Sei sulla pagina 1di 20
Capitolo 12 Operare con il registratore multitraccia e il mixer Tenete le mani sui controlli. State per iniziare a operare con un mixer in una vera sessione di registrazione. Questo sari una scorsa veloce delle operazioni di base. Dettagliate procedure di sessione vengono descritte nel Capitolo 15. La maggior parte di queste procedure pos- sono essere applicate al modo di operare su un mixer virtuale di una DAW (Digital Audio Workstation). Prima di tutto richiamiamo alla mente le fasi attraverso cui si snoda una sessione di registrazione: 1. preparazione della sessione; . registrazione; . operazioni di punch-in; . overdubbing (sovraincisione); . operazioni di bounce delle tracce; AMAYDN . mixdown (mixaggio finale). Questo capitolo descrivera ognuna di queste fasi. Preparazione della sessione Se state registrando su un hard disk, assicuratevi di ave- re spazio su disco a sufficienza per il progetto. Nel Ca- pitolo 13 potete trovare semplici equazioni ed una ta~ bella che vi mostrano di quanto spazio necessitate Se state registrando su un multitraccia digitale modulare, fate Tavanzamento veloce del nastro fino alla fine e riav- volgetelo fino all'inizio. Questo allenta il pacco del na- stro, distribuisce i suoi lubrificanti pid uniformemente e Jo allinea con le sue guide. Successivamente formattate il nastro dall’inizio alla fine. Per ottimizzare ’efficienza e ri- sparmiare tempo successivamente, potreste formattare un’intera scatola di videocassette. Pianificate l’assegnazio- ne delle tracce. Scrivete una track sheet (scheda-tracce) che vi dica quale strumento va su quale traccia. La dispo- sizione dei musicisti in studio é trattata nel Capitolo 15. | ARREST aE 22 NARRATE! ats SEER In questo capitolo Preparazione della sessione Registrazione Riproduzione Overdubbing Punch-in Tracce composite Ottenere pid tracce Fly-In Sostituzione della batteria Mixdown Riepilogo Mixaggio automatizzato | 204 —Capitolo 12 [Nota Se assegnate pid strumenti alla stessa traccia, non potete separare la loro immagine nel pano- rama stereo, Vale a dite, non potete fare il loro panning in posizioni differenti; tutti gli strumenti suonano su una traccia come se occupassero lo stesso punto nello spazio. Se state registrando SU Un registratore a 4 tracce, potreste volere fare un mixaggio stereo della sezione ritmica sulle trace 1 € 2; successivamente, sulle tracce 3 e 4 effettuerete 'overdubbing delle tracce di voce e degli strumenti singoli Registrazione Per dare il via al processo, prima di tutto azzerate o neutralizzate il mixer impostando tutti icontrolli su “off”, “flat” 0 “zero”. Questo costituisce un punto di riferimento ed evita sor- prese pid tardi. Portate gid tutti i fader. Se avete un mixer separato e un registratore multitraccia, dovete far corrispondere i meter. Per fare cid, riproducete un tono continuo all’interno del mixer in modo da avere una let- tura a livello 0 sui meter di tutti i canali. Successivamente impostate il volume di registra zione del registratore multitraccia (se esiste) per fare arrivare a () le letture su tutte le tracce. Questo funziona solo se i meter del mixer hanno la stessa velocita di reazione (balistiche). Se state collegando il registratore multitraccia tramite i jack insert del mixer o i jack di- rect-out, avrete bisogno di osservare i meter del registratore. Alcune interface audio utilizzano controlli di volume sullo schermo per impostare i livelli di registrazione. Alcune altre hanno potenziometri del volume per questa funzione. Immaginate di essere pronti a registrare una voce 0 uno strumento acustico. Posizionate il microfono e collegatelo a un input microfonico. Se volete registrare l’output audio di un sintetizzatore hardware o una batteria elettronica, collegate un cavo che colleghi l’output dello strumento a un input di linea sul mixer. Fissate una striscia di nastro adesivo di carta o un nastro bianco removibile lungo tutto il mixer sulla parte bassa dei fader e scrivete in corrispondenza di ogni fader quale strumento avete collegato a quell’input. Alcune console digitali e mixer software dispongono di “na- stri” virtuali su cui potete digitare il nome dello strumento di quel canale. Impostate il selettore dell’input (se ne esiste uno) su Mic o Line a seconda di cid che é col- legato a ogni input Collegate delle cuffie per ascoltare cid che state registrando. Alzate il controllo del volume delle cuffie. Oppure, se siete in regia (control room) e i musicisti sono in studio, alzate i vo- lumi dei monitor per ascoltare attraverso gli altoparlanti dell’impianto monitor. Su un mixer hardware regolate il selettore MONITOR SELECT in modo da ascoltare il segnale che state registrando e alzate il cue mix (ascolto in cuffia) ai musicisti. Regolate i fader principali circa a tre quarti, sullo 0 0 entro la zona ombreggiata del loro percorso del fader (disegno centrale). Fate lo stesso per il/i fader degli input che state utiliz~ zando (Figura 12.1). Queste impostazioni offrono il miglior compromesso tra rumore e di- storsione. Assegnazione degli input alle tracce Se il cablaggio della vostra attrezzatura ¢ microfoni > mixer > mandate effetti > input delle tracce, i vostri input sono gia stati assegnati. L’input 1 si riferisce alla traccia 1; l'input 2 si riferisce alla traccia 2 e cosi via. Se state utilizzando una computer DAW, selezionate la sorgente di entrata per ogni traccia. Per esempio potreste impostare I’input della traccia 5 sul canale 5 della vostra interfaccia au- dio. Cosi qualsiasi qualcosa collegata all’input 5 andra alla traccia 5. Se la scheda audio di- Operare con il registratore multitracciaeil mixer 205 Qlojolojojololo i olojololojolojo OJolojojojolojo] oo00 OJololojojojojo} C292 ae 9Jojojojojojojo| qa gy OJOJOJOJOJO}OJO Te MASTER DER ce if I ll oa FADER DEGLI INPUT ST OT OF oF One OslaOn ao ceca dataal Ondo: Oot Oo OAzOcP @ ° : 000) 0000)0000/0000 (8) Mixer-registratore. O Oo T © O = ft Ue Mie Ueplle atl LIVELLO CENTRALE pm y i Figura 12.1 Regolazione dei fader del mixer all'impostazione centrale. spone di soli due canali, impostate l’input della traccia 5 al canale 1 0 2 dell’interfaccia audio e fate lo stesso per le altre tracce. Se il cablaggio della vostra attrezzatura ¢ microfoni > mixer > gruppi (bus) > input delle tracce, assegnate il segnale di ogni input all’output del canale (bus) che preferite come spe- cificato nel track sheet. Ogni bus é collegato alla corrispondente traccia numerata sul regi- stratore multitraccia. NOTA Se solo uno strumento é assegnato a una traccia, potete eliminare il rumore dell'amplifica- tore a combinazione del banco facendo passare il segnale dello strumento direttamente nel- la traccia del registratore. Per fare questo, individuate il jack di output diretto (direct output) il jack insert dell’input del modulo per quello strumento, e fatelo passare nella traccia de- siderata. Alcune console di mixaggio richiedono lattivazione del pulsante Direct sullinput del modulo. | 206 — Capitolo 12 Impostazione dei livelli di registrazione Ora siete pronti “a fare i livelli”. Chiedete a ciascun musicista di suonare la parte pitt forte della sua performance, uno alla volta o tutti assieme. Per ogni segnale in entrata, impostate il controllo TRIM in modo che il volume di registrazione sia il pid alto possibile senza pro- vocare distorsione. Se state impostando i volumi in un multitraccia digitale, fate in modo che il picco di ogni traccia si attesti attorno a -5 dBES (-5 decibel Full Scale): questo garan- tisce un headroom sufficiente. Inoltre, i musicisti generalmente suonano pit forte durante Vesecuzione, rispetto al momento dell’impostazione dei volumi. Come regola generale, te~ nete il livello massimo attorno a -2 0 -3 dBFS: se tale livello oltrepassa gli 0 dBFS sentirete Yeffetto della distorsione digitale, che origina un click ad alto volume. Se state mixando pitt strumenti in uno o due gruppi (come nel caso di un gruppo per la batteria), seguite la procedura descritta sotto: 1. monitorate il gruppo(i); 2. impostate il fader del gruppo in posizione centrale; 3. regolate il bilanciamento del submix, il