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Effetti dei campi


elettromagnetici
Questa è una selezione da più di 100 articoli, principalmente usciti dopo il
1985, per fornire una panoramica sulle ricerche sugli effetti dei campi
elettromagnetici EM sui sistemi viventi.

Alcuni trattano meccanismi bioelettrici fondamentali; per es. le nuove scoperte


Contatti sulla sensibilità cellulare a campi esterni, evidenza che campi EM esistenti in
natura guidano la crescita dei nervi, nonché le osservazioni di campi magnetici
intrinseci degli organismi.

La maggior parte delle ricerche, tuttavia, sono focalizzate sull'impresa,


difficile, di tentare di misurare gli effetti di vari campi EM sulla crescita e sulla
salute. In genere i risultati sono provocanti ma non conclusivi. I ricercatori
sottolineano quanto sia difficile separare le variabili. Sottolineano anche che gli
effetti di campo tendono ad essere risonanti, di natura non lineare, e quindi
abbastanza imprevedibili.

Nello stesso tempo molti scienziati .che lavorano in questo campo spesso
sottovalutano sia il significato sociale che quello teorico della ricerca.

In queste notizie olistiche inoltre esaminiamo la politica della scienza, e la


politica dell'assistenza pubblica. Le ricerche sull'effetto dei campi EM servono
da caso esemplare. D fenomeno è molto complesso. L'idea di rilocare o di
isolare maggiormente le principali linee di trasmissione di energia viene
considerata non pratica, e mettere in allarme rispetto agli impianti casalinghi
può essere prematuro. Questa ambiguità, e il bisogno di migliorare la politica
attraverso una chiara informazione, rappresentano il prototipo della sfida
scientifico/ politica attuale. Possiamo aspettarci di vedere molti più casi in cui
ci sia evidenza di rischi di dimensioni ancora sconosciute.

I pericoli dei campi EM ambientali

E' comprensibile che la popolazione, allarmata in questi giorni per lo strato di


ozono, l'inquinamento dell'acqua e i livelli del radon, preferisce non sentire
parlare di un altro rischio ambientale, più ambiguo: gli effetti biologici di
radiazioni non ionizzanti a frequenza estremamente bassa (ELP). Questi sono
gli effetti che provengono da apparecchiature per la casa, linee di trasmissione
elettrica, coperte elettriche e altre ancora. A Denver uno studio negli anni '70
ha trovato un legame tra il cancro nei bambini e la vicinanza a linee ad alto
voltaggio. Di recente uno studio condotto a New York ha trovato una
correlazione tra l'incidenza del cancro e l'esposizione a campi elettromagnetici
provenienti dalle linee di corrente elettrica. Lo scorso dicembre, nello stato di

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Washington, uno studio basato su 67800 certificati di morte ha rilevato che i


radioamatori hanno un'incidenza inusualmente alta di leucemia, mieloma
multiplo e linfoma. Per molto tempo si pensava che la radiazione
elettromagnetica fosse un problema soltanto quando generava effetti termici,
surriscaldando le cellule. Recenti ricerche hanno stabilito che gli organismi
viventi, essendo di natura bioelettrica, sono influenzati dai campi molto deboli
a livello cellulare, sia che ci sia o che non ci sia surriscaldamento. Il fenomeno
viene reso più complicato dalla natura non lineare degli effetti
elettromagnetici. Poiché la maggior parte dei fattori in gioco sono sospettati di
essere dannosi, si può postulare che 'di più è peggio'. Gli effetti dei campi EM
sono fino ad ora non prevedibili, con possibilità di essere dannosi e anche
benefici. Per questo motivo i responsabili politici sono stati ostacolati. Le
ricerche, adesso, suggeriscono fortemente che i campi casalinghi e ambientali
creano dei rischi, ma nessuno sa quanto siano seri e chi sia più esposto. Il
repubblicano George Miller, presidente del comitato per le risorse elettriche e
idriche della California intervistato dal San Francisco Examiner lo scorso
dicembre, ha definito 'noccioline' i fondi di 4 milioni di dollari stanziati dal
governo nel1986 per studiare gli effetti biologici degli ELF.

Un rapporto del 1980 dell'Istituto degli ingegneri elettrici ed elettronici


riportava che circa 441.000 americani venivano esposti a una radiazione VHF
e UHF in eccesso sui limiti di sicurezza consigliati per la popolazione in
Russia.

