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La civilt egiziana si svilupp nella regione dell'Africa bagnata dal fiume Nilo, che
il fiume pi lungo del mondo.
L'Egitto ancor oggi una terra molto vasta, occupata in gran parte dal deserto,
con solo una stretta striscia di terreno fertile lungo il fiume: la valle del Nilo. In
Egitto piove pochissimo: la terra molto arida. Ma il Nilo costituisce una
importantissima fonte dacqua (che esso prende alla sorgenti vicino allEquatore,
dove invece piove molto in primavera) e anche la principale via di comunicazione
dei territori che attraversa.
Gli Egizi hanno potuto sfruttare le piene molto regolari del Nilo. Infatti ogni
anno nei mesi estivi l'onda di piena arriva in Egitto, facendo gonfiare il fiume
che anticamente straripava e inondava le terre circostanti.
In autunno, le acque si ritiravano lasciando sul suolo un deposito di fango molto
fertile detto "limo", che rendeva il terreno fertilissimo. Era allora possibile
seminare.
Bastava seminare per ottenere raccolti abbondantissimi. Senza molta fatica, gli
antichi egizi coltivavano cos la terra. Ecco perch essi adoravano il fiume Nilo
come un dio e si consideravano come suoi figli.
Tuttavia lEgitto stato anche il risultato del paziente lavoro degli uomini.
Le piene del Nilo infatti risultavano talvolta troppo abbondanti e
provocavano inondazioni, oppure erano troppo scarse e ne derivavano
carestie. Per queste ragioni gli Egizi impararono a regolare le acque del
Nilo costruendo canali e argini.
Inoltre il Nilo navigabile e costituisce unottima via di comunicazione: tramite
esso gli Egizi si spostavano con facilit da un villaggio allaltro.
La storia degli egizi
Intorno al 4500 a.C. i villaggi di canna e fango intorno al fiume Nilo cominciarono
a trasformarsi in piccole o grandi citt, che si organizzarono in due regni, uno pi
a Sud e uno pi a Nord: i Regni del Basso e Alto Egitto, governati ciascuno dal
proprio re.
Verso il 3200 a. C., il re Menes, dopo una serie di lotte, unific sotto di s i due
regni. Menes divent cos il primo faraone egiziano; fu venerato come un
dio e prese il nome di Narmer.
Con lunificazione dei due regni, inizi la lunga storia della civilt degli
Egizi che dur tremila anni.
LEgitto fu quindi il primo vero grande stato unitario del mondo antico.
LEgitto, ricco e potente, fu per molto tempo temuto dagli altri popoli che non
osavano attaccare i suoi confini. Ma, ampliando i loro territori, iniziarono ad avere
difficolt a controllarli e a governarli e cos lentamente si indebolirono e lEgitto fu
conquistato prima dal popolo guerriero degli Assiri intorno al 600 a.C., e poi dai
Persiani, dai Macedoni e, infine, dai Romani.
La societ egizia e la piramide sociale
I faraoni, re dEgitto
I faraoni erano considerati figli degli dei e si credeva che da loro dipendessero le
piene del Nilo, la fertilit dei campi, la vita degli animali e delle piante.
I faraoni si fecero costruire dei grandiosi palazzi e delle splendide tombe, fra cui le
gigantesche piramidi.
Menes fu il primo faraone dell'Egitto unito, fece dell'Alto e Basso Regno un solo
stato, con capitale Menfi.
Cheope, Chefren e Micerino: fecero costruire le pi famose piramidi.
Tutankhamom: divenne faraone nel 1356 a.C. e govern per diciotto anni. La
scoperta della sua tomba, nella Valle dei Re, uno dei pi importanti
ritrovamenti di tutti i tempi: tra gli splendidi oggetti rinvenuti c' la maschera del
faraone, tutta doro e tempestata di pietre preziose.
li Egizi
Le altre attivit
Gli Egizi non erano solo agricoltori: allevavano capre, da cui ricavavano latte
e formaggio; bovini, maiali, galline e pecore ed api. Nei campi si facevano
aiutare da asini e buoi.
Le ampie zone paludose che fiancheggiavano il Nilo erano abitate da popolazioni
di cacciatori e pescatori che lavoravano il papiro e praticavano la pesca. Per
conservare i pesci li si faceva seccare al sole.
Il territorio offriva anche altre risorse, come le pietre tra cui il calcare,
larenaria, il granito, lalabastro- che venivano estratte dai rilievi circostanti
ed erano utilizzate per costruire monumenti o, lavorate con scalpelli e
trapani, per produrre vasi o altri oggetti.
In Egitto esisteva anche un fiorente artigianato. Nelle botteghe degli artigiani si
lavoravano materiali diversi.
Gli egizi conciavano e lavoravano il cuoio, per realizzare sandali, impugnature di
armi e porte di templi.
La stoffa era ottenuta dalla pianta del lino, che veniva battuta e ridotta in filo
usando il fuso, poi tessuta con il telaio. Con giunchi, palme, steli di grano si
preparavano stuoie, corde, canestri e sandali.
I falegnami provvedevano a costruire mobili e sarcofagi.
Vi era poi chi si occupava della costruzione e della decorazione delle tombe o
dei templi: pittori, architetti, muratori, operai.
Si producevano ceramiche e mattoni dargilla e si lavoravano i metalli.
Molto rinomata era la produzione di oggetti in vetro dalle forme raffinate e dalle
bellissime tinte
e di gioielli in oro e pietre preziose provenienti dai paesi del lontano Oriente.
