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ENGINEERING
I PROCESSI DI VALUTAZIONE E
PROGETTAZIONE NELL’AMBITO
DELL’APPROCCIO INGEGNERISTICO
ALLA SICUREZZA ANTINCENDIO
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
principi
§ Le regole tecniche fissano i
della sicurezza antincendio e
fissano i livelli di sicurezza.
Da alcuni decenni,
soprattutto all’estero, si sta
sviluppando una diversa
valutazione del livello di
sicurezza, che viene
definita di natura
prestazionale,
mediante la quale il
raggiungimento degli
obiettivi di sicurezza
antincendio viene
dimostrato in relazione alla
verosimile situazione che
potrebbe verificarsi in caso
d’incendio.
Gli obiettivi diventano
valori di soglia o
intervalli di valori.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Ad esempio:
- dopo 5 minuti dall’inizio
dell’incendio, nelle vie
d’esodo la concentrazione
volumetrica media del CO ad
altezza di 1,5 m dal pavimento
non deve superare i 200 ppm;
- il flusso termico radiante su
una determinata superficie
deve essere inferiore a 5 kW/
m2 .
n Con l’emanazione del D.M. 4 maggio 1998 viene esplicitamente prescritto l’obbligo per le
attività soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco, l’effettuazione della
valutazione dei rischi attraverso:
n l’individuazione dei pericoli;
n la descrizione delle condizioni ambientali;
n la valutazione qualitativa del rischio;
n la compensazione del rischio;
n la gestione dell’emergenza.
n Il D.M. 10 marzo 1998 individua gli elementi che devono essere presi in esame per la
valutazione e classificazione del rischio di incendio nei luoghi di lavoro:
n identificazione dei pericoli;
n individuazione delle persone esposte al rischio;
n rimozione e/o sostituzione dei pericoli d’incendio;
n classificazione degli ambienti a rischio d’incendio;
n valutazione dell’adeguatezza delle misure adottate;
n redazione della parte documentale relativa alla valutazione effettuata.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
n Il documento interpretativo per il requisito essenziale 2, sicurezza in caso d’incendio, predisposto dai
Servizi della Commissione Europea, introduce l’approccio ingegneristico alla sicurezza
antincendio (FSE), stabilendo che esso può essere utilizzato per:
n determinare i dati sulle modalità di sviluppo e propagazione dell’incendio;
n valutare le azioni relative all’esposizione al calore di persone o all’azione
meccanica sulle strutture;
n valutare la prestazione dei prodotti da costruzione esposti all’incendio
(infiammabilità, propagazione della fiamma, produzione di fumo e gas tossici,
ecc.);
n calcolare i tempi di attivazione dei sistemi di controllo, delle squadre antincendio,
per progettare le misure di evacuazione.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
D.M. 9 maggio 2007 con il quale sono state definite le direttive per
l'attuazione dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio; in
particolare il provvedimento ha stabilito i criteri da adottare per effettuare
la valutazione quantitativa del rischio di incendio, fissando nel contempo
le procedure generali per eseguire tale valutazione e le modalità per
l'esposizione dei risultati;
n dei
provvedimenti da adottare ai fini del rilascio del CPI nel caso di attività non
regolamentate da specifiche disposizioni di prevenzione incendi;
n delle
misure di sicurezza che si ritengono idonee a compensare il rischio
aggiuntivo nell'ambito del procedimento di deroga.
USO FORENSE
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
n disciplinare i progettisti a seguire un approccio strutturato per il progetto sulla sicurezza incendi;
n permettere la stesura di bozze di regolamenti e codici tesi a migliorare la consistenza di informazioni e
giustificare la rimozione di provvedimenti tradizionali datati;
n permettere modifiche alle norme fornendo un equivalente livello di protezione nella realizzazione di
precauzioni antincendio attive e passive;
n superare le restrizioni sulla progettazione imposte da codici e/o regolamenti prescrittivi;
n agevolare la realizzazione di progetti a costi accettabili mantenendo alti i livelli di sicurezza;
n prestare assistenza alla gestione della sicurezza incendi dell’edificio durante il suo intero ciclo di vita,
inclusa la fase di costruzione, tenendo conto dei cambiamenti d’uso dell’edificio stesso.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Analisi quantitativa
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE E’ l’identificazione dei limiti entro cui si
Scopi del progetto colloca il progetto:
Mete del progetto
• nuova costruzione;
• modifica o adeguamento dell’esistente;
Obiettivi del progetto
• modifica di parti rilevanti ai fini
Criteri di prestazione antincendio.