Infatti sono stati i ricercatori sovietici che hanno cominciato a pubblicare


lagnanze non specifiche tra i lavoratori esposti ad alti livelli di elettricità
ambientale. Sebbene in occidente il disegno sperimentale di questi studi sia
stato criticato, i rapporti hanno stimolato le ricerche da parte degli scienziati
occidentali. Nel 1985 Granger Morgan e collaboratori dell'Università di
Carnegie-Mellon tentarono di analizzare il problema in un articolo sulla rivista
dell'Istituto degli Ingegneri Elettronici.

I ricercatori sottolinearono degli effetti noti dei campi deboli sul rilascio degli
ioni calcio, cruciali nella trasmissione degli impulsi nervosi, e le interazioni
chimiche sulla superficie della membrana.

Il gruppo di Carnegie-Mellon denunciò il bisogno di una 'informazione


pubblica chiara, onesta, bilanciata, sul problema dei campi da linee di
trasmissione elettrica'.. L'industria dell'energia nucleare si mise nei pasticci con
un'attitudine del tipo ' abbiate fiducia in noi, siamo gli esperti, ci prenderemo
cura di ogni cosa', mettendo, inoltre, in ridicolo o rninimizzando quelli che
erano preoccupati per i problemi di sicurezza.

'Il gruppo di ricercatori raccomanda che delle commissioni statali per i servizi
pubblici e gli enti preposti per l'ambiente sviluppino strategie per affrontare i
possibili effetti dei campi e che la legislatura dello stato fornisca uno spazio
per un dibattito sulle preoccupazioni dei cittadini'.

Nel 1986 Allen Frey, che è stato il primo a dire (1975) che le microonde
potrebbero alterare la barriera sangue/cervello, in una lettera a Science (255: 5-
6) accusò il potere militare di tentare di controllare la ricerca sui pericoli
potenziali delle radiazioni a microonde. I militari, disse Frey, aprirono

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l'American National Standard Institute (ANSI) per investigare i pericoli


biologici delle microonde, eleggendo il loro primo presidente e decidendo, in
gran parte che tipo di ricerche portare avanti sugli effetti biologici delle
microonde'.

Nel 1986 Sam Koslov, un ricercatore della Johns Hopkins University,


laboratorio di fisica applicata, riferì di un complesso di sintomi da morbo di
Alzheimer molto indicativo, in una scimmia esposta cronicamente a delle
microonde. Koslov disse che parlò a un incontro pubblico delI'Ente per la
Protezione Ambientale (EPA) per la frustrazione dovuta alla mancanza di fondi
per la ricerca sulle microonde.

Nel 1987 Joel Elder, un biologo cellulare dell'EPA, ha fatto notare che sebbene
sin dal 1982 fossero stati raccomandati dall'ANSI dei nuovi standard, erano
soltanto suggeriti ma non resi obbligatori.

Preoccupazioni sugli effetti dei videoterminali sono ritornate alla ribalta con
l'evidenza che le donne che lavorano con questi schermi di computer hanno
un'incidenza enormemente alta di aborti spontanei. L'anno scorso l'IBM e la
Ontario Hydro hanno lanciato una ricerca congiunta sui possibili effetti dei
videoterminali sui problemi della gravidanza.

Apparentemente gli schermi protettivi non servono granché. Nel 1987, in una
lettera a un giornale inglese di medicina, dei ricercatori svedesi riferirono che
la maggior parte degli schermi elettrostatici riduce l'emissione solo quando gli
schermi sono nuovi. Gli schermi che non funzionavano erano reti di fibre di
nylon rivestite di uno strato sottile di carbone. Soltanto gli schermi basati su
reti di metallo o su plastica metallizzata non si deterioravano nel tempo.

'Così non c'è via di uscita?' si chiedono i ricercatori della Carnegie Mellon in
Issues in Science and Technology (III, 4: 81- 91).'La scienza non ci può offrire
nessun consiglio?'

La situazione non è senza speranza come sembra. Nel fare un lavoro di


consulenza per lo stato della Florida, hanno trovato che 'possiamo ottenere
delle indicazioni politiche utili invertendo il nostro modo di pensare e
chiedendoci che cosa faremmo se potessimo rispondere a queste domande'.

