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DI GRAMMATICA latino.
DI EGIZIO CLASSICO
ALFABETICO
O
FARAONICO
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REDAZIONE SPECIALE ALFABETO EGIZIO IN TRASCRIZIONE PANSEMITICA(c)
IN PRONUNCIA DI ACCENTO SEMPLIFICATA IN ORDINE ALFABETICO COME IN GARDINER
E
IN TRASCRIZIONE PANSEMITICA INTEGRATA trascrizione modello di pronuncia
A SOLE LETTERE LATINE (come in...)
SENZA CARATTERI ch-e s-che-ma
SPECIALI y-e ie-ri
yy-e ie-na
************************* gh-e ghe-zzo (= nero, proprio da aigyptios)
w-e g-u-elfo o v-edere
b-e be-re
NOTA PRELIMINARE p-e pe-ra
La presente SINOSSI SINTETICA ESSENZIALE IN REDAZIONE f-e fe-rmo
SPECIALE derivata dalla precedente SINOSSI SINTETICA DI m-e me-dio
GRAMMATICA DELL'EGIZIO CLASSICO (ALFABETICO), gi da me n-e ne-ro
compilata, sfrondando tale opera di tutte le osservazioni di r-e g-re-to (r piuttosto alla francese)
carattere marginale ed esplicativo, e mira a riportare una h-e/hj-e (c)he
sintesi essenziale delle principali forme fissate come kh-e fres-che
proprie dell'EGIZIO CLASSICO in veste ALFABETICA e khv-e que-sto
VOCALIZZATA e, in pi, per maggior praticit, introduce una ghv-e gue-lfo
TRASCRIZIONE ALFABETICA LATINA che non necessita di caratteri z-e e-se-nte
speciali, permettendo una pi accessibile scrittura dei s-e se-ntire
testi. Inoltre, questa particolare redazione della "SINOSSI" sh-e/scj-e scen-dere
definita "speciale", in quanto introduce alcune ulteriori q-e q-uello
semplificazioni nella pronuncia degli accenti, che possono k-e che
rendere ancora pi facile la lettura delle parole, anche se g-e sa-ghe
si introducono, per amore di una maggior praticit, t-e te-mpo
semplificazioni che io stesso potrei giudicare eccessive e tj-e ce-na
leggermente arbitrarie, anche all'interno del sistema di d-e de-lta
vocalizzazione da me proposto, se non pensassi utile, per lo dj-e ge-nere
studente che inizia, godere prima di un panorama il pi
possibile semplice e chiaro della grammatica egizia in questa N.B.: le trascrizioni "hj" e "scj" devono essere usate quando
particolare versione, tralasciando, in un primo momento, si trascrivano testi senza immissione di vocali, onde non
sfumature, su cui, in seguito, volendo, potrebbe essere generare equivoci; se il testo invece vocalizzato, pi
essenziale essere documentati, esaminando le redazioni, pratico usare le pi semplici trascrizioni "h" e "sh", in
diciamo, pi "scientifiche" e tecniche di questa SINOSSI DI quanto non si dovrebbero ingenerare equivoci.
GRAMMATICA EGIZIA ALFABETICA, che si presenta, appunto, a
vari livelli di redazione ed esposizione degli argomenti
stessi.
ALFABETO EGIZIO TRASCRITTO
Ci che tuttavia per il lettore pi importante notare IN ORDINE ALFABETICO PANSEMITICO(c)
che, quivi, per EGIZIO CLASSICO ALFABETICO, si intende una CON NOMI DELLE LETTERE PANSEMITICI(c).
forma particolare di ANTICO EGIZIO, in parte, di costruzione
artificiosa, che io vengo a denominare anche "FARAONICO(c)": ch chlef
non sto ora a precisare la natura dei criteri usati per la b bet
fissazione, in parte artificiosa, delle forme grammaticali g ghmel
del "FARAONICO(c)", in quanto ampiamente illustrati altrove, d dlet
in precedenti miei scritti, anche per non appesantire la hj hje
presente SINOSSI che appunto SINTETICA ED ESSENZIALE, cio w waw
il pi possibile limitata al minimo, diciamo, indispensabile kh khet
per dare un panorama grammaticale della lingua egizia. khv khva
Tengo, in ogni caso, quivi a precisare che il FARAONICO(c) y yod
non intende interferire con i criteri in uso nei trattati k kaf
grammaticali delle comuni grammatiche di antico egizio in uso (l) lmed ( in egizio presente solo in parole straniere)
presso gli egittologi, indispensabili per chi voglia m mem
procedere in una conoscenza ampia e sicura della lingua n nun
egizia. Il FARAONICO(c) vuole semplicemente porsi come uno z zmek (pronunciare "z" come esse dolce)
strumento ausiliare didattico, per appredere qualcosa che sia gh ghin
inerente la lingua degli antichi egizi. ghv ghvin
E' per questo che io vengo quivi ad usare questo termine un p pe
po' particolare e forse un po' "altisonante" per questa f fe
versione un po' particolare della lingua antico egizia. tj tjad
Si tratta di una versione che, tra l'altro, dovrebbe, per djad djad
cos dire, "perfezionarsi", estendendosi il suo uso: il q qof
modello quindi "aperto" alle possibili critiche dei r resc
possibili lettori, che, volendo, potrebbero venir a far parte s sin
di una possibile "accademia" di questa particolare versione scj scjin
della lingua egizia stessa! t tu
Ma, bando ad ulteriori parole, al lettore il giudizio circa
la validit del tutto! (ht) aht (evoluzione possibile della des. femm.)
l'autore NOTA
RENATO TURRA Il conferimento di un nome alle lettere pu essere utile
nello "spelling".
Non tutti i suoni dell'"alfabeto pansemitico(c)" sono qui
***** F O N E T I C A ***** usati, ma sono elencati solo quelli utili per l'egizio.
I nomi "pansemitici(c)" sono in gran parte tratti dai nomi
(N.B.: CRITERI FONETICI CONVENZIONALI) delle lettere nell'alfabeto ebraico. Per alcuni altri nomi,
si ricorsi ai nomi delle lettere in arabo. In pochi casi,
PRONUNCIA si ricorsi all'"invenzione".
La pronuncia che qui si propone, tende alla massima Quest'ordine alfabetico che, a mio parere, sarebbe l'ideale
distinzione e a una certa "praticit", per favorire per una versione di "egizio alfabetico", in pratica, per ora,
soprattutto gli studenti europei, non abituati, in genere, a non verr, nel caso di ordinamenti alfabetici, mai usato,
distinguere la natura, ad esempio, dei numerosi suoni dovendosi preferire, o l'ordine del tipo "GARDINER", che
aspirati propri dell'egizio, come pure delle altre lingue poi l'ordine alfabetico dei pi comuni dizionari
semitiche, cui l'antico egizio affine, appartenendo al lato egittologici, o, possibile in questa versione, il comune
camitico della famiglia linguistica camito-semitica. ordine alfabetico "latino" (o "inglese" che dir si voglia),
Si noti, inoltre, che, i digrammi e i trigrammi usati per la di cui inutile illustrare i vantaggi e la praticit.
trascrizione di taluni suoni, sono essenzialmente di
carattere convenzionale e si limitano a fornire solo dei
richiami generici al suono che essi rappresentano.
L'ordine alfabetico delle trascrizioni quello che si
ritrova anche nella grammatica di GARDINER.
Nella trascrizione quivi proposta, far seguire, tuttavia,
l'ordine delle lettere secondo l'alfabeto pansemitico(c), con
i nomi pansemitici(c) ed infine anche l'ordine delle lettere
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ORDINE ALFABETICO DELL'EGIZIO ALFABETICO
ORDINATO SECONDO L'ALFABETO INGLESE (LATINO)
Sintetizzando, le quattro vocali fondamentali sono
b costituite dalla "e"-scev e dalle sue tre derivate (u,i,a).
ch
d, dj NOTA: il tipo di trascrizione qui usato, per una maggior
f semplicit, dovrebbe omettere qualsiasi forma di accento la
g, gh, ghv cui collocazione dovrebbe essere facilmente deducibile in
h/hj base a semplici regole. Tuttavia, per maggior chiarezza, le
k, kh, khv forme riportate in questa sinossi presenteranno tutte
(l) l'indicazione almeno dell'accento tonico principale della
m parola. Si deve, in ogni caso, tenere conto che, in genere,
n la vocale "a" tonica: laddove a non fosse tale, sar, in
p genere, segnalato.
q In particolare, inoltre, si vedr come, quando la "i" e la
r "u" servono a formare rispettivamente forme determinate o
s, scj/sh indeterminate, in tal caso, porteranno, di fatto, accento.
t, tj In certi casi, gli incontri vocalici "ai" e "au" formano, di
w fatto, una specie di dittongo e si dovranno leggere con
y, yy accento sul primo elemento del "dittongo".
z
NOTA: importante distinguere, nell'ambito del sistema di
E' chiaro che, in questo tipo di ordinamento alfabetico, i trascrizione e di grammatica, che qui propongo tra
lemmi, all'interno di alcune lettere, possano mischiarsi: ma
una tale soluzione pu rendersi necessaria, quando si ricorra RAFFORZAMENTO
a sistemi di ordimanento automatico dei lemmi in dizionari, e
diciamo, di tipo "elettronico": in ogni caso la ricerca dei RADDOPPIAMENTO
lemmi non , in pratica, impedita. di una
CONSONANTE.
NOTA GENERALE SULLA PRONUNCIA
importante soprattutto che i suoni siano pronunciati ben Una CONSONANTE da considerarsi
distinti: proprio per questo consiglio di accentuare la
pronuncia di alcuni suoni e, in paticolare, sar meglio RAFFORZATA quando scritta doppia, ma
pronunciare non interpone vocale,
mentre
gh come un gh duro seguito da y semivocale gh-y
khv come un k molto aspirato + u kh-u RADDOPPIATA quando scritta doppia e interpone
ghv come un g duro molto aspirato + u gh-u vocale.
2
VOCALI "FURTIVE" OD OMORGANICHE varr la pena di sintetizzare meglio questo argomento,
Anche per facilitare la pronuncia, ma non solo per questo, si riguardanti gli STATI DELLA RADICE nelle parole dell'egizio
possono introdurre nella pronuncia e nella scrittura VOCALI faraonico(c), usando un MODELLO DI RADICE ed esattamente la
FURTIVE OMORGANICHE ALLE CONSONANTI: in particolare radice *t-k-n = esser vicino, di cui, comunque, le forme qui
prodotte sono in gran parte solo teoriche e formate solo per
-a- pu apparire come vocale furtiva di ch, hj, kh, gh, dare un esempio di paradigma:
-u- " " " " " " khv, ghv, w
-i- " " " " " " y, r *t-k-n STATO-RADICE
tekn STATO-GEROGLIFICO
La vocale furtiva, in corpo di radice, appare dopo la tekn STATO RADICALE
consonante, da cui: tekn STATO AORISTICO
tekn STATO VERBALE
cha, hja, kha, gha, khvu, ghvu, yi; takn STATO AGGETTIVALE ASSOLUTO
tikn STATO AGGETTIVALE INGRESSIVO O IMPERFETTO
in fine di radice, pu apparire prima della consonante, tukn STATO AGGETTIVALE EGRESSIVO O PERFETTO
facendo precedere una e o una i eufonica, da cui: tekn STATO VEBALE IMPERFETTIVO
tkn STATO VERBALE PERFETTIVO
each, iach, eahj, iahj, eakh, iakh, eagh, iagh, takn STATO NOMINALE ASSOLUTO
eukhv, iukhv, eughv, iughv, euw, iuw takn STATO NOMINALE DETERMINATO
ey, iy, ir: takn STATO NOMINALE INDETERMINATO
tekn STATO COSTRUTTO ASSOLUTO
le forme in -i- sono da preferirsi con sostantivi, quelle in tekn STATO COSTRUTTO DETERMINATO
-e- con i verbi. tekn STATO COSTRUTTO INDETERMINATO
etc.
