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1.3. Le fonti del diritto europeo: direttive e regolamenti; diretta applicabilità e efficacia diretta; in
particolare, le direttive e il loro recepimento; le conseguenze del mancato recepimento o della
violazione di una direttiva UE; i regolamenti e la diretta applicabilità: il problema del contrasto
tra diritto interno e diritto europeo direttamente applicabile; il conflitto tra corte costituzionale e
corte di giustizia e la sentenza n. 170 del 1984 della corte costituzionale; il problema del
contrasto tra diritto europeo e costituzione: la dottrina dei “controlimiti”.
2. Le autonomie territoriali
2.1. Autonomia e decentramento nell'art. 5; gli enti costitutivi della repubblica secondo l'art. 114
dopo la riforma del 2001. I diversi tipi di enti territoriali e le diverse caratteristiche della loro
autonomia: regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale; il c.d. regionalismo
differenziato dell'art. 116 cost.
2.2. Gli organi di governo e l'autonomia statutaria delle regioni; il procedimento di formazione degli
statuti regionali; il problema dell'autonomia statutaria delle regioni a statuto speciale dopo la l.
cost. n. 1 del 1999; la legge cost. n. 2 del 2001 e l'introduzione della c.d. "legge statutaria" nelle
regioni a statuto speciale. La posizione dello statuto regionale nel sistema delle fonti e il suo
rapporto con a legge statale e la legge regionale, tra gerarchia e competenza; il contenuto degli
statuti regionali.
2.3. La forma di governo delle regioni: la forma di governo disciplinata dalla costituzione e il
margine di autonomia lasciato agli statuti nel modificarla; il principio della necessaria
contemporaneità di elezione e decadenza del presidente e del consiglio (c.d. "simul stabunt,
simul cadent") e la forma di governo c.d. "neoparlamentare". I riflessi sulla legislazione
elettorale e le leggi elettorali di consigli e presidenti regionali. La forma di governo regionale e
quella dei comuni: i sistemi elettorali dei comuni; la riforma delle province e le città
metropolitane secondo la legge n. 566 del 2014.
2.4. La potestà legislativa regionale; il potere legislativo delle regioni prima della riforma del titolo
V; la nozione di competenza concorrente. La potestà legislativa statale e regionale dopo la
riforma del 2001: la scomparsa del limite dell'interesse nazionale e il principio di leale
cooperazione. Interferenze e sovrapposizioni tra materie di competenza statale e regionale dopo
la riforma del titolo V: le norme statali di dettaglio introdotte a seguito della modifica dei
principi fondamentali; le materie c.d. trasversali; il ruolo del principio di sussidiarietà. Necessità
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di compensare le compressioni dell'autonomia regionale attraverso garanzie procedimentali: il
principio di leale cooperazione; i poteri sostitutivi. La potestà regolamentare delle regioni e
degli altri enti territoriali.
2.5. L'autonomia finanziaria di regioni e enti locali. I meccanismi di raccordo: il sistema delle
conferenze e il progetto di riforma del senato.
3.1. Il diritto ad agire e il diritto alla difesa; diritto soggettivo e interesse legittimo; la funzione
giurisdizionale e il giusto processo.
3.2. Il principio del giudice naturale e il divieto di istituzione di giudici straordinari e speciali;
giudici ordinari, sezioni specializzate, giudici speciali; il giudice amministrativo e la sua
giurisdizione. La corte dei conti, i tribunali militari e gli altri giudici speciali.
3.4. Il C.S.M.: composizione; le funzioni del CSM: funzioni costituzionalmente attribuite e funzioni
ulteriori; altri principi in tema di magistratura: il principio del concorso e le sue deroghe; la
partecipazione del popolo all'amministrazione della giustizia; il principio della inamovibilità. Le
garanzie di indipendenza dei giudici speciali. Magistratura e esecutivo: le attribuzioni del
ministro della giustizia e la polizia giudiziaria; la tutela contro gli atti della pubblica
amministrazione.