panning e il volume di registrazione con i fader degli input; 4, regolate finemente ogni volume del submix, agendo sul fader del submaster. Impostazione dell’EQ Sebbene sia pratica comune registrare in modalita flat (cio’ senza EQ), potreste voler appli- care l’equalizzazione a ogni strumento, ascoltandolo individualmente. Filtrate le frequenze al di sotto e al di sopra il range dello strumento. Tuttavia, non spendete troppo tempo sull’equalizzazione fino a che tutti gli strumenti sono mixati assieme. L"EQ che migliora suono di uno strumento ascoltato in modaliti solo potrebbe non andare bene quando git strumenti vengono ascoltati nel loro insieme. Nel creare il bilanciamento tonale che desi- derate utilizzate l'EQ come ultima risorsa, dopo aver provato diversi microfoni e disposi- Zioni microfoniche. Potete applicare I'EQ anche durante la riproduzione o il mixdown. Questo sarebbe preferibile, poiché EQ applicata durante la registrazione non pud sempre essere eliminata, se non siete soddisfatti di essa. Registrazione Successivamente, impostate la tracce sulle quali volete registrare su “record ready”, ovvero “pronte alla registrazione”. Ora cominciate a registrare. Annotate il tempo del counter per questa ripresa (take). Mettete in lista la registrazione: registrate il nome del brano e il numera, della ripresa. Poi registrate due misure di conteggio, che serviranno per impostare il tempo durante la fase di overdubbing. Per esempio, se il tempo é 4/4, dite, “1, 2, 3, 4, 1, 2, (pausal (pausa).” Le pause sono colpi silenziosi. Avete bisogno di un po’ di silenzio prima che co minci la canzone per fare l’editing pit facilmente pid tardi. Una DAW ha integrato un me= tronomo che pué essere utilizzato per i conteggi. Riproduzione Dopo avere registrato la traccia, portatevi all’inizio della canzone utilizzando il comando r= turn-to-zero per tornare all’inizio o la funzione locate per il posizionamento su un locator= Se necessario regolate il selettore del monitor su “track” o su ‘“‘mix” e mandate in play le registrazione per controllare l’esecuzione ¢ Ja qualiti del suono. Potete creare un mixageio Operare con il registratore multitracciae il mixer 207 grezzo (rough mix) con le manopole aux per regolare il mixaggio ai monitor. Se il multi- traccia é collegato ai jack insert, usate i fader, i controlli del pan pot, EQ e i controlli aux per creare un mixaggio rough. Procuratevi o scrivete una scheda dell’arrangiamento del brano. Essa mostra il testo, le stro- fe, i ritornelli, il ponte e cosi via. Riproducete il brano e impostate un locatore all’inizio di ciascuna strofa e ciascun ritornello. In questo modo, quando il musicista dice “andiamo a sistemare quella tal nota bemolle alla fine del secondo ritornello”, potete portarvi immedia- tamente in quel punto della canzone. Overdubbing Dopo che la prima traccia é stata registrata con una buona esecuzione, potreste voler ag- giungere ancora parti musicali. Questa procedura viene chiamata overdubbing (sovrainci- sione). Durante l’operazione di overdubbing il musicista ascolta le trace gii registrate, e re- gistra una nuova parte su una traccia inutilizzata. Siete pronti a procedere all’overdubbing? Ecco cid che dovete fare. 1. Disattivate i monitor della regia ed ascoltate in cuffia. 2. Impostate un mixaggio delle tracce gia registrate da ascoltare tramite le cuffie. Alcuni mixer utilizzano i controlli ausiliari per fare cid. Se il registratore multitraccia é connes- so ai jack insert del mixer, ascoltate il mixaggio stereo attraverso i monitor e create un mixaggio agendo sui fader dei canali. 3. Collegate il microfono o la direct box dello strumento o della voce che volete registrare, Assegnatelo a una traccia inutilizzata. Alzate il suo fader fino al disegno centrale (il punto 0 circa a tre quarti rispetto al livello massimo che pu raggiungere). 4. Impostate il multitraccia in modo che possiate ascoltare tramite i monitor la riprodu- zione delle trace registrate ¢ del segnale in entrata dello strumento o della voce che volete registrare. In alcune DAW questa funzione é chiamata echo input monitor, “monitor di input dell’eco”. Se i microfoni e l’output della DAW sono collegati a un mixer, disabilitate la funzione “echo input monitor” poiché potrete ascoltare attraverso Je casse monitor tutti i segnali che passano attraverso il mixer. 5. Fate suonare e cantare i musicisti. Potete sentire il segnale nelle cuffie? Impostate il vo- lume di registrazione usando il controllo trim (guadagno) di ogni canale del microfono. Se state usando una DAW e sentite molta latenza (ritardo) nel segnale dei musicisti quando ascoltate tramite le cuffie, abbassate limpostazione relativa alla latenza nel sof- tware. Per prevenire la latenza, potreste invece voler monitorare I'uscita del mixer hardware. Inviate il segnale di uscita dell’interfaccia audio al mixer e ascoltate le tracce registrate in quel modo. 6. Mettete in riproduzione la registrazione. Mentre il musicista suona o canta, impostate un buon mix delle tracce registrate e degli strumenti dal vivo che avete intenzione di registrare. Chiedete al musicista se sente cid che necessita di sentire. Cambiate il mix se necessario. Alcuni musicisti vogliono sentire gli effetti durante la sessione di over- dubbing, altri vogliono il suono dry. Se state sovraincidendo le voci dei coristi una alla volta, spesso é di aiuto rimuovere altre voci dal mixaggio che entra in cuffia. 7. Quando siete pronti a registrare una nuova parte portatevi in un punto circa 10 se- condi prima della parte della canzone in cui il musicista suona. Impostate le tracce registrate in modalita SAFE e le tracce su cui state registrando in modaliti RECORD READY. 8. Prima di premere il pulsante RECORD, fermatevi! State registrando sulla/e traccia/trac- ce giusta/e? State per cancellare accidentalmente qualche traccia? Controllate attenta- 208 = Capitolo 12 mente il track sheet e assicuratevi che i pulsanti che abilitano la registrazione siano attivi solo sulle trace protette dalla sovraincisione. 9. Cominciate la registrazione e fate si che il musicista suoni insieme alle trace. Se il mu- sicista commette un errore, potete ri-registrare o fare un punch-in della nuova parte senza intaccare le tracce gid registrate. Punch-in Il punch-in é usato per correggere gli errori in un’esecuzione registrata o per registrare una parte musicale in segmenti. Un punch viene anche detto un inserto. Abilitate la registrazio- ne su una traccia, riproducete la registrazione multitraccia, poi effettuate un “punch” o pre- mete il pulsante per la registrazione al momento giusto, registrate una nuova parte ed uscite dalla modalita di registrazione. Alcuni musicisti registrano la stessa parte musicale pid volte finché essa non é perfetta. Il proceso é noioso, ma dovete prestare attenzione. Avete bisogno di essere consapevoli di dove vi trovate nella canzone in ogni momento e di non cancellare niente di cid che volete tenere. Alcuni musicisti preferiscono registrare un'esecuzione, un fraseggio alla volta, perfezionan- do ogni fraseggio man mano che andate avanti. Altri registrano una ripresa completa e poi tornano indietro e sistemano le parti imprecise. Per fare un punch-in, prendete la scheda in cui @ segnato l'arrangiamento della canzone e seguite questi punti. 1, Portatevi in un punto circa 10 secondi prima del punto in cui volete cominciare a re~ gistrare. Osservate il tempo sul contatore e annotatelo. Inoltre inserite li un locatore di indirizzo di memoria se il registratore dispone di questa funzione. 2. Mettete in riproduzione la canzone nelle cuffie del musicista. II musicista suonera assie- me per provare la parte. Annotate i tempi del contatore del registratore in cui volete entrare ¢ uscire dalla modalita di registrazione. Altrimenti potreste eliminare una ripresa venuta bene. 3. Finalmente siete pronti per registrare. Prima di premere il pulsante RECORD, ferma- tevi! Dite al musicista cosa avete intenzione di fare in modo che non ci siano possibilita di errore. Siate molto chiari. Per esempio, ‘“Sto registrando la tua parte di tastiera su due nuove tracce”. Oppure, “Sto per entrare in registrazione sulla tua vecchia esecuzione — 2 questo quello che volevi?” 