METAFONIA D quivi solo alcune forme ed ometto, per ora e per brevit,
In una parola possibile u>i o i>u per METAFONIA EUFONICA. onde non complicare, di esaminare le funzioni significative
che si illustreranno da s nel corso della grammatica. Qui
voglio solo far notare che lo
STATO-RADICE,
lo STATO-GEROGLIFICO,
lo STATO RADICALE,
lo STATO AORISTICO,
***** M O R F O L O G I A ***** e lo STATO VERBALE
N.B.: caratteristico dell'egizio come delle lingue semitiche, sono solo "stati" "teorici" e "grammaticali", cio non
pi che il cosiddetto "triconsonantismo", a me sembra essere "semantici" o "inerenti il significato" d'uso concreto:
il BISILLABISMO, cio il presentare le radici sotto questa infatti, il primo serve ad enunciare le lettere di cui la
forma: radice della parola composta, il secondo serve (ove esista)
a denominare il geroglifico, tenendo tuttavia conto che, un
CeC medesimo geroglifico, pu ricevere diverse letture e che
CeCC. alcuni geroglifici (determinativi di radice) possono anche
non avere alcuna lettura; mentre il terzo e il quarto stato
Segue comunque qui di seguito un esame pi particolareggiato. che, in pratica, sono molto simili, vogliono, evidenziare che
si vuole enunciare la radice nel suo significato generico,
appunto, "radicale", riferendosi al suo significato
STATI DELLA RADICE O STATI RADICALI "astratto", molto indeterminato, indefinito, cio "aoristico"
(in greco l'aggettivo "a-oristo" significa "che non ha
Distinguiamo dapprima uno STATO RADICALE ASTRATTO del tipo: confine", ossia "senza-termine", "indeterminato"), mentre la
radice in "STATO VERBALE" serve seplicemente ad enunciare un
Ce --> monolittere qualsiasi verbo come fosse una forma di nostro infinito.
Ce-Ce --> bilittere Vorrei, inoltre, fare notare come
Ce-Ce-Ce --> trilittere
lo STATO ASSOLUTO tkn
Dall' ASPETTO INTERO di queste forme, si pu far derivare un pu essere chiamato anche STATO "a",
ASPETTO TRONCO O PAUSALE del medesimo STATO RADICALE ASTRATTO
che si pu definire, appunto STATO RADICALE ASTRATTO PAUSALE lo STATO DETERMINATO takn
del tipo: pu essere chiamato anche STATO "i",
PERFETTIVO
Ce
CeC
CCec
o IMPERFETTIVO
Ce
CeC
CeCC.
3
***NOME*** kham natjir > khem natjir un sacerdote del dio
kham natjir > khem natjir il sacerdote del dio
stato ass. det. ind.
maschile
s. ntjir natjir natjir dio, il d., un d.
pl. ntjiriuw natjiriuw natjiriuw dei, gli d., degli d.
d. ntjirwiyy natjirwiyy due dei, i due d.
4
***PRONOMI***
N.B.
PRONOMI PERSONALI INDIPENDENTI Gli elementi pronominale vero e propri sono i tre elementi
yinniuwky (pr. [i]gniuch) io (probabilmente dei "personificatori"):
entk (pr. entch) tu m.
enttj (pr. entc) tu f. pe te ne
entf egli proprio lui proprio lei proprio ci
ents essa
yinnn (pr. [i]gnn) noi che io qui vocalizzo con vocalizzazione "standard"
enttjn (pr. entcn) voi determinata:
entsn (pr. entsn) essi pi ti ni
yinnenyy (pr.[i]gnen) noi due
enttjenyy (pr. entcegn) voi due (piuttosto che pu, tu, nu: pure possibile).
entsenyy (pr. entsegn) essi due A tali elementi pronominali sono aggiunti i suffissi
w/n/f/ch ossia (i)uw/-n/-f/(i)ach, rispettivamente connotando
N.B.: varianti
da pch, tch, pch derivano articoli recenziori tan
vocalizzabili pach tanyy
taniuw
5
all'interno di frase
--> MODALI
--> CONGIUNTIVE.
sdjm.f perv./impv.
partic. proclitiche + sdjm.f perv./(impv.)
yw + sdjm.f
sdjm.yn.f (narrativa-coordinativa)
sdjm.khr.f (narr. verso futuro)
sdjm.kch.f (narr.-deduttiva)
ghkhgh.n (narr.-coor.-passato)
pseudopart.
etc.
6
imperativo ya = o
sdjm.f esortativa
pseudpart. che introduce il vocativo, non sia altro che la seconda
rdy.f sdjm.f persona imperativo di questo verbo con valore di
dy.f sdjm.f
etc. ya = individua, fissa, attento, occhio.
c) come "COMPLETIVE" o "CONGIUNTIVE" forme come: Affini a questo verbo monolittere sarebbero
sdjm.f
pseud. yeach = invocare (= fissare intensamente l'attenzione)
etc.
e le varianti
Tuttavia, in pratica, per avere una pi esatta idea del
SISTEMA VERBALE (antico)-medio-egizio, vale di pi consultare yechay = pregare, glorificare,
lo specchietto delle forme verbali che posto alla fine di yechaw = pregare, acclamare, adorare,
questa sinossi. esser vecchio (divenir stabile)
In ogni caso, si ricordi che, accanto alle forme sopra e inoltre
menzionate, si possono affiancare anche le forme di "sapore
nominale" e cio forme: yiach = preghiera,
ychiat = momento (punto fisso, istante),
NOMINALI ychiat = sepolcro (luogo importante, sito proprio),
PARTICIPIALI ychiat = stendardo (in quanto bastone, puntello),
e RELATIVE. yiach = isola (luogo individuato, isolato),
ychiuwiat = incombenza stabile, dignit, carica,
e quindi sarebbe
ye= individuare
fissare
affermare
dire.
