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La grande guerra di

Atlantide
by
C. W. Leadbeater

November 1920
[Reprinted from The Theosophist, February 1916]
Theosophical Publishing House, Adyar Chennai. India
Proprio in questi anni le menti degli uomini sono colme della grande
guerra, e dovunque andiamo non parlano d'altro. Perciò e importante che
noi, come membri della società teosofica, riusciamo a considerare la
Guerra come parte di una grande movimento cosmico – che capiamo
qualcosa di ciò che sta realmente avvenendo; perché è solo quando
capiamo che possiamo acquisire un punto di vista sano, che non cada né
nella debolezza da una parte, né nella vendicatività dall'altra. Dobbiamo
cercare di comprendere – di vedere il progetto più ampio. Non dobbiamo
lasciarci sviare dal pregiudizio personale; né dal sentimentalismo da una
parte o dalla passione dell'altra; ma dobbiamo cercare di vedere cosa stia
realmente accadendo; e perciò quale sia il compito e quale debba essere
l'atteggiamento di chi voglia essere di aiuto in modo intelligente.
Sappiamo che esistono forze che lavorano contro l'evoluzione come altre
che lavorano in favore di essa. Sappiamo che spesso c'è una lotta piccola, a
volte addirittura personale, che ha luogo tra queste forze riguardo agli
individui e a volte anche su cose che sembrano piccole. Ma sappiamo
anche che ogni tanto sorgono grandi crisi mondiali, dove il bene e il male
si schierano uno contro l'altro in assetto di guerra e l'umanità è influenzata
da questi poteri e portata a prender posizione da una parte o dall'altra.
L'ultima occasione in cui ha avuto luogo una lotta mondiale altrettanto
grande ebbe luogo ad Atlantide circa 12000 anni fa. Forse ancora prima,
circa 13000 anni fa. Allora ci fu una grande battaglia, fra coloro che erano
dalla parte del bene e coloro che erano dalla parte dell'egoismo.
Possiamo ora leggere qualcosa delle azioni dei signori dal volto scuro in
Atlantide nella Dottrina segreta. Madame Blavatsky dedica molto tempo e
molta energia a esporre la loro linea di lavoro. Dobbiamo cercare di capire
che ci sono persone che fanno cose che ci sembrano assolutamente
malvagie, eppure possono credersi giustificati nelle loro azioni. E possono
credere che la loro linea d'azione non sia cattiva, ma alla lunga sia buona
E' vero che quando dicono “alla lunga, buona” io credo che in genere
intendano buona per se stessi; ma questi signori dal volto scuro avevano il
loro punto di vista sulla evoluzione e lo giustificavano, proprio come ai
tempi nostri molte persone cercano di giustificare le azioni di Giuda
Iscariota, dicendo che egli era più ansioso rispetto agli altri che la gloria
del maestro venisse mostrata al mondo. Così mise il suo maestro in una
posizione in cui pensava dovesse mostrare la sua gloria. Per quanto
incredibile possa sembrare, questo punto di vista è portato avanti da alcuni
scrittori.
I signori del lato oscuro di Atlantide potenziavano se stessi come esseri
separati contro la corrente evolutiva. Noi crediamo (e poiché i nostri
maestri lo credono, pensiamo che abbiamo ragione nel ritenerlo) che il
Logos voglia che noi lavoriamo con Lui verso la produzione di una
maggiore unità. Il mago nero ci direbbe che il Logos ha creato questa
corrente perché noi possiamo rinforzarci lottando contro di loro; e anche se
non lo crediamo, possiamo capire che sia un possibile punto di vista, e che
l'uomo che lo adotta non vivrà assolutamente come noi. Pensiamo che egli
sia in grande errore, che stia permettendo a se stesso di essere obnubilato
dal suo sé inferiore; pure, vedete che cerca di giustificare la sua posizione
con una certa serie di argomenti. Non è necessario supporre che questi
Signori del lato oscuro stiano facendo il male per amore del male;ma essi
sono convinti di ciò che noi riteniamo essere sbagliato ed egoistico rispetto
alle idee finali del Logos. Ho io stesso udito alcuni dei loro successori di
oggi dire: “voi credete di sapere quali son le intenzioni di Dio; i vostri
Maestri credono ciò, e naturalmente voi li seguite. Ma noi abbiamo una
visione differente; noi seguiamo le tradizioni di una scuola molto antica e
perseguiamo il nostro proprio bene”.
