Sei sulla pagina 1di 11

brutto

f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. si dice di persona, animale o cosa di aspetto sgradevole, o che comunque produce un’analoga
impressione: un uomo brutto; mani, gambe brutte; una brutta casa; una brutta poesia; brutto
suono, stridulo, falso; brutto odore, cattivo
2. cattivo, riprovevole, sconcio (detto di cosa): hai preso delle brutte abitudini; mi ha detto delle
brutte parole
3. sfavorevole, negativo: sei arrivato in un brutto momento; ho preso un brutto voto a scuola; hai
fatto una brutta figura | grave, doloroso: ha una brutta malattia; mi hanno dato una brutta notizia |
in espressioni di uso familiare: vedersela brutta, trovarsi in grande difficoltà, in pericolo |vederne,
passarne delle brutte, attraversare periodi difficili, pieni di guai |farla brutta a qualcuno, fargli
uno scherzo di cattivo genere
4. che reca danno o molestia; che produce un effetto negativo: fare un brutto viaggio |tempo
brutto, piovoso, burrascoso |la brutta stagione, l’inverno |mare brutto, mosso, agitato
5. usato come rafforzativo di un altro aggettivo o sostantivo che ha valore negativo: brutto
villano!; brutta bestia!
6. (lett.) sporco, imbrattato, sudicio (anche in senso morale)

♦ n.m.

m
pl. -i
1.

m
f. -a; pl. -e
persona brutta accr. bruttone
2. ciò che suscita un’impressione estetica sgradevole; ciò che provoca preoccupazione, difficoltà,
tristezza: distinguere il bello dal brutto; il brutto di una situazione
3. cattive condizioni atmosferiche: il tempo volge al brutto
Etymology: ← prob. lat. brūtu(m) ‘bruto’, con raddoppiamento consonantico.

allegro
f. -a; pl.m. -i, f. -e
1. che ha, che dimostra allegria; gaio, lieto, gioioso: un bambino sempre allegro; un temperamento
allegro
2. che suscita allegria, vivace: musica allegra; il rosso è un colore allegro
3. (scherz.) brillo, alticcio
4. spensierato, leggero; irresponsabile, poco oculato: fare vita allegra, vivere tra i divertimenti
|finanza allegra, incline allo spreco; incurante delle regole e della legalità
5. di fuoco, fiamma, vivace, intenso: tenere la fiamma allegra

♦ avv.

(mus.) come indicazione agogica, da eseguire in modo veloce, ma non rapido

♦ n.m.
m
pl. -i
(mus.) movimento di una composizione o singolo brano musicale da eseguire in modo veloce, ma
non rapido: allegro brillante, appassionato, moderato
Etymology: ← dal fr. ant. allègre, dal lat. alăcre(m); cfr. alacre.

arrabbiato
di arrabbiare

♦ agg.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. incollerito, adirato [+ con]: essere arrabbiato con qualcuno, per qualcosa


2. affetto dalla rabbia, idrofobo: cane arrabbiato
3. accanito, incorreggibile: un fumatore arrabbiato; un tifoso arrabbiato, fanatico | dopo un altro
aggettivo, lo rafforza, specialmente con valore negativo: quel ristorante è caro arrabbiato, molto
caro
4. (agr.) si dice di terreno in cui il frumento cresce male

depresso
di deprimere

♦ agg. e n.m.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. che, chi è abbattuto, avvilito, molto triste


2. che, chi soffre di depressione

♦ agg.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e
nei significati del verbo |zona, area depressa, regione economicamente e socialmente arretrata;
regione che ha altitudine inferiore al livello del mare |polso depresso, (med.) polso che rivela
ipotensione.

eccitante
di eccitare

♦ agg. m. e f.

m
pl. -i
che eccita, che può eccitare: atmosfera, spettacolo eccitante
♦ n.m.

m
pl. -i
sostanza che può provocare uno stato di eccitazione stimolando temporaneamente il sistema
nervoso: il caffè è un eccitante.

