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REPUBBLICA ITALIANA
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
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pluriennale per il periodo 2015-2017 ex DPR n. 194/1996, del bilancio di previsione finanziario
2015-2017 ex D.Lgs. n. 118/2011 e della Relazione previsionale e programmatica 2015-2017
(comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti) ", nonch dell'avviso di convocazione del
Consiglio Comunale in sessione ordinaria per la seduta del 18 settembre 2015
- di ogni altro atto che sia o possa considerarsi presupposto e/ o connesso agli atti sopra
impugnati e che con gli stessi sia, comunque, posto in rapporto di correlazione ed in
particolare, se e per quanto necessario: a) della deliberazione del Consiglio Comunale n. 21
del 18.09.2015, pubblicata all'albo pretorio in data 25.09.2015, recante ad oggetto
"Disavanzo straordinario di amministrazione. Approvazione modalit di ripiano ai sensi del D.L. 2
aprile 2015''
b) della deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 18.09.2015, pubblicata all'albo
pretorio in data 25.09.2015, recante ad oggetto "Approvazione piano delle alienazioni e
valorizzazioni immobiliari - Esercizio finanziario 2015'' c) della deliberazione del Consiglio
Comunale n. 24 del 18.09.2015, pubblicata all'albo pretorio in data 25.09.2015, recante ad
oggetto "Verifica qualit e quantit di aree e fabbricati da destinare alle attivit produttive e terziarie".
FATTO e DIRITTO
1 I ricorrenti sono Consiglieri comunali del Comune di Botricello e cittadini elettori del
detto Comune.
1.1 Essi contestano, nella duplice qualit di consiglieri e cittadini, gli atti di cui in rubrica,
deducendo i seguenti vizi:
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negli uffici tecnici comunali e ad analoga carenza per lUfficio del Segretario Comunale.
8.2 - Il motivo fondato.
8.3 - Sul punto va osservato che, dalla lettura della normativa di riferimento (art.128 del
D.Lgs. n.163/2006 e art.13 del D.P.R. n.207/2010), si evince la puntuale scansione
procedimentale prevista dal legislatore ai fini dellapprovazione del programma triennale
dei lavori pubblici e del relativo aggiornamento annuale, consistente nei seguenti momenti
fondamentali: a) adozione dello schema di programma triennale con laggiornamento
annuale redatto entro il 30 settembre di ogni anno ad adottato dalla Giunta comunale
entro il 15 ottobre b) pubblicit dello schema mediante sua affissione allalbo pretorio per
almeno sessanta giorni c) approvazione definitiva del programma unitamente al bilancio
di previsione.
In particolare, ai sensi dellart.128 del d.p.r. n.163 del 2006: 1. L'attivit di realizzazione dei
lavori di cui al presente codice di singolo importo superiore a 100.000 euro si svolge sulla base di un
programma triennale e di suoi aggiornamenti annuali che le amministrazioni aggiudicatrici predispongono
e approvano, nel rispetto dei documenti programmatori, gi previsti dalla normativa vigente, e della
normativa urbanistica, unitamente all'elenco dei lavori da realizzare nell'anno stesso. 2. Il programma
triennale costituisce momento attuativo di studi di fattibilit e di identificazione e quantificazione dei
propri bisogni che le amministrazioni aggiudicatrici predispongono nell'esercizio delle loro autonome
competenze e, quando esplicitamente previsto, di concerto con altri soggetti, in conformit agli obiettivi
assunti come prioritari. Gli studi individuano i lavori strumentali al soddisfacimento dei predetti bisogni,
indicano le caratteristiche funzionali, tecniche, gestionali ed economico-finanziarie degli stessi e contengono
l'analisi dello stato di fatto di ogni intervento nelle sue eventuali componenti storico-artistiche,
architettoniche, paesaggistiche, e nelle sue componenti di sostenibilit ambientale, socio-economiche,
amministrative e tecniche. In particolare le amministrazioni aggiudicatrici individuano con priorit i
bisogni che possono essere soddisfatti tramite la realizzazione di lavori finanziabili con capitali privati, in
quanto suscettibili di gestione economica. Lo schema di programma triennale e i suoi aggiornamenti
annuali sono resi pubblici, prima della loro approvazione, mediante affissione nella sede delle
amministrazioni aggiudicatrici per almeno sessanta giorni consecutivi ed eventualmente mediante
pubblicazione sul profilo di committente della stazione appaltante. 3. Il programma triennale deve
prevedere un ordine di priorit. Nell'ambito di tale ordine sono da ritenere comunque prioritari i lavori di
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manutenzione, di recupero del patrimonio esistente, di completamento dei lavori gi iniziati, i progetti
esecutivi approvati, nonch gli interventi per i quali ricorra la possibilit di finanziamento con capitale
privato maggioritario 6. L'inclusione di un lavoro nell'elenco annuale subordinata, per i lavori di
importo inferiore a 1.000.000 di euro, alla previa approvazione almeno di uno studio di fattibilit e, per i
lavori di importo pari o superiore a 1.000.000 di euro, alla previa approvazione almeno della
progettazione preliminare, redatta ai sensi dell'articolo 93, salvo che per i lavori di manutenzione, per i
quali sufficiente l'indicazione degli interventi accompagnata dalla stima sommaria dei costi, nonch per i
lavori di cui all'articolo 153 per i quali sufficiente lo studio di fattibilit. 7. Un lavoro pu essere inserito
nell'elenco annuale, limitatamente ad uno o pi lotti, purch con riferimento all'intero lavoro sia stata
elaborata la progettazione almeno preliminare e siano state quantificate le complessive risorse finanziarie
necessarie per la realizzazione dell'intero lavoro 9. L'elenco annuale predisposto dalle amministrazioni
aggiudicatrici deve essere approvato unitamente al bilancio preventivo, di cui costituisce parte integrante, e
deve contenere l'indicazione dei mezzi finanziari stanziati sullo stato di previsione o sul proprio bilancio,
ovvero disponibili in base a contributi o risorse dello Stato, delle regioni a statuto ordinario o di altri enti
pubblici, gi stanziati nei rispettivi stati di previsione o bilanci, nonch acquisibili ai sensi dell'articolo 3
del decreto-legge 31 ottobre 1990, n. 310, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 1990, n.