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In Atlantide questo atteggiamento portò, tra i seguaci comuni, ad estremo
egoismo e sensualità, e ad una generale mancanza di scrupoli e a
irresponsabilità. Quindi si arrivò ad avere una grande rivoluzione contro il
Governatore del Cancello Dorato, e in pratica le forze del bene e del male
che cercavano sempre di influenzare il mondo, trovarono una espressione
fisica in quella grande serie di battaglie in Atlantide. In quel caso la
maggioranza della popolazione era distintamente dalla parte del male, e
vinse il male. Poiché vinse il male, fu necessario, più di mille anni dopo,
sommergere quella grande isola di Poseidone sotto le acque dell'atlantico;
e 65 milioni di persone morirono in 24 ore in quel grande cataclisma.
Questa volta, ancora una volta le forze del bene e del male si sono
materializzate sul piano fisico, e la potente lotta è di nuovo scesa a questo
livello. Ricordate, siamo le stesse persone che erano in Atlantide, ed è
probabile che a suo tempo abbiamo preso parte alla battaglia, con la
minoranza, speriamo – pure forse qualcuno di noi con la maggioranza; è
stato molto tempo fa, e non possiamo esserne sicuri.
Mi ricordo di aver letto una storia terribile (spero che sia solo di fantasia,
perché non posso credere sia avvenuta realmente) di una reminiscenza di
una incarnazione passata. C'era una volta un uomo, un cristiano sincero e
devoto, che subì un incidente, poiché si sottopose ad un trattamento
ipnotico , e scoprì che nello stato di trance era in grado di avere visioni di
ciò che credeva fossero sue vite precedenti. Incredulo sulle prime, la forza
e la vividezza della sua esperienza presto lo forzarono ad ammettere che
dovevano essere reminiscenze reali; e in tal modo egli acquisì
informazioni molto interessanti riguardo al periodo del medioevo. Poi gli
sorse una folle ma fervente speranza che se avesse potuto forzare la sua
mente ancora, avrebbe potuto scoprire che era stato sulla terra durante la
vita di Gesù; egli desiderava inesprimibilmente un bagliore della presenza
divina, si immaginava seguire e onorare estaticamente il Signore che
amava così tanto; egli sperava perfino che forse aveva avuto l'onore
supremo di venir martirizzato per la fede che aveva in lui. Durante trance
successive egli spinse sempre più indietro la sua memoria, finché alla fine,
con inesprimibille riconoscenza e timore, egli realizzò che aveva toccato il
sacro suolo di Palestina nello stesso periodo di quella figura maestosa. E
allora, con uno shock così terribile che lo lasciò quasi morente, seppe la
orribile verità: che nella vita di tanti anni prima egli era stato un rabbino
unito ad una folla irata, che urlava selvaggiamente “Crocifiggetelo!
Crocifiggetelo!”
Io credo fermamente che fossimo tutti dalla stessa parte in quella stupenda
lotta in Atlantide; ma qualunque sia la realtà, al meno le stesse persone
hanno adesso un'altra possibilità, e questa volta, ringraziando il cielo, sono
dalla parte del bene, e il bene vincerà. Perciò possiamo sperare di evitare,
per alcune migliaia di anni a venire, un cataclisma di quella stessa
tremenda scala che affondò Poseidonis. Ma se vincesse il male, seguirebbe
il cataclisma; deve seguire, perché le intenzioni di Dio sono che l'umanità
evolva, e se parte dell'umanità deliberatamente si sottrae alla linea
dell'evoluzione, quel particolare insieme di corpi e di menti deve essere
spazzato via, e deve ricominciare sotto altre condizioni.
