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ABSTRACT
In alcuni trattati arabi medievali di tiro con l'arco, si trova un elenco di 34 pun-
ti del corpo coinvolti nell'azione del tiro che ogni buon arciere deve conoscere
per padroneggiare l'arte del tiro con l'arco. Secondo la teoria degli antichi Mae-
stri, ciascuno di questi punti deve essere tenuto teso o rilassato: non rispettarndo
la dialettica tensione-rilassamento prescritta, un tiro corretto diventerà impossi-
bile. L'arciere moderno sarà piacevolmente sorpreso dalla finezza tecnica e dalla
meticolosità “scientifica” con cui il tema è affrontato in questi testi di secoli fa,
che non hanno nulla da invidiare ai moderni manuali tecnici di tiro con l'arco. Il
saggio elenca, esamina e spiega i 34 punti basandosi sullo studio delle fonti - in
particolare il trattato di un autore Siriano del quattordicesimo secolo - e su una
sperimentazione diretta.
In some medieval Arabic treaties of archery, there is a list of 34 points of the body in-
volved in the shooting act that any good archer needs to know to master the art of archery.
According to the old Masters theory, each of these points should be kept tense or relaxed:
not respecting the dialectic tension-relaxation prescribed, the right shot will become im-
possible. Modern archer will be pleasantly surprised by the technical finesse and “scientif-
ic” meticulousness which the matter dealt with in these texts of centuries ago, which have
nothing to envy to the modern technical manuals of archery. The essay lists, examines
and explains the 34 points relying on the sources study, particularly that by a fourteenth
Century Sirian author, and on a direct experimentation.
2013 ©
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Il tiro con l'arco può sembrare ai profani un'arte semplice, tutta
questione di mira e allenamento: un po' come sparare con un fucile.
In realtà chi lo pratica sa benissimo che, invece, l'arte è dura è diffi-
cile da apprendere se si vogliono raggiungere risultati duraturi e
apprezzabili. La “mira” c'entra relativamente: quel che invece conta
è la coordinazione delle varie parti del corpo, l'uso corretto di que-
sto o quel distretto muscolare e osseo. Gli arcieri moderni sanno
bene come la dialettica tensione-rilassamento sia fondamentale nel-
la realizzazione di un buon tiro. Durante tutta l'azione alcuni mu-
scoli del corpo sorreggono lo sforzo e quindi sono tesi, mentre altri
partecipano scarsamente all'azione e, quindi, devono essere rilassati
per non ostacolare il funzionamento degli altri muscoli.
Il sogno di ogni arciere, e di ogni istruttore, è stato ed è quello di
riuscire a codificare un metodo, una tecnica, in grado di trasmettere
a se stessi o all'allievo una “mappatura” dell'azione, seguendo la
quale si potesse arrivare alla perfetta esecuzione del gesto e quindi
al centro del bersaglio. Un tale compito non è facile, si tratta di tra-
durre in parole e in scrittura sensazioni e movimenti, a volte infini-
tesimali, compiuti da decine di muscoli, ossa, tendini e terminazioni
nervose del corpo. Nel corso dei secoli questo compito è stato intra-
preso da molte più persone di quante possiamo immaginare e la
letteratura delle civiltà più avanzate dell'antichità - che coltivavano
l'arte dell'arcieria e al tempo stesso quella della parola scritta (per-
siana, araba, cinese ecc.) - ci ha tramandato numerosi trattati, attra-
verso i quali, il sapere del singolo maestro o di intere scuole è, per
fortuna, giunto fino a noi, nonostante i secoli di oblio, durante i
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1 KISIK LEE, ROBERT DE BONDT, Total Archery, Samick Sports Co. 2005; RAY
AXFORD, Archery Anatomy: An Introduction to Techniques for Improved Performance,
Souvenir Press Limited, 1995.
2 ROGER ASCHAM, Toxophilus. La scuola di tiro, ed. it. a c. di S. Benini, Bologna 1994;
HORACE A. FORD, Archery, its theory and practice, 2a ed., Londra 1859.
3 Alcuni trattati cinesi sono compendiati e parzialmente tradotti in STEPHEN
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SELBY, Chinese Archery, Hong Kong 2000. In particolare, i testi di Gao Ying sono
alle pp. 322-348.
4 J.D. LATHAM – W.F. PATERSON, Saracen Archery, Holland Press, London 1970
ADAM SWOBODA, The Art of Shooting a Short Reflexed Bow with a Thumb Ring, ed.
Adam Swoboda 2011.
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opera di anonimo autore marocchino del XV secolo, sulla base del manoscritto
della Garret Collection (Princeton University Library, n. 793) del XVI sec. Ma di
recente Al Sarraf ha dimostrato l'identità di questo manoscritto con altri due
conservati a Istanbul (Köprülü mss. 1222 1223), stabilendo in tal modo il vero
autore, b. Maymun, e il periodo nel quale è stato redatto, il XIII secolo (NABIH A.
FARIS – ROBERT P. ELMER, Arab Archery, Princeton 1945. AL-SARRAF, L’archerie, cit.,
pp. 80-90).
