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Luglio 201 6 - N.

Journal of Culinary Nutrition


Ricerche scientifiche, ricette, articoli, informazioni e approfondimenti
La rivista online a cura del comitato scientifico dell’Associazione e
dei nostri esperti sulla Sicurezza Nutrizionale in Cucina

FOCUS
Il carbone
vegetale

Stupidometro

Non riesco
a dimagrire!
Colpa del metabolismo
che ha smesso di funzionare?
Editoriale – a cura del Prof. Michele Rubbini

C
on questo numero del Journal e chiariscono pregi e difetti. La Rubrica “Ricet-
dopo le modifiche introdotte con la te a Confronto” propone attraverso la penna
nuova veste grafica e la possibilità di ( ma probabilmente sarebbe meglio dire la
collezionare in fascicolo gli articoli , tastiera) di Maria Mattera una attenta e pun-
prende avvio un ulteriore sviluppo del nostro tuale analisi di un piatto a tutti caro come la
rapporto con i lettori : inizia infatti la pubbli- Pizza , rivisitato e ricostruito secondo i prin-
cazione delle rubriche che hanno lo scopo di cipi di Cucina Evolution facendoci scoprire
approfondire i contenuti, focalizzare alcune che anche alla Pizza è possibile associare
tematiche di grande attualità ed interesse e il principio che un cibo può essere buono e
di aprire al contempo un terreno di confron- fare anche bene . Ilaria Proietti, amplia la Sua
to con tutti coloro che volessero interloquire collaborazione iniziando la Rubrica dedicata
con i nostri Autori. Proprio da questo numero alle News dal Mondo scientifico con un vero
vogliamo iniziare la Rubrica “Facci una do- e proprio saggio sulla Vitamina K, spiegan-
manda”, tramite la quale i Lettori potranno done le funzioni ed anche in quali alimenti
sia intervenire sui temi proposti dal Journal la possiamo trovare. Ilaria Roncaioli, infine
sia formulare domande o commenti anche ritorna sul tema delle nuove Tecnologie per
su tematiche non direttamente in relazio- riproporre ,sulla base di uno studio condot-
ne ai temi trattati ma ritenute di interesse : to in collaborazione tra Università di Parma e
curiosità, approfondimenti, puntualizzazioni, ASSIC, come la tecnica della cottura sotto-
critiche o integrazioni , saranno benvenute vuoto contribuisca a preservare le Vitamine
ed a tutti assicuriamo una risposta che sarà rispetto ad altre tecniche di cottura con le
pubblicata assieme alla domanda proposta. quali al contrario queste vengono degrada-
Con Silvia Brazzo riprende lo Stupidario de- te o distrutte. In questo numero non poteva
dicato al tema del Metabolismo basale, alle mancare Chiara Manzi che con la rigorosi-
incognite ed alle “leggende” che spesso si tà scientifica che tutti conosciamo affronta
associano a questo tema , per addentrarci il tema del carbone vegetale , definendone
verso un chiarimento che riporterà nella giu- ruolo e funzione , specificando bene il valore
sta dimensione un tema così importante ed che questo prodotto può, e soprattutto non
al quale molto spesso si fa riferimento con può , avere e le proprietà che possono esser-
affermazioni generiche e poco scientifiche . gli attribuite nel contesto alimentare nonché
Antonio Galatà ci guida poi, all’interno di un sui limiti e le manipolazioni che del suo uso
ideale Supermercato , nella lettura della Eti- se ne fanno.
chetta ponendo una particolare attenzione Ancora una volta, dunque, un numero pieno
alle insidie presenti nei prodotti prevalente- di informazioni, curiosità, approfondimen-
mente dedicati ai bambini, e ci guiderà con la ti che non mancherà di poter essere letto e
Rubrica “promossi o bocciati” proprio in una conservato nella biblioteca personale di tutti
attenta e rigorosa valutazione dei prodotti , coloro che si occupano di alimentazione e
insegnandoci a leggere ed interpretare le in- del suo rapporto con la salute .
formazioni contenute sulle etichette. France-
sca Grisenti, inizia la Sua collaborazione con Michele Rubbini
il Journal , avviando la rubrica “Vero o Faso” Professore del dipartimento di Morfologia,
e mettendo a confronto Centrifugati e Frullati Chirurgia e Medicina Sperimentale ù
, facendoci scoprire aspetti di entrambe que- dell’Università di Ferrara
ste modalità di assunzione di alimenti che ne

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AUTORI
Hanno contribuito a questo numero

CHIARA MANZI
Fondatrice di Art joins Nutrition Academy, l’Accademia Europea di Culinary Nutrition,
la branca della nutriziona applicata alla cucina (www.nutrizioneincucina.it)
Presidente dell’Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in cucina
Docente al Master di Medicina Estetica dell’Università di Roma Tor Vergata.
Autrice di diversi libri divulgativi sulla Nutrizione in Cucina

MICHELE RUBBINI
Professore del dipartimento di Morfologia, Chirurgia e
Medicina Sperimentale dell’Università di Ferrara

SILVIA BRAZZO DOMENICOANTONIO ILARIA PROIETTI


Dietista-Culinary Nutritionist GALATÀ Ricercatrice del Centro
responsabile dell’AjNpoint Biologo nutrizionista e Comune di Ricerca di Siviglia
di Pavia culinary nutritionist dell’Ajn della Commissione Europea
Point di Roma

ILARIA RONCAIOLI FRANCESCA GRISENTI MARIA MATTERA


Nutrizionista - Nutritional Laureata in Scienze Dietista – Culinary
Therapist - Culinary Nutritionist Gastronomiche all’Università Nutritionist
Responsabile dell’Art joins degli Studi di Parma
Nutrition Academy del Centro-Sud Diplomata in Culinary Nutrition