Non dobbiamo pensare, se possiamo (io so quanto sia difficile farlo) che
tutte le persone che combattono dalla parte del male siano necessariamente
cattive. Non sono così nel profondo: sono tutte vittime di una potente
ossessione - un'ossessione dal potere così tremendo che se voi ed io ne
fossimo stati soggetti non saremmo riusciti ad uscirne restando
immacolati; almeno, chi può dirlo,? Migliaia e migliaia di persone, buone
come noi, non sono riusciti a farlo. Il potere che vi sta dietro, contrario
all'evoluzione, può aver presa su un'intera nazione , ossessionarla, e
influenzarla. E' vero che non può farlo (proprio come nel caso
dell'ossessione individuale) a meno che ci sia nella vittima una qualche
cosa che risuona e risponde. Ma se in una nazione ci fosse una
maggioranza, o perfino una potente minoranza, che – forse a causa della
superbia, della volgarità e, a causa del non aver abbastanza sviluppato il
lato amorevole della propria natura, o dell'aver dato se stessi troppo
interamente, senza alcuno scrupolo, a un intelletto in via di sviluppo — sia
già in quella condizione di pronta risposta al male; allora il resto della
nazione, le persone più deboli, sarebbero semplicemente influenzate e
portate via dalla loro volontà, e non potrebbero avere in tempo la
coscienza di ciò che è giusto. Dobbiamo cercare di capire questo
fenomeno.
Si sperava che la quinta razza-radice sarebbe sopravvissuta e progredita, o
che almeno lo avrebbe fatto la quinta sotto razza. E la speranza era quasi
realizzata. I Poteri che stanno dietro la evoluzione umana hanno lavorata
molto attraverso i loro allievi per prevenire questa catastrofe. Non so dire
se questi poteri avessero saputo per tutto il tempo che il lavoro non sarebbe
arrivato a buon fine. A volte pensiamo ad Essi come se sapessero già da
prima tutto quello che sta per succedere; che lo sappiano o no, non lo so;
ma almeno è certo che in molti casi essi lavorino con grande forza per
produrre certi risultati e per dare agli uomini certe opportunità. A causa del
fallimento dell'umanità nel cogliere le opportunità offerte, i risultati
potrebbero non venire raggiunti. Saranno sempre raggiunti ALLA FINE,
ma spesso sembrano posposti per ciò che a noi sembra un tempo enorme.
Il grande Dio del sistema solare, lo stesso Logos, sa perfettamente tutto ciò
che accadrà, e sa chi coglierà l'opportunità e chi no; Questo dobbiamo
crederlo con sicurezza; invece non possiamo dire che tutti quelli che
lavorano sotto di lui pure lo sappiano. Certamente io so che per tanto
tempo c'è stata la minaccia di un grande conflitto tra le forze del bene e
del male. So anche che non c'era bisogno che prendesse esplicitamente la
forma che ha preso; se solo alcuni a cui erano state offerte grandi
opportunità si fossero innalzati a quel livello e le avessero colte.
Alcuni le hanno di fatto colte. Questo potente impero inglese si è formato
ed è stato tenuto insieme da legami di affetto che mai erano stati realizzati
nella unità di alcun impero precedente. Ci fu un enorme impero romano;
ma era basato sul proprio interesse, la pace e il potere di Roma, ed era
questa forza che lo teneva insieme. Non c'era affatto nei suoi soggetti,
l'amore per Roma. Ci sono stati vasti imperi nel passato, ma erano tenuti
insieme dalla forza, non dall'amore. Ma cosa oltre l'amore tiene insieme
questo impero? L'Inghilterra, il piccolo stato madre, non ha nessun
desiderio di usare la forza. Una volta che ha cercato, a causa di direttive
profondamente sbagliate da parte di un re ostinato e di uno sciocco
ministro, di forzare le colonie americane, l'unico risultato fu che quasi la
metà di ciò che oggi avrebbe dovuto far parte dell'impero non ne fa più
parte, anche se vi viene tenuto legato strettamente da altri tipi di
connessioni potenti che le erano sottoposti. Li ha lasciati perfettamente
liberi; pure essi sono legati a lei più strettamente ora di quanto mai lo
furono prima.
