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Eutanasia

Leutanasia un argomento di grande attualit che ormai da un circa un decennio infiamma lopinione pubblica nazionale e
mondiale. Essa una tecnica medica che permette ai pazienti affetti da malattie gravi,intrappolatiin un lungo coma o provenienti
da brutti incidenti di smettere di soffrire ,staccando i macchinari che li tengono in vita. Questo perch la loro non pu definirsi una
vera e propria vita: persone da anni in coma, ragazzi fermi da anni su un letto senza possibilit di movimento, persone che ormai
sono definite degli scheletri viventi.

Il dibattito contemporaneo sul tema del suicidio, e dell'eutanasia ,tende a congiungere le due pratiche. Il suicidio visto come una
forma di eutanasia, nei casi in cui la persona agisce consapevolmente per togliersi la vita, tale realt prende il nome di "euthanatic
suicide". Il suicidio eutanasico, per va distinto da quello praticato per sottrarsi da una situazione di disagio
sociale. Eutanasia attiva volontaria, suicidio medicalmente assistito e suicidio eutanasico, si differenziano tra loro per il modo in cui
si ottiene la morte. Infatti, mentre nel suicidio eutanasico la persona sceglie i mezzi e si priva da s della vita, negli altri casi
compare la figura del medico, che nei casi di suicidio medicalmente assistito, da consigli e farmaci al paziente, e nei casi di
eutanasia attiva volontaria, pratica 'iniezione letale richiesta dal paziente.
Frequentemente si distingue fra eutanasia attiva o positiva, o diretta , l dove il medico, o chi per lui, interviene direttamente
per procurare la morte di un paziente, ed eutanasia passiva o indiretta, , dove si ha invece astensione da interventi che
manterrebbero la persona in vita. Si distingue inoltre fra eutanasia volontaria, quella esplicitamente richiesta dal paziente, ed
eutanasia non volontaria, quando la volont del paziente non pu essere espressa, perch si tratta di persona incapace.
Eutanasia si oppone allaccanimento terapeutico, che indicano invece il ricorso a interventi medici di prolungamento della vita non
rispettosi della dignit del paziente. Vi anche una terza variantedellleutanasi: il suicidio medicalmente assistito, in cui la morte
conseguenza diretta di un atto suicida del paziente, ma consigliato e aiutato da un medico.

LEutanasia si divide in due forme: Eutanasia attiva,Eutanasia passiva. L'eutanasia passiva quella che consiste nella sospensione
del trattamento che tiene il paziente in vita artificialmente, poich esso non d speranza di guarigione e non garantisce una qualit
di vita dignitosa, risolvendosi in un inutile accanimento terapeutico, in modo che si verifichi una morte completamente naturale.
L'eutanasia attiva, invece, si presenta quando il medico si astiene dal praticare cure volte a tenere ancora in vita il malato. con la
somministrazione di opportune sostanze che alleviano il dolore.
Eisiste anche una variante dell eutanasia che chiamata suicidio assistitoche si verifica quando un medico o chi per lui fornisce
una specie di veleno ad un ammalato, che ne abbia fatto richiesta, ed assista a che esso venga ingerito dal richiedente , senza
prestare alcuna collaborazione.

Molti fatti che si sono manifestati durante questo decennio hanno portato leutanasia ad essere un argomento quotidiano, tutti ne
discutono e ci si chiede se si tratti di una pratica giusta o meno. Spesso non ci mettiamo nei panni di chi affronta la malattia perch
siamo consapevoli del fatto che una decisione del genere non facile da prendere.

Nel 2001, il parlamento di una democrazia avanzata, l'Olanda, ha promulgato una legge, , che, in determinate
circostanze e soddisfatte alcune precise condizioni, autorizza l'eutanasia. Si tratta di notizie che scuotono
profondamente la nostra coscienza cristiana, - duemila anni di storia, in un Paese che ospita il Papa conteranno pure
qualcosa nello sviluppo delle coscienze -, una cultura, la nostra, tesa fino a qualche anno fa a difendere strenuamente i
valori della sopravvivenza e di una concezione della medicina come disciplina impegnata in una lotta a oltranza contro la
morte. Inutile aggiungere che da noi il dibattito intorno alla "buona morte" e alla legittimit di sospendere in casi
particolari le cure mediche, si particolarmente acceso, radicalizzando le posizioni dei favorevoli e dei contrari. La nostra
societa, riguardo a questo argomento, spaccata in due. Da un lato, la nostra educazione moderna, ,pi sensibile ai
diritti umani, ci porta a pensare che siamo legittimi proprietari della nostra vita, liberi di condurla come ci piace e perci
anche di interromperla quando l'esistenza ci appare troppo dolorosa o priva di significato. Come abbiamo il diritto di
vivere riteniamo di avere anche il diritto di morire. Dall'altro, la nostra anima cristiana, cattolica,credente, che sopravvive
persino in quest'epoca , ci avverte che la vita umana possiede un valore incommensurabile e una sacralit, che nessun
dolore e nessuna disabilit autorizzano a scalfire.