Scenari di progetto
Analisi quantitativa
Lo scopo del progetto ha sempre dei vincoli
progettuali quali:
• norme vigenti;
• tempi di esecuzione;
• uso dell’edificio;
• vincoli ambientali,
che in questa fase devono
essere esplicitati.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Scenari di progetto
• SOCCORRITORI
Analisi quantitativa
• ASSICURAZIONI
• COSTRUTTORI
• MANUTENTORI
Gli obiettivi degli interessati possono essere tra loro simili,
differenti, addizionali o, in alcuni casi, contraddittori. Per questo
motivo le parti interessate devono essere immediatamente
coinvolte perché aumenta la probabilità che le alternative di
progetto basate sull’analisi prestazionale siano accettate.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Criteri di prestazione
Per esempio, gli obiettivi potrebbero includere:
n lamitigazione delle conseguenze di un
Scenari di progetto
incendio in termini di valore finanziario
(dunque, valutazione in euro);
Analisi quantitativa n impedire la perdita di vite (quindi, rendere
trascurabili le probabilità di evento mortale in
determinate circostanze);
n valutare altri impatti come la definizione
dell’estensione accettabile dell’incendio, della
massima temperatura raggiungibile senza
danni ai beni ecc.
IL PROCESSO DELLA
In relazione agli obiettivi di sicurezza individuati, il
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE progettista deve indicare quali sono i parametri significativi
presi a riferimento per garantire il soddisfacimento degli
Scopi del progetto
stessi obiettivi; questi vanno espressi in valori numerici e
comprendere tutti i parametri che poi saranno necessari
Mete del progetto
alla verifica dei risultati attesi dal progetto.
Obiettivi del progetto
Lo sviluppo dei criteri prestazionali o di accettazione (performance
Criteri di prestazione criteria) è la fase del processo in cui gli obiettivi diventano
valori numerici.
Scenari di progetto
I criteri di prestazione sono valori di soglia o campi di valori o
Analisi quantitativa distribuzioni che si utilizzano per sviluppare e valutare il progetto nei
confronti di determinate situazioni.
< 0,3
< 0,3
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Quando i valori che danno luogo ai criteri prestazionali
hanno a che fare con la risposta umana le scelte devono
essere giustificate in modo particolare, data l’incertezza
Scopi del progetto
UN ESEMPIO
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Mete del Criteri di
Obiettivi
progetto prestazione
Scopi del progetto
Minimizzare le
Evitare interruzioni al HCl < X ppm
Analisi quantitativa interruzioni del servizio
processo di durata Particolato inferiore a Y
evitabili e gli effetti sulle
superiore a X ore g/m3
operazioni commerciali
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Definiti i criteri prestazionali, è possibile svolgere una
simulazione dell’incendio al fine di confrontare i
Scopi del progetto
risultati numerici della simulazione con i criteri.
Mete del progetto
In questa ottica, la prima parte del processo è
Obiettivi del progetto
l’identificazione dei possibili scenari di incendio
Criteri di prestazione e degli incendi di progetto.
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
SCENARIO D’INCENDIO
Scopi del progetto
(SPECIFICA TECNICA ISO / TS 16733:2006)
CHE DESCRIVONO LO
Obiettivi del progetto
Criteri di prestazione
Scenari di progetto
SVILUPPO DELL’INCENDIO,
Analisi quantitativa
FINO ALLA FASE DI
DECADIMENTO
• La specifica tecnica ISO / TS 16733:2006 descrive una metodologia per la
selezione degli scenari di incendio di progetto e incendi di progetto che
siano credibili ma conservativi per l'uso in materia di ingegneria della
sicurezza antincendio.
