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IL SUONO:

variazione nel tempo di pressione attraverso un mezzo solido, liquido o gassoso


Quiete > compressione > rarefazione > quiete
Smorzamento per attrito

LA PRESSIONE SONORA è la variazione di pressione rispetto alla condizione di quiete


causata da una perturbazione (onda sonora). La pressione sonora può essere misurata
usando un microfono (misura in aria) o un idrofono (misura in acqua). L'unità di misura del
Sistema Internazionale della pressione sonora è il Pascal (simbolo Pa). La pressione
sonora istantanea è la variazione di pressione p0 causata da un'onda sonora in un certo
istante e in un certo punto dello spazio. La pressione sonora efficace è il valore efficace,
cioè la media quadratica della pressione sonora istantanea su un dato intervallo di tempo.
Per un'onda sonora, la grandezza complementare alla pressione sonora è la velocità delle
particelle. Per piccoli segnali, la pressione sonora e la velocità delle particelle sono
proporzionali, e il loro rapporto viene detto impedenza acustica. L'impedenza acustica
dipende dalle caratteristiche dell'onda e del mezzo. Il prodotto della pressione sonora e
della velocità delle particelle prende il nome di intensità sonora istantanea.

La variazione di pressione sonora p è definita come

con
F forza
A l'area su cui tale forza viene esercitata.
La pressione sonora totale è

con
p0 pressione dell'ambiente
p variazione di pressione sonora.

Pressione
Sonora
(Pascal)
da picco
Ampiezza a picco
Tempo

Punto di
quiete
Lunghezza

1
AMPIEZZA: livello del segnale
Il valore di picco dell’ampiezza è la misurazione del livello di segnale massimo di un’onda,
positivo o negativo, e la differenza tra i livelli di picco positivo e negativo del segnale è
detta valore da picco a picco.
Il valore RMS o valore efficace, fu introdotto per arrivare a una media significativa di questi
valori e per approssimarsi maggiormente al livello di segnale percepito dalle nostre
orecchie.

RMS = picco x 0,707

FREQUENZA: n. cicli completi/secondo (Hertz)

0° 90° 180° 270° 360°

Gamme di frequenza:
orecchio umano: 20 – 20K Hz
voce telefonica: 300 – 3400 Hz (banda passante)
“s” sibilante: 5 – 6 KHz

VELOCITA’ DEL SUONO: teorica 340 m./sec. a 20°C – 40% umidità – S.L.M. – nell’aria
acqua: 1.460 m./sec.
gomma: 60 m./sec. d
ferro: 5.000 m./sec. V=
marmo: 3.800 m./sec. t2 – t1
mattoni: 3.650 m./sec.

LUNGHEZZA (λ) = Velocità (m./sec.) 340 (costante) = 1.13 mt. per 1


ciclo Frequenza (1/sec.) 300 Hz

30 Hz

10,33 m

300 Hz

1,13 m

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L’orecchio per percepire un suono dovrebbe ascoltare almeno una semionda (l’altra metà
la ricostruisce il cervello)

La dimensione di un ambiente di ascolto deve tenere conto della lunghezza minima della
diagonale per poter ascoltare le basse frequenze.

8,5 mt.
Triangolo
Equilatero
20 Hz puri

ascolto

RANGE DI FREQUENZE

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LA RIFLESSIONE DEL SUONO
Come le onde luminose il suono si riflette su una superficie con un angolo uguale a quello
iniziale di incidenza e in direzione opposta

FUOCO

LA DIFFRAZIONE DEL SUONO


Il suono può curvare attorno ad un oggetto in maniera da ricostruire la forma d’onda
originaria.
Maggiore è la lunghezza d’onda, maggiore è la capacità di superare gli ostacoli.

