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2 Capitolo
Come abbiamo visto nella lezione 1, il calcolo della risposta di un sistema nel dominio del tempo
richiede la soluzione di equazioni differenziali. Quindi bisogna trasformare il problema
matematico, spostandosi su un dominio ove esso poteva essere semplificato e gestito pi
agevolmente. Questo dominio la Trasformazione di Laplace, o L-trasformata, che ci permette
appunto lo spostamento del problema del calcolo della risposta di un sistema dal dominio
temporale al dominio di Laplace. Su tale dominio, infatti, risolvere unequazione differenziale
corrisponde a risolvere unopportuna equazione algebrica. Dopo questo breve ma necessario
riassunto della lezione 1 ci possiamo inoltrare nel vivo dellargomento della nostra lezione che
quello di vedere in modo altrettanto semplice come sia possibile dopo aver usato la Trasformata
di Laplace per ottenere la soluzione del problema visto nella lezione 1, ritornare dal domino di
Laplace a quello temporale (t) attraverso laAntitraformazione (L-1). In altre parole, il problema
che ci poniamo in questa seconda lezione si pu affrontare / risolvere effettuando dapprima uno
spostamento di dominio ( t s) e ritornando poi nel dominio in cui il problema era stato
formulato (s t).
( t s) (s t)
y(t)
U(s) Y(s) u(t)
G(s)
Adesso vediamo come si procede passo per passo per andare a calcolare la variabile di uscita Y
in funzione del tempo.
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Fondamenti di Automatica
Y ( s) = G ( s) U ( s)
................................
Y (s) =
(s p1 ) (s p 2 ).......
Residui
R1 R2 Rn
Y (s) = + + ......... +
( s p1 ) ( s p 2 ) (s pn )
Poli
il vantaggio di questa situazione quella che i contributi legati ai fratti semplici si trovano sulla
tabellina delle trasformate di Laplace.
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Fondamenti di Automatica
Abbiamo Decomposto in Fratti Semplici la Y(s) in modo da riuscire a calcolare le radici dei Poli
e i Residui. Vedremo poi a fine lezione come possiamo calcolare le Radici dei Poli e i Residui
(Ri) con lausilo del calcolatore attraverso il SW Matlab che ci aiuter a calcolarli entrambi.
3) Applico lAntitrasformata L-1 per passare dal dominio s al dominio t attraverso luso
delle Tabelle di trasformazione.
Unilateralizzo.
In quanto devo considerare solo i segnali che ci interessano a livello ingegneristico che sono
quelli positivi.
u(t)
1
Tempo
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Fondamenti di Automatica
Esempio 1.
U(s) Y(s)
G(s)
Sapendo che G = funzione di trasferimento del sistema (= rapporto tra ingresso e uscita) :
( s + 1)
G(s) =
( s + 2) ( s + 3)
Per poter rispondere a questo tipo di esercizio bisogna seguire i 3 passi descritti a inizio lezione:
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Fondamenti di Automatica
y (t ) = R1 1 (t ) + R2 e 2t + R3 e 3t
Unilateralizzo.
y (t ) = R1 1 (t ) + R2 e 2t + R3 e 3t = ( R1 + R2 e 2t + R3 e 3t ) 1 (t )
Adesso vedremo come con MatLab possiamo calcolare i Residui e inserirli nel nostro y(t).
1 Attraverso questo
comando definisco num
come vettore riga di valori
2 [1 1] (s+1)
3 Attraverso questo
comando definisco den
come vettore risultato del
prodotto matriciale
conv, prima dei due
vettori [1 0] [1 2] s(s+2),
4 e successivamente con il
vettore [1 3] s+3, per
ottenere la funzione:
s*(s+2)*(s+3)
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Fondamenti di Automatica
r=
-0.6667 Questi sono i residui, e rispettivamente R3, R2 ed R1,
4
0.5000 lordine dei residui si ricava facilmente analizzando
lordine dei poli associati, lo stesso
0.1667
p=
-3.0000 Questi sono i valori dei poli, rispettivamente P3, P2 e P1,
-2.0000
0
y (t ) = R1 1 (t ) + R2 e 2t + R3 e 3t = ( R1 + R2 e 2t + R3 e 3t ) 1 (t )
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Fondamenti di Automatica
Esempio 2.