• La specifica tecnica ISO / TS 16733:2006 fornisce maggiori informazioni
operative sulla scelta e la progettazione degli scenari di incendio incendi
rispetto al rapporto tecnico ISO / TR 13387-2, benché non sia destinata a
sostituirla.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
SCENARIO D’INCENDIO
Scopi del progetto
(D.M. 9 maggio 2007)
Mete del progetto
DESCRIZIONE QUALITATIVA
DELL'EVOLUZIONE DI UN INCENDIO CHE
Obiettivi del progetto
INDIVIDUA GLI EVENTI CHIAVE CHE LO
Criteri di prestazione CARATTERIZZANO E CHE LO DIFFERENZIANO
DAGLI ALTRI INCENDI
Scenari di progetto
Comprende le seguenti fasi: innesco, crescita, incendio
Analisi quantitativa
pienamente sviluppato, decadimento.
Deve inoltre definire l’ambiente nel quale si sviluppa
l’incendio di progetto ed i sistemi che possono avere
impatto sulla sua evoluzione, come ad esempio eventuali
impianti di protezione attiva.
Uno scenario di incendio è la rappresentazione della
possibile evoluzione dell’incendio, e rappresenta gli
incendi più gravi ragionevolmente ipotizzabili.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Analisi quantitativa
• Peggiore scenario credibile: scenario che può
essere ragionevolmente atteso e che comporta
conseguenze non più gravi dello scenario peggiore.
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Il passaggio dagli scenari possibili a quelli di
progetto è un processo di riduzione del numero
Scopi del progetto
dei primi fino ad una quantità in grado di
Mete del progetto
essere trattata nei calcoli.
Approccio probabilistico
Approccio deterministico
Approccio normativo
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Obiettivi del progetto • Failure analysis: studio dei guasti e delle indisponibilità
Criteri di prestazione
• What if analysis: cosa avviene se un determinato guasto o
evento si verificano
Scenari di progetto
• Failure Modes and Effects Analysis (FMEA): analisi dei
Analisi quantitativa
modi di guasto e dei relativi effetti
• Analisi storica, manuali operative e liste di controllo:
analisi storica dei dati incidentali
È l’approccio tipico delle valutazione del rischio nel settore delle A.R.I.R.
L’applicazione nell’edilizia civile è ostacolata dalla mancanza di dati disponibili circa le
probabilità di guasto, l’affidabilità dei componenti e i dati storici.
Per identificare gli incidenti:
• Liste di controllo (check list)
• Analisi di Operabilità
• F.M.E.A. (Analisi dei Modi e degli Effetti di
Guasto)
• Analisi Storica
• altre tecniche note
Esempio di check list
• E’ stato previsto un bacino di contenimento?
• E’ stata calcolata la portata della perdita?
• E’ stata verificata la portata dell’acqua
antincendio rispetto all’incidente?
• ...
Check list
Esempio di HAZOP
PAROLA DEVIAZIONE CAUSE CONSEGUENZE AZIONE
GUIDA
Process-
variable
No Low High Missing Wrong Reverse
Flow flow flow flow ingredients Impurities material flow
and
Malfunzionamento Mancato
del intervento
Sistema delle Protezioni
Esempio Albero degli Eventi
no dispersione gas
no si esplosione
rilascio si incendio
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INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto Approccio deterministico
Mete del progetto • Il filtro più importante è quello del giudizio basato
sull’esperienza e sulla conoscenza della materia da parte del
Obiettivi del progetto professionista.
Criteri di prestazione
• Questo approccio si fonda sulle analisi o sui giudizi basati
Scenari di progetto sulla chimica, sulla fisica e sulle correlazioni sviluppate da prove
sperimentali per prevedere le conseguenze dell’incendio.