4. Bene, siamo pronti a partire. Mettete in riproduzione la registrazione. Durante uno spazio o una pausa nella registrazione, poco prima della parte che necessita di essere corretta, entrate in registrazione con il pulsante della registrazione (0 utilizzate un pe- dale). Fate in modo che il musicista registri la nuova parte e uscite dalla modalita di registrazione immediatamente. Non vorrete cancellare il resto della traccia! 5. Premete LOCATE per portarvi al locatore che avete inserito, circa 10 secondi prima del punch. Mettete in riproduzione la registrazione per vedere se il punch & stato fatto correttamente. Se necessario, potete ri-registrare il punch. Dopo che vi portate sul lo- catore, osservate se il musicista vuole provare la parte. Non rifate il punch finché lui o lei non é pronto/a Alcuni registratori multitraccia dispongono di una fanzione per il punch automatico. Im- postate i punti per ’entrata e 'uscita dalla modalita di registrazione nella memoria della mac- china. Non appena la registrazione viene riprodotta, il registratore entra ed esce automati- camente dalla modaliti di registrazione in quei punti. Alcuni registratori possono fare un loop ripetutamente tra quei due punti. Operare con il registratore multitracciae il mixer 209 Tracce composite Se sono disponibili molte tracce libere, potete registrare un'esecuzione solista in pith riprese, Ognuna su una traccia separata o traccia virtuale. Successivamente combinare le parti mi sliori di ogni traccia in un’unica traccia. Usate solo quella traccia nel mixaggio finale e sen- Hirete solo le parti migliori di tutte le riprese in successione. Questo viene chiamato “regi- strazione a tracce composite”. Di seguito vi @ un esempio di questo tipo di registrazione su trace vocali con un registratore multitraccia e un mixer. 1. Supponete di avere quattro riprese di voce registrate sulle tracce 10, 11, 12 13, Met- tete in solo ogni traccia e segnate sul foglio del testo della canzone quale traccia contiene Vesecuzione migliore di ogni parte. Per esempio, potreste preferire la strofa 1 sulla trac. cia 13, il ritornello sulla traccia 10 e cosi via. 2. Assegnate tutte le tracce a una traccia libera, che chiameremo traccia composita. Uni- formatene i volumi. 3. Cominciate a registrare sulla traccia composita. 4. Quando la traccia viene riprodotta, impostate su mute o meno le tracce, per scegliere le ese~ cuzioni migliori da copiare nella traccia composita. Per fare cid, potete fermare il registratore tra le sezioni, cambiare le impostazioni per il mute ¢ registrare una sezione alla volta. 5. Una volta che siete soddisfatti della traccia composita, potete eliminare o archiviare le tracce originali. La registrazione a tracce composite con una DAW é ancora piti facile. Selezionate la traccia per le parti migliori, poi copiate e incollate le sezioni migliori delle altre tracce nella traccia delle parti migliori. Alcuni registratori dispongono di tracce virtuali (spiegate nel Capitolo 19). Esse vi permet- tono di comporre un’esecuzione utilizzando tracce virtuali anziché tracce reali. Ottenere pili tracce Cosa potete fare se volete eseguire l'overdubbing di pitt tracce, ma tutte le tracce sono oc- Cupate? Facendo attenzione, potete fare operazioni di punch-in di pid strumenti registran- doli nelle pause sulle tracce registrate. Per esempio, supponete che tutte le trace siano oc. cupate ma voi volete aggiungere un colpo di piatto all’inizio del ritornello, Individuate una traccia che ha momenti di pausa e fate un punch-in del colpo di piatto in quel punto. Di Seguito € spiegato un altro modo per liberare ulteriori trace. Supponete che una traccia sia inutilizzata per la maggior parte se non per un breve riff in determinati punti della canzone. Utilizzando un cavo patch (o le funzioni copia e incolla in una DAW), copiate quel riff esat- tamente allo stesso punto restando a tempo in un’area libera su un’altra traccia registrata. Successivamente potete eliminare la Prima traccia e registrare in essa una nuova parte. Come alternativa, potete fare il bounce delle trace - mixare pit tracce in una 0 due tracce libere ¢ registrare il brano su un'altra traccia. Successivamente potete eliminare le tracce ori. Binali, liberandole per ulteriori sovraincisoni. Le procedure per il bounce sono descritte nel manuale di istruzioni del registratore o del software per la registrazione. Fly-In Supponete di avere una registrazione multitraccia di una canzone pop, in cui una delle trac- ce contiene le parti di voce; supponete che durante il primo ritornello la traccia vocale abbia 210 — Capitolo 12 un suono buono, ma durante il secondo ritornello vi siano stonature. Vorrete copiare la traccia della voce dal primo ritornello al secondo. Se state utilizzando una DAW o un regi- stratore hard disk, potete utilizzare le funzioni di editing taglia e incolla. Se utilizzate un multitraccia digitale modulare (MDM), la copia delle parti pud essere fatta tramite un proceso chiamato flying in. Copiate il primo ritornello della traccia contenete la voce su una DAW esterna o un campionatore, poi fly-in (copiate) la registrazione esterna di nuovo sul multitraccia dove sarebbe il secondo ritornello. La parte su cui avete eseguito Yoperazione di fly-in dovrebbe rimanere sincronizzata alle altre tracce. Di seguito viene descritto un altro utilizzo del fly-in. Date a un tastierista un CD-R conte- nente il brano che avete registrato. Il tastierista porta a casa la canzone, elabora una parte di tastiera e la registra su un altro CD-R mentre ascolta la canzone. Egli o ella vi invia la parte e voi fate il fly-in di quella parte sulla registrazione del multitraccia oppure estraete la traccia del CD in un file wave e la importate. Di seguito sono descritte le fasi per fare un’operazione di fly-in. 1. Sul registratore multitraccia, individuate la traccia che volete copiare. Collegate il suo output all’input dell’interfaccia audio di una DAW o a un input di un campionatore. 2. Mettere in riproduzione la registrazione del multitraccia e copiate la parte sulla DAW o sul campionatore. Se la parte su cui volete fare il fly-in é gia su un CD-R, un DAT o un MiniDisc, copiatela sulla DAW o sul campionatore. 3. Collegate l’output della DAW o del campionatore all’input della traccia sulla quale vo- lete registrare il fly-in. 4. Portate il registratore multitraccia in un punto pochi secondi prima di dove volete fare il fly-in della parte. 5. Cominciate a registrare sulla traccia giusta. Mentre ascoltate la canzone che viene ripro- dotta, premete PLAY sulla DAW o date l’impulso al campionatore in modo che la parte che deve essere inserita cominci al momento giusto. Provate questa operazione finché il timing non é corretto. I tempi dovrebbero coincidere se registrati seguendo una trac- cia di click. Sostituzione della batteria Supponete di aver registrato le tracce di batteria, ma il loro suono non vi soddisfa. Probabil- mente la grancassa della batteria & troppo mole ¢ nessuna quantiti di EQ o di gate sembra aiutare. Potreste provare una tecnica chiamata sostituzione della batteria, che consiste nel so- stituire le trace registrate della batteria con campioni di batteria elettronica, di sintetizzatore © di modulo sonoro. Di seguito vengono descritte le fasi da seguire. 1. Selezionate il suono di batteria che desiderate nel campionatore. 2. Portate il segnale audio della traccia della batteria all’input che aziona il campionatore. 3. Collegate output audio del campionatore all’input di una traccia inutilizzata sul regi- stratore. 