CURVILINEI
SORIN DRAGOMIR
1. Curve regolari
La teoria della differenziabili`a delle funzioni di una o pi` u variabili
reali `e stata costruita per funzioni definite su insieme aperti. Tale teoria
ammette unestensione naturale al caso delle funzioni i cui domini sono
insieme chiusi. Presentiamo gli elementi necessari limitatamente al caso
delle funzioni di una variabile reale, in vista di applicazioni alla teoria
delle curve.
Sia : [a, b] R una funzione. Si dice che sia di classe C 1 su
[a, b] se esiste una funzione : R, di classe C 1 su un intervallo
aperto = (A, B) R (A, B R, A < B) tale che i) [a, b] e ii)
(t) = (t) per ogni t [a, b]. Tale `e unestensione di , mentre `e
la restrizione di allintervallo [a, b]. Si denota con C 1 ([a, b]) linsieme
delle funzioni di classe C 1 su [a, b], a valori reali. Chiaramente C 1 ([a, b])
`e uno spazio vettoriale reale, con le usuali operazioni di addizione e di
moltiplicazione con scalari reale delle funzioni definite su [a, b] a valori
in R.
Lemma 1. Siano 1 : 1 R e 2 : 2 R due estensioni di classe
C 1 della funzione : [a, b] R. Allora 01 (a) = 02 (a) e 01 (b) = 02 (b).
2. Integrali curvilinei
Sia f : A R una funzione continua con A Rn e : [a, b] Rn
una curva regolare di sostegno A. Allora la funzione
t [a, b] 7 f ((t)) k(t)k
R
`e una funzione continua e quindi integrabile secondo Riemann sullintervallo
[a, b]. Dunque la seguente definizione `e ben posta.
Definizione 6. Si chiama lintegrale curvilineo di f lungo il numero
reale
Z Z b
(1) f ds f ((t)) k(t)k
dt.
a
Diamo ora uninterpretazione geometrica dellintegrale curvilineo di
una funzione f lungo una curva regolare . Si supponga che n = 2 e
quindi A R, i.e. f `e una funzione di due variabili reali, e : [a, b]
R2 `e una curva piana. Si supponga inoltre che f (x, y) 0 per ogni
(x, y) A. Sia
= {(P, f (P )) R3 : P } =
= {((t) , f ((t)) : a t b}
la curva giacente sul grafico di f la cui proiezione sul piano (xOy) `e la
curva A. Le curve e delimitano una superficie R3 i.e. la
superficie generata da una retta perpendicolare sul piano R (xOy) che si
muove lungo la curva . Allora lintegrale curvilineo f ds `e larea
della superficie
Z
(2) area() = f ds.
e quindi
i0 ((t))0 (t) = i0 (t).
Segue che
n
X n
X
k(t)k
= 2
i0 (t)2 =
0 (t)2 i0 ((t)) = 0 (t)2 k((t))k 2
i=1 i=1
ossia (poiche a2 = |a| per ogni a R)
(5) k(t)k
= |0 (t)| k((t))k, a t b.
dove
(
1 se 0 > 0,
m()
1 se 0 < 0.
Infatti
ds
|0 (t)| dt = |0 (t)| = m() ds.
0 (t)
R (b) Rd
Poiche (a)
= m() c
concludiamo che
Z Z d Z
f ds =
f ((s)) k(s)k ds = f ds
c
il che d`a una motivazione della notazione (1) scelta nella definizione
della nozione di integrale curvilineo.
LEZIONE 10: CURVE REGOLARI E INTEGRALI CURVILINEI 7