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I R

ROMANZI ITALIANI RISORGIMENTO ANTROPOLOGIA DIARIO DI LETTURA


Manhattan Che comari L’uomo è Dall’Iran
e un’odissea i padri d’Italia il suo habitat con Nabokov
Luci di Romagnoli A Sarzana Cavour, Fernández-Armesto Per Azar Nafisi
Ferrario in viaggio il Re e Garibaldi e l’eco-storia un esilio tra i libri
MONDO-CORTELLESSA P. IV-V BARBERO P. VI-VII AIME P. IX ZUCCONI P. XI

NUMERO 1730
ANNO XXXIV
SABATO 4 SETTEMBRE 2010

DALLA LIBIA
tuttoLIBRI Naipaul Lo scrittore, tra gli ospiti di Mantova, viaggiatore
POCHE VOCI «magico»: da Trinidad, il suo nativo «puntino sul mappamondo»,
IGNOTE al Continente Nero, tra miti e religioni, oltre il pittoresco
NEL DESERTO

“Ho tolto
CLAUDIO
Al di là degli show di GORLIER
questi giorni, cosa «Un puntino sul map-
sappiamo della Libia di pamondo»: così definisce Tri-
oggi? Quali autori libici nidad, dove è nato nel 1932, V.
possiamo leggere per S. Naipaul, che potrete incon-
conoscere dall’interno trare e ascoltare al Festivalet-

la maschera
la sua quotidianità, teratura di Mantova. Lo leggia-
fatta di inaspettata mo nel breve, intenso Scrittori
ricchezza e rapida di uno scrittore, uscito da Adel-
phi nella eccellente traduzione
urbanizzazione,
di Adriana Bottini. Il sottotito-
apertura economica lo offre una significativa chia-
all’Occidente, progetto ve di lettura: «Modi di guarda- p V.S. Naipaul

all’Africa”
turistico, migrazioni in re e di sentire». La adotterei p LA MASCHERA DELL’AFRICA
transito dall’Africa? p traduzione di Adriana Bottini
come chiave di lettura per tut- p Adelphi, pp. 290, € 22
Se escludiamo ta l’opera del Nobel Naipaul, p in libreria dall’8 settembre
l'estemporanea voce certo una delle massime perso- p SCRITTORI DI UNO SCRITTORE
letteraria di Gheddafi nalità contemporanee. p traduzione di Adriana Bottini
(«Fuga dall’inferno e In effetti, Naipaul lasciò p Adelphi, pp. 217, € 14
altre storie», giovanissimo Trinidad, che
conosco bene e dove mi è capi- IL FESTIVALETTERATURA
Manifestolibri 2006), in
tato di osservare la sua vec- Naipaul Giunge alla quattordicesima
italiano ci restano solo chia casa di famiglia, i Nai- visto da Levine. edizione il Festivalletteratura di
tre testi dello scrittore paul, discendenti di indiani co- Copy Mantova (in programma dall’8 al
libico più noto, Ibrahim stretti a trasferirsi per lavoro The New York Rewiev 12 settembre). Tutti gli incontri in
al-Koni (1948), cantore nell’Ottocento. «Sono vissuto of Books - Ilpa www.festivaletteratura.it.
della cultura tuareg e in un’India rurale trapianta- Nelle pagine interne le recensioni di
alcuni tra i romanzi e i saggi
della mistica del deserto ta» racconta Naipaul. La la-
presentati in anteprima al Festival.
(editi da Jouvence, sciò presto e per sempre, non
Ilisso ed e/o) e uno tollerando, come spiegò a suo Tra gli ospiti stranieri
studio accompagnato tempo, la «mimicry» di quel Mercoledì 8: da Israele, Amos
Oz; l’anglopakistano Kureishi, il
da passi antologici di medievista studioso dei colori
Elvira Diana («La Un esploratore che rompe Michel Pastoreau, Thomas Mc
letteratura della Libia», gli stereotipi e reinventa Guane.
Carocci 2008). Con la realtà, ne fa memoria: Giovedì 9: l’iraniana Azar Nafisi,
l’aggiunta di un unico Joaquin Navarro-Valls, John
racconto del prolifico perché è lo scrittore Berger, Anne Perry, Zadie Smith,
Eugenio Trias, Angeles Caso.
Ibrahim al-Faqih, il dominatore del tempo Venerdì 10: Joshua Ferris,
tradotto invece in Gustave Petit, Laurence Cossé,
inglese così come mondo, la scimmiottatura del-
autore de La libreria del buon
un’interessante la cultura e della vita inglese. romanzo, Sald Sayrafiezadeh
Si trasferì in Inghilterra, e qui
antologia di 16 racconti (Quando verrà la rivoluzione
raggiunse fama e prestigio, avremo tutti lo skateboard), lo
brevi (Ethan Chorin, ma non - badate bene - storico Donald Sasson (da Rizzoli
«Translating Libya», un’identità altra. Una caratte- il suo nuovo saggio su Mussolini
Saqi 2008). A conti fatti, ristica basilare della persona- Come nasce un dittatore),
permane l’impressione lità e dell’opera di Naipaul si Anna-Laure Bondoux, scrittrice
che, all'interno del trova proprio nell’assenza di francese per ragazzi, la filosofa
Paese, non ci sia spazio una confessata, definita iden- ungherese Agnes Heller, Andrei
tità o, se volete, nella coesi- Makine, Kader Abdolah, Ali
per esprimere un Smith, Hugo Hamilton, Teresa
dissenso, ancorché stenza di un ventaglio di iden-
Solana, Frederick Forsyth (in
moderato. Che però tità, mirabilmente espressa uscita da Mondadori con Il
nel suo incomparabile, fanta-
esiste, ma al di fuori dei Cobra).
smagorico inglese. Sabato 11: i disegnatori Joe
confini. In Hisham Scrittori di uno scrittore let- Sacco e il nostro Igort (da
Matar («Nessuno al teralmente viaggia da Trini- Mondadori i suoi Quaderni
mondo», Einaudi 2006), dad a Londra, materialmente, ucraini), lo storico Paul Ginsborg,
per esempio, o in alcuni ma anche, nel segno della evo- Colun McCann, Charles
racconti che trattano cazione fantastica, dall’India, Aznavour, David Peace,
dell’emigrazione in si intende, a Polibio e a Flau- l’irlandese Joseph O’ Connor (Una
bert, da Cicerone a Virgilio, canzone che ti strappa il cuore da
Libia di manodopera
con autentici scatti di contem- Guanda).
egiziana, pubblicati al Domenica 12: il Nobel della
Cairo e, peraltro, poraneità che spaziano da
Gandhi a Derek Walcott. La poesia Seamus Heaney; Abbour
immediatamente Douhaily, la giapponese Natsuo
mancanza di un passato «di-
ritirati dal mercato. rettamente accessibile», spie-
Kirino, Chris Abani, il filosofo
Francois Jullien, Jan Rankin, Paul
ELISABETTA BARTULI ga Naipaul, è per lui fonte di Torday, Edmund White.
dolore ma, aggiungiamo noi,
una continua sfida soltanto in Pivano e Flaiano
apparenza confessionale, per- Due omaggi del Festival: per
TUTTOLIBRI ché in effetti la continua rein- Fernanda Pivano ed Ennio
venzione di identità è fonte Flaiano. Della Pivano (mercoledì
A cura di: inesauribile di creatività tale 8, h.16,30) saranno proposte le
LUCIANO GENTA
da scongiurare l’abbandono sue interviste con i «suoi» scrittori
con BRUNO QUARANTA americani. Di Flaiano ( ricorre il
autobiografico, trasformando centenario della nascita) è stata
tuttolibri@lastampa.it l’osservazione in creazione. In- ricostruita idealmente la
www.lastampa.it/tuttolibri/
tendiamoci: Naipaul non subi- biblioteca: un’occasione per
sce mai la realtà e se mai la ri- accostare i libri della sua officina
LA STAMPA (nel Palazzo dell’Agricoltura,

p Continua a pag. II L’appuntamento Naipaul sarà al Festivaletteratura di Mantova venerdì 10 settembre.


Lo intervisterà a Palazzo Ducale, Cortile della Cavallerizza, Caterina Soffici, con inizio alle 16,45
mercoledì 8, h.17,30).
II Scrittori stranieri a Mantova
IAN RANKIN Edimburgo, il racconto vibrante, quasi accorato, dei suoi professionista persino nella sconfitta. No, qui la
Un colpo senza Rebus angoli ambigui e dei suoi splendori, della sua costruzione
sociale. Peccato però che i suoi protagonisti sembrino
preferenza è caduta su una banda di dilettanti, pur se
assistita dal boss di turno. Metti insieme tre amici (un
= Ian Rankin, che sarà tra gli ospiti di Mantova (venerdì usarla soltanto come palcoscenico, che l’odio-amore miliardario annoiato, un frustrato funzionario di banca e
10 e doemica 12), senza Rebus è come una Ferrari priva di simbiotico di Rebus sia andato perduto. Nonostante un docente d’arte), un suo allievo in grado di imitare
turbo. Hai un bel dire: Un colpo perfetto (Longanesi, l’eleganza del plot, i nuovi protagonisti paiono infatti più qualsiasi maestro del colore, l’ingorda fidanzata,
trad. di Isabella Zani, pp. 400, € 18) è un romanzo arguto, attori di una commedia costruita a tavolino che per le un’affascinante direttrice d’aste, un balordo locale
ricco di sottili ed affascinanti deviazioni. Tuttavia la strade della capitale scozzese. Anche se bisogna accessoriato di brutali guardaspalle (ma nei guai per un
mancanza del burbero compagno di mille avventure ammettere una buona abbondanza di colpi d’ala e la debito con un big della droga ). Frulla il tutto e poniti
lascia l’autore privo di quelle improvvise accelerazioni solita scrittura raffinata e coinvolgente. D’altra parte la come obiettivo il furto di otto tele (sostituite dai falsi fatti
(anche caratteriali) che erano poi la vera ragione del suo scelta è stata netta: l’abbandono della detective story per dallo studente) alla National Gallery ed eccoti serviti tutti
strepitoso successo: oltre sette milioni di copie vendute il «colpo», la rapina inimmaginabile. Ma anche qui con gli elementi per una raffinata pochade gialla condita dalle
(215 mila in Italia) e una serie tv di grande audience. E’ una particolarità: non lo schema alla Richard Stark (ovvero impervie ambizioni di un ispettore fuori dal giro.
Ian Rankin vero che rimangono gli scorci incomparabili della sua Donald Westlake) del duro e spietato Parker, invincibile Piero Soria

Kader Abdolah La vita del Profeta


tra pulsioni mistiche e fiuto pratico
MARTA MASOLINO
MORAZZONI

Kader Abdolah ci rac-


conta la vita di Maometto, ce ne
racconta la storia e ci racconta
Maometto D’AMICO

Colum McCann, ir-


landese americanizzato classe
1965, impernia il romanzo Questo

mille e uno
una storia: ci dice il vero intorno bacio vada al mondo intero su due
al messaggero di Allah; l'ho veri- episodi, uno autentico e molto fa-
ficato nell'affascinante Maomet- moso, l’altro inventato. Quello au- p Colum McCann
to di Maxime Rodinson, edito an- tentico, avvenuto nell’agosto del p QUESTO BACIO VADA
ni fa da Einaudi (che proprio ora 1974, è la passeggiata in alta quota AL MONDO INTERO

i suoi volti che l’acrobata francese Philippe p trad. di Marinella Magrì


nella nuova NUE pubblica Il viag- p Rizzoli, pp. 466, € 21
gio notturno e l'ascensione del pro- Petit compì lungo un cavo teso tra p in libreria dall’8 settembre
feta). Su tale esattezza corre la li- le due torri del World Trade Cen- p Colum McCann è nato a Dublino
nea sottile tra invenzionepoetica ter, ancora fresche di inaugurazio- nel 1965. Attualmente insegna
e realtà storica, tra il Maometto ne. McCann, il cui innominato Pe- scrittura creativa presso l’Hun-
dei documenti e il personaggio una missione oltre la stesura del tit agisce in silenzio come un dio ter College di New York. Il suo
che lo scrittore, iraniano di origi- Corano, ed è quella di rendere no- dall’ispirazione misteriosa, rico- primo bestseller, alla fine degli
ne ma possiamo dire ormai olan- ta la vita del profeta, perché la sua struisce fantasiosamente l’impre- Anni Novanta, fu il romanzo «I fi-
gli del buio». Altri titoli: «La leg-
dese, imbastisce nel suo roman- opera prenda una più viva consi- sa in una serie di momenti dedica-
ge del fiume» e «Zoli: storia di
zo. È tutto in sostanza vero il rac- stenza. Perché il ritratto sia fedele, ti anche alla sua preparazione. Il una zingara». Lo scrittore sarà a
conto che Kader compone intor- Zayd va alla ricerca di occhi diver- resto con la maggior parte della a Mantova, con Enrico France-
no all'ipotetica ricostruzione del- si, più o meno benevoli, che osser- storia riguarda invece persone schini l’11 settembre, chiostro
la storia del profeta da parte di varono e ora commentano il carat- del tutto estranee all’avvenimen- del Museo diocesano, h. 15,15
colui che fu l'estensore materiale tere dell’uomo, dai primi segni del- to, ma che più o meno casualmen-
del Corano, Zayd, figlio adottivo la sua singolarità fino alla morte, te quel giorno si trovano a pren-
di Maometto. Egli cerca il vero vissuta dai seguaci tra dolore e an- derne atto guardandolo meravi-
volto del messaggero, o meglio i sia di successione. Il profeta è infat- gliate da lontano o semplicemente
diversi volti che amici, avversari, p Kader Abdolah ti ormai un condottiero e un politi- sentendone parlare, senza saper- McCann Un affresco della New York
parenti, hanno letto in lui. Tutto p IL MESSAGGERO co alla cui opera dare un seguito. si spiegare il fascino che quel ge-
vero e tutto fantastico, intriso p
p
trad. di E.Svaluto Moreolo
Iperborea, pp. 332, € 17
Nasce qui un ritratto polifoni- sto così sublimemente gratuito Anni 70, partendo dalla celebre
co: di casa in casa, di città in città esercita su di loro.
«Il Messaggero»:
p
p
in libreria dal 7 settembre
Kader Abdolah, nato in Iran nel
Zayd va sulle tracce di una memo- passeggiata in alta quota di Philip Petit
un romanzo che fonde 1954, profugo politicoin Olanda ria a volte esile a volte certa, tra uo- «Questo bacio vada
dall’88, sarà a Mantova il 10 set- mini che il tempo ha cambiato ma
invenzione e verità,
testimone privilegiato
il figlio adottivo Zayd
tembre, Teatro Ariston, h. 16,45 ne ha preservato e consolidato ri-
cordi e giudizio. Sublime, ignoran-
te, arrogante, mistificatore, santo:
tra scetticismo, sarcasmo, adora-
zione e genuino affetto, il Messag-
al mondo intero»:
narrazione ad ampio
respiro con mélange
di fatti pittoreschi
Che meraviglia
dell’esotismodi un mondo da Mil-
le e una notte, al sapore di acqua
di rose e datteri freschi, all'om-
bra di squisiti giardini interni,
gero, la cui forza dirompente ha
modificato i confini del mondo, si
offre ai nostri occhi nella composi-
ta fisionomia di individuo dalle for-
L’episodio inventato è l’inci-
dente automobilistico in cui per-
dono la vita due personaggi. Uno
quell’acrobata
fra le due torri
mentre fuori il sole incide la ter- ti pulsioni mistiche insieme a un in- di costoro è Corrigan, giovane ir-
ra di tagli di luce abbacinanti. nato fiuto pratico, l'uomo con gli landese membro di un non ben de-
L'ascesa di Maometto, dalla occhi al cielo e i piedi piantati nella finito ordine religioso che oltre a
solitudinedei primi anni, quando terra: è volta a volta il politico fred- imporgli la castità gli ha assegna-
incredulità e scherno accompa- do e la vera voce di Allah, umano to come campo d’azione una delle
gnarono la sua predicazione, ai nel profondo della carne, nelle ten- zone più malfamate del Bronx. pietoso con tutti ma implacabile col ca passeggiatrice negra cui egli sta-
primi seguaci che assecondaro- ibn Talhib, cui il destino ha riserva- sioni e nelle pulsioni che rendono Corrigan vive poverissimamente padre fedifrago quando costui si ri- va dando un passaggio. Quanto al-
no il profeta condottiero, è narra- to di essere rapito ai genitori per fi- cangiante la sua personalità a cui adoperandosi per i reietti e accet- fece vivo alla morte della madre, è l’incidente stesso, questo è provoca-
ta per dati certi, cui Kader dà vo- nire nella casa di Kadhija, la mo- l'autore guarda con la simpatia e tando senza reagire le ricorrenti stato raggiunto dal fratello maggio- to da una coppia di artistoidi bene-
ce attraverso la testimonianza di glie del profeta a cui lei regala il l'ammirazione non privi, mi sem- bastonature che gli infliggono i re Ciaran, che lasciata d’impulso la stanti e schizzati che fanno la bohè-
personaggi che ne videro la com- bambino in compenso della morte bra, di una certa solidale ironia. magnaccia delle prostitute cui verde isola ora cerca senza troppo me di lusso in una fuoriserie del ’27.
plessa affermazione. Primo fra del loro solo erede maschio. Ama- Davvero uomo tra gli uomi- presta la sua misera stanza per- impegno un lavoro (vorrebbe, vaga- Costoro scappano senza restare
tutti il protagonista e io narran- to da Maometto come un figlio, ne ni, cito ancora Rodinson, Mao- ché possano ogni tanto rinfrescar- mente, scrivere). coinvolti, ma poi lei spinta dal rimor-
te, cronachista di questa lenta in- segue le imprese e, nella finzione metto della tribù di Quraysh era si e magari servirsi del wc. In tale L’altra vittima dell’incidente so va all’ospedale dove apprende la
dagine intorno al profeta, Zayd narrativa di Kader, sente di avere nostro fratello. topaia il determinato benefattore, che stronca Corrigan è una simpati- morte della ragazza, si fa dare in

