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OLTRELAMENTE

Principietecnichemeditativecolsuonoelamusica

diRiccardoMisto

Tutte le tradizioni esoteriche e le autentiche Scuole di pensiero hanno da sempre parlato della
necessitdiraggiungerequelparticolarelivellodicoscienzacheimplicalandareoltrelamente.Lessenza
stessa dello Yoga, esplicitato nel famoso quanto spesso mal interpretato Sutra di Patanjali
(Yogachittavrittinirodha),consistenelfermareivorticidelpensiero:ilchenonvuoldirebloccarelamente
(operazionemoltodifficilesenonimpossibile,ecertamentemoltopericolosa),quantonellentrareinquelle
finestre, in quegli spazi o pause (Nirodha), che si formano tra unonda del pensiero e laltra (Vritti). L
possibileriuscireacollegarsi,adunirsialveroS,alcosiddettoPurusha,ecioaquellachechiamiamovera
forma(Svarupa),aldildeltempospazio,regione(Bhumi)incuinonvalgonopileLeggicheregolanoe
vincolanoilpiccoloego(Ahamkara)eilmondofenomenico(Prakriti) 1 .
Lameditazionehaproprioquestoobiettivo,epermetteinsostanzaunallargamentodellanostracoscienza,
unespansionedellaconsapevolezza.Talestatovienealtrimentidefinitocoscienzaalterata,chehaperil
difetto di dare una connotazione leggermente negativa, in quanto lalterazione pu essere interpretata
comeunqualcosadianormaleedeviante,accostabileadesperienzelegateallusodisostanzepsicotrope.
Sostanze che, come lLSD, effettivamente permettono di andare oltre il normale funzionamento della
menteedespanderelacoscienza,concontroindicazionimoltofortiper,chenesconsiglianoluso.
Cipremesso,oraimportantecapireinchecosaconsiste,sinteticamente,ilnormalefunzionamentodella
mente,primadivederecomesiapossibilefarlacadere,ecossuperarla.
Senza voler qui elencare tutte le propriet e le funzioni della mente, sufficiente prendere in
considerazionelacaratteristicadibasecheaccomunatutteleattivitmentali:questapuindividuarsinelle
operazionidiclassificare,analizzare,dividere,scindereeseparare.Perlamenteunacosaoaltaoebassa,
o bianca o nera ecc.. Deve sempre muoversi da un opposto allaltro, scegliere senza mai, fra laltro,

1
SulconcettodiYogaemeditazionevediGuidoSgaravatti,PatanjaliYogaSutra,EdUniontrust,2009.
http://www.fareyoga.it/blog/

esserenelpresente,nelquieora,maspostandosicontinuamentedalpassatoalfuturo,inunaconcezione
rigidamentedualistica.
E pur vero che queste caratteristiche operative, da un lato, ci sono utili e indispensabili, e ci hanno
permesso nel corso della storia di conseguire grandi risultati, scoperte, progressi e sviluppo. Ma anche
verochesarebbeutileeopportunoessereingrado,ognitanto,diabbandonareilnormalefunzionamento
infavorediunnuovoediversoutilizzo,piarcaicoeprimitivo,checiconsentadiraggiungereunlivellodi
maggiorefficienza,consapevolezzaearmoniaconilnostroveroS.Indefinitiva,direndercipispirituali,e
cioinequilibriofrailivellibassi,grossolanieterreni,equellipielevatiesottili.
Se lobiettivo, dunque, quello di far cadere la mente, sar necessario qualche procedimento, qualche
trucco che riesca ad ingannarla e metterla in crisi, giocando proprio sulle sue innate caratteristiche
dualistiche e, naturalmente, sui collegamenti sensoriali con cui pu agire. Qualsiasi tecnica meditativa,
infatti, parte da un preciso e definito ambito sensoriale, per poi superarlo con una strategia particolare.
Cercare di meditare non pensando quanto di pi sbagliato e fallimentare si possa immaginare: ci si
scontrersubitoecontinuamenteconlapresenzaingombrantedelpensiero,inunalottaimpari.Bisogna
percipartiredaunconcretoeattivoprocessosensoriale,scegliendofraivarisensianostradisposizione:
vista,udito,tatto,olfatto,gusto.
In un altro articolo 2 ho mostrato come sia possibile utilizzare la visione particolare di un simbolo
geometrico (quello del Fiore della Vita), per entrare in una dimensione alterata che pu facilitare
lesperienzameditativa.Inquelcasoerailsensodellavistaadentrareingioco,nellaspecificamodalitche
implica una diversa messa a fuoco, tridimensionale (vedere oltre, spostando la focalizzazione al di l
dellimmagine,oincrociaregliocchiperfarrisaltareinavantiunaporzionedellimmagine).Intuttieduei
casi si tratta di utilizzare in modo alternativa il mezzo sensoriale (la vista), uscendo dal consueto schema
mentalecheneltempodiventatoquellonormaleetipico:cicomportadaunlatounadiversapercezione
dellarealtedallaltro,disorientandoinqualchemodolamente,permettedifarla,appunto,cadere,con
la positiva conseguenza di indurre un diverso livello di coscienza. Sempre riguardo la vista, sono possibili
altritrucchi,comeguardareglielementinormalmenteinsottofondocomequelliprincipali(adesempio,
gli spazi vuoti fra le foglie di un albero): questo comporta una diversa visione e ricezione del mondo
esterno, con il conseguente momento di decondizionamento mentale che, non esaurendosi nel tempo
limitato dellesperienza, agisce a lungo termine cambiando in modo pi profondo la nostra visione
complessiva del mondo. Altre modalit pi avanzate presuppongono laddestramento ad una visione
semprepiallargata,finoadarrivareaquellaa180gradie,cosadifficilissima,adunamodalitpanottica
(diorigineebraica),checonsisteaddiritturanelcomprenderelinteroarcovisivo(360gradi).

Le tecniche meditative sonore sul ritmo riguardano, invece, unattivit collegata espressamente al senso
delludito, allascolto attento. Anche in questo caso, come in tutte le esperienze meditative, sar
indispensabilelafaseinizialedellattenzioneeconcentrazionechediventanocontemplazionegraziealla
ripetizione(Japa):contaletermineintendiamounintenzionaleeprolungatadirezionedellamentesudiun
oggettospecifico(Beeja,inquestocasounmodelloacusticosonororitmico).Lattivitpiconosciutain
tal senso il Mantra, formula verbalesonora che, ripetuta con precise modalit ritmiche, oltre che
melodiche e fonetiche, attua un particolare movimento delle correnti elettriche (Prana) e una serie di
modificazioni a livello fisico e psichico. Un esempio molto chiarificatore in tal senso la recitazione del

2
Ilfioredellavita,primostereogrammanellastoriadell'umanit,RiccardoMisto,Ed.Armonwww.nadayoga.it

mantraRama:laripetizionecontinuativae ciclica delfonemaportaaduncertopuntolasensazione di


star ripetendo il suono Mara, con uno spostamento quindi dellaccento. Quando si ha
contemporaneamentelapercezionecheilmantrasiaRamacheMara,inquelprecisomomentolamente
va in tilt, non concependo che si possa dare una doppia interpretazione: o Rama o Mara. La mente
funziona cos, in base al principio di dualit. Ecco che, di fronte ad un evidente incongruenza, avviene il
cosiddetto crollo della mente, con il raggiungimento di un diverso livello di coscienza, non limitato dalle
regoleconvenzionalidellamente.Intalestatodicoscienzaalterata,possonoaccaderemoltecose,alcune
sconfinanticonlaparanormalit,cometestimonianoalcunepraticheritualiVoodoo.
Cerchiamooradicapirebeneincosaconsista,inmusica,uncicloritmico.Contaletermineintendiamouna
sequenzasonorabenprecisacomedurataedivisione,chesiripeteciclicamentesempreuguale:lesempio
pisempliceilbattitodiunorologioapendolo,doveabbiamounaseriesemprecostantedipulsazionial
secondo (1, 1, 1, 1, 1, 1 ecc). Per parlare di ciclo ritmico dobbiamo per circoscrivere nel tempo la sua
durata. Possiamo, perci, stabilire di calcolare una sequenza di quattro pulsazioni, che si ripetono in
continuazione. Avremo cos un ciclo ritmico in 4/4. Quei quattro battiti, ciascuno di eguale durata,
costituiranno la cellula ritmica considerata come beeja (seme), cio come oggetto della nostra profonda
attenzione,concentrazioneecontemplazione(megliopoisenoncilimitiamoadascoltarla,malaviviamo
con tutto il corpo, producendola personalmente, magari battendo i colpi su di un tamburo). Dobbiamo
infineintrodurreunulterioreelementodispecificazione,checostituitodallaccento:cisaralloraunodei
quattro battiti che verr, appunto, accentuato, e cio battuto pi energicamente. Possiamo chiaramente
scegliere dove porre questo accento, avendo quattro possibili alternative: sulla prima, seconda, terza o
quartapulsazione.Ilmodellopicomuneconlaccentosullaprima:1234,1234,1234,ecc.Quando
noi eseguiamo questa semplice sequenza sonoropercussiva, la nostra mente d maggior rilevanza alla
primapulsazione,facendoquindiunaprecisascelta.Manoisappiamochequellacellulasonoropercussiva
offreanchealtresoluzioni,solamentespostandolaccento.Nelmomentoincui,ripetendocontinuamente
lasequenza,riusciamoadavereinmodonettolapercezionedellacellulasiacome1234(conlaccento
sulla prima pulsazione) che come 1 2 3 4 (e cio con laccento spostato sulla quarta), ecco che in quel
precisoistantelamentecrolla,inquantositrovadifronteallirrisolvibileparadossodiunapercezioneche
pu essere intesa in due modi opposti allo stesso momento. E questo, per la mente dualistica,
impossibile. Da qui il suo collasso e lapertura di un livello di coscienza nuovo, molto pi potente perch
nonvincolatodairigidilimitiprecedentementeinessere.
Possiamo quindi parlare di una meditazione sul ritmo 3 come di una piattaforma esperienziale per
raggiungere uno stato di coscienza alterato, in cui loggetto della meditazione costituito da una cellula
ritmica,piomenocomplessache,potendoesserepercepitacontemporaneamenteinduemodidiversi,va
a contrastare e minare alla base il nostro sistema mentale interpretativo rigido, basato sullesclusivit
(biancoonero,altoobassoecc.).
Ilritmoinquattrocheabbiamopresoadesempio,solounodeitantipossibilimodelli(usatoinalcuni
ritualiSufi).Neesisteunaltro,picomplessoearticolato,chesibasasudiunacellularitmicadispari(in
cinque) e una particolare modalit esecutiva sul tamburo, che richiede maggiori competenze e abilit:
illustratadettagliatamentenellarticoloLameditazionedelritmo,manaturalmente,peresserecompresa
appieno, va sperimentata direttamente, richiedendo una dimostrazione ed esecuzione pratica dal vivo,
cosapossibileneimieiseminariformativisullusoterapeuticoetrasformativodelsuonoedellamusica.

3Lameditazionedelritmo,RiccardoMisto,Ed.Armon2008www.nadayoga.it

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