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F : Che hai?
P : Ho litigato con mi sorella.
F: Ancora!
P: Vo anda via. Dice che non verr manco al matrimonio.
F : Beh, so cose che se dicono
P : No, no. Fa sul serio. Sta a prepara le valigie.
F: Domattina cambier idea. Su!
P: Quanto so stanca!
F: Su!
P : Quanto so stanca!
F: Piagni? Vieni qua dabbasso.
P : Ma l c lui non mi va.
F : Che importa! un amico.
P : Lo so. Ma da tanto tempo che vojo parla sola con te!
F : Va bene.
P : Vie qua, vieni! Mettiamoci qua. (si siedono sulle scale). Come
quando ce semo parlati per la prima volta. Te ricordi?
F : Eri venuta a bussa alla porta con una faccia!
P : Lo credo! Stavi a pianta un chiodo dentro al muro e mi avevi
buttato gi lo specchio. Non s rotto per
F : Ma chi si crede di essere Lei? Il re delluniverso?
P : Quanto meri antipatico! Abitavi qui da due mesi e quando scendevi
per le scale, non me salutavi mai. So passati due anni! Come lontano
quel tempo e come diverso! Eppure cera gi la guerra
F : Gi. Tutti si illudevano che sarebbe finita presto e che lavremmo
vista soltanto al cinematografo. E invece
P : Ma quando finir? Ci so dei momenti che non ne posso pi.
stinverno sembra che non debba finire mai.
F : Finir Pina, finir. E torner pure la primavera e sar pi bella delle
altre perch saremo liberi. Bisogna crederlo. Bisogna volerlo. Vedi, io
queste cose le so, le sento, ma non te le so spiegare. Lui s, saprebbe
farlo. Lui un uomo istruito, che ha tanto studiato, viaggiato. Sa
parlare bene lui. Ma io credo che sia cos, che non dobbiamo avere
paura, n oggi, n in avvenire, perch siamo nel giusto, nella via
giusta. Capisci, Pina?
P : S, Francesco.
F : Noi lottiamo per una cosa che deve venire, che non po non venire.
Forse la strada sar un po lunga e difficile, ma arriveremo e lo
vedremo un mondo migliore, e lo vedranno soprattutto i nostri figli,
Marcello, e lui, quello che aspettiamo. Per questo non devi avere paura,
mai Pina. Qualunque cosa succeda. Vero?
P : S, Francesco. Ma io non ho paura. Mai.
A Ancona
B Bari / Bologna
C Como
D Domodossola
E Empoli
F Firenze
G Genova
H hotel (o acca)
I Imola
L Livorno
M Milano
N Napoli
O Otranto
P Palermo
Q Quarto
R Roma
S Savona
T Torino
U Udine
V Venezia
Z Zara (o zeta)
J i lunga
K kappa
W doppiav
X ics (o xilofono)
Y ipsilon
C Ci sono
C e ci sono dicono la presenza di una cosa o di una persona in un posto.
C per il singolare
es:
C un quaderno sul tavolo.
In casa c un ladro.
Marco non c.
Grammatica
1. Minail gennaio 2011 a 23:47 said:
Grazie in anticipo.
Risposta:
E corretta la seconda frase. La prima sarebbe corretta se fosse formulata
cos: Nella mia stanza c un tavolo con una sedia (con una sedia
complemento di unione).
Verbi in -isc
I verbi in -isc sono verbi particolari in -ire. I verbi in -isc
sono REGOLARI ma al presente aggiungono -isc- con IO, TU, LUI/LEI e
LORO. Si chiamano ancheverbi incoativi.
CAPIRE
COSTRUIRE DEFINIRE
(io) costru-isc-o (io) defin-isc-o
(io) cap-isc-o
(tu) costru-isc-i (tu) defin-isc-i
(tu) cap-isc-i
(lui/lei) costru-isc-e (lui/lei) defin-isc-e
(lui/lei) cap-isc-e
(noi) costruiamo (noi) definiamo
(noi) capiamo
(voi) costruite (voi) definite
(voi) capite
(loro) costru-isc-ono (loro) defin-isc-ono
(loro) cap-isc-ono
FINIRE
PREFERIRE PULIRE
(io) preferisco (io) pulisco
(io) finisco
(tu) preferisci (tu) pulisci
(tu) finisci
(lui/lei) preferisc (lui/lei) pulisce
(lui/lei) finisce
(noi) preferiamo (noi) puliamo
(noi) finiamo
(voi) preferite (voi) pulite
(voi) finite
(loro) preferiscono (loro) puliscono
(loro) finiscono
alleggerire
colpire
contribuire
dimagrire
fallire
ferire
favorire
garantire
impedire
incuriosire
obbedire
proibire
punire
restituire
stupire
trasferirsi
unire
I verbi riflessivi
I verbi riflessivi sono verbi particolari. Il soggetto di questi verbi fa
unazione su se stesso.