Analisi quantitativa
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
Approccio deterministico
Mete del progetto
• In fase di progetto il progettista non dispone delle
Obiettivi del progetto informazioni che riguardano la gestione: il modo più
plausibile di operare è quello di fare delle assunzioni che poi
Criteri di prestazione
devono essere debitamente evidenziate nel seguito, fino a
Scenari di progetto determinare delle condizioni di esercizio per il gestore.
Fondamentale a questo riguardo il contenuto del D.M. 9
Analisi quantitativa maggio 2007 circa il programma relativo al sistema di
gestione della sicurezza antincendio (SGSA).
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto Approccio normativo
Mete del progetto
La norma NFPA 101 (life safety code) in alternativa alla
Obiettivi del progetto
definizione degli scenari secondo le valutazioni esperte, prevede la
prova del progetto e la valutazione rispetto ad 8 scenari
Criteri di prestazione predeterminati.
Scenari di progetto A loro volta, ciascuno di questi scenari potrà essere multiplo o non
applicabile, a seconda delle caratteristiche dell’edificio.
Analisi quantitativa
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
Approccio normativo
Mete del progetto
Scenario 2 - Questo scenario descrive un incendio che si
Obiettivi del progetto sviluppa con la combustione di un materiale con curva di
crescita ultra veloce, ubicato nella via di esodo più
Criteri di prestazione
importante. Le porte interne all’inizio dell’incendio sono
Scenari di progetto aperte. In particolare:
• Parte A: questo scenario particolare deve riguardare la
Analisi quantitativa
simulazione dell’incendio con specifica attenzione ai
problemi di esodo delle persone. Infatti, in
considerazione del fatto che l’incendio riduce il numero
di vie di esodo disponibili, dovrà essere valutata la
disponibilità ed efficacia dei sistemi di esodo alternativi.
• Parte B: questo scenario particolare deve riguardare la
simulazione dell’incendio con specifica attenzione ai
problemi determinati dagli effetti di una rapida
propagazione dell’incendio sui beni da proteggere, sulle
finiture interne e sui componenti strutturali.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
Approccio normativo
Mete del progetto
Scenario 3 - Questo scenario descrive un incendio che
Obiettivi del progetto ha inizio in un locale in cui normalmente non sono
presenti persone ma che, per la sua posizione, può
Criteri di prestazione
mettere in pericolo un grande numero di persone
Scenari di progetto presenti in un altro locale dell’edificio.
• Parte A: questo scenario particolare deve
Analisi quantitativa
riguardare la simulazione dell’incendio che ha
inizio in una stanza in cui normalmente non sono
presenti persone e che migra verso l’ambiente
che può contenere il più grande numero di persone
nell’edificio.
• Parte B: questo scenario particolare deve
riguardare la simulazione dell’incendio che
partendo da un locale non occupato può crescere e
mettere in pericolo la zona di maggiore interesse
per i beni presenti.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
Approccio normativo
Mete del progetto
Scenario 4 - Questo scenario descrive un incendio che ha
Obiettivi del progetto origine in una intercapedine o in un controsoffitto
adiacente ad un locale di dimensioni rilevanti in cui sono
Criteri di prestazione
presenti persone.
Scenari di progetto • Parte A: questo scenario particolare deve riguardare
la simulazione dell’incendio che ha origine in una
Analisi quantitativa
intercapedine che non è protetta né da un sistema di
rilevazione né di soppressione e che si propaga
nell’ambiente all’interno dell’edificio che può ospitare
il maggior numero di persone.
• Parte B: questo scenario particolare deve riguardare
la simulazione dell’incendio che, partendo da un
locale in cui non sono presenti persone che non è
protetto né da sistema di rilevazione né di
soppressione, può crescere e mettere in pericolo la
zona di maggiore interesse per i beni presenti.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
Approccio normativo
Mete del progetto
Scenario 6 - Questo scenario descrive un incendio
Obiettivi del progetto intenso, dovuto al maggior carico di incendio
possibile nelle normali operazioni svolte nell’edificio.
Criteri di prestazione
Si riferisce ad una crescita rapida in presenza di persone.
