Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.
2014 - Posteitaliane
Anno XVII - n 175
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it
Le confusioni
del dopo
referendum
Ci vorrebbero ampi spazi per
discutere della eterna crisi del-
la sinistra italiana caratterizzata
da una serie infinita di scissioni
e nuove formazioni che hanno
caratterizzato la vita politica del
nostro paese con gravi conse-
guenze per il sistema paese pre-
giudicandone lo sviluppo ed
anzi accentuando la lunga crisi
sociale ed economica che stia-
mo attraversando.
Una conferma? Le due incre-
dibili vicende che, sul finire
degli anni 90 e nella prima de-
cade del 2000, segnarono la
fine dei due governi presieduti
da Romano Prodi.
Oggi, dopo il risultato negativo
sul referendum del 4 dicembre,
in particolare per le sue ampie
dimensioni, lo scenario politi-
co del nostro paese si trova di
fronte alla ennesima assurda e
suicida scissione avvenuta, nei
giorni scorsi, nel Partito Demo-
cratico.
Una scissione, non certamente
di natura ideologica, perch
ormai la stagione delle ideolo-
gie venuta meno da quasi un
segue a pag. 2
Marzo 2017
Quirinale e palla ovale
di Nicola Graziani
Pare che Sergio Mattarella abbia sco- dello spirito sportivo. Dylan mi dispiace,
perto il rugby: merito dei nipoti, che lo
hanno trascinato a vedere lesordio del-
gli italiani hanno ragione e io non posso
darti nessun consiglio: sono l'arbitro, non
lItalia al Sei Nazioni. Pi lento del cal-
cio, da lui pur seguito con sereno e di-
il tuo allenatore, ha detto al loro capita-
no larbitro Poite, che pure un france-
stante coinvolgimento, per questo meno
nervoso. Induce allammirazione del bel
se. Dylan ha dovuto riferire ai compagni
e se lInghilterra alla fine ha prevalso,
gesto sportivo e tattico, lascia che tra perch ha dovuto adattarsi alle nuove
uninterruzione e laltra del gioco si pos- condizioni.
sa indulgere alla cogitazione. Come potrebbe non piacere uno sport del
Ruvido, il rugby, ma anche molto cor- genere ad un uomo che, nel discorso di
retto. Sangue sputato sul campo, lividi insediamento, si paragon per lappunto
e nasi schiacciati. Una vera battaglia, ad un arbitro da non tirare per la giac-
combattuta per sempre secondo le re- chetta nera? Allarbitro compete la pun-
gole e, soprattutto, sotto la direzione at- tuale applicazione delle regole. L'arbitro
tenta e decisa dellarbitro. Il quale spie- segue a pag. 2
ga ogni volta il perch delle sue deci-
sioni, ed una volta data la spiegazione
Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno
palla a terra e si ricomincia: n piagni-
Marted 14 Marzo, h. 18
stei n recriminazioni. Non che non
incontro con il
siano tollerate, semplicemente non esi-
stono. Se ne sono accorti gli inglesi, lal- Dott. Marco Cannito
Capo gruppo "Citta Diversa"
tro giorno con lItalia che aveva trova-
sul tema:
to la via per uccellarli dopo ogni plac-
caggio. Loro, gli inventori, non ci capi- I primi tre anni
vano pi niente e hanno cercato di gri- dalla giunta Nogarin
dare al gioco scorretto. Loro, i creatori moderatore
Cristiano Toncelli
Libreria Belforte, Via Roma 59, Livorno
Gioved 16 Marzo, h. 17 Marted 28 Marzo, h. 18
presentazione del libro incontro con il
Ivo Butini Dott. Giorgio Kutuf
gi Presidente della Provincia di Livorno
e la diaspora cattolica
raccolta dei suoi scritti sul tema:
sul mensile Il Centro Verso il congresso
moderatore
Enrico Dello Sbarba
del Partito Democratico
relatori moderatore
On. Hubert Corsi e Giorgio Kutuf Enrico Dello Sbarba
 2 Politica
dalla prima pagina
Le confusioni
del dopo referendum
trentennio, ma provocata dallantipatia
viscerale, dalla assoluta incompatibilit
che lantica sinistra del PD (quella mag-
giormente legata a miti che non vuole
cancellare) nutre nei confronti di Mat-
teo Renzi considerato un corpo estra-
neo alle vetuste tradizioni della sini-
stra. Una sinistra arcaica che non vuo-
le prendere atto di una rivoluzione eco-
nomica, quella della globalizzazione,
che ha finito con il cancellare una con-
cezione irrazionale, una visione para-
sindacale ormai consunta e desueta e
quindi non pi proponibile.
Fa senso ascoltare o leggere le motiva-
zioni del trio Bersani-Rossi-Speranza
che non intendono raccordarsi con
quella che la societ di oggi, una so-
ciet dinamica e mobile che non ha or-
mai pi niente a che vedere con quella
sorpassata che alcune componenti della
sinistra storica italiana vorrebbero con-
Periodico mensile
del Circolo Culturale
Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005
Redazione ed Amministrazione:
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DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Franco Biancani, Francesco Butini,
Massimo Cappelli, Sandro Cerri, Mar-
cello Faralli, Fabio Figara, Roberto Fio-
rini, Luca Lischi, Mario Lorenzini, An-
gela Simini, Franco Spugnesi, Loren-
zo Taccini, Claudio Tonci.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
Giornale chiuso in tipografia il 4/3/2017
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
servare. In effetti non emergono valide
e comprensibili ragioni di gravit tali da
giustificare o comprendere una scelta
suicida quale risulta essere questa ul-
tima scissione che avr il solo merito
di aggravare la gi critica situazione po-
litica e socioeconomica del paese inde-
bolendo naturalmente il gi claudicante
governo presieduto con grande senso
di responsabilit da Gentiloni. Non si
voluto tenere conto nemmeno dei ri-
flessi internazionali, dei rapporti con la
Comunit Europea che risultano aggra-
vati dopo il destabilizzante risultato re-
ferendario a cui facevamo riferimento
nelle note di apertura.
Aldil di quel risultato referendario,
lItalia ha dato limpressione di non es-
sere capace di procedere speditamente
sulla via di quei processi modernizza-
tori e semplificatori che appaiono sem-
pre pi indispensabili. E indubbio che,
aldil di alcuni errori commessi da Ren-
zi, il significato del no espresso in
misura cos massiccia, ha assunto un
significato di un no convinto ed as-
soluto a quel processo riformativo at-
teso da tanti troppi anni: laumento del-
lo spread e le procedure in atto nei con-
fronti del nostro paese ne sono la di-
mostrazione pi lampante.
Ebbene, esiste, allo stato dei fatti, il se-
rio rischio, ove continui a prevalere que-
sta logica distruttiva e perdente di un
deleterio frazionismo tra le forze politi-
che di sinistra e di destra, di spalanca-
re le porte ad una forza qualunquista e
populista quale appare ogni giorno di
pi il M5Stelle accreditato, nei sondaggi,
dopo la scissione del PD, della mag-
gioranza relativa dei consensi.
Un movimento che dimostra sempre di
pi di contenere preoccupanti e peri-
colosi aspetti di anarchismo politico
privo come di un progetto organico
e razionale e di una seria cultura politi-
ca: prevalgono invece roboanti affer-
mazioni di contenuto meramente po-
pulistico.
Un movimento che vive di sussulti, di
improvvise e molto spesso allucinanti
proposte che punta ad esasperare i con-
trasti sociali ed al cui interno convivo-
no pericolosamente posizioni estremi-
ste pseudo reazionarie di destra e bar-
ricadiere di sinistra. Un movimento che
vive, come suol dirsi alla giornata, di-
sposto e pronto a compromessi di ogni
genere insieme ad una assordante in-
capacit di governare, laddove, inopi-
natamente, per i clamorosi errori e ca-
renze dei partiti tradizionali, si trova at-
tualmente a gestire (Roma e Livorno
docet).
E sono proprio le debolezze dellattuale
classe dirigente, legate ad una instabili-
t politica che si strascina ormai da trop-
pi anni, a spalancare le porte a queste
rappresentanze degenerative della no-
stra societ. Sono le loro divisioni,le loro
sordit culturali, la loro mancanza di
vero senso dello stato, le loro puerili ri-
picche ad aprire le porte a queste peri-
colose componenti pseudopolitiche che
stanno mettendo a rischio le strutture
democratiche del nostro paese.
Ma ci rendiamo conto che potrebbe es-
sere - il rag. Beppe Grillo - un comme-
diante vero il deus ex machina del fu-
turo del nostro paese?
Forse se non vogliamo rotolare in un
baratro senza fine, ci sembra giunto il
momento che le espressioni, ancora
presenti, pi sane di quello che resta della
classe politica nazionale, si diano vera-
mente una mossa!
Quirinale
e palla ovale
deve essere - e sar - imparziale. I gio-
catori lo aiutino con la loro correttez-
za, enunci di fronte ai grandi eletto
di Camera e Senato. Ancora non lo
sapeva, ma aveva gi fatto sua la filo-
sofia del rugby. Sport che si gioca con
una palla innaturalmente ovale, la qua-
le schizza salta rimbalza come una ca-
pra matta da una parte allaltra, ed
assai difficile da gestire. Ma anche
questo il suo bello, perch se fosse ton-
da tutto sarebbe facile e scontato, per-
fetto e gestibile come una seduta a
Westminster. E invece no: la palla ovale
rende tutto pi complicato e sorpren-
dente, obbliga i giocatori a non perde-
re docchio mai il centro dellazione,
ch basta un attimo e sei buggerato.
Larbitro interviene solo se non si gio-
ca secondo le regole, mica per favori-
re qualcuno. Lo hanno capito, laltro
giorno, anche gli Inventori, quelli che
fino ad allora credevano di avere il di-
ritto di vincere solo perch sono i primi
nel ranking mondiale, e nei sondaggi
tra gli appassionati sono sempre i pi
seguiti.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Politica 3

Le scissioni e il potere
di Francesco Butini

Il Partito Democratico il cardine del potere
degli ultimi anni in Italia, complice lo sfarina-
mento del centro-destra, e i ricorrenti fallimenti
delle riaggregazioni centriste. La quasi totalit
dei vertici istituzionali dello Stato e dei mini-
steri, gran parte delle commissioni parlamenta-
ri, molte amministrazioni regionali, importanti
comuni e citt metropolitane. E poi ancora le
societ partecipate, gli enti pubblici, tutte di
diretta o indiretta emanazione pubblica. Il po-
tere italiano in gran parte passa dal Partito De-
mocratico. Un suo iscritto mi ha chiesto poco
tempo fa: ma esister ancora il PD?
Secondo Angelo Panebianco la frattura del Par-
tito Democratico era inevitabile, come ripor-
ta il titolo del suo editoriale del 26 febbraio.
Dietro alla scissione che si ora consumata
c di pi scrive Panebianco La causa pi sivit, i toni sprezzanti verso gli avversari,
importante non istituzionale (il sistema elet-
torale) ma culturale. In tutti questi anni le cul-
ture politiche che diedero vita al PD non si
sono fuse, non hanno dato vita a niente di nuo-
vo. Erano state solo incollate fra loro (Cor- Il potere deve vincere sempre. Quando un ca-
riere della Sera).
Anche secondo Massimo Cacciari le due anime
(quella cattolica e quella social-comunista) sono
troppo eterogenee per stare insieme. Il PD sa-
rebbe stato dunque un partito sostanzialmente
nato morto.
Eppure il potere del Partito Democratico c, qualunque seria analisi sul risultato del voto
oggettivo, reale. Un noto commentatore del
Corriere della Sera sembra insinuare un dub-
bio circa la tenuta di un partito cardine del
potere. Scrive Massimo Franco nelledizione
del 2 marzo del quotidiano milanese: Finch
Renzi era il segretario-premier, la sua aggres-
politica e gli indirizzi programmatici erano
erano tollerati in nome di una strategia vincen-
te. Ma dopo il referendum del 4 dicembre e
laura di sconfitta che grava su di lui, tutto ha
uneco diversa.
mito del maggioritario.
taclisma si abbatte su uno dei suoi strumenti,
quasi sempre lo strumento viene abbandona-
to a se stesso. Ma tutto ci lo strumento lo
deve sapere.
La scissione rappresenta lillusione di una ri-
soluzione dei problemi. Pur in assenza di una
referendario, le conseguenze sul potere si sono
gi manifestate. E cambiato il Presidente del
Consiglio. Nel Partito Democratico una par-
te della sua classe dirigente se n uscita.
Unaltra parte si candida in alternativa allex
segretario-premier. La magistratura riprende
a muoversi senza soggezioni.
Nel nostro piccolo, dobbiamo e vogliamo con-
tribuire a smascherare le balle e sfatare i falsi
miti che ci vengono propinati. Prima fra tutti
lidea che solo con la legge elettorale maggio-
ritaria possibile garantire la stabilit gover-
nativa.
Innanzitutto bisogna distinguere la stabilit
politica con la stabilit governativa: ai tempi
della Democrazia Cristiana la durata media
dei governi era molto bassa, ma la stabilit
ben saldi e fermi. In secondo luogo, sapete
quanti gruppi parlamentari ci sono oggi, no-
nostante la legge elettorale maggioritaria? Ven-
ticinque. Basta questo numero per sfatare il
C un principio banale: i problemi della po-
litica non si risolvono con i meccanismi elet-
torali. Il maggioritario stato una coltre che
ha cercato goffamente di coprire i problemi
irrisolti della politica italiana. Ma questi pro-
blemi ormai saltano fuori dalla coltre. Perch
sorprendersi?

