scorta di questa disciplina, in tutti i d) struttura in legname.
comuni della Repubblica le costruzioni sia Per quanto riguarda la disciplina giuridica per
pubbliche sia private debbono essere rea- le costruzioni con particolari prescrizioni per
lizzate in osservanza delle norme tecniche le zone sismiche, la sezione I della parte II,
riguardanti i vari elementi costruttivi fissate capo IV, del t.u. dell’edilizia, detta le norme
con decreti del ministro per le infrastruttu- per le costruzioni in zone sismiche.
re e i trasporti, sentito il Consiglio superio- L’art. 83 oggi in vigore, che riguarda le ope-
re dei lavori pubblici che si avvale anche re interessate dalle prescrizioni antisismi-
della collaborazione del Consiglio nazionale che e i gradi di sismicità, stabilisce che tutte
delle ricerche. Qualora le norme tecniche le costruzioni la cui sicurezza possa co-
riguardino costruzioni in zone sismiche munque interessare la pubblica incolumità,
esse sono adottate di concerto con il mini- da realizzarsi in zone dichiarate sismiche,
stro per l’interno con le ordinanze del Di- sono disciplinate dalle specifiche norme
partimento della protezione civile, di cui di- tecniche emanate, anche per i loro aggior- 77
remo tra poco. namenti, con decreti del ministro per le in-
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frastrutture e i trasporti, di concerto con il valori significativi ai fini delle deformazio-


ministro per l’interno, sentiti il Consiglio ni e della stabilità dei terreni medesimi,
lE X superiore dei lavori pubblici, il Consiglio devono essere esaurientemente accerta-
nazionale delle ricerche e la Conferenza te. Per le costruzioni su pendii gli accer-
unificata. Con decreto del ministro per le tamenti devono essere convenientemen-
infrastrutture sono definiti i criteri generali te estesi al di fuori dell’area edificatoria
per l’individuazione delle zone sismiche e per rilevare tutti i fattori occorrenti per
dei relativi valori differenziati del grado di valutare le condizioni di stabilità dei pen-
sismicità da prendere a base per la deter- dii medesimi.
minazione delle azioni sismiche. Le regioni, Sotto il profilo tecnico, l’art. 85 stabilisce
sentite le province e i comuni interessati, che l’edificio deve essere progettato e co-
provvedono alla individuazione delle zone struito in modo che sia in grado di resiste-
dichiarate sismiche e alla formazione e al- re alle azioni verticali e orizzontali, ai mo-
l’aggiornamento degli elenchi delle medesi- menti torcenti e ribaltanti indicati rispetti-
me zone e dei valori attribuiti ai gradi di si- vamente alle lettere (1) a), b), c) e d) e defi-
smicità. niti dalle norme tecniche.
L’art. 84 del t.u. dell’edilizia, stabilisce che le Tutti i comuni nei quali sono applicabili le
norme tecniche per le costruzioni in zone norme antisismiche devono richiedere il
sismiche, dovranno definire; parere del competente ufficio tecnico re-
a) l’altezza massima degli edifici in relazio- gionale sugli strumenti urbanistici generali
ne al sistema costruttivo, al grado di si- e particolareggiati prima della delibera di
smicità della zona e alle larghezze stra- adozione nonché sulle lottizzazioni conven-
dali; zionate prima della delibera di approvazio-
b) le distanze minime consentite tra gli edi- ne, e loro varianti ai fini della verifica della
fici e giunzioni tra edifici contigui; compatibilità delle rispettive previsioni con
c) le azioni sismiche orizzontali e verticali le condizioni geomorfologiche del territo-
da tenere in conto nel dimensionamen- rio. Il competente ufficio tecnico regionale
to degli elementi delle costruzioni e del- deve pronunciarsi entro sessanta giorni dal
le loro giunzioni; ricevimento della richiesta dell’amministra-
d) il dimensionamento e la verifica delle di- zione comunale e il mancato riscontro en-
verse parti delle costruzioni; tro il termine suddetto comporterà che il
e) le tipologie costruttive per le fondazioni parere deve intendersi reso in senso nega-
e le parti in elevazione. tivo.