CLAUDIO GORLIER contarla. Davvero un racconto

p Segue da pagina I Naipaul: ecco la mia Africa è, infatti, il sorprendente ritrat-


to di Winnie Mandela, la di-
scussa, implacabile, seconda
moglie di Mandela. E’ lei a ru-
disegna a modo suo. Di qui to di un viaggio, di una auten- occasionali e infondate le accu- opere di Naipaul, che so, Semi sto della Nigeria «vive in un bare la scena al marito,a im-
la sua reputazione e, al tem- tica esplorazione intellettua- se di razzismo mosse all’auto- magici, ma persino il classico perpetuo stato di crisi». porsi quasi come una terrena
po stesso, la sua frequente le, che si snoda attraverso re. Come gli è peculiare, Nai- Una casa per Mr Biswas. La misura narrativa si ac- profetessa. Naipaul fa lievitare
messa in discussione, pro- tutta una serie di Paesi del- paul osserva, prende nota Siamo in Uganda, e la stre- cende in Costa d’Avorio, quan- a modo suo il personaggio, fino
prio a cominciare dall’India. l’Africa subsahariana: frutto mortificando ogni tentazione goneria «non è uno scherzo», do Naipaul rievoca il caso dav- a trasfigurarlo, per trasferirsi
Ma lo si capisce, perché se di quasi nove mesi trascorsi al pittoresco, al colore della de- ma la «dissoluzione irraziona- vero emblematico del presi- poco oltre sull’incontro doloro-
da un lato la scandaglia sen- nel 1966 in Africa, ai quali si scrizione, esercitando invece le» che la stregoneria compor- dente e re, Houphouët-Boi- so tra memoria e quotidiano.
za remore, dall’altro ne de- aggiungono ulteriori espe- la sua inarrivabile misura, va- ta sostanzia il quotidiano, per- gny, il quale chiede al gran sa- Siamo di fronte al monu-
scrive, nell’ultimo paragra- rienze dirette. E’ una fascino- sino l’incertezza politica. Sia- cerdote di ottenere il potere mento eretto in memoria di un
fo del libro, «l’irrisolto pro- sa mappa, che prende le mos- Una fascinosa mappa mo di fronte a un Paese vulne- eterno. «Fu tagliato a pezzi e ragazzino di dodici anni, colpi-
blema delle due civiltà» che se dall’Uganda, prosegue in rabile, nella sua gente e persi- messo a cuocere in una pento- to a morte dalla polizia nel
minacciano «la crescita in- Nigeria, si sposta in Ghana, di ritualità e poteri no nel suo paesaggio. la con erbe e pozioni». Si tra- 1976 durante una protesta stu-
tellettuale dell’India». raggiunge la Costa d’Avorio, nei Paesi subsahariani, In Nigeria, un mago, il ba- sforma in serpente che, dopo dentesca. Accanto al monu-
Naipaul si è avvicinato poi il Gabon, approdando al- balawo, tiene tutti in pugno, una breve lotta, ritorna uomo. mento si affaccia un mercatino
abbastanza presto, direi la fine in Sudafrica. dall’Uganda al Ghana, ma è il Paese stesso, nella sua Storia, magia, vicende del po- di pelli di animali, e qui Nai-
persino fisicamente, al- Con l’eccezione del Gabon, dal Gabon al Sudafrica complessità, ad apparire in- tere, si fondono e bollono in paul incontra la sorella del ra-
l’Africa. Lo fa ora in un po- conosco abbastanza bene tut- sieme magico e reale. D’al- pentola come il presidente. gazzo, ormai donna di mezza
deroso volume, in libreria ti questi paesi, e sin dalla pri- le a dire una chiave narrativa tronde, «perché un mito pren- Ma, per una sorta di beffarda età. L’incontro è commovente,
dall’ 8 settembre sempre ma lettura del libro ho trovato che definirei dissimulata, insi- da vita, deve poggiare su altri ironia, egli morirà più tardi accanto al monumento ormai
per Adelphi, La maschera una conferma della messa in sto, reinventata. miti». I miti pullulano in Nige- per un tumore alla prostata. transeunte. «Mi venne fatto di
dell’Africa che reca esso pu- gioco da parte di Naipaul degli Non facciamoci ingannare, ria, quella meridionale, paga- Il Sudafrica si affaccia, giu- chiedermi per quanto tempo
re un sottotitolo volutamen- stereotipi tradizionali del viag- assumendolo come decisivo, na o cristiana, quella setten- stamente, come un mondo a ancora sarebbe durato quel
te fattuale: «Immagini del- giatore, sanzionati da tutta dal referente della religiosità, trionale musulmana: qui il parte, e qui il narratore Nai- memento di un dolore reale».
la religiosità africana». Il li- una letteratura occidentale. fondamentale ma non in asso- mondo è visto in una prospet- paul si impadronisce a un cer- E’ lo scrittore il dominatore
bro è costruito sull’impian- Anche per questo mi paiono luto decisivo, come in altre tiva armoniosa, mentre il re- to punto della realtà per rac- del tempo, la sua maschera.
Tuttolibri
SABATO 4 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA III

THOMAS MCGUANE mezzi espressivi - racconta la storia di un'amicizia virile, fra il l'autodistruzione del Centennial Club , licenziando Jack
Un’amicizia virile allo Sporting competitivo e attaccabrighe Vernor Stanton e il succube
James Quinn. I due si ritrovano dopo molti anni; Quinn
Olson, il gestore del circolo, che ha il torto di essere più
bravo nella caccia e nella pesca di tutti quei finanzieri in
= Grazie a Thomas McGuane, classe 1939, tra gli ospiti arriva al club da Detroit dove suo malgrado deve occuparsi vacanza. Sarà un crescendo dionisiaco di accadimenti
di Mantova (mercoledì 8 e venerdì 10), possiamo piantare di una fabbrica lasciatagli dal padre, ma è troppo buono. deliranti, raccontati sullo spassoso registro della black
un'altra bandierina sulla cartina letteraria degli Usa; sullo Appena arriva, Quinn è costretto da Vernor a scendere nella comedy. «Il Vortice è re», recita non a caso l'epigrafe del
Stato del Michigan, terra di laghi e grandi foreste. Qui, su cantina allestita come sala per duelli alla pistola; non può romanzo, citando Aristofane. Quinn troverà un po' di pace
un'area di diecimila ettari, si trova il «Centennial Club» e qui sottrarsi alla sfida e, mentre lui sbaglia, Vernor lo colpisce in pescando trote di giorno e di notte. McGuade, come
si ritrovano per festeggiare il 4 luglio i cento anni della sua pieno petto: il proiettile è di cera ma Quinn non lo sa e si Hemingway, come Carver, dà alla pesca fluviale un ruolo
esistenza i discendenti dei gentiluomini Yankee che lo prende il primo di una serie di spaventi. Fra i due amici centrale, da rito di passaggio. Costretti sotto un tendone, i
fondarono nel 1868. Ancora una volta un romanzo s'inserisce Janey, che Vernor presenta come moglie mentre soci non rinunceranno a celebrare il centenario, che deve
americano - Sporting club, (trad. di Marta Matteini, B. C. Quinn scoprirà che lei per ora non vuole sposarlo, anche se culminare nel disseppellimento della «macchina del
Dalai, pp. 200, € 17,50) pubblicato nel 1968 da McGuane ne subisce la prepotente e folle vitalità. Vernor coinvolge un tempo», ma anche questa si rivelerà una beffa atroce.
a 29 anni, già in possesso di un'invidiabile padronanza dei inconsapevole Quinn in un piano che prevede Bruno Gambarotta Thomas McGuane

Douaihy Un eccidio del 1957 prefigura la guerra


civile che insanguinerà il Libano negli Anni 70-80
ELENA la confusione stilistica è effi-
LOEWENTHAL

C'è un uomo che tor-


na dopo tanti anni nel paese
dov'è nato e dove suo padre
Per chi suona cace, però, nel registrare l'on-
da lunga di quella concitazio-
ne disperata che seguì il fatto
di sangue. E' come se l'agita-

la campana
è stato ammazzato a colpi di zione terribile di quel momen-
pistola. Ad aspettarlo, oltre to si fosse propagata lungo
al passato, c'è una madre tutto il libro. Certo, c'è un per-
cieca che vede molto di più sonaggio che domina, ed è
di quanto le concedano i Elia figlio di Kamleh, del
suoi occhi. Accanto a quest'
uomo e al suo apparente-
mente incomprensibile ri-
torno, ci sono tante lonta-
nanze che tali restano dall'
nel villaggio «quartiere della Compa-
gnia», che emigra negli Stati
Uniti, ha (forse) una moglie
bionda, e in paese lo rintrac-
ciano molto tempo dopo, po-
inizio alla fine del romanzo Jabbour co prima del suo ritorno, gra-
Pioggia di giugno, scritto da Douaihy, zie a Google e al suo blog. Ma
Jabbour Douaihy, narrato- narratore e tutto intorno a lui si muove
re e intellettuale libanese. intellettuale un'umanità composita che ha
L'Australia, il Brasile, persi- nato in Libano condiviso il destino ingrato di
no Beirut sono luoghi irrag- nel 1949, quelle morti inspiegabili.
giungibili, se non nelle me- insegna E forse, la vera cifra del li-
morie e nei racconti di chi è letteratura bro è proprio quella della lon-
Lo scrittore irlandese Colum McCann partito, per non tornare più. francese tananza, intesa come una spe-
Pioggia di giugno ha nel all’università cie di malattia cronica, con
cuore della narrazione, an- libanese cui devi fare i conti quando
consegna le sue cose e va a portarle lore, madre di ben tre soldatini ucci- che se in fondo non è mai di Tripoli. nasci in un posto così sperdu-
al fratello del defunto Corrigan, col si, dopo avere rischiato di offender- descritto per filo e per se- Presenterà to e prima o poi ti tocca anda-
quale si apre. Intanto in un apparta- la chiedendole incautamente di ve- gno, un incomprensibile ec- il suo romanzo re via, ma quando ritorni non
mento di Park Avenue si riuniscono nire a servizio da lei. Questa donna cidio che si è portato via al Festival riconosci quasi più nulla. «A
certe signore non più giovanissime ha un cuore enorme, che le consen- di Mantova quanto dice mia madre, che
che si sono conosciute rispondendo te non solo di passare sopra allo domenica raramente ha perso un'occa-
a un annuncio sul giornale e che sgarbo, ma anche in un impulso di
«Pioggia di giugno»: 12 settembre sione per ridere di lui, mio
hanno in comune l’avere perso, tut- adottare le due bellissime bambine un ritratto originale nonno paterno non appena in
te, dei figli in Vietnam. Ciascuna a della prostituta uccisa nello scontro del Medio Oriente, paese è stato aperto il primo
turno ospita le altre; oggi, ossia il di cui sopra, avendole incontrate cinema permanente ha co-
giorno della passeggiata dell’acro- per caso sulla porta di casa sua... a volte struggente, minciato a frequentarlo con
bata, tocca all’unica di loro che ap- Doctorow e DeLillo sono gli ovvi a volte sarcastico con funerea energia determi- regolarità nella speranza di
antecedenti di questa narrazione nano le storie degli altri, di riuscire, almeno per una vol-
Tra Doctorow e DeLillo, ad ampio respiro con mélange di fat- tanti uomini del villaggio quelli che restano: figli, mo- ta, a intravedere suo padre
ti pittoreschi della New York di un dove un giorno tutt'a un gli, fratelli. Il risvolto di co- che, emigrato negli Stati Uni-
ma senza la varietà preciso momento storico e altri in- tratto l'autista dello scuola- pertina ci dice che questo ec- ti d'America alla fine del di-
del primo né l’estro ventati su figure emblematiche di bus deve riportare i ragazzi cidio avvenuto nel 1957 è una ciannovesimo secolo abban-
quella comunità così multietnica e dal collegio: loro non capi- sorta di prodromo, come la donandolo ancora in fasce,
dalle risonanze profonde così stratificata. Anche se non pos- scono che cosa stia succe- prefigurazione di quella guer- non era più tornato».
e simboliche del secondo siede né la varietà del primo né dendo e perché, lui ha il vol- ra civile fra fedi diverse e de- Grazie al filtro della buona
l’estro dalle risonanze profonde e to rigato di lacrime silenzio- clinazioni diverse della stes- traduzione dall'arabo di Elisa-
partiene all’alta borghesia e che si simboliche del secondo, e nonostan- se. Lungo tutto il romanzo, sa fede, che insanguinerà il betta Bartuli che non lascia
vergogna un po’ del lusso del palaz- te la scontata angelicità delle due or- del resto, questo evento Libano dal 1975 al 1990. mai spazio a una resa appros-
zo in cui vive. Costei è la moglie del fanelle di pelle scura, McCann rie- drammatico resta sfocato, p Jabbour Douaihy Douaihy racconta questa simativa (anche se non ci è da-
giudice al quale sarà assegnato il ca- sce a non sembrare ovvio né senti- inafferrabile - pur nell'in- p PIOGGIA DI GIUGNO storia in un modo certamente to fare una verifica diretta
so dell’acrobata quando il reduce mentale, e sfoggia una encomiabile tensità delle tante voci che p traduzione di Elisabetta Bartuli non convenzionale: il libro si sull'originale, l'italiano è qui
dell’esibizione, pur acclamato dalla puntigliosità di ricerca e documen- lo descrivono, di volta in vol- p Feltrinelli, pp. 297, € 17,50 snoda infatti con la scompo- felicemente eloquente),
folla come un eroe, verrà processa- tazione quando evoca con mano si- p Il romanziere libanese dialoghe-
ta. Una specie di enigma, in- rà a Mantova con Elisabetta
stezza di un'orchestra anco- Douaihy offre un ritratto deci-
to per i vari reati commessi. Poco cura bassifondi, aule di giustizia e somma: perché è successo? Bartuli, traduttrice del suo nuo- ra da accordare. Io narranti, samente originale, a volte
prima che ciò avvenga però sua mo- molti altri ambienti della Grande Chi ha ucciso chi? Solo i tan- vo romanzo, il 12 settembre, Pa- corsivi lessicali (ma anche struggente e a volte sarcasti-
glie ha «sororizzato» (si potrà dire?) Mela durante l’inquieto momento ti cadaveri di uomini, stesi lazzo D’Arco, h. 10,15 sentimentali), visuali esterne, co, di un Medio Oriente anco-
con una delle sue ospiti, l’unica di co- su cui ha puntato il suo obiettivo. sulla piazza, sono nitidi - e continui rimandi nel tempo: ra tutto da conoscere.