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 4 Politica
CRISI ECONOMICA
Per non dimenticare come inizi
di Massimo Cappelli
Grazie al massiccio intervento della Banca
Centrale Europea e ad un avviato processo
di riforme, si iniziano a registrare nel nostro
Paese ed in Europa segnali di ripresa dalla
pi terribile crisi economica che il mondo
occidentale abbia conosciuto. I disastrosi
effetti di diminuzione del benessere, assie-
me ai forti flussi migratori dai paesi pi po-
veri, hanno anche purtroppo determinato
derive populistiche che dobbiamo affronta-
re, che minano la democrazia cos faticosa-
mente raggiunta nel dopoguerra .
E allora importante non dimenticarci di come
tutto ebbe inizio. A tale proposito ho rice-
vuto da un amico, con la passione per leco-
nomia, un interessante documento sulle ori-
gini della crisi, la bolla dei subprime negli
Stati Uniti, che cercher di riproporre in
maniera sintetica per la conoscenza dei no-
stri lettori.
Occorre risalire al 2001 quando a seguito
degli attentati dell11 Settembre la situazio-
ne economica ebbe un peggioramento che
la FED pens di superare riducendo i tassi
di interesse (1%) e quindi accrescendo la
liquidit delle banche, cos sollecitate a tro-
vare nuovi investimenti.
Nei paesi industrializzati generalmente sono
presenti due tipi di banche: Banche com-
merciali che hanno sportelli, clientela di pri-
vati, PMI etc., concedono credito e gesti-
scono risparmio. Banche dinvestimento
che si rivolgono a grandi aziende o grandi
gruppi privati, si occupano prevalentemen-
te di compravendita di aziende, emissione
di obbligazioni, gestioni patrimoniali, fondi
dinvestimento (negli USA Goldman Sachs,
Morgan Stanley, Lehman Brothers, Merrill
Lynch, Bear Stearns).
I bassi interessi permisero alle banche com-
merciali di erogare mutui a bassi interessi.
Molti ne approfittarono per comprare casa
mentre la banca guadagnava applicando in-
teressi superiori di 2 o 3 punti rispetto a
quelli dei titoli di stato. Gli acquisti di case
determinarono un rialzo dei loro prezzi per la
forte domanda (dal 2000 al 2005 aument
del 50%). Lacquirente vedeva salire il prezzo
della casa acquistata, la banca vedeva cresce-
re il valore dellipoteca a garanzia del mutuo,
attenuando il rischio insolvenza. La situazio-
ne appariva vantaggiosa per entrambi.
Le banche di investimento, che non eroga-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
vano mutui, pensarono di non volere co-
munque restare fuori dallaffare. Iniziarono
quindi a comprare i mutui che le banche com-
merciali avevano emesso. In breve tempo
comperarono tutti i mutui disponibili. Le ban-
che commerciali vendendo i mutui realizza-
vano un immediato guadagno e ottenevano
liquidi per concedere nuovi mutui.
Fu allora che le banche di investimento invi-
tarono le banche commerciali a concedere
mutui anche a soggetti a pi elevato rischio
di insolvenza garantendo che poi li avreb-
bero comunque acquistati.
I mutui a soggetti affidabili (prime) avevano
un tasso di interesse di mercato, quelli con-
cessi a soggetti con rischio di insolvenza
alto (subprime) avevano tassi di interesse
elevato. Dal 2004 al 2006 i mutui subprime
passarono comunque dal 9% al 21% del
totale dei mutui concessi. I mutui subprime
spesso coprivano lintero valore della casa,
con scadenza trentennale, rate basse e fis-
se per i primi 2 anni e tassi elevati per i rima-
nenti 28.
Mentre le banche commerciali rivendevano
comunque a quelle di investimento i mutui
subprime, queste ultime misero in piedi un
sistema di trasformazione dei mutui in titoli
negoziabili (cartolarizzazione), che misero in
vendita sul mercato finanziario. Sostanzial-
mente trasformarono i mutui in obbligazioni
(CDO Collateralized Debt Obligation) che
remuneravano man mano che la banca in-
cassava le rate dei mutui. I CDO erano un
derivato con i mutui quale sottostante. Nel
CDO misero anche mutui prime e altri titoli
di debito buoni il tutto rendeva difficile va-
lutare il rischio globale del prodotto finan-
ziario.
In un CDO quindi erano contenute obbli-
gazioni di vario tipo, man mano che i mutui
venivano pagati venivano rimborsate le ob-
bligazioni, le piu sicure (supersenior) con
minore rendimento, le meno con maggiore
rendimento. Spesso a garanzia del paga-
mento delle prime veniva fatta anche una
assicurazione.
Le agenzie di rating, tra cui Standard & Poor
,valutarono molte obbligazioni CDO super-
senior con la tripla A, ingannate dalla im-
possibilit di conoscere la miriade di mutui
del collaterale, confidando nelle garanzie
ipotecarie e nelle assicurazioni. Questi CDO,
che in seguito verranno chiamati titoli tos-
sici, furono acquistati da banche e fondi
di investimento in tutto il mondo.
Nel 2007 la FED, a seguito dei miglioramen-
ti delleconomia americana, decise di au-
mentare i tassi di interesse. E inizi la trage-
dia!
Molti che avevano contratto mutui subpri-
me non furono in grado di pagare gli alti
interessi e persero la casa che ,ipotecata,
divenne propriet della banca. Le banche
misero sul mercato le case che, a causa del-
la grande offerta, registrarono un crollo dei
prezzi (15% in meno in un anno). Persino
alcuni di coloro che avevano acceso un
mutuo prime, videro pi vantaggioso in-
terrrompere il pagamento delle rate e com-
prare una casa a prezzo di occasione infe-
riore a quello che avrebbero pagato conti-
nuando col mutuo.
Il valore dei CDO croll stante il contempo-
raneo crollo dei prezzi delle case che invali-
d le ipoteche a garanzia. Le banche di in-
vestimento si trovarono in gravissima diffi-
colt e cos anche molti istituti di credito e
gestione risparmio sparsi in tutto il mondo.
Anche le compagnie di assicurazione non
furono in grado di indennizzare la marea di
CDO assicurati.
La prima banca di investimento a cadere fu
la pi piccola (Bear Stearns) che fu acqui-
stata a due dollari ad azione da Morgan
Stanley. Il governo americano aveva co-
munque garantito per i debiti della banca. Il
mercato non approv perch lo intese come
un salvataggio. Poi entr in crisi Lehman
Brothers ,il governo questa volta non in-
tervenne e la banca fall.
Fu linizio non solo per gli USA ma per tut-
to il mondo occidentale della crisi del siste-
ma bancario e delleconomia.
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10 FEBBRAIO
Foibe: Giorno del Ricordo
Sono passati quasi tredici anni da quel 16
marzo 2004 quando il Parlamenti approv
la legge che fissava il 10 febbraio come il
Giorno del Ricordo dopo che varie pro-
poste di legge presentate nel 1995, 1996, e
2000 si erano impantanate , a mio avviso
per non rompere equilibri politici che an-
cora risentivano di persistenti retaggi ide-
ologici
Allapprovazione della legge aderirono
tutte le formazioni politiche, ad eccezione
del partito dei comunisti italiani e di Ri-
fondazione comunista: sorprese, e non
poco, che alcuni mesi prima Fausto Berti-
notti con onest intellettuale ebbe a dire
che le foibe erano il frutto di uninudita
violenza perpetrato ai danni degli italiani
dai battaglioni dei titini.
Nella legge si stabilisce che la Repubbli-
ca riconosce il 10 Febbraio come giorno
del ricordo al fine di conservare e rinno-
vare la memoria della tragedia degli italia-
ni e di tutte le vittime delle foibe (cavit
dove vennero gettati - spesso ancora vivi
- migliaia di connazionali), di coloro che
hanno abbandonato quelle terre, istriani
fiumani dalmati per non vivere nel terrore
di fare la stessa fine dopo quanto era suc-
cesso nei 45 giorni di occupazione iugo-
slava di Trieste.
Istriani e dalmati doppiamente vittime di
una guerra sciagurata e poi dellodio raz-
ziale dei vincitori. Nel testo della legge si
specifica che nella giornata del ricordo sono
previste iniziative per diffondere la cono-
scenza di quei tragici eventi presso i giova-
ni delle scuole di ogni ordine e grado.
Ogni anno le massime cariche dello stato
presenziano alla cerimonia alla presenza
delle associazioni dei profughi istriani e
dalmati per commemorare le vittime di quei
fatti luttuosi.
Il Presidente Azeglio Ciampi ebbe a dire
che questi drammatici avvenimenti for-
mano parte integrante delle nostre vicen-
de nazionali e devono essere radicati nella
nostra memoria. Nel 2007, invece, il Presi-
dente Giorgio Napolitano disse che in quel
periodo si consum nel modo pi evidente
la disumana ferocia delle foibe, una delle
barbarie comprovate del secolo scorso.
Una pulizia etnica contro gli italiani che
continu pi tardi nella sanguinosa guer-
ra fratricida dei balcani, fra croati, serbi,
bosniaci, montenegrini etc.
In Italia per troppi anni gli avvenimenti in
Istria e Dalmazia sono stati sottaciuti: si
volle far credere che si era trattato di una
ritorsione iugoslava contro le violenze per-
petrate a danno delle etnie iugoslave dai
combattenti fascisti. Una ricostruzione
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
Attualit 5
storica troppo semplicistica (anche se non
si pu sottacere che nellinvasione del ter-
ritorio iugoslavo non sono mancati episodi
di guerra e di violenza). Questo in ogni caso
non pu giustificare leliminazione di per-
sone inermi, che con le responsabilit del
regime non avevano nulla a che vedere.
La mia una testimonianza diretta: il cugi-
no di mio padre (rimasto orfano) era vissu-
to in famiglia per diventare poi combatten-
te partigiano nelle file titine e di fede comu-
nista: a distanza di tempo si saputo che
era stato ucciso - forse anchegli infoibato -
semplicemente in quanto italiano.
Il calvario degli esuli in Italia cominciato
da subito, quando addirittura nella stazio-
ne di Bologna non si voleva che i treni tran-
sitassero n tantomeno che i profughi scen-
dessero: episodi di intolleranza diffuse a
cui non sfugg a Pisa neanche mio padre in
un ente parastatale a cui fu destinato.
A poco a poco lequazione profugo = fa-
scista cominci a diradarsi e la prevenzio-
ne ideologica venne meno
Di quei fatti esiste ancor oggi un pensiero
ed una valutazione negazionista, da parte
di alcune frange specie oltre confine (ma
non solo): in ogni caso in campi sempre
pi ristretti, in quanto la Storia ha fatto
finalmente il suo corso (forse non ancora
concluso).
Per chi volesse approfondire le sue cono-
scenze su questi fatti esiste una diffusa
letteratura che potrete facilmente trovare
su internet (giorno del ricordo)
Claudio Tonci
Profugo giuliano
 6 Attualit
SCUOLA
Meno studenti negli istituti cittadini
Solo lEnriques in aumento
di Mario Lorenzini
Per la prima volta i dati relativi alle iscri-
zioni per il prossimo anno scolastico ne-
gli istituti cittadini non sono ufficiali.
Anche in periferia il provvisorio ormai
un dato che dimostra come la scuola non
sia tanto buona.e allora prendiamo i dati
pubblicati dalla stampa cittadina e vedia-
mo che 845 sono le iscrizioni nei tre licei
(Classico 137, Cecioni 395, Enriques 313)
e 690 quelle negli istituti tecnici e profes-
sionali (Iti 350-Itc 125-Itn 74-Itg 16-ip 78-
Ipsia 47).
Calo demografico come afferma la respon-
sabile dellufficio scolastico provinciale
(ex provveditorato agli studi)?
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Da verificare. Teniamo presente che agli
istituti secondari cittadini affluiscono gli
studenti da San Vincenzo, Cecina, Rosi-
gnano e parte da Collesalvetti.
I dati ufficiosi fanno rilevare per quanto
riguarda i licei il calo del classico, il forte
recupero dellEnriques e la conseguente
flessione, modesta, del Cecioni.
Per quanto riguarda gli istituti tecnici e
professionali il calo del geometri e dellIp-
sia e per questo istituto perch non cerca-
re di istituire un indirizzo attinente alla
nautica cos florida a Livorno e lo abbia-
mo anche segnalato allassessore Cristi-
na Grieco in occasione del recente incon-
tro a il Centro.
E infine una constatazione: la lingua cine-
se si sta inserendo, dopo il Vespucci, an-
che allEnriques.
Gli studenti livornesi snobbano il Nau-
tico: cos titola il quotidiano cittadino Il
Tirreno.
Non da oggi bens dal 1997 quando scri-
vemmo, su quel quotidiano,cosi si ucci-
dono gli istituti nautici, e successivamen-
te attraverso un dossier ci rivolgemmo a
tutte le autorit competenti. Ricordo che
fu anche ventilata la fusione con quello
di Viareggio e con fatica si arriv alla fu-
sione con altri due istituti tecnici cittadi-
ni fusione ancora esistente.
Certo che la modifica dei corsi di studio
ha danneggiato lIstituto. Nel passato lin-
dirizzo capitani consentiva laccesso al-
lAccademia Navale oltre a comandare
una nave mercantile.
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Toscana Aeroporti:
Traffico passeggeri
sempre in crescita
Firenze, 2 marzo 2017 Dopo aver su-
perato per la prima volta i 7,5 milioni di
passeggeri nel 2016, Toscana Aeroporti
inizia lanno con un ennesimo record. No-
nostante le forti penalizzazioni operative
subite da Firenze a causa delle limitazio-
ni legate alla pista, la societ di gestione
degli scali aeroportuali di Firenze e Pisa
ha infatti chiuso i primi 2 mesi del 2017
con un incremento di traffico del 6,7%
rispetto allo stesso periodo dellanno pre-
cedente per un totale di oltre 850mila pas-
seggeri complessivamente transitati nei
due scali.
Particolarmente positivo lapporto dei voli
internazionali che rappresentano il 70,9%
del traffico totale.
Un avvio danno particolarmente inco-
raggiante per Toscana Aeroporti e per i
2 scali di Pisa e Firenze, che segnano
nuovamente i rispettivi record di passeg-
geri. Prosegue la crescita costante della
societ e i risultati del traffico interna-
zionale confermano il posizionamento di
Toscana Aeroporti come porta di acces-
so alle meraviglie della Toscana e delle
nostre citt darte ha affermato il Presi-
dente di Toscana Aeroporti S.p.A., Mar-
co Carrai.
Aeroporto Galileo Galilei di Pisa
In continuit con i positivi risultati regi-
strati nel 2016, laeroporto Galilei di Pisa
ha chiuso i primi 2 mesi dellanno con un
traffico passeggeri in crescita del 4,6%
rispetto allo stesso periodo del 2016, per
un totale di 548.478 passeggeri transitati.
I risultati si devono principalmente al po-
sitivo andamento del load factor dei voli
di linea, che al 28 febbraio 2017 si atte-
stato all81,5% segnando un aumento del
5,9%. In netta crescita anche il traffico
cargo che registra un +13,8% con 1,6
mila tonnellate di merce e posta trasporta-
te, grazie anche alle maggiori frequenze
operate da DHL.
La crescita dello scalo pisano stata trai-
nata in particolare dallaumento dellope-
rativit da parte di Ryanair, dalle nuove
rotte operate da easyJet su Ginevra, Ba-
silea, Amburgo e Manchester e dallap-
porto dei 2 nuovi voli extra UE inaugurati
nel 2016 a Doha, operato da Qatar Airways,
e Mosca, operato da Pobeda.
Cresce la quota dei voli internazionali che
rappresentano il 63,6% del traffico dello
scalo rispetto al 60,7% dei primi due mesi
del 2016.
Attualit 7
UN'ANALISI DELL'UFFICIO STUDI DELLA CAMERA DI COMMERCIO
La lentezza della ripresa
In crescita ma non abbastanza ... ancora nel limbo delle zero virgola. Questo in
sintesi il titolo che la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno ha
dato alla pubblicazione sullandamento delleconomia nel corso del 2016 e sulle
previsioni del 2017: lo studio stato illustrato nel corso di una conferenza stam-
pa tenutasi gioved 23 febbraio dal Presidente Riccardo Breda.
Il quadro di riferimento non eccezionale delleconomia livornese offre un quadro
in chiaro scuro che conferma la lentezza della ripresa dopo la grave crisi che
ha sostanzialmente bloccato lo sviluppo con gravi ripercussioni sulle situazioni
pi gracili e pi deboli quale sicuramente larea livornese.
In sostanza, ha dichiarato il Presidente Breda per tornare ai ritmi che caratterizza-
vano gli anni ante 2008 bisogner attendere una quindicina di anni.
La crisi che stiamo attraversando non solo di carattere economico ma anche
sociale: permane la paura del domani che impedisce, anche da un punto di
vista psicologico, una ripresa organica e sicura.
In effetti chi fa impresa oggi lo fa, salvo fenomeni avventuristi che durano lo
spazio di un mattino, con grande prudenza e con crescente discernimento.
Per il 2017, secondo lo studio serio e attento dellUfficio Studi della CCIAA della
Maremma e del Tirreno si prevede un incremento della ricchezza complessiva di
circa lo 0,7%: previsioni negative invece per quanto riguarda i livelli occupazio-
nali con un -2,8%: un dato preoccupante che conferma la decrescita di una
provincia che vede qualche luce soltanto nel comprensorio Rosignano-Cecina.
Vi una necessit sempre pi urgente di investimenti che invece latitano anche
per la mancanza di infrastrutture (basti pensare a quelle stradali) che si protrag-
gono ormai da quasi cinquanta anni senza che trovino una definitiva soluzione.
Le lobby da una parte, linconcludenza nella definizione dei progetti risolutivi
oltre al problema dei finanziamenti restano le cause principali di questo blocco
che sta assumendo aspetti e dimensioni devastanti.
Questo il giudizio che abbiamo tratto dallinteressante studio della CC.I.AA: la
speranza ha concluso il Presidente Breda resta ancora lo sviluppo delle infra-
strutture portuali: ma in che anno?
DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano
AREZZO LUCCA
San Giovanni Valdarno Gallicano
Montevarchi Antraccoli
Terranuova Bracciolini Altopascio
Loro Ciuffena Ponte alla Ciliegia
Viale Santa Margherita (AR)
.............................................
.............................................
SIENA PISTOIA
Abbadia san Salvatore Panicagliora
.............................................
Sovicille
............................................. LIVORNO
FIRENZE Via Cattaneo (LI)
Viale Guidoni (FI) * .............................................
San Polo (FI) PISA
Fucecchio MontecatiniVal di Cecina
* in ristrutturazione (Loc. La Bacchettona)
............................................. .............................................
 8 Cinguettare e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