Journal of Culinary Nutrition


Mensile – Numero 7 – Luglio 2016
Direttore responsabile ed Editore: Professore Michele Rubbini
Presidente ASSIC e Art joins Nutrition Accademy: Dott.ssa Chiara Manzi
Staff editoriale: Prof. Massimiliano Rinaldi, Dott.ssa Ilaria Proietti, Prof. Vincenzo Brandolini,
Dott.ssa Silvia Brazzo, Dott. Giuseppe De Carlo, Dott. Domenicoantonio Galatà, Pasticciera
Patrizia Lombardi, Dott.ssa Francesca Grisenti, Dott.ssa Ilaria Roncaioli, Dott.ssa Maria Mattera,
Dott.ssa Elena Afanasyeva, Dott.ssa Laura Onorato, Chef Massimo Salvadei.
Sommario
Rubriche:
Pag. 6.........Stupidometro - Non riesco a dimagrire!
E’ sicuramente colpa del mio metabolismo che
ha smesso di funzionare!

Pag. 10.......Promossi o bocciati? - Insidie al supermercato:


biscotti per i bambini pieni di zuccheri, grassi
e olio di palma

Pag. 12.......Vero o falso – I centrifugati aiutano a perdere peso?

Pag. 14.......È solo buono o fa anche bene? - 3 trucchi per una


PIZZA in 3B: bella, buona e che fa anche bene!

Pag. 16.......News dal mondo scientifico - Vitamina K per


proteggere non solo ossa e cuore, ma anche la mente

Pag. 18.......Tecnologia in cucina - La cottura sottovuoto:


più vitamine e meno calorie

Pag. 20......ASSIC - Notizie in breve

Pag. 22......FOCUS - Il carbone vegetale

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Stupidometro

Non riesco a di
E’ sicuramente colpa del mio metabolismo che
ha smesso di funzionare!

Q
uesta è la frase che più mi respiratorio, circolatorio, ormonale, renale)….os-
sento dire durante gli incontri sia l’energia che serve a cuore, reni, polmoni
che ho con le persone che vo- ecc.. per funzionare (nell’adulto fegato, cervello,
gliono perdere qualche chilo. cuore e reni contribuiscono per più del 50% al con-
Siamo proprio sicuri che il nostro sumo energetico di base, mentre i muscoli sono
metabolismo non funzioni più? responsabili solo del 22% della spesa energetica;
IMPOSSIBILE! il tessuto adiposo, infine, incide solo per il 4%).

Scopriamo perché. Quando il nostro metabolismo


smetterà di funzionare?
Il metabolismo basale rappresenta la somma dei Quando saremo “morti” in quanto i nostri organi
consumi di energia utilizzata dall’organismo a ripo- interni non lavoreranno più!
so per compiere i lavori interni necessari al mante-
nimento dei tessuti ed organi (sintesi e/o degrada- Esiste il metabolismo basso
zione dei vari costituenti cellulari, cicli biochimici, o rallentato?
turnover proteico ecc..), in altre parole, la quota Il metabolismo basale varia del + 10% tra sog-
di energia indispensabile per l’attività vitale getti della stessa età, sesso, peso e composizione
degli organi della vita vegetativa (apparato corporea, variazioni che sembrerebbero attribuibili
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magrire!
in parte a differenze genetiche. Ad esempio una pericoloso perché l’organismo reagisce riducen-
donna di 40 anni con una altezza di 1.60 m ed un do il metabolismo basale e utilizzando la massa
peso di 56.3 kg potrebbe avere un metabolismo muscolare come fonte energetica.
basale di 1305 kcal (secondo i Larn 2012) oppure Il metabolismo basale di un adulto è determinato
di 1175 kcal qualora fosse ridotto del 10% ossia dalla sua massa e dalla sua composizione corpo-
circa 152 kcal in meno. rea, oltre che da età e sesso. Ricordando che la
Seguire diete eccessivamente ipocaloriche, con massa magra è superiore nei maschi rispetto alle
kcal più basse del proprio metabolismo basale, è femmine (a parità di peso e altezza) e che si riduce
in entrambi i sessi con l’avanzare
dell’età, il metabolismo basale sarà
maggiore nel sesso maschile e ten-
derà a diminuire progressivamente
in ambo i sessi a partire dai 50 anni.
Altri fattori quali l’attività del siste-
ma nervoso centrale, la tempe-
ratura corporea, il tipo di dieta, lo
stato di nutrizione, l’attività sporti-
va, il clima, l’altitudine, il sonno e
lo stress possono concorrere
a modificare il dispendio
energetico di base, come
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pure lo stato ormonale e gli agenti farmacologici. l’energia legata ai processi di digestione, as-
La febbre comporta un incremento medio del 13% sorbimento e metabolismo di proteine, carboi-
per ogni grado di temperatura corporea superiore drati, lipidi e alcool) che corrisponde a circa il
ai 37°C, mentre, mantenendo costanti tutte le altre 10% dell’apporto energetico totale di una die-
variabili, il consumo energetico a riposo è minimo ta a composizione mista.
quando la temperatura ambientale è intorno ai 27-
28°C e tende ad aumentare quanto l’ambiente è Il grasso corporeo si accumula quando le kcal
più freddo o più caldo. degli alimenti e delle bevande superano l’ener-
In gravidanza il metabolismo basale aumenta di gia richiesta dal metabolismo e dall’attività fisica
circa 50 kcal/die nel primo trimestre, di 95 kcal/die dell’individuo. Quindi se il tuo peso non scende
nel secondo e 260 kcal/die nell’ultimo trimestre. nonostante tu stia seguendo una dieta ipocalori-
Le persone obese hanno di solito un metaboli- ca adeguata (ossia non inferiore al metabolismo
smo basale più alto rispetto alle persone normo- basale) significa che introduci più kcal di quelle
peso. suggerite o che hai ridotto eccessivamente l’atti-
vità fisica.
Visto che è impossibile che il
metabolismo basale non funzioni più, Facciamo un esempio:
come mai non dimagrisci? Donna di 47 anni
Il dispendio energetico totale giornaliero (ossia le Altezza 165 cm;
kcal che ti servono in un giorno) è dato dalla som- Peso 73 kg;
ma di diverse componenti come ad esempio: BMI 26.8 kg/m2
• Il metabolismo basale che rappresenta il 55-
70% del dispendio energetico totale (DET). Metabolismo basale 1440 kcal
• il dispendio energetico da attività fisica che Dispendio energetico attuale
rappresenta circa il 20-40% del dispendio (considerando un profilo sedentario)
energetico totale giornaliero. 2088 kcal
• la termogenesi indotta dalla dieta (ossia

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Con una dieta ipocalorica da 1500 kcal potrai per-
dere 2.3 kg al mese (prevalentemente di massa
grassa) ed imparare a mangiare meglio al fine di
non riprendere più i chili persi.
Con una dieta ipocalorica da 1200 kcal il primo
mese probabilmente perderai 3.5 kg ma la tua
massa muscolare diminuirà e il tuo metabolismo
basale si abbasserà: in questo modo il dimagri-
mento sarà più lento e facilmente riprenderai i chili
persi.
Con una dieta equilibrata da 1800 kcal perderai
circa 1 kg al mese e in 1 anno 12 kg: il tuo meta-
bolismo rimarrà attivo, l’umore anche, non ripren-
derai i kg persi ed il gusto per il cibo si conserverà!

Riassumendo:
• Il metabolismo basale rappresenta le ca-
lorie bruciate dall’organismo a riposo per
sopravvivere;
• I bambini hanno un metabolismo basale
più alto degli adulti e questi ultimi più alto
degli anziani;
• Il metabolismo basale dipende dall’età
(è maggiore nei bambini e diminuisce in-
vecchiando), dal sesso (è più alto nei ma-
schi), dalla muscolatura (più muscolo =
metabolismo più alto), dalla temperatura
del corpo e dell’ambiente (sappiamo che
con il freddo consumiamo di più);
• Le diete eccessivamente ipocaloriche
(con kcal inferiori al metabolismo basale)
riducono il metabolismo basale;
• Per dimagrire non bisogna ridurre troppo
le kcal giornaliere, ma imparare a ritrova-
re il giusto equilibrio dei cibi, con le giu-
ste quantità e gli abbinamenti adeguati
e naturalmente fare regolarmente attività
fisica.

Silvia Brazzo
Dietista-Culinary Nutritionist responsabile
dell’AjNpoint di Pavia

Fonti
LARN- Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti
ed energia per la popolazione italiana- SINU-INRAN
2014

Roggi-Turconi- Igiene degli alimenti e nutrizione


umana- La sicurezza alimentare- Ed Emsi 2009

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Promossi o bocciati?

Insidie al supermercato:
biscotti per i bambini pieni
di zuccheri, grassi e olio di palma
C
urare la salute dei nostri figli significa in- E’ solo colpa dei genitori?
nanzitutto curare la nostra di alimentazio-
ne. Imparare a dare il buon esempio è il Nel rapporto genitori-cibo si presentano ben pre-
primo passo per educarli a mangiare bene. sto condizionamenti extra-familiari che viziano la
I bambini solitamente mangiano quello che noi ac- comunicazione e le scelte dei bambini. Ad esem-
quistiamo per loro; non pagano la spesa alla cas- pio con l’inizio della scuola dell’infanzia i bambini
sa e non si arrampicano sugli scaffali per acciuffa- si confrontano tra di loro scoprendo nuove alter-
re i loro biscotti, a meno che non li lasciamo liberi native alla sana merenda imposta dalla mamma.
di farlo. Nonostante siamo consapevoli di quanto Solo un’azione collettiva può sollevare le sorti.
l’alimentazione influenzi la loro salute, la cresci-
ta ed il loro sviluppo spesso restiamo a guardare, La pubblicità è un altro elemento di persuasione,
presi da mille impegni, invece di approfondire ed i programmi per bambini sono pieni di slogan che
affrontare aspetti così importanti per il loro futuro. influenzano le loro richieste. Non dimentichiamo
i luoghi comuni, i falsi miti e le credenze popolari
Cogliamo dunque quest’opportunità, analizziamo che coinvolgono responsabilmente nonni e zii, ol-
insieme l’etichetta di uno dei tanti prodotti presenti tre i genitori.
tra gli scaffali di molti supermercati, sarà più facile
e naturale convincere i nostri figli a mangiare Ricordiamo inoltre che i bambini, non influenzati
un prodotto piuttosto che un altro. dalle nostre paure, autoregolano l’introito di cibo
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informazioni per decidere se acquistarli o meno.
Dobbiamo approfondire. Osservando i valori nu-
trizionali ci rendiamo subito conto che il prezzo
da pagare per introdurre vitamine, ferro e calcio,
in questo caso, è molto caro. Infatti i grassi satu-
ri, responsabili dell’aumento della colesterolemia,
sono più del 50% dei grassi totali. Gli zucche-
ri semplici sfiorano il 50% dei carboidrati totali.
A questo si aggiunge la scarsa quantità di fibra
che potenzia l’effetto “ingrassante” degli zuccheri
semplici. Scorgiamo inoltre la presenza di grasso
vegetale di Palma, un rischio per la salute del con-
sumatore a causa dei contaminanti da processo a
base di glicerolo che si formano durante le lavora-
zioni alimentari ad alte temperature (circa 200° C)
di questi oli vegetali.

In considerazione dell’evidenze scientifiche, alla


luce degli studi pubblicati da importanti enti quali
consumando lo stretto necessario. D’altra par- l’EFSA (European Food Safety Authority) e consi-
te i bambini magri non devono essere rimpinzati derando il parere condiviso dei membri costituen-
di cibo con la convinzione che hanno bisogno di ti l’ASSIC (Associazione di sicurezza nutrizionale
crescere, dobbiamo superare il concetto che per in cucina) ci vediamo costretti a bocciare questo
crescere sani non si debba far mancare nulla o prodotto!
che tutto può essere concesso.
Dr Domenicantonio Galatà,
Una soluzione drastica ma efficace: Biologo nutrizionista e culinary nutritionist
imparare a dire di no! dell’Ajn Point di Roma

Imparare a dire di no, ignorando i capricci. I bam- Fonti web:


bini in generale non si viziano, soprattutto a tavo- https://www.efsa.europa.eu/it/press/news/160503a
la. Molti di voi che da domani faranno più atten-
zione al supermercato e leggeranno le etichette
scegliendo di non comprare più alcuni biscotti, si
scontreranno con una dura realtà, i capricci dei
bambini che ovviamente non accetteranno facil-
mente di rinunciare ai loro biscotti preferiti. Con un
po’ di impegno e fermezza sulle nostre decisioni,
coordinamento familiare e condivisione della stes-
sa linea educativa tra mamma, papà, nonni e zii
potremo imparare a gestire queste situazioni.

Analizziamo l’etichetta di questo


prodotto per bambini

In questo caso specifico ci soffermeremo sui valo-


ri nutrizionali principali e su alcuni ingredienti per
conoscere meglio quello che potenzialmente po-
tremmo acquistare.
Il primo specchietto per le allodole è la denomina-
zione di vendita: “biscotti al cacao con vitamine,
ferro e calcio”. Non possiamo fermarci a queste
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Vero o falso

I centrifugati aiutano
a perdere peso. Falso!
L
’estate è alle porte e la voglia di rimettersi in bile ma arrivando poco per volta sarà più facile arri-
forma inizia a influenzare le nostre abitudini vare al pasto successivo con il giusto senso di fame.
alimentari.
I frullati sono dei veri concentrati di vitamine, micro-
Quale modo migliore se non nutrienti essenziali per il corretto funzionamento del
concedersi tutti i giorni un buon nostro organismo. Non tutte le vitamine sono uguali
centrifugato? e non tutte vengono assorbite allo stesso modo; ci
Sbagliato, c’è un’alternativa molto più gustosa e sa- sono vitamine idrosolubili come la vitamina C e le
lutare. I centrifugati si ottengono estraendo da frutta vitamine del gruppo B, ci sono poi quelle liposolubili
e verdura solo il succo, eliminando quindi la polpa e che come dice il nome stesso si sciolgono in presen-
la buccia; nel succo troviamo le vitamine, i minerali za di grassi, hanno questa peculiarità la vitamina A,
e gli zuccheri. Allora perché non ci aiutano nel con- D, E, K. Se per le vitamine idrosolubili l’assorbimen-
trollo del peso? to è facile per quelle liposolubili, se consumiamo il
Quando beviamo un centrifugato, gli zuccheri sem- frullato lontano dai pasti principali, è più complesso,
plici presenti nel succo entrano subito nel sangue proprio perché all’interno di frutta e verdura non ci
fornendoci energia ma senza saziarci. Tutto ciò si sono lipidi. Per questo motivo è consigliato consu-
traduce, dopo pochi minuti, in nuovo senso di fame mare un frullato associandolo a qualcosa di grasso,
che ci porterà a mangiare qualcos’altro, di più ap- come ad esempio una noce o altri tipi di frutta sec-
pagante. Molto più efficaci come coadiuvanti nella ca, oppure possiamo aggiungere qualche cucchiaio
perdita di peso sono invece i frullati che, a differenza di latte nella preparazione.
dei centrifugati, conservano tutte le parti della frutta: In conclusione, cos’è importante ricordare?
buccia (se gradita), polpa e succo. Oltre alle vitami- I frullati a differenza dei centrifugati conservano tutte
ne e ai minerali, nei frullati troviamo la fibra con tutti le parti della frutta e della verdura che sono ricche
i benefici che ne derivano. La fibra presente nella di fibra, alleata nel controllo del peso, nonché di mi-
frutta e nella verdura si definisce solubile, in acqua nerali e vitamine. Per riuscire ad assorbire tutte le
forma un gel resistente il quale a livello gastrico fun- vitamine, soprattutto quelle liposolubili è consiglia-
ge da filtro, riducendo e rallentando l’assorbimento to consumare il frullato con una o due noci per uno
di zuccheri semplici a livello intestinale. Ciò significa spuntino ricco di Gusto & Benessere.
che c’è un lento e costante rilascio di zuccheri
nel sangue traducendosi in senso di sazietà Dott.ssa Francesca Grisenti
più prolungato nel tempo, proprio perché Laureata in Scienze Gastronomiche all’Università
12 non bruciamo subito tutta l’energia disponi- degli Studi di Parma - Diplomata in Culinary Nutrition
UNA NUOVA FILIALE
DELL’ART JOINS NUTRITION ACADEMY
ARRIVA AL CENTRO-SUD.
Scopri il Master in Culinary Nutrition
in partenza il 3 ottobre!

www.culinarynutrition.it/master-in-culinary-nutrition

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È solo buono o fa anche bene?

3 trucchi per una PIZZA in 3B:


bella, buona e che fa anche bene!
Ecco la domanda che da oggi devi farti e devi fare. Entra in cucina
con la Culinary Nutrition e trasforma i piatti della nostra tradizione
in elisir di lunga vita.

A
lzi la mano chi almeno una volta nella vita Dobbiamo rinunciare al piacere
non ha desiderato ardentemente man- della pizza?
giare una bella pizza…ma era a dieta! Quando entra in campo la Culinary Nutrition
La pizza è uno dei piatti più importanti niente è impossibile!
della dieta mediterranea e della cucina italiana, Dalla collaborazione tra Art joins Nutrition Acca-
ma nonostante ciò la pizza della trazione, bella e demy e l’azienda Greci è nato un progetto unico,
buona, presenta almeno 3 problematiche: rivolto a pizzaioli e ristoratori. Il progetto “Pizza
Più” ha lo scopo di rendere la pizza bilanciata dal
1. Indice glicemico alto. Nell’immaginario punto di vista nutrizionale e arricchita di Gusto
collettivo più la pizza è lievitata, più è dige- & Benessere. Ti sveliamo i 3 trucchi per trasfor-
ribile e fa bene alla salute. Non è così! Una mare la tua pizza bella e buona, in una pizza an-
lunga lievitazione rende la pizza digeribile, tiaging in 3B: Bella, Buona e che fa anche Bene!
ma aumenta il suo indice glicemico.
2. Attenzione alla qualità trascuran- 1. Più fibra nel topping per ridurre
do la quantità. Focalizzarsi solo sulla l’indice glicemico.
qualità delle materie prime non è sufficiente Sulla pizza, via libera all’aggiunta di carciofi,
per garantirci il benessere. Se non si dosa- funghi, melanzane ecc… Le verdure sono ric-
no correttamente gli ingredienti, rischiamo di che di fibra, l’unico nutriente che permette di
mangiare una pizza ipercalorica, ricca di sale rallentare e ridurre l’assorbimento degli zuc-
e con troppi grassi, contribuendo ad aumen- cheri e ci fa anche uno sconto sulle calorie!
tare il deposito di grasso. 2. Qualità, ma soprattutto giuste
3. Formazione di sostanze cance- quantità.
rogene. Che sia cotta al forno a legna o Per rendere la tua pizza un piatto unico, buo-
elettrico, l’alta temperatura può portare alla no e ricco di benessere dosa gli ingredienti in
formazione dell’acrilammide. L’acrilammi- modo da aggiungere non più di 20g di grassi.
de è una delle sostanze potenzialmente più Questa quantità di grassi la trovi in:
cancerogene che ritroviamo nella classica • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva,
crosticina bruciacchiata della pizza. • 100 g di mozzarella,
• 180 g di ricotta,
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• 150 g di salmone,
Pizza margherita tradizionale
• 70 g di parmigiano.
Attenzione anche all’uso del sale, deve es-
Accademia Barilla
sere poco e iodato. L’impasto e la farcitura Ingredienti per 4 porzioni:
devono contenere al massimo 3 g di sale. • Farina 00 600 g
3. Bruciato? No, grazie! • Lievito di birra 20 g
• Acqua 330 g
Fai attenzione a tempi e temperatura di cot-
• Sale 7g
tura. Per evitare la formazione di acrilammide • Olio extravergine d’oliva 53 g
è fondamentale fare attenzione al colore. La • Mozzarella 300 g
pizza deve essere dorata e non bruciata. • Salsa di pomodoro 300 g
• Basilico q.b.

Come fare una Pizza in 3B Valori nutrizionali per una porzione:


a casa tua? • Proteine 32 g
Dalla collaborazione tra Culinary Nutritionist e • Grassi 28 g
• Carboidrati 119 g
Chef AjN diplomato è stata realizzata una pizza • Fibra 5g
in pieno stile Art joins Nutrition Accademy. • Energia 856 Kcal

Far appassire per 10 minuti con poca acqua i Pizza mediterranea evolution
carciofi tagliati a julienne, le zucchine, i peperoni Art joins Nutrition Accademy
e la cipolla tagliati a dadini. Aggiungere il pepe.
Ingredienti per 4 porzioni:
Preparare l’impasto con acqua, farina, lievito e • Farina 0 300 g
sale. Lasciare lievitare per 30 minuti. Dopo la lie- • Lievito di birra 10 g
vitazione, mettere l’impasto della pizza nel forno • Acqua 150 g
• Sale iodato 4g
solo per 1 minuto a circa 300°C. • Olio extravergine d’oliva 20 g
• Mozzarella 160 g
Dividere l’impasto in quattro. Stendere la base • Ricotta 200 g
• Peperoni 160 g
su una teglia antiaderente, aggiungere le verdu-
• Zucchine 160 g
re, la mozzarella e la ricotta. Cuocere per circa • Carciofini 160 g
15 minuti a 180°C. • Pomodori 250 g
All’uscita dal forno guarnire con i pomodori ta- • Cipolla 80 g
• Basilico e pepe q.b.
gliati finemente, l’olio e il basilico.Infornare di
nuovo per circa 15 minuti a 300°C Valori nutrizionali per una porzione:
• Proteine 26 g
• Grassi 16 g
La regola d’oro: More & Less • Carboidrati 65 g
La pizza mediterranea evolution rappresen- • Fibra 7 g
ta un ottimo piatto unico con 350 calorie in • Energia 512 Kcal
meno, rispetto alla classica pizza margheri-
ta. È arricchita da verdure, quindi contiene
più fibra che rallenta e in parte impedisce
l’assorbimento degli zuccheri, riducendo
l’indice glicemico e facendo uno sconto
sulle calorie totali. Ha solo 1 g di sale a por-
zione. Ridurre la quantità di sale, e quindi di Se sei interessato
sodio, è importante per proteggere la salute
del nostro cuore. La pizza ha meno grassi e al progetto PIZZA PIU’
più antiossidanti! In particolare il pomodoro invia un’email all’indirizzo
impreziosisce il nostro piatto di benessere
antiaging donando il licopene, un importan- di posta elettronica
te antiossidante che ci mantiene giovani più pizzapiù@greci.it
a lungo. Cosa aspetti a provarla?