felice
pl. -ci
1. che è sereno, appagato, completamente soddisfatto; lieto, contento [+ di, che]: essere, vivere,
sentirsi felice; fare, rendere felice qualcuno; era felice della vittoria, di avere vinto; sono
felice che tu sia potuta venire; sono felice di fare la sua conoscenza, nelle presentazioni
2. si dice di cosa che procura felicità, che soddisfa; oppure di condizione o di epoca, tempo in cui
si è (o si è stati) lieti, contenti: un giorno felice; una felice ricorrenza; felice anno!, felice notte!,
espressioni di augurio |l’età felice, l’infanzia
3. si dice di cosa ben riuscita, di avvenimento che ha buon risultato, di attività che ha
successo: un’idea, una frase felice; una scelta, un esito, un esordio felice |avere la mano felice,
essere molto abile
4. (lett.) fertile, fecondo, produttivo: le felici / aure pregne di vita (FOSCOLO Sepolcri 165-166)
5. (ant., lett.) sacro, consacrato: legar Cupido alla verde colonna / della felice pianta di
Minerva (POLIZIANO)
Etymology: ← dal lat. felīce(m), corradicale di fecŭndus ‘fecondo’; propr. ‘che produce frutti,
fertile’, e poi ‘felice, propizio’.

impressionante
di impressionare

♦ agg. m. e f.

m
pl. -i
che fa impressione; che spaventa: un pallore impressionante; uno spettacolo impressionante

infelice
pl. -ci
1. che non è felice, che vive in condizioni tristi e non può soddisfare i propri desideri, le proprie
aspirazioni: essere, sentirsi infelice; un uomo infelice
2. che è causa di infelicità; che è pieno di tristezze, di sofferenze, di avversità: un’infanzia, una vita
infelice; un amore infelice, non corrisposto o contrastato
3. fatto, riuscito male: una scelta infelice; una casa, una stanza infelice, scomoda, angusta
4. non buono, sfavorevole; negativo: clima, posizione, esito infelice
5. inopportuno: una risposta, una battuta infelice

♦ n.m. e f.
m
pl. -ci
chi non è felice
Etymology: ← dal lat. infelīce(m), comp. di ĭn- ‘in-’ e fēlix -īcis ‘fertile, felice’; propr. ‘sterile,
improduttivo’.

orribile
pl. -i
1. che suscita orrore; orrendo, atroce, spaventoso: un fatto, una scena orribile; fare una fine
orribile; propositi orribili |orribile a dirsi, a farsi, che desta orrore in chi lo dice, in chi lo fa
2. pessimo, bruttissimo: tempo, stagione orribile; viaggio orribile, lungo e disagiato; sapore, odore
orribile, nauseante, disgustoso
Etymology: ← dal lat. horribĭle(m), deriv. di horrēre; cfr. orrendo.

bello
be’ agg. m. e f. invar.
1. che ha un aspetto gradevole; che piace, che suscita piacere estetico: un bel ragazzo; due begli
occhi; bei palazzi; una bell’architettura rococò; belle musiche; che bello!, con il nome sottinteso | in
senso generico indica ciò che è apprezzabile, ben riuscito, ben fatto, comodo, agevole ecc.: un bel
lavoro; una bella gita; una bella casa |begli anni, la gioventù |bella intelligenza, bell’ingegno,
vivaci, acuti; anche, persona intelligente |bei modi, belle maniere, cortesia, garbo, gentilezza |
(prov.) non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace dim. bellino, belluccio
2. moralmente buono; onorevole; apprezzabile: un bel gesto, una bella azione; è molto bello quello
che sei disposta a fare
3. buono, sereno, calmo (detto di aspetti della natura): bel tempo; a Napoli c’è un bel mare; bella
giornata; bella stagione, primavera ed estate
4. in alcune espressioni può avere valore rafforzativo, anche in senso ironico: si tratta di una bella
cifra; è un bel pezzo d’asino; non ti dico proprio un bel niente |avere un bel fare, un bel dire ecc.,
fare, parlare ecc. inutilmente |un bel giorno, un giorno imprecisato, nel passato o nel futuro: un
bel giorno decise di andarsene | in senso ironico, brutto, cattivo: che bella figura hai fatto!; bella
roba!; bell’amica che è! |dirne, sentirne, vederne delle belle, cose spiacevoli, sgradevoli, o
anche curiose, strane, incredibili |farla, combinarla bella, combinare un guaio |o bella!, questa è
bella!, per esprimere stupore, meraviglia ecc.

