Sei sulla pagina 1di 187

SECONDA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

Dipartimento di Medicina Sperimentale


Sezione di Farmacologia
“Leonardo Donatelli”

Uso e abuso di sostanze


stupefacenti nelle diverse
culture
Prof. Enrico Lampa
In ogni Paese esistono pratiche di medicina
popolare o medicina tradizionale come la chiama
la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità,
che talvolta trovano II loro fondamento in credenze
magiche o religiose, oppure nella più o meno
lunga esperienza del singolo popolo, prima ancora
che nella verifica scientifica.
La medicina tradizionale è pertanto variabile da
paese a paese, risente della cultura di quel popolo
e spesso usa criteri diagnostici o terapeutici
profondamente diversi da quelli della medicina
convenzionale o medicina scientifica. In tutti i
sistemi di medicina tradizionale, ad iniziare dai più
antichi e diffusi, quali la medicina tradizionale
cinese (TMC) o quella tailandese , comune è II
ricorso alle erbe medicinali, utilizzate secondo I
criteri propri di quelle filosofie.
• In tutti i sistemi di medicina tradizionale ed in
particolare quelli orientali (cinese, tibetana, ecc.)
la malattia è provocata da uno squilibrio tra le
varie energie proprie del corpo e quelle esterne al
corpo stesso, e la pianta, (essa stessa dotata di
particolari energie) può servire a ristabilire
l'equilibrio perduto.

• L’ uso di piante medicinali avviene per la


cosiddetta medicina tradizionale occidentale,
chiamata anche erboristeria tradizionale.

• Nella medicina popolare italiana ad esempio


ancora oggi si fa riferimento a piante cosiddette
"depurative" per curare certe malattie
dermatologiche, quali la psoriasi o gli eczemi,
come si trattasse di una intossicazione.
• L’uomo appena uscito dalle caverne, ha
sfruttato quello che la natura gli metteva a
disposizione. Cominciò ad usare i frutti e
piante per cibarsi e quindi a capire quali gli
servivano per nutrirsi, quali per sentirsi
meglio, quali gli davano un senso di
ebbrezza, quelle che gli procuravano
malesseri o addirittura la morte e quindi per
difendersi.

• I trattati delle varie civiltà in epoche diverse


sono l’espressione di queste medicine.

• Ci furono re, imperatori e grandi personaggi


del passato che si sono interessati alle
piante medicinali. Cinesi, Egiziani, Ebrei,
Fenici, Assiri.
In particolare ricordiamo :

• Marco Porcio Catone “Il Censore” che nel De Re Rustica,


parla di 120 piante medicinali.

• Plinio il Vecchio è l’autore di Naturalis Historia, formata da


37 libri, dedicati ai principi attivi di numerose piante officinali.

• Il gran medico Ippocrate, né elencò 200, assai


dettagliatamente, tanto da farne testo sino al Medio Evo.

• I cinesi attribuiscono l’origine dell’arte di curarsi con le


piante (fitoterapia) all’imperatore Shen Nung (3400 a.C.),
che sarebbe l’autore dell’erbario cinese, il Pen ts'ao p'in hui
chingyao
Nelle trattative di pace seguite alla seconda guerra
mondiale, il governo cinese del Kuomintang
richiese al governo italiano la restituzione di un
prezioso codice miniato degli inizi del XVI secolo, il
« Pen ts'ao p'in hui chingyao», conservato nella
Biblioteca nazionale di Roma, che i militari italiani
— si precisava - avevano asportato dal palazzo
imperiale di Pechino durante la guerra dei boxer.

In realtà il codice era giunto in Italia, per altre vie,


molto tempo prima, e la restituzione non avvenne.
Ma l'interesse dimostrato dai cinesi in quella
circostanza è la prova concreta della straordinaria
importanza dell'opera.
• Realizzato durante la dinastia Ming, il « Pen
ts'ao p'in hui chingyao», che letteralmente
significa «Materia farmacologica essenziale»,
è un trattato di eccezionali dimensioni
composto di quarantadue libri per un totale
di 2599 carte, illustrate da circa 1360
miniature - alla cui compilazione si
dedicarono più di quaranta medici e otto
pittori. Per la varietà e la vastità della materia
trattata, l'opera rappresenta il punto d'arrivo
della dottrina farmacologica cinese, la sua
espressione più completa, la sintesi di una
tradizione antica quanto la civiltà che l'ha
prodotta.
• Per ordine imperiale il trattato « Pen ts'ao p'in hui
chingyao» non fu mai divulgato per mezzo della
stampa e rimase sconosciuto per lungo tempo.
Sicché il primato della farmacologia cinese toccò a
un testo assai posteriore.

• A un occidentale può apparire inspiegabile che un


trattato medico venga pensato con finalità
eminentemente estetiche. Ma la concezione
cosmologica dell'antica Cina era talmente globale
e unitaria da investire ogni momento e aspetto
dell'esistenza fisica e psichica dell'uomo.
• La pianta tessile del sesamo, « Sesamum orientale », era
chiamata dai cinesi « hu-ma », « canapa di Hu » a differenza
della canapa, « Cannabis sativa », che nel più antico dizionario
cinese, l'Erh Ya, viene detta « han-ma », « canapa cinese ». //
termine « Hu » anticamente indicava le popolazioni poste a
occidente, in un'area non ben precisata che, a seconda delle
diverse epoche storiche, andava dalla Mongolia alla Persia,
comprendendo anche le provincie propriamente cinesi dello
Shensi e del lo Shansi. Il termine « Hu » lo si incontra spesso
nella terminologia botanica e in genere scientijìca ; essa
accompagna indifferentemente sia le piante o le sostanze di
provata derivazione occidentale, sia quelle indiqene, ma
ritenute tradizionalmente di origine non cinese. In questo caso,
e per i datijorniti dagli antichi trattati cinesi, e per l'antichissima
tradizione iranica della coltivazione di questa pianta tessile, si
può ritenere che il sesamo sia stato introdotto in Cina
dall'Occidente. Di colore giallo-verdastro, di gusto dolce e
moderatamente rinfrescante, quest'olio era apprezzato sia
come purgante sia come unguento rigenerativo e balsamico.
Quanto alle “scoperte” degli ultimi 150 anni,
molte sono, di fatto, riscoperte.
• Galeno per esempio, medico dei
gladiatori romani (129-200 d. C.) usava già
la tintura di corteccia di salice (antenato
dell'aspirina) e come antidolorifico il
laudano (tintura di oppio).
• Paracelso (1493-1541) usò per la prima
volta l'etere, che fu poi riscoperto 300 anni
dopo.
• Nel 1590, venne pubblicato un grande catalogo di erbe
medicinali in 52 volumi in cui sono descritte 1094 piante
e ricette per 11000 preparazioni.

• Nel 1874, in Egitto, nella valle dei Re, fu trovato il papiro


di Ebers risalente al 1500 a. C. Sul papiro erano
descritte ben 876 ricette erboristiche. La fama degli
erboristi egizi rimase intatta per molti secoli.