Dott.ssa Mattera Maria


Dietista & Culinary Nutritionist
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News dal mondo scientifico

Vitamina K per proteggere non solo


ossa e cuore, ma anche la mente
D
a un recentissimo studio, condotto dall’Uni- μg/day, P = 0.005). Senza tenere in considerazione
versità francese di Angers, una maggiore as- la variabilità dei risultati dovuta ai cofattori generali e
sunzione di vitamina K è associata a minori specifici, la conclusione principale dello studio è che
problemi di memoria nella terza età. un aumento del consumo di vitamina K è associato a
Allo studio, pubblicato online lo scorso febbraio sul- un’incidenza minore e meno severa di disturbi cogniti-
la rivista scientifica Maturitas, si sono sottoposti 160 vi soggettivi negli adulti.
adulti sani di età superiore a 65 anni, non facenti uso
di antagonisti della vitamina K (ovvero di farmaci anti- Cos’è la vitamina K?
coagulanti). Ai soggetti che si sono resi disponibili allo Con il termine vitamina K si indica un gruppo di com-
studio è stato sottoposto un questionario alimentare posti liposolubili, raggruppati sotto il nome di naftochi-
con lo scopo di valutare la loro assunzione giornalie- noni. Ne esistono due forme: K1 (fillochinone) ottenuta
ra di vitamina K e, attraverso un ulteriore formulario, dalle piante e K2 (menachinone) prodotta dai batteri
sono stati valutati i casi di disturbi cognitivi soggettivi intestinali. Esiste inoltre una terza forma conosciuta
verificatisi in ognuno di essi. A questi dati sono stati come K3 (2-metil-1,4-naftochinone), che è una forma
poi messi in relazione dei cofattori generali e specifici sintetica idrosolubile.
tra cui età, genere, indice di massa corporea, livello di La vitamina K, forse meno nota rispetto ad altre vita-
educazione, concentrazioni di vitamina B12 nel siero, mine, deve il suo nome al ruolo che ha nei processi
i livelli dell’ormone tiroideo THS. di coagulazione del sangue, in tedesco “Koagulation-
I risultati mostrano che i partecipanti con gravi disturbi svitamin”. Una delle funzioni fondamentali della vi-
cognitivi presentavano un’assunzione giornaliera di vi- tamina K è, infatti, quella di intervenire come fattore
tamina K inferiore rispetto ai partecipanti che non antiemorragico nella coagulazione del sangue. Studi
presentavano problemi cognitivi soggettivi seri recenti hanno anche riportato una stretta correlazione
(298.0 ± 191.8 μg/day versus 393.8 ± 215.2 tra il consumo di tale vitamina e il benessere cardiova-
16
scolare (grazie alla sua capacità di inibire i processi di
calcificazione delle arterie). Vitamina K µg
Alimento
La vitamina K svolge inoltre una funzione chiave anche /100g
nel metabolismo del calcio, il principale minerale delle Amaranto 1140
ossa. In particolare, la vitamina K2 attiva la capacità di
due proteine (chiamate matrice proteica GLA e oste- Bieta 830
ocalcina) di legare il calcio, consentendole di unirsi ad
Tarassaco 778.4
esso e di fissarlo al tessuto osseo.
In quali alimenti si trova? Cavolo verde 704.8
La vitamina K si trova in molti alimenti, in particolare
Spinaci 482.9
negli ortaggi a foglia verde (come bieta, cavoli, spi-
naci, cime di rapa, lattuga) e in misura minore anche Barbabietola verde 400
nei cereali, nel fegato, nella carne e nei latticini. Senza
dimenticare quella prodotta dalla microflora batterica Cicoria 297.6
intestinale. Poiché le verdure, soprattutto quella a fo- Radicchio 255.2
glia, sono la principale fonte di vitamina K, è molto
importante includerle nella dieta diaria. Lattuga 126.3

Soia 47
Contenuto di vitamina K per 100g di alimento crudo
(a fianco alcuni esempi) Kiwi 40.3

Anacardi 34.1
Ilaria Proietti, Ricercatrice del Centro Comune di
Ricerca di Siviglia della Commissione Europea Fagioli rossi 19

Carote 13.2
Referenze:
Anne Soutif-Veillon, Guylaine Ferland, Yves Rolland, Burro 7
Nancy Presse, Kariane Boucher, Catherine Féart,
Cedric Annweiler. Increased dietary vitamin K intaKe is Papera 5.5
associated with less severe subjective memory com-
plaint among older adults. Maturitas, Available online Pere 5.2
11 February 2016 (in Press).
Sgombro 5