Le caratteristiche generali e le proprietà Sempre nell’ambito della sezione della nor-
fisico-meccaniche dei terreni di fondazio- mativa tecnica dedicata alla disciplina antisi-
ne, e cioè dei terreni costituenti il sotto- smica delle costruzioni, il t.u. si occupa del-
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suolo fino alla profondità alla quale le le sopraelevazioni (2), delle riparazioni (3),
tensioni indotte dal manufatto assumano degli edifici di speciale importanza artisti-

(1) a) Azioni verticali: non si tiene conto in genere delle azioni sismiche verticali; per le strutture di grande luce o di particolare
importanza, agli effetti di dette azioni, deve svolgersi una opportuna analisi dinamica teorica o sperimentale.
b) Azioni orizzontali: le azioni sismiche orizzontali si schematizzano attraverso l’introduzione di due sistemi di forze orizzontali
agenti non contemporaneamente secondo due direzioni ortogonali.
c) Momenti torcenti: ad ogni piano deve essere considerato il momento torcente dovuto alle forze orizzontali agenti ai piani
sovrastanti e in ogni caso non minore dei valori da determinarsi secondo le indicazioni riportate dalle norme tecniche di cui
all’articolo 83.
d) Momenti ribaltanti: per le verifiche dei pilastri e delle fondazioni gli sforzi normali provocati dall’effetto ribaltante delle azio-
ni sismiche orizzontali devono essere valutati secondo le indicazioni delle norme tecniche di cui all’articolo 83.
(2) Art. 90 (L) – Sopraelevazioni
(legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 14)
1. È consentita, nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti:
a) la sopraelevazione di un piano negli edifici in muratura, purché nel complesso la costruzione risponda alle prescrizioni di cui
al presente capo;
b) la sopraelevazione di edifici in cemento armato normale e precompresso, in acciaio o a pannelli portanti, purché il comples-
so della struttura sia conforme alle norme del presente testo unico.
2. L’autorizzazione è consentita previa certificazione del competente ufficio tecnico regionale che specifichi il numero massimo
di piani che è possibile realizzare in sopraelevazione e l’idoneità della struttura esistente a sopportare il nuovo carico.
(3) Art. 91 (L) – Riparazioni
(legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 15)
78 1. Le riparazioni degli edifici debbono tendere a conseguire un maggiore grado di sicurezza alle azioni sismiche di cui ai prece-
denti articoli.
2. I criteri sono fissati nelle norme tecniche di cui all’articolo 83.
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ca (4) e della vigilanza sulle costruzioni in è stato prorogato più volte, a partire dal-
zone sismiche (5). l’ordinanza n. 3379 del 5.11.2004 e di ulte-
A fianco della disciplina antisismica dettata riori 3 mesi con l’ordinanza n. 3431 del lE X
dal t.u. dell’edilizia, trova applicazione l’ordi- 3.5.2005, che ha anche apportato ulteriori
nanza del 20 marzo 2003 n. 3274 della Pre- modifiche alle norme tecniche. È stato più
sidenza del Consiglio dei ministri «Primi ele- volte osservato che il corpo normativo
menti in materia di criteri generali per la clas- (originariamente definito testo unico) delle
sificazione sismica del territorio nazionale e di «Norme tecniche per le costruzioni» in via di
normative tecniche per le costruzioni in zona approvazione e di cui ai primi paragrafi del
sismica» con le successive integrazioni for- presente lavoro, richiama ampiamente, per
nite con l’ordinanza n. 3316 del 2.10.2003. le costruzioni nelle zone sismiche, le ordi-
Il periodo di applicazione sperimentale di nanze della Presidenza del Consiglio dei
tale norma, inizialmente fissato in 18 mesi, ministri oggi in vigore.