Si potrebbe, tra l'altro, supporre che la particella
7
** FORME SUFFISSALI DIRETTE **
FORME PUNTUALI CON PROCLITICHE
INDICATIVO (ykhv, khvr, kch, yn, yr sdjm.f perf.:
ich, cher, ca, in, ir segemf perfettivo)
PRESENTE PUNTUALE (yakhv, khvar, kiach, yan, yar sdjm.if)
(presente perfettivo)
(sdjm.f perv.: segemf perfettiva) yakhv allora in ingiunzioni di invito in un futuro
(sdjm.if "aoristica": udire di lui) khvar allora in un futuro
(egli ode, egli ) kiach allora in un futuro
(2.ae gem. e 3.ae inf.) yan certamente
yinniuwky sdjm.iy wnn.iy yar se
entk sdjm.ik wnn.ik
enttj sdjm.itj wnn.itj esempio di coniugazione con una:
entf sdjm.if wnn.if (ykhv sdjm.f perf.: yech segemf perfettiva)
ents sdjm.is wnn.is (yakhv sdjm.if: allora l'udire di lui)
yinnn sdjm.en wnn.en (allora egli udr)
enttjn sdjme.tjen wnn.tjen
entsn sdjme.sen wnn.sen yakhv yinniuwky sdjm.iy wnn.iy
yinnenyy sdjm.eniyy wnn.eniyy yakhv entk sdjm.ik wnn.ik
enttjenyy sdjme.tjeniyy wnn.tjeniyy yakhv enttj sdjm.itj wnn.itj
entsenyy sdjme.seniyy wnn.seniyy yakhv entf sdjm.if wnn.if
yakhv ents sdjm.is wnn.is
(difficoltosa un po' la pronuncia delle tre forme duali: yakhv yinnn sdjm.en wnn.en
pressapoco pronunciare: sdjmegni, sdjme.tjegni e yakhv enttjn sdjme.tjen wnn.tjen
sdjme.segni) yakhv entsn sdjme.sen wnn.sen
yakhv yinnenyy sdjm.eniyy wnn.eniyy
(forti bilitteri) yakhv enttjenyy sdjme.tjeniyy wnn.tjeniyy
yakhv entsenyy sdjme.seniyy wnn.seniyy
yinniuwky shmm.iy (io cammino etc.)
entk shmm.ik etc.
enttj shmm.itj si notino anche le costruzioni
entf shmm.if khvr.f sdjm.f e khvr X sdjm.f
ents shmm.is kch.f sdjm.f e kch X sdjm.f
yinnn shmm.en ntf sdjm.f e yn X sdjm.f (notare il fatto che ad un
enttjn shmm.tjen ipotetico yn.f sdjm.f
entsn shmm.sen si sostituisce il pronome
yinnenyy shmm.eniyy personale di terza persona,
enttjenyy shmm.tjeniyy che probabilmente gi contiene
entsenyy shmm.seniyy il rafforzativo enfatico
yn/n)
FORMA NEGATIVA ESCLUSIVA FUTURA Imperfetto iterativo verbi forti bilitteri senza
(nn sp sdjm.f perf.: nen sep segemf perfettiva) reduplicazione della seconda lettera, ma con rafforzamento
(nun sap sdjm.if: nullificantesi la volta che ud) (graficamente facoltativo) della medesima:
(non sentir mai)
dal verbo shem
yinniuwky nun zap sdjm.iy wnn.iy (egli camminer, camminava, cammina abitual.).
entk nun zap sdjm.ik wnn.ik
enttj nun zap sdjm.itj wnn.itj yinniuwky shemm.iy
entf nun zap sdjm.if wnn.if entk shemm.ik
ents nun zap sdjm.is wnn.is enttj shemm.itj
yinnn nun zap sdjm.en wnn.en entf shemm.if
enttjn nun zap sdjme.tjen wnn.tjen ents shemm.is
entsn nun zap sdjme.sen wnn.sen yinnn shemm.en
yinnenyy nun zap sdjm.eniyy wnn.eniyy enttjn shemm.tjen
enttjenyy nun zap sdjme.tjeniyy wnn.tjeniyy entsn shemm.sen
entsenyy nun zap sdjme.seniyy wnn.seniyy yinnenyy shemm.niyy
enttjenyy shemm.tjeniyy
entsenyy shemm.seniyy
8
IMPERFETTO ITERATIVO NEGATIVO in pratica avrebbe un significato pi aoristico
(n sdjm.n.f: en segemenf: negazione sdjm.f imp.) indeterminato. Questa forma va distinta da quella passiva che
(unn sadjm.un.if: nullificato un udire relativo lui) "suonerebbe" (se le vocali fossero scritte in antico egizio,
(egli non udr, non udiva, non ode abitualmente) ma attenzione che il faraonico(c) , come ho gi sopra
specificato, una lingua "artificiosa"!):
yinniuwky unn sadjm.un.iy wann.un.iy
entk unn sadjm.un.ik wann.un.ik sudjm.if.