GLAUCO fatta fuori con la scultura data co-


FELICI Solana Un noir che prende me premio, appunto, a Scorciato-
«Scorciatoia per il pa- ia per il paradiso.
radiso, come tutti i grandi ro- di mira i letterati spagnoli Suprema cattiveria: del mano-
manzi, si avvicina più alla poe- scritto del romanzo, ancora inedi-

E’ la scultura
sia che alla prosa, e non è un ca- to, rimane una sola copia, e sicco-
so. La prosa spiega e analizza, la me le pagine non sono numerate
poesia condensa e insinua dub- tutte si mescolano e chissà cosa
bi. Non c'è nessun grande lette- ne verrà fuori: ma «in fin dei con- Pordenonelegge
rato che non sia stato anche un ti, non è che un romanzo» (qua e Festa del libro con gli autori
gran poeta. […]Maria Campana
ci fa ritrovare faccia a faccia
con i paradossi insolubili della
condizione umana».
l’arma letale là, peraltro, c'è chi teorizza la
«morte del romanzo»). E poi si
avrà il sospetto che vi sia un bel
po' di autobiografia: una delle pro-
dal 15 al 19 settembre 2010
No, non è questa la nostra re- ti e pasticcioni, sono proprio ge- tagoniste è Maite, lo stesso nome
censione a Scorciatoia per il pa- melli, anche se uno vuole esserlo con cui gli amici chiamano l'autri-
radiso, ma una inventata che si sotto mentite spoglie. Ma forse la ce, un altro è traduttore, proprio
legge a pagina 338 del libro di singolarità più significativa è che come Teresa Solana (che ha lavo-
Teresa Solana, tra gli ospiti di siamo di fronte a un noir - anzi, rato a un grande dizionario di mi-
Mantova (venerdì 10). Aspetto una novela negra - con tutti i requi- tologia diretto da Yves Bonnefoy,
singolare dell'opera è appunto siti del genere, che però prende di e a testi inglesi del Quattrocento).
questo: come nelle scatole cine- mira con incalzante sarcasmo il Chi pratica la nobile arte del tra-
si, tra le pagine si parla delle pa- mondo letterario spagnolo. durre, spesso finisce per nutrire
gine del romanzo, al cui interno L'autrice, catalana, verso i 50, un odio sordo verso gli autori che
si parla del romanzo, e così via deve conoscerlo molto bene, quel traduce, e magari a volte tale odio
(o forse viceversa, chissà): una mondo, e se ne prende gioco con p Teresa Solana si estende all'intera categoria nar-
forma di proliferazione, di rad- irridente perfidia, tanto che p SCORCIATOIA PER IL PARADISO rante e ai suoi meccanismi: che
doppio gemellare che trova ri- l'evento centrale del racconto è p trad. di Barbara Bertoni un odio siffatto sia una delle chia-
scontro nel fatto che due dei l'assassinio di una nota scrittrice p Sellerio, pp. 354, € 14 vi di lettura per la disarmante sto-
protagonisti, detective dilettan- (Maria Campana o Marina Dolç), ria ordita da Teresa Solana?
IV Scrittori italiani
Romagnoli Perdere i genitori, ritrovarsi solo
PAROLE IN CORSO
GIAN LUIGI BECCARIA
ma miliardario, convertirsi all’Islam dopo l’11/9
LORENZO

Che carampana
quella venexiana
MONDO

Un tuffo nella luce, di


Gabriele Romagnoli, è un ro-
manzo che risente fortemente
delle sue esperienze di giorna-
A Manhattan
folgorato da Allah
lista giramondo e del suo inte-
resse per l’attualità che egli in-
tende tuttavia piegare a signifi-
Nei nomi delle strade, splendori cazioni di portata simbolica.
Non si spiegherebbe altrimen-
e turpitudini della città lagunare ti la figura singolarissima del
suo protagonista, come ci vie-
ne rappresentato nella prima

U
na carampana, la Dicevo del tono sponta- delle tre parti di cui si compo-
vecchia cascante, è neo dei nomi: incontriamo ne il libro. Benny Deveraux è
parola che ha origi- denominazioni generiche artigliato da un destino beffar-
ne a Venezia, da una calle (Ponte storto, Calle nova, do la notte in cui a Wichita, nel
«Ca’ Rampani», il nome Calle larga, Calle de mezzo, Texas, perde i genitori in uno
dei proprietari: una calle Calle scura, Calle sporca, scontro automobilistico: nel ta-
fuorimano, lontana dalle Corte nova) e soprattutto schino del padre viene trovato
chiese, dove si radunavano quelle che indicano botteghe il tagliando di una lotteria che
le prostitute. e professioni: Calle dell’Er- garantisce a Benny una vinci-
Ho ricordato questa sto- barol, Salizzada del Forma- ta smisurata. Decide di impie-
ria perché quest’estate mi gièr, Ramo dei Callegheri, gare la ricchezza nella sola co-
è capitata tra le mani la rie- dei calzolai, Calle del Scale- sa che conti per lui dopo il trau-
dizione (l’8ª, Filippi Edito- tèr, il ciambellaio, Sottopor-
re, 2009) delle fortunatissi- tico dei Bisati (vi si compra- «Un tuffo nella luce»:
me Curiosità veneziane, ov- vano le anguille), Calle del
vero Origini delle denomina- Giazzo, dove si vendeva il la vita fragile di Benny,
zioni stradali di Venezia di ghiaccio, Calle dei Botteri, un rovesciamento
Giuseppe Tassini, pubblica- cioè dei bottai, Campiello
dei Squelini, i fabbricatori di di senso, verso
Nella città dei Dogi scodelle, Calle delle Balanze, un «utile» sacrificio
dove si fabbricavano bilance
una toponomastica o stadere, Calle del Maran- ma subito, proteggersi dal do-
popolare, che stride gon, del falegname, Rio dei lore. Come un annoiato miliar-
Scoacamini, Fondamenta dario che voglia giocare con Romagnoli parlerà del suo romanzo a Mantova con Alessandro Zaccuri (8/9, Chiostro Museo diocesano, h. 17)
con le odierne dei Ormesini, i venditori di l’ascesi o una leggendaria nobi-
tendenze celebrative drappi di seta, Calle delle ldonna che voglia nascondere Vuole scoprire le ragioni che menti» che ravvisa nel suo nuo-
Rasse, dove si vendeva la ra- l’invecchiamento, si ritira in hanno indotto uomini, in appa- vo mondo, esce all’aperto e sco-
te la prima volta nel 1863: scia, il panno col quale si co- un attico di Manhattan, di renza normali, a compiere il lo- pre una sorpresa vicinanza al
un’opera di un’esploratore privano le gondole, Calle del- fronte alle Twin Towers. In- ro clamoroso gesto omicida, «condominio» della gente ordi-
di carte d'archivio e di cro- la pegola, abitata dai pegolo- tende dissipare, con noncuran- prova a calarsi nelle loro fru- naria: «Tutta la terra è un con-
nache, che offre l'opportu- ti, che calafatavano le navi, za e munificenza, il suo denaro strazioni, nel loro inesorabile dominio che cambia inquilini, di
nità di raccontare leggen- Calle dei remurchianti, i bar- facendolo durare per dieci an- spirito sacrificale. Subisce così più, un albergo: pochi giri su se
de e aneddoti, richiamare caioli che rimorchiavano le ni, il termine che ha assegnato una oscura fascinazione che lo stessa e tutti gli ospiti sono di-
attraverso la toponomasti- navi, Calle delle pazienze, vi- alla propria vita. Provvede a porta prima a convertirsi al- versi, le lenzuola lavate, la polve-
ca urbana la vita reale, e an- cino all'ospizio delle terzia- ogni necessità con il telefono e l’Islam e, via via, ad accoglier- re aspirata comincia a posarsi
che splendori e turpitudini rie francescane che lavora- il computer. Si è imposto di ne le interpretazioni più radi- di nuovo, i cuscini pronti a cede-
di una città singolare. vano le pazienze, piccole cla- non vedere nessuno, a eccezio- cali, fino a far parte di una cel- re ancora una volta sotto il peso
Ma nella città dei Dogi midi che si portavano per de- ne di Kim, una affettuosa pro- p Gabriele Romagnoli lula terroristica. Sembra di ca- di una qualunque testa e i suoi ri-
prevale una toponomastica vozione sotto le vesti, il Rio stituta coreana che gli elargi- p UN TUFFO NELLA LUCE pire che si tratta di uno sbocco correnti sogni infinite volte già
p Mondadori, pp. 196, € 18,50
domestica e popolare, che terrà dei pensieri, adatto for- sce visite a cadenza settimana- p L’autore presenterà il suo ro-
determinato in lui, uomo del- sognati». La condivisa fragilità
stride con le tendenze se alle meditazioni e al pas- le. E ascolta soltanto un simpa- manzo al Festival di Mantova l’Occidente, da imprecisati sen- e fatica di vivere trasformano in
odierne, celebrative e uffi- seggio dei solitari. tico portiere di notte (testimo- mercoledì 8, h. 17 si di colpa, da un sodalizio che, compassione l’antico disprezzo.
ciali. Anche dopo l'annes- Alcune innovazioni della ne partecipe dell’intera vicen- per quanto settario, lo strappa Decide d’istinto da che parte
sione al Regno d'Italia, dei toponomastica (molte erano da) che lo ragguaglia sull’anda- all’arida solitudine. stare. Quando rinuncia a farsi
nomi risorgimentali attec- giunte nel 1889) sostituisco- mento del tempo, annuncian- care un lavoro diverso, fa appe- E’ il capitolo meno riuscito, e saltare in aria per un perverso
chisce il solo Garibaldi, ma no nomi poco graditi come do una inevitabile e non meteo- na in tempo a salutarlo con gli poco credibile, del romanzo, che disegno e, alla stregua dei pom-
il Campo Bandiera conti- Calle sporca, Calle delle sco- rologica tempesta. occhi, da grattacielo a grattacie- forse non a caso diventa digres- pieri accorsi alle Twin Towers,
nua a esser chiamato della azze, e il Rio terrà degli As- Con un telescopio Benny lo, e si getta nel vuoto. Il dolore sivo (sui rituali sciiti, sui focolai sacrifica la sua vita per salvare
Bragola, e la via Vittorio sassini, posto pericoloso do- spia la vita, insensata ai suoi non conosce barriere. di guerra in Libano e a Gaza, sul le persone imprigionate in un
Emanuele più umilmente ve sin dal 1128 si era proibito occhi, che si svolge nei diversi Il racconto potrebbe finire volto anche moderato del- «normale» incendio. Romagnoli
la Strada Nova. Anche il l'uso delle «barbe postice al- piani delle torri gemelle. Ma a questo punto, seguendo un l’Islam) mettendo a profitto la assegna all’episodio la data di
campo Ugo Foscolo rimane la greca» che solitamente sui tracotanti emblemi del po- percorso che si svolge senza familiarità dell’autore con il Me- un altro 11 Settembre: un chia-
quello delle Gatte, il campo erano portate di notte dai tere irrompe l’apocalisse, si av- smagliature, registrato con un dio Oriente. La barra si drizza ro, insistito rovesciamento di
Cesare Battisti quello della malfattori per non essere ri- ventano, in quell’11 Settembre, linguaggio freddo e teso. Ma nella parte conclusiva del ro- senso, rispetto all’eccidio che ha
Bella Vienna. conosciuti. gli aerei dei terroristi islamici. Benny (e con lui Romagnoli) si manzo quando Benny, deluso contemplato, quella volta, dalla
Kim, che si trova lassù per cer- concede un ben altro azzardo. dagli opportunismi e dai «tradi- sua solipsistica «torre».

GIANANDREA
PICCIOLI Letteratura e mercato Riassunto e bilancio
E ce rifà co’ Angelica,
dicono a Roma per indicare i del dibattito estivo su cultura «alta» e «bassa»
tormentoni ciclici. Quest'estate
ne ha visti tanti, dall' improvvi-
sa scoperta della grandezza de-
gli scrittori italiani under 40 fat-
ta sul Sole 24 ore al «caso Man-
cuso», il teologo che dopo 15 an-
E ora diteci qual è
il romanzo farlocco
ni si accorge che il proprietario
della casa editrice in cui pubbli-
ca i suoi bestseller è un po' biri-
chino. Ma il tormentone più Ferruccio Parazzoli Carla Benedetti
classico è forse quello su cultu-
ra alta e cultura bassa, succes- te oggi tutto sembra radicalmen- marginalizzazione residuale del- semblaggio dei temi ma ricco di le obiezioni di Cordelli, provviso- c. di A. Zaccuri, Medusa), critico
so e qualità, intrattenimento e te mutato: la società si è sfrangia- la letteratura, come i famosi sol- spunti acuti, nati dall'esperienza riamente alleato col perfido Mo- umorale, fulmineo, talvolta ingiu-
letterarietà. Da quando la cultu- ta, il consumo culturale unifor- dati giapponesi nella giungla. di chi è narratore in proprio e ha riarty di Ferroni, e cioè Baricco, sto, ma sempre consapevole di
ra si è democratizzata e poi (ma mato a livello planetario e insie- Segnalo un po' alla rinfusa, anni di lavoro editoriale alle spal- già bersagliato a pallettoni per i una tradizione, non ha bisogno di
non è la stessa cosa) è diventata me segmentato in nicchie minori- partendo da due libri che non le; e il brillante Come funzionano i suoi Barbari in un saggio del ricorrere ai mitici francofortesi
di massa e l'editoria artigianale tarie, alibi per cultori dei grandi romanzi. Breve storia delle tecni- 2006, Sul banco dei cattivi (Don- per prospettare una «narrativa
è diventata industria e gli uffici numeri. Il pedagogismo, illumini- Dal «caso Mancuso» che narrative per lettori e scrittori zelli). Cordelli obietta che «il nuo- come forma di conoscenza della
commerciali hanno prevarica- stico o cattolico, è stato sostituito (Mondadori) di James Wood, cri- vo secolo non è simile ai due pre- realtà e strumento per l'allarga-
to sulle direzioni editoriali, la dalla pubblicità e dall'apologia ai blog-duelli su scrittori tico del New Yorker, abile e cor- cedenti e che vivere in esso come mento della sensibilità morale».
querelle tra apocalittici e inte- dell'esistente (e non mi pare un ed editoria, è sempre diale dipanatore di nodi teorici se non vi fosse stata soluzione di E ai bei tempi Pampaloni e Mila-
grati non ha fine. Il saggio di gran cambio, anche se Andrea della letterarietà, edonista di gu- continuità è un'illusione» e che le no, senza mai flirtare con ideolo-
Eco è del 1964, prima c'erano Romano sul Sole celebra nella la stessa querelle tra sto («Leggiamo narrativa perché categorie critiche vanno ritarate gismi, pedagogismi, egemonie
state la scuola di Francoforte, «rappresentazione non più colpe- apocalittici e integrati la narrativa ci piace, ci tocca su parametri diversi da quelli di più o meno reali, son stati un rife-
la Dialettica dell'Illuminismo, volizzante dei desideri degli italia- emotivamente, è bella ecc.: per- Adorno. Segue ampio dibattito, rimento sicuro per generazioni
Benjamin e la perdita dell'aura, ni così come essi sono realmente hanno a che fare con le discussio- ché è viva e noi siamo vivi».). Ma che interseca quello sugli autori di lettori. Come Raboni e Baldac-
la riproducibilità tecnica dell' (…) un potenziale di emancipazio- ni estive ma possono dare indica- poi anche saggi come Scritture a italiani di oggi, con interventi di ci e Siciliano… E ancor oggi Ma-
opera d'arte e via analizzando. ne degli spiriti animali della na- zioni in proposito: Inventare il perdere. La letteratura degli anni Berardinelli, Cortellessa, Golino, gris o Mondo o La Capria o Segre
Preistoria. Tra postmoder- zione»). Ma, se mutano i termini mondo. Teoria e pratica del raccon- zero (Laterza), di Ferroni, che de- Onofri, Paccagnini, La Porta… e altri pochi grandi vecchi.
no e globalizzazione e contami- esterni e quantitativi, la querelle to (Garzanti), di Ferruccio Paraz- nunciando l' «evaporazione di Ma il rimpianto Giuseppe Bonu- La discussione si dilata sul
nazioni e web e trash imperan- resta viva, segno forse di una zoli, lasco nella struttura e nell'as- una cultura critica» ha suscitato ra (L'industria del complimento, a web, dove accanto a interventi
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SABATO 4 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA V

DIALOGHI IN VERSI
MAURIZIO CUCCHI
ANDREA La prima voce è quella di

I nostri sogni
CORTELLESSA
Ulisse, rapinatore anaffettivo e
In copertina di San- in apparenza cinico ma in real-
gue mio, il nuovo romanzo di tà galantuomo (secondo l’etica
Davide Ferrario, c’è il volto autre del mondo criminale),
di una donna; giovane, e do-
lorosamente bella. Pratica
da tempo comune, questa,
che esce dal carcere dopo di-
ciotto lunghi anni; la seconda
quella di Gretel, figlia ventenne
a occhi liquidi
nell’editoria dell’intratteni- che non ha mai visto e che lo
mento di massa. Ma per una
volta quella faccia non è lì
contatta, fra mille incertezze,
perché s’è scoperta affetta da
Le «Microfiabe» di Recalcati,
per adescarci; è infatti Ka- una malattia incurabile e vuol tra sensibilità e decoro stilistico
sia Smutniak nell’ultimo essere accompagnata in un
film di Ferrario, Tutta colpa viaggio della speranza all’altro
di Giuda. Opera raffinata e capo d’Italia. Anche Ulisse è in- cani … / Fiuterai la terra per-

N
on si può dire che
ambiziosa - e dunque, poi- Claudio Recalcati sia ché è del cane / virtù trovarsi
ché siamo in Italia, poco pre- I due personaggi un esordiente. Ha in- una dimora, o dell'uomo / che
miata al botteghino - sospe- fatti già al suo attivo diversi li- trova requie nel suo muso an-
sa com’era fra docu-fiction vividamente contrastati bri, e nel 2002 era stato il vin- sante, / un guaito. E' un sogno a
sull’universo carcerario di uno scrittore-regista citore di quel Premio Monta- occhi liquidi, / la casa è nella la-
(dal volto dell’attrice, a ben le, voluto da Maria Luisa Spa- crima e non nel luogo. / Avrai
guardare, siamo divisi dal che non scade mai ziani, e che ora non c'è più. per abitudine / un volto fiero
nello «sceneggiaturese» Ma il libro che è appena usci- che ti accompagnerà».
«Sangue mio»: to, Microfiabe (Mondadori, Per queste ragioni: forza
certo, ma finisce per accettare. pp. 94, € 14), oltre ad essere il espressiva, controllo stilisti-
un rapinatore Durante l’odissea on the road, suo migliore e il più persuasi- co, legame attivo con una tra-
galantuomo esce su una Panda a gas scassata, vo, lo colloca in una posizione dizione, anche recente, è con-
lentamente cede il muro di di rilievo tra gli autori della sigliabile ai nostri lettori che
dal carcere estraneità fra i due - il muro sua generazione, che è quella chiedono ragguagli. Tra que-
e riscopre gli affetti che Ulisse si porta dietro an- dei nati negli anni Sessanta. sti voglio segnalare Chiara
che fuori dal carcere. La vera Recalcati è nato esattamente Merlo, che a sua volta riesce a
retinato d’una gabbia), me- salvezza consisterà nell’Itaca alla fine del 1960, e alla soglia muoversi su circostanze di fi-
ta-film e narrazione «diret- Davide Ferrario regista e scrittore: esordì con «Dissolvenza al nero» del loro rapporto ritrovato - in- dei cinquant'anni si segnala sica concretezza: «rizza la cer-
ta» (ma nella forma iper- ventato, anzi. per una vena realistica molto vice / si spezzi in un sordo
straniata del musical). Una sinossi del genere po- energica, che sfocia a volte in /scoppio radente ardente di
Dei nostri registi Ferra-
rio è fra i più «letterati» (se- Ferrario Padre e figlia trebbe far temere il più effera-
to mélo; ma, dice Gretel, «è co-
narrazioni di sapore anche
iper realistico, in virtù di una
grano /la terra pulsa ancora e
scuote /le vene di chi scampò
condo in questo, forse, al solo me la storia è raccontata che
Emidio Greco): ha alle spalle si ritrovano on the road rende tutto diverso». Una sto-
violenza espressiva non co-
mune e di una capacità di per- Una vena realistica
una copiosa attività di critico ria che, senza nulla perdere di lustrazione febbrile e visiona-
molto energica,
Una scassata
e organizzatore cinemato- questa leggibilità «prima», più ria di mondi - tra reale e im-
grafico nonché un romanzo, volentieri si segue in virtù della maginario o onirico - che pre- una perlustrazione
Dissolvenza al nero, su un epi- «grazia bislacca» con cui si di- sentano aspetti a volte di una
sodio misterioso della biogra- panano le memorie di mala e concretezza sinistra. febbrile e visionaria
fia-enigma di Orson Welles. carcere, fuori da ogni stereoti- Eppure Claudio Recalcati di mondi spesso sinistri
E credo sia proprio dalla let-
teratura che Ferrario tragga
la sua prima qualità, che è
quella di sospendere ogni sto-
auto a gas po, nelle quali Ulisse campeg-
gia con sofferta inautenticità
(«tipo un po’ da cinema» qual
è): «ogni cosa che facevamo»,
sa raccontare questo suo
mondo, tutt'altro che quieto,
con sensibilità e decoro stili-
stico, controllando quindi i
nel sonno /da macerie d'erba
e luce /giovani per sempre sa-
ranno /le tue gambe graffiate

per Ulisse
ria fra la realtà più immedia- riflette, «era eccessiva e insie- materiali e non lasciandosi so- bagnate /succhia acre è il sa-
ta e la sua più evidente simu- me tremendamente regolare» praffare dal loro carattere a pore /del cielo che muore». Il
lazione. I suoi film (formida- («regolari», proprio, i carcerati volte esplosivo. La sua è una consiglio che posso darle è
bile per esempio Guardami, chiamano le persone libere); dizione aspra ma netta, dai quello di cercare maggiore li-
del 2002) hanno una forte mentre Gretel, col suo nome da contorni evidenti; i suoi per- nearità e di ricorrere meno a
elaborazione concettuale e bocca, per capirci, il retrogu- fiaba, vive la sua penultimità in corsi si mostrano efficaci e at- effetti speciali. La ricerca del-
strutturale ma anche un pi- sto di «sceneggiaturese» - com- «una luce fuori dal mondo». tenti, sempre attendibili nelle la semplicità premia sempre.
glio diretto, quasi brusco - so- pitini tutti chiacchiere e distin- La sfida, si diceva, è quella scansioni metriche. Fortuna- Un'indicazione che potreb-
prattutto, fortemente emoti- tivo, dialoghi scoppiettanti e agli stereotipi che tutti asso- tamente, anche per il lettore, be tornare utile anche ad Ales-
vo. La poetica di Ferrario colpi di scena a gogò - che infe- ciamo al mondo del carcere. il suo lavoro si appoggia sull' sandra Cavallari, che, a sua vol-
consiste nel preparare con la sta le prove narrative di cinea- Uno dei luoghi comuni più du- uso accorto e personale di im- ta, mostra intensità e utili
massima cura un ordito la sti, sul piano visivo, virtuosi ri a morire, da esistenzialismo portanti modelli letterari, e asprezze: «Sta la follia /come
cui forma ultima, però, si pic- quanto e magari più di lui. Coin- di terza mano, è che il mondo dunque sulle basi di una tradi- un avvoltoio /come un filo di ra-
ca di lasciare al caso. Il suo è volge eccome, la storia di San- sia appunto una prigione. Ma zione letterariamente nobile. gnatela / sospeso nel sole. //E'
un combinato disposto di vir- gue mio: imperniata su due per- chi conosce il carcere sa bene Basti pensare a un capitolo avere un cuore /è un suggeri-
tuosismo e improvvisazione: sonaggi vividamente contrasta- quanto sia diversa, la vita, lì come «Il seme ferito», il cui ri- mento sconosciuto, /un attimo
un cinema jazz insomma o, ti ai quali viene lasciata la nar- dentro. L'ardua felicità che si ferimento è precisato nella / prima dell'equilibrio». Cerchi
direbbe lui, «al brucio». p Davide Ferrario razione (e delle cui voci si pote- respira invece, alla fine di San- dedica a Dino Campana. Un di appianare i toni, evitando in-
Simile la struttura di que- p SANGUE MIO va desiderare, magari, una gue mio, coincide col raggiun- esempio da queste Microfia- crespature forzate, e mi faccia
sta sua opera narrativa se- p Feltrinelli, pp. 191, € 16 maggiore connotazione lingui- gimento miracoloso di un fuo- be: «E fiuterai la terra come i leggere altro, se vorrà.
conda. Che non lascia mai in stico-espressiva). ri irriducibile.

2) E' vero che l'editoria si è ti, frequentarle, aspettare con pa- dovrebbero svincolarsi dal mo-
americanizzata e appiattita sul zienza che procurino il libro desi- dello televisivo e dotarsi nuova-
mercantile. Ne L'esca di Donald derato. Creare isole di libertà un mente di un'informazione cultu-
E. Westlake (Alacrán) lo scritto- po' dappertutto, utilizzare il web rale e di una critica che distingua-
re in disgrazia dice all'amico for- come canale di informazione e no chiaramente tra prodotto far-
tunato: «In tutte le librerie delle diffusione, fare guerriglia media- locco e prodotto buono, tra in-
grandi catene commerciali c'è un tica (il caso Cortellessa dimostra trattenimento ed estetica, se que-
computer e il computer dice, per che è possibile). sta parola ha ancora senso. Per
esempio, “delle cinquemila copie 3) E' sempre saggio non esse- vini e ristoranti nessuno si sogna
del suo ultimo romanzo che ab- re moralisti o ideologici: tra le di raccomandare il vino in carto-
biamo preso ne abbiamo vendute pieghe, sostiene con ragione Car- ne o i bar della pausa pranzo (che
solo tremilacento, quindi non or- la Benedetti, anche i grandi grup- pure assolvono a un' utile funzio-
dinate più di tremilacinquecento pi pubblicano cose ottime. Solo ne), non si capisce perché farlo
Franco Cordelli Alessandro Baricco Giulio Ferroni del prossimo”». Il bestseller è or- che le trascurano o non le sosten- per i libri. Non è che il pubblico
mai un genere a sé, anziché un non vuole «annoiarsi», come so-
rancorosi o paranoici si trovano Ballestra nel primo numero del controverso saggio, ripreso in evento fortunato ma eccezionale. Rimpiangendo stengono amministratori, diret-
dibattiti più interessanti di molti nuovo Alfabeta. un articolo su Repubblica (26.VI- Il libro di Paolo Di Stefano, Potre- tori generali, assessori vari:
ospitati sulla carta stampata. A Da questa parzialissima ras- II), quasi a dire: attenti, vi tra- sti anche dirmi grazie (Rizzoli), ne la generazione di critici quando ha un'alternativa di soli-
esempio sul blog Lipperatura il segna si può ipotizzare una svol- stullate in polemiche di retro- parla ampiamente. Ma vi si con- che non flirtava to sa scegliere. E anche oggi non
film-documentario di Andrea ta? Si vede qualche crepa in un si- guardia, mondo e senso sono al- frontano anche concezioni diver- mancano critici di valore, anche
Cortellessa e Luca Archibugi, stema informativo citofono dei trove, ha un'utile funzione dissa- se dell'editoria, esemplificabili con ideologismi, nella generazione di mezzo, an-
Senza scrittori, sullo strapotere potentati di ogni genere (anche cratoria. Non si può finger di vi- emblematicamente nelle intervi- pedagogismi, egemonie che tra i giovani: magari non han-
dei grandi gruppi editoriali e de- l'industria culturale lo è)? Non vere ai tempi di Cecchi e D'Ami- ste a Stefano Mauri (l'editore de- no l'autorevolezza di quelli di una
gli uffici commerciali a danno del- credo. Ma sono possibili alcune co, bisogna attrezzarsi critica- ve intercettare i gusti del pubbli- gono: si capisce che le pubblica- volta, ma non è colpa loro: l'epo-
la letteratura «vera», ha innesta- considerazioni. mente per capire la dislocata si- co e adeguarvisi) e a Calasso (l' no con sofferenza. Ma anche nel- ca non lo consente. Non si preten-
to un'accanita discussione, am- 1) E' vero che l'universo cul- gnificatività delle nostre espe- editore deve tener fede alla sua la produzione mercantile ci sono dono teorizzazioni o sistemi gene-
pliatasi ulteriormente in un ser- turale è cambiato. Baricco indul- rienze. La mia percezione dei proposta e crearsi un pubblico fe- autori di buon livello. Oreste Del rali, più adeguati a un ambito ac-
rato confronto tra Wu Ming e ge forse troppo ai suoi barbari, brandeburghesi ascoltati sull dele che progressivamente si am- Buono diceva che se la vita è una cademico che alle pagine di un
Cortellessa stesso sulla «lettera- la democratizzazione rischia di I-pod nella sala d'attesa della plierà). A questo punto il proble- prigione è doveroso evadere, ma- quotidiano: solo un orientamen-
rietà». Su un film visto da pochis- trasformarsi in proletarizzazio- stazione Termini, tra africane in ma, per i libri di minor tiratura, è gari con un bel thriller. L'essen- to utile al lettore e all'autore. E
simi al 4 luglio c'erano già 111 pa- ne, il consumo non è di per sé si- costume, pensionati italiani e ba- la conquista di visibilità su banco- ziale è non contrabbandare co- per questo un collegamento tra
gine di interventi... E la denuncia nonimo di qualità (e su questo danti dell'Est è sicuramente di- ni ricolmi di materiale di «intrat- me alta la letteratura di genere: storia e invenzione, testo e conte-
dell' industria culturale di massa Arbasino ha scritto cose più gu- versa da quella del margravio tenimento aeroportuale», come sono diverse le finalità ed è bene sto, parola e lingua, critica ed ese-
è ripresa con buoni argomenti, stose del vino californiano con Christian Ludwig ma anche da diceva Bonura. Occorre sostene- dichiararle anziché confondere gesi. In sintesi, fare storia del pre-
estesi anche al cinema, da Silvia cui si aprono I barbari), ma il suo quella di mio padre. re le piccole librerie indipenden- Camilleri con Gadda. I giornali sente. Perché non provare?
VI Storie e personaggi
SALVATORE SETTIS EDOARDO BONCINELLI SATIRA
Artisti e committenti Verso l’immortalità AltanTerapia e Staino
= Il direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa = E se diventassimo (quasi, almeno) immortali, tali i = «Uno nasce e poi muore. Il resto sono chiacchiere».
Salvatore Settis, che ha inaugurato ieri a Sarzana il progressi che va compiendo la scienza? E’ la certezza o la L’amara saggezza annidata nella satira. Due tra i suoi
Festival della Mente, è autore del saggio Artisti e speranza o la non troppo buona novella che Edoardo maggiori protagonisti, Altan e Staino, a confronto oggi
committenti fra Quattro e Cinquecento (Einaudi, pp. Boncinelli, fisico e genetista, comunica nella Lettera a un a Sarzana. Nell’occasione sarà presentata una summa di
234, € 21, postfazione di Antonio Pinelli ). Il laboratorio bambino che vivrà cento anni (Rizzoli, pp. 204, € 18). Con Altan, AltanTerapia (Salani, pp. 160, € 11), «come
artistico dell’Italia rinascimentale, da Giorgione (a cui un punto fermo: non è importante solo vivere, ma dare un sollievo alla vita quotidiana». Nella prefazione-
sono dedicati tre saggi) a Mantegna, da Leonardo a senso alla vita. Boncinelli è tra gli ospiti di Sarzana. «La mente filastrocca, Stefano Benni inneggia ad «Altan che si
Leon Battista Alberti. Un volume nato dal desiderio «di e il corpo» è il tema della sua analisi in tre tempi. Il primo ieri, ispira ai fratelli De Rege», ad Altan «fumettista casto»,
meglio intendere quali fossero, in quell’età, le pratiche dedicato al periodo della formazione. Oggi e domani, alle ad Altan che «ha inventato un cane a pallini che fa
Part. da «Madonna della socio-culturali che articolavano il rapporto di 23.15, spalti Fortezza Firmafede, esaminerà la stagione della impazzire la bimba» (la Pimpa, no), ad Altan che «vive in
Vittoria» del Mantegna committenza, e se sia a noi possibile ripercorrerle». maturità e quella (opzionale) dell’invecchiamento. un castello da cui esce solo con la luna piena».

Frugoni «La voce delle immagini»:


mille anni di iconografia parlante
CLAUDIO ALESSANDRO
FRANZONI

Imbattersi in una fo-


to di Aldo Moro tra riprodu-
zioni di miniature medioeva-
Dal Medioevo BARBERO

Negli anni convulsi


prima del 1861, tre uomini
hanno assunto le iniziative
li è spiazzante, ma non avvie-
ne a caso: infatti la foto ri-
trae l'uomo politico democri-
stiano mentre compie un ge-
sto che esisteva anche nel
a oggi, unisci epocali da cui è nata l'Italia
unita, oppure hanno evitato
di bloccarle quando avreb-
bero potuto farlo. Sono loro
che hanno preso tutte le de-
Medioevo, quello di chi argo-
menta e discute. L'occasione
di questa sorta di corto cir-
cuito visivo è offerta dal li-
indice e pollice cisioni cruciali, per lo più
sotto pressione, in fretta e
furia, coll'angoscia di non
poter prevedere con certez-
bro che Chiara Frugoni dedi- za le conseguenze.
ca alla «voce delle immagi- re moderno tende a leggere co- Questi tre uomini, Ca-
ni» medievali. Non siamo da- me secondari o puramente orna- vour, Garibaldi e Vittorio
vanti a un trattato sistemati- mentali erano invece essenziali Emanuele II, si disprezzava-
co ma, come dichiara l'autri- agli occhi del fedele medievale: il no e si odiavano a vicenda,
ce, a un «vagabondaggio in cardellino, il pettirosso, il coral- anche se i due politicamen-
un ideale museo di iconogra- lo, le ciliegie che a volte compaio- te più distanti, il re e il gene-
fia medievale» e allo sforzo no accanto al Bambino, ad esem- rale, erano capaci d'una cer-
di riconoscere il senso di ope- pio, rimandano al colore del san- ta ruvida sintonia.
re nate in un contesto quan- gue e alludono alla sofferenza Cavour, che era l'unico
to mai lontano dal nostro. della Passione. dei tre ad avere un caratte-
Del resto accade davvero, in La morte in croce di Cristo re calcolatore e un'intelli-
un museo o in una mostra re- viene osservata anche da un'an- genza analitica, seguiva tut-
ali, di trovarsi davanti a im- p Chiara Frugoni golazione speciale, quella della te le mosse di Garibaldi
magini per nulla chiare o con p LA VOCE DELLE IMMAGINI gestualità medievale, ambito a pronto, a seconda dei casi,
dettagli indecifrabili; e come p Einaudi, pp. 328, € 35 cui è dedicata la prima parte del ad applaudirlo come un
se non bastasse a volte il visi- volume; ed è proprio vero che «l' eroe o a farlo arrestare; col
tatore trova il solo aiuto di iconografia è la custode dei ge- re si sforzava d'esser pa-
«indigeste didascalie». sti», come sosteneva pochi anni
Da medievista abituata or- fa Henry Mottu in un saggio - Il Camillo su Vittorio
mai da molto tempo a interro- gesto e la Parola - edito dalla Co-
garsi sul valore storico delle munità di Bose. Ecco dunque uomo: «Desidero da
animarsi il corpo dell'uomo me- lui un solo favore, Illustrazione
Un gesto emblematico dievale e interpretare i movi- di Franco Bruna
menti del dolore, della compas- rimanerne il più per Tuttolibri
dell’argomentazione sione, della sofferenza spiritua- lontano possibile»
e della disputa, le, dell'umiltà, ma anche i gesti
del potere, del comando, della ziente, ma ci sono testimo-
dai santi ai politici, sottomissione. I movimenti del nianze di occasioni in cui lo
come Moro e Fini corpo tradotti in figure immobi- chiamò traditore, prese a I padri dell’Unità Si disprezzavano
li e silenziose impongono per calci le seggiole della reggia
opere d'arte, Chiara Frugoni forza il ricorso a soluzioni icono- e gli ricordò che ai re, quan- e assunsero (o evitarono di bloccar
accompagna così il lettore in grafiche speciali; una delle più do fanno troppe stupidaggi-

Il Re, Cavour
un percorso che tocca temati- frequenti è quella della «mano ni, poi tocca abdicare. Il giu-
che diverse - e talora impegna- San Paolo, mosaico sec. XII parlante», cioè del palmo della dizio di Camillo su Vittorio
tive - senza mai adottare lin- mano aperto verso lo spettatore è riassunto in una delle sue
guaggio e toni troppo speciali- per spiegare che il personaggio lettere: «Come rappresen-
stici, e questo nonostante la tante del principio monar-
presenza di consistenti riferi- Un vagabondaggio chico, come simbolo dell'
menti bibliografici. Al contra- Unità, sono pronto a sacrifi-

comari del R
rio, la studiosa dimostra la ra- attraverso i dettagli care al re la vita, le sostan-
ra capacità di rendere sempli- che esprimono la fede, ze, ogni cosa infine; come
ci le cose senza banalizzarle. uomo desidero da lui un so-
Come veniva reso lo spazio il potere, il carattere, lo favore, il rimanermene il
nel Medioevo, prima dell'affer- le idee e le passioni più lontano possibile».
mazione della prospettiva bru- Garibaldi era un repub-
nelleschiana? E come si indica- in questione sta parlando, con- blicano convinto, ma fin i napoletani avessero inter-
va la santità di un personag- versando, discutendo. Natural- dall'inizio si rassegnò a un' cettato Garibaldi in mare
gio? Come si raffiguravano gli mente uno degli aspetti più inte- Italia monarchica come all' mandandolo alla forca, sa-
«altri»? Il cappello a punta era ressanti di questo «vagabondag- unica possibile, ed evitò di li- rebbe stato un peccato, ma
il contrassegno degli Ebrei, gio» attraverso la gestualità me- tigare col re. In compenso dopo tutto la sua morte
mentre ai malvagi si forzava- Aldo Moro dievale è dato dal confronto tra aveva orrore di Cavour, e avrebbe molto facilitato le
no i tratti del volto, dipingen- le epoche e dalla scoperta di for- all'indomani dell'Unità lo cose. «Che bel monumento
doli a volte con la pelle nera. me che persistono, scompaiono accusò in piena Camera di gli avremmo fatto!».
Ciò non toglie che vi fossero o cambiano di segno: tra il Me- aver progettato «una guer- Quanto a Cavour, il re lo
Alessandro
dei neri «buoni», come nel ca- dioevo e l'Antichità da una par- ra fratricida» ai danni dei detestava e lo temeva, pur su-
Barbero,
so di uno dei tre Magi e di San te, ma anche tra il Medioevo e garibaldini; la bagarre che bendo il suo ascendente;
oggi a Sarzana
Maurizio, in origine San Mau- oggi. Incontriamo gesti per noi ne seguì può aver seriamen- quando d'Azeglio ebbe per la
ro («moro»): due foto - bellissi- consueti che rivelano però una te accorciato la vita del con- prima volta l'idea di nominar-
me come tutte le altre del volu- storia inattesa, come le mani te, che un mese e mezzo do- lo ministro, fu l'unico a veder
me - presentano la straordina-
ria statua della cattedrale di
Magdeburgo in cui il santo vie-
giunte nell'atteggiamento della
preghiera: si trattava della posi-
zione assunta dal vassallo da-
po s'ammalò improvvisa-
mente e morì.
Re Vittorio considerava
chiaro nel futuro del gover-
no: «Ma come, non veggono
lor signori che quell'uomo lì li
Tre ritratti per
ne minuziosamente descritto vanti al potente di cui diventava i democratici come Garibal- manderà tutti colle gambe all'
nella sua qualità di guerriero, «homo» (da qui deriva il termi- di volgari canaglie, promi- aria?» (ma parlava in piemon- AL FESTIVAL DELLA MENTE
con tratti espressamente «mo- Gianfranco Fini ne «omaggio»). E, soprattutto, se all'ambasciatore austria- tese, e disse di peggio). Nei Abbiamo chiesto allo storico e narratore
ri» nel volto, resi ancor più net- incontriamo forme che hanno co di «schiacciarli come mo- momenti di buonumore lo Alessandro Barbero (sopra, a sin.) di
ti dalle tracce di policromia. mantenuto per secoli una identi- sche» e «impiccarli tutti chiamava «il maestro», e gli riassumere per i lettori di Tuttolibri i ritratti
Anche temi magari più con- rari, iscrizioni, costanti simboli- ca valenza, come quella del con- quanti», e ancora dopo l'in- faceva scherzi feroci, come dei padri del Risorgimento che ha
preparato per il Festival della Mente in corso
sueti vengono rivisitati e ricon- che e schemi figurativi vengono giungere l'indice col pollice, il ge- contro di Teano era pronto, fargli mangiare il cavallo fin-
a Sarzana: ieri ha presentato Cavour, oggi
siderati: la raffigurazione degli letti gli uni in rapporto agli altri, sto dell'argomentazione e della se necessario, a «stermina- gendo che fosse cervo; nei ca- (h.19,30) sarà la volta di Vittorio Emanuele,
angeli e delle loro gerarchie, le consentendo una comprensione disputa; appunto il gesto di Aldo re sino all'ultimo» il genera- si non rari in cui il conte s'era domani (h. 19,30) toccherà a Garibaldi.
scene della Passione, le imma- più piena delle immagini medie- Moro, ma a volte anche della po- le e i suoi seguaci: «La cana- momentaneamente dimesso Tra i numerosi altri appuntamenti del
gini della Madre e del Figlio, in- vali, come accade, ad esempio, litica odierna: basta riguardare glia è canaglia fino alla fi- dal governo si comportava co- Festival ideato e diretto da Giulia Cogoli
numerevoli ma per nulla ripeti- per le scene della Assunzione le foto della famosa discussione ne». Subito dopo lo sbarco me uno scolaretto in vacan- (sopra, a destra) ricordiamo oggi l’incontro
tive. Brani delle Scritture, ri- della Vergine. L'autrice dimo- pubblica tra Berlusconi e Fini a Marsala, confidò all'am- za. Con i successori di Ca- tra lo scrittore Vila-Matas e Andrea Bajani
flessioni teologiche, passi lette- stra che dettagli che l'osservato- dello scorso aprile. basciatore francese che se vour Vittorio si sentiva più si-
Tuttolibri
SABATO 4 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA VII