(4) Art. 92 (L) – Edifici di speciale importanza artistica


(legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 16)
1. Per l’esecuzione di qualsiasi lavoro di natura antisismica in edifici o manufatti di carattere monumentale o aventi, comunque,
interesse archeologico, storico o artistico, siano essi pubblici o di privata proprietà, restano ferme le disposizioni di cui al de-
creto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490.
(5) Art. 93 (R) – Denuncia dei lavori e presentazione dei progetti di costruzioni in zone sismiche
(legge n. 64 del 1974, artt. 17 e 19)
1. Nelle zone sismiche di cui all’articolo 83, chiunque intenda procedere a costruzioni, riparazioni e sopraelevazioni, è tenuto a
darne preavviso scritto allo sportello unico, che provvede a trasmetterne copia al competente ufficio tecnico della regione,
indicando il proprio domicilio, il nome e la residenza del progettista, del direttore dei lavori e dell’appaltatore.
2. Alla domanda deve essere allegato il progetto, in doppio esemplare e debitamente firmato da un ingegnere, architetto, geo-
metra o perito edile iscritto nell’albo, nei limiti delle rispettive competenze, nonché dal direttore dei lavori.
3. Il contenuto minimo del progetto è determinato dal competente ufficio tecnico della regione. In ogni caso il progetto deve
essere esauriente per planimetria, piante, prospetti e sezioni ed accompagnato da una relazione tecnica, dal fascicolo dei calcoli
delle strutture portanti, sia in fondazione sia in elevazione, e dai disegni dei particolari esecutivi delle strutture.
4. Al progetto deve inoltre essere allegata una relazione sulla fondazione, nella quale devono essere illustrati i criteri seguiti
nella scelta del tipo di fondazione, le ipotesi assunte, i calcoli svolti nei riguardi del complesso terreno-opera di fondazione.
5. La relazione sulla fondazione deve essere corredata da grafici o da documentazioni, in quanto necessari.
6. In ogni comune deve essere tenuto un registro delle denunzie dei lavori di cui al presente articolo.
7. Il registro deve essere esibito, costantemente aggiornato, a semplice richiesta, ai funzionari, ufficiali ed agenti indicati nell’ar-
ticolo 103.
Art. 94 (L) – Autorizzazione per l’inizio dei lavori

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(legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 18)
1. Fermo restando l’obbligo del titolo abilitativo all’intervento edilizio, nelle località sismiche, a eccezione di quelle a bassa
sismicità all’uopo indicate nei decreti di cui all’articolo 83, non si possono iniziare lavori senza preventiva autorizzazione scritta
del competente ufficio tecnico della regione.
2. L’autorizzazione è rilasciata entro sessanta giorni dalla richiesta e viene comunicata al comune, subito dopo il rilascio, per i
provvedimenti di sua competenza.
3. Avverso il provvedimento relativo alla domanda di autorizzazione, o nei confronti del mancato rilascio entro il termine di cui
al comma 2, è ammesso ricorso al presidente della giunta regionale che decide con provvedimento definitivo.
4. I lavori devono essere diretti da un ingegnere, architetto, geometra o perito edile iscritto nell’albo, nei limiti delle rispettive
competenze.
Sezione III – Repressione delle violazioni
Art. 95 (L) – Sanzioni penali
(legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 20)
1. Chiunque violi le prescrizioni contenute nel presente capo e nei decreti interministeriali di cui agli articoli 52 e 83 è punito
con l’ammenda da lire 400.000 a lire 20.000.000.
Art. 96 (L) – Accertamento delle violazioni
(legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 21)
1. I funzionari, gli ufficiali ed agenti indicati all’articolo 103, appena accertato un fatto costituente violazione delle presenti nor-
me, compilano processo verbale trasmettendolo immediatamente al competente ufficio tecnico della regione.
2. Il dirigente dell’ufficio tecnico regionale, previ, occorrendo, ulteriori accertamenti di carattere tecnico, trasmette il processo
verbale all’Autorità giudiziaria competente con le sue deduzioni.