(lui/lei) si alza
(noi) ci alziamo
(voi) vi alzate
(loro) si alzano
(lui/lei) si alzato/a
annoiarsi
arrabbiarsi
chiamarsi
dimenticarsi
divertirsi
impegnarsi
innamorarsi
interessarsi
lamentarsi
mettersi
pettinarsi
preoccuparsi
radersi
truccarsi
rilassarsi
sedersi
sentirsi
sposarsi
svegliarsi
trovarsi
vergognarsi
vestirsi
ANDARE
VENIRE STARE
(io) vengo (io) sto
(io) vado
(tu) vieni (tu) stai
(tu) vai
(lui/lei) viene (lui/lei) sta
(lui/lei) va
(noi) veniamo (noi) stiamo
(noi) andiamo
(voi) venite (voi) state
(voi) andate
(loro) vengono (loro) stanno
(loro) vanno
DARE
FARE DIRE
(io) faccio (io) dico
(io) do
(tu) fai (tu) dici
(tu) dai
(lui/lei) fa (lui/lei) dice
(lui/lei) d
(noi) facciamo (noi) diciamo
(noi) diamo
(voi) fate (voi) dite
(voi) date
(loro) fanno (loro) dicono
(loro) danno
RIMANERE
SALIRE RIUSCIRE
(io) salgo (io) riesco
(io) rimango
(tu) sali (tu) riesci
(tu) rimani
(lui/lei) sale (lui/lei) riesce
(lui/lei) rimane
(noi) saliamo (noi) riusciamo
(noi) rimaniamo
(voi) salite (voi) riuscite
(voi) rimanete
(loro) salgono (loro) riescono
(loro) rimangono
BERE
SEDERE MORIRE
(io) siedo (io) muoio
(io) bevo
(tu) siedi (tu) muori
(tu) bevi
(lui/lei) siede (lui/lei) muore
(lui/lei) beve
(noi) sediamo (noi) moriamo
(noi) beviamo
(voi) sedete (voi) morite
(voi) bevete
(loro) siedono (loro) muoiono
(loro) bevono
Connettori Congiunzioni
Avverbi di luogo:
dietro es: Al cinema non amo sedermi dietro.
davanti es: Davanti c posto?
sopra es: Questo il mio diario e sopra ci scrivo il mio nome.
sotto es: Se il gatto non sul tavolo sotto.
dentro es: Dentro fa troppo caldo, usciamo.
fuori es: Fuori piove, entriamo!
intorno es: Giriamo intorno e troviamo un parcheggio.
vicino es: Armando abita vicino?
lontano es: Scrivo a Mario perch vive lontano.
Avverbi di quantit:
poco es: Bevo poco.
molto es: Enrico mangia molto.
abbastanza es: Abbiamo riposato abbastanza, ora lavoriamo.
Avverbi di modo:
bene es: Amanda dipinge bene, brava!
male es: Alfredo canta male, deve smettere!
piano es: Mario guida piano.
forte es: Antonio parla forte perch la nonna sorda.
Gli avverbi di modo si possono formare aggiungendo
-mente al femminile degli aggettivi in -o es: chiaramente, rapidamente ecc
-mente al singolare degli aggettivi in -e es: semplicemente, felicemente ecc
gli aggettivi che finiscono in -le e -re perdono la -e finale es: facilmente,
specialmente ecc
Aggettivi
Laggettivo una parte del discorso che accompagna il nome e precisa il suo significato.
