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Nella cupa tonalit di do minore, comincia con una triste melodia, densa di pathos,
esposta inizialmente dai violini e poi dai due solisti, che instaurano fin da subito un
intenso dialogo. Successivamente si torna alla tonalit di mi bemolle maggiore nella
parte centrale e ancora, nuovamente, i solisti riprendono il loro canto. Di carattere
assolutamente suggestivo e secondo me anche inusuale sono le numerose pause
presenti. Interessante sarebbe provare a darne una metafora narrativa. Un ruolo
essenziale nellequilibrio della partitura spetta allorchestra che non si limita mai ad
un accompagnamento ma si arricchisce di un linguaggio estremamente articolato in
Corso di storia ed estetica della musica - Lorenzo Bernardi
un rapporto stretto con i due solisti. La teoria secondo cui Mozart abbia pensato per
s la parte della viola in questa sinfonia testimoniata anche dalla cura che le
riservata nella partitura orchestrale, dove la suddivisione della fila delle viole porta a
cinque il numero delle parti darco.
Lorenzo Bernardi