Si sperava che le altre nazioni che appartengono alla nostra sotto razza si
uniscano in una grande confederazione. L'America e l'Inghilterra sono
state potentemente attratte, al punto che la guerra fra loro ora sia
difficilmente immaginabile; e c'è stata la speranza che la Scandinavia e la
Germania potrebbero stringere una simile amicizia; ma la Germani non ha
accondisceso. C'è stata per molti anni una curiosa e indesiderabile forma di
spirito nazionale in quel paese. C'è molta letteratura sull'argomento. Se
leggete la letteratura tedesca, vedrete perfettamente bene la direzione in
cui per 40 anni e più è andato il suo popolo. A causa del loro forte
orgoglio, a causa degli insegnamenti di brutalità e forza, di ferro e sangue
invece che delle leggi dell'amore, essi si sono abbandonati a questa
terribile ossessione, e alcuni dei grandi signori dal volto scuro hanno di
nuovo preso posto tra loro.
Il principe Bismarck era uno di loro, come Madame Blavatsky ha detto
molto tempo fa. Mentre era ancora in vita , ha steso i suoi piani per
soggiogare tutta l'Europa. Potete esser grati che non sia sopravvissuto fino
ad oggi, perché i suoi progetti erano molto più intelligenti degli uomini che
lo hanno seguito. Molto tempo fa Madame Blavatsky ci ha spiegato che
aveva una considerevole conoscenza dell'occulto, e che prima della guerra
con la Francia, nel 1870, era andato fisicamente in certi punti del nord,
sud, est e ovest della Francia a gettare degli incantesimi; o ha realizzato dei
centri magnetici con l'obiettivo di impedire una efficace resistenza
francese agli eserciti tedeschi. Senza dubbio la disfatta francese a quel
tempo fu così completa e inaspettata che sembrava aver bisogno di una
spiegazione fuori del comune.
Nel corso del lavoro degli aiutatori invisibili sul campo di battaglia ho
incontrato e ho parlato varie volte al Principe, che naturalmente guarda con
notevole interesse tutto quello che accade; e qualche mese fa ho avuto con
lui un'interessante conversazione. Parlando della guerra, egli ha detto che
se noi fossimo servitori della gerarchia e studenti di occultismo, dovevamo
sapere che la Germania era dalla parte giusta. Uno dei nostri, indignandosi
abbastanza, replicò che tutto il resto del mondo voleva restare in pace, che
la Germania aveva attaccato senza essere provocata, e aveva causato
questa terribile carneficina, dunque aveva completamente torto. Ma il
Principe disse:
" No, no; voi non capite. Questa era una battaglia che doveva accadere—
una battaglia tra le z della legge, dell'ordine, della scienza e della cultura,
da una parte e dall'altra quelle del disordine e della licenza, e delle
degradanti tendenze della democrazia.
Noi abbiamo continuato a sostenere che anche noi amavamo la legge e
l'ordine, la scienza e la cultura, ma, oltre a queste, desideravamo avere la
libertà e il progresso. Il principe non condivideva nessuna di queste idee;
dichiarò che alla democrazia non interessava affatto la cultura, ma voleva
trascinar giù tutti ad un livello comune, e livellare al basso; che voleva la
legge per derubare e limitare i ricchi, ma che in sé non avrebbe obbedito a
nessuna legge; che non concepiva che ci fosse alcuna libertà sotto la legge
(che è l'unica vera libertà, secondo lui) ma che desiderava che trionfasse la
massima deregolamentazione, in cui gli egoisti avrebbe potuto governare,
e sarebbero stati limitati solo coloro che desideravano vivere e lavorare da
uomini liberi. Inoltre disse che se noi avessimo servito il vero profondo
governo del mondo, dovevamo sapere che questo è esattamente l'opposto
di tutte le teorie democratiche, e che perciò è la Germania e non
l'Inghilterra che combatte per gli ideali del governo della gerarchia.
