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Limba italiană
An I, semestrul II
Il congiuntivo
E un modo definito
Dispone di 4 tempi :
1. Presente
2. Passate
3. Imperfetto
4. Trapassato
E il tempo della subordinata, introdotta dalla congiunzione „che”, conesso (legat) al tipo
di verbo riscontrato (întâlnit) nella reggente e al tempo del verbo stesso.
Riflette la valenza dubitativa e volutiva e viene richiesto dalle seguenti categorie verbali
e situazioni :
a. Verbi che indicano una volizione (permesso, ordine, preghiera), un’ aspettativa
(desiderio, timore, sospetto), un opinione e una persuasione. Quindi ricordiamo :
accettare, amare, aspettare, assicurarsi, attendere, augurare, chiedere, credere,
desiderare, immaginare, lasciare, negare, ordinare, permettere, preferire, pregare,
pretendere, raccomandare, ralleglarsi (a se înveseli), rittenere (a considera că...),
domandare, dubitare, essigere, fingere (a se preface), illudersi (a-și face iluzii), temere (a
se teme), aver paura, volere, non sapere, dispiacere, piacere, parere, sembrare, aver
l’imperesione che, ignorare se (a nu ști), direi che (a-și zice că), essere felice, essere
contento, disporre, curarsi.
OBS : Il verbo „dubitare” nella forma negativa richiede l’indicativo in quanto perde il suo valore
di incerteza. (ex. : Non abitare che io me la posso cavare da solo).
b. Esistono verbi che, in base a loro valore semantico, possono richiedere sia il congiuntivo
che l’indicativo :
Ammettere ( = riconoscere => indicativo )
= supporre/permettere =>congiuntivo
Calcolare ( = dedurre => indicativo )
= supporre => congiuntivo
Considerare ( = tener conto => indicativo )
= supporre => congiuntivo
Decidere ( = rendersi conto => indicativo )
= disporre => congiuntivo
Pensare ( = riflettere => indicativo )
= credere/supporre =>congiuntivo
c. Quando le reggenze assumono un senso eventuale, specie in rifferimento a un soggetto
indeterminato, usiamo il congiuntivo :
Ex.: Chi mi dice che lui non diventi migliore con gli anni?
g. Quando nella reggente ritroviamo verbi o forme verbali impersonali : bisogna, occorre,
puo darsi che, si dice che, e neccessario/importante che, e opportuno/giusto che, e
ora/tempo che, e bene/male che, e meglio/peggio che, e normale/naturale/logico che, e
preferirle che, e strano/incredibile che, e impossibile/possibile che, e
probabile/improbabile che, e facile/difficile che, e un peccato che
1. Soggetto uguale :
1. Il congiuntivo presente :
Ex. : che io canti, che tu canti, che lui/lei canti, che noi cantiamo, che voi cantiate, che loro
cantino.
Ex. : che io perda, che tu perda, che lui/lei perda, che noi perdiamo, che voi perdiate, che loro
perdano.
Ex : che io parta, che tu parta, che lui/lei parta, che noi partiamo, che voi partiate, che loro
partano
Che io finisca, che tu finisca, che lui/lei finisca, che noi finisciamo, che voi finisciate, che
loro finiscano
OSS. : I verbi che sono irregolari al presente indicativo, sarano irregolari anche al congiuntivo.
2. Il congiuntivo passato :
Si forma con l’ausiliaro „essere” o „avere” e con il participio passato del verbo
3. Il congiuntivo imperfetto :
Ex.: che io parlassi, che tu parlassi, che lui/lei parlasse, che noi parlassimo, che voi parlaste, che
loro parlassero
Ex.: che io credessi, che tu credessi, che lui/lei credesse, che noi credessimo, che voi credeste,
che loro credessero.
VERBI IRREGOLARI :
1. Dare : che io dicessi, che tu dicessi, che lui/lei dicesse, che noi dicessimo, che voi diceste,
che loro dicessero
2.
CURS 2 20.03.2017
Il passato remoto
OSS:
a) Il passato remote puo a volte indicare un’azione piu recente di quell ache accade
con il passato prossimo
Es.: “Dio ha creato il mondo” (La Genesi) o Un anno fa partimmo per una spedizione.
b) Il passato remoto si usa con frequenza nella lingua scritta comme la trattatistica
storico-biografica, nella prosa narrative, nelle didascalie dei dialoghi (es.: disse,
affermo, ecc.), nelle frasi proverbiali o sentenziose.
Il trapassato remoto
Indica un’azione anterior rispetto al azione anteriore espresso con il passato remoto
E in disuso nel ausiliario `essere’ (fui stato) e nella diatesi passive (fui stato amato). Oggi
si incontra solo nelle proposizioni temporali (Dopo che loro ebbero studiato si misero a
preparare una torta.)
LA REGOLA DI FORMARE
1) Passato remoto:
Es: io cantai, tu cantasti, io canto, noi cantammo, voi cantaste, loro cantarono
Es: io dovei/etti, tu dovesti, lui dove/dovette, noi dovemmo, voi doveste, loro doverono/ettero
-ire: finire + ii, isti, i, immo, iste, irono
Es: io finii, tu finisti, lui fini, noi finimmo, voi finiste, loro finirono
2) Trapassato remoto:
Si forma con l’ausiliario “essere” o “avere” al passato remoto piu il participio passato del
verbo di coniugare
ESSERE:
- Io fui entrato/a
- Tu fosti entrato/a
- Lui fu entrato/a
- Noi fummo entrati/e
- Voi foste entrati/e
- Loro furono entrati/e
AVERE:
- Io ebbi letto
- Tu avesti letto
- Lui ebbe letto
- Noi avemmo letto
- Voi aveste letto
- Loro ebbero letto.
