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SORIN DRAGOMIR
1. Forme differenziali
Sia A Rn un insieme aperto e : A (Rn ) unapplicazione.
Qui (Rn ) e il duale di Rn i.e. lo spazio di tutte le funzioni lineari
L : Rn R (organizzato come spazio vettoriale reale, con le operazioni
usuali di addizione e moltiplicazione con scalari delle funzioni da Rn in
R). Dunque, data una forma differenziale : A (Rn ) e un punto
x A, limmagine (x) (Rn ) e unapplicazione lineare (x) : Rn
R. Come tale (x) si puo applicare ad un elemento v Rn . Poiche
la scrittura (x)(v) R risulta difficoltosa si conviene di scrivere x
anziche (x).
Sia {e1 , , en } la base canonica di (Rn ) . Si ricorda che ei : Rn R
e lapplicazione lineare definita da
(1) ei (x) = xi , x = (x1 , , xn ) Rn ,
i.e. ei : Rn R e la n-esima proiezione canonica. E noto pure che le
applicazioni ei si possono caratterizzare nella maniera seguente.
Lemma 1. {ei : 1 i n} e lunica base di (Rn ) che soddisfa
ei (ej ) = ji , 1 i, j n,
dove {ei : 1 i n} e la base canonica in Rn .
Poiche x (Rn ) possiamo rappresentare x come una combi-
nazione lineare
n
X
(2) x = 1 (x)e1 + + n (x)en = i (x)ei
i=1
n
! n
!
X X
= i dei (x) = i dxi (x), x A,
i=1 i=1
e omettiamo x sicche
n
X
(4) = i dxi ,
i=1
n
X
(18) = i ((t))i0 (t).
i=1
Poiche e differenziabile, essa e continua. Dunque i e una fun-
zione continua (come composizione di due funzioni continue). Inoltre,
poiche e regolare le sue componenti i sono funzioni di classe C 1 e
quindi le loro derivate i0 sono funzioni continue. Infine nella (18) si
fanno operazioni algebriche con funzioni continue sicche il risultato e
una funzione continua. Per un teorema di Analisi Matematica Uno,
ogni funzione continua su [a, b] e integrabile secondo Riemann su [a, b]
e lintegrale in questione e bene definito.
R
Definizione 3. Il numero reale R si chiama lintegrale della
forma differenziale : A (Rn ) lungo il (oppure esteso al) cammino
regolare : [a, b] A.
Lintegrale di lungo si scrive anche
Z Z bX n
= i ((t)) i0 (t) dt.
a i=1
Se = P dx + Q dy + R dz e una forma differenziale in tre variabili
reali (con P , Q ed R funzioni continue nel dominio A R3 di ) e
: [a, b] A e una curva regolare sghemba di equazioni parametriche
scalari
x = x(t),
: y = y(t), a t b,
z = z(t),
allora
Z Z b
= {P ((t)) x0 (t) + Q((t)) y 0 (t) + R((t)) z 0 (t)} dt.
a
Q.e.d.