" Chi," chiese, "è più vicino al vero ideale di un Re – il nostro Kaiser, che
ottiene il suo potere solo da DIO, o il vostro Re George, che non può
emettere un proclama di testa sua, perché ogni sua azione è limitata dai
suoi ministri e dal suo parlamento, in modo che non possa realmente fare
alcun bene? E il presidente francese – che non è altro che uno scarto spinto
alla superficie di un ribollente brodo di corruzione?"
Noi eravamo molto indignati di un tale insulto rivolto ai nostri coraggiosi
alleati, ma non potemmo non ammettere che c'era un pizzico di verità in
alcune delle sue affermazioni. Cercammo di dirgli che, anche se
condividevamo la sua profonda disillusione sui metodi della democrazia,
la ritenevamo uno stadio intermedio necessario. Attraverso cui il mondo
doveva passare nel suo percorso verso una libertà più nobile, perché se uno
schema (anche se buono) viene forzato sulle persone, non potrà mai
portarle alla loro evoluzione ultima; ma gli abbiamo detto che gli uomini
dovevano imparare a scegliere il bene da soli, ad occhi aperti, rinunciando
al loro egoismo brutale, non perché sono spinti a far ciò in punta di spada,
ma perché essi stessi hanno imparato a vedere la via migliore e la necessità
che ognuno controlli se stesso per il bene di tutti.
Il principe non era assolutamente convinto; ha detto che il nostro piano era
utopistico, e che non saremmo mai riusciti a portare la “canaglia” a capire
tali considerazioni—che l'unico modo di trattare con loro era il metodo del
ferro e del sangue, e di costringerli con la forza, per il loro bene (e nel
frattempo per la loro convenienza)) nella vita che noi, che eravamo più
saggi, giudicavamo migliore per noi.
Quando qualcosa di questi ultimi discorsi fu in seguito riportato al re
d'Inghilterra, egli sorrise e disse quietamente:
" Credo che Dio mi abbia chiamato nella posizione che ho, proprio come
ha chiamato mio cugino imperiale il Kaiser; io non governo con la forza,
ma perché la gente mi ama, e io non voglio nessun motivo superiore a
questo."
Temo che dobbiamo accettare la convinzione del Principe che l'uomo in
genere non sia ancora pronto per la libertà ma non sarà mai pronto finché
non gli si permette di sperimentare. Naturalmente all'inizio egli sbaglierà
con la stessa frequenza con cui farà bene. Avremo un periodo intermedio
in cui le cose non saranno affatto come dovrebbero essere, in cui non
saranno affatto ben governate come sarebbero sotto una tirannia
benevolente. Ciò nonostante non riusciremo mai a far avanzare gli uomini
finché non lasciamo loro un certo grado di libertà. Dovremo passare
attraverso questo poco piacevole stadio di malgoverno democratico, per
arrivare ad un momento in cui il governo del popolo sarà il migliore. Al
momento presente francamente non avviene questo. Aristocrazia significa
governo da parte del migliore; democrazia significa governo da parte del
popolo. Noi auspichiamo un tempo in cui democrazia e aristocrazia siano
una cosa sola. Ci aspettiamo di raggiungere questo scopo col nostro
sistema; non arriveremo mai a quel punto attraverso una dittatura militare.
Questo è il punto fondamentale della cosa; per questo vediamo che questa
guerra segue uno di questi principi.
Se qualcuno dovesse non credere che un'intera nazione possa nutrire
dentro di sé un'ossessione; una nazione che ha molta bellezza nella sua
storia passata, che ha prodotto persone elevate – se qualcuno fosse incline
a dubitare di ciò, è bene che prenda le affermazioni ufficiali della
Germania e legga i proclami di Sua Maestà Imperiale il Kaiser; i proclami
in cui parla di se stesso (e probabilmente ci crede) come incaricato da Dio
per governare il mondo; in cui dice: " su di me è disceso lo spirito di Dio.
