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13 ottobre 2017 - 18:48 > Versione online

Social network, quanto vi amano i musei


Social network, quanto vi amano i musei : Il Festival del giornalismo culturale 2017 rivela la
classifica su come si informano sul patrimonio culturale gli italiani. Facebook sempre pi usato
ma servono professionisti veri. Le strategie della Galleria Nazionale delle Marche e
dellarcheologico Salinas Urbino-Pesaro-Fano. Che cosa fanno gli italiani per informasi sulla
cultura? La maggior parte, l80%, cerca informazioni su viaggi, turismo e cibo, il 74% fa ricerche
sul patrimonio culturale e un + 9% rispetto al 2014. Largomento viene cercato. Tutti gli
interventi fatti, a partire dalla riforma dei beni culturali del ministro Dario Franceschini, indicano
che c stata una spinta verso il patrimonio culturale, c un investimento maggiore sulla sua
comunicazione del patrimonio. Tra gli arazzi della spaziosissima Sala del Trono nel Palazzo
Ducale di Urbino la docente universitaria Lella Mazzoli tira le somme della ricerca da lei diretta
Informazione e patrimonio culturale. Come si informano gli italiani; come si comunicano i
musei. La studiosa snocciola percentuali e dati frutto di unindagine telefonica su un campione
di 1.007 persone aprendo ufficialmente il quinto Festival del giornalismo culturale che questanno
si tiene in tre cittadine marchigiane: Urbino appunto, Pesaro (venerd 13) e Fano (sabato 14 e
domenica 15), e che lei coordina insieme al giornalista Rai Giorgio Zanchini (sotto il link al
festival). Le classifiche sulle informazioni sui musei Presentando il festival ai media Lella
Mazzoli aveva gi osservato come tra i musei c chi sa comunicare e chi antiquato (vedi il
link sotto). Nella cittadina universitaria tra i colli la studiosa dirige lIstituto per la formazione al
giornalismo e il Laboratorio di ricerca sulla comunicazione avanzata (LaRiCA) dellUniversit
Carlo Bo, insegna Sociologia della comunicazione e Comunicazione dimpresa e adesso sfodera
dati utilissimi per chi lavora in musei, siti archeologici, luoghi di cultura e chi fa giornalismo e
comunicazione. La tv continua a essere al secondo posto dei media utilizzati per informarsi sui
musei (dopo materiali cartacei come dpliant, Ndr) e al primo di quelli desiderati; richiesta che
non pare trovare grande corrispondenza nelle strategie comunicative dei musei che dichiarano di
investire soprattutto sui social media per allargare il proprio pubblico, riporta la finestra su
Informazione sui musei fruita e desiderata. La classifica vede al terzo posto quotidiani e
periodici, al quarto la pubblicit online, al quinto il sito web del museo, al sesto i portali tematici,
al settimo il profilo social media dellistituto stesso, allottavo la radio, al nono le newsletter. Gli
italiani dove vorrebbero trovare informazioni sul patrimonio culturale? Nellordine dal primo al
nono posto: tv, materiali cartacei, quotidiani e periodici, sito web del museo, portali tematici,
radio (mezzo che conosce un diffuso gradimento), newsletter, pubblicit online, profilo social
media. La radio, cos amata Perch non puntare sulla televisione, ad esempio con spot? Il direttore
della Galleria Nazionale delle Marche Peter Aufreiter, che ospita il convegno, tira fuori un
argomento che convince e spazza via le obiezioni: andare in tv costa molto, troppo. Cui va
aggiunto: per raggiungere nuovi visitatori, magari giovani, social media e web sono gli strumenti
pi efficaci. Anche la radio, sempre seguita. Commenta il direttore austriaco: Quel ranking della
radio una grande sorpresa, mi piacciono gli spot radiofonici e nei prossimi anni voglio togliere
annunci sui giornali e manifesti in strada perch pi piacevole se si sente la pubblicit quando
sei in macchina. Il ruolo chiave dei social network Altro rilevamento di rilievo: quali sono i
social media pi usati per informarsi sui musei? Risultato: 28% Facebook (+ 7%); 15% Youtube;
9% Instagram (+ 4%); 8% Pinterest (+ 4%); 5% Twitter. Da studiosa, Lella Mazzoli interpreta il
rilevamento: I social media vengono usati di pi per informarsi sui musei. Instagram sta avendo
un buon successo nellinformazione culturale mentre gli italiani non usano twitter, un social
network di nicchia. E se rispetto al 2016 c un dato positivo, ovvero cala al 26% (-7%) la
percentuale di chi non ha visitato un museo negli ultimi 12 mesi, acquista un ruolo cruciale
pianificare come comunicare ai potenziali visitatori e a chi magari non desidera andarci perch
non sa. Dal museo di Urbino al Salinas di Palermo Credo occorra raggiungere nuovi pubblici,
non un pubblico al singolare, ma bisogna usare strumenti diversi, rileva Lella Mazzoli davanti a
un auditorio molto attento, Non si butta via niente ma gli intervistati raccontano che importante
una comunicazione integrata per esempio tra online e offline, bisogna coniugare questi due
strumenti. necessario per avere professionisti in grado di comunicare su pi piattaforme:
improvvisare come accade spesso non pi sufficiente. Ho fatto un contratto con unagenzia per

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gestire social e sito, manca la base, la struttura, e poi vedere il modo giusto di usarlo, cosa
comunicare a chi, dove e quando, risponde indirettamente Aufreiter. Che chiosa: Il visitatore
oggi non solo culturale. Come tutti noi quando andiamo a Madrid vogliamo anche mangiare,
magari vedere il calcio Facebook e Twitter si usano secondo me quando hai deciso che vuoi
andare in quel museo. Le prime informazioni cercate per decidere non sono i social media. Certo,
diverso per la Galleria Borghese a Roma con i suoi milioni di abitanti e la Galleria Nazionale a
Urbino con 15mila abitanti e 200mila visitatori lanno. Gli stranieri che vengono in riviera non
sanno nemmeno che Urbino esiste. Faccio indagini sui visitatori. Il 40% fai da te, non in
gruppi, viene per il passa parola, il 2-3% viene perch ne ha letto sul giornale, sulla stampa, un
30% gi sa. Per larcheologico Salinas di Palermo, ricordato come caso eccellente di un
museo che ha appreso a comunicare tramite i social network quando ancora non aveva riaperto (al
momento si pu visitare il piano terra, non il primo e il secondo piano), Francesca Spatafora che
lo dirige illustra quanto hanno fatto: Il nostro museo ha una sua autonomia. Con un collega
abbiamo elaborato una strategia a costo zero, bisogna ingegnarsi, passando soprattutto attraverso i
social media e Facebook per comunicare che abbiamo opere le quali raccontano storie che
appartengono a tutti noi. Si torna l: senza social media una raccolta darte oggi vive male; per
occorrono strategie azzeccate, non lanciare messaggi a casaccio, anche perch il web super
affollato. Articoli correlati: http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2017/9/128191.html
Musei, c chi sa comunicare e chi antiquato Un catenaccio dacciaio al Palazzo Ducale di
Urbino http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2017/8/128115.html Risorse in rete: Il festival
del giornalismo culturale http://www.festivalgiornalismoculturale.it/ Galleria Nazionale delle
Marche http://www.gallerianazionalemarche.it/ Museo Archeologico Regionale Antonio
Salinas http://www.regione.sicilia.it/bbccaa/salinas/

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