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RIVERBERO:

creare una stanza per avvicinare o allontanare i vari strumenti con diversi settaggi.

storicamente i primo riverbero è quello naturale: l’eco (ripetizione che si somma al suono
originale)

poi è stata creata la stanza riverberante che simula il riverbero ambientale (caverna,
chiesa, teatro, ecc…) con pannelli più o meno assorbenti o riflettenti mobili per modificare
le dimensioni della stanza.
il suono ripreso dal microfono viene splittato e diffuso da una cassa nella stanza oltre la
distanza critica (per avere solo la riflessione), poi ripreso da un altro microfono e mixato.

suono riflessioni
diretto successive

early reflection

Il riverbero a molla (spring reverb) mette in vibrazione la1° spira che mette in vibrazione la
2° ecc.
Il suono esce riverberato e ritardato con una sola possibilità di “pasta”

Il plate reverb è una cassa con all’interno delle piastre metalliche parallele spostabili di oro
o di argento
Il suono esce riverberato e ritardato con più possibilità di “pasta” date dalla distanza, dallo
spessore e dal materiale
gold plate: suono grosso medio/basso
silver plate: suono brillante medio/alto

oggi i preset (algoritmi) fondamentali dei riverberi sono:


spring
plate
ambient

PARAMETRI:

ROOM SIZE
ben bilanciati per avere un suono “naturale”
REVERB TIME

PRE DELAY: tempo che scorre tra l’emissione del suono e la prima riverberazione.

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Serve per dare l’impressione di una stanza più o meno lunga e schiarisce o impasta la
voce.
Sul cantato veloce: pre delay corto
Sul cantato lento: pre delay lungo

HI PASS: schiarisce la “pasta” (simula specchi, metallo, ecc.)

LOW PASS: scurisce la “pasta” (legno)

EARLY REFLECTIONS: le prime generate dal suono diretto (le altre sono riflessioni di
riflessioni)

DIFFUSION: agisce sul numero di riflessioni in contemporanea (non sul tempo di


riflessione)

MIX dry/wet

TIP - per il rullante: un riverbero corto per enfatizzare la”pacca” e un riverbero lungo per
l’ambiente

TIP – in sala di ripresa, studi registrazione il riverbero della stanza deve essere compreso
tra 0,3 e 0,7 sec. su tutte le frequenze.

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DELAY:
riverbero dilatato

REC

All’inizio: a nastro

PLAY PLAY PLAY PLAY PLAY

PARAMETRI:

DELAY TIME: tempo tra le ripetizioni

FEEDBACK: tempo di ripetizione

TAP DELAY: tasto da premere per memorizzare il delay time: sincronizzare manualmente
con la velocità bpm del brano

SYNC: legge in auto il valore in bpm del progetto CUBASE e divide in 2,4,8,16,32, ecc.
(anche terzinato)

STEREO DELAY: suono in stereo con due effetti delay per ogni canale (in CUBASE:
double delay)

MOD DELAY: scurisce il suono dell’effetto man mano che ripete (simula delay a nastro)

LEXICON PSP 84: ottimo delay prima hardware, oggi software

TIP: con stereo delay in sync dare ripetizione a ¼ sx e 1/8 terzinato a dx (fighissimo!)

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CHORUS/PHASER/FLANGER:

CHORUS: ritarda il suono, poi lo stona e lo reinserisce nel canale dry

IN OUT

detuner ritardo

PHASER: ritardo e oscillatore

FLANGER: detuner e oscillatore

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