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SEED - Sanitary Environmental Engineering Division

UNIVERSIT DEGLI STUDI DI SALERNO


Corso di Laurea in Ingegneria Civile

Impianti di trattamento di
Ingegneria Sanitaria ed Ambientale

prof. ing. Vincenzo Belgiorno

prof. ing. Vincenzo Naddeo

www.seed.unisa.it

Sommario

Ingegneria Sanitaria Ambientale


Il laboratorio SEED
Le attivit del SEED
Ricerca
Didattica
Formazione
Servizio al territorio
Argomenti del Corso
Parametri di Qualit delle acque

1
Principali filoni di ricerca

ACQUE REFLUE MONITORAGGIO DELLA


ACQUE POTABILI QUALITA DELLARIA

ACQUE SUPERFICIALI IMPATTO DA ODORI

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI



VALUTAZIONE DI IMPATTO
AMBIENTALE
RIFIUTI SOLIDI

2
Il gruppo di ricerca

Vincenzo BELGIORNO

Ricercatori
Referente di laboratorio
Vincenzo NADDEO
Tiziano ZARRA
Luigi RIZZO

Assegnisti di ricerca Tecnico di laboratorio


Lara RUSSO Paolo NAPODANO
Stefano GIULIANI

Dottorandi
Alessandra CESARO Anna FARINA Stefano GIULIANI
Davide SCANNAPIECO Robera MAFFETTONE Daniele RICCO

Laboratorio di Ingegneria Sanitaria Ambientale

Sezioni analitiche
Analisi delle acque potabili
Analisi delle acque reflue e dei rifiuti
Laboratorio di tossicologia
Laboratorio microbiologico
Laboratorio olfattometrico
Impianto di trattamento delle acque reflue a
servizio del campus universitario

3
Strumentazioni
ICP-OES 6000 (Thermo Electron Corporation)
Analizzatore carbonio organico totale (TOC, Shimadzu)
HPLC (Water)
Assorbimento atomico (Varian)
Gas Cromatografo GC-MS (Thermo-Finnigan)
Olfattometro (T08 ECOMA)
Polarografo (Metrhom)
Cromatografo Ionico (IC, Dionex)
GC-MS Portatile (Hapsite, Inficon)
Ozonizzatore (Aeracque)
Respirometro (Sapromat, H+P Labortechnik)
Sonicatore ad alta intensit (Sonics & Materials)
Spettrofotometro UV-VIS (Perkin-Elmer)
Microscopio (Leica SMLB)

Strumentazioni in dotazione

4
Attivit di ricerca
Trattamento delle acque reflue con processi ad ultrasuoni ed ultravioletti

Abbattimento di composti emergenti dalle acque reflue mediante limpiego di processi di adsorbimento

Effluente
trattato

TiO2 da Rigenerazione
rigenerare

1.4

1.2 da 0 a 80 min
5 mg MB/L t=0 t=5 min
1.0 t=10 min t=15 min t=20 min
Assorbanza (1/cm)

t=25 min t=30 min t=40 min


0.8
t=50 min t=60 min t=80 min

0.6

0.4 TiO2
0.2
rigenerato
0.0 Influente
250 350 450 550 650 750
Lunghezza d'onda (nm)

Attivit di ricerca

Combinazione di processi biologici innovativi per il Trattamenti di acque reflue con processi di
trattamento delle acque reflue: i bioreattori a membrana filtrazione su membrane in combinazione con
a letto mobile (MBMBR) ultrasuoni ed adsorbimento

Piastra in Impianto
c.a. MBR su skid

MBR

CAS 3 MBBR

MBR

Impianto
Piastra in MBR su skid
c.a.

5
Attivit di ricerca
Procedure per il rilievo e la modellazione
dellimpatto da odori da impianti di ingegneria Procedure di implementazione della WFD 2000/60 in
sanitaria materia di qualit di acque

Italy Sele basin


Sele River

High

Good
SL1
Moderate S L1
SL2
Poor S L2
SL3
Bad nco
SL4
S L3
Bia
S ele
S L4
Tan
SL5
ag ro
S L5

Ca
SL6

lo
S L6

re
Campania
Fasanella
Sammaro

Pie
tra

Attivit di ricerca

Processi di stabilizzazione della FORSU: la co-digestione anaerobica

Analisi respirometriche per la verifica della stabilit Valutazione dellimpatto della FOS in discarica
biologica della FORSU

6
Attivit di ricerca
Valutazione di impatto ambientale di eventi calamitosi

Sviluppo sostenibile delle citt (Smart Cities) Riutilizzo di rifiuti per la produzione di Calcestruzzi

Formazione allestero ERASMUS

7
Partner nazionali

Provincia di Salerno Provincia di Avellino

Regione Campania
Cartesar

Partner internazionali
Aegean University
Crete University Stuttgart University

Cranfield University
Cipro University
University of Manchester

Bogazici University
University of Washington
Pamukkale University
University of Wisconsin
National Environmental Engineering
Murdoch University
Research Group (NEERI)

University of Hassan II Mohammadia


University of KwaZulu-Natal

8
Informazioni utili

www.seed.unisa.it www.seededu.net

aggiungici ai tuoi contatti

Sviluppo Sostenibile

lo Sviluppo sostenibile uno sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni


attuali senza compromettere la possibilit che le generazioni future riescano a
soddisfare i propri

...una formulazione pi recente :

...un miglioramento della qualit della vita, senza eccedere la capacit di


carico degli ecosistemi di supporto, dai quali essa dipende

9
INSOSTENIBILITA

Pressioni e Impatti

10
Impatti Ambientali

SORGENTE

AMBIENTALE
BERSAGLIO

SISTEMA
Azione AMBIENTALE
elementare PRIMARIO Processo
Interferenza critico
diretta

Conseguenza di interferenze prodotte da una sorgente iniziale, che attraverso


catene di eventi pi o meno complesse generano pressioni su bersagli
ambientali significativi potenzialmente in grado di alterarli.

Relazione tecnologia e impatti ambientali

I = P x B x T (Paul Ehrlich, Stanford University)

I impatti negativi sullambiente


P popolazione
B Benessere
T Tecnologia -> sviluppo sostenibile -> [0;1[

11
Industria Ambientale

Trattamento inquinanti idrici e atmosferici


Gestione del servizio idrico integrato
Smaltimento rifiuti solidi
Inquinamento acustico
Igiene e sicurezza del lavoro
Pianificazione ambientale
Monitoraggio ambientale

Maggiore Maggiore utilizzo


crescita economica delle risorse ambientali

Sviluppo dellindustria ambientale correlato alla possibilit di non


delocalizzare aziende ad alto inquinamento (ad es. conciaria, chimica,
della gomma, ecc.)

12
Lo spazio di investimento nel settore ambientale destinato a crescere sul
fatturato totale.

Secondo McKinsey:

2,1% 11%

3,4% 19%

Volkswagen pensiero verde


Mercedes nuova tecnologia per la strada davanti a voi
BMW recupero e riciclaggio totali
SAAB vi lascia laria e vi toglie il respiro

13
Argomenti del Corso

Trattamento delle Acque Reflue

Gestione dei Rifiuti Solidi

In Campania esistono 92 impianti di depurazione con una capacit utile


stimata per 5 milioni di abitanti a fronte dei circa 13 milioni presenti.

La capacit di depurazione eettiva corrisponde una percentuale della
popolazione pari a meno del 40% !

14
Distribuzione dellacqua sulla terra

Distribuzione della risorsa idrica nel mondo (Bouwer, 1978)


Risorsa idrica Percentuale sul totale
In atmosfera 0.001
Superficiale
Acqua salata negli oceani 97.2
Acqua salata nei laghi e nei mari interni 0.008
Acqua dolce nei laghi 0.009
Acqua dolce nei ghiacciai 2.15
Acqua nella biomassa 0.004
Nel sottosuolo
Parzialmente saturo 0.005
Falda 0.62
Totale 100

Il ciclo dellacqua

40%

60%

50%

50%

30

15
Il ciclo antropico dellacqua

Depurazione delle
Opere di captazione acque reflue
della sorgente

Fognatura

Adduzione Acque
delle acque Scarico nella reflue
rete fognaria
Effluente
depurato

Corpo idrico
ricettore
Distribuzione
delle acque 31

Rifiuti Solidi Urbani


La produzione (RSU)
di RSU

La produzione di RSU in Italia nel 2008

32.471.591 t/a 1,5 Kg/ab/d

Fonte: ISPRA, 2009

16
La produzione di RSU
La produzione in Italia
di RSU

Fonte: ISPRA, 2009

LaLaproduzione
produzione dei RSU
rifiuti
Relazione PIL, consumi e produzione dei rifiuti

logica del consumo

PIL CONSUMI RIFIUTI

politica della prevenzione

PIL CONSUMI RIFIUTI

17
La strategia comunitaria
I Livelli di Priorit

Prevenzione
1
Preparazione al riutilizzo
2
3
Riciclaggio

4 Recupero

5 Smaltimento

Organizzazione del Corso


Lezioni
Esercitazioni
Visite tecniche
Libro di testo:
L. Bonomo, Trattamenti delle acque reflue,
McGraw Hill
Dispense dal corso

Materiale didattico: www.seededu.net

18
Parametri di Qualit delle Acque

Solidi

Sostanza organica Metalli

Nutrienti Batteri

37

Solidi

19
Classificazione dei solidi
Solidi totali
Residuo del campione sottoposto ad evaporazione a
103-105C, si misurano in mg/L

Filtrabili

Sospesi

Colloidali Disciolti
Sedimentabili Non sedimentabili

Definizioni: Solidi filtrabili

Classificazione dei solidi: definizioni


I solidi filtrabili: frazione dei solidi totali che non viene trattenuta
con un filtro da 0,45 mm, si misurano in mg/L e si dividono in:
I solidi disciolti (SD): frazione dei solidi filtrabili presenti in forma
di sali solubili, la maggior parte dei quali non sono generati dalle
attivit antropiche ma sono naturalmente presenti nelle acque
(sali minerali)
I solidi colloidali (SC):Rappresentano la frazione dei solidi
filtrabili costituita dalle particelle con diametro compreso nel
range 0,001-1 mm

20
Definizioni: Solidi sospesi

Classificazione dei solidi: definizioni


I solidi sospesi (SS): componente presente in
sospensione nel refluo, determinata con riferimento ad un
filtro di porosit pari a 0,45 m, si misurano in mg/L.
I solidi sedimentabili (SSS): frazione dei SS in grado
di depositarsi sul fondo di una vasca di calma per effetto
della sola forza di gravit in tempi dellordine di 1-2 ore,
si misurano in mL/L.
I solidi non sedimentabili: frazione dei SS non
sedimentabile a causa delle dimensioni particolarmente
minute e/o della natura colloidale.

Misura dei solidi

Classificazione dei solidi: solidi sospesi e filtrabili

Apparecchiatura per la separazione dei solidi sospesi.


1) Crogiolo con filtro; 2) pompa a vuoto.

21
Misura dei solidi sedimentabili
Classificazione dei solidi: solidi sedimentabili

Miscelare il campione
Riempire i coni
Lasciar sedimentare
per 45 min
Mescolare
delicatamente
Lasciar sedimentare
per altri 15 min
Leggere il volume del
sedimentato (mL/L)
Valori tipici 3-9 mL/L
Coni imhoff

I solidi

Classificazione dei solidi: definizioni


Ciascuna delle frazioni dei solidi totali pu a sua volta essere
suddivisa in volatile e non volatile.
I solidi volatili (SV): costituiscono la frazione che volatilizza se
sottoposta a calcinazione (riscaldamento in muola a 550 C) e
rappresentano con buona approssimazione la porzione di
sostanza organica presente.
I solidi non volatili: costituiscono i residui solidi della
calcinazione e quindi rappresentano la porzione inorganica del
campione, (sali e metalli).

22
I solidi

Schema per la caratterizzazione dei solidi


coni
SSS imhoff CAMPIONE evaporaz. ST

evaporaz. filtro evaporaz.

SS SF

muffola muffola

SSV SSNV SFV SFNV


45

Contenuto dei solidi nei reflui


Organici 40 mg/l
Colloidali 50 mg/l
Minerali 10 mg/l

Filtrabili 500 mg/l

Organici 160 mg/l


Disciolti 450 mg/l
Minerali 290 mg/l

Totali 720 mg/l


Organici 120 mg/l
Sedimentabili 160 mg/l
Minerali 40 mg/l

Sospesi 220 mg/l

Organici 45 mg/l
Non sedimentab. 60 mg/l
Minerali 15 mg/l

23
Caratteristiche
biologiche dei reflui

Alghe

piante inferiori uni o pluricellulari, di dimensioni


e complessit variabili, fornite di48clorofilla

24
Fungal urinary tract infection.
Papanicolaou Stain, 200X magnification.
Funghi

organismi eterotrofi, privi di clorofilla, saprofiti o parassiti


49

Protozoi

animali unicellulari microscopici


50

25
Polyoma virus. Papanicolaou Stain,
600X magnification.
Virus

agente infettivo, di forma sferoidale o poliedrica avente un


diametro fra i 15 e i 300 nm, non osservabile coi microscopi
ottici, filtrabile attraverso le membrane impermeabili ai comuni
batteri, e che vive e si riproduce allinterno di cellule viventi
51

Batteri

microrganismi unicellulari senza nucleo distinto - le specie in


grado di produrre malattie sono definiti batteri
52 patogeni

26
Gli organismi patogeni

Gli organismi patogeni sono allorigine di malattie


per luomo.
La loro concentrazione in acqua spesso talmente
bassa da rendere impossibile la loro determinazione,
sebbene sufficiente a trasmettere le malattie.
La misura diretta in pratica impossibile:
Elevatissimo numero di specie patogene;
Complicate e costose procedure per lindividuazione di ogni
singola specie.
Si ricorre ad una misura indiretta:
Uso di organismi indicatori.

Organismi indicatori

Gli organismi indicatori sono direttamente collegati


alla presenza di organismi patogeni.
Esiste un rapporto quasi costante tra la presenza di organismi
indicatori e la presenza di ogni singola specie patogena (virus,
batteri, ecc.).
Sono presenti in gran numero.
Sono facilmente misurabili.
Sono estremamente resistenti alle condizioni ambientali.

Lelevata presenza di organismi indicatori non dimostra


lesistenza di organismi patogeni nellacqua, ma
indicativo di unelevata probabilit di riscontrarli.

27
Batteri coliformi

Gli indicatori maggiormente utilizzati sono i batteri


coliformi.

I coliformi fecali appartengono alla famiglia dei coliformi


totali ed indicano una contaminazione di origine fecale.

Escherichia:
Produzione 100400 miliardi/d ab
(Metcalf&Eddy, 1991).
Aerobacter:
Possono svilupparsi anche sul suolo;
Questo altera linterpretazione della prova.

Tecnica delle membrane filtranti

Filtrazione sottovuoto di 100 ml di acqua su membrane di


acetato di cellulosa con porosit di 0.45 m:
lunit di filtrazione (o rampa) collegata ad una pompa a vuoto
che favorisce laspirazione del campione;
tra limbuto e il sistema di aspirazione posizionata una
membrana con porosit 0,45 m in grado di trattenere i
microrganismi;
la membrana viene poi posta su un terreno di coltura in capsula
Petri;
la capsula viene incubata a 37.5 C per 24 ore;
le sostanze presenti nel terreno, trasferendosi per capillarit
nella membrana, consentono lo sviluppo delle colonie; sulla
membrana, opportunamente quadrettata, cosi possibile
effettuare la conta delle colonie.

28
Si filtrano 100 ml di campione
attraverso membrane sterili con
una porosit di 0,45 m.

Si pongono tali filtri sulla superficie di terreni in piastra.

29
Dopo incubazione, si otterranno colonie isolate che
potranno essere contate.

Membrane Filtranti

60

30
La sostanza Organica

La sostanza organica

La sostanza organica biodegradabile presente


nei reflui principalmente composta di proteine,
carboidrati e grassi.

Limpatto della sostanza organica sul corpo idrico


recettore, ovvero il fiume o il lago ove il refluo
viene immesso, riguarda essenzialmente
lalterazione degli equilibri ecosistemici.

Tali equilibri vengono alterati a seguito del


consumo di ossigeno disciolto da parte dei
microrganismi per degradare la sostanza
organica.

31
La sostanza organica

Facile da misurare

Ossigeno

HCOH + O2 CO2 + H2O + energia

Materia organica
Microrganismo

Difficile da misurare
63

La sostanza organica: il BOD

La presenza di sostanza organica biodegradabile


caratterizzata attraverso un parametro aggregato noto con
lacronimo di BOD (Biochemical Oxygen Demand).
Il BOD fornisce una misura indiretta della sostanza
organica perch rappresenta la quantit di ossigeno
disciolto necessaria ai microrganismi aerobi per
assimilare e degradare le sostanze organiche
(biodegradabili) presenti nei liquami.