4. Mettete in riproduzione la traccia originale della batteria ¢ registrate il segnale dell’output del campionatore su una traccia inutilizzata. Quando ogni colpo di bat- teria aziona (trigger) il campionatore, esso istantaneamente suonera il campione di batteria interno. In questo modo potete sostituire le tracce individuali della batteria o un intero kit. Potete anche mixare i campioni con le tracce originali per aver un suono di batteria pitt grosso. In un programma per la registrazione dell’audio digitale e del MIDI, potete sostituire una traccia audio di batteria con una traccia MIDI che suona campioni di batteria. Per prima Operare con il registratore multitracciae il mixer 211 cosa, impostate una traccia MIDI con un campione di batteria pronto a suonare (per i det- tagli, vedi il Capitolo 16). Poi usate uno di questi metodi. @ Metodo 1: nella traccia MIDI di batteria che volete creare, aprite la finestra di editing del sequencer MIDI. Disegnate una nota per ogni colpo di batteria seguendo la ritmica appropriata. @ =Metodo 2: cominciate a registrare sulla traccia MIDI della batteria ¢ suonate i tasti del controller MIDI a tempo con la riproduzione della traccia audio della batteria. @ Metodo 3: selezionate la traccia audio della batteria, poi abilitate la funzione “Extract Rhythm” oppure “Extract Beat”, se presente. Copiate e incollate i colpi MIDI estratti nella traccia MIDI contenente i campioni di batteria. Impostate su mute la traccia audio della batteria originale e premete PLAY. Dovreste sentire suonare il campione di batteria sostitutivo. Mixdown Dopo che tutte le trace di batteria sono state registrate (probabilmente con alcuni bounce), é il momento di mixarle o combinarle in una traccia stereo. Utilizzerete i fader del mixer per gestire i volumi relativi agli strumenti, utilizzerete il panning per disporle nel panorama stereo, utilizzerete EQ per regolare la loro qualita tonale e utilizzerete le manopole delle mandate ausiliarie per gestire gli effetti. Preparazione del mixer e dei registratori Per preparare il mixdown, prima di tutto individuate nel mixer i jack dei canali di uscita 1 € 2 (essi potrebbero essere chiamati bus 1 ¢ 2 oppure stereo mix bus, bus per il mixaggio stereo). Collegate questi output agli input di linea del registratore a 2 tracce (Figura 12.2) Se state usando una DAW, omettete questo passaggio. Figura 12.2 Connessioni per il mixdown. MIXER REGISTRATORE MI a egg|REISTRATOREA2TRACCE Ga S29 {ea FETT sooo00 MIXER-REGISTRATORE Cosa dovete fare se state sincronizzando un sequencer MIDI esterno con il registratore au- dio? Utilizzate line mixer (mixer di linea) separato per unire output audio del mixer con Voutput audio del sequencer. Oppure, se il mixer audio dispone di canali di entrata a suffi- cienza, collegate gli output audio del sequencer al mixer audio. Mixate le tracce audio con le tracce MIDI. Una volte che i collegamenti sono stati fatti, potete cominciare. Impostate tutti i controlli del mixer su “off”, “zero”, o “flat”. Dovreste cominciare dal livello zero per costruire un mixaggio. 212 Capitolo 12 Applicate una striscia di carta o un nastro adesivo di carta hungo il fronte del mixer per scri- vervi su quale strumento(i) agisce ogni fader. Tenete questa striscia adesiva con il nastro del multitraccia in modo che possiate utilizzarla ogni volta che dovete riprodurre la registrazio- ne. Oppure digitate queste informazioni nella DAW o nella console di mixaggio digitale. Se necessario, impostate gli interruttori per la selezione dell’input presenti sul mixer su “track” poiché farete il mixdown della registrazione del multitraccia. Ascoltate attraverso i monitor il mixaggio del bus stereo. Questi passaggi non sono necessari se state utilizzando una DAW. Per i principianti, mettete i fader del master sul disegno centrale (circa a tre quarti rispetto al livello massimo, sulla porzione ombreggiata del percorso del fader). Questo imposta l’assetto del guadagno del mixer in modo da avere il miglior compromesso tra rumore ¢ headroom. Cancellazione del materiale inutilizzato Il mixaggio sari molto pid semplice se prima eliminate i ramori che precedono e seguono ogni canzone e stanno all'interno di ogni traccia. Mettete in riproduzione la registrazione multitraccia e ascoltate ogni traccia da sola. Elimi- nate i suoni che non volete, gli outtake (le riprese tagliate, i tagli) e interi segmenti che non apportano nulla alla canzone. Per evitare sbagli, é meglio fare questo mentre i musicisti sono nei paraggi. Cosa potete fare se il rumore é presente proprio poco prima che il musicista cominci a suo- nare? Quando eliminate il rumore, potreste eliminare l’inizio dell’esecuzione. Potrebbe es- sere pit sicuro mettere in mute la traccia durante il mixdown e togliere il mute proprio prima che il musicista inizi a suonare. Oppure potreste impostare un punch-in/out automatico nei momenti giusti in modo da eliminare il rumore. Ramuovere il rumore con una DAW é pit semplice. Osservate la forma d’onda delle tracce registrate per vedere dove c’é musica e dove silenzio. Dividete le tracce in clip (segmenti) musicali e clip di silenzio e cancellate le clip di silenzio. Questo rimuove i rumori che si trovano nelle parti di silenzio (dove non c’é suono) della traccia. Se avete registrato la traccia in segmenti o clip separate, togliete o fate scivolare i punti di inizio e di fine di ogni clip in modo da rimuovere i rumori. Panning Avete bisogno di fare il panning delle tracce prima di fare il mixaggio, poiché il livello del volume di una traccia dipende da dove essa si trova nel panorama stereo. Assegnate ogni traccia ai bus 1 ¢ 2 (0 allo stereo mix bus, bus del mixaggio stereo) ¢ usate i comandi per il panpot per posizionare ogni traccia dove preferite tra gli altoparlanti stereo. Solitamente il basso, il rullante, la grancassa e la voce vanno al centro, le chitarre possono essere posizionate a sinistra o a destra e le tastiere stereo e i microfoni panoramici della batteria vanno posizio- nati a destra e a sinistra. Fate il panning delle tracce disponendole in punti diversi tra i monitor: sinistra, centro-si- nistra, centro, centro-destra, destra. Cercate di realizzare un panorama stereo che sia ben bilanciato sia ai lati che al centro. Per chiarezza, fate il panning in maniera opposta degli strumenti che coprono lo stesso intervallo di frequenza. Potreste volere che alcune tracce non siano localizzate. Cantanti che compiono armonizza- zioni ¢ archi dovrebbero essere dispersi anziché apparire come una sorgente puntiforme. Suoni stereo di una tastiera possono andare da una cassa all’altra. Potreste ingrossare un assolo di una chitarra solista facendo il panning dell’assolo a sinistra e l’assolo ritardato a destra (que- sto ritardo potrebbe risultare da un microfono posto lontano nella stanza 0 copiando e ritar- Operare con il registratore multitracciae il mixer 213 dando la traccia di alcuni millisecondi in una DAW). Fate il panning delle voci raddoppiate posizionandole a sinistra e a destra per un effetto di spazialit’ Considerate di creare una sorta di profondita fronte/retro. Lasciate il suono di alcuni stru- menti asciutto, in modo che sembri pid vicino, e aggiungete riverbero ad altri, in modo da farli percepire come pitt lontani. Se volete che l'immagine stereo sia realistica (diciamo, per un jazz combo), allora fate il pan ning degli strumenti in modo da simulare una band come sé fosse guardata dalla parte del pubblico. Se foste seduti tra il pubblico ascoltando un quartetto di musica jazz, dovreste sen- tire la batteria sulla sinistra, il pianoforte a destra, il basso al centro e il sax leggermente sulla destra. La batteria ¢ il pianoforte non sono sorgenti puntiformi; ma sono un po’ diffasi. Se il realismo spaziale é lo scopo, dovreste sentire la stessa disposizione dell’insieme tra le casse. Nella maggior parte delle registrazioni di musica rock, il pianoforte e la batteria sono diffuse in tutto lo spazio tra le due casse — interessante ma non realistico. Ml suono delle tracce mono panpottate spesso risulta artificiale: sembra che ogni strumento suoni isolato all’interno di un piccolo spazio. In questi casi é utile aggiungere un riverbero stereo, che amalgama gli strumenti tra loro Quando ascoltate il brano tramite i monitor in mono, probabilmente sentirete un accumulo sul canale centrale, [I volume degli strumenti al centro del panorama stereo sari pit alto in mono, rispetto a quanto avviene in modalit’ stereo, quindi il bilanciamento del mixaggio cambiera in mono. Per prevenire cid, individuate quali tracce hanno il panning spostato allestrema sinistra 0 destra e posizionatele pitt al centro, impostando le manopole del panning nello spazio compreso tra le 9 € le 3 del quadrante di un orologio. Compressione A volte la voce principale potrebbe risultare troppo alta o troppo bassa in relazione agli stru- menti poiché le voci hanno un intervallo dinamico pid ampio rispetto agli strumenti. Potete dominarlo facendo passare la voce attraverso un compressore. Esso manterna il volume della voce pitt costante, rendendola piii facilmente udibile nel brano. Collegate il compressore al/ai jack insert del modulo che trasmette il segnale della voce in entrata oppure tra output della traccia della voce e Vinput del mixer. Impostate la quantit’ di compressione che desi- derate (tipicamente ratio 2:1, threshold -10 dB). E pratica comune anche comprimere la grancassa della batteria e il basso (per maggiori informazioni vedi il Capitolo 10). Impostazione del bilanciamento Ora viene la parte divertente. II mixdown é una delle parti pitt creative della registrazione. Di Seguito sono riportati alcuni consigli per rendere straordinario il suono dei vostri mixaggi. Prima di fare un mixaggio, accordate le vostre orecchie, riproducendo attraverso le casse monitor alcuni CD il cui suono vi piace. Questo pud essere d’aiuto per approntare un bi- lanciamento di livello commerciale delle alte, delle medic ¢ delle basse frequenze. Scegliete un CD contenente brani simili a quelli che state registrando. Concentratevi sulla produzione. Com’e il bilanciamento? Come sono I'EQ, gli effetti ¢ le sorprese a livello so- horo? Cercate di immaginare quali tecniche siano state usate per creare quei suoni e copia- tele. Di certo potreste preferire aprire una nuova strada. Utilizzando i fader degli input, regolate il volume di ogni traccia in modo da ottenere un bilanciamento piacevole tra gli strumenti ¢ la voce. Dovreste essere in grado di sentire ogni strumento in modo distinto. Alcune console di mixaggio dispongono di potenziometri (trim) che regolano il gain (guadagno) della riproduzione delle tracce del registratore mul- titraccia. In quel caso, impostate tutti i fader in uso sull'impostazione centrale e regolate i trim in modo da ottenere un rough mix (mixaggio grezzo). 214 — Capitolo 12 Di seguito viene descritto uno dei modi per costruire il mixaggio. Portate tutti gli stru- menti ¢ le voci allo stesso volume. Poi alzate le trace pid importanti ed abbassate gli stru- menti in sottofondo. Oppure alzate una traccia alla volta e fate si che si fonda con le altre tracce. Per esempio, per prima cosa portate la grancassa a circa -10 dB, poi aggiungete il basso e bilanciateli tra loro. Poi aggiungete il resto della batteria e impostate il bilancia- mento. Successivamente aggiungete le chitarre, le tastiere e infine le voci. In una ballata, la voce principale é solitamente al di sopra di tutto. Potreste regolare il volume della voce principale messa in solo in modo che raggiunga il picco a -5 dB. Alzate il volume dei monitor in modo che la voce sia alta come vi piace sentirla, quindi lasciate stare il volume dei monitor. Fate entrare le altre tracce una alla volta e mixatele in relazione alla traccia della voce. Quando il mixaggio 8 corretto, ogni cosa pud essere sentita in modo distinto, malgrado non ci sia niente che spicchi troppo. Gli strumenti o le voci piti importanti sono pit alti; le parti meno importanti sono sullo sfondo. In un tipico mixaggio rock, il rullante é il pid alto ¢ la grancassa & quasi allo stesso volume di quest’ultimo. La voce principale per cid che riguarda il volume viene subito dopo. Notate che c’é ampio spazio per l’interpretazione musicale e il gusto personale nel fare un mixaggio. A volte non volete che tutto si senta in modo distinto. Una volta ogni tanto, potreste mixare certe tracce in modo impercettibile all’interno del mixaggio per creare un effetto subconscio. E una buona idea ascoltare impostando il volume delle casse monitor attorno agli 85 dBSPL. Se ascoltate tenendo i monitor a un volume troppo elevato le basse ¢ le alte frequenze sa~ ranno indebolite quando verranno ascoltate a basso volume. Di tanto in tanto abbassate il volume di ascolto delle casse monitor, per verificare se conti- nuate a sentire chiaramente tutto. Passate alternativamente da casse monitor grandi a casse piccole, per assicurarvi ulteriormente che non venga perso nulla. Impostazione dell’EQ Il passo successivo consiste nell’impostare l'EQ, per creare il bilanciamento tonale che volete su ogni traccia. Se il suono di una traccia é troppo scialbo, alzate le alte frequenze o aggiungete un effetto di enhancer. Se il suono é troppo ricco di bassi, abbassate il volume delle basse fre~ quenze e cosi via. I piatti dovrebbero suonare frizzanti e distinti, ma non fare sfrigolii o suoni striduli la grancassa della batteria e il basso dovrebbero avere un suono profondo, ma non es- sere invadenti o impastati. Assicuratevi che il basso sia registrato in modo da avere contorni ben definiti o che le armoniche siano udibili anche attraverso casse di piccole dimensioni. Avrete bisogno di regolare nuovamente il bilanciamento del mixaggio, dopo aver aggiun- to EQ. L’EQ che migliora una traccia messa in solo raramente migliora anche tutte le tracce mixate assieme. Quindi, prendete decisioni riguardo l’EQ solo dopo aver ultimato il mixaggio. Nelle registrazioni di musica pop, la qualita del tono o il timbro degli struamenti non deve essere naturale. Ancora, molti ascoltatori vogliono sentire un timbro realistico provenire da strumenti acustici, quali la chitarra, il flauto, il sax o il pianoforte. I bilanciamento tonale totale del mixaggio non dovrebbe essere troppo ricco né di bassi né di alti. Vale a dire lo spettro percepito non dovrebbe enfatizzare né le frequenze basse né le alte. Dovreste sentire le basse, le medio-basse, le medie, le medio alte ¢ le alte semplicemen— te nella stessa proporzione. Le bande di frequenza che sono troppo alte possono stancare le vostre orecchie. Quando il mixaggio 2 quasi finito, passate alternativamente tra il brano e un CD commer ciale per vedere se siete concorrenziali. Se il bilanciamento tonale del mixaggio eguaglia um CD commerciale, sapete che il vostro brano é pronto per il mondo reale. Questa operazione 2 indipendente da quali monitor usate. Uno strumento efficace per questo scopo é Harmo- nic Balancer (ww.har-bal.com). Operare con il registratore multitraccia e il mixer 215 Aggiunta di effetti Dopo aver impostato il bilanciamento e l'EQ in modo approssimativo, é il momento di ag- giungere gli effetti. Potreste voler inserire effetti di riverbero o delay, per aggiungere spa- Zialiti al suono (vedi Capitolo 10). Questo dispositivo viene collegato tra i jack aux-send e gli aux-return del mixer (oppure tra i jack aux-send ¢ bus-in). Individuate i controlli AUX RETURN o BUS IN (se presenti), regolateli a meta del loro percorso e regolate il loro pan all’estrema destra e all’estrema sinistra. Utilizzando le mano- pole AUX sul mixer, regolate la quantita di delay e riverbero che desiderate per ogni traccia. Troppi effetti e riverbero possono rendere il suono meno distinguibile. Potreste applicare il tiverbero solo ad alcuni strumenti 0 voci. Una volta impostato questo effetto provate ad ab- bassare gradualmente il volume, per vedere come cambia il suono. Il produttore di una registrazione é il direttore musicale, che decide le caratteristiche sonore del brano. I] produttore potrebbe essere un membro della band oppure voi stessi. Chiedete di ascoltare registrazioni che abbiano il suono che il produttore desidera. Cercate di imma- ginare quali tecniche sono state usate per creare quei suoni. Inoltre cercate di tradurre le descrizioni della qualita sonora del produttore in impostazioni dei controll. Se il produttore chiede un suono pit “‘caldo” su un particolare strumento, alzate le frequenze basse. Se il suono della chitarra solista necessita di essere “ingrossato”, provate a in- serire un chorus stereo sulla traccia della chitarra. Se il produttore vuole che la voce abbia pitt “spazialiti”, provate aggiungendo un riverbero e cosi via. Impostazione dei volumi Impostate i volumi della registrazione mentre state mixando. Per mantenere il giusto gain, posizionate i fader del master sul disegno centrale, Successivamente regolate tutti i fader de- gli input della stessa quantita in modo che l’output stereo raggiunga il picco attorno a -5 dB. Potete ritoccare in alto i fader del master di alcuni decibel se necessario. Fate in modo che il volume di registrazione non vada oltre 0 dB se state registrando su un supporto digitale. Valutazione del suono Quando mixate, la vostra attenzione si concentra sugli input. Ascoltate brevemente ogni strumento a turno ed il mixaggio nel suo insieme. Se sentite qualcosa che non vi piace, cor- reggetelo. La voce & troppo intubata? Togliete le basse sulla traccia della voce. La grancassa & troppo basa? Alzatela. La chitarra solista troppo spenta? Alzate la sua mandata effetti. Controllate dove i bassi e gli alti sono deboli mentre ascoltate il mixaggio da un’altra stanza. I! bilanciamento é ancora buono? I mixaggio dovrebbe essere appropriato allo stile musicale. Per esempio, un mixaggio adat- to alla musica rock non sari adatto alla musica folk o al jazz acustico. II mixaggio di musica rock richiede tipicamente molta elaborazione a livello di EQ, compressione ed effetti; e le batterie sono molto frontali. Al contrario, la musica folk 0 jazz viene di solito mixata senza L'uso di effetti (se non un leggero riverbero): il suono degli strumenti e delle voci é piti na- turale. Il suono di una chitarra rock é di solito brillante e distorto, una chitarra jazz in posi- zione frontale e centrale di solito ¢ morbida ¢ pulita. Supponete di lavorare al mixaggio di un brano di musica pop e di voler ottenere un suono realistico, naturale. Ascoltate gli strumenti riprodotti e provate a manipolare il suono per dare l'impressione a chi ascolta che gli strumenti stiano suonando di fronte a lui: vale a dire, anziché provare a fare un mixaggio piacevole o una registrazione dalle sonorita in- teressanti, provate ad agire sul suono in modo da simulare la presenza di strumenti reali. Per fare cid dovete avere dimestichezza con i suoni degli strumenti reali stessi. 216 — Capitolo 12 E come un artista che prova a dipingere un momento di vita quotidiana nel modo piti rea~ listico possibile. Egli confronta il dipinto con gli oggetti reali, nota le differenze ¢ poi mo- difica il dipinto per ridurre le differenze. Quando vi sforzate di ottenere un suono naturale, confrontate lo strumento registrato con il vostro ricordo della cosa reale. Quanto suona differente? Ruotate la manopola appropriata sulla console in modo da ridurre la differenza. In alternativa, quando state mixando, immaginate di stare creando una esperienza sonora tra gli altoparlanti del sistema di ascolto, anziché solamente riprodurre degli strumenti. A volte non é desiderabile che il suono della registrazione sia troppo realistico: una registrazione molto fedele spesso viene percepita solo come virtuosismo musicale, perdendo la carica emozionale. Questo approccio é in contraddizione con la regola base dell’alta fedelti: riprodurre Pesecu- zione originale cosi come viene udita nel contesto originale. Alcuni brani necessitano di suoni irreali: in tal caso non dovrete associare il suono che sentite agli strumenti fisici ma alla musica che essi esprimono, cioé alla visione o al sogno del compositore. Di seguito viene descritto un modo per riprodurre la musica allo stato puro anziché la riproduzione di strumenti che suo- nano in una stanza: avvicinate il microfono o registrate in diretta per evitare di catturare l'am= biente dello studio. Poi aggiungete riverbero. Inoltre, aggiungete EQ, raddoppiate le tracce € applicate effetti per rendere lo strumento o la voce leggermente irreale. L’idea é di fare una produzione, anziché una documentazione — un disco, anziché una registrazione. Cercate di comunicare le intenzioni del musicista attraverso la qualita del suono registrato. Se il musicista vuole trasmettere un messaggio d’amore, dolce, traducetelo in una calda e armoniosa qualita del tono. Aggiungete un po’ di medio-basse o riducete leggermente gli alti. Se la composizione musicale esprime fasto 0 spazialiti, aggiungete una riverberazione con un lungo tempo di decay. Chiedete ai musicisti cosa stanno cercando di esprimere at- traverso la musica e provate ad esprimerlo al meglio attraverso il suono della produzione. Cercate di tenere il mixaggio pulito e chiaro, Un mixaggio pulito non é troppo pieno; non ci sono troppe parti che suonano contemporaneamente. E utile arrangiare la musica in modo che non vi siano parti simili che si sovrappongono. Solitamente, meno strumenti ci sono, pitt pulito é il suono. Mixate in maniera selettiva, in modo che non troppi strumenti vengano sentiti nello stesso tempo. Create passaggi veloci di chitarra che si inseriscono tra i fraseggi vocali, anziché suonare insieme alla voce. In una registrazione che ha un suono definito gli strumenti non si “sovrappongono” né ma- scherano il suono I’uno dell’altro: il suono di ciascuno di essi é distinto da quello degli altri. La completa “distinguibilita” si raggiunge quando gli strumenti occupano aree differenti dello spettro delle frequenze. Per esempio, il basso copre le basse frequenze; le tastiere pos- sono contribuire a enfatizzare le frequenze medio-basse, la chitarra solista potrebbe costitu- ire la parte delle frequenze medio-alte del segnale e i piatti coprire le alte frequenze. Spesso la chitarra ritmica occupa lo stesso intervallo di frequenza del pianoforte, quindi essi tendono a mascherare I’una il suono dell’altro. Potete aiutare la chiarezza equalizzandoli differentemente. Incrementate le frequenze della chitarra diciamo sui 3 kHz e il pianoforte attorno a 10 kHz. Oppure modificate il loro panning mettendoli ai lati opposti. Maggiori dettagli riguardo a come giudicare la qualiti del suono vengono aggiunti nel Ca- pitolo 14. Modifiche in fase di mixaggio E raro che facciate un mixaggio in cui regolate i fader ¢ li lasciate invariati. Spesso avete bisogno di mettere in mute le tracce, cambiare i livelli dei fader oppure cambiare EQ nel corso del mixaggio. Per ridurre il rumore di fondo, mettete in mute tutte le tracce che al momento non stanno suonando nulla. Vale a dire che se c’é un lungo silenzio su una traccia, mettete in mute quel- Operare con il registratore multitraccia e il mixer 217 1a parte di silenzio. Togliete il mute su queste tracce proprio poco prima che i loro strumenti cominciano a suonare. Mettete in mute pure le tracce su cui non avete registrato nulla, I cambiamenti di volume durante il mixaggio dovrebbero essere delicati, altriments eli strumenti “usciranno” per fare un assolo e poi “rientreranno” subito dopo. Portate i fader in posizione durante le pause nella musica. Niente suona pitt amatoriale di un assolo che parte a basso volume e si alza mentre suona. E come sentire il tecnico del suono che agisce sul fader. Se avete bisogno di ridurre il volume di un passaggio che @ stato suonato troppo forte, potete procedere a effettuare questa operazione alla fine del passaggio a basso volume che lo precede, prima che cominci il passaggio ad alto volume. Se avete bisogno di agire sui fader durante il mixaggio e il mixer non dispone delle fan= zionalita di automazione, potreste annotare i volumi da modificare vicino a ogni fader, su tun sottile pezzo di scotch di carta. Prendete un foglio su cui annotare i cambiamenti del mixer a diversi tempi del contatore del registratore. Per esempio: 0:15 togliere il mute della traccia della voce 1:10 Lead solo -5 1:49 Lead -10 2:42 EQ del sintetizzatore a -6 a 12K 3:05 Cominciare il fade out a 3:15. Come potete fare se volete che il suono di uno strumento cambi improvvisamente nel corso della canzone, ma dovete fare molti cambiamenti manuali in una volta? Potete ottenere questo tramite il mute e il demute. Ecco come: supponiamo che vogliate che una traccia abbia un volume, un’EQ ed effetti radicalmente diversi durante il ritornello. Utilizzate un cavo-Y 0 una patch bay, collegate questa traccia a due canali del mixer ~ diciamo i canali 5 ¢ 6. Sul canale 5, impostate il volume, 'EQ e le mandate ausiliarie come le volete per la maggior parte della canzone. Sul canale 6, impostate quei controlli come volete che siano per il ritornello. Quando siete pronti a fare il mixaggio, impostate il mute al canale 6. Mettete in riprodu- Zione la canzone ¢ mixatela. Quando arriva il ritornello, togliete il mute dal canale 6 ¢ met tete il mute al canale 5. II suono cambiera durante il ritornello. In una DAW questo cam. biamento fa parte di un mixaggio automatizzato. Registrazione del brano Quando siete soddisfatti dei livelli del mixaggio e dei livelli di registrazione, registrate il mixaggio sul registratore a 2 tracce: DAT, CD-R o hard disk. Se registrate i mixaggi su DAT, inserite una cassetta DAT vergine e mettetela in movimento: fatela andare fino alla fine tra- mite lavanzamento veloce e riavvolgetela fino allinizio, Potreste volere pulite il percorso del nastro con una cassetta pulisci-testine, ma solitamente si fa solo se il DAT sta generando er- rori. Tenete un diario di bordo in cui annotare i tempi di inizio e di fine di ogni canzone. Farete riferimento a questi tempi quando sarete pronti per fare editing. Se state utilizzando una DAW, esportate o salvate il brano come un nuovo file audio. Se il mixaggio é molto complesso, potete registrarlo una sezione alla volta poi fare editing di tutte le sessioni assieme. Per fare un fade out alla fine del brano, abbassate lentamente e in modo costante i fader del master. Cercate di far dissolvere la musica sul finire di un fraseggio musicale. Pit lenta é la canzone, pit lenta dovrebbe essere la dissolvenza, II significato musicale di un fade out & qualcosa come “Questa canzone sta continuando a suonare, ma la band sta andando via su un treno lento”, Potreste volere posticipare le operazioni di fade out al mo- mento della masterizzazione, che viene fatta in una DAW, 218 Capitolo 12 Il mixdown é completo. Se state utilizzando un registratore a 2 tracce standalone, lasciatelo andare per alcuni secondi: lasciate diversi secondi di silenzio, in modo da non cancellare ac- cidentalmente la fine del brano che avete appena terminato con registrazioni successive. Mettete in riproduzione il brano e ascoltate se sono presenti perdite e errori: potreste regi- strare molti mix diversi di una canzone e poi scegliere quello migliore. E pratica comune registrare un mixaggio con la voce principale sopra di 1 dB ¢ uno con la voce principale sotto di 1 dB. Ripetete queste procedure di mixdown per il resto delle riprese ben riuscite, lasciate circa 20 secondi di silenzio tra la registrazione di ogni mixaggio. Fate riposare le vostre orecchie dopo poche ore! Altrimenti, il vostro udito perder la capacita di percepire le alte e non potrete esprimere giudizi corretti. Trascorsi alcuni giorni, ascoltate il mixaggio su vari impianti, per esempio l'impianto stereo di un’automobile e un home stereo. I] tempo trascorso tra il mixdown ¢ l'ascolto vi permettera di ascoltare con orecchie fresche. Volete cambiare qual- cosa? Se & cosi, fatelo nel modo giusto. Dovrete finire con un mixaggio di cui essere orgo- gliosi. Se avete bisogno di registrazioni multitraccia con le quali esercitarvi nel mixaggio, an- date sul sito www.raw-tracks.com. Li potete scaricare tracce singole in formato wav 0 mp3 op- pure acquistare CD contenenti trace non lavorate. Riepilogo Quelli che seguono sono riassunti delle procedure di registrazione, overdubbing e mixdown. Utilizzate questi punti per una facile consultazione. Registrazione 1. Alzate il controllo del volume delle cuffie o dell’impianto di ascolto. Ascoltate tramite i monitor I’aux bus che state utilizzando per il mixaggio di controllo. Se invece il multitraccia & cablato ai jack insert, ascoltate il bus stereo tramite i monitor. Se state utilizzando una DAW I’ascolto tramite i monitor é automatico. 2. Assegnate gli strumenti alle tracce. Per registrare uno strumento su ogni traccia, collegate Ja sua uscita diretta (0 l’insert send) all’input di una traccia. Se state utilizzando una DAW, selezionate ogni traccia e assegnatele un segnale in entrata dalla vostra interfaccia audio. 3. Alzate i fader degli input, dei submaster ¢ i fader del master portandoli sul disegno cen- trale (la parte ombreggiata del percorso del fader, a circa tre quarti rispetto al livello mas- simo che pué raggiungere). 4. Regolate gli attenuatori del segnale in entrata (trim) in modo da impostare i volumi dei submix e i volumi di registrazione. Se state registrando con una DAW, utilizzate i con- trolli del volume dell’interfaccia audio (essi potrebbero essere costituiti da un’applica~ zione software). 5. Impostate il mixaggio monitor/cueing. 6. Registrate in un registratore multitraccia. Overdubbing 1. Assegnate gli strumenti o le voci che devono essere registrate alle tracce aperte. Una traccia aperta é una traccia vuota oppure di cui gid stato fatto il bounce. 2. Alzate l’impianto del sistema monitor/cue. 3. Alzate i submaster e il master nel disegno centrale. Operare con il registratore multitracciae il mixer 219. 4. Mettete in riproduzione la registrazione multitraccia ¢ create un cue mix (mixaggio di cue) delle trace gia registrate. 5. Mentre un musicista sta suonando, regolate I’attenuazione del segnale in entrata e il vo- lume di registrazione. 6. Impostate il mixaggio monitor/cue mix in modo da includere il suono dello strumento © della voce che vengono aggiunti. 7. Registrate le parti nuove su tracce aperte. 8. Fate il punch-in e la composizione delle trace se necessario. Mixdown 1, Se necessario, impostate i selettori degli input in modo che accettino i segnali degli ou- tput del registratore multitraccia. 2. Monitorate i bus 1 e 2 (0 il mixaggio del bus stereo). Il monitoraggio é automatico con una DAW. 3. Assegnate le tracce ai bus 1 € 2 (0 allo stereo mix bus, bus del mixaggio stereo). 4. Alzate i fader del master fino al disegno centrale. In alcuni mixer, dovrebbero essere alzati anche i fader dei submaster. 5. Impostate un panning preliminare. 6. Approntate un rough mix (mixaggio grezzo) con i fader degli input. Probabilmente ini- ziate con tutti i fader a -12 dB, poi regolateli partendo da quel livello. 7. Impostate l'equalizzazione e gli effetti. 8. Perfezionate il mixaggio e impostate i volumi di registrazione. Impostate Pautomazione se il vostro sistema ne é provvisto (descritta successivamente). 9. Registrate su un registratore a 2 tracce. Se avete una DAW, esportate o salvate il brano come un nuovo file wave. Mixaggio automatizzato Un mixdwon multitraccia costituisce spesso una procedura complessa. Pud essere difficile cambiare le impostazioni del mixer correttamente in tutti i momenti opportuni. Quindi po- treste voler automatizzare il mixaggio — avere un sequencer MIDI che memorizza e opera tutti i cambiamenti per voi. Quando mixate una canzone, potreste dover regolare i controlli del mixer molte volte. Per esempio, alzare il volume del pianoforte durante un assolo, poi tornare ad abbassarlo. Mettete in mute una traccia in modo da ridurre il ramore durante le pause nell’esecuzione. Un sistema di mixaggio automatizzato pud memorizzare le impostazioni di mixaggio, per richiamarle ¢ modificarle successivamente ogni volta che riascoltate il mixaggio. Potete anche fare 'over- dubbing delle impostazioni di mixaggio, per esempio fare in modo che il fader della traccia della voce modifichi la propria impostazione in corrispondenza del primo passaggio, la batteria in corrispondenza del secondo passaggio e cosi via. Potete anche fare operazioni di punch-in dei movimenti dei fader, per correggerli. Anche i cambiamenti degli effetti possono essere au- tomatizzati, in alcune unit’ effetti. Il mixaggio automatizzato @ una funzione presente nei mixer digitali, nei software DAW e in molti mixer-registratori su hard disk. Il mixaggio automatizzato ha molti vantaggi. Grazie a esso potete: © eseguire mixaggi complessi senza errori; © affinare i movimenti nel mixaggio; 220. Capitolo 12 e richiamare i mixaggi dopo settimane o mesi che sono stati archiviati, senza dover reim- postare il mixer manualmente ogni