ENRIQUE VILA-MATAS PAOLO RUMIZ JAVIER CERCAS


Dublinesque La cotogna di Istanbul Anatomia di un istante
= Lo scrittore spagnolo Enrique Vila-Matas discute a = «Ballata per tre uomini e una donna». Paolo Rumiz, = Lo scrittore spagnolo Javier Cercas (Soldati di
Sarzana, oggi, con Andrea Bajani sul passaggio «da scrittore-viaggiatore, di bicicletta in treno, da Tre Salamina) domani a Sarzana a colloquio con Aldo Cazzullo
Gutenberg a Google». Da Feltrinelli esce il suo nuovo libro, uomini in bicicletta a L’Italia in seconda classe, racconta su «Fra letteratura e realtà». Sono le due dimensioni che ne
Dublinesque (pp. 246, € 18, traduzione di Elena Liverani), in versi La cotogna di Istanbul (Feltrinelli, pp. 184, caratterizzano il nuovo romanzo, Anatomia di un istante
la storia di Samuel Riba, ultimo editore letterario, in € 16): «”Ma voi che ne sapete dell’amore,” / diceva (Guanda, pp. 462, € 18,50, traduzione di Pino Cacucci). E’
pensione, a Barcellona. «Appartiene alla stirpe ormai sospirando il nostro Max / quando il discorso cadeva sul la ricostruzione narrativa del tentato colpo di Stato in
sempre più rara degli editori colti, letterari. E assiste tutti i tema / della passione che il mondo consuma...». Spagna, 23 febbraio 1981: il colonnello Tejero armi in
giorni commosso allo spettacolo di come il ramo nobile del Un’attrazione fatale a Sarajevo ‘97, d’inverno: lui, Max, pugno vìola il Parlamento. Tre figure così diverse, il primo
suo lavoro (...) vada estinguendosi». Di Vila-Matas, è un ingegnere austriaco, lei, Masa, è una vedova ministro Suárez, il tenente generale Mellado e il segretario
Feltrinelli ripropone Storia abbreviata della letteratura meravigliosa, misteriosa. Occorreranno tre anni perché del partito comunista Santiago Carillo, gli si oppongono (e Javier Cercas ritratto
portatile (pp. 108, € 7, trad. di Lucrezia Panunzio Cipriani). l’amore si accenda. Rumiz sarà oggi a Sarzana, h. 11,30. lo disarmano) restando letteralmente al loro posto. da Guido Scarabottolo

ra tremendamente difficile,
che avrebbe fatto perdere la
testa a chiunque: lo stesso LONTANO E VICINO
Cavour, che solo in apparen- ENZO BIANCHI
za era il più freddo dei tre e
forse era in realtà il più vio-
lento, dichiarò che faceva fa-
tica a non perderla («Me la
tengo di quando in quando
colle mani perché non fug-
Con Moby Dick
ga»). Si trovarono a governa-
re un processo che tutt'e tre
desideravano compiere, ma
nell’oceano cuore
con idee molto diverse sui
mezzi e sul risultato finale;
per loro gli anni del Risorgi-
Il viaggio di Barbara Spinelli
mento non si srotolarono, co- lungo le rotte del capitano Melville
me per noi, in un'irresistibile
sequenza di guerre, numera-

N
te dalla Prima alla Terza, di on è solo la Bibbia che la simpatia, con il rimorso». Re-
trattati, plebisciti e annessio- va tenuta a mente - co- stare saldi anche nell'oscurità pro-
ni, ma furono un presente di me saggiamente consi- fonda è insegnamento che signifi-
continua incertezza, aperto gliava Cesare Pavese - per sco- cativamente ritroviamo in uno
su un futuro torbido che nes- prire, in quel «curioso romanzo dei più grandi spirituali del XX se-
suno poteva indovinare. d'avventure» che pare essere colo, il monaco Silvano del Monte
Moby Dick di Melville, «un ve- Athos, che aveva l'inaudito corag-
Ciascuno si è rivelato ro e proprio poema sacro cui gio di scrivere, per se stesso innan-
non sono mancati né la terra né zitutto: «Tieni il tuo spirito agli in-
un grande politico, il cielo a por mano», come lo defi- feri e non disperare!».
anche l’ingenuo nisce Pavese stesso. Sono molti i Questa saldezza fiduciosa,
registri umani che consentono questa speranza contro ogni spe-
Generale, anche di cogliere tra le onde del mare ranza ci porta anche a interrogar-
il sovrano cialtrone aperto e le angosce della caccia ci sul nostro rapporto con la real-
alla balena bianca una riflessio- tà, perché, come osserva Barbara
Tutt'e tre sapevano di gio- ne sull'ossessione del male e sul- Spinelli, «il bene che non si cura
carsi tutto. Vittorio rischiava la strenue battaglia dell'uomo del reale (che è incurioso) finisce
il trono, e non mancò di dirlo per trovare senso e direzione al- per produrre cecità e ostinazio-
in faccia a Cavour: «Egregio la propria vita, anche e soprat- ne». Del resto «l'unica cosa da te-
Conte, voi avete 150 mila lire tutto a partire dalle sconfitte. È mere è che la tensione verso il vero
di rendita e qualunque cosa quanto fa in modo mirabile Bar-
accada per voi nulla cambia; bara Spinelli nel suo Moby Di- Una riflessione
ma sappiate che io non voglio ck o l'ossessione del male
ritrovarmi dove è finito mio (Morcelliana, pp. 128, € 10), che sull’ossessione del male
padre» (cioè, in esilio). Ca- riprende il ciclo di trasmissioni e sulla battaglia
vour in realtà non si giocava radiofoniche curato da Gabriel-
solo la carriera, ma la pelle, la Caramore per «Uomini e pro- dell’uomo per trovare
O

150
perché senza dubbio era sin- feti» di Radio Tre. senso alla propria vita
cero nelle parecchie occasio- In realtà la sempre acuta
o e si odiavano, ma si sostennero a vicenda ni in cui, davanti al rischio opinionista della Stampa, inter- si spezzi, che la rassegnazione o il
che tutta la sua politica an- vistata dalla conduttrice, non si risentimento prevalgano». Tensio-
re) le iniziative cruciali che portarono al 1861 dasse in rovina, minacciò di limita ad aprire squarci di com- ne che resta viva e feconda «solo
spararsi un colpo in testa. Ga- prensione su questo classico del- in presenza della varietà e di una

r, Garibaldi Libri d’Italia


ribaldi, poi, la pelle se la gio- la letteratura del Novecento, scelta libera».
cava ogni giorno: condannato ma allarga l'orizzonte sull'inte- Sì, la quotidiana, libera scel-
a morte a 27 anni dal governo ra opera di Melville, sulla sua ta dell'essere umano - che tende
sabaudo, sarebbe stato impic- comprensione della malinconia, verso il vero e che, in questa ricer-
cato da quasi tutti i suoi nemi- sul rapporto tra legge e giusti- ca, accetta anche la sfida del rela-
ci, se l'avessero catturato vi- zia, tra necessità e libertà, sull' tivo come «modo per irrobustire
vo, e in vita sua fu ferito sei accettazione della sconfitta, sul le idee cui più intensamente tie-

Risorgimento
volte in battaglia. ruolo della profezia nella lettu- ne» - è l'unica capace di aprire
Verso il 2011 Ebbene, questi tre uomini ra della storia. nuovi orizzonti di speranza. Sen-
che non si capivano e si dete- «La lettura - afferma la Spi- za dimenticare che l'orizzonte è
Riprende con una nuova stavano, che giocavano una nelli - è un modo di riscrivere visione sublime per chi lo contem-
partita così maledettamente dentro di sé quello che si legge». pla da riva nella quiete di un'al-
sequenza a zig zag tra Otto e difficile e con una posta in gio- E proprio opera di riscrittura ba o di un tramonto ma, è la den-
curo, ma per sua fortuna non Novecento la nostra serie co così alta anche a livello per- appaiono queste pagine che sca- sa lezione di Melville, «si stende
sapeva che cosa pensavano «Libri d’Italia» per i 150 sonale, riuscirono nei momen- vano nel profondo non tanto de- intorno disperatamente» per il
loro di lui; noi lo sappiamo ti cruciali ad azzeccare le deci- gli oceani quanto del vasto ma- naufrago che vede allontanarsi
grazie alla testimonianza del anni dell’Unità. Dei tre sioni giuste, a sostenersi a vi- re del cuore umano. «Io guardo ogni segno di salvezza.
ministro degli Esteri inglese, padri del Risorgimento, qui cenda quando altrimenti tutto nel profondo e credo», esclama Davvero, «narrare e scrivere
lord Clarendon: «Tutti sono descritti da Alessandro sarebbe crollato, a ingoiare Starbuck, il secondo del capita- sono modi non tanto per liberarsi
d'accordo nel giudicare il re principi e risentimenti in no- no Achab, che nel romanzo rap- dalla malinconia, quanto per ren-
un imbecille; è un disonesto Barbero, il più presente in me del bene comune, a intra- presenta «il legame con la real- derla feconda e, se mai possibile,
che mente con tutti». libreria è Cavour. Oltre alla vedere a fatica nella nebbia la tà, con i sentimenti umani, con uscirne dall'alto».
Giulia Cogoli
Questa, dunque, l'opinio- biografia di Andrea strada giusta e imboccarla ma-
dirige il Festival
ne che i grandi del Risorgi- gari controvoglia, anzi facen-
della mente Viarengo per Salerno
dosi violenza, perché avevano
(presentata su Tuttolibri il intuito che l'altra strada, cui
D’Azeglio aveva capito magari l'istinto li avrebbe fatti
15 maggio scorso) e
il Conte per primo:
r Sarzana «Quell’uomo lì
all’intervista, edita da Le
Lettere, di Rosario Romeo
volgere, portava all'abisso.
E' da questo, dal carattere
con cui reagiscono alle difficol-
li manderà tutti (la sua «Vita di Cavour» da tà e dalla capacità di prendere
(«da Gutenberg a Google»), i racconti di colle gambe all’aria» Laterza), si annunciano da le decisioni giuste sotto pres-
viaggio di Paolo Rumiz, «L’anima e sione, che si giudicano i politi-
l’iPpad« di Maurizio Ferraris, il dialogo mento avevano l'uno dell'al- Donzelli i «Discorsi per ci, non dall'abilità nella compe-
Altan - Staino, la bellezza secondo tro. E proprio rievocare que- Roma capitale». tizione elettorale o negli intri-
Banville, Goya visto da Didi-Huberman, le sto intrico di odi, rivalità, ge- ghi di corridoio. Ciascuno dei
lezioni di Zoja, Boncinelli, Diamanti. Da Donzelli è in uscita anche
losie, intolleranze e violenze tre, a modo suo, è stato un
Tra gli ospiti di domani: Robecchi, un «Garibaldi fu ferito» di
Giuseppe O. Longo, Lella Ravasi
malamente represse signifi- grande politico, e ci perdoni il
Bellocchio, Paolo Legrenzi, Gianni Celati, ca rendere loro l'omaggio Mario Isnenghi mentre conte che sarebbe inorridito
Javier Cercas, Recalcati, Magrelli, Natoli. più sincero, e stabilire una Laterza riproporrà «Il all'idea che questo complimen-
Tutti gli incontri sono a pagamento (da volta per tutte la loro gran- to potesse essere fatto agli al-
3,50 a 7 euro). dezza davanti alla storia. Risorgimento italiano» di tri due: anche l'ingenuo e im-
Per info: www.festivaldellamente.it Questi uomini si trovarono a Denis Mack Smith. politico Garibaldi, anche il re Illustrazione di Rockwell Kent per «Moby Dick» di Melville
comandare in una congiuntu- cialtrone e sleale.
SABATO 4 SETTEMBRE 2010 LA STAMPA VIII
Saggistica Tuttolibri
SABATO 4 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA IX

F. Fernández-Armesto Lo storico rilegge l’idea corrente di civiltà


come espressione della cultura umana in rapporto all’ambiente In breve
PASTOUREAU
MARCO

Dalle savane ai deserti


AIME I colori del tempo
«L'uomo è dentro la = Il massimo esperto di
natura». Questa frase è for- storia dei colori, il francese
se la chiave di lettura dell’ul- Michel Pastoureau, sarà tra gli
tima fatica dello storico Feli- ospiti del Festivaletteratura di