Scenari di progetto
Analisi quantitativa
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto Approccio normativo
Mete del progetto Scenario 7 - Questo scenario rappresenta l’esposizione
Obiettivi del progetto
ad un incendio esterno. Si riferisce ad una combustione
che inizia in una zona distante dall’area interessata alla
Criteri di prestazione valutazione e che si propaga nell’area oppure ne blocca
le vie di esodo o rende al suo interno non sostenibili le
Scenari di progetto
condizioni.
Analisi quantitativa
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
SELEZIONE DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
Approccio normativo
Mete del progetto Scenario 8 - Questo scenario descrive un incendio che
ha origine nei combustibili ordinari oppure in un’area
Obiettivi del progetto
o stanza con sistemi di protezione (attivi o passivi)
Criteri di prestazione
messi uno alla volta fuori uso. Questo scenario valuta
l’evoluzione dell’incendio in relazione ai singoli sistemi di
Scenari di progetto protezione o prodotti, considerati singolarmente non
Analisi quantitativa
affidabili o non disponibili.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
CONSIDERAZIONI FINALI SULLA SCELTA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
• La selezione degli scenari fondata sul
Mete del progetto
“giudizio esperto” (definito dall’SFPE ed
Obiettivi del progetto adottato dal D.M. 9 maggio 2007) investe la
Criteri di prestazione
capacità professionale del valutatore e
dell’Organo di controllo. Consente di svolgere
Scenari di progetto
analisi puntuali della sicurezza.
Analisi quantitativa
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
CONSIDERAZIONI FINALI SULLA SCELTA
DEGLI SCENARI
Scopi del progetto
CARATTERIZZAZIONE E
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
QUANTIFICAZIONE DEGLI
SCENARI
Mete del progetto
Aspetti architettonici:
• l’area e la geometria del compartimento;
• l’altezza e la configurazione dei soffitti;
• le proprietà di combustione e termofisiche delle finiture interne;
• le caratteristiche dei materiali con cui sono costruite mura, tramezzi,
pavimenti e soffitti e loro proprietà;
• la posizione, dimensioni e quantità di aperture o aree con bassa
resistenza all’incendio nelle murature esterne, che possono fornire
ventilazione;
• la configurazione e posizione di cavedi e parti vuote nascoste come
pavimenti rialzati, cavedi verticali, controsoffitti, ecc.;
• il numero di piani sopra e sotto il piano di accesso;
• la localizzazione dell’edificio in relazione ai confini di proprietà e di
altri edifici che presentino rischio di incendio;
• le interconnessioni tra compartimenti.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Scenari di progetto Componenti strutturali: la verifica del comportamento al fuoco delle strutture
Analisi quantitativa
può essere svolta integralmente attraverso l’approccio prestazionale. Ai fini della
selezione degli scenari, però, è importante capire in quale modo tale
comportamento manifesti i suoi effetti sull’evoluzione globale dell’incendio. A tale
scopo sono di interesse informazioni su:
• posizione e dimensione degli elementi portanti;
• materiale di costruzione e proprietà degli elementi strutturali (e cioè
resistenza, conduttività termica, calore specifico, eventuali
protezioni e caratteristiche di vincolo e di connessione);
• caratteristiche del materiale di protezione ( e cioè spessore,
conduttività termica, calore specifico) e carichi strutturali di
progetto;
• carico di incendio dell’edificio.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Criteri di prestazione
Componenti del sistema di esodo: dato che il comportamento delle
persone presenti e delle squadre di soccorso può determinare in modo
Scenari di progetto
importante l’evoluzione dell’incendio, devono essere note le componenti del
Analisi quantitativa sistema di esodo, così come posizione, la capacità delle vie di esodo e la
lunghezza devono essere determinate.
Criteri di prestazione Servizi dell’edificio: dovrebbe essere nota la posizione e le caratteristiche dei
servizi dell’edificio, delle apparecchiature presenti e dei processi eventualmente
Scenari di progetto
presenti. Elementi conoscitivi sono a tale scopo:
Analisi quantitativa • la localizzazione, la capacità e le caratteristiche dei sistemi di
ventilazione (meccanica, naturale, continuamente attiva);
• la localizzazione e caratteristiche delle apparecchiature elettriche;
• le potenziali fonti di innesco;
• le apparecchiature per il processo manifatturiero.