In italiano ci sono due grandi gruppi di aggettivi:
Aggettivi qualificativi
Gli aggettivi qualificativi dicono la QUALITA di un nome.
nero
grande
lungo
es:
il gatto nero
un uomo forte
Aggettivi possessivi
Gli aggettivi possessivi sono aggettivi particolari. Gli aggettivi possessivi non
rispondono alla domanda come ? ma alla domanda di chi ?.
es:
es:
es:
il mio quaderno
la tua lampada
le vostre scarpe
Con le PERSONE al SINGOLARE della famiglia non si usa larticolo con gli
aggettivi possessivi.
es:
il loro fratello
la loro sorella
il loro cugino
Con le PERSONE della famiglia al PLURALE si usa larticolo con gli aggettivi
possessivi.
es:
i miei nonni
i tuoi genitori
i suoi fratelli
es:
il nonno paterno
la zia di Verona
il cugino di Milano
es:
es:
la mia sorellastra
il mio nipotino
la sua cuginetta
Ciao a tutti!
Sono italiano ma ho un dubbio.
La domanda che voglio porvi riguardo alla seguente frase: vado con la
morosa a o vado con la mia morosa a.
PS: so che lutilizzo della parola morosa principalmente diffuso nel nord-
Italia, dove spesso questa parola utilizzata in un contesto colloquiale-
dialettale (correggetemi se sbaglio), per cui chiederei lopinione a persone
originarie del nord.
Grazie mille
Risposta:
Grammaticalmente non scorretto lutilizzo del possessivo.
DOVERE
POTERE
(io) posso
(io) devo
(tu) puoi
(tu) devi
(lui/lei) pu
(lui/lei) deve
(noi) possiamo
(noi) dobbiamo
(voi) potete
(voi) dovete
(loro) possono
(loro) devono
SAPERE VOLERE
(io) so (io) voglio
Stare + gerundio
Stare + gerundio in italiano forma una particolare costruzione.
Questa costruzione si chiama perifrastica.
Stare + gerundio si usa per parlare di unazione che succede in
questo momento.
(io) sto
(tu) stai
(lui/lei) sta
(noi) stiamo
(voi) state
(loro) stanno
Il gerundio:
es:
Sto per mangiare una pizza Tra pochi secondi mangio una pizza.
Stiamo per andare al cinema Tra poco andiamo al cinema.
Marco e Luisa stanno per tornare Tra pochi minuti, Marco e Luisa
tornano.
(tu) stai
(lui/lei) sta
(noi) stiamo
(voi) state
(loro) stanno
Pronomi diretti
Il pronome si usa per parlare di una persona, un animale o una cosa
senza ripetere il suo nome. I pronomi possono
essere diretti o indiretti.
I pronomi diretti rispondono alla domanda: chi? che cosa? (Sono
quindi un complemento oggetto). Si chiamano diretti perch non usano
la preposizione.
es:
Mangi la pasta? S, la mangio. (la = la pasta)
Bevi il caff? S, lo bevo. (lo = il caff)
Chiami Luca? No, non lo chiamo. (lo = Luca)
(io) mi
(tu) ti
(lui) lo
(lei) la
(noi) ci
(voi) vi
(loro-maschile) li
(loro-femminile) le
es:
es:
es:
Con i verbi modali, con stare per + infinito, con stare + gerundio, cominciare a
+ infinito, finire di + infinito i pronomi possono andare prima o dopo il verbo.
es:
Sto per mangiare una pizza la sto per mangiare / sto per mangiarla
Sto mangiando una pizza la sto mangiando / sto mangiandola (meno usato)
Risposta:
Lo significa Lucia stata promossa: sostituisce la frase precedente.
Il verbo essere:
(lui/lei) stato/a
Il verbo avere:
(Io) ho avuto
(tu)hai avuto
(lui/lei) ha avuto
Risposta:
S.
(io) ho parl-ato
(lui/lei) ha parlato
(Io) ho sap-uto
(lui/lei) ha saputo
(voi)avete saputo
(Io) ho dorm-ito
(lui/lei) ha dormito
Il participio passato
Il participio passato si usa nei verbi composti, come il passato
prossimo, futuro anteriore, condizionale composto ecc
Alcuni verbi hanno il participio passato irregolare, ecco una lista di verbi pi comuni:
DI
indica:
A
indica:
DA
indica:
IN
indica:
CON
indica:
SU
indica:
PER
indica:
TRA / FRA
indicano:
Preposizioni articolate
Alcune preposizioni vogliono larticolo, anche se non c una regola
precisa. Quando le preposizioni DI, A, DA, IN, SU incontrano gli articoli
determinativicambiano e diventano PREPOSIZIONI ARTICOLATE.