Da wikipedia
IL LIVELLO DI PRESSIONE SONORA (SPL) o livello sonoro Lp è una misura logaritmica
della pressione sonora efficace di un'onda meccanica (sonora) rispetto ad una sorgente
sonora di riferimento. Viene misurata in decibel sonori (simbolo dbSPL):

dove p0 è la pressione sonora di riferimento e p è il valore efficace della pressione sonora


che si vuole misurare.
La pressione di riferimento più comunemente utilizzata (in aria) è p0 = 20 µPa (RMS).
Può essere utile esprimere la pressione sonora in termini di decibel sonori quando si ha a
che fare con problemi legati all'udito, dal momento che l'intensità percepita dall'orecchio è
circa proporzionale al logaritmo della pressione sonora (Legge di Weber-Fechner).

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Misura del livello di pressione sonora
Se il mezzo di propagazione è l'aria (o altro mezzo gassoso), il livello di pressione sonora
(SPL) è quasi sempre espresso in decibel rispetto alla pressione di riferimento di 20 µPa,
di solito considerata la soglia di udibilità per l'uomo (equivale all'incirca alla pressione
sonora prodotta da una zanzara che vola a tre metri di distanza). Le misure per
strumentazione audio vengono quasi sempre effettuate in riferimento a tale valore.
Dato che l'orecchio umano ha una risposta in frequenza non piatta, si effettuano spesso
delle compensazioni in frequenza, in modo che l'SPL misurato coincida con il livello
sonoro percepito. La IEC ha definito alcune tabella di compensazione (weighting). L'A-
weighting cerca di adattarsi alla risposta dell'orecchio umano al rumore, mentre il C-
weighting viene usato per misurare i livelli sonori di picco. [3] Se si desidera conoscere
l'SPL effettivo (e non quello compensato), molti strumenti consentono di effettuare una
misura "piatta" (senza compensazione).
Quando si misura il livello sonoro prodotto da un oggetto, è importante misurare anche la
distanza dalla sorgente sonora. L'SPL è inversamente proporzionale alla distanza, e non
al quadrato della distanza (come succede con l'intensità sonora). Nella maggior parte dei
casi, inoltre, dipende anche dalla posizione rispetto alla sorgente, quindi potrebbe essere
necessario effettuare numerose misure a seconda dei casi.

DECIBEL (db) = rapporto tra misure Pa misurata


Pa riferimento (quiete – silenzio) 0,0002 Pa

Db spl: sound pressure level: variazione di pressione sonora


Db elettrici: variazione di tensione elettrica (microfoni e VU meters)

dB(SPL) Sorgente
1,000 Krakatoa (1883)
250 All'interno di un tornado
180 Motore di un missile a 30 m
160 Motore Renault F1 2004 (R24) V10, 3000cc, 18000 g/min, 800cv
150 Motore di un jet a 30 m
140 Colpo di fucile a 1 m
130 Soglia del dolore
120 Concerto Rock
110 Motosega a 1 metro
100 Martello pneumatico a 2 m; Discoteca
90 Camion pesante a 1 m
80 Aspirapolvere a 1 m
70 Traffico intenso a 5 m; radio ad alto volume
60 Ufficio rumoroso, radio
50 Ambiente domestico; teatro a 10 m
40 Quartiere abitato di notte
30 Sussurri a 5 m
10 Respiro umano a 3 m
0 Soglia dell'udibile (uomo con udito sano)

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L'SPL nella strumentazione audio
Gran parte dei produttori usando il livello di pressione sonora come indice dell'efficienza
elettrica dei loro altoparlanti. La modalità più comune consiste nel misurare l'SPL con il
rilevatore posto centralmente e a un metro di distanza dalla sorgente. Viene poi fatto
riprodurre un particolare tipo di suono (in genere rumore bianco o rumore rosa) con
un'intensità fissa e nota, in modo che la sorgente assorba una potenza pari ad un watt.
Una misura di questo genere viene ad esempio espressa come "SPL: 93db 1W/1m".
Questa misura può anche essere un rigoroso rapporto di efficienza tra la potenza sonora
in uscita e la potenza elettrica in ingresso, ma questo metodo è meno diffuso.
Questo metro di giudizio per la qualità degli altoparlanti è spesso fuorviante, perché quasi
tutti i trasduttori producono livelli di pressione sonora diversi a frequenze diverse, talvolta
con variazioni anche di una decina di decibel nella banda di funzionamento (in altoparlanti
di scarsa qualità). In genere, il produttore indica un valore medio in una certa banda.