U(s) Y(s)
G(s)
Sapendo che G = funzione di trasferimento del sistema (= rapporto tra ingresso e uscita) :
( s + 1)
G ( s) =
( s + 2) 2 ( s + 3)
Seguo gli stessi passi che abbiamo svolto per risolvere l'esempio 1.
in questo caso la situazione un p meno semplice del 1 caso perch a denominatore abbiamo
un polinomio al quadrato.
Il polinomio al quadrato si fattorizza cos:
1 R1 R2
= FATTORIZZAZIONE = +
( s + 1) 2
( s + 1) ( s + 1) 2
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Fondamenti di Automatica
Unilateralizzo. y (t ) = ( R1 + R2 e 3t + R3 e 2t + R4 te 2t ) 1 (t )
A questo punto inseriamo i dati, e attraverso Matlab calcolo residui e poli della funzione; il
metodo di inserimento dei dati analogo allesercizio precedente.
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Fondamenti di Automatica
A questo punto possiamo inserire i residui calcolati nella funzione y(t), ottenendo la funzione
desiderata:
Esempio 3.
1
G ( s) =
( s + s + 1)
2
Quindi avr:
1) Trasformata di Laplace:
1 1
Y ( s) = G ( s) U ( s) =
( s + s + 1) s
2
come abbiamo detto prima abbiamo un polinomio con radici complesse coniugate, che sono:
b b 2 4ac 1 1 4
s1,2 = =
2a 2
s1 = 0.5 + 0.866 j
s2 = 0.5 0.866 j
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Fondamenti di Automatica
1 1 R1 R2 R
Y (s) = = + + 3
( s 0.5 + 0.866 j ) ( s 0.5 0.866 j ) s ( s 0.5 + 0.866 j ) ( s 0.5 0.866 j ) s
3) Antitrasformata.
Come si pu notare i 2 Fattorizzati semplici con numeri complessi non sono presenti sulla tabella
di trasformazione di Laplace quindi bisogna scegliere un'altra strarada per arrivare a y(t).
Gli esponenziali complessi si possono rappresentare con delle Cosinusoidi per cui si usa
l'ANTITRASFORMATA per i polinomi complessi coniugato che :
2 M e t cos( t + )
Adesso vediamo come si calcolano i vari componenti dellantitrasformata:
M , ,
Iniziamo col vedere come scrivere i le Radici dei Poli e i Residui per poterli usare nel modo pi
efficiente possibile con i risultati di Matlab. Bisogna ricordarsi che quando ho una coppia di
fratti semplici di poli complessi coniugato anche i residui saranno dei complessi coniugato
(indicati con ' * ').
Quindi bisogna ricordarsi che:
R1 = R2*
P1 = 0.5 0.866 j
P2 = 0.5 + 0.866 j
P1 = P2*
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Fondamenti di Automatica
Adesso inseriamo l'ANTITRASFORMATA nella nostra funzione finale y(t) per il polinomio
complesso coniugato mentre per gli altri polinomi guardiamo sulla tabella delle trasformazioni di
Laplace, per cui avr:
Y (t ) = 2 M e t cos( t + ) + R3 1 (t )
Unilateralizzo.
Y (t ) = 2 M e t cos( t + ) + R3 1 (t ) = (2 M e t cos( t + ) + 1) 1 (t ) =
A questo punto analizziamo il sistema attraverso lausilio di Matlab; come per gli esercizi
precedenti inseriamo i dati del sistema, e dallanalisi dei poli e residui che trattasi di funzione
con residui e poli immaginari; notiamo inoltre che i poli sono complessi coniugati, quindi anche i
residui.
r1
r2
Residui complessi coniugati
r3
p1
p2
Poli complessi coniugati
p3
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Fondamenti di Automatica
A questo punto abbiamo ricavato residui e poli della funzione, attraverso le formule
precedentemente definite, utilizziamo Matlab per calcolare M, , , .
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