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Svolgimento esame di ANALISI MATEMATICA I - 23 giugno 2016

Esercizio 1. (8 punti) Sia data la funzione

|x + 3|
f (x) = log arctan .
|x + 5|

(a) Determinare il dominio di f e dimostrare che f è prolungabile per continuità in x = −5


(da ora in poi si consideri f prolungata per continuità in x = −5).

Imponendo che l’argomento del logaritmo sia positivo e il denominatore diverso da 0 si


ottiene dom(f ) = R \ {−5, −3} = (−∞, −5) ∪ (−5, −3) ∪ (−3, +∞) .
Siccome
2 π
lim f (x) = lim f (x) = log arctan +
= log
x→−5 x→(−5) ± 0 2
se ne conclude che f è prolungabile per continuità in x = −5, e quindi da ora in poi
indicheremo con f la funzione

|x + 3|
log arctan |x + 5| se x ∈ R \ {−5, −3}



f (x) =


log π

se x = −5
2

continua in x = −5.

(b) Determinare i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti.

Abbiamo dom(f ) = R \ {−3} = (−∞, −3) ∪ (−3, +∞) e i limiti agli estremi del dominio
sono
π
lim f (x) = log arctan 1 = log ; lim f (x) = log arctan 0+ = −∞ .
x→±∞ 4 x→(−3)±

In particolare, la retta di equazione x = −3 è asintoto verticale completo, mentre la


retta di equazione y = log π4 è asintoto orizzontale sinistro e destro.

(c) Calcolare la derivata di f e determinare i punti di non derivabilità di f , specificandone il


tipo.

Osserviamo che f è continua in x = −5 per quanto osservato al punto (a) mentre altrove
la funzione è composta da funzioni elementari continue per cui è continua in tutto il suo
dominio. Dal momento che
x+3


 se x ∈ (−∞, −5) ∪ (−3, +∞)
|x + 3| x + 5

=
|x + 5| 
− x + 3

se x ∈ (−5, −3) ,

x+5
si ha
2


 se x ∈ (−∞, −5) ∪ (−3, +∞)
 (x + 5)2
  

|x + 3|
D =
|x + 5| 
 2
− se x ∈ (−5, −3) .


(x + 5)2
In definitiva, otteniamo
 1 2

|x+3|
· 2 2
se x ∈ (−∞, −5) ∪ (−3, +∞)
 arctan |x+5| (x + 5) + (x + 3)



f 0 (x) =
 1 2
− · se x ∈ (−5, −3) .


 |x+3| (x + 5)2 + (x + 3)2
arctan |x+5|

1
Siccome lim f 0 (x) = ∓ , se ne conclude che f non è derivabile in x = −5. Più
x→(−5) ± π
precisamente abbiamo ottenuto che x = −5 è punto angoloso .

(d) Determinare gli intervalli di monotonia di f e i suoi eventuali punti di minimo e di


massimo, specificando se sono locali o assoluti.

Dalla formula ottenuta per f 0 al punto (c) si ha

f 0 (x) > 0 ⇐⇒ x ∈ (−∞, −5) ∪ (−3, +∞) ; f 0 (x) < 0 ⇐⇒ x ∈ (−5, −3)

e non esistono punti critici per f . Quindi,


f è crescente (strettamente) in (−∞, −5) ∪ (−3, +∞),
f è decrescente (strettamente) in (−3, −5).
In particolare, x = −5 è un punto di massimo relativo (stretto) e assoluto, non esistono
punti di minimo relativo e, siccome dal punto (b) la funzione è inferiormente illimitata, f
non ammette punti di minimo assoluto.

(e) Tracciare un grafico qualitativo di f .

log π2
x
−5 −3 y = log π4
Esercizio 2. (5 punti)

(a) Siano lim an = lim cn = l ∈ R e sia an ≤ bn ≤ cn per ogni n ≥ 103 . Spiegare in base
n→+∞ n→+∞
a quale teorema è possibile calcolare lim bn .
n→+∞

Applicando il Teorema dei due Carabinieri si deduce facilmente che lim bn = l. Si


n→+∞
noti che il Teorema può essere applicato perché la disuguaglianza an ≤ bn ≤ cn vale
definitivamente, ovvero esiste n0 ∈ N tale che an ≤ bn ≤ cn per ogni n ≥ n0 .

(b) Enunciare il teorema usato al punto precedente

Si veda uno dei libri di testo consigliati.

(c) Sia an = n arctan n. Calcolare, se esistono, i seguenti limiti, motivando la risposta:


1
lim (π + cos nπ)
n→+∞ an

lim an (1 + cos nπ) .


n→+∞

Chiaramente, lim an = +∞. Inoltre an > 0 per esempio per ogni n > 2. Inoltre
n→+∞
n
cos nπ = (−1) da cui
1 1 1
(π − 1) ≤ (π + cos nπ) ≤ (π + 1)
an an an
è soddisfatta per ogni ogni n ≥ 2.
Poiché
1 1
lim (π − 1) = 0 = lim (π + 1)
n→+∞ an n→+∞ an
1
per il Teorema dei due Carabinieri concludiamo che limn→+∞ an
(π + cos nπ) = 0.
Passiamo alla seconda successione. In questo caso il limite non esiste. Infatti possiamo
costruire due sottosuccessioni (p.es. di numeri pari e numeri dispari) che tendono a +∞
lungo le quali si ottengono due limiti distinti:

lim a2k (1 + cos 2kπ) = lim 2a2k = +∞ lim a2k+1 (1 + cos((2k + 1)π)) = 0
k→+∞ k→+∞ k→+∞

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