Risposta:
Vanno bene entrambe le forme, di e per seguiti da un sostantivo. Attenzione a non
utilizzare dopo queste preposizioni linfinito presente (semmai quello passato).
Risposta:
Sono accettate entrambe le forme, con e senza larticolo. Per questa domanda,
rimandiamo alla risposta che abbiamo dato qui.
Risposta:
Anche per le preposizioni articolate valgono le regole dellarticolo, che abbiamo
espresso qui.
Risposta:
Non c una grande differenza tra le due espressioni. Sarebbe pi corretto per
esempio ma sono accettate entrambe
Preposizioni di luogo
Le preposizioni sono parole che mettono in relazioni due parti della frase.
Le preposizioni di luogo sono: A, IN, DA, SU, PER.
si usa con:
nomi di citt
es:
sono a Roma
vado a Milano
vivo a Vienna
es:
IN
si usa con:
continenti
es:
sono in Asia
vado in Europa
nazioni
es:
sono in Germania
regioni
es:
sono in Lombardia
isole grandi
es:
sono in Madagascar
vado in Sicilia
es:
sono in libreria
vado in biblioteca
sono a piazza del Popolo vuol dire che sono in quella zona, mentre
DA
si usa con:- luoghi di provenienza
es:
es:
vado da Michele (= vado a casa di Michele)
PER
si usa con:- luoghi da attraversare/raggiungere
es:
SU
si usa con:- luoghi sopraelevati
es:
Grammatica
1. Cinziail settembre 2013 a 20:06 said:
Salve,
-vado in piscina
vado a casa
vado nella casa al mare
Risposta:
A parte i nomi geografici, per in e a non ci sono regole, ma abitudini duso.
Invece la preposizione articolata necessaria in presenza di una precisazione
o specificazione.
Cari amici ho letto la risposta che avete dato riguardo alla frase vado al
lavoro.
Vi chiedo se vale la stessa regola per lespressione
sono al lavoro, oppure se si pu dire sono a lavoro. Grazie
Risposta:
Sono al lavoro.
Ciao. Il mio dubbio riguarda luso delle preposizioni davanti ai nomi propri di
citta. Pensavo si usasse a (abito a Milano, vado a Londra) ma qualche
giorno fa ho ricevuto in regalo un libro dal titolo Venezia in Las Vegas.
Risposta:
E una forma antica, abbastanza frequente nei testi letterari. Se ne riscontra
luso negli autori fiorentini del Duecento e successivi, fino agli autori
dellOttocento, come lo stesso Manzoni. Oggi luso di in davanti a citt
considerato sbagliato, a meno che non avvenga come richiamo letterario,
che potrebbe essere lintenzione (se ben riuscita o meno, lo giudichi chi lo
legge) dellautore del volume citato.
Buongiorno,
E corretto, nella lingua italiana dire:
Andare a Studio e andare a cinema? ( e, di conseguenza, essere a studio
ed essere a cinema? ).
Grazie.
Risposta:
No, ci vuole la preposizione articolata.
Risposta:
E corretto dire mi trovi allo studio (inteso come ufficio di un professionista),
perch si presume che la persona parli di uno studio noto allinterlocutore,
anche se costui non lha mai visto (ma sa che di studio ve n uno solo). In
ogni caso, non possibile dare sempre una spiegazione sulluso di articoli e
preposizioni articolate (si dice infatti mi trovi in ufficio) e molto dipende da
fattori cos complessi che la via migliore per imparare la pratica con gli
italiani.
Risposta
La preposizione in si utilizza davanti alla parola citt, mentre la
preposizione a si usa davanti ai nomi propri di citt (Abito a Forl). Infatti
nella risposta potremmo dire: Abito in una citt cosmopolita. Come si vede,
in questo caso abbiamo usato in.
parlare
es:
Giovanni mi ha parlato di te.
chiedere
es:
rispondere
es:
Ti rispondo domani.
Maddalena mi ha risposto!
credere
es:
Non mi credi?
