Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Si auto-
definiva un bruciapagliai. Un uomo con due immagini: quella romanti-
ca, coreografica, vigorosa e quella sobria, silenziosa, defilata. Ritratto
152
scrivere Un indovino mi disse, Tiziano si era
rinchiuso di proposito dentro una minuscola
stanza, spoglia come la cella di un monastero,
con una sola finestra, che aveva come unico
orizzonte un muro grigio, distante solo pochi
metri. Dentro questa geometria rigorosa,
quasi carceraria, senza colori, Tiziano metteva
ordine alle parole e conteneva gli stimoli
incendiari del suo carattere. Dentro quella
stanzetta raccontava con franchezza: “Ancora
adesso, dopo tanti anni di mestiere, quando
mi metto a scrivere mi sudano le mani”.
E qualche tempo dopo, nel 1997, un altro epi-
sodio testimoniava molto bene, dietro la fac-
ciata esuberante, la disciplina, la solidità, lo
stile di lavoro di Tiziano. Era arrivato il gior-
no del ritorno di Hong Kong alla Cina, gli
inglesi abbandonavano quel caposaldo della
loro storia coloniale, accompagnati da un
monsone violento, che toglieva sfarzo e deco-
ro alle truppe di Sua maestà, inzuppate fino al
midollo. Lo spettacolo dell’ammaina bandiera
era terminato, il panfilo Britannia e le Rolls
Royce nere avevano completato la loro appa-
rizione, le luci delle telecamere si erano spen-
te. Ma la mattina dopo, prima dell’alba, e
sempre con una pioggia torrenziale, era previ-
sto l’arrivo dei soldati cinesi. Non ci eravamo
dati appuntamento, ma Tiziano da un lato e io
da un altro, senza incontrarci, eravamo sotto
l’acqua a vedere quei soldati con i guanti
bianchi, con le divise nuove troppo larghe,
allineati rigidamente allo scoperto, dentro
camion nuovi di zecca, inzuppati come gli
inglesi il giorno prima. Quel rituale e quel-
l’ingresso quasi clandestino, trascurato dalla
maggior parte dei corrispondenti, dava il
senso autentico del ritorno di Pechino.
Con il tempo si sono diffuse e consolidate due
immagini di Terzani: quella romantica, coreo-
grafica, vigorosa, e quella sobria, silenziosa,
defilata. Il viaggiatore indomabile un giorno
era arrivato in una località sperduta dell’Asia,
dove le autorità lo avevano isolato in una
locanda periferica. Lui aveva scavalcato il
muro di cinta e a cavalcioni di un asinello si
era diretto verso la città proibita, negata,
seguito da un corteo di gente curiosa. Lo stes-
so viaggiatore, invece, un altro giorno si infila
Vincenzo Cottinelli_Grazia Neri
154
PORTFOLIO
TIZIANO TERZANI
VISTO DA VINCENZO COTTINELLI
155
Sopra, Terzani a Calcutta nel ‘97 per il matrimonio del figlio Folco. Sotto, il giornalista è a New Delhi negli studi di “Der Spiegel”.
Nella pagina a fianco a Bellosguardo, accanto a una bella statua antica di viandante
156
157
158
Nella pagina a fianco Terzani a Calcutta, fotoreporter tra la folla. Qui sopra nel suo buen retiro toscano di Orsigna, nel consueto bagno di folla della pre-
sentazione di un suo libro ed, elegantemente vestito di bianco come d’uso, davanti a una vetrina
159
Terzani pubblico e privato: al matrimonio della figlia Saskia a Firenze, immerso nella lettura e, qui sotto, faccia a faccia con il figlio Folco
QUESTE IMMAGINIsono tratte dal libro Tiziano Terzani: ritratto di un amico, di Vincenzo Cottinelli, edito
da A. Vallardi. Il volume raccoglie 120 foto in bianco e nero che danno di Terzani un ritratto a tutto
tondo. Le immagini ritraggono Terzani uomo e padre, il giornalista e l’appassionato difensore delle idee di
pace, lo studioso dell’Oriente e il narratore delle sue molteplici realtà
160
161