enttj unn sadjm.un.itj wann.un.itj
entf unn sadjm.un.if wann.un.if
ents unn sadjm.un.is wann.un.is
yinnn unn sadjm.un.en wann.un.en PRESENTE PASSIVO (IMPERSONALE)
enttjn unn sadjm.un.tjen wann.un.tjen (sdjm.tw.f: segemtuf)
entsn unn sadjm.un.sen wann.un.sen (sadjme.tuw.if: ode qualcuno relativo lui;
yinnenyy unn sadjm.un.eniyy wann.un.eniyy ma possibile anche forma "imperfettiva"
enttjenyy unn sadjm.un.tjeniyy wann.un.tjeniyy sedjam.tuw.if: sta ad udire qualcuno relativo a lui:
entsenyy unn sadjm.un.seniyy wann.un.seniyy da decidersi in base al contesto: qui si d il modello di
coniugazione della forma perfettiva)
Nota: yar tamif sedjaum (yr tm.f sdjm(w)) (lui udito)
negazione di yr sdjm.f imp. (yar sedjmif)
a) forma "intera"
PRESENTE PUNTUALE PASSIVO
("VERO PASSIVO") yinniuwky sadjme.tuw.iy wann.tuw.iy
(forma sdjm.f pass. perf.: segemf passiva perf.) entk sadjme.tuw.ik wann.tuw.ik
(sudjm.if: udito di lui: forma aoristica passiva) enttj sadjme.tuw.itj wann.tuw.itj
(egli udito) entf sadjme.tuw.if wann.tuw.if
yinniuwky sudjm.iy wunn.iy ents sadjme.tuw.is wann.tuw.is
entk sudjm.ik wunn.ik yinnn sadjme.tuw.en wann.tuw.en
enttj sudjm.itj wunn.itj enttjn sadjme.tuw.tjen wann.tuw.tjen
entf sudjm.if wunn.if entsn sadjme.tuw.sen wann.tuw.sen
ents sudjm.is wunn.is yinnenyy sadjme.tuw.eniyy wann.tuw.eniyy
yinnn sudjm.en wunn.en enttjenyy sadjme.tuw.tjeniyy wann.tuw.tjeniyy
enttjn sudjme.tjen wunn.tjen entsenyy sadjme.tuw.seniyy wann.tuw.seniyy
entsn sudjme.sen wunn.sen
yinnenyy sudjm.eniyy wunn.eniyy
enttjenyy sudjme.tjeniyy wunn.tjeniyy b) forma abbreviata: sdjmt.f (segemetf/sedjemtf)
entsenyy sudjme.seniyy wunn.seniyy (recenziore prob. con spirantizzazione di "i" e vocalizzione
di "w": tuw > thw > t)
forme con nome: sudjm, wenuniyy
yinniuwky sadjme.t.iy wann.t.iy
IMPERFETTO ITERATIVO PASSIVO ARCAICO entk sadjme.t.ik wann.t.ik
(sdjmm.f imperf.: segememf ad aspetto imperf.) enttj sadjme.t.itj wann.t.itj
(sedjmumm.if: stato iterativamente udito di lui) entf sadjme.t.if wann.t.if
(egli sar, era, abitualmente udito) ents sadjme.t.is wann.t.is
yinniuwky sedjmumm.iy wenunn.iy yinnn sadjme.t.en wann.t.en
entk sedjmumm.ik wenunn.ik enttjn sadjme.t.tjen wann.t.tjen
enttj sedjmumm.itj wenunn.itj entsn sadjme.t.sen wann.t.sen
entf sedjmumm.if wenunn.if yinnyy sadjme.t.eniyy wann.t.eniyy
ents sedjmumm.is wenunn.is enttjenyy sadjme.t.tjniyy wann.t.tjniyy
yinnn sedjmumm.en wenunn.en entsenyy sadjme.t.sniyy wann.t.sniyy
enttjn sedjmumm.tjen wenunn.tjen
entsn sedjmumm.sen wenunn.sen
yinnenyy sedjmumm.eniyy wenunn.eniyy "CONGIUNTIVO" ESORTATIVO
enttjenyy sedjmumm.tjeniyy wenunn.tjeniyy (sdjm.f esortativa: segemf esortativa)
entsenyy sedjmumm.seniyy wenunn.seniyy (yakhv sedjam.if: ors l'udire suo)
(oda egli)
9
(ymy imp. di rdy) enttjn sadjm.un.tiuw.tjen wann.un.tiuw.tjen
La vocalizzazione realizzerebbe tre forme da un *ymy entsn sadjm.un.tiuw.sen wann.un.tiuw.sen
imperativo di redy, da inusitato verbo yemy = dare e da non yinnenyy sadjm.un.tiuw.eniyy wann.un.tiuw.eniyy
confondere con voci del verbo yemy = non essere: enttjenyy sadjm.un.tiuw.tjeniyy wann.un.tiuw.tjeniyy
entsenyy sadjm.un.tiuw.seniyy wann.un.tiuw.seniyy
un imperativo II s. del tipo yamm,
un imperativo II pl. del tipo yimmiuw, negazione
e una III s. pass. esor. del tipo yumm: n sdjm.n.f
vocalizz.
ymm sedjam.if unn sadjm.un.if
concedi che egli oda
INDICATIVO PASSATO PROSSIMO
yimmiuw sedjam.if (sdjmt.f: segemetf)
concedete che egli oda (sadjmut.if: un udizione di lui)
(egli ha udito)
yaumm sedjam.if
sia concesso che egli oda a) attivo
yinniuwky sadjmut.iy wannut.iy
entk sadjmut.ik wannut.ik
IMPERATIVO NEGATIVO ESORTATIVO enttj sadjmut.itj wannut.itj
(ymy.f sdjm(w): imif segmu) entf sadjmu.tif wannut.if
(yamey.f sadjim: non sia con udizione) ents sadjmut.is wannut.is
yinnn sadjmut.en wannut.en
yamey.iy sadjm enttjn sadjmut.tjen wannut.tjen
yamey.ik sadjm entsen sadjmut.sen wannut.sen
yamey.itj sadjm yinnenyy sadjmut.eniyy wannut.eniyy
yamey.if sadjm enttjenyy sadjmut.tjeniyy wannut.tjeniyy
yamey.is sadjm entsenyy sadjmut.seniyy wannut.seniyyb)
yamey.en sadjm b) passivo
yamey.tjen sadjm (sdjmyyt.f: segemitf)
yamey.sen sadjm (sudjmiyyt.if: ci che relativo lo stato udito di lui)
yamey.eniyy sadjm (egli stato udito)
yamey.tjeniyy sadjm
yamey.seniyy sadjm yinniuwky sudjmiyyt.iy yurriyyt.iy
entk sudjmiyyt.ik yurriyyt.ik
enttj sudjmiyyt.itj yurriyyt.itj
INDICATIVO PASSATO ATTIVO entf sudjmiyyt.if yurriyyt.if
(sdjm.n.f: segemenf) ents sudjmiyyt.is yurriyyt.is
(sadjm.un.if: un udire suo: forma aoristica) yinnn sudjmiyyt.en yurriyyt.en
(egli ud) enttjn sudjmiyyt.tjen yurriyyt.tjen
entsn sudjmiyyt.sen yurriyyt.sen
yinniuwky sadjm.un.iy wann.un.iy yinnenyy sudjmiyyt.eniyy yurriyyt.eniyy
entk sadjm.un.ik wann.un.ik enttjenyy sudjmuyyt.tjeniyy yurriyyt.tjeniyy
enttj sadjm.un.itj wann.un.itj entsenyy sudjmuyyt.seniyy yurriyyt.seniyy
entf sadjm.un.if wann.un.if
ents sadjm.un.is wann.un.is c) forma negativa
yinnn sadjm.un.en wann.un.en (n sdjmt.f: en segemetf)
enttjn sadjm.un.tjen wann.un.tjen (unn sadjmut.if: nullificata una cosa udita relat. lui)
entsn sadjm.un.sen wann.un.sen (egli non ha/aveva ancora udito)
yinnenyy sadjm.un.eniyy wann.un.eniyy
enttjenyy sadjm.un.tjeniyy wann.un.tjeniyy yinniuwky unn sadjmut.iy wannut.iy
entsenyy sadjm.un.seniyy wann.un.seniyy entk unn sadjmut.ik wannut.ik
enttj unn sadjmut.itj wannut.itj
forma ampliata --> yw sdjm.n.f (u segemenf) entf unn sadjmut.if wannut.if
ents unn sadjmut.is wannut.is
yuw sadjm.un.if yinnn unn sadjmut.en wannut.en
enttjn unn sadjmut.tjen wannut.tjen
INDICATIVO PASSATO NEGATIVO entsn unn sadjmut.sen wannut.sen
(n sdjm.f perf.: en segemf perf.) yinnenyy unn sadjmut.eniyy wannut.eniyy
(unn sdjm.if: nullificato l'udire suo) enttjenyy unn sadjmut.tjeniyy wannut.tjeniyy
(non ud) entsenyy unn sadjmut.sniyy wannut.seniyy
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Forme particolari:
yinniuwky sdjme.kuwiy wnn.kuwiy shem shamit
entk sdjme.tiy wnn.tiy mechach mecheach impv.