Ho fame cosi mangio una mella. (Mi-e foame asa ca mananc un mar)
Ho fame cosi ho mangiato una mella. (Mi-e foame, asa ca am mancat un mar)
Ho fame cosi manger una mella. (Mi-e foame, asa ca voi manca un mar)
Avevo fame quindi mangiavo una mella. (Imi era foame, asa ca mananc un mar) -> imperfect=>
prezent in romana
Avevo fame quindi avevo mangiato una mella. (Mi-a fost foame, asa ca am mancat un mar) ->
trapassato prossimo => passato prossimo in romana
Avevo fame quindi avrei mangiato una mella. (Imi era foame, asa ca as fi mancat un mar/ voi
manca un mar) => depinde de context.
OSSERVAZIONI:
Proposizione condizionale
Ci sono situazioni in cui puo essere introdotta da locuzioni congiuntive: “ammeso che”,
“nell’ipotesi che”, “nell’eventualita che” e il verbo sara sempre al congiuntivo
Es.: Ammeso che il treno fosse ritardo potremmo andare a prendere un café.
Periodo ipotetico
OSS.: Il periodo ipotetico della possibilita e identico con quello della realta. Solo il
contest ci puo indicare se si tratta di fatti reali o meno probabili.
Es.: Se potessi farei un viaggio in America. (Daca as putea as face o calatorie in America)
3. Dell’impossibilita
Indica fatti che non sono mai accaduti o che non potranno mai realisarsi
2 sottotipi:
a. Quando l’azione si riferisce al tempo presente: nella protasi si usa il
congiuntivo imperfetto e nell’apodosi il condizionale presente.
Es: Se fosse stato piu atento avrebbe evitato l’incidente. (Daca ar fi fost mai atent
ar fi evitat accidentul)
OSSERVAZIONI:
Schema:
L’imperativo
L’imperativo positivo
L’imperativo negativo
Verbi irregolari all’imperativo: dare, dire, fare, stare, andare – solo per la seconda persone
Per la forma negativa i pronomi possono stare si a davanti chi dietro il verbo
OSSERVAZIONE: La IIa persona (tu) utilizza, per la variante positive, la forma dell’indicativo
presente, IIIa persona sg, solo nel caso in cui il verbo fa parte della Ia coniugazione.
È un modo indefinite che ammate 2 tempi: presente e passato. (es.: Aver mangiato,
essere partito)
Compare in frase semplici come:
Es.: E la figlia apprenderlo per braccio, a bracciarlo come se lo vedesse per la ultima volta.
OSS.:
1. Alcuni infiniti sostantivati sono lessicalizzati ed entrati nella norma come dei nomi veri
e propri, con forma di plurale: avere – averi (bunuri), essere – esseri (fiinte), dispiacere
– dispiaceri (neplaceri), dovere – doveri (indatoriri), piacere – piaceri (placer).
2. Davanti a un infinito sostantivato preceduto da in e con e obbligatoria articolare la
preposizione.
Participio
Participio presente
Formazione:
OSS: Alcuni verbi della terza coniugazione formano il participio presente con la desinenza in
“iente”
Es: dormire => dormiente
ubbidire => ubbidiente
Funzioni
Quando ha valore nominale si puo usare come aggettivo (es: musica rilassante) o come
sostantivo (Insegnante)
Con il valore di aggettivo puo avere anche gradi come il comparativo e il superlativo
(invadente, piu invadente, invadentissimo) = invaziv
Valore verbale => molto raro => lo troviamo principalmente nel linguagio giuridico e
burrocratico. In questo caso puo essere sostituito da una proposizione relativa,
introdotta da “che”
a) Il suo vaore principale e quello verbale, nella formazione dei tempi composti. In oltre,
viene usato per realizzare la forma implicita di alcune proposizioni subordinate e indica
anteriorita temporale rispetto al tempo della principale. Quindi puo formare:
1. Proposizioni temporali
2. Proposizione relativa
3. Proposizione causale
4. Proposizione concesiva
Puo essere utilizzato anche come aggetivo (es: Un appartamento ammobiliato) o come
sostantivo (es: Uno sconosciuto bussa alla porta)
Gerundio
Ha 2 tempi – presente
passato
Presente
Il gerundio passato si forma con l’aussiliario “essere” e “avere” al gerundio presente piu
il participio passato dal verbo da coniugare.
Il gerundio e strettamente legato a un verbo finito, sia che i due verbi costituiscono due
frasi distinte (es: Passo gridando) sia nel momento in cui formano una sola struttura
verbale (quando abbiamo verbi fraseologici: stare, andare, venire + gerundio) => es: Sto
guardando.
L’uso autonomo e molto raro e lo possiamo incontrare nei titoli (“Ballando con le stele”)
oppure quando il gerundio acquista valore sostantivale (come terminologia musicale:
crescendo, calando, etc.)
Il gerundio passato indica un’azione anteriore, rispetto alla frase sovraordinata
OSS: Ci sono situazioni in cui il soggetto non condivide piu il soggetto del verbo finito: