Uno dei simboli degli iniziati la piramide tronca, sovrastata dal delta contenente un occhio

luminoso (il Dio supremo, che i massoni chiamano Grande Artefice o Grande Architetto
dellUniverso, lente ineffabile che tutto unifica nell'invisibile).

Questo stesso simbolo si trova sul dollaro americano, sul quale pur troviamo il motto E pluribus
unum (= da molti Uno). Ancora una volta sembra che qualche iniziato abbia segretamente
provveduto, come gi accadde con le carte da gioco (rappresentazione nascosta dei simboli iniziatici
contenuti nei tarocchi), ad utilizzare qualcosa di molto diffuso e che gli uomini si passano di mano
in mano, per occultare sotto gli occhi di tutti simboli carichi di significati.

Tale rappresentazione pu indicare come sulla terra sia illusorio pensare ad assolutismi in qualsiasi
ambito. Certo, tutto gerarchicamente ordinato, ma sarebbe peccare di superbia pretendere che
esista una sola piramide di cui si unico vertice! E, paradossalmente, per il mago, egli Solo ed
Unico, come Uno lUniverso. Bellinghippo!

Questo accade perch esiste un'Unit che possibile ri-trovare: nell'analogia delle "funzioni",
metafisiche e trascendenti il piano umano, assumendo le quali si pu per gradi salire o scendere la
scala evolutiva assoluta universale. E nellEssere: l'Universo, lUno ed il Molteplice coesistono.

Sulla terra dunque normale che vi siano molte, infinite piramidi con i relativi vertici visibili, i
quali, ciascuno nell'ambito del gruppo o "rosa" attorno a s radunato per magnetismo, assumono
identit di "jerofante" (colui attraverso il quale il sacro si rende manifesto) o pontefice (colui che
costruisce ponti fra i due mondi).

Beninteso, scopo delliniziato assurgere alla condizione di jerofante di se stesso, n sarebbe

propizio che si configurassero situazioni dove un capo possa rallentare lascenso individuale dei
fratelli meno avanzati, ma meritevoli. Ben diverso quindi il mago dal mistico, poich questultimo
non aspira a realizzare in s il massimo grado, come fa il mago, ma si dispone come adoratore ed
imitatore del modello chi gli superiore.

Ad ogni modo, ecco che si spiega perch ognuno, all'interno di gruppi e sottogruppi, si dispone per
via naturale in una gerarchia visibile ed invisibile. Persone di pari "grado" in gruppi, fratellanze,
ordini diversi, sono analogicamente collegati alla stessa "funzione" metafisica, ed in essa sono uniti,
nel sottile ed invisibile mondo delle idee.

Quando un individuo si allinea naturalmente con lordine costituito della propria piramide, allora
tutto va bene, qualora invece egli si ribelli a tale ordine, ecco il prodursi di scissioni, allontanamenti
dai propri fratelli. Ma ci, che dal punto di vista umano un male, dal punto di vista iniziatico
semplicemente un mutamento di cui lUniverso poco si cura, perch lindividuo spostandosi non
far altro che ricollocarsi automaticamente sotto un'altra gerarchia naturale delle cose, se possiamo
cos dire, pi in alto, come prima o pi in basso, rispetto alla posizione relativa al proprio ascenso
in cui si trovava precedentemente.

Questo forse il senso del giuramento prestato allatto dellinizio di un percorso iniziatico:
qualunque cosa accada, la legge di causa-effetto e il fato, agiranno inequivocabilmente sulliniziato,
ponendolo sempre e comunque di fronte alle proprie scelte e alla promessa contratta col proprio Io
interiore.

Liniziato alla magia, dunque, non parler di nessun dio irato, nessun peccato, nessuna punizione,
ma di esperienze che lIo compie nei confronti di s stesso, e dalle quali conseguenze nessuno
pu fuggire, ma solo, eventualmente, cambiarne la modalit di manifestazione tangibile.
Per difficile aver coscienza di tutto ci, e cambiando le carte in tavola ci si pu illudere di poter
evitare di fare i conti con noi stessi. Ben venga invece, per chi sulla via, di compiere uno
spostamento consapevole, se ritiene che quello che sta vivendo non si conf alla propria natura e
vuole trovare un terreno migliore su cui poggiare i piedi per tentare la scalata alla propria
montagna...