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politica devono essere scosse dalla tragedia di un uomo che, divenuto cieco e
tetraplegico dopo un incidente stradale, ha deciso di mettere fine alle proprie
sofferenze. Il dolore di Fabo e della sua famiglia stato reso pubblico, crediamo, anche
per questo. Non un dramma reso spettacolo, bens un caso che vuole diventare un
simbolo.
Porre fine alla propria vita, quando la si ritiene unesistenza non pi degna di
essere vissuta, significa esercitare un diritto sacrosanto, significa appropriarsi di
una libert che nessuno ci pu togliere, quella di autodeterminarsi, soprattutto in
contesti e condizioni tragici e critici. Indagare le motivazioni che portano a un gesto
cos estremo uno scrupolo inutile: chiunque decide di morire ha le sue ragioni, che
possono risultare incomprensibili a chi non vive la stessa sofferenza. Uno Stato deve
garantire lautodeterminazione del cittadino, non ignorarlo o, peggio, ostacolarlo.
vergognoso che nel 2017 lItalia, considerato forse a torto un paese civile, non
permetta ai propri cittadini di esercitare un diritto inalienabile e che li costringa a
pagare cifre da capogiro e affrontare lunghi viaggi per andare a porre fine alle proprie
sofferenze allestero. La Svizzera diventa, anche in virt della vicinanza geografica,
un luogo di salvezza per tutti gli italiani che ritengono la loro esistenza troppo
dolorosa per essere vissuta. Ci sono disabilit gravissime, malattie terminali, ma
anche situazioni psicologiche insopportabili che nessuno ha il dovere etico e
giuridico di sobbarcarsi.