Il magazine

Capogruppo consiliare PD
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Obiettivo raggiunto
La nostra azione politica (cioè di servizio ai cittadini) è stata
premiata: l’ambulatorio di S. Vito non si vende
Dopo l’assemblea di ieri sera a S. Vito, nella quale la gente ha
chiesto, anche gridando a volte, di non vendere l’ambulatorio
medico, questa mattina mi sono recato in Municipio per capire
cosa sarebbe successo.
Il presidente del Consiglio comunale Giovannoni, mi ha
formalmente chiesto di rinviare il Consiglio comunale che noi
avevamo richiesto per bloccare la vendita dell’ambulatorio di
S. Vito e del bar di Pionca garantendomi che si sarebbero
presi provvedimenti per bloccare la cessione dei 2 immobili in
questione.
A questo punto, pur riservandomi la possibilità di chiedere
una nuova convocazione, ho ritenuto di sospendere la richiesta
di Consiglio comunale straordinario in forza delle seguenti
considerazioni:
l’obiettivo di impedire la vendita degli immobili è stato
raggiunto; sta all’amministrazione mantenere le promesse e
noi saremo sempre lì a vigilare
abbiamo creato una grande partecipazione popolare facendo
capire alla gente cosa stava succedendo
non vogliamo la strumentalizzazione politica: i cittadini
capiranno che non ci interessano le discussioni fini a se stesse
ma le decisioni condivise
Ora attendiamo di sapere quali modalità verranno adottate per
mantenere la parola che ci è stata data. Noi abbiamo fatto il
primo passo e di questo sono orgoglioso perchè dimostriamo
che il nostro obiettivo è il bene comune.
In forza di questo grande risultato ringrazio:
Alienazioni
C’ha provato, c’ha provato eccome NT, sindaco di Vigonza.
Ha chiamato tutta la maggioranza a mettere la faccia sulla
scellerata scelta di vendere l’ambulatorio di San Vito, ma
Forza Italia a parte, nessuno se l’è sentita di spendere una
parola, zitta la Lega, zitta l’UDC e zitta Alleanza Nazionale,
come a dire, questa cosa noi non l’abbiam voluta. La gente di
San Vito ha chiesto delle risposte che non sono arrivate e se
il 13 di luglio qualcuno avanzerà un’offerta, il discorso sarà
chiuso.Una scelta che qualcuno ha definito superficiale, ma
che secondo me è fredda e calcolata, il capogruppo di Forza
Italia, ci ha appunto spiegato che nel chiuso delle loro stanze
gli amministratori che governano Vigonza, pensavano che la
professionista che oggi svolge la sua attività di medico di base
avrebbe sicuramente avanzato la sua proposta, peccato non
sia così, perchè non l’hanno nemmeno informata e per un
sacco di altri motivi che ieri sera la d.ssa Edifizi ci ha ben
spiegato.Alla fine NT esce da questo incontro con un sacco di
certezze in meno , in un colpo solo ha alienato 6.000.000 di
beni comunali, tra cui l’ambulatorio di San Vito e soprattutto
ha alienato quel poco di credibilità che gli era rimasta.
Filed under: Vigonza

• il PD di Vigonza che ha lavorato senza sventolare

bandiere;
• il gruppo consiliare Democratico che è stato sempre
presente alle riunioni e ha incalzato l’amministrazione;
• i cittadini che finalmente non hanno preso posizione per
appartenenza politica ma per convinzione personale.

Continueremo su questa strada di vigilanza e proposte

condivise: è il nostro migliore biglietto da visita.
Vigonza 9/07/2010
Antonino Stivanello

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Basta leggere
Giovedì 1 Luglio 2010,
via gazzettino.it
(L.Lev.) «Nessuno svende nulla. Tanto meno l’ambulatorio
medico che resterà lì dov’è ora».
Il sindaco Nunzio Tacchetto replica così alle accuse lanciate
dall’opposizione sulla messa in vendita dell’edificio che
ospita l’ambulatorio medico a San Vito. «Sono ormai a
corto di argomenti – continua Tacchetto – e sparano bugie
approfittando della gente. L’immobile è in vendita ma
l’ambulatorio resta lì. Basta leggere con attenzione il bando
dove c’è scritto che l’alienazione è per continuità dell’attività
ambulatoriale di assistenza sanitaria. L’ambulatorio medico
non va via e sono le bugie dette solo per allarmare che vanno
curate».
NT Sindaco di Vigonza ci prova e sicuramente
ci proverà anche stasera (assemblea
pubblica convocata per stasera alle h.21 in Sala
Morvillo a San Vito). Proverà a qualificare
l’opposizione come becera e profittatrice, bugiarda
e abile nel cavalcare i problemi carpendo la buona
fede della gente comune. Stile a parte, c’è solamente
da dire che abbiamo letto e capito benissimo. Con
questo bando l’amministrazione mette sul mercato
non solo l’immobile, ma anche l’attività che insiste
sullo stesso, viene in sostanza fatta venire meno la
logica calmieratrice che aveva spinto le precedenti
amministrazioni ad investire su questa struttura ,
sottraendola di fatto ai meccanismi economici
che giustamente regolano anche la professione
medica. Proviamo a spiegarci meglio: perchè un
medico di base dovrebbe investire privatamente su
questo territorio caratterizzato da un bacino di
utenza così fortemente delimitato? Ecco è proprio
per questo che riteniamo giusto e razionale
che il Comune di Vigonza mantenga la proprietà
dell’ambulatorio e che a fronte dello stesso venga
percepita una locazione a “prezzo politico” funzionale
al mantenimento e alla continuità dell’attività stessa.
Riteniamo inoltre corretto che la gente sappia che
questa come le altre alienazioni previste servono solo
a fare cassa a fronte di altri impegni finanziari a
questo punto diventati pressanti, Palatacchetto in
testa.
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Per tutto questo abbiamo detto e ribadiamo che NT
e la sua amministrazione “svendono” l’ambulatorio
di San Vito , lo svendono senza sacrifici sul prezzo,
ma alzando di molto il costo sociale che tutto questo
provocherà.
Filed under: Vigonza
Draquila
Filed under: Primo Piano
Gra e Camionabile: la mozione
del PD
VIABILITA’, GIACON (PD): “DIVORZIO IMMEDIATO TRA
GRA E CAMIONABILE”La Provincia non puo’ ignorare le
battaglie dei sindaci e le esigenze del territorio
Padova 7 lugli0 2010 – E’ stata presentata in Provincia,
e sarà discussa in occasione del prossimo Consiglio, una
mozione di Paolo Giacon, consigliere provinciale del Partito
Democratico che chiede l’immediato stralcio del progetto
della strada Camionabile (lungo l’idrovia Padova Venezia)
dal progetto del Grande Raccordo Anulare. “L’aggiunta del
tratto della camionabile al progetto del GRA per esplicita
volontà politica della passata amministrazione regionale,
ed in particolar modo dell’assessore Chisso, – spiega il
democratico – ha rallentato a Roma l’iter di approvazione del
progetto e di conseguenza la sua realizzazione. La camionabile
sta bloccando quindi, sia dal punto di vista formale, sia
dal punto di vista dei costi, la realizzazione del GRA, è
necessario intervenire il prima possibile e siamo convinti che
su questo stralcio troveremo la convergenza tra PD e Lega.” Si
preannunciano dunque nuove tensioni tra quelle correnti del
PdL che difenderanno le posizioni di Chisso e Galan e la Lega
Nord: l’ennesimo braccio di ferro che rende di giorno in giorno
sempre piu’ difficile la convivenza a Palazzo Santo Stefano tra
i leghisti e le varie correnti pidielline.
Il documento presentato dai democratici presenta tre punti
rilevanti. Nel primo si ribadisce che il GRA è un’opera di
fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio ed
il miglioramento generale della viabilità. Il secondo punto
chiede alla Giunta, di concerto con le amministrazioni
comunali interessate, l’immediato stralcio del progetto della
2
Camionabile dal GRA al fine di accelerare la realizzazione del
raccordo stesso. Il terzo punto chiede invece alla Commissione
Ambiente e Viabilità della Provincia di valutare, la necessità
e l’impatto del progetto della camionabile lungo l’idrovia,
elaborando un documento di indirizzo e programmazione, che
sia quanto piu’ possibile condiviso, sul tema dell’eventuale
utilità della realizzazione della Camionabile. Sul progetto
di questa stretta superstrada molti sindaci del padovano e
del veneziano si sono gia’ espressi in maniera negativa: “
La Provincia non puo’ fare finta di niente ed ignorare le
richieste che vengono dai sindaci e dal territorio: dobbiamo
scendere in campo accanto ai piccoli comuni interessati e
approfondire eventuali risvolti negativi della Camionabile”,
conclude Giacon.
Filed under: Primo Piano

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