Scenari di progetto
Caratteristiche della risposta: dovrebbero essere valutate le caratteristiche
Analisi quantitativa
di risposta degli occupanti. Esse sono funzione di caratteristiche di base degli
occupanti quali:
• la sensibilità (l’abilità di udire il suono di un allarme o di
riconoscere e di comprendere fattori olfattivi e visivi in aggiunta alle
manifestazioni proprie del fuoco);
• la reattività (l’abilità di interpretare correttamente i segnali e di
attivare le appropriate azioni);
• la familiarità con gli ambienti e una maggiore facilità di individuare
le vie di esodo), la mobilità (la velocità di movimento);
• capacità individuali (disabili);
• la possibilità di fenomeni di affollamento (quali la formazione di
archi alle uscite);
• la suscettibilità ai prodotti della combustione (limitazioni fisiche che
potrebbero influenzare la sopravvivenza in un ambiente coinvolto in
un incendio).
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Criteri di prestazione
Scenari di progetto
Tempi di esodo: la previsione del movimento degli occupanti durante le fasi di
Analisi quantitativa esodo è essenziale per garantire la loro sicurezza. Il punto principale è qui la
stima o predizione del tempo richiesto per l’esodo, che è influenzato da un
insieme di fattori, tra i quali:
• il numero degli occupanti (affollamento);
• la distribuzione nell’edificio;
• la risposta ai segnali (di un allarme incendio);
• età, stato di salute, capacità mentali, motivazione e stato di veglia.
Per stimare il tempo di esodo attraverso le vie di esodo disponibili, una volta
trascorso il tempo di decisione (o di premovimento) sono disponibili metodi e
modelli automatici.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Scenari di progetto
Analisi quantitativa
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Scenari di progetto
Analisi quantitativa
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Scenari di progetto
Analisi quantitativa
CARATTERIZZAZIONE E QUANTIFICAZIONE
Scopi del progetto
Scenari di progetto
Elementi di caratterizzazione dello scenario di incendio sono:
Analisi quantitativa • caratterizzazione generale della curva d’incendio (lenta, media ecc.);
• stadi della crescita e dello sviluppo della curva di progetto d’incendio
(la vita dell’incendio):
• l’innesco;
• la crescita;
• il flashover;
• il decadimento.
TIPO
LA VELOCITÀ DI COMBUSTIONE È
INFLUENZATA DA MOLTEPLICI QUANTITA’
TEMPERATURA
SUPERFICIE
SPECIFICA
ARIA DI
INCENDIO COMBUSTIONE GEOMETRIA
COMPARTIMENTO
TEMPO
SISTEMA DI
VENTILAZIONE
SOTTRAZIONE
CALORE
PROPRIETA’ TERMICHE
ELEMENTI COMPARTIMENTO
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
HRR = α t2
raggiungimento del flashover
HRR (W) il valore di RHR cresce con il
quadrato del tempo
Uffici MEDIO
Vendita VELOCE
t (s) Ospedali MEDIO
Alberghi MEDIO
Variazione della potenza termica totale nel tempo nella fase Biblioteche VELOCE
di crescita in funzione del tipo di sviluppo dell’incendio. Il
Scuole MEDIO
tempo 0 è quello di ignizione del combustibile.
Cinema VELOCE
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
HRR (W)
Fase dell’incendio controllata dal comburente
(a ventilazione controllata)
HRRMAX B
HRRF FLASHOVER
t (s)
0
tF tB
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Scelta del Modello di calcolo
Scopi del progetto
Criteri di prestazione
Risultati delle elaborazioni
Scenari di progetto che caratterizzano
l’incendio
Analisi quantitativa
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Criteri di prestazione
• Dove potrebbe diffondersi l’incendio?
