PAESE :Italia AUTORE :N.D.
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1 novembre 2018 - Edizione Pesaro
Biologiamarina, Rinascimento alleporte
Grandeprogettonazionale
perridarevitaadunastrutturasemiabbandonata
ma. Si dovrebbe arrivare ad una
IL CENTRO di Biologia Mari-
na, la grande ‘specchiera’ blu di
Sassonia,è al centro di un possibi-
le nuovo Rinascimento. Perché si
sta arrivando ormai alla stretta fi-
nale per il rilancio delle attività di
ricerca di questo centro, ora pres-
soché... disabitato. Unedificio di
proprietà del Demanio, ma nella
sostanza delle cose nelle mani
dell’Università di Bologna che ne
ha avuto l’usufrutto a tempo illi-
mitato. Ed è proprio questo lo sco-
glio per far decollare un progetto
che farebbe convergere sulla città
non solo soldi, ma anche persona-
le altamente specializzato, docen-
ti, dottorandi e ricercatori. Dietro
il progetto ci sono le università di
Urbino, il Politecnico di Ancona,
il Cnr di Trieste, l’istituto zoologi-
co nazionale di Napoli ed anche
l’ateneo bolognese. «E’ ormai da
più di un anno che stiamo dietro
a questo rilancio per avere un
grande centro di ricerca in Adria-
tico; e ci sono anche i fondi a di-
sposizione per riammodernare la
strutturae, soprattutto, leattrezza-
ture scientifiche che sono ormai
datate e vanno quindi rinnovate»,
dice il professor Mauro Magnani,
preside del corso di laurea in Bio-
tecnologiedell’Università di Urbi-
no.
UNO degli elementi frenanti sa-
rebbe proprio l’ateneo bolognese
che vorrebbe mantenere una sua
area all’interno, cosa questa che
porterebbe ad un allungamento
nel tempo delle procedure. Co-
munque«è in programma una riu-
nione nella prima decade di no-
vembre e senon saràquella decisi-
va, lo sarà sicuramente la prossi-
ma. Si dovrebbe arrivare ad una
soluzione entro la fine dell’anno».
Magnani, l’amministrazione
comunale che dice?
«Devodire che daparte delComu-
ne e del sindaco Massimo Seri,
che ha partecipato alle riunioni,
c’è massima collaborazione ed an-
chela massima disponibilità edia-
loga anche con Bologna. Se co-
munque si arriva ad un accordo
fra tutti gli attori coinvolti, tenen-
do conto dei lavori, diciamo che
la partenza può essere fissata per
ottobre del prossimo anno. Fra
l’altro, nei progetti c’è anche una
rivisitazione del piano terra che
verrà aperto al pubblico e saràan-
che dotato di un acquario».
Chi paga?
«Inizialmente i fondi verrano
messi a disposizione dal centro di
Zoologia di Napoli che è l’unico
istituto italiano in questo settore.
Fra l’altro sposterebbero su Fano
anche lo scafo che hanno al porto
di Ancona. Non solo questo per-
ché verrebbe a Fano anche lo sca-
fo ora al porto di Pesaro. Questo
perché la sededi biologia di Pesa-
ro deve lasciare i locali entro la fi-
ne dell’anno. E i ricercatori che
ora sono in forza a Pesaro dovreb-
bero venire ospitati proprio nella
sede di Biologia marina di Fano.
Speriamo bene, altrimenti la sede
di Pesaro dovrà emigrare ad Urbi-
no».
Si parla di unastruttura, quel-
ladiSassonia,semi abbando-
nata e con problemi. E’ vero?
«Diciamoche ha bisogno di lavo-
ri, soprattutto legati non tanto al-
le strutture quanto alle strumenta-
zione. Fral’altro ospita anche una
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zione. Fral’altro ospita anche una

biblioteca che non ha oggi tanto
sensovisto che tutto è ormai digi-
tale».
Unbel progetto?
«Direi proprio di sì e di cui an-
drebbe a beneficiare tutta la città
visto che andrebbero a converge-
resuBiologia marina docenti, dot-
torandi e ricercatori per oltre una
ventina di persone coinvolte».
Perchél’istituto di Napoli met-
te i soldi?
«Anche le altre università poi par-
teciperannoal progetto. Ma Napo-
li mette i fondi perché è a livello
nazionale e ha già aperto centri in
Sicilia e in Calabria. Oradeve po-
tenziare quello in Adriatico e il re-
sponsabile ha scelto Fano. Fra le
altre cosehanno anche la respon-
sabilità di monitorare tutte le piat-
taforme presenti davanti alle no-
stre coste e per fare questohanno
uncontratto con le compagnie pe-
trolifere».
m.g.
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POOLDI ATENEI
OltreBologna,ancheUrbino,
la Politecnicadi Ancona,il Cnr
e il centronazionaledi Napoli

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LA GRANDE
‘SPECCHIERA’
A sinistra, il
centro di
Biologia marina
a Sassonia;
sopra, Mauro
Magnani, preside
del corso in
Biotecnologie
dell’Università di
Urbino

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