enttj sdjme.tiy wnn.tiy mechaiach impv.
entf sudjem wunn mechaiach impv.
ents sdjme.tiy wnn.tiy meach perv.
yinnn sdjmu.wiyyn wnn.wiyyn maiach perv.
enttjn sdjme.tiyuwniyy wnn.tiyuwniyy maiach perv.
entsn sudjem wunn mechn
entsn sdjme.tiy wnn.tiy
entsenyy sdjmu.wiyy wnn.wiyy
entsenyy sdjme.tiyy wnn.tiyy redy redyit impv.
d(r)yit perv.
N.B.: notare l'inserzione delle e/u eufonica.
esempi di forme di "pseud. perv.": yey yewwit impv.
yyyit perv.
qebb qubb qbb.kuwiy yeny ynnit
hechy hueach hch.kuwiy
yery yurr yrr.kuwiy
N.B.: forma di supponibile, forse con possibile sfumatura PARTICIPIO IMPERFETTIVO ATTIVO
significativa iterativa (cfr. gr. bebouluka), dato che (sdjm(y); tipo "nisba": sdjmyy)
esiste qualche esempio di verbo geminato che presenta la (sedjim: sedjamyy)
terza geminata: (udente, che sta udendo)
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sedjimit ascoltatrirce.
sedjumit ascoltabile (f.). in forma appunto perfettiva.
sedjumt quanto ascoltabile (f. astratto collett.).
sidjimt colei che ha ascoltato, colei che sa.
sudjemt quanto stato ascoltato (f. astratto collett.)
NEGAZIONE DEI PARTICIPI "FUTURI" E DELLA FORMA sdjmtyy.fyy
CONFRONTO TRA FORME PARTICIPIALI DI ALCUNI VERBI "NOTEVOLI" si usano forme participiali di temm = terminare secondo la
costruzione seguente
IMPV. A. IMPV. P. PERV. A. PERV. P.
m. sedjim sedjum sidjem sudjem part. di tmm + sdjm(w) ("complemento verbale negativo")
f. sedjimit sedjumit sidjimt sudjimt o infinito
m. sedjamyy
f. sedjam(yy)t
le forme participiali di temm = terminare sono:
m. wenin wenun winn wunn
f. weninit wenunit winnit wunnit temim part. impv. att.
m. wenanyy wenaunyy waunnyy temum part. impv. pass.
f. wenan(yy)t wenaun(yy)t waun(yy)t timm part. perv. att.
tumm part. perv. pass.
yerir yerur yirr yurr tammti.f part. fut. prospettivo o intenzionale
yaurryy
merir merur mirr maurryy esempi:
perir perur pirr purr timm yurr vel yarr = avente terminato il fare
paurryy che non aveva fatto
d(r)id d(r)ud ridiy rudiy temum yurr vel yarr = stato terminato il fare
d(r)iy d(r)auyy che non era stato fatto
redaudyy raudyy etc.
(1) N.B.: la forma yeuw = venuto, non esiste come participio A livello di scrittura geroglica, la forma si dice di tipo a
passivo in quanto il verbo yey intransitivo: si tratta "3.ae infirmae geminatae", inoltre spesso "w", nella
perco della forma dello pseudoparticipio ma che di fatto scrittura geroglifica, omesso.
appare come il nostro participio. Non penso che esista una Vocalizzazione in faraonico(c):
forma "yaiuw" in quanto la formazione yw si trova in
formazioni imperfettive: probabilmente yaiuw non altro che m. sedjaum.f = udito di lui = che egli ode
yeuw, pseudoparticipio che pu essere di fatto classificato, f. sedjaumt.f = udita di lui = che egli ode
per significato, come participio perfetto attivo: notare che
questa "ambiguit" si produce anche nella lingua italiana in verbi 3.ae inf. e geminati
forme del tipo: m. meraur.f = amato di lui = che egli ama
f. meraurt.f = amata di lui = che egli ama
io ho corso
io sono corso, esempi di forme in stato determinato:
m. sedjaum.if = l'udito di lui
dicendo, tra l'altro, che spesso le forme, con il verbo avere colui che egli ode
sono meno corrette, se non anche talora errate: ma l'uso f. sedjaumt.if = l'udita di lui
spesso si prende le sue "libert". colei che egli ode
ci che egli ode
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(saudjmitiyy.f: relativo l'udita di lui) taumm.f sudjem o sdjem = che non ha udito
(che lui udr) taummiyy.f sudjem o sdjem = che non udr
taumm.un.f sudjem o sdjem = che non ud
N.B.: nella "nisba" l'elemento esige forma determinata o etc.
indeterminata piuttosto che quella assoluta.