Art. 97 (L) – Sospensione dei lavori
(legge 3 febbraio 1974, n. 64, art. 22)
1. Il dirigente del competente ufficio tecnico della regione, contemporaneamente agli adempimenti di cui all’articolo 96, ordina,
con decreto motivato, notificato a mezzo di messo comunale, al proprietario, nonché al direttore o appaltatore od esecutore
delle opere, la sospensione dei lavori.
2. Copia del decreto è comunicata al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale ai fini dell’osservanza dell’ordi-
ne di sospensione.
3. L’ufficio territoriale del governo, su richiesta del dirigente dell’ufficio di cui al comma 1, assicura l’intervento della forza
pubblica, ove ciò sia necessario per l’esecuzione dell’ordine di sospensione.
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4. L’ordine di sospensione produce i suoi effetti sino alla data in cui la pronuncia dell’autorità giudiziaria diviene irrevocabile.
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L’ordinanza n. 3274/2003 oggi in vigore base della risoluzione della Commissione


nazionale di previsione e prevenzione dei
lE X Si è detto che l’ordinanza n. 3274 ha subito grandi rischi nella seduta del 23 aprile
vari slittamenti del termine di proroga fino 1997, con alcune precisazioni che sostan-
all’ultimo termine di vigenza dell’8 agosto zialmente fanno si che i comuni già classifi-
2005. cati prima dell’ordinanza non possano esse-
Essa è divenuta oggetto di ampio dibattito, re assegnati ad una zona di pericolosità in-
anche con riferimento al suo recepimento feriore. Fra gli allegati all’ordinanza è com-
ovvero alla sua abrogazione con l’approva- presa la lista dei comuni con la zona sismi-
zione delle norme tecniche per le costru- ca corrispondente alla prima applicazione
zioni, aveva assunto un carattere estrema- dei criteri generali (allegato A). Questa lista
mente innovativo rispetto alla situazione è dunque immediatamente operativa ai
preesistente, in quanto tutto il territorio sensi dell’ordinanza. Le regioni possono
nazionale è considerato sismico ed è ripar- modificare gli elenchi delle zone sismiche,
tito in quattro zone, riferite a livelli di ri- utilizzando come mappa di riferimento
schio decrescenti da 1 a 4. proprio l’allegato A ed avendo, rispetto ad
Le regole tecniche dettate per le costruzio- esso, una tolleranza di attribuzione pari ad
ni antisismiche innovano la modalità di cal- una zona. Ciò significa che se un comune è
colo attualmente in vigore in quanto ab- definito nell’allegato A come appartenente
bandonano il metodo delle “tensioni am- alla zona 2, la regione potrà scegliere di as-
missibili” in favore del criterio degli “stati li- segnarlo alla 1, alla 2 oppure alla 3.