Io considero il mio intero compito come commissionato dal cielo. Chi mi
si oppone lo farò a pezzi. Niente deve essere deciso in questo mondo senza
l'intervento dell'imperatore di Germania." Che guardi il folle orgoglio di
tutto questo e realizzi che l'intera nazione, per quanto sappiamo, applaude
e approva. Che legga, lo scritto di Mr. Owen Wister's "l'illustrazione delle
varie affermazioni di Prussianismo, del Kaiser e dei suoi generali, dei
professori, degli editori e di Nietzsche; parte di queste dette a sangue
freddo, anni prima di questa guerra; e tutti sono una dichiarazione di fede
ora ratificata dall'azione". Che legga la calma affermazione “le nazioni
deboli non hanno lo stesso diritto di vivere delle nazioni potenti. Il mondo
non ha più bisogno di piccole nazionalità." "I Belgi non dovrebbero essere
uccisi; dovrebbero però essere ridotti in uno stato in cui sia impossibile per
loro riprendersi. Le truppe devono trattare la popolazione civile Belga con
decisa severità, intimorendola." Che si ricordi tutti gli orrori
dell'affondamento del Lusitania, e che si ricordi come la grande nazione
tedesca divenne pazza di gioia per la tragedia di civili, di donne inermi e di
bambini. Come possiamo spiegarcelo se non con la teoria di una nazione
ossessionata ? Molti di noi hanno conosciuto persone di quella nazione. E
quelle persone avrebbero acconsentito a qualcosa del genere?
Naturalmente no, non più di voi od io.. Senza dubbio è certo che dei poteri
interni sono al lavoro adesso in queste persone.
Se non fosse accaduto questo, se la quinta sotto razza si fosse tutta unita
per presentare una forma perfetta, avremmo ancora avuto un conflitto, ma
sarebbe avvenuto a causa di qualche sollevazione di razze molto meno
evolute – forse un'altra battaglia come quella che fece Attila sull'Europa.
Le forze del male si sarebbero espresse, ma questo sarebbe avvenuto fra le
nazioni arretrate. E' una grande vittoria per le forze del male l'aver
posseduto una nazione che si suppone essere all'avanguardia della
civilizzazione, e indurla i loro scopi.
Non dobbiamo pensare che tutti i membri di quella nazione siano malvagi.
Non ci dobbiamo fare trascinare giù al loro livello. Hanno fatto un vanto
dell'inviare una potente corrente di odio verso di noi, di comporre inni di
odio e di insegnarli ai loro bambini innocenti a scuola, non dobbiamo farci
trasportare in una tale pazzia. Noi non dobbiamo avere un singolo pensiero
di odio. Udremo cose terribili, di incredibili brutalità e di orrori da parte
loro; ma se desideriamo vedere le cose dal punto di vista dell'occulto non
dobbiamo avere alcuna ombra di odio nei nostri cuori per tutto questo, ma
solo pietà.
La tragedia del Belgio ha gettato il mondo nell'orrore. E' stata una delle
cose più terribili che il mondo abbia mai conosciuto; ma la tragedia del
declino morale della Germania è perfino più grande di questo – che una
simile nazione, con tali possibilità debba cadere così in basso. Questa è, in
realtà, una cosa più spaventosa da vedere di tutte le innumerevoli
sofferenze e miserie, e case distrutte. Che una razza che abbia prodotto in
passato Goethe e Schiller debba cadere in basso al punto da divenire
tristemente famosa fra le nazioni, al punto che per secoli tutti gli uomini
civili si vergogneranno di avere qualche legame con essa, e nessuno dirà il
suo nome senza un brivido di orrore — certamente questa è una tragedia
ineguagliata da che è iniziato il mondo.
Perciò non l'odio, ma la pietà deve colmare le nostre menti. Ma in nessun
caso e in nessuna circostanza la nostra pietà deve poter degenerare in
debolezza, o ostacolare una assoluta fermezza. Noi siamo dalla parte della
libertà, del diritto, dell'onore; e questo deve essere fatto, perché siamo
dalla parte di Dio, perché siamo la spada del signore. Facciamo attenzione
a non far sciupare il nostro lavoro e il nostro atteggiamento da una
passione così indegna come l'odio. Non odiamo la bestia feroce che sta
attaccando i nostri bambini, ma la uccidiamo. Non odiamo un cane
impazzito, ma, per il bene dell'umanità, gli spariamo. Noi non odiamo lo
scorpione che schiacciamo sotto i piedi, ma lo schiacciamo efficacemente.
