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Urbino
MERCOLEDÌ 11 APRILE 2018
L’ateneo consegna il Sigillo a Mogol
«Un onore, arricchisce la mia persona»
Poi ha tenuto una lezione agli studenti: «Il pop cammina verso la vita»
«IL POP CAMMINA verso la vi-
ta, si allontana da tutto per diven-
tare vita»: questa la prima regola
che Giulio Rapetti, in arte Mogol,
ha voluto comunicare al pubbli-
co, giovani, autorità e appassiona-
ti di musica italiana d’autore, pre-
senti nell’aula magna di Palazzo
Battiferri per la consegna del Si-
gillo d’Ateneo. L’autore di testi,
che ha lavorato con i più grandi
cantanti e musicisti della storia,
ha trascorso la sua giornata a Urbi-
no, rincorso da giornalisti e ammi-
ratori del suo lavoro.
«E’ un piacere ricevere questo ri-
conoscimento, sono onorato ed è
una cosa che arricchisce la mia ca-
sa e la mia persona – ha detto Mo-
gol –-: adesso ci sono diverse Uni-
versità che mi danno il Sigillo e
un’università prestigiosa come
questa chiaramente mi colma di
gioia. Questo è anche l’inizio di
una collaborazione: abbiamo par-
lato a lungo io e il rettore, che or-
mai è diventato mio amico, di pro-
getti che possano interessare so-
prattutto i giovani. Ai ragazzi og-
gi racconto l’evoluzione del pop:
questo non si relaziona solamente
a livello di qualità ma anche di at-
tualità. La lingua italiana non è
più così ricca: si sta comprimen-
do, diventando ‘mi piace’ o ‘non
mi piace’ ed è preoccupante. Il
LA LINGUA ITALIANA
«C’è un impoverimento:
vorrei aiutare i giovani
a non ridursi ai ‘mi piace’»
mio modo di scrivere dagli inizi è
cambiato: sono diventato sempre
più essenziale e vicino alla vita».
A chi gli chiedeva se avesse anco-
ra testi inediti, Mogol ha regalato
un aforisma: «Come due fratellini
disegnano la stessa mamma in
due modi diversi, così gli uomini
Dio».
IL RETTORE, alla presenza del
pro rettore Calcagnini, ha motiva-
to la scelta per la consegna del Si-
gillo: «Da più di mezzo secolo Mo-
gol costituisce l’evoluzione della
canzone italiana e la sua poetica
rappresenta immagini ed emozio-
ni», ha detto Stocchi, ricordando
anche l’impegno per la formazio-
ne dei giovani in campo musicale
con il suo Centro universitario
per la musica e i progetti in cam-
po sociale di carattere internazio-
nale, come la lotta alla fame in
Africa. Nella sua lezione, Mogol
ha ripercorso il cammino del pop,
dalla tradizione napoletana fino
alla contemporanea Arisa, passan-
do per Elvis Presley, Frank Sina-
LA CONFERENZA GERMANIA/EUROPA, PUNTI DI VISTA
OGGI POMERIGGIO dalle 14 in poi, nell’aula magna di Scienze Politiche
in piazza Gherardi, Ilvo Diamanti e Angelo Bolaffi discutono insieme a
Luigi Alfieri, Luca Renzi e Fabio Turato - nell’ambito dei corsi Sistema
politico europeo e Cultura tedesca - del volume di Bolaffi e Ciocca
«Germania/Europa. Due punti di vista sulle opportunità e i rischi
dell’egemonia tedesca» (Ed. Donzelli). L’evento è organizzato da Luca
Renzi e Fabio Turato.