♦ n.m.

m
pl. -i
1. ciò che è bello; cosa bella; l’insieme delle cose belle: avere il senso del bello |adesso viene il
bello, la cosa più importante, più difficile |il bello è che, lo strano è che |avere di bello che, avere
un aspetto apprezzabile, una qualità | può avere valore espressivo senza aggiungere
significato: che cosa fai di bello?; dove vai di bello?
2. tempo buono: da domani dovrebbe tornare il bello
3.

m
f. -a; pl. -e
persona bella, che si ammira per le doti fisiche: il bello del paese | innamorato, fidanzato: si
dimena in discoteca col suo bello di turno | in espressioni affettuose, familiari o scherzose: fai la
nanna, bello; ehi, bello, stai un po’ calmo!
Etymology: ← lat. bĕllu(m) ‘carino’, in origine dim. di bŏnus ‘buono’.
preoccupato
di preoccupare

♦ agg.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e
ansioso, impensierito [+ di, che,
per]: preoccupato del futuro; preoccupato di scivolare; preoccupato che il taxi arrivi
tardi; preoccupato per la salute.

triste
pl. -i
1. che è pervaso da un sentimento di dolore o di malinconia: era triste per la partenza dell’amico |
che esprime afflizione, dolore: occhi tristi
2. che causa dolore; spiacevole, infausto: una triste notizia; una triste circostanza | che ispira,
infonde malinconia: una musica triste; un luogo triste | squallido, dimesso: un arredamento triste
Etymology: ← dal lat. trīste(m).

Terribile
pl. -i
1. che incute terrore, che dà angoscia: un mostro terribile; una terribile sciagura; un dubbio terribile
2. detto di persona, crudele, spietato: un nemico terribile |un giudice, un padre terribile, troppo
rigido, incapace di indulgenza |un bambino terribile, (scherz.) che ne combina di tutti i colori
3. (fam.) straordinario, eccezionale: una forza terribile | tremendo, insopportabile: un caldo, un mal
di testa terribile
Etymology: ← dal lat. terribĭle(m), deriv. di terrēre ‘atterrire’.

deprimente
di deprimere

♦ agg. m. e f.

pl. -i

che deprime, abbatte: un lavoro deprimente.

interessante
di interessare

♦ agg. m. e f.

m
pl. -i

che desta interesse: spettacolo, argomento, caso interessante; una donna interessante, attraente,

affascinante.

noioso
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. che dà noia; monotono, fastidioso, molesto: una giornata noiosa; un vento noioso; un noioso
contrattempo; un noioso mal di testa dim. noiosetto, noiosino, accr. noiosone
2. (lett.) doloroso, spiacevole: quantunque noioso gli fosse il da lui dipartirsi (BOCCACCIO Dec. II,
8)

♦ n.m.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e
persona noiosa
Etymology: ← dal provenz. enojos, che è dal lat. volg. *inodiōsu(m), deriv. di odĭum ‘odio’.

annoiato
di annoiare

♦ agg.

f. -a; pl.m. -i, f. -e

che prova noia, fastidio; che denota noia: un ascoltatore annoiato; uno sguardo annoiato

spaventato
di spaventare

♦ agg.

f. -a; pl.m. -i, f. -e

preso da spavento, pieno di paura: la gente fuggiva spaventata; occhi spaventati, che esprimono

spavento.
magnifico
f. -a; pl.m. -ci, f. -che
1. ammirevole per grandiosità, eccellenza o bellezza: una magnifica esecuzione musicale; un
magnifico pranzo; una giornata magnifica
2. (non com.) generoso, munifico |fare il magnifico, ostentare grandezze, spesso esagerate
3. in passato, appellativo di principi, sovrani o personaggi di rilievo: Lorenzo il
Magnifico |Magnifico Rettore, titolo dei rettori universitari
Etymology: ← dal lat. magnifĭcu(m), comp. di măgnus ‘grande’ e -fĭcus ‘-fico’.