Non ci deve essere alcun pensiero di odio, ma non ci deve essere alcuna
debolezza. Non ci deve essere nessun sentimentalismo o indecisione. Ci
sono quelli che dicono che il cane impazzito è nostro fratello, e che
sparagli non sia fraterno. Si dimenticano che gli uomini, che il suo morso
condurrà ad una morte orribile, sono anche loro nostri fratelli, e che essi
hanno diritto per primi alla nostra considerazione. La Germania è il cane
impazzito d'Europa, e deve essere soppressa a tutti i costi. "Perciò
combatti, O Arjuna." ricorda che stiamo lottando per la libertà del mondo;
la Germania stessa fa parte di quel mondo, e stiamo combattendo per
liberare la Germania dalla sua ossessione.
Mettiamoci bene questo in mente, e cominceremo a vedere qual'è
l'atteggiamento che dobbiamo prendere riguardo a questa terribile guerra; e
se noi facciamo il nostro compito nel mantenere questa attitudine
renderemo infinitamente più facile la vittoria finale. Quando questo finirà,
come finirà, quando la guerra farà parte del passato, rimarranno ancora
delle conseguenze. Quelli fra gli alleati che hanno odiato vedranno il loro
odio trasformarsi in una soddisfazione diabolica; ma, avendo permesso a
se stessi di essere deviati dalla reale visione della lotta, queste persone non
saranno in condizioni di comprendere con calma e razionalmente ciò che
deve essere fatto. Solo coloro che hanno mantenuto il controllo, che si
sono dimostrati filosofi, e, nonostante questo, valenti soldati che
combattono e uccidono per il diritto, solo questi saranno in grado di
giudicare ciò che può essere fatto e quale sia la cosa migliore per il mondo.
Perciò noi che siamo teosofi dovremmo mantenere un atteggiamento
fermo e stabile, e non permettiamo di essere sviati. Il sentiero della
saggezza è come al solito una lama di rasoio. Non dobbiamo cadere né da
una parte né dall'altra; non dobbiamo essere deboli né vendicativi, ma
dobbiamo afferrare la reale ragione di ciò che sta realmente accadendo.
Gli ego che sono stati attratti nel vortice dell'odio dalla parte sbagliata di
questa guerra ritorneranno di nuovo. E' davvero una cosa terribile aprirsi
ad una tale ossessione. Avranno molta strada da fare, proprio come quelli
che furono dalla parte del male in Atlantide; ma migliaia di quelli che
furono dalla parte del torto in Atlantide sono adesso dalla parte del diritto,
e certamente è per noi un presagio di grande speranza. Il mondo è
progredito, altrimenti il male avrebbe vinto di nuovo; e stavolta non
vincerà.
Perciò la nostra attitudine deve essere altruistica e di ferma attenzione al
nostro dovere. Dobbiamo fare il nostro dovere perché è il nostro dovere, e
non a causa di alcun sentimento personale di odio o di orrore. Non
possiamo non provare orrore per le cose terribili che sono state fatte, per il
modo deliberato con cui sono state giustificate, e per le cose terribili che
sono tate dette. Non possiamo fare a meno di provare orrore, ma ciò
nonostante dobbiamo mantenerci fermi, con una ferrea determinazione per
ciò che deve essere fatto, e pure con prontezza, quando tutto questo sarà
finito, assumere, ancora una volta, un punto di vista filosofico.
Il Signore che deve venire – anche se quando è venuto l'ultima volta ha
detto alla sua gente “non vengo a portare pace ma una spada” è ciò
nonostante il Principe della Pace, il Signore dell'Amore, e il Signore della
Vita, e quando l'amore e la vita saranno resi possibili alle persone, Egli le
condurrà nell'amore e nella vita e nella pace. Ma quando le persone non
hanno reso questo possibile nella loro presente incarnazione, quando
queste cose non potranno esserci per loro, allora si avvererà l'altra parte
della profezia, che quelli che uccideranno di spada periranno di spada.