I verbi seguenti sono particolari perch normalmente il soggetto viene dopo il verbo.
piacere
es:
interessare
es:
es:
Ci servono gli abiti neri. (= abbiamo bisogno di abiti neri) (soggetto: gli abiti
neri)
es:
sembrare
es:
mancare
es:
es:
DA
si usa:
es:
DA A
si usano:
es:
PER
si usa:
es:
Ho studiato italiano per 17 anni (= non studio pi italiano)
es:
IN
si usa:
es:
in tre giorni devo leggere un libro! (= posso leggere tutto il libro in un solo
giorno)
TRA / FRA
si usano:
es:
si usa:
es:
Esempio:
Marina: Meraviglioso! Ma non poco? Fra sei mesi pensi di parlare polacco? In
sei mesi non si impara tutto!
Antonio: Infatti sei mesi sono pochi! Ma da settembre a novembre non ho tempo
perch per due mesi devo fare alcune importanti revisioni aziendali.
Grammatica
1. Valentinail settembre 2012 a 11:22 said:
Risposta:
Senza la preposizione una forma scorretta
Essere
es:
Essere si usa per esprimere lo stato in luogo e dice dove si trova qualcosa o
qualcuno.
es:
Dov Antonio?
Antonio al lavoro.
Milano in Lombardia.
Esserci (ci sono, ci sei, c ecc) significa essere presenti, essere pronti o avere
capito.
es:
Stare
es:
es:
es:
Stare si usa anche con alcune espressioni particolari con un significato specifico:
Stare + gerundio
Essere o stare?
Ci sono alcune espressioni che possiamo usare con entrambi (essere/stare a dieta,
essere/stare calmo, essere/stare in silenzio ecc). In questi casi, il verbo essere
esprime una qualit o constatazione mentre il verbo stare esprime una
maggiore volontariet.
Ti sta molto bene (il vestito su di te va molto bene). Con questo vestito sei
elegante!
Dove sei?
Sono in viaggio! Sto per arrivare a casa tua. Tu stai ancora a casa, vero?
Ciao Marco, stiamo per venire alla tua festa, ma siamo 7 persone: ci stiamo a
casa tua?
Il verbo essere:
(io) ero
(tu) eri
(lui/lei) era
(noi) eravamo
(voi) eravate
(loro) erano
Il verbo avere:
(io) avevo
(tu) avevi
(lui/lei) aveva
(noi) avevamo
(voi) avevate
(loro) avevano
parl avo
parl avi
parl ava
parl avamo
parl avate
parl avano
Verbo in -ere: leggere
legg evo
legg evi
legg eva
legg evamo
legg evate
legg evano
dorm ivo
dorm ivi
dorm iva
dorm ivamo
dorm ivate
dorm ivano
es:
Ieri sono dovuto andare a fare la spesa Avevo una necessit e
ho fatto la spesa.
Abbiamo potuto comprare una nuova auto Avevamo una
possibilit e abbiamo comprato unauto.
Hanno voluto mangiare la pizza Avevano un desiderio e hanno
mangiato una pizza.
es:
Ieri dovevo andare a fare la spesa, ma alla fine non sono uscito
di casa.
Potevano comprare una nuova auto e hanno scelto una Fiat 500.
Volevano mangiare la pizza ma tutte le pizzerie erano chiuse.