indifferente
pl. -i
1. non differente; uguale, identico, detto di cose che si equivalgono come interesse o
importanza: che lo sappia o no, è indifferente; oggi o domani per me è indifferente | che non
suscita particolare simpatia o interesse, che non riveste nessuna importanza: quel ragazzo le è del
tutto indifferente
2. che non prova o non manifesta sentimenti o emozioni; freddo, insensibile [+ a]: essere, restare
indifferente a tutto; il suo arrivo non lo ha lasciato indifferente
3. (metr.) ancipite
4. (ant., lett.) non diverso, detto di cose o persone tra le quali non si notino differenze: di natura / e
d’arme e di sembianza indifferenti (TASSO G.L. I, 38)

♦ n.m. e f.

m
pl. -i
persona apatica e insensibile |fare l’indifferente, nascondere i propri sentimenti con finta
indifferenza
Etymology: ← dal lat. indifferĕnte(m), comp. di ĭn- ‘in-’ e il part. pres. di diffĕrre ‘differire’.

agitato
di agitare

♦ agg.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. inquieto, nervoso, eccitato: è molto agitato per l’esame di domani; sonno agitato
2. mosso, sconvolto: mare agitato
3. (mus.) si dice di movimento o singolo brano da eseguire con un carattere più concitato di quello
indicato: allegro agitato

♦ avv.

(mus.) come indicazione agogica, da eseguire in modo concitato

♦ n.m.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. iperattivo, nervoso: è un’agitata, fa fatica ad addormentarsi


2. (psich., ant.) chi si trova in stato di forte eccitazio

Calmare calmo
aus. avere

rendere calmo, placare; sedare, alleviare, lenire: calmare un bambino, gli animi; calmare l’ira, lo

sdegno; calmare il dolore, la sete; calmare i ner

sorpreso
di sorprendere

♦ agg.

f. -a; pl.m. -i, f. -e

che prova meraviglia e stupore per qualcosa di inaspettato; che esprime questa

sensazione: restare, mostrarsi sorpreso; volto sorpreso.

Deluso
di deludere

♦ agg.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. che non ha visto realizzate le proprie speranze e aspettative [+ di]: un uomo deluso della vita
2. che non si è realizzato: speranze deluse.

splendido
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. meraviglioso, stupendo, bellissimo: un libro splendido; è una splendida donna; una splendida
carriera, piena di successi
2. che ha o emana grande splendore: un sole splendido
3. (fam.) munifico, largo nello spendere e nel donare

♦ n.m.
m
f. -a; pl.m. -i, f. -e
(fam.) persona munifica, molto generosa: quando usciamo fa lo splendido e paga sempre lui

Etymology: ← dal lat. splendĭdu(m), deriv. di splendēre ‘splendere’.

Ingenuo
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. che non ha secondi fini e non li immagina negli altri; innocente, candido: una bambina
ingenua; un ragazzo ingenuo | poco furbo, poco accorto; inesperto, semplicione: è così ingenuo
che chiunque può imbrogliarlo
2. che rivela ingenuità: un sorriso ingenuo; una domanda ingenua

♦ n.m.

m
f. -a; pl.m. -i, f. -e

1. persona ingenua, candida: è rimasto un ingenuo |fare l’ingenuo, fingere di non capire, di non
sapere
2. nell’antica Roma, uomo libero per nascita, cioè nato da genitori liberi
Etymology: ← dal lat. ingenŭu(m), comp. di ĭn- ‘in-’ e il tema di gignĕre ‘generare’; propr. ‘del
paese, indigeno’, quindi ‘nato libero’, poi ‘nobile, onesto; leale, schietto’.

pavimento
elemento costruttivo orizzontale che delimita inferiormente un ambiente ed è generalmente
rivestito con uno strato di materiale vario; anche, la superficie che lo riveste: pavimento in terra
battuta, in marmo, in cemento armato; lucidare il pavimento |pavimento stradale, lastricato,
asfalto