Lenticchie 5

Vitello 4.6

Manzo 3.6

Agnello 3.6

Formaggio Fontina 2.6

Tuorlo d’uovo 0.7

Fonte: USDA National Nutrient Database for Standard Reference

17
Tecnologia in cucina

La cottura sottovuoto:
piu’ vitamine e meno calorie
M
etodo di cottura ormai diffuso tamento della vitamina C nelle verdure cotte sotto-
nelle cucine dei migliori risto- vuoto e consumate dopo 10 giorni, pubblicata nel
ranti del mondo, la cottura 2012 sul Journal Of Agricultural and Food Chemi-
sottovuoto è solo uno strumento per stry. Lo studio, promosso dall’Associazione per la
ottenere piatti più buoni? Sicurezza Nutrizionale in Cucina, mi ha visto prota-
gonista insieme ai ricercatori dell’Università di Par-
Sappiamo che senza ossigeno e senza acqua non ma Emma Chiavaro e Massimiliano Rinaldi. Abbia-
possiamo vivere. Eppure entrambi sono tra i fattori mo analizzato il contenuto di vitamina C in carote e
che incidono maggiormente sulla perdita di vita- cavolini di Bruxelles cotti in sacchetti di sottovuoto
mine e antiossidanti negli alimenti. I nutrienti più a 98°C in forno a vapore e poi refrigerate a 4°C fino
esposti a questo pericolo sono la vitamina C che a 10 giorni. Dopo aver subito un ulteriore tratta-
perde la sua azione antiossidante a contatto con mento termico, i risultati sono stati straordinari: la
l’ossigeno e le vitamine del gruppo B, che come la vitamina C delle carote si mantiene al 98% e quella
vitamina C, si disperdono facilmente in acqua. dei cavolini di Bruxelles al 30%.

Allora qual è il metodo migliore per Considerando che quando facciamo una spremu-
preservare le vitamine? ta di arance è bene consumarla entro 7 minuti per
vitare la denaturazione della vitamina C, la con-
La risposta è semplice: la cottura sottovuoto! Uni- servazione di questo potente antiossidante anche
co metodo di cottura che elimina il contatto del- solo del 30% dopo 10 giorni dalla cottura e due
le vitamine con ossigeno e acqua. trattamenti termici è un risultato veramente stra-
A dimostrarlo, il primo studio sul compor- ordinario!
18
Verdure Bollite:
verdure poco salutari

Bocciate quindi le verdure bollite o semplicemente


cotte al vapore: la cottura delle verdure sottovuoto
risulta essere la più antiossidante e quindi la mi-
gliore per fare una buona scorta di quelle sostanze
che ci aiutano a vivere a lungo e a proteggerci dai
tumori.
I vantaggi non sono finiti qui, la cottura sottovuoto
permette di cucinare senza grassi e sale perchè i
cibi mantengono tutti i sapori e il gusto all’interno
del sacchetto. Inoltre, perdendo poca acqua l’ali-
mento risulta più morbido.

Nuove tecnologie al servizio


della salute

Oltre ai vantaggi di cui sopra, la cottura sottovuoto


permette di trasformare il “rush time”, cioè il mo-
mento di punta del servizio, in una sostanziale ri-
finitura del prodotto già preparato in precedenza
dando modo di concentrarsi soprattutto sull’im-
piattamento e la presentazione.
A supportare lo Chef in questa fase del lavoro c’è
la tecnologia.

Ilaria Roncaioli
Nutrizionista - Nutritional Therapist - Culinary Nu-
tritionist - Responsabile dell’Art joins Nutrition
Academy del Centro-Sud

19
Notizie in breve
L
a Culinary Nutrition Conquista con il Professore Michele Rubbini, lo chef dell’Agro-
l’Italia. tec Stefano Polato e lo chef Liborio Trotta.
Una nuova filiale dell’Art joins Nutrition Aca- Ospite anche l’astronauta dell’Ase Samantha Cri-
demy arriva al Centro-Sud. Un altro passo avanti stoforetti.
della grande rivoluzione nel campo della Cucina e
della Salute che la Dott.ssa Chiara Manzi, massa Nasce il Magazine Cucina Evolution!
esperta europea di Culinary Nutrition, sta portando Il 12 Luglio, in occasione dell’anniversario di Tricuo-
avanti negli ultimi anni, raccogliendo sempre mag- re, sarà pubblicato il primo numero del Magazine
giori consensi. Sostiene Chiara Manzi, fondatrice e Cucina Evolution dedicato al network dei ristoranti,
direttrice dell’Academy: “aggiungendosi alla sede di le cene Inevolution, i prodotti e i piatti certificati e le
Parma, la sede vicino a Roma ci permetterà di dif- storie di tutti coloro che già fanno parte del mondo
fondere sempre di più la nuova cultura alimentare Cucina Evolution.
che porterà gusto e benessere sulle tavole di tutti
gli italiani”. Partner del Master in Culinary Nutrition Una nuova azienda, Lizzi, diventa partner
nella zona del Centro-Sud Italia è l’Hotel Le Sequo- dell’Art joins Nutrition Academy.
ie a Carsoli (l’Aquila), dello chef Massimo Salvadei, Lizzi si occuperà della produzione dei cornetti certi-
diplomato in Culinary Nutrition e doente del Master. ficati Gusto & Benessere.