da MRS
RISPOSTA IN FREQUENZA
Ampiezza media del segnale misurato in uscita da un dispositivo.
La risposta in frequenza piatta è solo teorica.
La curva rappresenta graficamente la colorazione che un dispositivo apporta a un segnale
che lo attraversa: come uno strumento reagisce e restituisce un suono

risposta in frequenza che incrementa le risposta in frequenza che taglia le medio/basse e


medio/basse frequenze incrementa le alte frequenze

mix in studio: se la stanza ha una frequenza di risonanza che colora una certa frequenza,
la amplifica e si indotti a tagliare nell’EQ quella frequenza

equalizzazione in ambiente per live set:


faccio emettere dalle casse del rumore rosa (tutte le frequenze tra 20 e 20K Hz)
con microfono da misura (flat) nel punto di ascolto (mixer) leggo su oscilloscopio
se non riporta la curva tipica, equalizzo l’uscita dell’impianto fino a raggiungerla (es. se la
stanza esalta le basse frequenze, le taglio nel mixer)

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RANGE DINAMICO:
percepito da orecchio umano 0 – 120 db

negli strumenti: da pianissimo a fortissimo


grancassa batteria 35 – 115 db = 80 db
pianoforte 60 – 100 db = 40 db

nei supporti di riproduzione:


cd 85-90
dvd 130
vinile 60
audiocassette 40-50

DISTORSIONE:
analogica > 0 db (in certi limiti può essere piacevole: suono caldo, grasso, ecc.)
digitale max 0 db (oltre distrugge il suono)

ARMONICHE: forme d’onda che si sommano alla fondamentale e danno la timbrica


Sono multipli interi della fondamentale

Armoniche pari: timbro caldo e corposo (valvole), corale e cantante


Armoniche dispari: timbro graffiante e acido (transistor) ma anche stoppato o mascherato

L’emissione delle armoniche da uno strumento dipende anche dal volume con cui viene
suonato

fondamentale

L’equalizzatore e tutti gli effetti agiscono solo sulle armoniche

Pianoforte
DO4 fondamentale 261 Hz 50 db
2° armonica 522 Hz 25 db
3° armonica 783 Hz 16,5 db
4° armonica 1044 Hz 12,5 db
5° armonica 1305 Hz 10 db

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L’onda quadra è composta dalla frequenza fondamentale più tutti i suoi armonici dispari,
l’ampiezza (segnale) di questi decresce all’aumentare della loro frequenza. Essi si
combinano mediante sottrazione dalla fondamentale laddove non siano correlati e
mediante addizione laddove siano correlati.
f +3 f 3f f +3 f+5f

onda quadra onda sinusoidale Somma di onda sinusoidale Somma di onda sinusoidale
con frequenza f con frequenza f con freq. f e di onda con freq. f e di onde sinusoidali
sinusoidale con freq. 3f con freq. 3f e 5f
di ampiezza inferiore

La forma d’onda risultante si avvicina sempre più all’onda quadra aumentando il numero di
armonici dispari.

Suonando con un violino e una viola un La da concerto (440 Hz) si nota che il violino ha
armonici che differiscono sia in estensione che in intensità dalla viola:

F 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 F 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
violino viola

Se si cambia il bilanciamento degli armonici, cambieranno le caratteristiche sonore dello


strumento. Se nel violino si diminuisse il bilanciamento degli armonici che vanno dal 4° al
10° e si eliminassero quelli superiori al decimo, il violino suonerebbe come una viola.

Sia la frequenza fondamentale che le frequenze degli armonici anno differenti direzioni di
emissione dallo strumento e ogni strumento ha le sue caratteristiche di emissione: è
fondamentale conoscerle per la microfonazione e la disposizione degli strumenti in scena.