• Il fondatore dell’erboristeria occidentale, Pedanio


Dioscoride, vissuto nel I secolo e il grande medico greco
Galeno certamente si recarono in Egitto per apprendere
l’arte delle guarigioni.
DROGHE LEGGERE
DROGHE PESANTI

SOSTANZE D’ABUSO
ABITUDINE O MITRIDATISMO
(da Mitridate VI re del Ponto)

• VERA o FALSA

• E’ relativa alla dose e non al farmaco


• E’ progressiva
• E’ temporanea

• Alla sospensione del trattamento:


• Semplice se non compaiono disturbi né di tipo psichico né di tipo fisico
(nitroderivati, lassativi)
• Viziosa se compaiono disturbi di tipo psichico come umore nero,
irritabilità, desiderio di assumere la sostanza (Nicotina, caffeina)
• Tossicomanigena se compaiono disturbi di tipo psichico e fisico con
desiderio incoercibile della sostanza e sindrome di astinenza (tremori,
ipersalivazione, agitazione, convulsioni, coma e morte (stupefacenti :
oppiacei morfina, eroina, oppure cocaina, amfetamine, etc)
• SOCIETA’ COMPOSTO PRINCIPIO
ATTIVITA’

• Indigeni della Bolivia, Indonesia Coca Cocaina (Stimolante centrale)

• Indigeni del Nord America Tabacco Nicotina (Agonista colinergico


gangliare)

• Indonesia Betel Arecolina (Agonista colinergico


gangliare)

• Sud – Est Asiatico Oppio Morfina ed altri oppiacei (Deprimenti


SNC)

• India, Africa del Nord Cannabis THC (Allucinogeno)

• Indigeni dell’ Amazzonia Kaapi epena Derivati indolici (Allucinogeni)

• Amerindi del Sud – Ovest Mescal Mescalina (Allucinogeno)

• Arabia, Africa Orientale Khai Cathinone (Stimolante centrale)

• Diffusione Universale Birra, vino Etanolo (Sedativo e


deprimente SNC)
• Una delle più antiche sostanze conosciute

è sicuramente l’ etanolo (alcool etilico)

ottenuto per fermentazione di sostanze di

natura glicidica
• Il vino dà potenza alle droghe ; annienta i cento influssi
nocivi. Cosi è scritto nelle « Memorie di medici famosi
». I suoi nomi sono : vino primaverile di lunga durata,
vino eccellente, vino di cenere, vino di digitale, vino
bianco, vino amaro, vino distillato, vino d'uva, vino di
miele.
• Devi sapere che il vino disperde la malinconia, annulla
le passioni e suscita letizia e allegria. Per questo se ne
beve molto e ci si ubriaca. Il suo sapore è molto
gradevole al palato, ma se viene aggiunto senza
moderazione in medicina fa ubriacare e non è di alcun
giovamento. Per aumentare l'efficacia dei farmaci devi
fare molta attenzione alle dosi. Il vino che vi metterai è
soltanto quello che si ottiene facendo fermentare il riso.
• Tao l'eremita dice : quando è molto freddo il mare è
gelato, ma il vino non diventa ghiaccio. Una volta tre
uomini uscirono di mattina presto e s'imbatterono nel
grande freddo : quello che aveva mangiato riso bollito
si ammalò di stomaco, quello che era digiuno morì e
quello che aveva bevuto vino si salvò. Infatti la natura
del vino è calda.
• Anche in tutti gli altri mesi, la mattina quando ti metti
in viaggio dovrai bere del vino, poiché nei mesi
primaverili ti pungeranno le cento larve velenose, nei
mesi dell'estate gli ardori del sole ti opprimeranno e
in autunno il tempo umido ti ferirà. Bevendo il vino ti
difenderai da questi mali poiché il vino accresce il
soffio vitale, fa circolare il sangue nelle vene, rende
l'interno più resistente e l'esterno inaccessibile.
• Ricette e prescrizioni mediche
• Il « Libro dei T'ang » dice : il vino d'uva libera dal
catarro e dalle indigestioni.
• Il Maestro Jih Hua afferma : il vino fa scorrere il
sangue nelle vene, irrobustisce gli intestini e Io
stomaco, rimuove le infezioni che affievoliscono il
soffio vitale.
• Il vino che resta sull'altare dopo che sono state fatte
le offerte, è efficace per i bambini tardivi nel parlare :
ne bevano un sorso e poi lo sputino.
La birra, il vino, il sidro, l’
idromele erano conosciuti sin
dall’ antichità.
Basti pensare all’ Antico Egitto
o al popolo dei Celti o agli
Etruschi che, tutti, ben
conoscevano il procedimento
della vinificazione.
• Omero nell’ Odissea narra di come Ulisse
sfuggì al Ciclope Polifemo ubriacandolo
con il vino e poi accecandolo

• Enotria era chiamata l’Italia dai Greci


• Nell’ Antico Testamento grande importanza
aveva il vino (basti ricordare Noè e la sua
ebrezza)

• Nel Nuovo Testamento il vino diventa ancora più


importante (Parabole del padrone della vigna e i
vignaiuoli, primo miracolo di Gesù alle nozze di
Canaa, Ultima Cena e valenza messianica del
vino)
Tabacco
(Nicotiana tabaccum)

La pianta originaria dell’ America centro-


settentrionale fu importata in Europa da C.
Colombo

Tra le oltre 4000 sostanze chimiche presenti nel


fumo dei prodotti del tabacco quali sigarette,
sigari o tabacco da pipa o da fiuto , la nicotina
rappresenta la principale sostanza con azione
sul sistema nervoso centrale (SNC).

La nicotina è considerata una delle sostanze di cui


più comunemente si abusa nel mondo.
Un recente rapporto del National Institute on Drug
Abuse (NIDA) stima l’esistenza di oltre un miliardo di
fumatori nel mondo, il 98% dei quali fumatori di
sigarette.

Sin dalla sua identificazione, agli inizi dell’Ottocento,


questa molecola è stata studiata intensivamente e
sono stati dimostrati numerosi, a volte imprevedibili,
effetti a carico del SNC e di altri organi. Il fumo di
sigaretta rappresenta la più comune forma di
dipendenza da nicotina.

La quantità media di nicotina per sigaretta, assorbita


attraverso l’inalazione del fumo, è di circa 1-2 mg.
I funghi della specie (Psylocibe mexicana, Psylocibe
semilanceata) sono lunghi e scuri, e col passare del tempo
tendono a scurirsi ulteriormente fino a diventare bluastri.
Questi funghi, utilizzati in passato dai sacerdoti messicani
per acquisire facoltà trascendentali e curative, contengono
due allucinogeni: la psilocibina e la psilocina.

Statuetta messicana che rappresenta una donna sciamano con fungo


magico
La sacralità della Psylocibe mexicana, e' attestata dal gran numero di
ritrovamenti di statuette simili a quella raffigurata.
Il peyote è un cactus senza
spine diffuso soprattutto in
Texas e America Centrale,
contenente diversi princìpi
attivi, tra i quali la mescalina,
che viene consumato sotto
forma di bottoni freschi o
secchi.
Cactus peyote (Lophophora
Gli antichi Atzechi e gli Indios del williamsi)
Centro America (mescaleros) lo
utilizzavano nelle cerimonie
religiose per entrare in
comunicazione con le divinità.
Cannabis Sativa L.
La canapa è una delle poche specie vegetali
coltivata, fin dall'antichità, sia in occidente
che in oriente.

Già nel trattato cinese Pen ts'ao p'in hui


chingyao si descrivono gli usi medici della
canapa.

Più di 2000 anni fa, sempre in Cina, la


canapa serve per produrre il primo foglio di
carta.
Le vele delle navi fenicie sono fatte di canapa,
e 80 tonnellate di vele e corde di canapa
equipaggiano le caravelle di Colombo.

I Romani la introducono in Italia intorno al 300


a.C. e combattono a lungo contro Cartagine
per il controllo politico e commerciale delle
vie della canapa e delle stoffe nel
Mediterraneo.

Nel Medioevo forse già « le streghe »


praticavano l'uso della Canapa come
medicinale.
Nel 500 a.C. Gautama Buddha si nutre di
semi di canapa durante l'ascesi.
Nell’800 d.C. circa: Maometto ammette il
consumo di Cannabis vietando l’ alcool.
Gli arabi, nel 1150, inaugurano la prima
cartiera europea, in Spagna. (La carta viene
fabbricata con la canapa per gli 850 anni
successivi).
1791: il presidente Washington istituisce
premi di produzione per la canapa. Jefferson
la definisce genere di prima necessità e
sollecita gli agricoltori a coltivare canapa
anziché tabacco.
Nel 1843 O'Shanghnessy, medico inglese, e Morcau
de Tours, psichiatra forense francese, descrissero le
conseguenze terapeutiche dell'uso e dell'abuso.

Negli anni ^30 si utilizza il petrolio per produrre


plastica e vernici e la catena Hearst produce carta da
giornale con un processo che richiede legno e
grandi quantità di solventi chimici, forniti dalla
industria chimica Du Pont.

La Du Pont produce tessuti sintetici.


Inoltre Standard Oil e General Motors ritengono uno
scomodo concorrente il carburante biologico
estratto dai semi di canapa che all'epoca spinge i
motori di Ferdinand Diesel.
Hearst e la lobby degli industriali
organizzano quindi una martellante
campagna stampa contro la canapa
(chiamata spregiativamente col
nome messicano marijuana).

Viene accusata di essere la causa


dei peggiori delitti dell'epoca e di
provocare gravi malattie mentali.
Nel 1937, sotto questa spinta, viene
approvata una legge che proibisce la
coltivazione di qualunque tipo di
canapa, senza fare distinzione fra le
varietà a ricco e a basso contenuto di
THC.

Successivamente Il governo americano


promuove la ripresa della coltivazione
della canapa durante la seconda guerra
mondiale, ma nel 1955 viene
1975: su disposizione europea, la legge 685, in
Italia, vieta la coltivazione di canapa per marijuana.

All'epoca l'Italia è il secondo produttore mondiale


di canapa, primo è la Russia.
Qualitativamente, la canapa italiana è la migliore.

In Olanda viene
permesso il consumo di cannabis.

Negli anni ottanta, Reagan e Bush padre dichiarano


guerra alla canapa.
L'Australia nel 1992 permette la coltivazione
della canapa da fibra.
Nello stesso anno, Bush padre viene battuto
alle presidenziali da Bill Clinton e Al Gore,
che dichiarano di aver fumato marijuana.
L'Inghilterra nel 1993 allenta le restrizioni
sulla coltivazione della canapa.
1994: L'Unione Europea riapre le porte alla
canapa. La Francia riconverte 12500 ettari
alla coltivazione della canapa.
La Germania, Spagna e Gran Bretagna, dove
prima non veniva coltivata, piantano duemila
ettari di canapa.
La Cannabis sativa è una pianta annuale, dioica
(con piante maschili e femminili distinte) in un
rapporto di parità. Esistono varietà monoiche (con
fiori maschili e femminili sulla stessa pianta).
La radice è ben sviluppata, e può raggiungere 2,5
mt di profondità per un raggio di 60-80 cm.
L'apparato radicale è più sviluppato negli
esemplari femminili e contribuisce per l' 8-9% alla
massa totale. Il fusto ha struttura esagonale ed è
ricoperto di peli. L'altezza può variare dagli 80 cm
di alcune varietà russe ai 4,5-5 mt di alcune varietà
europee o dell'america centrale. il diametro dello
stelo può raggiungere, in particolari condizioni, i 4
cm. senza radici e foglie. Il fusto contribuisce per
il 65-70% alla massa totale. La tendenza a formare
rami, più accentuata nelle femmine, risulta utile
per la produzione di semi o di droga, mentre per la
produzione di fibra si coltiva molto fitta in modo
da evitare rami e foglie e diminuire gli internodi
che ne fanno scadere la qualità.
Le foglie, dalla forma tipica, sono composte da foglioline lanceolate
con margine seghettato (da 5 a 13), possono essere opposte o alternate a
seconda dell'età della pianta o della varietà. Le foglie sono ricoperte di peli,
di cui solo una piccola parte secernenti resina. In condizioni ideali le foglie
arrivano a contribuire per il 25% alla massa complessiva, diminuendo,
verso la fine della fase vegetativa, fino all'8%.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze. I fiori maschili sono composti da
un calice con cinque petali giallo-verdi. La canapa è la pianta coltivata che
produce più polline (fino a 30-40 gr a pianta), le nubi di polline possono
raggiungere un altezza di 30 metri e spostarsi per più di 10 km. I fiori
femminili sono composti da un calice monosepalo da cui escono due
pistilli che possono raggiungere la lunghezza di 20 mm. L'ovario è libero
con un solo ovulo. Il frutto è un achenio. I fiori femminili e le parti vicine
sono ricoperte di peli secernenti la resina che, nelle varietà da droga,
contiene alte percentuali di THC. Le varietà monoiche (ermafrodite)
portano sia i fiori maschili che femminili la cui struttura non cambia.
Il frutto della canapa viene comunemente chiamato seme.
Pur essendo botanicamente inesatto è una consuetudine ormai affermata.
I semi sono di forma sferico-ovoidale e misurano 2,5-4 mm di lunghezza.
Il colore varia tra il grigio e il marrone con un effetto 'marmorizzato' lucido.
Prodotti della Cannabis Sativa L.
 
Dalla pianta di Cannabis possono ottenersi diversi prodotti di uso, tutti
con effetto psicotropo anche se con diversa gradualità:
l’Hashish è la resina dalle sommità fiorite della pianta soprattutto
femminile. Il contenuto medio in THC va dall’1 al 6%; in alcuni preparati
è stata rinvenuta addirittura una percentuale di THC del 14%.
Il Ganja è costituito dalla sommità fiorita della pianta femmina presa
integralmente. È usato soprattutto in India.
La Marijuana (Bhang asiatico) è prodotta dall'intera pianta (foglie,
inflorescenze, semi, talvolta anche parti del fusto. Il suo contenuto in
THC può arrivare a 3,5% e mediamente si attesta fra lo 0,5 e 1,5%.
L'olio di Hashish è un concentrato alcoolico della Cannabis ; il
contenuto medio di THC è del 31-35%; punte massime possono
arrivare al 56%.
Un'ulteriore distinzione delle piante di Cannabis viene effettuata in
base al loro contenuto in THC.
 
L'accenditrice di narghile'
10 cm
OPPIO
  

Fumeria d'oppio nella Parigi dell'Ottocento La morfinomane


N N
H H

H H
O O OCOCH3
HO OH H3COCO

Morfina diacetilmorfina (eroina)


“contro tutti i dolori, sedativo della tosse, per la cura dei tossicomani”
1898
Pattern d'abuso
di morfina e/o
eroina

iniettata

inalata

fumata

sniffata
- CHI E’ IL PIU’ FORTE FUMATORE ?
- Un fumatore turco !

- CHI FUMA PIÙ DI UN TURCO ?


- Un fumatore d’oppio!

• (giocando sull’apostrofo tra la “d” e


“oppio”)
COCAINA
Erythroxylon coca
• L'uso della coca è una delle più antiche
usanze degli abitanti dell'America
Latina.
• Diffusa soprattutto nei paesi andini ha
avuto un'incidenza diversificata sul
comportamento degli abitanti nell'area
andina.
• E’ presente nella loro storia, nella loro
cultura, nei loro riti religiosi. Costituisce
inoltre un importante elemento della loro
medicina.
• Sulla coca e sulla sua influenza, si
trovano degli accaniti difensori di
questo prodotto naturale, le cui
foglie sono considerate quasi una
panacea per la terapia di numerose
malattie e dolori.
• All'estremo opposto troviamo degli
altrettanto accaniti oppositori i quali
stimano che masticare queste foglie
sia motivo di disgrazie e di malattie,
sia fisiche sia psichiche.
• Masticare le foglie di coca nelle
Ande è un'usanza sociale non più
dannosa del fumo di sigarette, del tè
o del caffè.
• La coca, nelle Ande, è il simbolo
culturalmente definito di
appartenenza ad un gruppo sociale:
rafforza l'unione del gruppo e ne
conserva la sua identità.
Origine del nome

• La stella Spica, la più luminosa della


costellazione della Vergine. veniva
chiamata "Mama Cuca", un
appellativo che in terra era riservato
alla Regina e che esprimeva il valore
simbolico attribuito alla pianta,
considerata come la genitrice
dell'Impero Incas.
• Una leggenda
peruviana
narra che le
foglie di coca
furono portate
dagli dei
all'Isola del
Sole per
mezzo di
Manco Capac.
• Erano ritenute “piante divine “,
poiché erano fonte di forza e
anche simbolo della
riproduzione.

• La Venere Inca è
rappresentata con foglie di
coca, simbolo della forza e
dell'amore fecondo.
• La coca veniva un tempo riposta
nella bocca del defunto affinché la
sua anima potesse trarne forza.

• A volte le foglie erano un


elemento decorativo nel
rivestimento delle mummie Incas.
• Sono conosciute le
ceramiche della
cultura « mochica »
(ca. 500 a.C.) che
rappresentano dei
volti di indigeni con il
caratteristico
<acullico> cioè una
gota rigonfia dal bolo
di foglie di coca.
• In Perù la coca era
già coltivata
probabilmente da più
di 4.000 anni!
La coca e il Nuovo Mondo.

• Amerigo Vespucci fu il primo europeo a


descrivere la masticazione di foglie di coca
presso varie popolazioni del Nuovo Mondo
(secondo alcuni, però, la prima descrizione
della droga va attribuita a Nicolò Monardes
o, secondo altri, a Francesco Pizarro) . Nel
suo resoconto sulle abitudini delle selvagge
popolazioni del Venezuela, Vespucci
descrisse la pratica di masticare le foglie dì
una certa erba verde, che provocava in loro
strani effetti.
• Dalle cronache spagnole (Pedro Cieza
de Leon, José de Acosta e altri) ci è noto
che i Quipucamayos — conosciuti per la
loro straordinaria memoria —
utilizzavano le foglie di coca.
• Questi erano cronisti di professione della
storia, della religione, dei costumi e del
commercio.
• Non conoscendo gli Incas la scrittura, la
memorizzazione era l'unica possibilità di
trasmettere la storia alle generazioni
successive.
• Anche i corrieri Incas — i famosi
chasquis — utilizzavano la coca.

• Probabilmente grazie ad essa erano


in grado di superare enormi distanze
su terreni montagnosi, impervi e ad
elevate alture
• Gli Incas credevano nella forza della
coca per aumentare le capacità
dell'intelletto.

• Pertanto limitarono, con apposite


leggi, il diritto ad utilizzare la sostanza
solo per le alte sfere dei governanti.

• Il semplice contadino non aveva né il


diritto nè la possibilità di masticare
coca, le sue foglie divine per lui
costituivano un tabù
• La coca era anche considerata
un ottimo anestetico nelle
perforazioni del cranio,
effettuate non solo per fini
sanitari ma anche rituali.
• Al tramonto dell'Impero del Sole (1536)
la coca perse molta della sua forza
simbolica e cessò di essere un
particolare attributo dei sovrani.

• Quasi subito andò diffondendosi


l'abitudine di masticare le foglie,
soprattutto tra la popolazione più povera
della società degli indios, tra quelli che
esercitavano i lavori più faticosi.
• E’ ancora oggi così in quasi tutta l'area
andina.
• In Botanica la coca è
conosciuta come
Erythroxylon coca.
Raggiunge l'altezza di
un metro e produce
foglie di 5-6 centimetri
di lunghezza aventi
una caratteristica
forma ovale
affusolata. I suoi
piccoli fiori bianco-
crema con cinque
petali. somigliano un
po' al fiore d'arancio.
• Le foglie vengono
raccolte da tre a sei
volte l'anno a
seconda delle
condizioni
climatiche!
• Poi vengono
essiccale al sole
evitando che
fermentino, poiché
in tal caso
perderebbero tutte
le proprietà
farmacologiche.
• Secondo i dati ufficiali. nel
Perù si consumano circa 6
milioni di chili di foglie di coca
ogni anno per una cifra di
quasi un milione di
masticatori. Senza dubbio,
queste cifre appaiono molto
riduttive.

• In Bolivia, più della metà dei


cinque milioni di persone che
formano la popolazione
indigena, possono
considerarsi consumatori
abituali, Qui si consumano
sette milioni di chili di foglie
ogni anno
Perchè gli Indios masticano coca ?

È sorprendente, ma ancora adesso la


risposta a questa domanda e la stessa
che si dà da secoli :

La coca calma la fame e dà forza


• Nel secolo XVI Cieza de Leon fece la
stessa domanda e ricevette la
seguente risposta uguale alla
precedente :

“Mi dicevano che masticando foglie di


coca non sentivano la fame e che ne
ottenevano maggior forza e vigore”
La coca inoltre
possiede il potere
magico:

• di proteggere
dalla stregoneria,
• di impedire di
ricevere del
male,
• di cambiare la
mala sorte
• di far prevedere
il futuro.
• Vale la pena menzionare che
anche Sigmund Freud si lasciò
trascinare all'uso della cocaina
(1884)

• Era già troppo tardi quando si


rese conto del grande errore,
poiché uno dei suoi pazienti morì
per un'overdose di cocaina.
• L'uso della coca implica
comunione e comunanza di
spirito, mentre l'uso dell'alcol
gerarchia e separazione.
• La coca unisce il gruppo, parla e
convince;
• Il bicchiere di alcol secondo
Mayer compromette ed obbliga.
• Si riconosce una certa relazione tra
intensità dell'uso della coca e
l'altitudine.
• Nell'altipiano andino masticare è
comune, diventa più raro nelle valli e
risulta eccezionale al livello del mare.
• Aumenta dovunque in conseguenza
della stagione fredda.
• Si ritiene che la coca aiuti l'uomo degli
altipiani a superare le difficili
condizioni climatiche (il freddo e la
rarefazione dell'aria).
• Le foglie di coca svolgono un
ruolo particolare nelle usanze e
nella vita dei minatori andini:

per essi non si tratta solo di uno


stimolante, ma è anche un
elemento magico, rituale e
religioso di estrema importanza.
• I minatori credono nell'esistenza dello
spirito precristiano Huari, che abita nelle
montagne ricche di giacimenti minerali,
Solo Huari è in grado di scoprire filoni
d'oro e solo lui può condurre l'uomo ad
essi — ovviamente dopo aver ricevuto una
congrua offerta —.

• Huari appare sotto due forme, come


demonio o come dio. la personificazione
del male e del bene.
• I minatori riproducono
una figura di questo loro
Dio e la portano in
miniera, nel luogo dove in
genere riposano.

• Nella bocca
smisuratamente grande
vengono riposte foglie di
coca, una bottiglia di
liquore in mano e
sigarette nelle narici.
• Quasi mai l'atto del masticare viene
compiuto individualmente, a meno di una
necessità, ad esempio una marcia
prolungata. Masticare è un fenomeno
essenzialmente sociale.

• Quest'usanza svolge un ruolo fondamentale


nella comunicazione tra i membri della
società andina. Si mastica durante le feste,
nei lavori organizzati in gruppo, come ad
esempio durante la costruzione di una casa,
di una scuola o dì una chiesa. Si mastica la
coca in comune e in comune si crede nel
suo potere magico e protettivo.
• Masticare la coca significa avere
esperienza, esteriormente ed
interiormente, dello spazio-tempo
mistico e primordiale degli dei, degli eroi
culturali e degli antenati.
• La coca sacralizza il presente
COCAINA CLORIDRATO CRACK
• Coloro che non masticano la coca
possono venire esclusi dalla
comunità nativa.
• Ecco perché la coca è un fattore
di grande rilevanza per
l'integrazione sociale tra gli Indios
• Fu il neurologo italiano Paolo Mantegazza, che
nel 1859, dopo aver masticato una o due
dramme di foglie fresche (una dramma
corrisponde a 3,888 grammi) ed averne
inghiottito il succo, scrisse che, come volando
sulle ali di due foglie di coca (o, più
prosaicamente, sotto l’effetto di esse), aveva
visitato 77.438 pianeti, uno più splendido
dell'altro, e diceva dì preferire una vita di dieci
anni con la coca ad una di centomila senza di
essa.
• Lo stesso Mantegazza consiglierà a Garibaldi
di rifornire di foglie di coca i volontari che
avrebbero partecipato all’ impresa dei Mille.
• Verso la fine del
diciannovesimo secolo, il
giovane chimico corso
Angelo Mariani realizzò
un vino a base di coca,
che fu subito acclamato
da cantanti d'opera e
musicisti

 
Manifesto pubblicitario
del Vin Mariani
Veniva
pubblicizzato
come ottimo
rimedio contro il
mal di gola o
come stimolante
e tonico nelle
estenuanti
performances
virtuosistiche e
fece meritare al
suo inventore la
medaglia
dell'Accademia
Medica di
Francia.

Propaganda médica de un anéstésico local para el


tratamiento del dolor de dientes y de encías.
• La coca, il Vin Mariani e
la cocaina entrarono
nella pratica clinica di
molti medici e specialisti
europei e d'oltreoceano.

• Le foglie di coca fecero


II loro ingresso ufficiale
nella Farmacopea
statunitense nel 1880,
mentre la cocaina vi fu
accettata nel 1890.
• L'anno decisivo per la cocaina fu il 1884, in cui il giovane
Freud pubblicò il primo dei suoi studi sulla sostanza, che
raccomandava come panacea per gran una varietà di
malattie, non ultima la sindrome depressiva. La indicava
inoltre come rimedio utile nel trattamento dell'esaurimento
nervoso, dell'isteria, dell'ipocondria, della neurastenia, dei
disturbi digestivi e di tutte quelle patologie che «sono
sostenute dalla degenerazione dei tessuti, come l'anemia, la
lisi, le malattie febbrili croniche, etc.»
• Inoltre metteva in evidenza il suo effetto afrodisiaco, la sua
validità contro la sifilide, l'asma e le vertigini. il suo potere
anestetico locale, specie in concomitanza con affezioni delle
membrane mucose, e finanche la sua utilità contro la
dipendenza da morfina e contro l'alcoolismo.
• Si dice che Robert Louis Stevenson avesse
concepito l'inquietante trama del suo Dr. Jekyll e
Mr. Hyde sotto l'effetto della cocaina, che lo
stesso Freud gli aveva prescritto come rimedio
contro la tubercolosi.

• L'oculista Arthur Conan Doyle, più noto come


ideatore del personaggio di Sherlock Holmes.
prese a riferire, nei suoi racconti, di uso di
cocaina fatto dal suo eroe, il fantasioso detective
divenne, cosi, il prototipo del raffinato
intellettuale cocainomane, in contrasto con lo
stereotipo del cocainomane abietto e
delinquente.
• Lo Zar e la Zarina. i regnanti inglesi, i sovrani
svedesi e norvegesi, il re Norodom di Cambogia,
il comandante delle forze francesi in Indocina, il
comandante generale dell'esercito britannico e
finanche papa Leone XIII furono assidui
consumatori del vino "drogato", tanto che il suo
creatore ricevette dal successore di Pietro una
medaglia "ad honorem". I più grandi intelletti del
tempo fecero uso del Vìn Mariani; fra essi gli
scrittori Dumas figlio, Verne, Rostand, Zola.
France e Ibsen, le divine Sarah Bernhard ed
Eleonora Duse, i compositori Gounod e
Massenet. gli artisti Rodin. Robida, Chéret.
August Bartholdi, il creatore della Statua della
Libertà, scrisse che l'elisir del dottor Mariani gli
aveva dato la forza di portare a compimento i più
arditi fra i suoi progetti.
• Anche alla Casa Bianca
si faceva un generoso
uso della preparazione di
Vino Mariani.

• E’ interessante notare
che pure il grande
inventore Thomas A.
Edison, anch'egli assiduo
cliente del medico corso,
e i suoi collaboratori
utilizzavano il Vino
Mariani
• Fra moda e condanna, gli imprenditori
americani giudicarono vantaggioso investire
nel mercato dei prodotti a base di cocaina.

• Fu così che J.S. Pemberton lanciò sul


mercato la French Wìne Coca, indicata come
ottimo stimolante nervoso e tonico.

• Al proibizionismo, che smorzò gli entusiasmi


per le preparazioni a base di alcool.
l'Intraprendente Pemberton rispose con il
lancio di quella che diventerà una delle più
famose e imitate bevande della storia: la
Coca-Cola, ottenuta con un estratto non
alcoolico di foglie di coca e di noci e di cola
africana, ricca in caffeina, il tutto disciolto in
un dolce sciroppo di zucchero caramellato
• Ma il boom commerciale si avviò
velocemente verso la parabola
discendente.

• I risultati di studi medici e non,


focalizzarono l'attenzione
dell'opinione pubblica sui pericoli
dell’abuso di cocaina e indussero
le forze di polizia e le autorità a
prendere adeguati provvedimenti

• In alcuni Stati americani il


commercio e l'uso della cocaina
senza prescrizione medica furono
dichiarati illegali

• L'emanazione del “Pure Food and


Drug Act", del 1906, costrinse i
produttori di Coca-Cola ad
eliminare la cocaina dalla ricetta
• Allo stesso modo anche il dottor
Mariani, nonostante avesse avvertito
la clientela e il mondo scientifico che
il suo elisir era ottenuto con un
estratto di foglia di coca e non con
l'alcaloide puro, subì un tracollo
finanziario e morì nel 1914, anno in
cui fu emanato l’ "Harrison Narcotic
Act“, col quale sia la coca che la
cocaina furono classificate fra i
narcotici.
• Il 1931 rappresenta un altro caposaldo verso la
valutazione scientifica dei pericoli dell'abuso.
• Lewin descrive minuziosamente gli aspetti
clinici e tossicologici degli stadi avanzati della
cocainomania. «Fragilità mentale, irritabilità,
pensiero paranoide, sospetto, rancore e
diffidenza per gli altri, interpretazioni falsate
della realtà, gelosie infondate, generano
nell'individuo, già stremato dall'insonnia,
illusioni sensoriali in pieno stato di coscienza.
• Le allucinazioni visive uditive, olfattive e
gustative, i disturbi della sfera sessuale e gli
altri danni inflitti alle condizioni generali hanno
la meglio in cocainomani maggiormente
compromessi, dopo un alternarsi di disordini
mentali, di alterazioni dello stato di coscienza,
simili al delirium tremens
La seconda
guerra mondiale
portò
con sé ad una
nuova
recrudescenza
dell'uso di
cocaina
IN ITALIA
• 1975 : su disposizione
europea, la legge 685,
pone la cocaina nella
Tabella I degli
stupefacenti

• 2006 : è approvata la
Legge 21 febbraio 2006,
n. 49 pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 48
del 27 febbraio 2006 -
Supplemento Ordinario
n. 45 - che conferma la
cocaina nella Tabella I
IN CONCLUSIONE
• da Freud ad
oggi la cocaina è
precipitata dai
più alti onori
della medicina al
buio
dell'illegalità;
sia essa l'elisir dell'eterna
giovinezza, o
la speranza disillusa di un
anestetico rivoluzionario, o
il rimedio interclassista
contro l'infelicità
e la frustrazione,
osannata o disprezzata,
la cocaina continua
ad esercitare tutt’ora il suo
fascino ambiguo e a mietere
le sue vittime illustri o meno.
Sostanza sacra per gli Incas,
mito per tanti artisti,
usata in terapia da Freud,
la cocaina ha trovato nei secoli passati
molti convinti sostenitori. Ma oggi,
perso il suo alone di mistero, è soltanto
temuta
Grazie per la cortese
attenzione
COCAINA CLORIDRATO CRACK
 
Manifesto pubblicitario del Vin Mariani
 
ECSTASY
Effetti ricercati

• Sensazione di vicinanza emozionale


verso gli altri (empatia), facilità di
comunicazione ed aumentata socialità

• Aumento dell'energia fisica ed emozionale


Effetti a breve termine
• Stanchezza e depressione al momento
della sospensione
• A dosi maggiori, insonnia, ansietà
allucinazioni visive ed uditive
• Nausea e vomito
• Aumento della pressione e del ritmo
cardiaco; morte per ictus
Effetti a lungo termine

• L'utilizzo regolare e prolungato può


causare gli stessi effetti a lungo termine
degli stimolanti sintetici, inclusi i danni al
cervello dovuti alla sua neurotossicità e
danni al fegato
 
 
LSD
Pannocchia di granturco infestata da Claviceps purpurea,
fungo da cui si estrae l'acido lisergico, sostanza base per la sintesi di LSD
Effetti farmacologici

• Gli effetti del LSD sono estremamente


variabili e dipendono fortemente dallo
stato psicologico dell'utente e
dell'ambiente quando prende la droga: la
stessa dose, nello stesso utente può
produrre buoni e cattivi "viaggi“ (trip).
Effetti immediati
• senso di empatia, di facilitazione della
comunicazione e della socievolezza (usato
nei cosiddetti "rave party")
• alterazione nel pensiero, nell'umore e nella
percezione sensitiva, espansione della
mente, come una via verso esperienze
trascendentali quasi religiose
Effetti a breve termine
• percezione distorta di profondità e di tempo, della
forma e misura degli oggetti; movimenti degli oggetti
stazionari; suoni e tatto intensificati;
• incrementa il rischio di lesioni dovuto a effetti
percettivi ed emozionali, particolarmente quando si
guida o si compiono altre attività` complesse, quali
uso di macchinari.
• ansia, depressione, vertigine, disorientamento e
paranoia
• gli effetti fisici sono lievi confrontati con gli effetti
psicologici ed emozionali; pupille dilatate, bassa
temperatura corporea, nausea e vomito, sudore
abbondante e tachicardia, convulsioni
E LE ALTRE ?


Oltre alle sostanze "più famose",
si trova in circolazione una notevole
varietà di sostanze, più o meno nuove
generalmente di sintesi chimica;
al punto che diventa difficile essere
aggiornati su tutto quanto c'è in giro.
KETAMINA
Special K - K - Ketaset - Ketalar - Vitamin K -
Lady K - Ket - Purple - KitKat - Super Acid

• Sintetizzata nel 1962, la ketamina è un


anestetico dissociativo
• Durante gli anni '70 la "Special K" fu
scoperta dalla comunità degli hippy per
le per le proprietà “psichedeliche”
Lady K

• 10-35 mg im o 150 mg os sedativo

• 40-70 mg im o 200 mg os coscienza


parziale

• 80-120 mg im o 300 mg os effetti


psichedelici
Special K
(livello dissociativo)

• Out-of Body • Near Dead


Experience Experience

• sensazione di essere • esperienza


trascinati fuori dal extracorporea
proprio corpo
• La scienza, quindi, come conseguenza di
questa realtà — multiforme ma regolata da
un'unica legge di armonia - non poteva
apparire avulsa o isolata, come semplice
procedimento tecnico, della realtà magica e
poetica che è presente in ogni cosa. Perciò un
testo scientifico poteva essere ideato — come
appunto è stato fatto in questo caso — anche
come un'opera d'arte.
• La Cina, è il caso di sottolineare, è stato
l'unico paese del mondo che ai funzionari
imperiali chiedeva di essere poeti e pittori.
l'angolo della specialità
LIBERALIZZARE LE DROGHE? FORSE È MEGLIO
RILEGGERNE LA STORIA
Vincenzo Savatten, Luciana Fici, Vincenzo Romeo

Le recenti proposte di liberalizzare le sostanze stupefa- poi una completa raffinazione nello stesso anno grazie a
centi e creare nei servizi pubblici delle "stanze del buco" Friederic Sertuner, garzone di farmacia. Friederic
dove somministrare in modo controllato l'eroina, lasciano Sertuner chiamava il raffinato dell'oppio morfina,
stupefatti. Il problema droga non è un fatto solo politico, in nome del dio Morfeo e la sperimentava su se stes
ma è connesso con l'essenza stessa della droga. so e sui suoi amici. E l'inizio dello spaccio di stupefacen
Qualunque sostanza stupefacente è, a tutti gli effetti, un ti. Le proprietà terapeutiche della morfina nella terapia del
farmaco che ha azioni su vari organi e apparati. Come dolore furono scoperte ed introdotte nella pratica clinica
ogni farmaco, può avere effetti positivi ed effetti collatera- dal medico francese Gabriel Pravaz, ma il passo dalla tera-
li, spesso assai negativi, ma può anche essere pia alla tossicodipendenza voluttuaria fu cosa breve. I
completamente inutile al fine del trattamento di una rischi delle ripetute dosi di morfina non erano ancora ben
patologia. Chi parla di liberalizzare le sostanze noti e la possibilità di avere facilmente questa sostanza
stupefacenti, o di creare luoghi di somministrazione portò ad una nuova epidemia soprattutto nelle persone
controllata, dimentica che alla fine del 1800 le sostanze vicine ad ambienti medici, dove la prescrizione e la
stupefacenti erano tutte assolutamente libere e molte di disponibilità
libera vendita. A questo punto può apparire interessante di morfina era immediata. La possibilità di
vedere com'era la situazione delle droghe nei secoli iniettare la morfina tramite siringhe e il binomio che ne
appena trascorsi. Nel 1821 De Quìncey pubblicò sul scaturì "siringa-morfina" determinò l'assunzione dello
"London Magazine" le "Confessioni di una mangiatore stupefacente in qualsiasi momento e luogo e divenne una
di oppio": era l'epoca in cui liberamente si poteva moda che progressivamente invase tutte le classi sociali.
accedere all'oppio e il culto del "dio oppio" era diffuso tra Si arrivò perfino alla commercializzazione di siringhe
gli intellettuali dell'epoca, da Baudelaire a Coleridge. Nel d'oro e di argento, in astucci finemente cesellati. Sorsero
19° secolo il numero di cinesi dipendenti dall'oppio i club della morfina, dove ci si riuniva per consumare
raggiunse i 40 milioni e a Parigi il numero delle fumerie insieme la droga.
di oppio fu stimato intorno a 1200. Cocteau nel 1929 Le donne non erano immuni da questa tossicodipendenza,
scriveva: "... il papavero è paziente, l'oppio può soprattutto le signore della medio-alta borghesia. La situa-
attendere, chi non ha fumato, fumerà,...". Nell'Europa zione assunse ben presto il quadro di una decadenza socia-
della fine del 1800 la situazione diventa drammatica le sempre più accentuata. La morfinomania divenne il
perché la ormai diffusa dipendenza da oppio è considerata male del secolo sino all'inizio della prima guerra mondia-
addirittura una moda "salutare" nella quasi totalità della le, quando finalmente si assiste ad un rapido decremento
"classe-bene" ed intellettuale. Nel 1803 Luis Derosne, dell'uso di morfina. Ma è in arrivo l'eroina, scoperta da
farmacista parigino, preparava un estratto di oppio: è la Wright nel 1874, che tuttavia fu presto dimenticata in
nascita della morfina, che trovava quanto si riteneva priva di effetti "interessanti" dal punto
IL MEDICO
OSPEDALIERO
E DEL TERRITORIO

Norodom di Cambogia, il comandante delle forze francesi


di vista clinico. Il 21 agosto del 1897 Felix Hofmann un in Indovina, il comandante generale dell'esercito bri-
chimico della Bayer, iniziò ad acetilare sostanze naturali tannico e persino il Papa Leone XIII, furono assidui con-
allo scopo di renderle meno tossiche, e Henrich Dresel sumatori del "vino drogato", tanto che il suo creatore rice-
diacetilò la morfina dando origine così la Heroin che vette dal successore di Pietro una medaglia "ad honorem".
significa invincibile), cioè l'eroina. La molecola non fu Da non dimenticare Freud, che era un entusiasta dell'uso
sintetizzata in prima istanza dalla Bayer come antìdoto
terapeutico della cocaina. Anche i bambini in quell'epoca
della morfina, ma fu creata per ottenere un prodotto che
avevano a disposizione "ottime" caramelle a base di
migliorasse l'attività respiratoria e curasse la tosse in sog-
cocaina per superare i momenti di svogliatezza scolastica.
getti affetti da patologie a carico dei polmoni, come la
Come si può vedere, l'uso di sostanze stupefacenti era
tubercolosi. L'uso terapeutico dell'eroina derivava dall'os-
servazione scientifica che gli animali trattati dalla stessa libero e senza controlli alla fine del 19° secolo. Solo quan-
riducevano gli atti respiratori in quanto, a detta degli do ci si accorse che quasi la metà della popolazione euro-
scienziati del tempo, si verificava una migliore efficienza pea era tossicodipendente da morfina, eroina, cocaina e
respiratoria nei parametri relativi a profondità e qualità. La cannabinoidi, si cercò di porre rimedio a tale situazione,
situazione, come si può ben capire, divenne tragica; infatti rendendo illegale l'uso, il consumo, il commercio di
l'eroina, per il suo effetto positivo sul respiro, venne droga.
consigliata perfino agli alpinisti, pubblicizzandola come la Quando oggi si riparla dì liberalizzarne il consumo, biso-
"digitale del respiro". Dagli studi di Dreser vennero fuori gnerebbe riflettere sul nostro recente passato e ricollocare
altre ricerche che coinvolsero 10.000 pazienti in tratta- le sostanze per quello che realmente sono: cioè farmaci a
mento con eroina, con risultati entusiastici in termini di volte utili, a volti inutili, spesso dannosi. Vale la pena di
cura di patologia come la febbre, il cancro dello stomaco, ricordare quanto detto da Alien Ginsberg, che di droghe
l'insufficienza miocardica, l'influenza, le malattie gineco- se ne intendeva molto per essere stato uno dei fondatori
logiche, la tosse, anche quella dei bambini. Non si parlava della beat-generations: "Ho visto le migliori menti della
tuttavia di dipendenza, e nessuno degli studiosi l'aveva mai mia generazione distrutte da pazzia, morir di fame,
menzionata nel corso degli studi scientifici. La Bayer nel isteriche, nude, trascinarsi per strade negre all'alba in
1899 esportava eroina in 23 Paesi e si riteneva, inoltre, cerca di una pera di furia hipsters..." Non c'è una sola ed
che l'eroina fosse l'unico farmaco in grado di risolvere unica soluzione al consumo di sostan-1 ze stupefacenti, ma
la morfinomania. Nel 1905 si cominciò a comprendere sicuramente la liberalizzazione, o le "stanze del buco",
la reale pericolosità dell'eroina, ma già a New York si non risolvono o attenuano il dramma del consumo di
consumavano in un anno 2 tonnellate di eroina. Nel droga, come la storia inequivocabilmente ci ha già
1925 gli USA vietarono la produzione di eroina e nello
insegnato. Sarebbe solo un riconoscimento d'impotenza,
stesso anno la Convenzione Internazionale dell'Oppio a
come dire: non possiamo impedire lo spaccio e la
Ginevra regolamentò in modo severo la produzione e il
diffusione di sostanze ed allora le liberalizziamo. Nella
consumo di eroina. Tuttavia il danno era fatto, il numero di
tossicomani da eroina era altìssimo e per soddisfare le nostra pratica clinica di medici del Ser.T., abbiamo potuto
richieste incominciarono a sorgere laboratori clandestini e notare un fenomeno diverso che induce a riflettere. I nostri
si avviò un'efficiente rete di spaccio. Il resto è storia di pazienti stanno molto meglio quando non trovano
tutti i nostri giorni. Per quanto riguarda la cocaina e la disponibili le sostanze stupefacenti, e quindi assumono
cannabis la situazione non era diversa dalla storia solo i farmaci sostitutivi, forniti sotto attento controllo
dell'eroina. La cocaina veniva regolarmente consumata medico dal Ser.T.
alla fine del 1800, infatti esistevano bibite toniche, tipo il E la disponibilità di droga il vero problema da combatte-
Vin Mariani, a base di alcool e cocaina. Angelo Mariani re, non l'accettazione e la liberalizzazione di un fenome-
verso la fine del 19° secolo realizzò questo vino a base di no che oggi risulta avere tutti i caratteri dell'epidemia.
coca, che fu subito acclamato da cantanti d'opera e
musicisti come ottimo rimedio contro il mal di gola, Vincenzo Savatteri,
come stimolante e tonico tanto da far meritare al suo Criminologo, Dir. Med. Ser.T. Marsala
inventore la medaglia dell'Accademia Medica di Luciana Fici,
Francia. Lo zar e la zarina, i regnanti inglesi, i sovrani Spec. in Igiene Mentale, Dir. Med. Ser. T. Marsali»
svedesi e norvegesi, il 're Vincenzo Romeo,
Criminologo, Spec. in Psichiatria Università dì Messina

IL MEDICO ospedaliero e del territorio - Anno IV - N. 5/2006.


