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Nel I libro del De Rerum Natura , dopo il proemio che si apre con l’inno a Venere ( dea dell’amore), si trova
il primo elogio di Epicuro (primo di una serie di quattro).
Lucrezio da appassionato discepolo omaggia il grande filosofo-maestro la cui figura appare come quella di
un eroe (vedi vv. 66-67 primum… primusque che sottolineano il primato).
La Forma metrica è in forma di esametro dattilico o esametro eroico è la più antica e la più importante
tipologia di verso in uso nella poesia greca e latina, usato in particolar modo per la poesia epica o poesia
didascalica.
Secondo le definizioni della metrica classica consiste in un verso formato da sei piedi (esapodia) di cui
l'ultimo manca di una sillaba (catalettico), risultando quindi di due sillabe (in disyllabum). Le figure retoriche
sono:
Humana…vita - (v. 62) iperbato
Cum - (v. 62) anastofe
Gravi sub religione – (v.63) anastrofe
Mortalibus – sta per homine (v.65) sineddoche
Horribili…instans –(v.65) allitterazione con le lettere “R” e “S”
Graius homo – (v. 66) perifrasi per indicare Epicuro
Minitanti murmure – allitterazione lettera “M” ed enjambement (vv.68/69)
Arta naturae portarum claustra - metafora (vv.70-71)
vivida vis … pervicit – allitterazione lettera “V” (v.72)
flammantia moenia mundi – metafora - designano la cintura di fuoco che circondava la terra; Lucrezio con
Epicuro sostiene che l’universo non termini con la sfera del fuoco e sia perciò infinito - (v.73)
moenia mundi – allitterazione lettera “M” (v.73)