FORMA PARTICOLARE con la forma rel. sdjm(w).n.f (segemunf)
m. saudjmiyy.f = relativo l'udito di lui
che lui udr sdjm pw yr(w).n.f (segempuirunf)
f. saudjmiyyt.f = relativa l'udito di lui suo passivo
che lui udr sdjm pw yryy (segempuir)
vocalizzazione faraonica(c):
m. saudjim.un.f = udito relativo lui c) FORMA sdjm.kch.f (di signif. imperfettivo) (segemcaf)
che egli ud (sadjem.keach.if: udire finalmente lui)
(egli udr)
f. saudjimt.un(t).f = udita relativa lui
che egli ud vocalizzazione
udito da lui sadjem.keach.if udire finalmente egli
3.ae inf. e gem.
m. maurr.un.f = amato relativo lui negazione nn sdjm.f (nen segemf)
che egli am
f. maurrit.un(t).f = amata relativa lui nun sdjm.if = non udr.
che egli am
amato da lui
N.B.: la presenza del t nella forma unt del femminile NOTA: -->supposizione circa la negazione n/nn
indeterminato di fatto solo teorica data (nell'uso) la
tendenza dell'aggettivo en/ne (pi esattamente "nay" = Come alcuni egittologi pensano le negazioni
"appartenente a") a rimanere praticamente invariabile.
n e nn
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yenun = nullificantesi. passato di yw.f khr sdjm
e di yw.f sdjm(w);
Ora, tali due forme, messe all'inizio di frase in stato notare costruzioni:
assoluto e invariabile come predicati aggettivali, sarebbero wn.khvr.f + pseudoverb. --> rif. passato
state abbreviate togliendo la y iniziale in wnn.khvr.f + pseudoverb. --> rif. futuro
wn.khvr.f sdjm.f --> rif. passato
unn = nullo wnn.khvr.f sdjm.f --> rif. futuro
e
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***SPECCHIETTO GENERALE DELLE FORME VERBALI EGIZIE*** khwy sdjm.f perv. khwiyy sdjm.if ors oda
qwy ch sdjm.f perv. qwiyy iach sdjm.if ors oda
TRASCR. EGITTO- TRASCRIZIONE TRADUZIONE ymy.f sdjm(w)/inf. ymmey.if su./s. ors non oda
LOGICA TRASCRIT- VOCALIZZATA ntf sdjm.f perv. entf sdjm.if ecco egli ode
IN ALFABETO IN "FARAONICO(c) (aor.)
"PANSEMITICO(c)" ntf sdjm.f impv. entf sedjm.if ecco egli
udiva/udr
sdjm inf. sdjim udire yn X sdjm.f perv. yan X sdjm.if X che ode
sadjim l'udire (aor.)
sadjim un udire yn X sdjm.f impv. yan X sedjm.if X che
tm sdjm(w)/inf. tamm sudjim/sdjim non udire udiva/udr
nn sdjm inf. nun sdjim senza udire khvr.f sdjm.f pv. khvar.if sdjm.if allora egli
khr sdjm inf. kher sdjim a udire udr
m sdjm inf. em sdjim udendo tm.khvr.f sdjm(w)/inf. tamm.khvr.if su./s. allora non
r sdjm inf. er sdjim per udire udr
sdjm imperativo sdjm odi n sp sdjm.f perf. unn sap sdjm.if non ode mai
ymy sdjm.f imperat. ymm/yaumm sedjam.if d/sia dato (aor.)
che oda nn sp sdjm.f perf. nun sap sdjm.if non udiva mai
m sdjm(w) mm sudjem non udire sdjmm.f sedjmum.if egli udito
m yr(w) sdjm inf. mm yurr sdjim non far udire nn sdjmm.f nun sedjmum.if egli non
sdjm part. impv. att. sedjim udente stato udito
tmm sdjm(w)/inf. temim sudjim/sdjim non udente sdjm.n.f sadjm.un.if egli ud
sdjm part. perv. att. sidjim che ha udito n sdjm.f perv. unn sdjm.if egli non ud
tm sdjm(w)/inf. timm sudjim/sdjim che non ha mk sdjm.n.f mak sadjm.un.if ecco egli ha
udito udito
sdjm(w) p. impv. pass. sedjum venuto udito (mk) n sdjm.f (mak) unn sdjm.if ecco egli non
tmm(w) sdjm(w)/inf. temum sudjim/sdjim non venuto ha udito
udito yst sdjm.n.f yast sadjm.un.if ecco egli ud
sdjm part. perv. pass. sudjim stato udito sdjm.t(w).f sadjme.tuw.if/-t.if egli udito
tm sdjm(w)/inf. tumm sudjim/sdjim non stato sdjm.yn.f (s. perv.) sadjem.yn.if allora ud
udito *tm.yn.f sdjm(w)/inf. *tamm.yn.if su./s. allora non ud
sdjmy part. impv. att. sedjamyy udente sdjm.khvr.f(s. impv.) sadjem.khvr.if allora star
tmy sdjm(w)/inf. teammyy sudjim/s. non udente udendo
wnny p. perv. pass. wenaunyy stato tmm.khvr.f sdjm(w)/i. tamm.khvr.if sau./s. allora non
tmmy wn(w)/inf. temaumyy wunn/wnn non stato star udendo
sdjmty.fy sedjamtiyy.fyy che udr sdjm.kch.f(s. impv.) sadjem.kiach.if allora udr
tmmty.fy sdjm(w)/inf. temamtiyy.fyy s./s. che non udr nn sdjm.f nun sedjm.if allora non
sdjm(w).f r. impv. sedjaum.f il quale sta udr
udendo sdjm.yn.tw.f sadjem.yan.tuw.if allora fu
tmm(w).f sdjm(w)/inf. temaum.f sudjem/s. il quale non udito
sta udendo sdjm.khvr.tw.f sadjem.khvar.tuw.if allora sar
