Spettacolo di teatro-circo sulle origini della Sicilia
e il futuro dell'universo
I Atto (miao) - Encelado e l'amore negato
II Atto - Lotta agli dei/Assalto al cielo III Atto - Nascita di un isola Epilogo - L'acqua e lo spazio
Personaggi: Encelado, Athena, Herakles, il Cantattore, i Musici
ENCELADO, gigante terribile dai lunghi capelli e dalla folta barba,
figlio di Gea (Terra) e Urano (Cielo), si innamora della dea Athena (con lo zampino della madre che voleva vendicarsi della Titanomachia*) ATHENA, figlia di Zeus e della sua prima moglie Meti, la dea della sapienza, delle arti, della tessitura e della strategia militare. Personificazione delle virt: casta, saggia e prudente rifiuta l'amore del pericoloso gigante. HERAKLES, l'eroe e semidio, corrispondente alla figura della romana Ercole. Figlio di Alcmena e di Zeus, dotato di una forza sovrumana si schier al fianco degli dei dell'Olimpo nella lotta contro i Giganti. IL CANTATTORE, narratore onniscente, discendente diretto del poeta Omero, canta le lodi e le gesta dei personaggi. I MUSICI, accompagnano la storia e quando possono giocano a carte. CRONOSTORIA La storia si svolge poco dopo l'alba dei tempi, vale a dire pi o meno verso le sette e mezza dei tempi, in seguito alla tremenda Titanomachia, che vide i figli di Gea (i titani) sconfitti per mano di Zeus (che era anche suo nipote in quanto figlio del titano Crono, che a sua volta era figlio di Urano, il che faceva di Zeus nipote di Encelado nonch padre di Ercole e Atena, zio fra gli altri di Cimopolea che non c'entra niente con la storia ma vista la stranezza del nome mi sembrava giusto citare). Gea per vendicare la sconfitta dei figli per mano del nipote Zeus, spinge Encelado (il pi temibile dei giganti) ad innamorarsi di Athena, sicura che avrebbe rifiutato le poco delicate avances del burbero figlio e spinto dunque a ribellarsi al potere di Zeus e degli altri dei dell'Olimpo. E cos fu, Encelado disperato dei continui dinieghi da parte di Athena tent addirittura di stuprarla, e considerato che era un gigante la prospettiva per la casta Athena non era per niente allettante, quest'ultima riesce dunque grazie alle proprie doti da guerriera a sfuggire all'aggressione [fine primo atto]. Encelado sempre pi infuriato, realizzando il desiderio della madre terra (Gea), decide di attaccare gli dei dell'Olimpo assaltando l'enorme monte, raduna dunque i 24 altissimi, terribili e barbuti giganti e realizza una costruzione (alquanto instabile se si considera che ogni monte finisce a punta) formata dalla sovrapposizione di tre monti, per raggiungere la vetta (si presuppone altrimenti irragiungibile scalando semplicemente l'Olimpo) e attaccare i dodici dei dell'Olimpo. Il doppio numero permise ai giganti di avere inizialmente la meglio sugli dei che dovettero ricorrere all'aiuto dell'eroe Herakles. Alcioneo fu il primo che Herakles abbatt, poi fu la volta di Porfirione: che era quasi riuscito a strangolare Era ma, ferito al fegato da una freccia di Eros, la sua brama omicida si trasform in lussuria e tent di violentare la dea. Zeus divenne pazzo di gelosia e abbatt il gigante con una folgore. Herakles lo fin a colpi di clava. Efialte ebbe uno scontro con Ares che, sempre con l'aiuto di Herakles, riusc a trarsi in salvo. E la storia si ripete con Eurito contro Dioniso, Clizio contro Ecate, Mimante contro Efesto, Pallante contro Atena: alla fine tocca sempre a Eracle dare il colpo di grazia con armi sempre pi improbabili dalla zineffa del salotto di Zeus al posacenere in ghisa.. Demetra ed Estia, donne pacifiche, stavano in disparte, mentre le tre dispettose Moire scagliano pestelli di rame da lontano. Scoraggiati, i Giganti superstiti scappano [fine secondo atto]. Ma Encelado non molla e si scontra con l'amata Athena la quale distraendolo con un Hula Hoop, lo colpisce (o fa colpire da Nike che non si capisce bene cos') scaraventandolo violentemente fuori dall'Olimpo e facendolo precipitare al centro del mar Mediterraneo, dove prontamente provvedette a imprigionarlo sotto un ammasso di rocce, chiese, spiagge e arancini che sono la fine del mondo, lasciandogli (e qua l'italiano se n' andato del tutto) soltanto una fessura per respirare in direzione dell'attuale vulcano Etna, e probabilmente anche una fessura per defecare, altrimenti non si potrebbero giustificare le condizioni del mare in alcune zone (vedi fognachello) (fine terzo atto). (epilogo) Encelado tutto ad un tratto si sveglia completamente zuppo d'acqua e pensa "ah.. fortuna che si trattato solo di un incubo..." difatti non intrappolato in un'isola, bens in un intero satellite, il sesto di Saturno in ordine di grandezza per essere esatti, e non sputa fuoco, ma acqua.. se non altro per in questo satellite ancora la teogonia deve avere inizio e forse stavolta pu fare a meno di essere cos aggressivo e magari avere qualche chance in pi con Athena...