PREMESSA

Da anni ormai si sente parlare sempre pi spesso del termine eutanasia. Questa parola (dal greco
eu tanatos=morire bene) si riferisce all'atto spontaneo di porre fine alla propria vita vista ormai

come continua sofferenza che appare insostenibile agli occhi dellindividuo malato. Leutanasia pu

essere attuata come scelta del malato stesso se in piena facolt mentale oppure pu essere decida

anche dai parenti qualora il malato non sia cognitivamente competente.

TESI

Spesso si tratta di una scelta molto difficile in entrambi i casi specialmente quando viene fatta

consapevolmente dal malato, coinvolge oltre che il diretto interessato, cio il malato afflitto dalla

sofferenza che la malattia porta con se ,anche i medici che spesso contro la loro morale devono lo

stesso compiere questo atto, e parenti del malato che velocemente si vedono sfuggire di mano la

vita di un loro caro. Molti sono a sostengo,logicamente, del fatto che leutanasia sia moralmente

inaccettabile soprattutto perch mai dovrebbe venire a mancare la speranza di un futuro

miglioramento che potrebbe avvenire per esempio in seguito a future scoperte in campo medico .

Infatti se viene meno questa si perder anche la voglia di vivere arrivando poi a decisioni come

quella di porre fine alla propria vita. Molti concordano, in primis la Chiesa, nel paragonare

leutanasia ad un vero e proprio suicidio volontario. E probabilmente proprio di questo si tratta se

si pensa che il paziente malato quando decide di non voler soffrire pi sceglie indirettamente e

indegnamente di rifiutare il dono pi grande che Dio gli ha fatto: la vita. la Chiesa a sottolineare

quando negativa possa essere leutanasia in tutte le sue forme possibili (attiva,passiva o

volontaria). Al pari di un suicidio se scelta dal paziente o omicidio se viene scelta dai parenti, per la

Chiesa leutanasia un vero e proprio peccato visto come un indebolimento spirituale della

persona morente che lo applica. Anche la Bioetica non accetta leutanasia vedendo dietro questa

un vero e proprio fine utilitaristico. Non lunica branca daltronte a pensare come molte delle

campagne pro-eutanasia sostenendo leutanasia come una forma esplicita della liberta umana in

realt altro non fanno che nascondere secondi fini come lagevolamento della spesa pubblica.

Finqui chiaro che il dibattito sulleutanasia ha toccato vari campi: religioso,morale,etico, giuridico,

medico e scientifico.

ANTITESI

C poi chi essendo a favore di questa pratica ne sostiene la necessit poiche molti motivi possono

rendere la sofferenza causata dalla malattia insostenibile per il paziente: forte dolore fisico,
sofferenza psicologica per la graduale eprdita dindipendenza o il sentirsi un peso per i propri cari.

ARGOMENTAZIONI TESI CONTRO LANTITESI

Pochi per sono al corrente di quanto possa essere positivo vivere durante il periodo della malattia

circondati dalla presenza amorevole umana rappresentata dai propri cari o dai medici stessi.

Questo infatti pu far si che il paziente non cade in quello stato di depressione di chi ,abbandonato

ormai al suo destino di morte, decide di farla finita con la vita ponendo fine alle cure che lo tengono

in vita. Questo quando sostenuto anche dalla Carta degli operatori sanitari.

CONCLUSIONE

Dunque i propri cari hanno un ruolo veramente importante durante il periodo di malattia e quasi

sempre sono gli unici che possono e devono persuadere il malato che per niente al mondo si

dovrebbe decidere di terminare spontaneamente la propria vita poich questa un dono di Dio e

solo lui nel suo progetto divino sa quando farla fine.

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