mite”. L’ordinanza prevede una graduale applica-
L’ordinanza n. 3274 è quindi intervenuta di- zione della nuova classificazione sismica e
rettamente sull’aggiornamento della peri- delle nuove norme tecniche, in modo da li-
colosità sismica “ufficiale”, ossia sulla classi- mitare le difficoltà connesse all’innovazione
ficazione sismica e sugli strumenti per pro- apportata. Questa graduazione in alcuni
gettare e costruire in zona sismica. I criteri casi va anche a modificare il regime transi-
per la classificazione sismica definiscono gli torio stabilito dalla legge 64/1974 renden-
indicatori da considerare e le procedure da dolo meno stringente. In sostanza:
adottare per la formazione degli elenchi a) le norme tecniche e la classificazione si-
delle zone sismiche sfruttando gli avanza- smica previgenti possono essere applica-
menti delle conoscenze nel settore della te per tutti i lavori già iniziati e per le
pericolosità. Le norme adottano un’impo- opere pubbliche già appaltate o i cui
stazione prestazionale, individuando esplici- progetti siano stati già approvati;
tamente gli obiettivi da raggiungere in ter- b) le norme tecniche e la classificazione si-
mini di danni accettati a fronte di livelli di smica previgenti continuano ad essere ap-
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azione sismica definiti (requisiti di sicurez- plicabili per il completamento di inter-


za) e fornendo disposizioni di dettaglio il venti di ricostruzione effettuati a seguito
cui rispetto è condizione sufficiente per as- di eventi sismici già disciplinati prima del-
sicurare il soddisfacimento dei requisiti di l’entrata in vigore dell’ordinanza stessa;
sicurezza, ma non escludendo approcci al- c) le nuove norme tecniche e la nuova clas-
ternativi che portino allo stesso obiettivo sificazione sono immediatamente opera-
delle zone sismiche – individuazione, for- tive per le opere esistenti strategiche e
mazione e aggiornamento degli elenchi nel- il cui collasso possa causare conseguen-
le medesime zone (allegato 1). La classifica- ze rilevanti, sia per quelle esistenti, sia
zione è articolata in 4 zone, le prime tre per quelle di nuova costruzione;
corrispondono, dal punto di vista della rela- d) in tutti gli altri casi è data facoltà per al-
zione con gli adempimenti previsti dalla leg- tri 18 mesi di scegliere se utilizzare...
ge 64/74, alle zone di sismicità alta (S=12), L’ordinanza prevede che in tutti i casi che
media (S=9) e bassa (S=6), mentre la zona non ricadano nelle fattispecie elencate ai
4 è di nuova introduzione ed in essa è data precedenti paragrafi, eccezion fatta per gli
facoltà alle regioni di imporre l’obbligo del- edifici e le opere di cui al comma 3, si po-
la progettazione antisismica. trà, per un periodo di tempo non superio-
I suddetti criteri prevedono che in prima re a 18 mesi, continuare ad applicare la
applicazione, sino alle deliberazioni delle re- classificazione sismica e le norme tecniche
gioni, le zone sismiche siano individuate sul- vigenti prima della sua entrata in vigore.
la base del documento «Proposta di riclassifi- Il soggetto che decide se avvalersi di tale
80 cazione sismica del territorio nazionale», ela- facoltà è chi presenta il progetto, quindi il
borato dal gruppo di lavoro costituito sulla proprietario o l’amministrazione compe-
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tente, che espliciterà questa volontà all’atto di intervento. La verifica non è richiesta se
del deposito. Gli uffici preposti al controllo le opere sono state progettate secondo le
delle costruzioni in zona sismica prende- norme sismiche emanate successivamente lE X
ranno atto di questa volontà e definiranno al 1984 e tenendo conto delle categorie si-
di conseguenza il regime al quale assegnare smiche corrispondenti alle attuali zone si-
la pratica. smiche 1, 2 e 3 così come individuate dal-
L’ordinanza avvia un’azione di ricognizione l’ordinanza.
dello stato di sicurezza che durerà 5 anni ed Con la successiva ordinanza del 3 maggio
interesserà obbligatoriamente (art. 2 comma 2005 si è operata, con due corposi allegati,
3) gli edifici di interesse strategico e le ope- la modificazione degli allegati tecnici (allega-
re infrastrutturali la cui funzionalità durante ti 2 e 3) dell’ordinanza n. 3274 e si è previ-
gli eventi sismici assume rilievo fondamenta- sto inoltre che entro il 10 novembre 2005,
le per le finalità di protezione civile e gli edi- il Dipartimento della protezione civile, di
fici e le opere infrastrutturali che possono concerto con il Ministero per i beni e le at-
assumere rilevanza in relazione alle conse- tività culturali definisca le linee guida per
guenze di un eventuale collasso. l’applicazione della normativa tecnica antisi-
I risultati delle verifiche permetteranno smica in relazione alle esigenze della salva-
di avere anche una indicazione di priorità guardia del patrimonio culturale.

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