Il verbo essere:
(io) sar
(tu) sarai
(lui/lei) sar
(noi) saremo
(voi) sarete
(loro) saranno
Il verbo avere:
(io) avr
(tu) avrai
(lui/lei) avr
(noi) avremo
(voi) avrete
(loro) avranno
(io)parl-er
(tu) parl-erai
(lui/lei) parl-er
(noi) parl-eremo
(voi) parl-erete
(loro) parl-eranno
(io) legg-er
(tu) legg-erai
(lui/lei) legg-er
(noi) legg-eremo
(voi) legg-erete
(loro) legg-eranno
(tu) dorm-irai
(lui/lei) dorm-ir
(noi) dorm-iremo
(voi) dorm-irete
(loro) dorm-iranno
I verbi non sono sempre irregolari con tutti i tempi, a volte sono
irregolari al presente e regolari al futuro ecc
ANDARE
VENIRE STARE
(io) verrei (io) starei
(io) andrei
(tu) verresti (tu) staresti
(tu) andresti
(lui/lei) verrebbe (lui/lei) starebbe
(lui/lei) andrebbe
(noi) verremmo (noi) staremmo
(noi) andremmo
(voi) verreste (voi) stareste
(voi) andreste
(loro) verrebbero (loro) starebbero
(loro) andrebbero
SCEGLIERE
TENERE USCIRE
(io) terrei (io) uscirei
(io) sceglierei
(tu) terresti (tu) usciresti
(tu) sceglieresti
(lui/lei) terrebbe (lui/lei) uscirebbe
(lui/lei) sceglierebbe
(noi) terremmo (noi) usciremmo
(noi) sceglieremmo
(voi) terreste (voi) uscireste
(voi) scegliereste
(loro) terrebbero (loro) uscirebbero
(loro) sceglierebbero
RIMANERE
SALIRE RIUSCIRE
(io) salirei (io) riuscirei
(io) rimarrei
(tu) saliresti (tu) riusciresti
(tu) rimarresti
(lui/lei) salirebbe (lui/lei) riuscirebbe
(lui/lei) rimarrebbe
(noi) saliremmo (noi) riusciremmo
(noi) rimarremmo
(voi) salireste (voi) riuscireste
(voi) rimarreste
(loro) salirebbero (loro) riuscirebbero
(loro) rimarrebbero
TRADURRE
SPEGNERE PRODURRE
(io) spegnerei (io) produrrei
(io) tradurrei
(tu) spegneresti (tu) produrresti
(tu) tradurresti
(lui/lei) spegnerebbe (lui/lei) produrrebbe
(lui/lei) tradurrebbe
(noi) spegneremmo (noi) produrremmo
(noi) tradurremmo
(voi) spegnereste (voi) produrreste
(voi) tradurreste
(loro) spegnerebbero (loro) produrrebbero
(loro) tradurrebbero
Quando ci sono due azioni al futuro e una accade dopo che accaduta
laltra si usa il futuro semplice + futuro composto:
Quando avr smesso di fumare, star molto meglio.
Appena ci saremo trasferiti, faremo una festa!
si forma con
Essere o avere?
Il verbo essere:
Il verbo avere:
si forma con
Essere o avere?
Il verbo essere:
Il verbo avere:
ESSERE
AVERE
(tu) abbi
(tu) sii
(noi) abbiamo
(noi) siamo
(voi) abbiate
(voi) siate)
SCEGLIERE
ATTENZIONE!
ATTENZIONE!
ESSERE
AVERE
(tu) non avere!
(tu) non essere!
(noi) non abbiamo!
(noi) non siamo!
(voi) non abbiate!
(voi) non siate!
es:
mangiamo + la mangiamola
scrivi + li scrivili
ATTENZIONE!
es:
da + mi dammi
sta + le stalle
di + lo dillo
es:
di + gli digli
da + gli dagli
es:
Non la mangiare!
Non lo diciamo!
Non li leggete!
il pronome unito alla fine dellimperativo
es:
Non mangiarla!
Non diciamolo!
Non leggeteli!
piane con laccento sulla penultima sillaba es: amico, lavoro, casa
Con laccento acuto la vocale si pronuncia chiusa, con laccento grave la vocale
si pronuncia aperta.
In italiano laccento si scrive sulle parole tronche che hanno due o pi sillabe.
Si scrive sui monosillabi con una vocale SOLO per distinguere due parole
identiche (omografe).
si scrive:
da (preposizione semplice)
si scrive:
di (preposizione semplice)
si scrive:
si scrive:
l (avverbio di luogo)
la (articolo semplice)
si scrive:
l (avverbio di luogo)
li (pronome diretto)
si scrive:
n (congiunzione)
ne (partitivo)
si scrive:
s (pronome personale)
se (congiunzione)
si scrive:
s (affermazione)
Troncamento
es:
Elisione
Lelisione leliminazione di una vocale alla fine di una parola, davanti ad unaltra
parola che comincia per vocale. Anche questa eliminazione sempre con parole al
SINGOLARE ma NON pu esserci davanti a consonante.es:
La punteggiatura
La punteggiatura
La punteggiatura la parte della grammatica che regola i segni della scrittura. La
punteggiatura importante perch, oltre a comunicare il senso della frase, ci aiuta a
capire meglio il tono con cui leggere il testo.