Scenari di progetto
• Dove potrebbe diffondersi il fumo?
Analisi quantitativa • Il fumo e l’incendio potrebbero diffondersi all’esterno?
• Quanto tempo passa prima che i rivelatori si attivino?
• Quanto tempo passa prima che i VVF siano sul posto?
• Quando si verificherebbe il Flash-Over?
• Ci sarebbero probabilità di un collasso strutturale?
• E dopo quanto tempo?
• Quale può essere il miglioramento usando materiali classificati?
• Devo proteggere le strutture?
• Se installo degli impianti di spegnimento? Dove? Di che tipo?
• Se garantisco la ventilazione della struttura?
• Quante aperture e dove? Sistemi meccanici o naturali?
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
IL PROCESSO DELLA
PROGETTAZIONE PRESTAZIONALE
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Tratto da:
SFPE
Handbook of
Fire Protection
Engineering
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
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INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
Criteri di prestazione
necessarie per sviluppare la progettazione in
Scenari di progetto termini di raggiungimento dei livelli di
Analisi quantitativa
prestazione prefissati.
INCENDI di
PROGETTO
Valori
Numerici
Fase II Scelta
Ipotesi MODELLO Analisi
progetto Di
SOMMARIO Risultati
TECNICO CALCOLO
PROGETTO
SGSA Documentazione
FINALE
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
• Questi metodi, che il Documento interpretativo n. 2 della Direttiva prodotti da costruzione - Sicurezza
in caso di incendio ha definito ingegneristici, sono in grado di risolvere la progettazione della
sicurezza antincendio in modo più mirato alle esigenze degli utenti.
• I metodi dell’ingegneria della sicurezza posso essere utilizzati nelle istanze di Deroga o in
progetti di attività non normate che presentano situazioni particolari, o se vogliamo
raggiungere delle prestazioni non contemplate dalle norme (es. garanzia della prosecuzione
dell’attività in caso di incendio, protezione di un particolare bene ecc.).
• Oggi, come anche nel futuro, ai progettisti si presenteranno due possibili vie: il rispetto delle
norme di sicurezza tradizionali o l'adozione di misure di sicurezza diverse,
giustificata sulla base delle valutazioni effettuate secondo l'approccio ingegneristico.
INTRODUZIONE ALLA FIRE SAFETY ENGINEERING
• L’ingegneria antincendio va applicata, a causa della sua onerosità e non facile applicabilità, solo
quando con il metodo prescrizionale non si hanno risposte soddisfacenti.
• Tutte le fasi del processo di valutazione e progettazione nell’ambito dell’approccio ingeneristico alla
sicurezza antincendio vanno concordate con l’organismo di controllo.
(continua)
IL DECRETO 9 MAGGIO 2007
ANALISI PRELIMINARE - I CONTENUTI DEL SOMMARIO
TECNICO
DEFINIZIONE DELL’ANALISI
L’analisi condotta riguarda l’investigazione di cause d’incendio.
In particolare si tratta di verificare se all’interno di un capannone in
muratura con solaio in legno, l’ignizione ed il successivo incendio del
solaio sia stato originato dall’incendio dovuto a cause naturali di alcuni
contenitori di olio combustibile e materiali vari oppure dall’incendio,
probabilmente indotto da cause non naturali, di n.2 autotreni parcheggiati
nel capannone stesso, che successivamente si è propagato al solaio.
materiali vari
bidoni olio
autotreno 2
autotreno 1
Si tratta pertanto di confrontare le temperature a soffitto generate dall’incendio
degli autotreni (scenario 1) con le temperature a soffitto generate dall’incendio dei
bidoni di olio combustibile con materiali vari (scenario 2).
Scenario 2: si assume che il focolaio iniziale sia costituito dai bidoni di olio
combustibile e dai materiali vari (200 kg di olio combustibile, 100 kg di materiale
plastico e 50 kg di pneumatici). La curva di rilascio termico prevede HRRmax=2
MW, con rilascio rapido
andamento temperature scenario 1
andamento temperature scenario 2
CONCLUSIONI