4. La giustizia costituzionale
4.3. Il giudizio in via incidentale e il giudizio in via incidentale: oggetto, presupposti, procedimento.
4.4. Le decisioni della corte nel giudizio sulle leggi: sentenze e ordinanze; decisioni di
inammissibilità, di rigetto e di accoglimento: effetti; sentenze interpretative di rigetto, sentenze
monito, sentenze che dichiarano la “provvisoria” infondatezza della questione; sentenze di
accoglimento parziale, additive, manipolative; i problemi delle sentenze interpretative e
manipolative nel rapporto con giudici e legislatore e le dottrine del “diritto vivente” e delle
“rime obbligate”; il tentativo di circoscrivere gli effetti temporali delle decisioni di
accoglimento e la c.d. “illegittimità sopravvenuta”.
4.5. I conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato: la nozione di attribuzione, la nozione di potere
dello stato e il problema dell’organo competente a dichiarare definitivamente la volontà del
potere; conflitti da “usurpazione” e da “interferenza”; il procedimento nel conflitto tra poteri
dello stato: particolarità; oggetto e struttura delle decisioni sui conflitti di attribuzione. I conflitti
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di attribuzione tra enti: differenze e analogie rispetto ai conflitti di attribuzione tra poteri e al
giudizio in via principale.
4.6. Le altre funzioni della Corte: giudizio sul presidente della repubblica, giudizio di ammissibilità
del referendum abrogativo.
5. Le libertà costituzionali
5.2. I problemi di classificazione delle libertà: rapporti civili, etico - sociali, economici, politici;
libertà c.d. negative e diritti a prestazioni; diritti opponibili allo stato e ai privati.
5.3. Le libertà nei rapporti civili: libertà personale, di domicilio, di corrispondenza; la nozione di
libertà personale (in rapporto con la libertà di circolazione), di domicilio (in rapporto con le
nozioni civilistica e penalistica di domicilio) e di corrispondenza (in rapporto con la
manifestazione del pensiero); il ruolo della riserva di legge e della riserva di giurisdizione nella
tutela dei diritti inviolabili. Le libertà di circolazione, di riunione e di associazione: la differenza
tra riunione e associazione; la distinzione tra luogo pubblico e aperto al pubblico e l’obbligo del
preavviso; le associazioni vietate dalla costituzione e il rapporto con le norme in materia di
diritti politici e di libertà sindacale. La libertà religiosa e le confessioni religiose. La libertà di
manifestazione del pensiero: oggetto, mezzi, limiti; il principio costituzionale del pluralismo
dell’informazione: il divieto di autorizzazioni e censure e la registrazione dei periodici; il
sequestro della stampa; il limite del buon costume e gli altri limiti apponibili alla libertà di
manifestazione del pensiero. I principi in materia penale: l’irretroattività e la tassatività, la
personalità della responsabilità penale, la funzione rieducativa della pena e il divieto della pena
di morte. La responsabilità dei funzionari e dei dipendenti dello stato.
5.4. Le libertà nei rapporti etico – sociali: la famiglia come società naturale; i principi in materia di
eguaglianza dei coniugi e di rapporti tra figli e genitori; il diritto alla salute e le sue molteplici
implicazioni: libertà “negativa” e diritto a prestazione; diritto alle cure, diritto alle cure gratuite;
la libertà dell’arte e della scienza e il diritto all’istruzione.
5.5. Le libertà nei rapporti economici: a) i diritti del lavoratore: diritto alla retribuzione, alle ferie, al
riposo; diritto alla previdenza e all’assistenza sociale; libertà di organizzazione sindacale e
diritto di sciopero; il problema dell’efficacia dei contratti collettivi; b) la libertà di impresa e la
proprietà privata: la libertà di iniziativa economica e i suoi limiti; la tutela della concorrenza; la
proprietà privata, i suoi limiti e i principi in materia di espropriazione; la riserva allo stato di
attività economiche; i principi in materia di cooperazione, credito e risparmio.
5.6. I doveri dei cittadini: il dovere di difesa della patria, il dovere di fedeltà e di osservanza delle
leggi, il dovere di contribuire alle spese pubbliche; i principi di capacità contributiva e di
progressività.
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Materiali per la preparazione dell’esame.
Per quanto attiene al manuale (Bin – Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino 2015), formano
oggetto della seconda parte i seguenti capitoli: