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CAPITOLO 5

FASE OFFENSIVA: PROGRESSIONE


DIDATTICA PER L’APPRENDIMENTO
DEI PRINCIPI CHIAVE

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E’ importante avere bene in mente tutte quelle che sono le mete parziali
indispensabili al raggiungimento dell’obiettivo principale di ogni azione di attacco:
il goal. In questa ottica occorre proporre le esercitazioni sotto forma di
progressioni in modo da strutturare un percorso didattico che permetta, step by
step, di conseguire i vari obiettivi intermedi che vincolano e sono essenziali per il
raggiungimento dello scopo finale.
Come già evidenziato nella parte introduttiva, ritengo estremamente importante
iniziare la didattica iniziando “dalla porta da attaccare” e non “dalla nostra porta”
oltre che per ragioni pratiche, anche al fine di far acquisire alla squadra una
mentalità propositiva ed attiva. Tutto ciò nella consapevolezza che, seppur in
certe circostanze può essere redditizio contrattaccare lasciando il pallino del
gioco in mano agli avversari, questa non deve essere la regola ma l’eccezione.

PREREQUISITI DI BASE
Da un punto di vista organizzativo per poter soddisfare le condizioni utili a creare
l’opportunità di rifinire l’azione di attacco è fondamentale che i giocatori sappiano
innanzitutto leggere in modo omogeneo il contesto.
Gli obiettivi che il tecnico deve inizialmente perseguire sono quindi legati a:

1. Corretta lettura della situazione della palla con discernimento tra la


situazione di palla chiusa, palla aperta, palla aperta frontale e palla aperta
di spalle.
2. Corretta lettura del posizionamento e del movimento del difendente o del
reparto o del blocco con discernimento tra la situazione di movimento a
scappare, movimento ad avanzare (aggredire) e posizionamento statico o
di attesa.
3. Corretto sviluppo dei movimenti di smarcamento coordinati a più giocatori
con il giocatore più vicino alla palla che effettua il “movimento guida”.
Una volta resa omogenea la lettura tattica i giocatori potranno concentrarsi sulle
scelte strategiche e quindi sul gesto tecnico (ottimizzazione del passaggio e dello
smarcamento).

PROGRESSIONE DIDATTICA
Da un punto di vista didattico è importante riuscire a:
• conferire ai giocatori informazioni appropriate per mezzo di esercitazioni di
semplici realizzazione ed eseguibilità (ed in considerazione degli spazi limitati
che un tecnico spesso ha a disposizione, le esercitazioni che andremo a proporre
sarà possibile effettuarle all’interno di una metà campo);
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• definire obiettivi chiari e specifici per ogni esercitazione facente parte della
evoluzione didattica;
• proporre esercitazioni situazionali a risposta multipla in modo da stimolare la
capacità di analisi e lettura del contesto;
• strutturare le esercitazioni in forma di progressione in modo da controllare
adeguatamente lo stato di avanzamento delle competenze ed assicurarsi di
passare allo step successivo al momento opportuno.
Le esercitazioni proposte sono suddivise in esercitazioni di base, idoneei a far
comprendere i principi fondamentali del gioco d’attacco, esercitazioni
organizzative, utili all’organizzazione collettiva, esercitazioni situazionali, che
vedono la presenza di avversari ed impongono ai giocatori di utilizzare i principi
appresi per risolvere le tipiche problematiche che si troveranno ad affrontare in
gara.
Infine l’allenatore andrà a proporre le esercitazioni strategiche, allo scopo di
insegnare alla squadra gli sviluppi tipici basati sullo sfruttamento degli spazi che il
sistema avversario concede. E’ utile a mio avviso proporre questo tipo di
esercitazioni sono al termine del percorso didattico per completare le conoscenze
a disposizione della squadra e permettere alla stessa di poter affiancare
(alternare), agli attacchi derivati dagli sviluppi situazionali del proprio modulo, i
contrattacchi al sistema avversario.
Le esercitazioni di base hanno l’obiettivo di trasmettere ai giocatori i principi
fondamentali del gioco di attacco.
Le esercitazioni organizzative in progressione hanno invece lo scopo di far
apprendere ai giocatori i movimenti coordinati per risolvere le problematiche
create dall’avversario e far avanzare la palla verso la porta avversaria con
l’obiettivo finale di trasformare una situazione di palla chiusa in una situazione di
palla aperta rifinibile.

ESERCITAZIONI DI BASE

Es.1 – 2 vs 1 e 3 vs 2

All’interno di uno spazio di gioco di dimensioni adeguate (5 x 10 mt. in caso di 2


vs 1 o 10 x 15 mt. in caso di 3 vs 2), i giocatori in superiorità numerica hanno
l’obiettivo di superare i/il difendenti/e per arrivare al tiro o condurre la palla oltre
una certa linea. Attraverso questa classica esercitazione, che può essere
proposta in vari modi e con diverse varianti, ci si pone l’obiettivo di insegnare ai
giocatori i principi individuali per la gestione della superiorità numerica. In
particolare l’esercitazione 3 vs 2 è caratterizzata da un discreto numero di
variabili (posizione della palla, atteggiamento e posizionamento dei difensori) che
devono essere elaborate correttamente dagli attaccanti per centrare l’obiettivo.
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Es.2 – PALLA CHIUSA/PALLA APERTA FRONTALE

Un primo obiettivo da conseguire è far comprendere ai riferimenti avanzati il


concetto di di palla aperta e chiusa ed i susseguenti movimenti di smarcamento.
All’interno dell’area di rigore o di una zona di campo dalle dimensioni analoghe
sono schierati, su tre linee, 8/10 giocatori che cercano di occupare lo spazio di
gioco in maniera omogenea.
La 2 linee esterne si alternano, azione dopo azione, nel ruolo di reparto arretrato
e reparto avanzato. La linea interna funge invece da reparto centrale.
L’allenatore guida l’esercitazione delineando con il fischio (e con segnale vocale)
i vari sviluppi del gioco.
La palla viene indirizzata dal tecnico verso una delle due zone dove sono disposti
i giocatori appartenenti alla linea esterna. Il giocatore su cui viene indirizzato il
passaggio (o quello che recupera la sfera in caso di passaggio nello spazio) va
ad immedesimarsi in un giocatore appartenente al reparto arretrato ed ha il
compito di ceder palla ad uno dei compagni del reparto centrale.
ANALISI E SViLUPPI (1)
1) Se il giocatore centrale, prima ancora di esser pervenuto in contatto con la
palla, sente un fischio da parte del tecnico è chiamato ad effettuare un
retropassaggio preciso verso un giocatore appartenente al reparto arretrato.
Al verificarsi di tale ipotesi la manovra viene a svilupparsi per mezzo di un
passaggio orizzontale fra i giocatori del reparto arretrato a cui segue una
successiva verticalizzazione per un giocatore del reparto centrale.

FISCHIO
C

Fig.76

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2) Quando invece il giocatore del reparto centrale non ode nessun fischio prima
di pervenire in possesso palla, ha l’obbligo di sviluppare l’azione in avanti
coinvolgendo un elemento del reparto avanzato.

Nel momento in cui il giocatore del reparto centrale perviene in possesso di palla
il tecnico comunica un successivo segnale vocale. A seconda del messaggio del
tecnico (“aperta” / “chiusa”) tutti i componenti del reparto avanzato si
muoveranno in maniera conseguente.

ANALISI E SVILUPPI (2)


1) Se il tecnico segnala la situazione di palla aperta i riferimenti avanzati
scatteranno in profondità per ricevere al di fuori dell’area di rigore.

aperta
C

Fig.77

2) Se viceversa il tecnico segnala la condizione di palla chiusa i riferimenti


avanzati verranno incontro per ricevere sui piedi.

L’esercizio proseguirà quindi con continuità verso la direzione opposta. Il


giocatore che ha ricevuto la palla si immedesima infatti in un giocatore
appartenente al reparto arretrato e darà il via ad una nuova azione
appoggiandosi ad un compagno di reparto che a seguire avrà il compito di
verticalizzare.

L’esercitazione, di semplice realizzazione, ha l’obiettivo di infondere ai giocatori i


principi di palla aperta e chiusa.

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Es. 3 – DIFESA ATTACCABILE

Per ragioni di continuità didattica, l’esercitazione n.3 prende origine ed è naturale


evoluzione della precedente. La differenza sostanziale sta nel fatto che il tecnico
anziché comunicare al possessore del reparto centrale (e di conseguenza ai
riferimenti avanzati) il contesto in cui si trova (palla “aperta”/”chiusa”) informa
attraverso un chiaro messaggio vocale (“spazio”/”addosso”) l’attaccabilità o meno
di un ipotetico reparto avversario che potrebbe, o meno, disporre di campo per
scappare. In sostanza il giocatore del reparto centrale ha a disposizione una
palla aperta di rifinitura ed i riferimenti avanzati si muoveranno o meno in
profondità a seconda delle indicazioni del tecnico.

ANALISI E SVILUPPI

1) Se il tecnico segnala la situazione di attaccabilità del reparto arretrato


avversario (comunicando “spazio”), i riferimenti avanzati scatteranno in
profondità per ricevere al di fuori dell’area di rigore come visto in precedenza.

2) Se invece il tecnico segnala l’impossibilità di attaccare l’ipotetico reparto


avversario che sta retrocedendo (comunicando “addosso”), il riferimento
avanzato verso cui sta per essere indirizzata la sfera, interrompe la corsa in
avanti per ricevere e servire in profondità un compagno.

addosso
C

Fig.78

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Es. 4 - SMARCAMENTO

L’ultima esercitazione di base è utile per stimolare ed allenare le diverse tipologie


di smarcamento individuale in relazione ai vari contesti tattici (palla frontale, palla
laterale).
Due riferimenti avanzati fungono da attaccanti e, posti in partenza poco fuori
l’area di rigore, vengono marcati individualmente da due avversari diretti. In
posizione semicircolare 5 elementi (2 in posizione laterale e 3 in posizione
centrale) fanno girare la palla esternamente all’area di rigore e sono liberi di
innescare in qualsiasi momento i riferimenti avanzati, ognuno dalla propria zona
di competenza.
Obiettivo degli attaccanti, che giocano a due tocchi, è quello di smarcarsi e
ricevere dai compagni per poi concludere a rete. I difensori sono invece
impegnati nell’anticipo e possono avvalersi della tattica del fuorigioco solo
all’interno dell’area di rigore.

Fig.79

ESERCITAZIONI ORGANIZZATIVE IN PROGRESSIONE

Le esercitazioni organizzative hanno come obiettivo quello di fornire ai giocatori


le chiavi per leggere la situazione tattica in maniera omogenea e rispondervi
collettivamente in maniera ordinata e coordinata evitando accavallamenti nei
compiti e conseguentemente confusione negli sviluppi.
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Le variabili prese in considerazione per l’elaborazione della progressione


didattica sono:
- n° dei riferimenti a disposizione del possessore;
- situazione della palla (chiusa/aperta);
- posizionamento della palla in senso orizzontale (centrale/esterna);
- posizionamento della palla in senso verticale (in posizione avanzata = di fronte
al reparto difensivo/ in posizione arretrata = di fronte al blocco).

Es.1 - PALLA CHIUSA/APERTA CENTRALE E SVILUPPI DI BASE CON 1


RIFERIMENTO
Il primo step è quello di far apprendere ai giocatori le modalità per trasformare
una palla chiusa in una palla aperta evidenziando i possibili sviluppi correlati.
Da un punto di vista pratico la progressione inizia da una situazione
relativamente semplice con 1 solo riferimento avanzato e la palla, posta in zona
centrale, nel settore avanzato.
Tre riferimenti, distanti tra loro una decina di metri, si scambiano la palla in senso
orizzontale. I birilli o le sagome poste davanti a due dei tre riferimenti simulano la
presenza di un avversario e di conseguenza la condizione di palla chiusa.
Un riferimento avanzato è posto al di fuori dell’area di rigore, spalle alla porta.
Il segnale del tecnico indica al possessore di palla l’obbligo di verticalizzare.
Se il possessore è in condizione di palla aperta (ovvero senza nessun birillo di
fronte a se ad ostacolarne la trasmissione) il riferimento avanzato attacca la
profondità e riceve l’assist del compagno.