L’INCONTRO
Fedora Urbino
e le affinità elettive
STASERA alle 21 via al
nuovo ciclo di incontri
(gratuiti) organizzati
dall’associazione Fedora
Urbino: gli incontri si
svolgeranno il mercoledì,
sempre negli spazi dello
Studio Mjras, in via
Tomassini 7/A. Il ciclo,
che si chiude a giugno,
s’intitola «Le affinità
elettive», dal libro di
Goethe. Sarà inaugurata la
mostra fotografica
dell’artista pesarese
Giovanni Gennari, che ha
iniziato a fotografare nel
’71 dedicandosi
inizialmente al colore e
passando poi al bianco e
nero. Seguirà l’intervento a
cura di Ursula Vogt: la
studiosa proporrà una
riflessione sulla struttura
del romanzo, ponendo in
rilievo la valutazione del
tema affrontato da Goethe
e fornendo uno sguardo su
alcune interpretazioni dei
critici. Al termine, un
piccolo momento
conviviale.
UN MITO
L’aula Magna di
Palazzo
Battiferri dove
Mogol, ha tenuto
la sua lezione agli
studenti. «Io e il
rettore, di cui
sono ormai
diventato amico,
stiamo studiando
un progetto per
l’università»
LUCIO BATTISTI
«Vi ringrazio anche a nome
suo, che è qui presente»
Poi canta “Anche per te”
tra, Nilla Pizzi, Nicola di Bari,
Bob Dylan e naturalmente Lucio
Battisti.
«QUANDO il modo di cantare si
avvicina di più al modo di parlare
sentiamo maggiore credibilità –
ha detto l’autore –. Con “O sole
mio” il cantante voleva far sentire
la potenza della sua voce; in Ame-
rica, Elvis faceva tenerezza e riu-
sciva a far innamorare le donne
con il suo modo di cantare». Al
contrario di Nilla Pizzi e Nicola
di Bari, Sinatra chiudeva subito
le vocali finali delle parole e que-
sto gli conferiva maggiore credibi-
lità perché era vicino al parlato:
«Bob Dylan è la frattura perché
parla veramente, non canta. Co-
me Vasco Rossi. Invece, Arisa
non canta, lei incanta e parla al
cuore», ha aggiunto. Mogol ha
proposto poi la canzone interpre-
tata da Battisti “Anche per te” e
all’applauso del pubblico ha det-
to: «Vi ringrazio anche a nome di
Lucio che è qui presente. Con lui
siamo andati verso la vita», rife-
rendosi al suo modo di cantare.
Lara Ottaviani
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Un gruppo di studenti
dell’Accademia di Belle Arti
LA RASSEGNA
Parte il festival
di creazione
audiovisiva
INIZIA questa mattina alle
11 la seconda edizione del
festival internazionale di
Arte documentaria e crea-
zione audiovisiva “Segni
della Notte”, a cura di Pier-
paolo Loffreda, Pino Ma-
scia e Roberto Vecchiarelli.
Nella sala degli Incisori e al-
la sala Serpieri del Collegio
Raffaello, tutti i giorni fino
a sabato 14 aprile, verranno
presentati cortometraggi
sperimentali e inventivi, ol-
tre a documentari partico-
larmente interessanti, pro-
venienti da tutto il mondo,
sotto la direzione di Dieter
Wieczorek. L’iniziativa è or-
ganizzata dall’Accademia
di Belle Arti di Urbino, con
il patrocinio del Comune di
Urbino e dell’Università, in
collaborazione con la Galle-
ria Nazionale delle Marche.
I film proposti in tutte le
giornate, dalle 10 alle 23, e
il sabato dalle 11 alle 19, pro-
vengono da 50 paesi diversi
e molte sono le anteprime
europee, o anche internazio-
nali. La maggior parte dei
lavori è inedita in Italia e
molti documentari non so-
no rintracciabili altrove. La
partecipazione del pubblico
è assolutamente gratuita. Ci
saranno due giurie: una di
esperti del settore, compo-
sta da Tamar Hayduke, An-
drea Laquidara, Pierpaolo
Loffreda e Roberto Vecchia-
relli, e un’altra di studenti
dell’Accademia di Belle Ar-
ti di Urbino, che premieran-
no i video considerati mi-
gliori fra i tanti in program-
ma.