l’uomo è la sua natura


pe Fernández-Armesto, La Mantova: l’8 settembre,
nascita delle civiltà, che tenta Chiesa di Santa Maria della
di rileggere l'idea corrente Vittoria, h. 21 («L’historien et
di civiltà come espressione les animaux»); e il 9, Palazzo
luminosa della cultura uma- D’Arco, h. 18 («Colori e
na in un'ottica che invece le- società», con Marco
ga a filo doppio l'uomo con il dunque, in un certo senso, Carminati). Nato a Parigi nel
suo ambiente naturale. Sen- ecologia storica. 1947, storico medievista,
za mai cadere nel determini- Le frontiere ambientali so- titolare della cattedra di Storia
smo, Fernández-Armesto no cruciali e le civiltà si affer- del simbolismo in Occidente
compie un lungo excursus mano meglio quando si trova- alla Sorbona, Pastoreau ha
attraverso le società umane, no a cavallo di due o più am- legato il suo nome, fra l’altro,
analizzando il loro rapporto bienti, oppure occupano aree agli studi dei colori Blu e Nero
con la natura. Gli ambienti con microclimi differenti. At- in due libri pubblicati da Ponte
naturali, deserti, ghiacci, fo- tenzione, però, ci avverte Fer- alle Grazie. Per lo stesso
reste, mari, sono dati ogget- nández-Armesto, la classifica- editore esce ora I colori del
tivi, ci dice l'autore. Questo zione degli ambienti non è nostro tempo (pp. 230, € 16,
non significa che a pari con- una scienza esatta e non ba- traduzione di Monica Fiorini).
p Felipe Fernández-Armesto sta suddividere in tipologie Una sorta di enciclopedia
La relazione fra p LA NASCITA DELLE CIVILTA’ ambientali per individuare un portatile, o di alfabeto, da
p trad. di Irene Annoni e Valeria Pazzi tipo di civiltà. Per esempio, abbigliamento a cinema, da
ogni gruppo e il suo p Bruno Mondadori, pp. 620, € 48 quelle che Braudel chiamava daltonismo a farmacie, da
habitat: perché società talassocratiche, erano metropolitana a vino. Con
in realtà dominate da proprie- un’avvertenza d’autore: «Non
la Storia è in un certo tari terrieri e non sempre il è possibile comprendere i
senso ecologia storica mare era centrale nelle loro colori del tempo presente se
vicende. E poi non possiamo non in relazione a quelli delle
dizioni ambientali si svilup- dimenticare l'incontro con al- epoche passate, con i quali
pino culture e società uguali, tre popolazioni, che ha porta- hanno rapporti di continuità
ma che ogni gruppo umano to quasi sempre a innovazioni o, più raramente, di rottura». .
ha instaurato una determi- fondamentali. Un elemento Pastoureau ha curato i testi di
nata e particolare relazione un altro libro per l’editore
con il suo habitat. Una rela- Tra rigore scientifico Contrasto Croma. Tutti i
zione fatta tanto di azioni colori del mondo in 350
pratiche quanto di interpre- e scrittura avvincente: fotografie (pp. 480, € 49,90).
tazioni e costruzioni simboli- un lavoro teso Qui i colori esaminati,
che. Questa è, o meglio que- Lo storico inglese attraverso le immagini di
ste sono le civiltà. F. Fernández-Armesto a spiazzare la nostra paesaggi, volti, oggetti, sono
«Civiltà» è un termine visione eurocentrica sei: rosso, verde, nero, giallo,
scomodo e Fernández-Ar- A MANTOVA blu e bianco, «i colori base».
mesto lo sa bene. In molti ca- Felipe Fernández Armesto, nato a quanto mai importante, an-
si, la maggior parte, questa Londra da padre spagnolo nel ch’esso legato alle caratteri- CANTARELLA, ZOJA, NATOLI
parola viene spesa in funzio- stiche ecologiche: taluni am-
ne evoluzionistica. La civiltà
1950, è autore di Storia del cibo,
Amerig, Esploratori. Dai popoli bienti, dice l'autore, si sono di-
Cibo mentale
cacciatori alla civiltà globale,
è superiore alle culture dei
tradotti da Bruno Mondadori.
mostrati vere e proprie auto- = La collana «I libri del
popoli primitivi! Non a caso strade tra i popoli. festival della Mente» edita da
questo termine nasce nel- Interverrà due volte al Gli eventi, sostiene Fernán- Laterza e ora disponibile
Festivaletteraturadi Mantova.
l’Europa del XVIII secolo, dez-Armesto, si manifestano anche in e-book sul sito
Sabato 11, nella Chiesa di San
nel tentativo di distanziare e Maurizio, h. 20.45, con Marco
a caso entro limiti prefissati Bookrepublic, nata per ospiare
distinguere il più possibile Aime dialogherà su «Narrare la da un mix di forza di volontà le lezioni degli incontri di
l'uomo dalla natura. Infatti, Storia». Venerdì 10, Palazzo ed esigenze materiali. Le civil- Sarzana, si arricchisce di tre
uno degli elementi principali D’Arco, h. 21.30, parlerà sul tema tà possono sorgere ovunque e nuovi titoli. Di Eva Cantarella
che determinerebbero lo sta- «Quello che portiamo in tavola», il libro abbonda di esempi, dai ”Sopporta cuore...”La scelta
tus di civiltà è la città, massi- il rapporto tra cibo e cultura. popoli delle banchise artiche di Ulisse, l’eroe omerico
ma espressione di denatura- Una foto di Bruce Chatwin tratta da «L’occhio assoluto» (Adelphi, 1993) a quelli delle foreste equato- fabbro del suo destino oltre gli
lizzazione della vita umana. riali, dalle savane ai deserti, dei. Di Luigi Zoja, Centauri.
Questa altro non è che ra viene spesso indicata come to livello attraverso cui passa un tipo di rapporto: il rappor- dalle montagne agli altipiani. Mito e violenza maschile. Di
una autogiustificazione del- discriminante di civiltà, ma, fa la storia è un altro errore, che to con l'ambiente naturale «ri- Fernández-Armesto riesce, Salvatore Natoli,
l’Occidente, per asserire la notare l'autore, due capolavo- si fonda sull'idea di un modello creato, per effetto dell’impul- cosa rara, ad abbinare il rigo- L’edificazione di sé.
propria superiorità. Lo stes- ri letterari dell’Occidente, di sviluppo unico e positivo. so civilizzatore, in modo da re scientifico con una scrittu- Istruzioni sulla vita interiore.
so si potrebbe dire per il no- l'Iliade e l'Odissea sono poemi Insomma, spiegare cos'è soddisfare le esigenze uma- ra piacevole e avvincente, mai Zoja e Natoli anche
madismo, visto come stadio orali. Se abbandoniamo per una civiltà è come spiegare ne». Non esiste società che in priva di ironia. Tutto il suo la- quest’anno saranno a
antecedente e inferiore alla un istante il nostro etnocentri- cos'è il tempo. Scriveva San- misura maggiore o minore voro è teso a spiazzare la no- Sarzana. Oltre a presentare i
sedentarizzazione, ma sap- smo, ci accorgiamo che defini- t’Agostino: «Che cos'è il tem- non sia intervenuta sull’am- stra visione eurocentrica del- loro libri, terranno nuove
piamo che popoli nomadi di re una civiltà è molto più diffi- po? Se nessuno m'interroga biente circostante, non fosse la storia, anche perché, come lezioni: Zoja oggi («Alla
tutto il mondo hanno mo- cile che parlarne o intuirne le lo so. Se volessi spiegarlo a altro che per conservarlo e ga- scrive lui stesso: «La storia scoperta della mente: Jung,
strato una creatività cultura- caratteristiche. Attribuire chi mi interroga, non lo so». rantirsi la sopravvivenza. La s'intravede fra il fogliame: più attualità dell’individuazione»)
le pari e a volte superiore ai una scala di valori ai gruppi Ecco allora che l'autore pro- natura ci offre delle cose e noi si cambia la prospettiva, più e Natoli domani («Liberi
sedentari. Anche la scrittu- umani sulla base di un presun- pone di definire civiltà come le rimodelliamo. La storia è elementi vengono rivelati». nell’agire, capaci di fare»).
Classifiche Tuttolibri
SABATO 4 SETTEMBRE 2010
X LA STAMPA

N
emmeno il tempo di lasciar finire le vacanze ed ec- ziata e pestifera, e per di più con una tata convinta di sa- sata di provvidenziale liquidità nelle casse di minimum
AI PUNTI co riesplodere la fregola dello shopping: nella rile- perla sempre più lunga. Comunque è gantito il finale lieto, fax, anche se, forse, con un retrogusto amarognolo, per chi
LUCIANO GENTA vazione dell’ultima settimana d’agosto le fans del- festoso, hollywoodiano. La Kinsella, prima con 100 punti ha faticato anni a far scoprire e riscoprire gemme prezio-
la Kinsella han dato l’assalto al nuovo romanzo, il sesto che valgono oltre 10 mila copie, ha tolto a Silvia Avallone se della letteratura più colta, da Malamud a Carver, da
della serie più allegramente spendacciona nonostante le il piacere del vertice conquistato la settimana scorsa. E’ John Barth, Richard Yates, Alan Sillitoe a David Foster
Si ricomincia magre finanze, la mancanza di lavoro, l’incertezza del-
l’agognata ripresa. O magari proprio per questo: la lettu-
stata lei la ragazza d’Acciaio che, pur sconfitta di misura
allo Strega, si è presa la rivincita, piano piano superando
Wallace, infilandoci pure l’esordio di Valeria Parrella.
Ora si ricomincerà con le novità (si fa per dire) della ren-
ra come surrogato onirico di quel che non si può più fare il vincitore Pennacchi: e stasera riceverà pure il Campiel- trée dei «grandi»: come il thriller di Forsyth Il cobra e un
con la fregola spensieratamente. Per certi aspetti molto consolatoria:
perché lo shopping è una gran fatica, specie quando come
lo opera prima. Ma se riassumiamo qui «ai punti» le clas-
sifiche di luglio e agosto il ruolo di mattatore nelle vendite
ennesimo Camilleri, L’intermittenza (non è un giallo,
non c’è Montalbano), da Mondadori, il 7 e il 14 settembre.

dello shopping in questo caso è «mini», e ci si ritrova con una figlia, tutta
sua madre - la nevrotica sciocchina Becky Brandon -, vi-
spetta al duo Camilleri-Lucarelli: sono bastati i loro nomi
per targare un’estate 2010 con l’Acqua in bocca, una sor-
Per i piccoli editori, come sempre, lo shopping in classifica
tornerà ad essere davvero mini. E intermittente.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 57 46 45 39
1 2 3 4 5
I love mini Acciaio Canale Acqua L’ultima riga
shopping Mussolini in bocca delle favole

KINSELLA AVALLONE PENNACCHI CAMILLERI; LUCARELLI GRAMELLINI


MONDADORI RIZZOLI MONDADORI MINIMUM FAX LONGANESI

24
6 37
7 25
8 24
9 10 21

Un giorno Caterina. La caccia Terroni Non esiste


Diario al tesoro saggezza
di un padre...
NICHOLLS SOCCI CAMILLERI APRILE CAROFIGLIO
NERI POZZA RIZZOLI SELLERIO PIEMME RIZZOLI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Acciaio 57 1. I love mini shopping 100 1. Caterina. Diario di un padre... 25 1. Cotto e mangiato 18 1. La solitudine dei numeri primi 41 1. Torneranno le quattro stagioni 8
AVALLONE KINSELLA SOCCI PARODI GIORDANO CORONA
18,00 RIZZOLI 19,50 MONDADORI 16,50 RIZZOLI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 16,00 MONDADORI

2. Canale Mussolini 46 2. Un giorno 37 2. Terroni 24 2. È facile smettere di fumare... 15 2. È una vita che ti aspetto 26 2. Shrek e vissero felici... 7
PENNACCHI NICHOLLS APRILE CARR VOLO –
20,00 MONDADORI 18,00 NERI POZZA 17,50 PIEMME 10,00 EWI 9,00 MONDADORI 3,50 MONDADORI

3. Acqua in bocca 45 3. Il libro delle anime 16 3. Fotti il potere 8 3. Instant English 11 3. L’ombra del vento 24 3. Viaggio nel tempo 3 5
CAMILLERI; LUCARELLI COOPER COSSIGA; CANGINI SLOAN RUIZ ZAFÓN STILTON
10,00 MINIMUM FAX 19,60 NORD 17,00 ALIBERTI 16,90 GRIBAUDO 13,00 MONDADORI 23,50 PIEMME

4. L’ultima riga delle favole 39 4. L’eleganza del riccio 15 4. Don Vito. Stato e mafia... 5 4. The secret 11 4. Il giorno in più 22 4. Toy Story 3 4
GRAMELLINI BARBERY CIANCIMINO; LA LICATA BYRNE VOLO –
16,60 LONGANESI 18,00 E/O 18,00 FELTRINELLI 18,60 MACRO EDIZIONI 12,00 MONDADORI 3,50 WALT DISNEY ITALIA

5. La caccia al tesoro 24 5. Il palazzo della mezzanotte 15 5. L’odissea di Elisabeth Marsh... 5 5. Fate i bravi (0-3 anni) 8 5. Un posto nel mondo 20 5. La clessidra di Aldibah 4
CAMILLERI RUIZ ZAFÓN COLLEY RIZZI VOLO TROISI
14,00 SELLERIO 19,00 MONDADORI 22,00 EINAUDI 17,00 RIZZOLI 12,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

6. Non esiste saggezza 21 6. Irresistibile 15 6. Sognando Jane Austen a Baghdad 5 6. Gli uomini vengono da Marte... 7 6. La regina dei castelli di carta 20 6. Terzo viaggio nel regno... 3
CAROFIGLIO STEEL ROWLATT; WITWIT GRAY LARSSON STILTON
14,00 RIZZOLI 19,90 SPERLING & KUPFER 18,00 PIEMME 15,00 RIZZOLI 13,80 MARSILIO 23,50 PIEMME

7. Il tempo che vorrei 20 7. La biblioteca dei libri proibiti 14 7. Ad personam 4 7. Teoritest 5 7. Esco a fare due passi 20 7. Diario di una schiappa 3
VOLO HARDING TRAVAGLIO BERTOCCHI; FABBRI; BALBONI VOLO KINNEY
18,00 MONDADORI 17,60 GARZANTI 16,90 CHIARELETTERE 39,00 ALPHA TEST 9,00 MONDADORI 12,00 IL CASTORO

8. Il re dei giochi 14 8. Fallen 14 8. Vaticano Spa 4 8. Esercitest 5 8. Marina 19 8. La strada del successo 3
MALVALDI KATE NUZZI BERTOCCHI; FABBRI; BIANCHINI RUIZ ZAFÓN STILTON
13,00 SELLERIO 17,00 RIZZOLI 15,00 CHIARELETTERE 18,90 ALPHA TEST 13,00 MONDADORI 8,50 PIEMME

9. Mister Gregory 14 9. Breaking dawn 14 9. L’arte del dubbio 4 9. Fate la nanna 5 9. Venuto al mondo 18 9. Viaggio nel tempo 3
CASATI MODIGNANI MEYER CAROFIGLIO ESTIVILL; DEBÉJAN MAZZANTINI STILTON
20,90 SPERLING & KUPFER 19,90 FAZI 11,00 SELLERIO 8,00 MANDRAGORA 14,00 MONDADORI 23,50 PIEMME

10. Bianca come il latte... 13 10. Il filo che brucia 13 10. Ipazia. Vita e sogni... 4 10. Quando i Giganti abitavano... 4 10. La ragazza che giocavaconil fuoco 17 10. Nel regno della fantasia 3
D’AVENIA DEAVER PETTA; COLAVITO SITCHIN LARSSON STILTON
19,00 MONDADORI 19,50 RIZZOLI 22,00 LA LEPRE 19,50 MACRO EDIZIONI 13,80 MARSILIO 23,50 PIEMME

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 22 AL 28 AGOSTO.