 
KETAMINA
• nausea
• vomito
• diarrea
• reazioni allergiche
• difficoltà nei movimenti
• ipotermia
• crisi convulsive
• “bad trip”
GHB
• Da qualche tempo se ne fa un certo parlare,
chiamandolo anche ecstasy liquida.
GHB sta per acido gamma idrossibutirrico è in
pratica uno psicostimolante utilizzato per altri
scopi in medicina.
E' una sostanza liquida che si trova in flaconcini o
bottigliette e che si beve o (qualcuno ha anche
questa idea) si inietta in vena.
In questo secondo modo aumentano notevolmente
i rischi legati alla sua assunzione.
• Può dare effetti rilassanti e di disinibizione.
• Effetti indesiderati di rilevo: nausea, incontinenza,
ipertensione, difficoltà respiratorie
Come per tutte le droghe gli effetti collaterali,
e i rischi ad essi collegati, aumentano
all'aumentare delle dosi.
ICE
• Sostanza appartenente alle droghe di sintesi chimica.

• l'ice più che il giaccio, ricorda, per il suo aspetto


a piccoli cristalli, il sale grosso da cucina.
Sciolta in bevande analcoliche, o talvolta fumata in pipe
come il crack.

• alza al massimo i livelli di attenzione e abbassa i freni


inibitori.

• sembra avere effetti sull'organismo che possono


diventare devastanti.

• E' la cosiddetta droga da videogame, visto che sembra


essere utilizzata in particolare in queste situazioni a
causa del suo effetto
ALTRE SOSTANZE
• amfetaminosimili
• Shaboo
Crystal
Yaba
Cranck
• FLATLINER o Superecstasy
• generalmente in pasticche,
viene di solito sniffato o fumato dopo averlo ridotto in
polvere
Papaver Somniferum
CATRAME SUGAR BROWN
DEFINIZIONI
DROGA IN SENSO SCIENTIFICO
GIORNALISTICO
DRUG TRA GLI ANGLOSASSONI Tutto

Narcotics (stupefacenti)
squadra narcotici
DROGA

FARMACO PSICOATTIVO DOTATO DI


ATTIVITA’ TOSSICOMANIGENA
“DRUG Abuse”
• MEDICO: sostanza chimica capace di
provocare una modificazione delle
funzioni biologiche nell’assuntore.
• PSICOFARMACOLOGICO: sostanza
chimica che modifica la psiche umana.
• LEGALE: ogni sostanza chimica il cui
uso presuppone un comportamento
dannoso sia per chi l’assume che per la
società.
Servaggio

Stato maniacale

Abitudine e tolleranza

Dipendenza fisica
sindrome d’astinenza
Dipendenza psichica

Dipendenza sociale

Intossicazione cronica
dose-dipendente
Psicosi tossica
astinenziale
TOSSICOMANIA
"Stato di intossicazione periodica o cronica
nociva all'individuo ed alla società, generata
dal consumo ripetuto di droga (naturale o
sintetica) le cui caratteristiche sono:
1) desiderio invincibile o bisogno di fare uso
della sostanza o di procurarsela con ogni
mezzo ("craving");
2) tendenza ad aumentare le dosi (tolleranza);
3) dipendenza psichica, talora fisica, nei
riguardi degli effetti della sostanza, con
comparsa di sindromi d'astinenza al cessare
dell'assunzione“
“OMS”
CLASSIFICAZIONE
CLASSIFICAZIONE
FARMACOLOGICA
Deprimenti Stimolanti Psicodislettici Allucinogeni
l’attività del l’attività del SNC
SNC
Alcool etilico Cocaina Cannabis (hashish,
marijuana)
Oppioidi Amfetamine LSD, mescalina, psilocibina

Barbiturici Caffeina Ketamina. Fenciclidina

Benzodiazepine Antidepressivi Designer drugs (ecstasy,


ecc.)
Inalanti, nicotina
DOPAMINA
Pattern d'abuso

iniettata

inalata

fumata

sniffata

“COBRET”
Effetti a breve termine dell’uso di
cocaina

- Aumento del senso dell’energia


- Euforia

- Diminuzione dell’appetito

- Aumento dell’attenzione

- Aumento della frequenza cardiaca e della


pressione arteriosa

- Vasocostrizione

- Aumento della temperatura corporea

- Aumento del diametro pupillare


Effetti a medio-lungo termine
dell’uso di cocaina

- Dipendenza

- Irritabilità e disturbi dell’umore

- Irrequietezza

- Paranoia

- Allucinazioni (prevalentemente uditive)


Tutte le sostanze d’abuso
incrementano il release
di dopamina nelle regioni limbiche
Complicanze mediche dell’uso di cocaina

• Effetti cardiovascolari: Effetti neurologici:


• Alterazioni del ritmo cardiaco - Cefalea
- Ipertensione - Ictus
- Infarti - Convulsioni
- Arresto cardiaco
Effetti gastrointestinali:
- Effetti respiratori: - Dolore addominale
- Nausea e vomito
- Dolore toracico
- Insufficienza respiratoria
Effetti generali:
- Effetti neurologici: - Febbre
- Visione offuscata
- Cefalea - Spasmi muscolari
- Ictus - Coma
- Convulsioni
Modalita' di assunzioni piu' comuni della
cocaina
• ASSUNTA PER VIA NASALE

o Picco Plasmatico: 15-60 min


o Effetto Euforizzante: 15-20 min
o Emivita Plasmatica: 75 min
o Disponibilita': 60 %;
o Assorbimento: > 98 % dopo 4 h.
o Dosaggio: 1,5 mg/Kg
o Dosi Equivalenti: 100 mg

• ASSUNTA PER VIA ORALE

Picco Plasmatico: 50-90 min


o Effetto Euforizzante: 45-90 min
o Emivita Plasmatica: 48 min
o Disponibilita': 60 %
o Assorbimento: > 90 % dopo 2 h.
o Dosaggio: 2 mg /Kg
o Dosi Equivalenti: 100mg
 
Tessera della Associazione
Consumatori Cannabis
 

 
I primi veleni erano tutti di origine vegetale o
animale. Ed erano usati, oltre che per la guerra e per
la caccia, anche per le esecuzioni capitali. Ne fu
vittima il filosofo greco Socrate, costretto a bere un
infuso di cicuta (un'erba imparentata con il
prezzemolo).

La conoscenza dei veleni era un'arte custodita


gelosamente.

Uno dei suoi più antichi cultori fu Mitridate 6° re del


Ponto, al quale si deve la famosa "teriàca",
considerata per secoli il più efficace controveleno
mai prodotto (conteneva circa 50 diverse sostanze
attive). Il sovrano, che viveva nel terrore di essere
avvelenato, è però più famoso per la scoperta del
"mitridatismo": la capacità dell'organismo umano di
tollerare dosi crescenti di veleno

• Título:
• El café Todo Caballero
en Arles. 1888.
• Autor:
• Vincent van Gogh.
• Oleo.
• Estilo y comentarios:
Halos amarillentos
compatibles con
xantopsias producidas
por probable intoxicación
digitálica.
Cocaina
Propaganda médica de un anéstésico local para el
tratamiento del dolor de dientes y de encías.

Potrebbero piacerti anche