Fig.80

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Quando invece il possessore è in situazione di palla chiusa (di fronte al birillo) il


riferimento avanzato si muove incontro ed a seconda del segnale del tecnico (a
seguito di comunicazione verbale), l’azione prosegue secondo uno dei due
sviluppi descritti a seguire.

ANALISI E SVILUPPI

Se il possessore è di fronte al birillo, in situazione di palla chiusa, il riferimento


avanzato si muove incontro ed a seguire va ad attaccare la profondità dopo aver
trasformato la situazione di palla chiusa in palla aperta per mezzo:

1) di una combinazione con il compagno che a sua volta può sia calciare in porta
che servire il riferimento avanzato proiettatosi nello spazio.

vai
C

Fig.81

2) Del passaggio di scarico indirizzato al giocatore a sostegno che può ricevere


liberamente non avendo davanti a se alcun ostacolo (birillo o sagoma) che ne
ostruisce la ricezione.
A seguire il neopossessore può sia servire il riferimento avanzato che il
compagno che si propone nello spazio dopo l’antecedente tentativo di
combinazione.
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Il primo sviluppo viene chiamato dal tecnico con la parola “vai”, il secondo
comunicando “scarico”.

scarico
C

Fig.82

Es.2 - PALLA CHIUSA CENTRALE E SVILUPPI DI BASE CON 2


RIFERIMENTI

Il secondo step è quello di coordinare movimenti e compiti di due riferimenti


avanzati con l’obiettivo di far apprendere ai giocatori le modalità per trasformare
una palla chiusa in una palla aperta, evidenziando i possibili sviluppi correlati a
seconda del riferimento avanzato sui cui viene indirizzata la palla.

Da un punto di vista pratico la progressione vede la presenza di 2 riferimenti


avanzati e della palla, posta in zona centrale, nel settore avanzato.

Tre riferimenti, distanti tra loro una decina di metri, si scambiano la palla in senso
orizzontale. I birilli (o le sagome) posti davanti a tutti e tre i riferimenti simulano la
presenza di un avversario e di conseguenza la condizione di palla chiusa.
Due riferimenti avanzati sono posti al di fuori dell’area di rigore, spalle alla porta.

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Il segnale del tecnico indica al possessore di palla l’obbligo di verticalizzare per


uno dei due riferimenti e dare il via all’azione.

ANALISI E SVILUPPI

Il servizio per il riferimento vicino viene chiamato dal tecnico con la parola
“corto”.
A seguire il tecnico suggerirà lo sviluppo previsto già dal precedente step
(creazione di palla aperta tramite combinazione o passaggio di scarico)
alternando il segnale “vai” al segnale “scarico”.
L’azione si conclude con il servizio per uno dei due riferimenti scattati nello
spazio o con la verticalizzazione a favore del riferimento arretrato che si è
proposto in inserimento a seguito del tentativo di combinazione.

corto e vai corto e scarico


C C

Fig.83 Fig.84

Se il tecnico chiama invece il servizio per il riferimento lontano con la parola


“lungo” a seguire potrà indurre uno dei seguenti sviluppi:

- sponda chiusa per il riferimento vicino


che attacca la profondità (il segnale è
“sopra”)
- sponda aperta per l’inserimento al tiro
di un riferimento arretrato (il segnale è
“rimorchio”) lungo e sopra
- sponda interna per la punta vicina che C

si gira a ricevere sui piedi (il segnale è


“sotto”)

Fig.85

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lungo e sotto lungo e rimorchio


C C

Fig.86 Fig.87

Infine il tecnico, dopo aver indotto la verticalizzazione per uno dei due riferimenti
di avanzati, potrà anche ritornare alla situazione di partenza comunicando la
parola “ritorno”. A seguito di questo segnale il riferimento avanzato effettua un
retropassaggio a favore di un riferimento arretrato e l’azione ritorna al punto
iniziale.