È Nato in Edison il primo bar wellness, Si è conclusa la 25° edizione del Master
inaugurato il 14 Giugno! in Culinary Nutrition. Una nuova generazione
L’azienda tramite la Pellegrini s.p.a. ha scelto la di cuochi, pasticcieri e nutrizionisti sono pronti per
consulenza dell’Art joins Nutrition Accademy per portare a tavola la cucina antiaging.
offrire ai propri dipendenti piatti ricchi di benessere
antiaging. Il bar è interamente dedicato alle Ricette L’Art joins Nutrition Accademy ha par-
Wellness e ai prodotti certificati Gusto&Benessere. tecipato al Convegno “Erbe e Piante di
Carnia, una naturale opportunità di sviluppo”.
Cucina Evolution con AstroSamantha È intervenuta la Dott.ssa Ilaria Roncaioli, Culinary
a Ferrara il 3 Giugno! Nutritionist e Responsabile dell’Art joins Nutrition
Nella giornata dedicata alla ricerca e alla sicu- Academy del Centro-Sud parlando di Culinary Nu-
rezza, la Dott.ssa Chiara Manzi è stata pro- trition e dell’importanza della Sicurezza Nutrizionale
20 tagonista del dibattito “A cena tra le stelle” in Cucina.
CORNETTO EVOLUTION!
UN QUOTIDIANO GESTO DI
BENESSERE FIRMATO
Il cornetto firmato da Sandra Bianchi e Chiara Manzi è:
1 ricco di fibre,
2 privo di grassi idrogenati e raffinati.

Le calorie sono controllate e gli zuccheri semplici sono


meno di un cucchiaino di zucchero
PARTI CON IL PIEDE GIUSTO, CON CUCINA EVOLUTION.
SEMPRE, OGNI GIORNO.

21
FOCUS
Carbone bone vegetale, è la capacità di adsorbire i gas
intestinali, utile per chi ha problemi di meteori-

vegetale smo .L’EFSA (l’Autorità Europea sulla Sicurez-


za Alimentare) stabilisce che tale effetto bene-
fico si ottiene con l’assunzione di 1 grammo di
carbone vegetale almeno 30 minuti prima del
pasto e di un altro grammo subito dopo il pa-
sto.

1
Che cos’è il carbone vegetale?
Il carbone vegetale è una sostanza natura- 3. Che differenza c’è tra il carbone
le, precisamente una polvere ottenuta dal vegetale e quello che è utilizzato nei
legno opportunamente carbonizzato. Le nor- prodotti alimentari come colorante?
mative vigenti consentono il suo utilizzo come Chiariamo subito che non ci sono differenze.
colorante alimentare (classificato dall’Unione Il carbone vegetale usato negli integratori (in-
Europea con la sigla E153); oppure come in- dicato sulle confezioni come carbone attivo) e
grediente funzionale negli integratori alimentari quello usato per colorare gli alimenti (indicato
contro il meteorismo. come E153), è esattamente lo stesso, cambia-
no le quantità e le normative che ne regolano
2. Quali sono le sue proprietà l’uso. Chi vuole godere dei benefici del car-
benefiche? bone vegetale contro il meteorismo, può farlo
Nei mesi scorsi il carbone vegetale è stato er- esclusivamente assumendo degli integratori,
roneamente considerato un prodotto salutisti- dietro il parere del proprio medico, nei quali
co grazie a un’intensa campagna pubblicitaria sono contenute le opportune quantità stabili-
ingannevole che ha favorito la vendita dei pro- te da EFSA. Al contrario, gli alimenti colorati
dotti colorati di nero a prezzi stratosferici. con il carbone vegetale, ne contengono minime
Si tratta ovviamente di una bufala. L’uni- quantità . In assenza di quantità limite stabili-
ca proprietà benefica attribuibile al car- te dalla legge, il criterio utilizzato per colora-
22
nero il pane tradizionale, al contrario non è vie-
tato colorare i suoi “sostitutivi” annoverati tra
la “panetteria da forno fine” (fette biscottate,
taralli, cracker, gallette, pasticcini, torte, cial-
de…). Nonostante questo divieto, molti pani-
ficatori continuano a produrre e vendere pane
nero, aggirando la legge togliendo la parola
“pane” dal cartellino. Quindi, assodato che è
vietato produrre pane nero, ribadisco che quel-
lo venduto non ha alcun beneficio per la salu-
te poichè la quantità di carbone vegetale per
porzione di pane è molto lontana dalla quantità
stabilita da EFSA (1-2 grammi) efficace contro
il meteorismo.

5. Ma il pane vegetale fa bene


o fa male?
Non fa bene anche perché, seppure in dosi tra-
scurabili, contiene IPA, sostanze cancerogene.
La colorazione ha esclusivamente una funzione
commerciale: i “miracoli del pane nero e della
pizza al carbone vegetale” non sono altro che
una bufala.

6. Che differenza c’è con il


pane tradizionale?
re gli alimenti è quello del quantum satis, cioè La differenza consiste nell’aggiunta di una mi-
“quanto basta”. Una porzione di un alimento nima quantità di carbone e nel prezzo, ingiu-
nero contiene quantità molto lontane dagli 1-2 stificatamente alto quello del pane nero, fino a
grammi necessari all’azione contro il meteori- 6-7 euro al chilo!
smo. Inoltre l’azione benefica viene espletata
solo lontano dai pasti e non in associazione
Chiara Manzi
con il cibo. Per questa ragione è da escludere
Fondatrice di Art joins Nutrition Academy
categoricamente l’effetto benefico del carbone
Presidente dell’Associazione per la
vegetale come colorante.
Sicurezza Nutrizionale in cucina
4. Quali sono i benefici per
la salute derivante dall’aggiunta di
carbone vegetale alla ricetta del
pane tradizionale?
È necessario fare un ulteriore precisazione trat-
tandosi di un argomento molto controverso. Lo
scorso 22 dicembre, il Ministero della Salute
ha pubblicato una Nota, integrata il 15 Genna-
io, in cui si precisa che è vietato colorare di

23
Via Ferrara 14 - 43122 Parma
Tel. 0521 1640539 - C.F. 97569720580
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