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L'ipotalamo e la fabbrica delle emozioni

Post n270 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da living_art

Tag: Riflessioni

Ciao a tutti, vi riporto parte di un articolo che tratta della Fisica delle Possibilit, una parte della Fisica Quantistica che

studia anche le emozioni e come esse avvengono.

Alcune parti dell'articolo forse sono un p forzate ed alcune proprio non le condivido, penso che comunque sia possibile

cambiare in meglio il nostro stato vitale ed emotivo semplicemente migliorando il nostro approccio e la nostra percezione

e comprensione della realt.

Il cervello non comprende la differenza tra ci che vede nell'ambiente circostante e ci che ricorda perch si attivano le

stesse reti neurali. Il cervello composto da piccole cellule nervose: i neuroni. I neuroni sono collegati ad altri neuroni e

formano una "rete neurale". Ogni punto di collegamento si sviluppa in un pensiero o un ricordo. Il cervello costruisce i

concetti seguendo le leggi della memoria associativa. Le idee, i pensieri e i sentimenti sono tutti creati e connessi nella

rete neurale e tutti hanno un possibile collegamento tra loro.

Il concetto e il sentimento di amore, per esempio, conservato in questa grande rete neurale, ma noi costruiamo questo

concetto a partire da molte idee diverse. Per esempio, alcuni collegano l'amore alla delusione. Quando pensano

all'amore sperimentano ricordi di sofferenza, dispiacere o persino rabbia. La rabbia viene legata a una ferita, magari

provocata da una persona, che quindi collegata all'amore.

Noi costruiamo dei modelli di come vediamo il mondo al di fuori di noi. Pi informazioni abbiamo, pi affiniamo il

nostro modello in un modo o in un'altro. In pratica ci raccontiamo una storia su cosa il mondo esterno. Qualsiasi

informazione elaboriamo, qualsiasi informazione prendiamo dall'ambiente circostante, sempre influenzata dalle

nostre esperienze e dalla nostra risposta emotiva a ci che stiamo vivendo.

Chi c' al posto di guida quando controlliamo le nostre emozioni o reagiamo alle nostre emozioni? Sappiamo che le

cellule nervose che si attivano contemporaneamente si collegano. Se ci esercitiamo molto in qualcosa, quelle cellule

nervose stabiliscono una relazione a lungo termine. Se ci arrabbiamo ogni giorno, se ci sentiamo frustrati ogni giorno,

se soffriamo ogni giorno, se assumiamo un atteggiamento vittimista, ricolleghiamo e reintegriamo quella rete neurale

ogni giorno. E quella rete neurale avr una relazione a lungo termine con tutte le cellule nervose chiamate "identit".

Sappiamo anche che le cellule nervose che non si attivano contemporaneamente non sono pi collegate. Perdono la

loro relazione a lungo termine perch ogni volta che interrompiamo un pensiero che produce una risposta chimica nel

corpo, le cellule nervose che sono collegate tra di loro cominciano a rompere la relazione a lungo termine. Quando

iniziamo a smettere di rispondere con una reazione automatica di stimolo-risposta per osservare invece l'effetto che

provoca, allora non siamo pi una persona emotiva cosciente del corpo e della mente che risponde all'ambiente esterno

in modo automatico.
Questo significa che le emozioni sono positive o negative? Le emozioni sono fatte in modo da rinforzare chimicamente

qualcosa nella memoria a lungo termine. Ecco perch le proviamo.

Le emozioni sono sostanze chimiche impresse olograficamente. La farmacia pi sofisticata dell'Universo dentro

ciascuno di noi. La parte del cervello che si chiama Ipotalamo, come una piccola fabbrica. In esso vengono

assemblate le sostanze chimiche corrispondenti alle emozioni che proviamo. Queste sostanze chimiche si chiamano

"peptidi" e sono piccole catene di amminoacidi. Il corpo in sostanza una unit di carbonio che produce circa venti

diversi amminoacidi per formulare la sua struttura fisica. Il corpo una macchina che produce proteine.

Nell'Ipotalamo prendiamo piccole catene proteiche chiamate "peptidi" e le assembliamo in "neuro-peptidi" o "neuro-

ormoni" che corrispondono agli stati emotivi che sperimentiamo ogni giorno. Ecco allora che ci sono sostanze chimiche

per la rabbia, per la tristezza, per la vittimizzazione e per la lussuria. C' una sostanza chimica per ogni stato emotivo.

Quando proviamo una emozione nel nostro corpo o nel nostro cervello, l'Ipotalamo assembla subito il peptide e lo

libera, tramite l'Ipofisi, nel flusso sanguigno. Quando viene liberato nel flusso sanguigno si dirige verso diverse parti

del corpo. Ogni cellula dotata di recettori.

Fonte: http://www.donadelli.eu/fisica_quantistica_divagazioni.html

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