Es.3 - PALLA APERTA CENTRALE E SVILUPPI DI BASE CON 2


RIFERIMENTI

Il terzo step è quello di coordinare movimenti e compiti di due riferimenti avanzati


in situazione di palla aperta.

Da un punto di vista pratico l’esercitazione vede la presenza di 2 riferimenti


avanzati e della palla, posta in zona centrale, nel settore avanzato.

Tre riferimenti, distanti tra loro una decina di metri, si scambiano la palla in senso
orizzontale. Due riferimenti avanzati sono posti al di fuori dell’area di rigore,
spalle alla porta.
Il segnale del tecnico indica al possessore di palla l’obbligo di verticalizzare per
uno dei due riferimenti, che muovendosi in modo coordinato attaccano la
profondità. In particolare occorre ricordare che il riferimento vicino è il giocatore
“guida” mentre il riferimento lontano è il giocatore “subordinato”.

ANALISI E SVILUPPI

Le possibili combinazioni dei movimenti tra i due attaccanti sono quelle


evidenziate nell’apposito paragrafo:

• Se il riferimento guida taglia in profondità il compagno può aprire sul lato


debole e tagliare a sua volta in profondità.
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• Se il riferimento guida apre sul lato forte e taglia in profondità il compagno


può tagliare in profondità o aprire e tagliare.
• Se il riferimento guida si allarga verso il lato debole il compagno può tagliare
in profondità.

FISCHIO

Fig.88

Es.4 - PALLA CHIUSA LATERALE E SVILUPPI DI BASE CON 2


RIFERIMENTI

Il quarto step è quello di coordinare movimenti e compiti di due riferimenti


avanzati, con l’obiettivo di far apprendere ai giocatori le modalità per trasformare
una palla chiusa in una palla aperta, quando l’azione viene sviluppata
lateralmente. Anche in questo caso i giocatori dovranno automatizzare i possibili
sviluppi a seconda del riferimento avanzato sui cui viene indirizzata la palla.

Da un punto di vista pratico l’esercitazione si svolge all’interno di un quarto del


campo e vede la presenza di 2 riferimenti avanzati e della palla, posta in zona
laterale, nel settore avanzato.

Due riferimenti, posti in diagonale e distanti tra loro una quindicina di metri, si
scambiano la palla in maniera continuativa. I birilli (o le sagome) posti davanti ai
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due riferimenti simulano la presenza di un avversario e di conseguenza la


condizione di palla chiusa.
Due riferimenti avanzati sono posti al di fuori dell’area di rigore, spalle alla porta.
Il segnale del tecnico indica al possessore di palla l’obbligo di verticalizzare per
uno dei due riferimenti e dare il via all’azione. La verticalizzazione può quindi
essere operata sia dal giocatore laterale che da quello centrale verso il
riferimento “corto” o “lungo” in relazione al movimento del giocatore guida
(riferimento “corto”).

ANALISI E SVILUPPI

1) Se il tecnico segnala con un fischio l’avvio dell’azione quando la palla è in


possesso del giocatore laterale costui dovrà valutare attentamente il movimento
del riferimento “corto”.

Se il riferimento “corto” si muove


incontro i possibili sviluppi sono i FISCHIO

seguenti: C

- dai e vai per fuori a cui segue il cross;


- tentativo di dai e vai che si sviluppa
con uno scarico per l’interno che a
seguire innesca l’esterno in fascia;
- dai e segui da cui scaturisce una palla
aperta frontale con possibile innesco del
riferimento “lungo”.
Fig.89

FISCHIO FISCHIO

C C

Fig.90 Fig.91

Se viceversa il riferimento “corto” si apre poco verso il possessore, gli sviluppi


possibili sono:
- scarico sul giocatore interno:
- passaggio...............
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