Prima di tutto, va detto chiaramente che il testo scritto diverso dal discorso parlato.
Nel parlato possiamo permetterci una maggiore incoerenza, interruzioni, divagazioni,
enfasi e toni particolari. Non sempre lo scritto pu ricalcare efficacemente il parlato
senza perdere chiarezza.
La correttezza grammaticale non un capriccio, ma serve appunto a questo: a rendere
il testo chiaro e comprensibile per tutti i parlanti.
il punto .
la virgola ,
il punto e virgola ;
i due punti :
il punto esclamativo !
il punto interrogativo ?
i puntini di sospensione
le virgolette o o
la barra /
le parentesi tonde ( )
le parentesi quadre [ ]
Come si usano?
Il punto
Il punto una pausa lunga e serve a chiudere e a separare frasi che hanno concetti
differenti.
Le parole che seguono devono cominciare con la lettera maiuscola.Il punto pu
essere anche usato per abbreviare delle parole
come: professore (prof.), dottore(dott.), signore (Sig.) ecc
La virgola
La virgola uno dei segni che d pi difficolt. La virgola una piccola pausa,
serve a indicare i per la respirazione, a dare risalto ad alcune parti della frase, ma ha
le sue regole. Come gli altri punti, lo spazio deve seguire la virgola e non
precederla.
La virgola si usa:
con le parti della frase che si ripetono (es: gruppo di soggetti, gruppo di verbi o
gruppo di complementi)
es:
con gli incisi (frasi con verbo che si inseriscono in altre frasi per aggiungere delle
informazioni)
es:
con unapposizione (che simile allinciso ma serve a specificare una parola e non
ha verbo)
es:
Laura Pausini far una canzone con Giorgia, sua grande amica.
dopo s e no
es:
Vieni? S, vengo!
NON si usa:
es:
es:
es:
es:
ATTENZIONE! Come faccio a mettere in evidenza una parte della frase?La frase:
Marco suona il violino. (domanda: chi suona il violino?) E Marco che suona il
violino.
Marco suona un vecchio violino (in senso figurato: in realt non vecchio)
Marco suona un (vecchio!) violino. (tra le cose particolari che fa, Marco suona
un vecchio violino)
Il punto e virgola
Il punto e virgola un segno nato in Italia nel 500. Il suo inventore stato Aldo
Manuzio. Oggi, si usa sempre meno. Il punto e virgola indica una
pausa intermedia tra la virgola e il punto e si usa quando gli elementi da
separare non sono parole ma frasi subordinate o gruppi complessi. Viene ormai
sostituito dal punto o dalla virgola in molti casi.
es: Dobbiamo capire quel che c da fare; quel che ci si aspetta che noi
facciamo di volta in volta; la libert e lautonomia che ci vengono garantiti, a noi
tutti, senza distinzioni di grado, per non scoprirlo da soli in seguito.
I due punti
es:
es:
Per essere felice mi basta poco: una villa, una Ferrari, un milione di euro in
banca ecc
es:
Il punto esclamativo
Il punto esclamativo segue le regole del punto ma evidenzia una certa emozione.
Un punto esclamativo sufficiente!es:
Sei un cafone!
Che bello!
Il punto interrogativo
es:
Mi hai visto con Marina?
Sono un cafone?
Bello, no?
I puntini di sospensione
Marco, se tu mi amassi io
Tu?
Le virgolette
Le virgolette vanno messe prima della parola e prima e dopo le virgolette serve uno
spazio.Le virgolette si usano:
es: Siamo stati nel ristorante dove nulla serve e nulla manca, come dicevi tu.
La barra
La barra serve a esprimere unalternativa tra due parole. Con la barra non si
usano spazi.
es:
Le parentesi tonde
Le parentesi tonde si usano con gli incisi (frasi con verbo che si inseriscono in
altre frasi per aggiungere delle informazioni). Le informazioni allinterno
della parentesi non devono essere necessarie per capire il testo.
es: Ieri sera (Giorgio non cera) ho visto un film interessante sui dinosauri!
Le parentesi quadre
Le parentesi quadre si usano per delle note nei testi tipografici. Con tre puntini
di sospensione allinterno [] vuol dire che nella citazione inserita manca
una parte di testo.
Grammatica
1. martina