9 Il testo è stato oggetto di una recente tesi di dottorato non pubblicata, nella qua-
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In ciò che concerne il modo di tirare con tali archi e le cure attente con le quali
bisogna circondarli, diremo che ciò di cui l'arciere à bisogno in primo luogo è
di essere attento a nove elementi grazie ai quali egli raggiunge il suo scopo e
ottiene ciò che desidera. Tre di essi devono essere in linea (..), altri tre duri e
fermi, con un punto di appoggio convenevole e una buona direzione, altri tre
rilassati, come spiegano i maestri-arcieri. I tre elementi che devono essere in
linea sono: la parte dell'arco chiamata ra's, la punta della freccia e il gomito.
Questi tre elementi sono essenziali per l'arciere esperto. Secondo altri questi
tre punti sono: il dito medio, il petto e il ginocchio destro che giocano per essi
un ruolo preminente. I tre elementi che devono essere tenuti fermi sono: la
mano destra che aggancia la corda nella posizione 63, la mano sinistra che
tiene l'arco e il gomito sinistro. Se questi tre punti si rilassano il rilascio ne
risente. I tre elementi che devono essere rilassati sono: la testa, la nuca, e le
11 È di epoca molto tarda (XIX sec.) e si pone quasi a chiusura della vasta tradi-
zione precedente. Come si legge nel mandato del Sultano all'autore, il libro ha lo
scopo di raccogliere gli antichi trattati arabi e turchi e di compendiarli ad uso
degli arcieri dell'epoca. Il libro è stato parzialmente tradotto in tedesco e com-
mentato da JOACHIM HEIN, Bogenhandwerk und Bogensport bei den Osmanen, in
«Der Islam», XIV(1925), pp. 298-360, - XV(1926) , pp. 1-78, 234-294; e parzialmente
in inglese da PAUL E. KLOPSTEG, Turkish Archery and Composite Bow, New York
1934 (rist. Manchester 1987). Di recente è stata pubblicata l’edizione in fac-simile
con traduzione in Turco moderno: Okculuk Kitabi : Telhis-i Resailat-i Rumat (Asil
Metin ve Gunumuz Turkcesi ile), Mustafa Kani Bey; Kemal Yavuz, Mehmet Cana-
tar, Istanbul 2010.
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3 rilassati: indice della mano destra, indice e pollice della mano sinistra; una
freccia rilassata quando l'arco è teso. 4 immobili: la testa, il collo, il cuore, e i
piedi. I piedi devono essere fermamente piantati al suolo. 5 diritti e tesi: il
gomito, la punta della freccia, la cocca, la mira, e la postura13.
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PUNTI TESI
BRACCIO DESTRO
dolore nel palmo
mignolo – Anulare - medio
1-4 lividi al polpastrello del pollice
pollice
la corda colpisce la punta del pollice
dolore al polso
5 polso
trazione scarsa
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BRACCIO SINISTRO
dolore nel palmo
ferite nelle dita
taglio delle dita
9-11 mignolo – Anulare - medio
contusione del polso
la corda colpisce l'ulna
scarsa traiettoria della freccia
12 polso vedi 14
piegamento del braccio
mancanza di forza
13 gomito
tremore
riduzione della trazione
ferite tra pollice e indice
e alla loro giuntura
muscolo inferiore avam- contraccolpo alla punta del pollice
14
braccio rotazione dell'arco nella mano
corsa della corda ridotta
ferite tra pollice e indice
CORPO
trazione ridotta
la corda urta il petto
15 spalla destra rumore della freccia
rilascio fiacco
portata del tiro diminuita
16 fianco (lato) destro vedi 20
17
scapole vedi 20
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19 ventre può risultare un'ernia
piegamento del busto
trazione scarsa
20 spina dorsale
la corda colpisce il petto
la freccia traballa a fine trazione
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PUNTI RILASSATI
BRACCIO DESTRO
lividi al polpastrello del pollice
formazione di sangue sotto l'unghia
lesioni all'unghia
21 indice difficoltà del rilascio
urto della punta del pollice con l'indice
la corda colpisce la punta dell'indice
muscolo mediano avambrac-
22 vedi 22
cio
BRACCIO SINISTRO
CORPO
26 collo tremore
tiro alto
27 fianco sinistro
scarsa trazione
sollevamento della spalla
la corda colpisce la spalla
28 spalla sinistra urto della freccia al punto di pass.
la freccia sbanda
si può spezzare all'impennaggio
perdita di gittata
29 vita petto sporgente
la corda colpisce la guancia
TESTA
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labbra distorsione dell'espressione del viso
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PUNTI IMMOBILI
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occhi sguardo vagante e mancanza di focus
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34 cuore l'intera azione è inficiata
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Un arciere non merita il titolo e lo status di maestro finché non sia realmente
competente e abbia un perfetto controllo su quale parte del corpo debba essere
tesa, rilassata o calma, a seconda dei casi; finché non solo abbia una
perfetta conoscenza degli errori causati dalla tensione delle parti che
dovrebbero essere rilassate e viceversa ed i conseguenti movimenti che
richiedono la calma, ma non sia anche pienamente consapevole delle ferite che
possono colpire l'arciere e delle loro cause; finché non sia capace di apprezzare
le differenze di statura, di struttura delle membra, e le differenze della loro
lunghezza; finché non abbia familiarizzato con le tecniche che possono far
riuscire o rovinare il tiro, e sia edotto delle diverse opinioni sostenute dalle
autorità della materia23.
Mustafa Kani precisa che la conoscenza dei 34 punti può essere ot-
tenuta intuitivamente o razionalmente:
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