@ Il prossimo 17 marzo ricorderemo il @ Giovani fuori, che fanno fatica a

compleanno della nostra Italia. 1861- stare a scuola: situazioni di disagio, di
2017: centocinquantasei anni dallUnit abbandono scolastico, di dispersione.
dItalia. Ancora tanto cammino da fare Che cosa fare? La scuola non dovrebbe
(insieme) per rendere il nostro paese mai perdere nessuno. Speriamo di poter
unito e competitivo! costruire una scuola accogliente, capa-
ce di ascoltare, di amare i propri giova-
@ I problemi sociali, economici e poli- ni. Aiutiamo gli insegnanti a saper legge-
tici hanno sempre caratterizzato i nostri re la complessit del presente, costruia-
secoli. Siamo passati da un secolo tra- mo reti di comunit capaci di dare ri-
gico, fatto di guerre, di milioni di morti sposte tempestive ai disagi delle perso-
ad un secolo (democratico) fondato sul- ne, giovani e adulti, insieme in questa
la tecnologia, sul consumo, incentrato normalit fragile e sottile, che ha bi-
sulla ricerca del benessere individuale,
della valorizzazione (ed esasperazione)
Cinguettare sogno impellente di solidit.

del tempo libero. Negli anni sessanta
avevamo il mito delle 3 M (mestiere,
macchina, moglie-marito). Oggi abbia-
mo il mito delle 3S (senza lavoro, soli-
separati, smartphone).
@ Un territorio diviene attrattivo per le
sue potenzialit naturali e infrastruttura-
li e per il clima che in esso si respira.
Un luogo bello non sufficiente se in
esso non vi sono anche persone credi-
bili capaci di accogliere potenziali in-
vestitori. Citt conflittuali, incapaci di
di Luca Lischi
programmazione, senza una visione,
prive di capacit di fornire risposte ce-
leri e puntuali rischiano di rimanere cit-
t chiuse e destinate al declino.
@ Sprecare la parola che domina que-
sto secolo. Spreco di cibo (tonnellate
di cibo gettate), spreco di talenti (gio-
vani che abbandonano la scuola e par-
cheggiati troppo a lungo in attesa di la-
vori che sono solo precari), spreco di
denaro (in aumento le persone che ten-
tano la fortuna con il gioco dazzardo),
spreco di tempo (il lavoro che manca e
lozio che consuma il tempo).
@ Trascorrere un pomeriggio in un luo-
go inconsueto: un carcere e incontrare
persone che hanno voglia di riscatto, di
rimettersi in cammino, attraverso la scrit-
tura. Un momento toccante, che ti por-
ta a riflettere sullimportanza della liber-
t, su quanto siano determinanti le rela-
zioni e le persone che hai incontrato,
conosciuto e amato. Il Premio letterario
nazionale Emanuele Casalini ha portato
un momento di ascolto nel carcere di
Pisa, dando valore alle persone che han-
no desiderato raccontare la loro vita, con
un breve racconto o una poesia. il
tempo asciugher le lacrime, i ricordi
chiusi in un angolo del cuore, non oscu-
reranno la voglia di vivere, lamore sta
allinizio e alla fine (Jessica).

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Livorno
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A proposito: le ultime
uscite del Sindaco
Nogarin
Leggiamo sul quotidiano locale: Nel 2021
sar abbattuto linceneritore, operante da
anni nellarea Picchianti (che, precisia-
mo noi, ha rappresentato un autentico toc-
casana per il grave problema dei rifiuti ur-
bani di Livorno. Al suo posto, sorger un
pratino cos ha trionfalmente dichiarato
il Sindaco di Livorno dimenticando per
che il suo mandato si concluder, auspi-
chiamo senza repliche, nel 2019!!!
A proposito! Sempre il taumaturgico Sin-
daco della citt dei Quattro Mori, in una
successiva dichiarazione a proposito del
nuovo stadio cos si espresso: vogliamo
uno stadio completamente nuovo: ma oc-
corrono 30 milioni di euro!
Ma vanno trovati !!.
Anche Livorno
ha avuto
la sua moltiplicazione!
Qualcosa di nuovo la Giunta Comunale.
guidata con grandi capacit manageriali dal
Sindaco Nogarin riesce a combinare.
Questa volta ha voluto imitare, addirittura,
nostro Signor Ges Cristo.
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Spigolature 79
Nei Vangeli si parla della moltiplicazione
dei pani da distribuire ad una
folla di discepoli che ascoltavano il Suo
verbo e moltiplicazione ci fu e tutti po-
Trump e Putin
terono sfamarsi in abbondanza.
Anche Livorno ha avuto la sua moltipli-
cazione: quella dei semafori miracolosa-
Trump e Putin stan bevendo
una vodka in osteria,
quattro chiacchiere tra amici
mente apparsi, un po dappertutto, nel trat-
to di strada della Via Aurelia, compreso
in perfetta sintonia.
tra lospedale ed il cimitero dei lupi. Conosciuti da Salvini,
Una scelta che ha fatto imbestialire tutti i spinto da curiosit,
livornesi al punto che perfino alcuni con- savvicina domandando:
siglieri comunali grillini ne hanno chiesto Cosa che ci fate qua?
la soppressione.
Trump si volta e gli risponde:
Hanno aggiunto, per, che la colpa dei
Siamo qui a progettare
funzionari del settore e non dellassesso-
il pretesto per linizio
re al ramo che ci dicono, sarebbe colui
duna guerra nucleare!
che ha proposto la passaerella volante
dalla Stazione Centrale alla Stazione Ma- Una guerra che coinvolga
rittima!!. tutti i popoli del mondo
dAsia, dAfrica e dEuropa,
Lexcursus da creare il finimondo!
della Vaccaro Figo! Ma com che inizia?
Costanza Vaccaro, dallUDC di Casini a Trump apre una cartina
dellIran. Qui ci si tira
Forza Italia, ora approdata alla Lega di
Salvini, accolta a braccia aperte. unatomica assassina.
Sono in attesa di notizie sulle prossime Ci sammazza i musulmani,
mosse: la Meloni e Storace sono in lite a milioni, trentasette,
per accoglierla. pi una bionda carrozzata
La fedelt non un optional. con due belle, enormi tette!
A proposito Io vorrei una spiegazione!
Una bionda carrozzata
di calcio choc! con due belle, enormi tette
Siamo rimasti sconcertati ed allibiti per o perch viene ammazzata?
quanto accaduto in quel di Pietrasanta
Trump si volta verso Putin
dove, durante una partita del torneo riser-
e, con aria soddisfatta,
vato ai tredicenni, i genitori sono trascesi
al punto tale che si sono esibiti in una
annuisce con la testa
rivogandogli una patta.
vergognosa rissa che ha sconvolto i pic-
coli calciatori, sorpresi, avviliti ed ango- Visto che aveo ragione
sciati, nel vedere i loro cari babbi darse- a inventar sto pateracchio?
le di santa ragione. Dammazzare i musulmani
Non sono necessari ulteriori commenti: vi a nessuno importa un cacchio!
solo da allargare le braccia trasecolati
ed avviliti nellosservare come questa Franco Biancani
societ civile si sta comportando.
Vieni alla CISL
troverai Cortesia, Competenza, Convenienza
 10 Livorno
Interessante dibattito a Il Centro con l'Ing. Ennio Trebino, Amministratore delegato di Asa
Le prospettive del servizio idrico
di Gianni Giovangiacomo
Nei locali del Circolo culturale Il Centro
stato illustrato il tema: Le prospettive
del servizio idrico, ne stato relatore
lIng. Ennio Trebino, Amministratore de-
legato di ASA, che ha ricevuto la tessera
di socio onorario da parte del presiden-
te del Circolo, Enrico Dello Sbarba. Il Vice
presidente, Cristiano Toncelli, ha presen-
tato Trebino come un valente professio-
nista, genovese, ben integrato nella real-
t livornese.
Nellaprire lincontro lIng. Trebino ha
detto di essersi trovato molto bene nella
nostra citt e di voler concludere qui la
sua vita lavorativa.
La prospettiva di ASA come distributrice
di gas - ha iniziato - quella di partecipare
ad una prossima gara che prevede la ge-
stione per la durata di dodici anni. Si trat-
ta della gestione di rete disgiunta dal gas
in quanto tale che prevede la presenza di
Toscana Energia e di Due Rete Gas.
Riteniamo che questanno - ha continua-
to - la gara si possa concludere e per
questo abbiamo portato in Comune la
nostra documentazione e il nostro pro-
getto per la costituzione della base
dasta. Gira per la voce che ci possa
essere la possibilit di una dilazione per
un ulteriore anno, ma ci auguriamo che
questo non accada perch sarebbe tutto
da rifare. La prospettiva di ASA dun-
que quella di partecipare a questa gara
che prevede limporto di 35 milioni di
euro per lerogazione del gas.
Per quanto riguarda lacqua - ha preci-
sato il relatore - nel 2004 lASA era tecni-
camente fallita, abbiamo provveduto a
diminuire i costi, da 24 aziende parteci-
pate siamo passati a 4, questo ci ha con-
sentito di risparmiare, abbiamo per ven-
duto ASA Trade per sostenere il finanzia-
mento e ne abbiamo ricavato 30 milioni
di euro. In pratica abbiamo poi fatto 120
milioni di Euro di investimenti con laiu-
to di quelli stanziati dagli enti pubblici
che hanno cos consentito labbattimen-
to dellarsenico in Val di Cornia a al po-
tenziamento delle attivit allIsola dEl-
ba con il depuratore.
Riguardo allefficienza - ha aggiunto
lIng. Trebino - in questi ultimi anni ab-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
biamo diminuito il
personale di 120 uni-
t, tenuto conto che ci
troviamo ad operare
in un territorio non
fortunato a causa
della mancanza ende-
mica dellacqua. Stia-
mo per facendo un
piano per nuove as-
sunzioni che dovreb-
bero essere una ven-
tina nel giro di due
anni e mezzo, alcune
di queste da inserire
nel volterrano e in L'Ing. Ennio Trebino, Amministratore delegato di Asa, con il nostro
Val di Cornia. Il nuo- Enrico Dello Sbarba.
vo piano industriale
dellASA prevede 65 milioni di euro da qua per i cittadini. Riguardo ai costi del-
investire sullidrico e dobbiamo anche lacqua su di essi incidono i costi per il per-
tener conto di superare il procedimento sonale, che per quanto riguarda la Tosca-
di infrazione che abbiamo in corso da na sono pi alti che in altre Regioni, inci-
parte delle normative europee, cos come dono i costi per i nuovi investimenti, quelli
dobbiamo privilegiare il potenziamento per lenergia elettrica, per i depuratori, per
degli impianti di depurazione. Si sono lo smaltimento dei fanghi, purtroppo i costi
poi susseguiti i numerosi interventi del elevati di Volterra incidono sulle bollette
pubblico che hanno sottolineato: gli im- dei cittadini livornesi.
pedimenti burocratici, la parcellizzazio- Per quanto riguarda le perdite della rete,
ne dovute alle aziende private, gli enti lIng. Trebino ha auspicato la necessit di
pubblici (i Comuni) che non sono in gra- un piano nazionale che sia in grado di inte-
do di sopperire ai finanziamenti, le per- grare lintervento del settore pubblico con
dite dacqua dalla rete, i costi dellac- quello privato.
SE NE PARLATO A IL CENTRO CON IL DOTT. ENRICO BIANCHI
Ospedale, quale futuro?
Quello che ci preoccupa il silenzio
di Gianni Giovangiacomo
assordante dellAmministrazione comu-
nale perch del problema dellospeda-
Il dottor Enrico Bianchi (nel riquadro), le non ne parla pi.
gi Presidente del Con- Prendendo la parola Enrico Bianchi ha
siglio comunale della ricordato che nella met degli anni 30,
scorsa legislatura e at- quando lospedale venne realizzato, era
tualmente Vice presi- senzaltro allavanguardia per quel tem-
dente dellAgenzia Re- po, ora la situazione radicalmente cam-
gionale per la Sanit, biata per una costruzione che mostra
stato ospite del Circolo tutta la sua vetust. Tra le tante man-
Il Centro, chiamato a canze il relatore ha sottolineato quella
parlare sul tema: Ospe- dei bagni, due, in reparti dove sono uti-
dale di Livorno, quale futuro?. Intro- lizzati da sessanta degenti, ci sono poi
ducendo lincontro il Presidente del Cir- vincoli delle Belle Arti per cui non si pos
colo, Enrico Dello Sbarba, ha detto: segue a pag. 11
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Livorno 11

da pag. 10
Dopo il Congresso provinciale svoltosi all'Hotel Palazzo
sono modificare le finestre delle faccia-
te troppo alte per i nuovi parametri, ci
dovrebbe essere laria condizionata ma
non c, si spendono dieci milioni di
Carmelo Triglia confermato
euro lanno per la manutenzione di una
costruzione ormai obsoleta.
C lintenzione - ha continuato Bian-
alla guida di Cisl Pensionati
chi - a fare delle Case per la salute
gestite da medici di famiglia e da spe-
cialisti: nei pressi dellambulatorio, in
Via del Mare e a Fiorentina, ma non
sembra che questa possa essere la so-
luzione pi felice perch si vengono
ad escludere molte zone della citt e
non sembrano adatte per una citt
grande come Livorno. Anche la ristrut-
turazione di un padiglione per volta,
come si sta facendo, non certamente
la risoluzione migliore.
Allora? Un ospedale nuovo ci vuole,
una citt come Livorno ha diritto ad un
ospedale funzionante! Il relatore ha
messo in evidenza che il referendum
aveva stabilito che il nuovo ospedale
non doveva essere fatto a Montenero,
ma che comunque cera la necessit di Carmelo Triglia (nella foto durante una manifestazione della Cisl Pen-
farlo. Inoltre ancora in atto una deli- sionati Livorno) stato confermato alla guida del sindacato pensio-
bera comunale che istituiva la creazio- nati Fnp-Cisl: stato rieletto nel 18 congresso territoriale che si
ne del nuovo ospedale, delibera che non svolto nei giorni scorsi al Grand Hotel Palazzo. La segreteria risulta
stata abrogata dallattuale Ammini- formata da Roberta Pagni e Franco Parri.
strazione che ha ancora due anni prima Erano presenti 70 delegati di tutta la provincia, pi 30 invitati. A nome
di terminare il proprio mandato, ma che della segreteria, il segretario uscente Carmelo Triglia ha enunciato
non ha intenzione di muovere un dito. la relazione che ha toccato numerosi punti: politica internazionale e
Nel frattempo sono maturati costi di locale, problemi sociali e organizzativi, con attenzione alle proble-
progettazione ed altri oneri, quindi in matiche interne.
caso di abrogazione qualcuno si do- Hanno portato i saluti Lorenzo Bacci (sindaco di Collesalvetti), Luca
vr prendere la briga di pagare questi Lischi (in rappresentanza dellassessore regionale Cristina Grieco),
costi. Pietro Caruso (capogruppo Pd in Comune), Marco Cannito (capo-
Si sono poi susseguiti molti interventi, gruppo in Comune per Citt Diversa), oltre a Enrico Pedini per la
degno di nota quello di Massimo Bian- Spi-Cgil e Roberto Vivaldi per la Uilp-Uil.
chi, per molti anni consigliere comuna-
le, che ha detto: Ci dovremmo inter-
rogare sui limiti delle esperienze pas-
sate, i localismi contano, Pisa ne un
esempio positivo, questo non succes-
so a Livorno!.

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 12 Livorno
A proposito della bretella che collega direttamente la Darsena Toscana alla linea FS Tirrenica
Il porto di Livorno vittima dei pisani
(Non un titolo del Vernacoliere!)
di Marcello Faralli
E stato inaugurata, in pompa magna, il
19 dicembre, presenti il ministro delle in-
frastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio,
il presidente della Regione Toscana Enri-
co Rossi, lamministratore di Rfi Mario
Gentili, il commissario della Port Autority
Giuliano Gallanti, la bretella, che colle-
ga direttamente la Darsena Toscana alla
linea FS Tirrenica. Una nuova infrastrut-
tura che migliora la competitivit del por-
to di Livorno, un unicum nel Mediterra-
neo. Un fascio di binari che partendo dalla
nuova stazione FS-Livorno Darsena, cor-
rono paralleli allo Scolmatore dellArno fino
allinnesto con la ferrovia Genova-Roma,
la direttissima appunto. Sono tre chilome-
tri costati 40 milioni ((20 Regione, 13 Fon-
di europei, 7 derivanti dallaccordo tra il
ministero delle Infrastrutture e Rfi) che, eli-
minando lintoppo della stazione di Calam-
brone, dovrebbero far volare la Darsena
Toscana. Fino ad oggi, senza considerare i
tempi di trasbordo dei container e della
composizione dei convogli, occorrevano 40
minuti per percorrere gli stessi 3 chilometri
tra D.T e Calambrone ad una velocit poco
superiore al passo svelto di una persona.
Con questa nuova infrastruttura i convo-
gli di container lunghi fino a 700 metri,
composti lato banchina, potranno raggiun-
gere direttamente lo scambio con la diret-
tissima in pochi minuti.
Tutto bene, sembrerebbe! Ma non cos.
Lagibilit di questa bretella subordinata
allapertura del ponte ferroviario sul cana-
le dei Navicelli, che assicura il collegamento
tra la Darsena di Pisa e il mare. Nellarco
delle 24 ore, ben 18 sono riservate al tran-
sito di barche, barchette, yacht e natanti
vari e solo le restanti 6 (due finestre gior-
naliere) al collegamento veloce tra D.T e
direttissima FS. E un paradosso al quale
auspicabile si possa rimediare presto per
trarre il massimo risultato dallingente in-
vestimento, senza sacrificare gli interessi
di Pisa.
E non finita qui. I pisani ci stanno facen-
do un altro bel regalo. Lungo lo scolmato-
re dellArno ci sono le cosiddette porte
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
vinciane atte a regolare il deflusso delle
acque e che dovrebbero stare normal-
mente chiuse.
Ma le chiavi sono in mano ai pisani -
nonostante le porte siano in territorio li-
vornese - che le tengono normalmente
aperte, nonostante accordi che preve-
dono di ridurne al minimo lapertura. I fan-
ghi trasportati dalla corrente vanno a de-
positarsi, senza soluzione di continuit,
in mare proprio in D.T., dove un recente
dragaggio, costato ben 40 milioni (quanti
per la bretella), ha portato i fondali a meno
13 metri, pure insufficienti per il pescag-
gio delle grandi navi portacontainer. Il fe-
nomeno dellinsabbiamento della darse-
na era gi stato monitorato in passato e
comunque, anche a vista docchio faci-
le notare un nastro giallastro, limaccioso
che dallo Scolmatore, passando per il
Canale dei Navicelli, vira verso la D.T. Se
comprensibile che Pisa voglia tutelare
lo sbocco al mare per le sue attivit in
D.P. e lungo il canale dei Navicelli non lo
affatto penalizzare una struttura presen-
tata come elemento chiave del rilancio del
Porto di Livorno.
Pisani a parte, un inserto di Repubblica,
Album, uscito in contemporanea alla
inaugurazione della bretella che ha come
sottotitolo, La rinascita di Livorno apre
a notevoli prospettive di sviluppo. Il pri-
mo passo la nomina, dopo una lunga
attesa, del nuovo Presidente della Port
Autority nella persona delling. Stefano
Corsini, alto funzionario del ministero del-
le Infrastrutture e Trasporti.
Un accenno alla ripresa si gi visto nel
corso di questo anno con una incremen-
to complessivo dei traffici del 3,6% con
una punta del 26% dei passeggeri dicui il
18,6% di croceristi, dopo un preoccupan-
te calo negli anni precedenti.
Ma in ballo ci sono accordi internazionali
e la costruzione di imponenti infrastrut-
ture di cui la Piattaforma Europa la chia-
ve di volta. Con lapprovazione, dopo 62
anni, del nuovo Piano regolatore del por-
to si possono offrire agli armatori e agli
operatori internazionali del settore certez-
ze per lo sviluppo di traffici ad oggi im-
possibili. Le navi portacontainer sono
passate, negli ultimi dieci anni, da una ca-
pacit di trasporto di 14 mila teu a 20 mila
e il porto di Livorno pu ricevere navi fino
a 7.100 teu. Solo con labbassamento dei
fondali a meno 16 metri si potr gi recu-
perare una parte del naviglio pesante che
attualmente circola nei mari del mondo,
per non trovarci agonizzanti allentrata in
funzione (tra dieci anni?) della Piattafor-
ma Europa.
Un altro traffico che potr essere svilup-
pato, per il quale esistono gi accordi con
lAutoridad Portuaria di Santa Cruz del
Tenerife, quello delle cosiddette auto-
strade del mare (trasporto di container su
Tir). Con larmonizzazione delle procedu-
re doganali e progetti condivisi a livello
segue a pag. 13
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
da pag, 12
comunitario il porto di Livorno potrebbe
diventare anche testa di ponte per i traffici
commerciali con il West Africa
Senza abbassare lo sguardo sulla le po-
tenzialit competitive che offre linterland:
linterporto Amerigo Vespucci.
Le FS hanno confermato che nel 2017 do-
vrebbe partire lappalto per la costruzione
dello scavalco dellenorme fascio di bi-
nari della stazione del Calambrone: una
struttura fondamentale per il collegamen-
to diretto tra il porto e linterporto.
Ora che la Societ sembra avere avviato a
soluzione la ristrutturazione del debito, an-
che attraverso la dismissione di asset non
strategici, si resa disponibile a contribui-
re per la met del costo stimato in 16/17
milioni di euro. Laltra met a carico delle
Ferrovie. Questopera garantirebbe un pi
efficace sviluppo del Porto e del comples-
so delle attivit che gli ruotano attorno e
trasformare lInterporto in un polmone ope-
rativo, un centro logistico efficiente al ser-
vizio dei mercati del Centro e Nord Europa.
Il Porto certamente il polo trainante del-
leconomia livornese, e lo diventer anco-
ra di pi con la realizzazione (nellarco di
7/8 anni) della Piattaforma Europa, per la
quale c gi un accordo tra Governo e
Regione (e un investimento da 560 milio-
ni).
Ma il rilancio e lo sviluppo delleconomia
(del capoluogo, Collesalvetti, Rosignano
M.o) passa anche attraverso interventi di
imprese del territorio, per i quali sono stati
messi disposizione 200 milioni di euro. Tra
il 6 febbraio e il 7 marzo possono essere
presentate le proposte sulla base di 71 pro-
getti possibili in campo turistico e mani-
fatturiero.
C in campo, infine, la valorizzazione del-
lex centrale elettrica dismessa. LEnel ha
affidato a Nomisma lincarico di pilotare
loperazione per la vendita di 20 ex centrali
tra cui quella del marzocco. Lipotesi pi
accreditata sembra quella di inserirvi un
centro ricerca C gi un centro elabora-
zione dati) , ma gli appetiti virano anche
verso la messa a profitto con linsedia-
mento di un centro commerciale. Un al-
tro!!!
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Livorno 13
Ma quali campagne
denigratorie contro
il Sindaco Nogarin?
(Marcello Faralli) - Il trionfalismo con cui Grillo si appropriato della presunta
vittoria di Nogarin sulla tormentata vicenda A.AM.P.S. stata subito gelato dal
sondaggio del Sole 24 Ore sui sindaci dei 104 capoluoghi di provincia del nostro
paese: 94, con la perdita di oltre 5 punti rispetto alla percentuale dei voti raccolta
al ballottaggio. Qui a Livorno lo sappiamo bene che la vicenda non affatto termi-
nata: siamo appena allinizio, alla semplice ammissione, da parte del tribunale, al
concordato preventivo in continuit, con laccettazione dalla maggior parte dei
creditori della proposta transattiva per i crediti pregressi. Quanto al risanamento
c da attendere lattuazione del relativo piano quinquennale, prima di poterlo
considerare tale. E ancora: dovr essere verificato il conferimento in ReteAmbiente
e la compatibilit o meno con il business plan della stessa. Comunque lintera
operazione non sar certo indolore, non solo per le aziende creditrici (si sta parlan-
do dellottanta percento del pregresso e il futuro tutto da vedere), ma anche per
lutenza che, verosimilmente, subir un incremento delle tariffe.
Vicenda A.AM.P.S. a parte, quali sarebbero le ignobili campagne (denigratorie)
contro il Sindaco cui fa riferimento il cittadino Di Maio? Qui, a met mandato,
non si vede niente di concreto. Solo propaganda. A dire il vero qualcosa si visto:
rotatorie e semafori. E, presto, anche centri commerciali. Dopo lok alla Esselunga
nella ex Fiat, di questi giorni la notizia che, al posto delle Elettroforniture Marini,
sul viale Ippolito Nievo, nascer un nuovo supermercato della LIDL.
E cos, in ununica strada, il tratto cittadino della vecchia Aurelia, dal Grillo a
Barriera Garibaldi, se ne conteranno, compresi due discount e il Pam di via Cappo-
ni, ben sei. Pi supermercati che bocche da sfamare, in mezzo a una crisi che
costringe molti alla fame!
Per il resto niente di nuovo, o semplici annunci. Dopo lo stop al nuovo ospedale
nessun progetto alternativo di fattibilit stato avanzato. Senzatetto occupano,
abusivamente, ancora quindici immobili cittadini, compreso il grattacielo della Ci-
gna che andr allasta, deserta per lennesima volta, per presenza abusiva di nume-
rose famiglie al suo interno. La promessa, fatta in unintervista estiva al Corriere
della Sera, che avrebbe risolto il problema abitativo questo attende ancora, se non
la definitiva soluzione, almeno lavvio. Alla ricostruita Dogana DAcqua, con i
fondi europei, non stata ancora data una destinazione. Il reddito di cittadinanza,
tanto sbandierato, stato concesso (pare) a 100 famiglie. Il piano della sosta e
della mobilit stenta decollare per le vibrate proteste dei cittadini interessati.
Tutte le volte che il Sindaco ha loccasione di confrontarsi con la stampa (vedi
conferenza di fine danno, intervista a la Repubblica (cronaca di Firenze), rifugge
dalle domande riguardanti i problemi concreti irrisolti e continua ha recitare il suo
mantra: Sono qui per risolvere i problemi, non per cercare il consenso. E poi il
rammarico di: Non aver passato, finora, abbastanza tempo in mezzo alla gente. Ma
recuperer. Il tempo, pi che in mezzo alla gente, sarebbe bene lo spendesse a
dare soluzione ai problemi, tutti ben noti, che la assillano.
SOCIET COOPERATIVA
Via del Mondiglio 18, loc. Le Morelline
ROSIGNANO SOLVAY
 14 Livorno
Semaforo rosso!
Qualcuno si sar chiesto quale fine abbia-
no fatto i semafori fatti fuori dalla nasci-
ta delle rotatorie in zona porto.
Forse esiste un cimitero dei semafori dove,
come gli elefanti, vanno a morire i vecchi
semafori con le luci mestamente spente?
La risposta la troviamo percorrendo il trat-
to cittadino della via Aurelia e strade limi-
trofe. Sono l, tutti l, opportunamente ri-
verniciati e ripuliti a lampeggiare allegra-
mente in segno di nuova vita.
Conosciamo tutti la passione per il riciclo del
nostro sindaco, poteva forse gettare tanto
materiale? Non si spiega altrimenti il prolifera-
re di tanti segnalatori luminosi in una zona
certamente trafficata ma che non presentava
difficolt di traffico difformi da tante altre no-
stre strade. Queste difficolt in compenso si
stanno manifestando adesso!
Ora intendiamoci il problema non sono i
troppi semafori, questo si risolve facilmen-
te con qualche attesa e qualche impreca-
zione; magari i problemi di questa citt si
riducessero al numero eccessivo dei se-
mafori! E non neppure il traffico, anche
se spesso caotico, mal gestito, tanto da
far pensare che ogni provvedimento sia
unoccasione per incrementare il numero
delle multe. Il Problema, con la P maiusco-
la, fondamentale e fondante di tutti gli al-
tri sottoproblemi, disagi, negativit che
non esiste un progetto vero e praticabile
per il futuro immediato di Livorno, e nep-
pure un sogno, unidea per il futuro.
Come sar la Livorno nel 2030? Quali sa-
ranno le basi economiche, la capacita di
attrarre investimenti e produrre reddito,
ANACI Sezione di Livorno
Via Puini 97 Int. 35 - Livorno
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
di Franco Spugnesi
quali condizioni
economiche e so-
ciali troveranno i
nostri figli e nipoti?
Limmobilismo
dellamministra-
zione Nogarin si
sta sommando
alla scarsa dinami-
cit del suo prede-
cessore e alla si-
tuazione di crisi di
tutto il paese. Uno dei nuovi imnpianti semaforici sull'Aurelia, quello tra v.le Ippolito Nievo
Mancano capaci- e via Emilio Zola.
t e idee per pro-
gettare il futuro assetto. Non solo que- mangiare ai piccoli livornesi quando non po-
stAmministrazione non ha prodotto il tranno pi contare sulle pingui pensioni re-
Nuovocome prometteva, ma ha affos- tributive dei nonni (che rappresentano il 30%
sato quanto, a fatica, aveva messo in cam- dei redditi livornesi) e che inevitabilmente
po il secondo Cosimi. Che fine hanno fat- andranno estinguendosi sostituite da quel-
to gli studi preparatori per il nuovo pia- le contributive di assai minore importo.
no regolatore, disperso insieme al nuovo Domande senza una risposta (o forse trop-
ospedale che non si fa ad Antignano (ma po ovvia), ma che evidentemente non tor-
neppure altrove) senza dirlo? Aspettia- mentano il nostro sindaco Nogarin ben pi
mo ancora i piani che utilizzano i fondi occupato a crearsi una fama dinfallibile
ricevuti dellaccordo di programma per amministratore nel campo (davvero mode-
reindustrializzazione. Aspettiamo di sape- sto) dei personaggi a cinque stelle, in vi-
re quali investimenti sosterranno la sban- sta delle prossime elezioni nazionali.
dierata svolta a favore dellindustria del Cos appare colui che pratica il reddito di
turismo. Aspettiamo che siano finalmente cittadinanza che corregge i misfatti dei dia-
utilizzati gli immobili costruiti con i contri- bolici compagni del PD nella gestione del-
buti Piuss (ma anche con i soldi dei livorne- lAamps risanandola, (con i soldi dei forni-
si) Dogana dacqua e Scoglio della Regina tori e degli utenti); che esulta per la riduzio-
strutture che devono attirare cervelli e cul- ne di 1 (uno) euro nelle tariffe TARI e ades-
tura, vorremmo anche sapere che fine ha fat- so probabilmente metter in curriculum an-
to il museo della Citt, destinato ai Bottini che la proliferazione dei semafori
dellolio ristrutturati due anni fa allo scopo. Un vero, unico, gigantesco semaforo ros-
Queste e probabilmente molte altre sono so diamolo al nostro sindaco ed alla sua
le risorse che in futuro daranno da Amministrazione!
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
qui
Diocesi di Fabio Figara
Alma Maris,
la nuova struttura
della Diocesi
Una nuova Casa, a Capraia Isola, per
Campi Scuola e Ritiri, aperta tutto lan-
no, a disposizione di Gruppi parrocchia-
li ed associativi
Capraia, una delle sette isole meraviglio-
se che compongono lArcipelago tosca-
no, oggi Ente nazionale per la tutela di
questo immenso e importante patrimonio
naturale e storico. Terza isola dellArci-
pelago, dopo aver conosciuto la presen-
za romana - con un nucleo residenziale
e aver sofferto le incursioni dei pirati sara-
ceni e turchi che infestavano le coste tir-
reniche, dal XVI secolo diventa terra dei
Genovesi del Banco di San Giorgio. Dive-
nuta successivamente colonia penale agri-
cola dal XIX secolo fino al 1986, oggi un
Comune di circa 300 abitanti.
Dopo un anno di lavoro, di studio, di fati-
che, quale miglior riposo di un periodo di
pace, immersi nella natura, godendo del
mare e del sole che solo unisola come
Capraia pu offrire?
E cos, dopo il successo della casa per
campi scuola e ritiri spirituali Alma Pa-
cis di Livorno, struttura sempre molto ri-
chiesta e che vedr lo svolgersi di nume-
rose iniziative durante lanno, nata la
Casa Alma Maris dellIsola di Capra-
ia, un progetto che ha visto il reimpiego
dellantica canonica parrocchiale, comple-
Livorno 15
tamente ristrutturata e adattata, e che pu
oggi ospitare una ventina di persone.
La casa di propriet della Diocesi di Li-
vorno, messa a disposizione per lacco-
glienza di gruppi a fini educativi e in com-
pleta autogestione, senza scopo di lucro,
adeguata per ogni esigenza pur mantenen-
do uno stile essenziale, e aperta tutto lan-
no.
Un ambiente adatto s al riposo, ma anche
alla preghiera, alla vita comune, alla risco-
perta dei valori, per ritrovare s stessi e il
proprio rapporto con Dio, dimenticando lo
stress della vita quotidiana, cullati dal fran-
gersi delle onde del mare, percorrendo sen-
tieri, scoprendo localit e godendo delle
meraviglie della natura.
Per prenotazioni ed informazioni la Diocesi
ha predisposto il nuovo sito
www.almamaris.it.
Isola di Capraia
 16 Rosignano
Delinquenti comuni hanno distrutto gli interni della benevola Associazione
Vergognoso attacco distruttivo
alla Sorgente del Villaggio
Ormai di fronte all'ultimo misfatto dei gio-
vani delinquenti che a Rosignano Maritti-
mo, nelle loro lugubri notti, hanno voluto
"divertirsi" nel loro parossistico modo di
vivere la loro "misera esistenza" fracassan-
do, rompendo, distruggendo gli interni della
sede dell'Associazione Sorgente del Villag-
gio la cui sede si trova appunto a Rosigna-
no M. presso l'Istituto Don Bosco in Via
Gramsci, ci sentiamo avviliti.
In piazza della Vittoria a Castiglioncello
sparito anche
il bancomat
La prevista ed annunciata chiusura della filiale
del Monte dei Paschi a Castiglioncello porter
con se anche la inevitabile chiusura del banco-
mat, l'unico presente nel centro: quello succes-
sivo si trova a in prossimit della stazione fer-
roviaria ed a Portovecchio presso l'Ufficio Po-
stale.
La notizia ha portato " sgomento e preoccupa-
zione" presso tutti gli operatori turistici e com-
merciali della cosiddetta Perla del Tirreno per-
ch viene "eliminato" bruscamente un servizio
divenuto essenziale e prioritario per tutti.
Da qui l'iniziativa partita dal Ccn, alla cui pre-
sidenza si trova la dinamica ed esclusiva Vania
Guidi, che ha iniziato una raccolta di firme per
debellare questa ulteriore "iattura"che toglie-
rebbe al centro di Castiglioncello anche questa
opportunit.
Non sappiamo se la lodevole iniziativa trover
riscontri positivi, certamente ci auguriamo che
per evitare questo ulteriore "schiaffo" siano as-
sunte iniziative da parte anche dell'Ammini-
strazione Comunale perch venga assicurata,
al di l, della chiusura della filiale, la continuit
di un servizio essenziale.
Anche noi de Il Centro abbiamo voluto aggiun-
gere all'iniziativa assunta dal Cnn la nostre voce
perch il messaggio venga accolto.
CHIUSO IL MARTED
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I "valorosi ragazzi" avevano gi provato
in precedenza ma, probabilmente, erano
privi di adeguate attrezzature, se le sono
procurate e sono ritornati portando a com-
pimento la "loro infamia".
L'aspetto pi strano di tutta questa scon-
certante vicenda che non hanno portato
via niente, hanno solo fracassato quello
che hanno trovato.
Ma non vogliamo soffermarci sulla dina-
mica dello "scempio" ma solo mettere in
evidenza la "degenerazione sociale e mo-
rale" che sta caratterizzando una larga fet-
ta di giovani di questa decadente stagio-
ne che sta registrando pagine sempre pi
degradanti di una societ che offre esem-
pi mortificanti dove la scala dei valori, un
po' in tutti i campi sta rapidamente eclis-
sandosi.
Ci d ancora la forza di resistere la gran-
dezza di figure di elevatissima pregnanza
morale come quella della signora Rossella
Conforti, presidente dell'Associazione
Sorgente del Villaggio a cui trasmettiamo
la nostra pi convinta solidariet ed il plau-
so per la grande azione sociale che sta
conducendo da anni.
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Discarica
Scapigliato
Nel corso di un'assemblea pubblica tenuta-
si nei giorni scorsi a Rosignano Solvay, l'Am-
ministratore Unico di Rit (Rosignano im-
pianti e tecnologia) e Rea impianti, l'ammi-
nistratore unico Alessandro Giari ha annun-
ciato la riapertura del primo lotto della di-
scarica, esattamente quella sul versante della
via Emilia, un'operazione che consentir il
recupero ed il trattamento di tutti quei ma-
teriali che, in quanto non degradabili, sono
rimasti intatti. Un progetto da 50 milioni di
euro che ha l'ambizioso traguardo di tra-
sformare l'area della discarica nella "fabbri-
ca del futuro", in sostanza il rifiuto sar
recuperato ed immesso sul mercato.
Allo stato dei fatti ha aggiunto Giari non
esiste alcun progetto ma l'obiettivo sarebbe
quello di riaprire il primo lotto ed avviare il
trattamento dei materiali dopo la loro iner-
tizzazione. Un progetto che da un lato var-
rebbe come bonifica e dall'altro consenti-
rebbe a Reaimpianti di liberare spazi dove
accumulare rifiuti.
La proposta stata bocciata dai rappresen-
tanti del Comitato di tutela delle colline pi-
sane-livornesi che hanno confermato la loro
assoluta contrariet. E' ovvio che su un tema
di cos rilevante importanza dovr aprirsi
un confronto, possibilmente privo di que-
gli aspetti oltranzisti che sono "il seme" di
questi comitati di protesta. Ed proprio
quello che il Centro si augura.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Montecatini Val di Cecina 17

La criticit maggiore presente sulla S.P. 32 a causa di importanti fenomeni franosi

Montecatini Val di Cecina

rischia lisolamento viario
di Sandro Cerri

Il problema della viabilit in Alta Val di

Cecina un problema concreto, reale, che
preoccupa e danneggia i cittadini di que-
sto territorio.
Sono anni ormai che gli interventi risolu-
tivi e strutturali si sono ridotti al minimo,
ed in certe zone non vengono pi effet-
tuati. Ci si limita a mettere in loco la se-
gnaletica, a fare sensi unici alternati e, al-
loccorrenza, a chiudere le strade. Questo
problema riguarda soprattutto le strade
provinciali, che rappresentano la maggio-
ranza delle strade che compongono la rete
viaria principale di questi territori.
La pseudo riforma delle Province ha por-
tato a mantenere comunque in carico alle
stesse ambiti di competenza importanti, Un movimento franoso sulla S.P. 32.
come la viabilit, senza per assegnare le
chiesta di intervento urgente, paventan- tato, nel suo sollecito, la necessit e lur-
dovute risorse, ed i risultati sono quelli
do il rischio concreto di isolamento del genza di un intervento risolutivo, in quan-
sotto gli occhi di tutti.
paese di Montecatini, alla Provincia di to vi oggettivamente un peggioramento
Anche il territorio di Montecatini Val di
Pisa, al Genio Civile di Pisa/Livorno/Luc- della situazione, soprattutto alla frana di
Cecina non purtroppo immune da que-
ca, al Prefetto di Pisa, allAutorit di Ba- Fontemigliari, ma anche presso linter-
sto problema serio che mette a serio ri-
cino del Fiume Arno, al Presidente della sezione con la Via della Miniera dove la
schio la viabilit di accesso al paese mi-
Regione Toscana Enrico Rossi, ai Consi- situazione sempre pi critica, con il con-
nerario. La criticit maggiore presente
glieri Regionali Andrea Pieroni, Alessan- seguente rischio concreto di isolamento
sulla S.P. 32, di competenza della Provin-
dra Nardini e Antonio Mazzeo. dellabitato di Montecatini.
cia di Pisa, in varie parti del suo tracciato,
A seguito della richiesta del Comune di Dal Palazzo Comunale ritengono che, con-
ma soprattutto in due punti strategici dove
Montecatini, e grazie anche allinteres- siderando la probabile impossibilit di una
sono presenti fenomeni franosi importanti,
samento del Prefetto, e dei suoi pi stret- immediata disponibilit di tutte le risorse
in Localit Fontemigliari e allinterse-
ti collaboratori, sono stati effettuati so- necessarie, sarebbe opportuno effettuare
zione con la Via della Miniera.
pralluoghi sui due punti critici da parte interventi tampone urgenti, intanto per
A questo proposito lAmministrazione
dei Vigili del Fuoco di Pisa, personale impedire il peggioramento della situazio-
Comunale ha nuovamente sollecitato in-
della Unione Montana e del Comune, e ne, e contemporaneamente fare la proget-
terventi risolutivi del problema pi volte
successivamente anche da personale tec- tazione e contestuale ricerca delle risorse
segnalato ufficialmente alle Autorit com-
nico della Provincia di Pisa. necessarie per un intervento definitivo e
petenti.
Il Comune di Montecatini ha rappresen- risolutivo dei due fenomeni franosi.
E stata infatti effettuata una ulteriore ri-
In un comunicato stampa del Comune, vie-
ne dichiarato che lAmministrazione Co-
munale di Montecatini ed i Cittadini non
CAF, via Cecconi 40 - Tel. 0586/811809 - Livorno posso pi tollerare una situazione simile e
pretendono interventi risolutivi per que-
Patronato, via degli Apostoli 5 - Tel. 800740044 - Livorno ste due criticit importanti, che potrebbe-
e ro portare alla sciagurata ipotesi di isola-
sport, tempo libero, volontariato mento viario del Paese di Montecatini, e
che la Giunta Comunale continuer a porre
assistenza, consulenza, sostegno forte attenzione a questa problematica e a
seguire direttamente liter che finalmente
Acli Service Srl
Via Cecconi 40 ai lavoratori, ai giovani, sembra avviato e che dovr comunque por-
Livorno ai migranti, alle famiglie tare alla soluzione di questo grave proble-
ma di viabilit e di sicurezza che minaccia il
Paese di Montecatini Val di Cecina.
18 Cultura
IN UN RECENTE INCONTRO AL MUSEO DI STORIA DEL MEDITERRANEO
Ricordata
lopera
di Don Nesi
Ne hanno parlato
Jenny De Pas e Rocco Pompeo
L'opera di Don Alfredo Nesi si svolta
nella nostra citt accompagnando per
una lunga parte la vita di molti - ed erano
davvero molti - dei presenti all'incontro
che si svolto nelle scorse settimane al
museo di storia del Mediterraneo.
Jenny De Pas e Rocco Pompeo ci hanno
raccontato la vita di Nesi, la sua capaci-
t di stare con gli altri e l'eredit che tut-
tora presente e viva nel quartiere di
Corea.
Compagno di banco di don Milani e come
lui attivo organizzatore alla ricerca di mi-
gliorare la condizione degli svantaggia-
ti.
Come sappiamo gli attivi-bravi e colti
possono dare fastidio ai mediocri, ed
anche per Nesi fu un po' cos.
La parrocchia che fu scelta per lui - per
allontanarlo da Firenze - era povera, anzi
quasi inesistente; ne fece un centro di
recupero per analfabeti, famiglie disagia-
te, ragazzi senza un futuro.
Gli abitanti del quartiere - nato nel 1950
con costruzioni modeste per dare un tet-
to al pi presto a coloro che proveniva-
no dalle 'baracche della guerra' - non
erano una comunit, e l'ambiente era ca-
rente di servizi minimi.
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Don Alfredo Nesi con i suoi ragazzi del quartiere Corea
L'istruzione fu al centro di ogni sua ri-
flessione ed azione tanto da creare il Vil-
laggio Scolastico che in seguito fu chia-
mato sperimentale ed accolto poi come
metodo didattico dal ministero compe-
tente con un provvedimento ad
hoc(anche se dopo non stato attuato
come promesso).
Con la prima chiesa piccola ed in legno,
che nacque con l'aiuto degli abitanti in-
torno al 1962, cominci a radunare intor-
no a se persone che lo hanno seguito ed
amato e che appena scomparso hanno
deciso di organizzare la prosecuzione di
quanto aveva creato. Il tutto allora ed
oggi senza costi per gli abitanti, senza
sovvenzioni pubbliche o della diocesi.
Credeva nella scuola pubblica come mez-
zo per educare a pensare e coltivare la
propria esistenza in relazione agli altri e
per conoscere i propri diritti fondamen-
tali.
Negli anni successivi al 1962 Nesi si fece
promotore di incontri pubblici con am-
ministratori e politici come La Pira, In-
grao ecc. e divenne cos un operatore
culturale riconosciuto in tutta la citt.
Il villaggio scolastico era frequentato
dalla mattina alla sera nelle sezioni: ma-
terna, elementare, media e serale; da qui
il metodo della continuit didattica,che
oggi sembra cosa naturale, proprio gra-
zie a Nesi ed ai molti insegnanti che lo
seguirono e che ancora oggi gli ricono-
scono il merito.
Fu un prete attento ai parrocchiani ma
separ bene l'attivit della scuola da
quella della chiesa; come ha chiarito il
prof. Pompeo, don Nesi era veramente
laico nel senso corretto della parola.
Ed oggi che il villaggio vive con l'impe-
gno di moltissimi volontari e vari setto-
ri di intervento - alcuni anche nuovi
come il consultorio per famiglie che han-
no bambini in affido - resta un esempio
di come si pu aiutare chi non ha una
capacit autonoma di esercitare i propri
diritti e migliorare la qualit della pro-
pria vita. In una societ che talvolta di-
mentica una parte dei propri cittadini.
Un esempio di come si pu creare dal
nulla una un ente che opera nel tempo
grazie ai principi che lo hanno ispirato e
che hanno attirato un grande numero di
coloro - e che sono ancora molti - che
sono portati all'impegno solidale.
Ruggero Morelli
www.associazionenesi.org
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Livornese, ha appena 18 anni
Intervista ad unattrice nata: Arianna Angioli
di Lorenzo Taccini
Arianna una giovanissima ragazza livor-
nese di diciotto anni appena compiuti. Sin
da bambina scorre nelle sue vene sangue
da artista e, pi precisamente, da attrice.
Parlare con lei significa scoperchiare un
vero e proprio vaso di Pandora che dareb-
be del filo da torcere a filosofi, sociologi
ed esperti di teatro; Arianna ha dentro di
s un mondo di sentimenti e di pensieri e
arde forte in lei il desiderio di trasmettere
quanta pi passione ed entusiasmo pos-
sibile ai suoi amici. Arianna una di quelle
persone che non prende per tenere, ma
per restituire e condividere: forse il prin-
cipio fondante dellarte stessa. Arginandola
quel tanto che basta ecco come si pre-
sentata in occasione del nostro incontro.
- Appena 18 anni e gi una fervente espe-
rienza artistica: chi Arianna Angioli da
questo punto di vista?
Arianna una attrice nata, che gi
allet di 5 anni fece credere alle mae-
stre di essere stata adottata: avevo capi-
to che ad essere diversi cera da gua-
dagnarci grazie a varie facilitazioni e
favoritismi Col tempo sono cambiata.
A 7 anni leggevo Leopardi e progressi-
vamente, aldil di quelle normali frivo-
lezze adolescenziali, ho cominciato a
La 18enne Arianna Angioli in scena
Gli Wonderlust, il gruppo teatrale di Arianna Angioli
pensare a me stessa come ad una perso-
na che avesse come missione quella di
lasciare un segno e di poter cambiare la
vita agli altri (positivamente, sintende).
Lo sport non mi mai piaciuto, pertanto
decisi di convogliare le mie forze sul te-
atro. Ecco, in questo ambito sto cercan-
do sempre pi di essere il fulmine nella
notte nella vita di qualcuno, tramite
lemozione artistica che questa bellissi-
ma attivit pu trasmettere.
- Quali sono le principali attivit di tuo
interesse?
Io definisco larte come un albero che
ha tanti rami: i miei interessi sono tanti,
ma tutti fanno capo alla grande madre
Arte che li tiene uniti da un filo invisibi-
le.
- Come e quando comincia il tuo amore
per il teatro?
Il mio amore per il teatro nasce in 5
elementare, quando la maestra non mi
dette il ruolo che desideravo nella reci-
ta di scuola. Ebbene, ho voluto dimo-
strare a lei ed a me stessa che quel ruolo
lo meritavo eccome!
- Quando hai deciso di creare un vero e
proprio gruppo teatrale?
La fine di uno spettacolo sempre un
trauma. Da qui il desiderio di creare un
gruppo di lavoro che abbia una proget-
tualit ed una continuit artistica. Na-
scono cos gli Wonderlust, il mio grup-
po teatrale!
- Quando avete esordito?
Per la prima volta andammo in scena il
20 Luglio del 2016 nellambito di Effet-
to Venezia, chiedendo il permesso al Co-
Cultura 19
7
mune di Livorno di esibirci per strada.
Lo spettacolo col quale ci presentammo
ha per titolo Le tragiche vicende di un
amore folle.
- Attrice, ma anche e soprattutto regista:
quali sono le differenze sul piano delle
responsabilit?
Lavorando con adolescenti la virt pi
rara e difficile da gestire la concentra-
zione. Anche se io sono la regista e coor-
dinatrice, collaboriamo tutti insieme
alla miglior realizzazione possibile del-
lo spettacolo.
- Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Il teatro, quello sar sempre con me! Vo-
glio rimanere a lavorare in questo am-
bito con persone serie ed interessate, che
sappiano trasmettermi tanto e con le
quali sia possibile realizzare spettacoli
sempre nuovi ed interessanti.
- A quali artisti ti ispiri maggiormente?
Si tocca un tasto dolente Non mi ispi-
ro tanto ad artisti in particolare, ma a
persone che mi stanno vicino. Da loro
traggo spunti dinteresse per il mio tea-
tro.
- Come ti pare che risponda Livorno alle
nuove proposte artistiche?
Secondo me non vero che Livorno
una citt chiusa. Mancano gli spazi per
il confronto e la collaborazione artisti-
ca, soprattutto in inverno. Io credo che
questa citt abbia speranza.
- Sogno nel cassetto
Behrivoluzionare il mondo! Come,
ancora non lo so. Io penso alle genera-
zioni future: attraverso larte pi faci-
le divulgare certi messaggi!
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Interessante dibattito alla Fidapa con l'autore del libro Silvano Vinceti
L'altra Gioconda
di Angela Simini
Tutti sappiamo chi o, meglio, che cosa la
Gioconda, e sappiamo collocarla nel tempo e
nello spazio. Ma abbiamo mai pensato che
possa esserci un'altra Gioconda? Il solo so-
spettarlo inquietante. Eppure se ne parlato
e se ne parla tra gli addetti ai lavori, soprattut-
to dopo gli studi dettagliati ed entusiasmanti
di quell'eclettico personaggio che Silvano Vin-
ceti, scrittore, autore e conduttore televisivo
in Rai, presidente del Comitato per la valoriz-
zazione dei Beni Storici,Culturali e Ambientali
e docente di Arte Rinascimentale.
A Livorno, nell'ambito della prestigiosa setti-
mana con cui la Fidapa BPW Italy, sezione di
Livorno, ha celebrato nella splendida cornice
dell'Hotel Palazzo, il 50 anniversario della sua
fondazione nella nostra citt nella splendida
cornice dell'Hotel Palazzo, Silvano Vinceti
gentilmente intervenuto su invito della Fida-
pa, in particolare nella persona di Patrizia Fedi
Bonciani, Vicepresidente del Distretto Centro Ed ha dimostrato come la fusione degli oppo-
Fidapa e Presidente dell'Associazione Cultu- sti, intesi come simbolo di perfezione e di ar-
rale Alberto Bonciani: Scarronzoni Azzurri monia, permei l'opera di Leonardo: ne sono
d'Italia, Ass. che figura tra i partner dell'ini- testimonianza il San Giovanni Battista e l'An-
ziativa con l'Ass.50 & Pi, Lega Consumatori gelo Incarnato, sensuali e tentatori, nei quali il
e Luciana Caluri. Davanti ad un qualificato e pittore realizza l'incontro di maschile e femmi-
numeroso pubblico, Vinceti, presentato da Guia nile, di carnale e spirituale riproducendo in
Raugi, vicepresidente Fidapa, ha brillantemente ambedue il volto del suo allievo pi discusso e
animato una conferenza complessa, in stretto pi caro, il Salai.
rapporto con la documentazione riportata nel E dunque l'Angelo Incarnato, androgeno con
suo ultimo libro L'altra Gioconda di Leonar- bellissimo volto femmineo, costituisce il pun-
do -I misteri di una capolavoro ritrovato. Sono to di partenza per comprendere Leonardo. An-
due le domande fondamentali che il Vinceti si cora a conferma della teoria pitagorica sull'at-
posto nella sua ricerca appassionata: Quale fu trazione degli opposti, Vinceti ha scoperto che,
la vera identit della Gioconda? Esiste la pos- sotto le arcate del ponte alla sinistra della Gio-
sibilit di un'altra Gioconda? Se s, anch'essa conda, figura il numero 72, dove, nella tradi-
di Leonardo Da Vinci? zione cabalistica, il 7 rappresenta la fusione
Vinceti si gettato in un travolgente excursus del materiale e dello spirituale, mentre il 2 quella
sulla filosofia, concezione dell'arte e dell'uomo del maschile e del femminile: i conti tornano.
nel Rinascimento ed ha captato subito l'atten- Dunque se, come dice Leonardo, La pittura
zione dei presenti: il bello che veste il vero, il vero non scienti-
Per entrare nel- fico, ma morale: l'androgeno l'uomo perfetto,
la profondit ma il San Giovanni Battista costituisce un'ac-
dell'animo di Le- cusa alla corruzione della Chiesa, accusa co-
onardo da Vinci, mune a Caravaggio e a Michelangelo. Su questa
bisogna dimenti- premessa, Vinceti affronta il problema pi scot-
carci dei tecnici- tante: esiste un'altra Gioconda?
smi e cogliere in- Negli anni '60 si parla di un disegno prepara-
vece il senso del torio alla Gioconda, appartenente alla colle-
neoplatonismo zione privata di Chramy, esaminato dal Pe-
della Firenze Ri- dretti (il pi grande studioso di Leonardo) e
nascimentale e ritenuto quasi sicuramente opera di Leonardo.
delle teorie di Messi a confronto i due dipinti, per, si nota
Marsilio Ficino, che l'espressione della Gioconda del Louvre
come per Miche- sorridente e non inserita tra colonne laterali,
langelo, il Botti- mentre l'espressione del dipinto preparatorio
Silvano Vinceti celli... mesta, inoltre i raggi infrarossi hanno mo-
Cultura 21
strato la presenza di una colonna.
Vinceti entra ora nel vivo della seconda Gio-
conda: racconta con vivacit avvincente del
suo viaggio a San Pietroburgo, dove il pro-
prietario di una collezione privata lo invita
per fare la perizia di un ritratto di donna che
rivela un'impressionante somiglianza alla Gio-
conda del Louvre, tanto che, scrive lo studio-
so nel suo ultimo libro, Il dipinto mi scaten
un vorticare di emozioni forti e sanguigne. Vissi
un'esperienza forse irripetibile. Quella era la
Gioconda con le Colonne, sovrapponibile,
sotto tanti aspetti, al disegno preparatorio!
L'analisi che Vinceti ne ha fatto e che ha co-
municato al pubblico minuziosa, eseguita
col Photoshop, dai dettagli dei contorni delle
labbra a quelli delle mani e la scoperta finale
comprensibilmente entusiasmante: la Giocon-
da del disegno preparatorio e quella di San
Pietrobugo sono sovrapponibili e antecedenti
a quella del Louvre.
L'esposizione dello studioso si articola su vari
fronti: come giunta la Gioconda in Francia,
quali erano i rapporti di Leonardo col Salai
(ossia Gian Giacomo Caprotti ), a proposito
del quale ha fatto un'altra scoperta: le stesse
due lettere S e L (Salai Leonardo ) che com-
paiono negli occhi della Gioconda del Louvre,
si trovano anche in quelle della Gioconda Rus-
sa. La scoperta, nel suo libro, assume il sapo-
re di un miracolo, di una rivelazione: Conti-
nuavo ad essere incredulo, chiusi gli occhi per
un minuto, li riaprii...
Vinceti poi commenta: Chi aveva riprodotto
le lettere nella Gioconda francese, poteva aver
fatto quelle presenti nella Gioconda russa.
Forse era stato Leonardo, un allievo, un pitto-
re a conoscenza di questo speciale accorgi-
mento. Pi difficile ricondurla all'opera di un
falsario, di ieri o di oggi. C'era infatti la pos-
sibilit , secondo il costume dell'epoca, che i
dipinti di Leonardo fossero stati terminati o
ritoccati o copiati dagli allievi.
Secondo Vinceti comunque, con grande pro-
babilit, le tre opere sono di Leonardo. Ma, al
di l delle conclusioni a cui si pu approdare,
lo studioso nella sua vorticosa esposizione ha
trasmesso al pubblico, oltre ad un mosaico di
elementi non solo avvincenti, ma anche sti-
molanti, la seduzione dell'arte, che trasuda da
ogni pagina del suo libro che cos si chiude:
Di una cosa ero certo, assolutamente certo,
senza amore che ti guida nelle faccende della
vita, la vita stessa cessa di avere un senso. Lui
( Leonardo) stesso scrisse che la passione era
la molla, la forza incontenibile da cui sono
sbocciate tutte le sue irripetibili opere. Anche
questo libro il frutto di un atto d'amore.
Vinceti ha infine promesso di tornare a Livor-
no ed anzi ha programmato per il 2020 una
iniziativa su Modigliani. Lo aspettiamo!
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IL DUO ARMONICO STATO PROTAGONISTA DEL CONCERTO A VILLA SANSONI