Proprio nella piena manifestazione dell'egoismo, cerchiamo di vivere con
profondo altruismo, diveniamo colmi di fede, perché sappiamo che per
quanto scure e difficili possano essere le cose, abbiamo la certezza che
l'evoluzione è al lavoro. Abbiamo passato quel grande conflitto ad
Atlantide, eppure noi non abbiamo mai perso la nostra fede nel trionfo
finale del bene. Questa volta il bene trionferà anche nel mondo esterno; ma
ricordate, la vittoria sarà raggiunta solo col massimo sforzo, con la più
grande determinazione, e la maggiore cooperazione e fiducia fra le persone
che vengono scelte per governare il mondo e fare il lavoro. Anche alla
Germania fu offerta una grande opportunità. Agli ego incarnati là viene
offerta adesso un'opportunità di protesta e di martirio. Fino ad ora non
l'hanno colta; pure ci possono essere tra loro alcuni che la coglieranno. Io
confido e spero che sarà così; che ci saranno quelli che si scuoteranno di
dosso l'incubo dell'ossessione, che diranno: “Uccideteci se volete, ma non
prenderemo parte a questi orrori; noi li denunceremo" quelle persone si
meriteranno un destino migliore dei loro connazionali.
Prendiamo tutto questo come parte dell'evoluzione del grande mondo. Che
la guerra sia una cosa terribile, sbagliata e malvagia in sé, nessuno può
dubitarne; e anche che è un modo profondamente irrazionale di decidere su
un punto in discussione. Il karma dell'uomo che provoca una guerra è il
più spaventoso che la mente umana possa concepire. Ma per coloro che la
subiscono, come in questo caso noi, può essere il minore di due mali. Dal
momento che è dovuta accadere, Coloro che dirigono l'evoluzione del
mondo la stanno senza dubbio utilizzando per grandi ed alti scopi, e perciò
trarranno del bene dal vero cuore del male. Orribile come è, pure ha spinto
migliaia e migliaia di persone ad uscire da se stessi, dalla loro meschina
bigotteria per entrare in una empatia universale, dall'egoismo nel più alto e
ampio altruismo – li ha sollevati nella regione dell'ideale. Li ha innalzati in
un colpo solo più di quanto molte vite, in condizioni ordinarie, potrebbero
innalzare un uomo.
Ricordate che in questo preciso momento sono necessari ego risvegliati ed
altruisti per la sesta sotto razza, che sta iniziando in America e Astralasia.
Forse non c'è nessun altro modo di averne in numero sufficiente e in tempi
sufficientemente breve, ad eccezione di qualche grande conflitto mondiale.
Siate grati che noi almeno siamo in questo dalla parte giusta. Siate grate
voi che mandate a questa grande guerra coloro che amate, che è giunta per
loro l'opportunità di avanzare in una incarnazione più di quanto potrebbero
fare in molte vite. Ne guadagnerete dolore, sofferenze, angoscia; ma voi
state offrendo quella sofferenza per la liberazione del mondo; e ricordate
che voi, che inviate i soldati, state per questo prendendo parte alla lotta, e
che proprio il dolore e la sofferenza attraverso cui passate vi sta
innalzando, proprio come la devozione al dovere ha innalzato lui. Molti di
quelli che muoiono saranno degni di rinascere nella nuova sotto razza, ma
anche molte delle donne che hanno coraggiosamente inviato i loro cari più
amati a rispondere alla chiamata della patria.
Ci stiamo tutti preparando, per quanto si può fare, all'arrivo del Grande
Maestro. Comprendete che questa grande guerra è parte della preparazione
del mondo, e che, per quanto terribile sia, pure c'è l'altro lato – il bene
enorme che sta facendo agli individui. Forse in un lontano futuro quando
ci guarderemo indietro con la massima conoscenza e con scopi più ampi,
vedremo che quel bene ha superato tutto il male spaventoso, e che anche se
il vecchio ordine cambierà per lasciar posto al nuovo, è solo Dio che sta
realizzando Se Stesso in molti modi.
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