32
La sostanza organica: il BOD

Il BOD si misura in mg O2/L, e un valore caratteristico il


BOD5, ovvero il consumo di ossigeno dopo 5 giorni.
La misura del BOD influenzata da:
Tempo: col trascorrere del tempo aumenta la frazione
di sostanza organica degradata e quindi di
conseguenza aumenta il consumo di ossigeno
Temperatura: allaumentare della temperatura, entro
certi limiti, si incrementa lattivit dei microrganismi
e quindi di conseguenza il consumo di ossigeno
Luce: il metabolismo di molti microrganismi
fortemente influenzato dalle radiazioni luminose.

Grafico di Thierault
BOD5 e BOD ultimo
BOD [mg/L] BOD ultimo

BOD5 (T3) T3
T T2
T1

BOD5 (T2)

BOD5 (T1) BOD20

[d]

0 5 10 15 20 t

Il tasso di sviluppo del BOD varia con la T, essendo pi rapido a


temperature elevate (il BOD5 pertanto influenzato dalla T)
Il BOD ultimo (BOD u ), ovvero il quantitativo di ossigeno
complessivamente richiesto per ossidare tutta la frazione organica, non
dipende dalla T

33
Contributo dellazoto sul BOD

[mg/L] 2 STADIO:
Degradazione della frazione azotata

BOD20
1 STADIO:
BOD5 Degradazione della frazione carboniosa

[d]

0 5 10 15 20 t
67

BOD consumato e BOD residuo

BOD [mg/L]

y(t) = L - Lt
L

y(t)
y, BOD consumato

Lt, BOD residuo


Lt
[d]
t t
0

BOD consumato: rappresenta il quantitativo di ossigeno consumato (y(t))


BOD residuo: rappresenta la differenza tra il BOD ultimo (L) ed il BOD
soddisfatto (Lt)

34
La sostanza organica: il COD

Il COD (Chemical Oxygen Demand) una misura


indiretta della sostanza organica biodegradabile e non
biodegradabile.
Esso rappresenta la quantit di ossigeno necessaria ad
ossidare per via chimica le sostanze organiche ossidabili
presenti nei liquami.
Siccome consente lindividuazione sia delle sostanze
organiche biodegradabili che di quelle non
biodegradabili risulta che COD > BOD.
A differenza del misura del BOD, il COD di rapida
determinazione (2-3 ore).

La sostanza organica: COD e BOD

La misura simultanea di BOD e COD consente di ottenere


importanti indicazioni sullorigine e le caratteristiche del
refluo.
Valori tipici del rapporto COD/BOD per reflui di origine civile
sono 1,21,4, per il rapporto COD/BOD5 sono 1,72.
Rapporti alti (46 volte maggiori) sono un indice della
presenza di scarichi industriali.
Rapporti molto alti (anche 100 volte maggiori) sono un indice
della presenza di sostanze tossiche per i microrganismi
il rapporto COD/BOD quindi un indice della
trattabilit biologica dei liquami.

35
Composizione tipica dei reflui civili

concentrazione
CONTAMINANTE UNITA
debole media forte
TS mg/l 350 720 1200
TSF mg/l 250 500 850
TSS mg/l 145 300 525
Solidi
ml/l 5 10 20
sedimentabili
BOD5 mg/l 110 220 400
TOC mg/l 80 160 290
COD mg/l 250 500 1000
Azoto totale mg/l 20 40 85
Fosforo totale mg/l 4 8 15
Coliformi totali n/100 ml 106-107 107-108 108-109
Metcalf&Eddy, 1991

Carichi specifici tipici

Carico
CONTAMINANTE UNITA
specifico
TS gr/ab d 190315
TSF gr/ab d 100165
TSS gr/ab d 90150

Solidi sedimentabili gr/ab d 60100


BOD5 gr/ab d 5470
TOC gr/ab d 110
COD gr/ab d 150
Azoto totale gr/ab d 1018
Fosforo totale gr/ab d 3 6
Coliformi totali n/ab d 10101012
Metcalf&Eddy, 1991

36

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