Applausi per Angela Panieri e Roberto Fiorini

La lirica e il lirismo sono stati i protagoni-
sti del concerto del Duo Armonico (An-
gela Panieri, pianoforte e Roberto Fiorini,
clarinetto) tenutosi allinterno della Sta-
gione Concertistica dellIstituto Musica-
le Rodolfo Del Corona presso la Villa
Sansoni di Ardenza, il 12 febbraio scorso.
Il duo ha accompagnato il pubblico pre-
sente verso diverse tappe rappresentanti
linguaggi e stili musicali differenti: dalla
Sonata n. 1 op. 120 di Brahms, dalle sono-
rit intime e dagli incastri perfetti e com-
plessi fra i due strumenti, alle Fantasie da
Concerto su Arie dOpera da I Puritani
e Rigoletto di Luigi Bassi, e da La Tra-
viata di Donato Lovreglio, pagine pi
giocose nelle quali il clarinetto ha il ruolo
del cantante virtuosista e il pianoforte Angela Panieri al pianoforte e Roberto Fiorini al clarinetto.

dellorchestra, alle pagine per pianoforte

solo, il primo tempo del Concerto Italia-
no di J.S. Bach, e la trascrizione dellin-
termezzo da LAmico Fritz di Pietro Ma-
scagni: il clima musicale passato da
momenti riflessivi e intimi a momenti pi
spensierati o evocativi, regalando ai pre-
senti sensazioni ed emozioni diverse e
complementari.
I due musicisti formano un duo stabile da
tempo, ed hanno alle loro spalle esperien-
ze musicali diverse: pi accademica
La tua Salute il nostro Benessere e noi traduciamo Angela, che ha inoltre una forte cono-
scenza del mondo dellopera lirica; pi
questa filosofia con un diverso approccio organizzativo smaliziato Roberto, musicista classico
e un nuovo modo di intendere la Tua Salute che per ha avuto anche esperienze nella
musica leggera e pop in veste di sassofo-
nista.
A chiusura del bel concerto un bis a
sorpresa, dove il clarinetto stato so-
stituito dal sax contralto nellesecuzione
dell Aria di Eugne Bozza, brano del
900 che ha completato quindi la pas-
seggiata nel tempo e negli stili.
Via La Sala - localit Le Morelline - Rosignano Marittimo Numeroso il pubblico presente, che ha
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IL TABELLONE DEL MESE DI MARZO

Goldoni, i prossimi spettacoli

di Angela Simini Caludio Brizi ci far conoscere il clavior-
gano, sul quale eseguir musiche di
La lirica ancora di scena al Teatro Goldo- J.S.Bach-F. Busoni, M. Moussorgsky,
ni di Livorno nel mese di marzo 2017, che ci M.Ravel.
riserva una grande e spettacolare opera, la Ed ora torniamo al Goldoni, dove nel
Manon Lescaut di Giacomo Puccini, una mese di marzo ci sono due appuntamenti
delle opere pi amate del Maestro lucche- fuori abbonamento, anzi uno perch lo
se. Venerd 10 marzo alle ore 20.30, con spettacolo dell'affermata cantente livor-
replica domenica 12 alle ore 16.30, il si- nese Karima in Voices Inside stato an-
pario si apre sulla tragedia, un' eterna tra- nullato per improrogabili impegni da par-
gedia, che punisce in modo spietato e cru- La locandina di Manon Lescaut te dell'artista.
dele la giovane e frivola Manon, che, atti- America, dove .. Dalla Francia al Nuo- Si passa, allora, a Gioved 23 marzo, ore
rata dalla vita lussuosa che le offre il vec- vo Mondo, la scena lirica si allarga fino a 21, sale sul palco Riccardo Della Ragio-
chio, ma ricco e potente Geronte di Ravoir, raggiungere dimensioni cinematografiche, ne propone La musica delle immagi-
accetta le sue proposte, per prendersi poi con grande modernit di impostazione e ni. Partecipa l'Ensemble Bacchelli, diret-
gioco di lui. Ma la paga cara al punto che con una musica che raggiunge una dram- to da Rita Bacchelli.
sar deportata in una colonia penale in maticit di impronta wagneriana. Sul po- Ed ora si volta pagina ad incontrare la
dio, a dirigere l'Orchestra Regionale della prosa. Venerd 17 e sabato 18 alle ore
Periodico mensile
Toscana e il canto, si sollever la bac- 21.00 ci attende L'uomo dal fiore in boc-
del Circolo Culturale chetta del Maestro Simon Krecic, mentre ca di Luigi Pirandello con Gabriele La-
la regia di Lev Pugliese. via e Michele De Maria, per la regia di
Se la lirica inaugura il mese di marzo, il Michele Lavia.
concerto di venerd 31 marzo, ore 21, fa A seguire domenica 26 marzo, ore 21,
da chiusura: ci d appuntamento l'Orche- turno unico, Il secondo figlio di Dio
in distribuizione gratuita
stra dell'Istituto Superiore di Studi Musi- sottotitolato Vita, morte e miracoli
anche presso i seguenti punti:
cali Pietro Mascagni, con le musiche di di David Lazzaretti, produzione Cen-
LIVORNO:
W.A. Mozart e di A. Dvorak. Al pianofor- tro Teatrale Bracciano in collab. con Pro-
Libreria Nino Belforte,
via Roma 59; te due assi del pianoforte, i Maestri Da- mo Music. Lo spettacolo di Simone Cri-
Libreria nuova di Biagini Silvia, niel Rivera, concertista e docente dell'Isti- sticchi, Manfredi Rutelli e Matteo Pelliti,
corso Amedeo 23-27; tuto Mascagni, e Sergio De Simone, ap- la regia di Antonio Calenda. Interpreta
Erasmo libri, via degli Avvalorati 62;
Edicola Cairoli, via Cairoli 18; prezzato concertista e docente della Scuo- il cantautore Simone Cristicchi.
Edicola Nelli, piazza Cavour 39; la di Musica di Fiesole, della quale di- Questi due spettacoli concludono la Sta-
Edicola P.zza Grande, rettore. gione di Prosa 2017 al Teatro Goldoni.
lato Farmacia Ospedale,
Edicola Bianchi, via del Porticciolo, Sempre in ambito musicale, marted 21 Anticipiamo ai nostri lettori il primo spet-
Edicola Attias, corso Amedeo; marzo in Goldonetta, l'accattivante sta- tacolo di Aprile: Luned 3 aprile, ore
Edicola piazza Matteotti; gione Classica con Gusto propone l'in- 21, va in scena il Concerto con Alejo
Edicola Ramagli e Rossi
via Calatafimi: teressantissimo meeting La tastiera infi- Perez alla guida dell'Orchestra Regiona-
Edicola Paolini (Baracchina Bianca), nita (che in origine era stato program- le Toscana, con Federico Colli al piano-
piazza S. Jacopo; mato per il 5 gennaio, ma poi sostituito forte, musiche di G. Ligeti e di L.van Be-
Ed. Lo Strillone, viale Italia 113;
Edicola Barcellona, via Goito; con Franz Liszt va all'opera). Il maestro ethoven
Edicola Borghi, corso Amedeo,
angolo via dellOrigine;
Tabaccheria Cioni, via Roma 133;
Tintoria Rossi, corso Mazzini;
Ed. Martelli Anna Lisa,
via Meucci 5 (Coteto);
Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza Mare;
Edicola Dharma, Viale Antignano 115
Tabaccheria-Edicola di Rolle Marco,
via C. Puini 97 - Antignano.
CASTIGLIONCELLO:
Edicola Rossi, P.zza della Vittoria;
LEdicola, Via Aurelia 512.
ROSIGNANO SOLVAY:
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Edicola Vallini, via O. Chiesa.
Tabacchi-Edicola Bicego, via Aurelia 459.
VADA:
Cartoleria 'Cartoland, via Magellano 3.
LEnsemble Bacchelli diretta da Rita Bacchelli