volta; © — ascoltare i mixaggio senza la distrazione di dover regolare i fader. Tipologie di sistemi di automazione Esistono tre tipologie di sistemi di automazione: 1. mixer automatizzato senza fader motorizzati; 2. mixer automatizzato con fader motorizzati; 3. software per la registrazione con mixaggio automatizzato. Ognuno di essi merita un’analisi dettagliata. Mixer automatizzato senza fader motorizzati Supponete di avere un mixer o una superficie di controllo senza fader motorizzati. I] brano sta suonando e voi state regolando i fader. Dopo che avete impostato la posizione di ogni fader, questa azione genera un segnale MIDI che viene registrato da un sequencer. Questo sequencer pud essere sia integrato che esterno al mixer. Quando il brano viene riprodotto, la sequenza del mixaggio si muove allo stesso modo. I segnali MIDI provenienti dal sequencer regolano il livello del volume per ogni canale. Cid viene fatto variando il gain di un amplificatore controllato in voltaggio (VCA) o di un am- plificatore controllato digitalmente (DCA) in ogni canale. Poiché i fader non si muovono quando il mixaggio viene riprodotto, le posizioni dei fader non rappresentano visivamente il mixaggio che state sentendo. Mixer automatizzato con fader motorizzati Il sistema opera come descritto di seguito. Per prima cosa, regolate i fader in modo da impo- stare il mixaggio. Questo genera segnali MIDI che vengono registrati da un sequencer. Quan- do riproducete il brano, il sequencer fa muovere i fader motorizzati su € giti come se fossero controllati da un fantasma, riproponendo i vostri movimenti effettuati durante il mixaggio. La posizione dei fader del mixer mostra i livelli del mixaggio. I VCA non sono necessati, ¢ cid @ un bene poiché i VCA possono degradare leggermente la qualita dell’audio. Software per la registrazione con miraggio automatizzato Il Capitolo 13 definisce una DAW come un personal computer che esegue un software per la registrazione audio. Una scheda audio 0 una I/O box collegata al computer dispone di connettori per far passare l’audio all’ interno e all’esterno del computer. Una volta che avete registrato le tracce musicali e ne avete fatto l’editing, siete pronti per mixare. La schermata del monitor mostra i fader virtuali che potete regolare con un mouse © con una superficie di controllo. Un sequencer software memorizza i movimenti effettuati durante il mixaggio, le impostazioni di EQ e cosi via ¢ fa un mixaggio automatizzato du- rante la riproduzione. Nella maggior parte delle DAW, un controllo di inviluppo per il fader appare su ogni trac- cia. Questo inviluppo é un grafico che mette in relazione l’impostazione del fader di una traccia in rapporto al tempo. Potreste preferire automatizzare il mixaggio apportando messe a punto dell’inviluppo del fader con il mouse anziché muovendo di nuovo i fader. Come abbiamo detto in precedenza, un programma per la registrazione MIDI/audio com- prende sia tracce audio digitali che tracce di sequencer. I volumi delle tracce audio vengono Operare con il registratore multitracciae il mixer 221 automatizzati regolando il loro gain; le tracce MIDI vengono automatizzate regolando il loro volume MIDI la velocity (dinamica) di ogni tasto. I programmi pid’ economici vi permettono di controllare solo il volume; i programmi pid costosi vi permettono di controllare tutti i parametri (EQ, panning ed effetti). Alcuni o tutti questi parametri possono essere automatizzati. Automazione snapshot contro automazione continua Due tipi di automazione sono quella snapshot e quella continua (dinamica). Con automa- zione snapshot é possibile premere un bottone e scattare una “fotografia” delle impostazioni del mixer. Il sequencer immagazzina immagine sotto forma di program change MIDI. Per reimpostare il mixer alle impostazioni memorizzate, richiamate il numero appropriato (ope- razione di program change MIDI). In alternativa il sequencer software (0 il software per la registrazione) pud reimpostare automaticamente i controlli virtuali del mixer nei momenti opportuni, durante la riproduzione del brano. Con I’automazione continua o dinamica, il sequencer registra i movimenti dei controlli del mixer — non solo la loro posizione. L’automazione continua é pili costosa rispetto all’auto- mazione snapshot e utiliza pit: memoria, ma permette una risoluzione pitt accurata dei mo- vimenti del mixaggio. Alcuni mixer digitali permettono di fare sia 'automazione snapshot sia quella continua con il loro sequencer interno. Altri mixer richiedono un sequencer MIDI esterno per registrare i movimenti dell’automazione continua. Alcuni mixer automatizzati vi permettono di specificare un tempo di dissolvenza tra i vari snapshot. Il sequencer, quando cambia da uno snapshot al successivo, crea una dissolvenza oppure opera gradualmente sulle impostazioni per la regolazione tra i due snapshot. Questo agisce come un’automazione continua o dinamica. Procedura per il mixaggio automatizzato Alcuni suggerimenti per effettuare un mixaggio automatizzato. 1, Preparate un mixaggio approssimativo manualmente. Potreste preferire cominciare con una sezione di una canzone dove suonano tutti gli strumenti. 2. Registrate i mute. Vanno in mute le tracce che non vengono utilizzate o che non ag- giungono arrangiamento. Per esempio, un ritornello potrebbe suonare meglio senza le trombe. Togliete il mute da ogni traccia in mute poco prima di quando volete che sia sentita. 3. Registrate i movimenti del fader. Per esempio, alzate la chitarra durante I’assolo, alzate i tom durante le rullate, abbassate i cori quando raggiungono un volume troppo alto. Salvate spesso le modifiche. 4. Registrate i cambiamenti degli effetti. Potreste alzare il livello del chorus della chitarra acustica durante il ponte e cosi via. 5. Rilassatevi e ascoltate il brano. C’é qualcosa che volete cambiare? Un altro modo di fare un mixaggio automatizzato @ tramite gli snapshot. In diversi punti della canzone dove avete bisogno di mettere in mute o di operare cambiamenti col fader, impostate il mute o il livello del fader sulla traccia appropriata e scattate uno snapshot. Que- sto pud essere fatto in un mixer hardware o in un software DAW. Supponete di volere che il suono di una traccia cambi radicalmente durante la canzone. Pro- babilmente volete che la chitarra solista cambi di volume, EQ e riverbero durante il ritor- nello. Ecco un modo rapido per farlo: utilizzando un cavo-Y 0 una patch bay, splittate (di- videte) il segnale della traccia della chitarra su due canali adiacenti sul mixer: diciamo i canali 5 6. Il canale 5 @ impostato nel modo che volete per la maggior parte della canzone. 222 — Capitolo 12 Il canale 6 é impostato con I’EQ, il volume e il riverbero che volete durante i ritornelli. Mettete in mute il canale 6 e cominciate a far suonare la canzone. Quando nella canzone arrivano i ritornelli, mettete in mute il canale 5 e togliete il mute dal canale 6. Salvate questo cambiamento del mute. Questa tecnica funziona anche nei mixer non automatizzati. In una DAW, potete tagliare e copiare i ritornello dalla traccia 5 sulla traccia 6, che é impostata con EQ ed effetti diversi rispetto alla traccia 5 Questo é un sistema di automazione “da poveri”, consigliato dal tecnico del suono/produt- tore Dave Aron: bastano un registratore multitraccia digitale standalone e due tracce vuote a disposizione. de 2) Collegate gli output stereo del mixer agli input delle due tracce. Impostate il mixaggio all’inizio del brano e cominciate a registrare sulle tracce vuote, come se registraste su un registratore a 2 tracce. Quando arrivate a un punto nella canzone che necessita di cambiamenti, arrestate la re- gistrazione. Tornate indietro di alcuni secondi, spingete il pulsante PLAY e reimpostate i fader come desiderate. Riavvolgete di nuovo il nastro per qualche secondo e spingete nuovamente PLAY. En- trate in modalita di registrazione nel punto il cui il mixaggio delle due tracce cambia. Ripetete questa procedura in corrispondenza di tutti i cambiamenti nel mixaggio, ag- giornando quest’ ultimo mano a mano che andate avanti.

Potrebbero piacerti anche