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“Horror vacui”
controverso e fecondo
L’evoluzione del pensiero filosofico intorno al concetto di vuoto e le
sue ripercussioni sulle espressioni artistiche tra Oriente e Occidente
Il pensiero intorno al- meno fino al XVII se- riempire meticolosa-
l’idea di vuoto è stato colo quando, dal punto mente ogni punto vuoto,
elaborato praticamente di vista fisico, sono state e lo stesso si può dire dei
lungo tutto il percorso definitivamente smen- manoscritti miniati dei
della conoscenza umana tite. monasteri, in partico-
e, almeno in Occidente, La stessa definizione di lare nelle cosiddette pa-
ha dato vita a un con- paura del vuoto è stata gine tappeto del VII se-
cetto, definito in periodo assunta dalla critica d’arte colo dove la decorazione
medievale Horror vacui, per definire l’analoga at- arriva a ricoprire l’intero
che si è legato indisso- titudine, propria di epo- folio. Questa però è una
lubilmente a una vera che e autori diversi e forse convinzione propria del
e propria forma di ango- come forma spontanea mondo occidentale, per-
scia. Gli sviluppi di que- di imitazione della na- ché se ci si sposta verso
sto lungo e travagliato tura in senso aristote- Oriente il pensiero cam-
sopra Bonamico(?): Pieve di San Giovanni Battista a
dibattimento hanno ispi- lico, a colmare l’intera bia completamente, anzi, Mensano (Siena)
rato infatti una nozione superficie dell’opera con si ribalta. Il vuoto non sotto Altare del duca Ratchis - Cividale del Friuli,
di paura del vuoto per- segni o figure: le aree li- corrisponde al nulla, ma Museo Cristiano
ché quest’ultimo è stato bere non sono concepite al principio di tutto, al-
pericolosamente asso- come possibili spazi di l’insieme delle possibi-
ciato al nulla assoluto, relazione e collegamento lità che attendono di es-
alla totale assenza, alla tra le immagini, ma sere colte: comprende il
mancanza originando la come assenze da riem- tutto nel momento pre-
convinzione che esprima pire. Gli esempi più an- sente, è la fonte di ispi-
negazione, desolazione, tichi si possono riscon- razione e allo stesso
solitudine in opposizione trare in quel periodo chia- tempo il punto di arrivo,
a un pieno che invece mato Medioevo ellenico esprime fiducia, positi-
evoca ricchezza, abbon- quando, osservando la vità, speranza. Pieno e
danza, vita. pittura vascolare che ci vuoto sono inscindibili
Una tappa fondamen- è pervenuta, nell’evolu- e ogni disciplina, dalla
tale in quest’evoluzione zione dello stile geome- meditazione all’arte,
formativa c’è stata nel trico la decorazione si tende sempre alla ricerca
mondo greco, in parti- infittisce tanto da arri- di quest’ultimo. Sostan-
colare quando Aristotele vare a perdere la funzione zialmente questa è l’idea
ha praticamente fermato di identificare le varie sia del taoismo cinese,
la discussione stabilendo parti del vaso fino a ri- sia del Buddhismo in-
che il vuoto non può esi- coprire l’intera superfi- diano, che poi ha avuto
stere dal momento che cie disponibile con scene anche fondamentali svi-
la natura stessa aborre il figurate che si uniscono luppi in Giappone gra-
vuoto. Egli ha osservato ai motivi decorativi sti- zie all’influsso della scuola
infatti, che quando da lizzati. Riconducibili Zen. Nell’arte il potere
un luogo si toglie tutta allo stesso concetto di del vuoto si esprime
la materia, subito del- paura del vuoto sono an- molto bene nella pittura
l’altra vi si precipita a che le espressioni del- a inchiostro, qui lo spa-
riempirlo: la materia per- l’arte barbarica dove fi- zio lasciato bianco è pre-
ciò deve essere ovunque. gure dall’anatomia ap- ponderante rispetto a
Le considerazioni aristo- pena abbozzata sono cir- quello dipinto, tanto che
teliche hanno di fatto ar- condate da numerose de- il ruolo di protagoni-
restato la discussione al- corazioni, che vanno a sta non lo prende il nero
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vero artista: i suoi qua- rivano a confondersi con molto il nostro pensiero.
dri sono densi di segni gli sfondi sia che questi Millenni di speculazioni
e di colori fino a risul- attingano agli ori dei cultural-filosofiche sul
tare insopportabili ed mosaici bizantini, sia che concetto di vuoto si sono
è evidente l’attenzione facciano riferimento allo così radicate nella nostra
maniacale posta a riem- stile fiorito di un misti- cultura che ancor oggi
pire tutto lo spazio di- cismo orientale. Oppure lo confondiamo con il
sponibile. Anche senza a certi artisti africani nulla, con l’assenza, la
arrivare ai casi psichia- come Edward Said Tin- mancanza di qualcosa:
trici, la storia dell’arte gatinga, che negli anni quando in un conteni-
ci fornisce numerosi sessanta del secolo scorso tore c’è solo dell’aria que-
esempi di autori con una ha dato vita allo stile che sto è indiscutibilmente
particolare attitudine porta il suo nome: forme vuoto, le considerazioni
alla saturazione dello spa- semplici, tra il naïf e il positive e negative re-
zio utilizzabile, sia per surreale e colori vivaci stano immutate e ineso-
personale tendenza, sia che riempiono ogni cen- rabilmente il pessimi-
per specifiche risonanze timetro di superficie. smo resta legato al “bic-
stilistiche, anzi una pos- Questi esempi, avvici- chiere mezzo vuoto”.
sibile classifica potrebbe nandosi all’oggi dimo- francesca bardi
essere fatta proprio in strano che, anche se, gra- Adolf Wölfli: Senza titolo
base a questa propen- zie alla ricerca o alla mec-
sione. Possiamo citare canica quantistica il mi-
per esempio Gustav stero del vuoto è stato
Klimt e la sua disposi- definitivamente spaz-
zione a riempire com- zato via ed estromesso
pletamente la tela con dalla fisica perché di-
decorazioni e arabeschi, chiarato inesistente, non
tanto che i soggetti ar- abbiamo mutato di