sdjmt.f r.impv. f. sedjaumt.f la quale sta udito
udendo sdjm.kch.tw.f sadjem.kach.tuw.if allora sar
tmmt.f sdjm(w)/inf. temaumt.f su./s. la quale non udito
sta udendo yw khr sdjm(w)/i. yauw kher sudjim/s. ecco che ode
sdjm.f rel. perv. saidjm.f il quale ode mk X khr sdjm(w)/inf. mak X kher sudjim/s. ecco che ode
tm.f sdjm(w)/inf. taimm.f sudjem/s. il quale non yst X khr sdjm(m)/inf. yast X kher sudjim/s. ecco che ode
o. ty X khr sdjm(m)/inf. tay X kher sudjim/s. ecco che ode
sdjmy.f rel. prosp. sedjaumyy il qu. rdy.f sdjm.f impv. redyy.if sedjm.if egli fa udire
ud/udr dy.f sdjm.f impv. d(r)yy.if sedjm.if egli fece
tmmy.f sdjm(w)/inf. temaumyy sudjem/s. il quale non udire
ud/udr yw sdjm.f perf. yeuw sdjm.if c'era che egli
sdjm.ty r. perv. f. sedjaumtyy la qu. ud
ud/udr yw sdjm.n.f yeuw sadjm.un.if c' che egli
tmm.ty sdjm(w)/inf. temaumtyy s./s. la quale non ud
ud/udr yw sdjm.f pass. perv. yeuw sudjm.if c' che
sdjm(w).n.f impv. sedjaum.un.f il qu. ha udito
udito yw sdjm.f pass. impv. yeuw sedjum.if c' che
tmm(w).n.f sdjm(w)/i. temaum.un.f s./s. il quale non era/sar udito
ha udito yw sdjm.tw.f perv. yeuw sadjme.tuw.if c' che
sdjm pw yr(w).n.f sdjim puw yaurr.un.f udire ci udito
che fece yw.f sdjm.f impv. yeuw.if sedjm.if lui che ode
sdjmt.f perv. sdjmut.if egli ha udito yw.f khr sdjm yeuw.if kher sdjim egli sta
n sdjmt.f unn sdjmut.if egli non ha u. udendo
r sdjmt.f er sdjmut.if fino a che yw.f m sdjm yeuw.if em sdjim egli sta
udr udendo
r tmt.f sdjm(w)/i. er tmmut.if saudjem/s. fino a che non yw.f r sdjm yeuw.if er sdjim egli sta per
udr udire
sdjm(w) compl. neg. sudjim/sdjmiuw audizione yw.f sdjm(w) psp. yeuw.if sedjum c' egli udito
sdjm(w) pseud. perv. sudjem stato/ha udito wn.yn.f khr sdjm wann.yn.if kher sdjim ecco che egli
sdjm(w) pseud. impv. sedjum stato udr
ascoltato wn.yn.f sdjm(w) psp. wann.yn.if sedjum ecco che egli
n sdjm.n.f unn sadjm.un.if non stato ha u.
udito wn.f khvr sdjm(w)/inf. wnn.if khvar su./s. allora egli
sdjm.f esort. sedjam.if oda egli ud
sdjm.f w sedjaamif uw non oda egli wnn.f khvr sdjm(w)/i. wenn.if khvar su./s. allora egli
sdjm.f pass. sudjm.if egli udito udr
n sdjm.f unn sudjm.if egli non u. wn.yn.if sdjm.f impv. wann.yn.if sedjm.if allora egli
sdjm.f perv. sdjm.if egli ode udiva
(aoristico) wn.yn.f sdjm.f perv. wann.yn.if sdjm.if allora egli
n/nn sdjm.f perv. unn/nun sdjm.if egli non ode ud
(aor.) wnn.khvr.f sdjm.f im. wenan.khvr.if sedjm.if allora egli
sdjm.f impv. sedjm.if egli udr
udiva/udr yr wnn sdjm(w) ps. yar wenn sedjum se all. egli
n sdjm.n.f unn sadjm.un.if e n. sar ud.
ud.va/udr ghkhgh sdjm.f impv. ghkheagh sedjm.if allora egli
ykhv sdjm.f perv. yakhv sdjm.if allora udr ode
ykhv tm.f sdjm(w)/i. yakhv tmm.if sau./s. allora non ghkhgh sdjm.f pass. ghkheagh sedjum.if allora egli
udr udito
khvr sdjm.f perv. khvar sdjm.if allora udr ghkhgh sdjm.khvr.f ghkheagh sedjam.khvr.if allora egli
khvr tm.f sdjm(w)/i. khvar tmm.if su/s. allora non udr
udr ghkhgh X sdjm(w) psp. ghkheagh X sedjum allora X ud
kch sdjm.f perv. kiach sdjm.if dunque udr ghkhgh.n.f sdjm.n.f ghakhgh.un.if sadjm.un.if allora
kch tm.f sdjm(w)/inf. kiach tmm.if su./s. dunque non egli ud
udr ghkhgh.n X sdjm.n.f ghakhgh.un X sadjm.un.if allora X
yn sdjm.f perv. yan sdjm.if ecco egli ode ud
yn tm.f sdjm(w)/inf. yan tmm.if sudjem/s. ecco egli non ghkhgh.n.f khr sdjm i. ghakhgh.un.if kher s. allora egli
ode udiva
yr sdjm.f impv. yar sedjm.if se egli ode ghkhgh.n.f sdjm(w) ps. ghakhgh.un.if sudjem allora egli
yr tmm.f sdjm(w)/inf. yar temm.if su./s. se egli non ud
ode
mk sdjm.f impv. mak sedjm.if ecco egli udr N.B.: le forme del faraonico(c) sono "puntate" per maggior
mk tmm.f sdjm(w)/inf. mak temm.if su./s. ecco egli non chiarezza, ma, scrivendo, i punti possono essere anche
udr omessi, cos pure, volendo, come gi detto, si pu omettere
khach sdjm.f perv. khiach sdjm.if ors oda anche la scrittura dell'accento, che potr essere segnato,
15
sempre volendo, sulle forme che pi possono giovarsi di tale
segno ortografico per maggior chiarezza (come ad es. le forme
relative).
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