muro
pl. i muri o le mura
1. costruzione in muratura, in sassi, mattoni o altro materiale ordinato e commesso con calcina o
cemento; di solito è parte costitutiva di un edificio o di un altro complesso edilizio: innalzare,
ergere, abbattere un muro; muro esterno, interno, maestro, divisorio, di sostegno, di tramezzo; i
muri di una casa; muro cieco, senza apertura; muro a secco, costruito senza cementante, con soli
sassi o pietre; muro a tenuta, che non lascia filtrare i liquidi; muro pieno, che non ha spazi vuoti fra
gli elementi che lo costituiscono; muro a cassa vuota, costituito da due muretti sottili separati da
un’intercapedine che funge da isolante; muro d’ala, perpendicolare alla testa di un ponte |mettere,
puntare i piedi al muro, (fig.) ostinarsi in un proposito |urtare contro un muro, (fig.) trovarsi di
fronte a una situazione irresolubile o a una persona che non si lascia convincere | (prov.) i muri
hanno orecchi, i muri parlano, c’è sempre qualcuno che ascolta e che potrebbe riferire quanto si
sta dicendo dim. muretto, murettino, pegg. muraccio
2. ciò che per compattezza o altro ricorda un muro; barriera, ostacolo: un muro di nebbia; un muro
di silenzio, di odio |caduta del muro, di un muro, rimozione di un ostacolo ideologico, culturale,
legale (con riferimento al muro di Berlino, fatto costruire nel 1961 dal governo della Repubblica
Democratica Tedesca per delimitare la parte della città posta sotto il suo controllo, e demolito nel
1989, poco prima della riunificazione dei due stati tedeschi)
3. (pl.) complesso di opere murarie; in particolare, quelle di una città o fortezza: cingere di mura la
città; assalire, abbattere le mura della città; mura etrusche, romane |fuori le mura (o fuori delle
mura), fuori della cinta muraria di una città (specialmente in designazioni toponomastiche): la
chiesa di San Lorenzo fuori le mura, a Roma
4. nell’equitazione, ostacolo formato da un blocco compatto
5. nella pallavolo, azione difensiva che i giocatori adottano contro le schiacciate degli avversari,
ergendosi uno accanto all’altro con le mani alzate per impedire il passaggio della palla | nello sci,
tratto di discesa molto ripido | nel ciclismo, e in particolare nelle corse delle Fiandre, breve salita
dalla forte pendenza
6. (geol.) il letto di uno strato roccioso

tetto
1. struttura atta a coprire un edificio, costituita in genere da una travatura ricoperta da embrici,
tegole o altro materiale impermeabile: tetto a due, a quattro spioventi; tetto di paglia, di tegole dim.
tettino, tettuccio
2. casa: il tetto paterno; E sol da lunge i miei tetti saluto (FOSCOLO Sonetti)
3. qualsiasi elemento o struttura che costituisce la copertura di un ambiente abitabile: il tetto di una
vettura
4. la parte, il punto più alto: il tetto del mondo, il monte più alto della terra |tetto della corsa, in una
competizione ciclistica, la quota altimetrica più elevata che si raggiunge | (econ.) limite massimo,
livello più alto posto alla crescita di una grandezza economica, una spesa, uno stanziamento
ecc.: superare, sfondare il tetto del disavanzo pubblico; aumentare il tetto delle pensioni
5. nel linguaggio degli alpinisti, tratto di roccia sporgente quasi ad angolo retto da una parete
Etimologia: ← lat. tēctu(m), deriv. di tegĕre ‘coprire’.

disco
1. qualunque oggetto piatto e di forma circolare: un disco d’acciaio, di legno |disco solare, lunare,
la figura apparente del Sole, della Luna piena dim. dischetto
2. forma abbreviata di disco fonografico: un disco di musica leggera; incidere, ascoltare un disco
3. (sport) attrezzo circolare, assottigliato sul bordo, che si lancia in gare di atletica leggera; la gara
stessa | piastra circolare di gomma dura, usata nell’hockey su ghiaccio
4. (elettron., inform.) indica in modo generico un disco magnetico o un disco ottico: mi è partito il
disco
5. (anat.) anello fibroso interposto fra due capi articolari
6. strumento di segnalazione ferroviaria che, mediante un fascio luminoso colorato, indica ai treni
la via libera (quando è verde) o impedita (quando è rosso) |disco verde, rosso, assenza o
presenza di ostacoli, di impedimenti
Etimologia: ← dal lat. dĭscu(m), che è dal gr. dískos, affine a dikêin ‘lanciare

trattoria 2

locale pubblico dove si consumano pasti a pagamento, in genere caratterizzato da un ambiente


rustico, una cucina semplice e casalinga e prezzi economici: mangiare in trattoria; una trattoria a

conduzione familiare

Potrebbero piacerti anche