Gli orefici erano numerosi. Nei laboratori di oreficeria, gli artigiani scaldavano
loro sul fuoco e lo lavoravano con tenaglie. Loro liquido veniva poi versato in
stampi delle forme volute e quindi lasciato solidificare.
Iside, sua moglie, dea della luna, portava sul capo il disco lunare fra due corna.
Era la dea delle attivit domestiche, della maternit e della fertilit.
Horus, il dio-falco, loro figlio, dio del cielo.
Seth: era il dio del male. Il suo volto veniva raffigurato come un animale indefinibile,
una via di mezzo tra un asino e un cane. Aveva ucciso il fratello maggiore Osiride per
invidia dei suoi poteri e della sua popolarit. Horus aveva esiliato Seth nel deserto ma
si credeva che fosse tornato per perseguitare gli uomini, spandendo discordia e
rissosit.
Nut: era la dea del cielo. Il suo corpo si identificava con il vasto cielo ed era
ricoperto di stelle. Era la madre di Osiride, Iside, Nefti e Seth. Il suo compito
principale era quello di sorreggere sulla schiena Ra, il dio sole, mentre ogni giorno
attraversava il cielo. Si pensava che il dio-sole, Ra, nel suo viaggio notturno, fosse
da lei ingoiato dopo il tramonto, per essere partorito di nuovo all'alba.
Nelle case cerano pochi mobili: qualche sgabello e piccoli tavoli. Al posto degli
armadi alcune nicchie alle pareti, qualche stuoia e un semplice letto
sollevato da terra per prevenire le punture degli scorpioni.
La famiglia
La famiglia era un vero clan: non si limitava ai genitori e ai figli. Spesso
comprendeva anche i parenti prossimi celibi, vedove o malati.
I figli erano accolti come una benedizione degli dei ed erano considerati una gioia;
ma se il neonato era deforme, veniva abbandonato perch si credeva che fosse
colpito dalla maledizione degli dei.
La madre si prendeva cura delleducazione dei figli piccoli. Ma molto presto i
bambini iniziavano a seguire il padre per imparare un mestiere aiutando nel
lavoro dei campi e dellofficina. Le bambine restavano a casa e seguivano le
faccende domestiche.
Nelle famiglie nobili, invece, i figli andavano a scuola allet di 5 o 6 anni per
imparare a scrivere, leggere e contare e divenire, nel giro di qualche anno, scribi,
architetti o giudici.
I bambini egiziani portavano il cranio accuratamente rasato con una treccia che
ricadeva da un lato della testa, si coprivano i fianchi con un corto gonnellino e
andavano quasi sempre scalzi.
Giocavano allaperto e avevano un gran numero di giocattoli: trottole, biglie, palle
di stracci, bambole, cerchi e pupazzi.
La scuola
La scuola era chiamata camera di insegnamento ed era stata istituita per
formare i giovani che avrebbero dovuto diventare scribi ed occuparsi
delle funzioni amministrative dello stato.
Il maestro era indicato con il termine sebau. Di solito la scuola si trovava presso
un tempio, ma le lezioni potevano essere tenute anche allaperto.
I bambini dovevano frequentare le lezioni dalle prime ore del mattino a
mezzogiorno e sedevano su stuoie attorno al maestro. Ogni lezione si svolgeva in
un clima di grande severit, lo scarso impegno e gli errori venivano puniti
severamente.
Il primo compito dello scolaro era imparare a leggere e a scrivere: per questo
era usato un librone di esercizi chiamato kemit, una raccolta di nozioni utili e
semplici da capire e da trascrivere sotto dettatura. Dopo aver fatto pratica di
geroglifici, imparandoli anche a memoria, si procedeva alla lettura di documenti
pubblici.
Lo studio della matematica e della geometria era fondamentale non solo per
lamministrazione e la contabilit, ma anche per numerose professioni: quella
dellingegnere, dellagronomo, del pittore, dellastronomo e perfino del medico.
A fianco delle normali materie di studio erano previste lezioni di ginnastica per
irrobustire il corpo ed imparare le regole di vita, quali la lealt e la disciplina.
La lotta, gli esercizi acrobatici e la sfida con i bastoni erano i giochi pi amati.
Lalimentazione
Lalimento pi comune sulla tavola degli Egizi era il pane, garantito dai buoni
raccolti di cereali.
Si producevano pi di 40 tipi di pane, di tutte le forme, a volte con laggiunta di
miele, burro, latte e uova.
Si consumavano anche diversi tipi di vegetali: lattuga, aglio, cipolle e legumi:
(piselli, ceci e lenticchie).
Gli Egizi mangiavano anche molta frutta: uva, fichi, datteri e melograni.
Cucinavano carne di montone, di capra e di manzo.
Si usava anche tenere un piccolo allevamento di polli, conigli, anatre e oche, che
venivano mangiati arrostiti.
Grazie al Nilo abbondava il pesce.
A tavola si bevevano birra ricavata dallorzo e vino di uva e datteri.
Il ritrovamento di vere e proprie ricette incise su tavolette testimonia, inoltre, la
passione degli Egizi per i dolci, preparati con mandorle, datteri e miele, usato al
posto dello zucchero.
Mentre le persone ricche disponevano di tutte queste buone cose, la maggior
parte della popolazione si nutriva quasi esclusivamente di pane e cipolla.