403, e successive modificazioni 11. Le amministrazioni aggiudicatrici sono tenute ad adottare il
programma triennale e gli elenchi annuali dei lavori sulla base degli schemi tipo, che sono definiti con
decreto del Ministro delle infrastrutture i programmi triennali e gli elenchi annuali dei lavori sono
pubblicati sul sito informatico del Ministero delle infrastrutture di cui al decreto del Ministro dei lavori
pubblici 6 aprile 2001, n. 20 e per estremi sul sito informatico presso l'Osservatorio .
Ed ancora, ai sensi dellart.13 del D.P.R. n.207/2010, degli studi di cui all'articolo 11, commi 1
e 3, ogni anno viene redatto, aggiornando quello precedentemente approvato, un programma dei lavori
pubblici da eseguire nel successivo triennio. Tale programma deliberato dalle amministrazioni
aggiudicatrici diverse dallo Stato contestualmente al bilancio di previsione e al bilancio pluriennale, ed ad
essi allegato assieme all'elenco dei lavori da avviare nell'anno. 2. Il programma indica, per tipologia e in
relazione alle specifiche categorie degli interventi, le loro finalit, i risultati attesi, le priorit, le
localizzazioni, le problematiche di ordine ambientale, paesistico ed urbanistico-territoriale, le relazioni con
piani di assetto territoriale o di settore, le risorse disponibili, la stima dei costi e dei tempi di attuazione.
Le priorit del programma privilegiano valutazioni di pubblica utilit rispetto ad altri elementi in
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conformit di quanto disposto dal codice. 3. Lo schema di programma e di aggiornamento sono redatti,
entro il 30 settembre di ogni anno ed adottati dall'organo competente entro il 15 ottobre di ogni anno. La
proposta di aggiornamento fatta anche in ordine alle esigenze prospettate dai responsabili del
procedimento dei singoli interventi. Le Amministrazioni dello Stato procedono all'aggiornamento definitivo
del programma entro novanta giorni dall'approvazione della legge di bilancio da parte del Parlamento. 4.
Sulla base dell'aggiornamento di cui al comma 3 redatto, entro la stessa data, l'elenco dei lavori da
avviare nell'anno successivo, con l'indicazione del codice unico di progetto, previamente richiesto dai soggetti
competenti per ciascun lavoro.
8.4 Ci posto, va evidenziato che la recente giurisprudenza, condivisa da questo T.A.R.,
intervenuta innovativamente sul tema della contestazione delle lesioni del munus del
consigliere comunale con un approccio sostanzialistico, sancendo, altres, il principio del
raggiungimento dello scopo, nel senso che, se il ricorrente ha comunque avuto conoscenza
di tutti gli elementi documentali utili ai fini di una effettiva partecipazione al dibattito
consiliare messi a disposizione in un tempo congruo, questi non pu dolersi del mancato
rispetto di una norma procedurale volta, per lappunto, a garantire la detta piena
conoscenza (T.A.R. Molise sez. I, 12.05.2010 n.207 T.A.R. Sicilia, sez. I, 23.5.2012,
n.1029).
Orbene, il rispetto della scansione e delliter istruttorio su descritti, al di l degli interessi
pubblici sottesi (v. Consiglio di Stato, sez. IV, 14 dicembre 2002, n.6917), appare, per quel
che qui rileva, essenziale per consentire a ciascun consigliere di poter liberamente e
consapevolmente deliberare mediante "la valutazione delle proposte risultanti dallo schema, previo
confronto con le osservazioni eventualmente formulate dagli interessati grazie alla pubblicit dello schema,
per giungere quindi alla "giusta" e legittima individuazione e determinazione delle opereda realizzare
nell'anno" (Cons. St., sez. IV, 14 dicembre 2002, n. 6917).
Nel caso, invero, mancato del tutto latto di proposta e di impulso della Giunta, quale
nella sostanza lo schema del programma triennale delle opere pubbliche con lelenco
annuale, e la relativa documentazione tecnico-finanziaria a supporto mancata, altres, la
sua sottoposizione al vaglio della collettivit per sessanta giorni e conclusivamente la
contrapposizione dialettica sul tema tra maggioranza e opposizione, contrapposizione che
solo nella sede consiliare pu realizzarsi (Cons. St., sez. IV, 14 dicembre 2002, n. 6917).
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L'ESTENSORE ILPRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 11/12/2015
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)
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