T F
ormentone autunnale ra fanalino di coda (Voltolini do- a bene Fluctuat (è un sito- cool sprezzanti è Houellebecq, che
assicurato con l’e-book PROSSIMA cet) il patron delle 001 tenta un rivista) a sfottere i luoghi CHE LIBRO FA quest’anno inonda i mass media e
e suoi destini. Tormen- sorpasso: puntando anche sul comuni sulla rentrée lette- dall’8 settembre anche le librerie,
tone probabile con il lancio o ri- MENTE «sottogenere» più ambizioso, al- raria, se non fosse che anche que- ...IN FRANCIA occorre procurarsene un altro.
lancio della «graphic novel MIRELLA APPIOTTI la Spiegelman oltre che Igort: i sto dello sfottò è un luogo comune. GIOVANNA ZUCCONI Fluctuat raccomanda cautela.
(aveva cominciato nel 2001 la reportages. «Con il grande sfor- Il cinismo brillante da magazine: Non citare Ballard, molto cool, il
minimum fax con Cardioferra- zo di ricerca di un autore del te- che barba. Nella sua finta ribalde- quale non pubblica ma per un otti-
nia, troppo presto forse). En-
clave all’inizio per piccole si-
Editore 001, sto e di un autore del disegno nel-
la stessa persona, la forza della
ria è prevedibile, e artefatto, e de-
ridibile, almeno quanto gli atteg-
Com’è cool mo motivo: è defunto.
Fa sorridere, questa emulazio-
gle, come sempre trainanti, da
tempo ormai terreno di conqui-
sta anche per le grandi, Mon-
missione graphic essendo tutta qui».
Così è partito nel 2007 con la
Tina Modotti di Angel de la Cal-
giamenti che la rivista sbeffeggia.
Questi comunque i consigli forniti
per apparire cool quando si ria-
sfottere ne pallida della grande satira cul-
turale e sociale? Fa ridere, o fa
piangere? Racconta qualcosa di un
dadori apre la stagione con i
magnifici Quaderni ucraini di
graphic novel le; così si presentano i titoli di ini-
zio 2011, destinati, spera l’edito-
pre la stagione mondan-lettera-
ria. Valgono anche qui, volendo.
Houellebecq ambiente, stigmatizza pose e cli-
chés? Soprattutto, impressiona co-
Igort. In scena da Guanda a re,a non passare inosservati, spe- Primo: parlare male di un ro- me anno dopo anno l’editoria fran-
Rizzoli, a Feltrinelli a Coconi- cie L’incubo del pozzo, la «me- manzo molto atteso, come ha fat- cese (meglio: parigina) continui a
no che si fa forte dell’assioma: moria in diretta» di Vermicino to Tahar Ben Jelloun per il nuo- smuovere tanta energia, tante pas-
«La testa di un lettore di fu- dello speleologo Maurizio Monte- vo Houellebecq, La Carte et le sioni sia pure calcinate nella rituali-
metti è oggi più sveglia di quel- leone ma anche la Spagna di Territoire. In effetti, lasciar tra- tà giornalistica e mondana. Come
la di un lettore di romanzi...». data da Antonio Scuzzarella, giu- Franco nell’Arte di volare di An- pelare di averlo già letto, prima ne occuparsi, declamare la superio- ogni inizio d’autunno, Amélie
Frutto delle contaminazioni rista mancato, fumettaro di indi- tonio Altarriba (una specie di di tutti i comuni mortali che lo de- rità degli stranieri sui francesi, de- Nothomb ha pubblicato un roman-
parola-immagine sempre più in- scussa passione e fiuto avendo fat- «maus»). Un Afghanistan «diver- siderano ancora invano, è uno nigrare gli esordienti (ma vale an- zo. Quest’anno si intitola Une for-
scindibili, la graphic novel che to conoscere in Italia autori come so», lontano dal terrore e vitale status symbol quasi quanto sfog- che esaltarli), criticare i grandi edi- me de vie, ha venduto 15 mila copie
punta ormai a toccare la lettera- Prado, Kuper, Forest, dedicato al- nel vol.1 di Kabul Disco è la pro- giare un nuovo telefonino non an- tori, proclamare uno sciopero co- in quattro giorni. Magari è anche
tura, è pur sempre un’erede e de- le streep nostrane una collana, im- posta coraggiosa di Nicholas cora in vendita. Secondo: lamen- me lettore nauseato dalla futilità bello, ma dopo così tanto bla-bla co-
bitrice del fumetto. Lo dimostra- portato il fumetto cinese. Wild. Quel che più ci intrigherà, tarsi perché escono troppi libri. E editoriale. Infine, lagnarsi perché me un libro sia non ha più impor-
no, tra gli altri, il catalogo e la Ma se davvero, nel mondo, la comunque, sarà la graphic del ca- poi: esibire vistosamente un volu- il proprio autore preferito quest’an- tanza. Magari anche Houellebecq è
storia della quasi nuova (2006) graphic sta già nelle zone alte pitano Quijote Patchwork, un me vecchiotto e usurato per se- no non pubblica nulla. Attenzione, bello, ma non conta. I cool l’hanno
001 Edizioni, sede a Torino, gui- della letteratura e da noi è anco- Benni-Achab nello spazio. gnalare che dell’attualità non è fi- però: poiché l’autore preferito dei già letto e digerito.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 4 SETTEMBRE 2010
LA STAMPA XI

Azar Nafisi

Una voce dall’Iran


GIOVANNA «Ma amavo, soprattutto, le
ZUCCONI I PREFERITI storie. Attraverso i libri entra-
Quel libro era come vo in relazione con gli altri,
la bambola, da coccolare, da pretendevo di essere già cre-
giocarci insieme, fantasti-
cando. Altri erano invece
f sciuta. Tutto quello che di
buono c'è, nella vita, viene dai
un rifugio, da leggere affon- libri. Negli anni del liceo e poi
dandoci dentro, dietro la all'università ho letto tutto:
porta chiusa per non senti- Orgoglio e pregiudizio, Tri-
re le voci vacue degli ospiti stram Shandy, Cime tempesto-
o, peggio, le voci alterate se, Tom Jones. Odiavo la gram-
dei genitori in litigio. Libri matica, adoravo i romanzi».
per la complicità con il pa- ALBERT CAMUS Un pedigree da lettrice im-
dre, altri libri contro Lo straniero peccabile, di classe.
l'asprezza della madre. Poi «Ma no. Leggevo anche ro-
Bompiani, pp. 176, € 8
la bambina è cresciuta. Leg- manzi popolari. Ho letto forse
gendo attraverso i traumi e «I miei cugini erano una dozzina di volte Désirée,
le tenerezze; leggendo, da innamorati la ragazza che fece innamora-
adolescente, così come met- dell’esistenzialismo. Sartre re Napoleone, ho divorato il
teva il muso o indossava non mi piaceva, Camus film con Jean Simmons».
invece l'ho consumato» Certo. È da lì che è passata
«Avevo forse tre anni, l'educazione sentimentale

mio padre alla sera


mi leggeva Ferdusi,
f di una generazione di ragaz-
zine. La piccola Désirée che
si imbottisce il décolleté di
fazzoletti perché non è an-
il grande poeta epico cora abbastanza donna, e
di oltre mille anni fa»
jeans strappati: per marca-
«Delitto e castigo
re il proprio sofisticato di- l’ho detestato. Iddio
sprezzo verso gli adulti. Il la- ITALO CALVINO deve essere stanco
voro, i distacchi, le nascite, i Il barone rampante
lutti, le idee, l'esilio, anzi gli di Dostoevskij con i suoi
Mondadori, pp. 234, € 9,50
esilii: sempre con i libri. I li- lamenti e le sue proteste»
bri, oggi e sempre, come «Da ragazza o giù di lì, sono
strumento di lotta politica. caduta in amore con i parte alla conquista del
Come pezzi di sé. classici, da Madame Bovary a mondo e del suo imperato-
Azar Nafisi (sarà al Fe- Gita al faro, Joyce e Moravia, re. E i classici?
stivaletteratura di Manto- e Italo Calvino (ah, Il barone «Ovviamente. I tragici greci,
va giovedì 9, Palazzo Duca- rampante!) Lucrezio, Virgilio, e Ovidio
le, h. 20.45) è una donna di anche lui mandato in esilio.
grande fascino e carisma. Shakespeare: la prova che
Ha empatia, qualità non
proprio diffusissima fra gli
f Dio esiste. Soprattutto, da
ragazza o giù di lì, sono cadu-
intellettuali. Ha capacità ta in amore con i classici: da
di racconto, e mondi da Madame Bovary a Gita al fa-
raccontare. Ha la resilien- ro e Mrs Dalloway, Joyce, e
za della combattente. È ira- Moravia, e Italo Calvino (ah,
niana, di influente famiglia La vita. Azar Nafisi è nata a Teheran nel 1955. Il padre è stato sindaco della città, Il barone rampante!), e i poe-
di Teheran, il padre è stato la madre la prima donna eletta in parlamento. Dal 1997 negli Stati Uniti, insegna ti, Eliot, Auden, Wallace Ste-
sindaco della città, la ma- letteratura alla Paul Nitze School of Advanced International Studies VLADIMIR NABOKOV vens, e i francesi, tutti…
dre la prima donna eletta Ada o ardore Montale… Ho studiato le lin-
in Parlamento. Dal 1997 vi- dell’Università Johns Hopkins di Washington. Ha insegnato anche all'Università gue, leggo ma non parlo il
di Teheran, ne è stata espulsa per violazione delle norme sull’abbigliamento. Adelphi, pp. 664, € 23,24
ve negli Stati Uniti, inse- francese, vorrei sapere bene
gna letteratura alla Paul E’ il libro che Azar Nafisi l'italiano, il russo, lo spagno-
Nitze School of Advanced Le opere. «Leggere Lolita a Teheran» e «Le cose che non ho detto», entrambi i porta sempre con sé negli lo. Nel mio elenco degli amo-
International Studies (cli- libri editi da Adelphi. Sta lavorando a «The Republic of Imagination», esili, in Iran e via dall’Iran, ri c'è tanta America Latina.
ché vuole che si aggiunga: annunciato come un trattato in difesa delle arti liberali. una copia consumata, Cabrera Infante, Eloy Marti-
«prestigiosa») dell’Univer- traccia di un grande, nez, García Márquez prima
inesauribile amore che diventasse troppo di mo-
«A tredici anni da. La fiction crea mondi in-
teri, ricrea l'essenza della re-
il primo distacco, altà. È immaginazione demo-
raggiunsi l’Inghilterra, La scrittrice di «Leggere Lolita a Teheran» all'inizio dei Sessanta, quan- cratica perché inventa una
do lei era una bambina. voce per ogni personaggio,
leggevo tantissimi «... e Pinocchio, in un'edizio- anche quando sono diversis-
russi e francesi» tra gli ospiti del Festivaletteratura di Mantova: ne illustrata. Molte cose so- simi fra di loro».
no cambiate, ma queste sto-
sità Johns Hopkins di una combattente tra cultura e democrazia rie non mi hanno mai abban-
All'elenco delle passioni
non manca ovviamente Na-
Washington. Tornata in donata. Più tardi, giocavamo
Iran nel 1979 dopo gli studi a inventarne insieme, di sto-

“I libri? Sono
americani, ha insegnato rie. Quando eravamo buoni,
«Leggevo anche romanzi
all'Università di Teheran, a Natale ci regalavano libri». popolari. Ho letto forse
ne è stata espulsa per vio- A tredici anni, il primo esi- una dozzina di volte
lazione delle norme sull'ab- lio. Azar Nafisi viene manda-
bigliamento (altro che il ta a studiare in Inghilterra. Désirée, ho divorato
dress code di cui cinguetta- «Leggevo tantissimi romanzi il film con la Simmons»

la libertà che
no i settimanali femminili: russi e francesi. L’uomo che ri-
vestirsi può essere roba da de di Hugo, Stendhal, bokov, simbolo quasi, con
codice sì ma penale), ha Ivanhoe, Il Conte di Montecri- «Lolita a Teheran», della let-
formato gruppi clandesti- sto, Père Goriot. Mi sentivo so- tura anche come rito collet-
ni di lettura d'opere censu- la, ero come un'aliena. Legge- tivo, come sguardo sul
rate o osteggiate dal regi- vo sotto le coperte, con la bor- mondo e sul suo possibile
me. Flaubert, Fitzgerald, sa dell'acqua calda. A pancia cambiamento. È una copia
Woolf, Nabokov.
Il suo libro più famoso è
appunto Leggere Lolita a
Teheran, il più recente Le
cose che non ho detto, en-
trambi per i tipi di Adel-
phi, il prossimo al quale la-
corre nelle vene”
immaginativa è un modo di Ma in principio, nella recito a memoria. In casa no-
in sotto. Abbracciavo i libri,
mi ci scaldavo».
Il rapporto con i libri è an-
che fisico. Persino sensuale.
Rimangono in memoria gli
odori, i calori, le posizioni.
«Delitto e castigo invece l'ho
di «Ada» che Azar Nafisi
porta con sé negli esilii, in
Iran e via dall'Iran, una co-
pia consumata, traccia di
un grande amore. Per il re-
sto, la scrittrice-lettrice non
accumula volumi, non orga-
vora da anni si intitolerà guardare al mondo, di inte- Teheran degli Anni Cin- stra, giocavamo a memoriz- detestato. Iddio lassù in cielo nizza biblioteche.
The Republic of Imagina- ragire con il mondo. Di cam- quanta, fu la voce del pa- zare versi». deve essere stanco di Dostoe- «Perché so che tutto può es-
tion. Lei lo descrive come biare il mondo»: così, lo dre a farle scoprire il pia- Poi avrà imparato a leggere vskij con i suoi lamenti e le serti portato via, tutto può es-
un trattato in difesa delle scorso anno, chiedendosi re- cere della lettura. da sola. sue proteste». sere distrutto. Ho avuto libri
arti liberali, uscirà nel toricamente se letteratura e «Quando ero piccolissima, «Prima in farsi, poi anche in I primi amori, l'ansia della in America e in Iran, ripetuta-
2012 o oltre. liberal arts siano utili, davan- avevo forse tre anni, mio pa- inglese. Ma le grandi storie scoperta. mente sono partita da un luo-
Per questa donna tutta ti a una platea composta dai dre alla sera si sedeva accan- per me non avevano nazionali- «I miei cugini erano innamo- go e poi anche dall'altro, ab-
souplesse e tenacia, il rap- rettori di decine di universi- to al mio letto e mi leggeva tà, tutto il mondo era a porta- rati dell'esistenzialismo. Sar- bandonando i miei libri, affi-
porto strettissimo fra cul- tà americane (ovviamente Ferdusi, il grande poeta epi- ta di mano. Il Piccolo Principe, tre non mi piaceva, Camus in- dandoli a parenti, spedendoli
tura e democrazia è lam- «prestigiose»). In una vita co iraniano di oltre mille an- Andersen, quel marmocchio vece l'ho consumato». attraverso gli oceani, senten-
pante. Non c'è l'una senza in cui i libri significano per- ni fa. È la poesia, la nostra di Tom Sawyer e soprattutto E cita ancora, a memoria. done la mancanza e ricom-
l'altra. È ragione di vita, è dita e ribellione, strappo e identità. La grande mitolo- Huckleberry Finn. Le favole di «Oggi la mamma è morta. O prandoli, perdendoli, ritro-
corpo e non astrattezza. comunità, e lotta contro tut- gia, fino alla conquista ara- La Fontaine...». forse ieri, non so». E «... da- vandoli. Non sono brava, a
«Sarebbe come chiedersi a te le censure, pubbliche e ba: fino a quando il turbante Che suo padre tradusse, in vanti a quella notte carica di conservare una biblioteca».
che cosa servono le mani, private, è ovvio che siano non ha sostituito la corona. carcere. Nei quattro anni segni e di stelle, mi aprivo Quando tutto può esserti por-
o il sangue che ci scorre corpo, «il sangue che ci scor- Ancora oggi leggo gli antichi che scontò perché caduto per la prima volta alla dolce tato via, leggere è sopravvive-
nelle vene. La conoscenza re nelle vene». poeti persiani, ancora oggi li politicamente in disgrazia, indifferenza del mondo». re, resistere.

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