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INVILUPPO SONORO:

Attack D
Decay db S
Sustain
Release
R
A

tempo

POTENZA SONORA:
Raddoppiando la potenza in Watt di un impianto si incrementa la pressione di soli 3 db

20log 200 =3
W = VxV/R
100

DISTANZA DALLA SORGENTE SONORA (al chiuso)

Al raddoppio della distanza si ha un decremento della pressione sonora di 6 db

Superata la ”distanza critica” cessa il decremento perché rimane solo il suono riflesso
dall’ambiente

Per microfonare solo il riverbero di una stanza metto il microfono oltre la distanza critica

Torri di delay: casse a metà di una sala opportunamente ritardate in base alla distanza

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LUNGHEZZA D’ONDA E LOCALIZZAZIONE SONORA
Onda lunga: difficile individuare la fonte – i diffusori possono stare circa ovunque
Onda corta: facile individuare la fonte – attenzione al posizionamento dei diffusori

Nel live i diffusori dei bassi sono in basso perché le basse frequenze attraversano
facilmente la gente e hanno più energia

Nel mix live non mettere nulla in stereo!!!

Nel mix in studio: basse frequenze al centro anche per non sprecare energia sulle casse

LA FASE
Fase: punto di origine della forma d’onda

+1

L’onda verde è in
controfase di 180°
0 0 rispetto alla rossa

La pressione sonora si
annulla

-1

microfono Sorgente microfono


sonora

Ripresa sfasata di 180°: controfase


In mono non si sente nulla: cancellazione di fase
Avviene quando due microfoni “si guardano”
Nei mixer c’è il tasto per la controfase (es. ripresa del rullante)

microfono +

microfono -

L’effetto sorround degli impianti stereo è ottenuto mettendo leggermente in controfase gli
altoparlanti sx e dx

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PSICO ACUSTICA
la percezione del suono

A parità di pressione sonora si sentono più forte le alte frequenze (vedi Flechter e
Manson)

Soglia del dolore


La definizione di Decibel è il logaritmo in
base 20 del rapporto tra il livello di
pressione sonora misurata e il punto di
riferimento che è definito in 0,000002
Newton per metro quadrato, cioè la
soglia dell’udibile.
Tuttavia la soglia dell’udibile cambia a
seconda delle frequenze e per suoni forti
o deboli come scoperto da Flechter e
Munson nel 1933, da cui il grafico delle
curve isofoniche a lato
Soglia dell’udibile

la massima sensibilità si ha tra i 2,5 – 3,5 KHz (voce umana)

Il loudness equalizza per compensare le differenze di percezione (funziona a bassi volumi)

Mix in studio: provare le equalizzazioni a differenti volumi (basso – medio – alto)

Più si sale in frequenza, meno si sente la differenza di tono perché la risposta dell’orecchio
umano è logaritmica
Quindi anche ogni scala di strumento di misurazione (analisi) del suono è logaritmica

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Salendo di frequenza l’orecchio umano sente le note calanti, per cui l’accordatura non può
essere fatta solo con gli strumenti, ma ci vuole orecchio.

EFFETTO MASCHERAMENTO

1 - le frequenze adiacenti a una frequenza molto alta rispetto alle altre tendono a non
essere udite

Hz

soglia udibilità

tempo

L’MP3 applica un algoritmo che taglia le frequenze mascherate

2 - Ascoltando con le alte frequenze esaltate per qualche minuto e successivamente


riportando l’EQ flat, il suono per qualche minuto sembra ovattato perché non si sentono
più le alte frequenze

BATTIMENTO:
suonando assieme 2 frequenze vicine (es. 400 e 405) si sente un’oscillazione pulsante a
una frequenza data dalla differenza delle 2 frequenze (es. 5 Hz)

RISONANZA:
emettendo una frequenza si mette in vibrazione un oggetto che produce la stessa
frequenza (frequenza di risonanza)

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