Panorama delle ricerche sui campi elettromagnetici

In un articolo intitolato 'Living in Magnetic Fields' (Archeus 2/1, 7780) il


biofisico Otto Schmitt nota che la gente ha vissuto in un campo
elettromagnetico di 5 gauss per generazioni.

Per lungo tempo questo è stato considerato un livello accettabile di


esposizione. Tuttavia, dice Schmitt 'ci siamo mangiati il nostro margine di
sicurezza a una velocità sorprendente. Se manteniamo l'attuale velocità
esponenziale di crescita dell'intensità dei campi... possiamo predire che saremo
in seri pasticci per la fine del secolo'.

Schmitt identifica le zone rischiose e 'le arene dove dobbiamo prepararci a fare
compromessi vivibili o a dare battaglia'.

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Sta diventando a buon mercato, facile e utile incorporare magneti e sorgenti di


campi EM vaganti nei nostri apparecchi di uso quotidiano. Per esempio,
strumenti laser che leggono le etichette nei supermercati, altoparlanti con
grossi pezzi di materiale magnetico, vibratori per letti, 'anche i piccoli
asciugacapelli emettono campi di 40 G. o anche di più'.

'Non abbiamo ancora sviluppato un sistema per proteggere le persone


disinformate, come invece abbiamo fatto nel caso di serpenti sconosciuti o
lame di rasoio'.

Schmitt per un certo periodo andava in giro con dei rivelatori di campo e
misurava campi EM casuali. Per esempio ha trovato un punto caldo di 40 G
sopra la testa in un aeroplano su cui stava volando.

'Sempre più strumenti elettronici vengono installati chirurgicamente dentro e


sulle persone... per mezzo di quelli che vengono chiamati trasduttori non
invasivi'.

Quando Schmitt e collaboratori hanno fatto degli esperimenti per vedere se gli
studenti universitari potevano riconoscere i campi, metà dei soggetti riferì di
aver provato un qualche genere di mal di testa. Il pericolo, sottolinea il
ricercatore, è a livelli di intensità di campo molto minore.

'Ci mancano linguaggio di lavoro, strumenti e mezzi per misurare con


efficienza gli effetti biomagnetici. Non abbiamo nessuna tradizione o regole di
lavoro su come muoverci in questa area'.

Effetti magnetici sui sistemi viventi

I molluschi ricavano le loro indicazioni di direzione dai campi magnetici


(Science 235: 331- 335). In genere i piccioni perdono la loro abilità di navigare
se vengono esposti a forti campi elettromagnetici prima di essere liberati per il
volo. Sembra che gli uccelli vengano confusi da campi esterni solo se possono
sentire gli odori atmosferici. Quando i loro canali nasali venivano bloccati
potevano navigare normalmente, malgrado l'esposizione ai campi EM
(Naturwissenschatten73: 215- 217).

Alcuni ricercatori, dopo aver studiato gli effetti dei campi EM sulla funzione
della ghiandola pineale dei topi hanno concluso che i campi EM deboli
possono essere percepiti soltanto se la retina veniva stimolata per lo meno da
una luce debole (Neuroscience Letters 64: 97- 101; Brain Research 333: 382-
3840).

Dei cambiamenti nel campo magnetico attorno allo scalpo precedono il sorgere
di emicranie (Brain Research 442; 185- 190).

Effetti dell'elettricità ambientale sui sistemi viventi

I campi elettrici ambientali da linee ad alta tensione e apparecchiature pulsano


a 60 Hz negli U.S.A. e a 50 Hz in Europa. Nessuna delle due è naturale per gli
organismi viventi che si sono sviluppati in una varietà di campi
elettromagnetici e magnetici. Per questo motivo i ricercatori hanno investigato

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sia i campi naturali che quelli amplificati.

Dei ricercatori del Pacific Northwest Laboratory hanno trovato che il campo di
60 Hz disturba il ritmo normale della ghiandola pineale nei ratti, misurato con
il rilascio della melatonina. I ritmi venivano reintegrati in meno di tre giorni
dopo l'esposizione.

Dei ricercatori inglesi hanno trovato che dei campi intensi a 5Hz alterano
l'umore e le capacità verbali e di ragionamento, però solo dopo il secondo
giorno. l ratti sono in grado di rivelare campi verticali di 60 Hz. Quando dei
ratti femmina venivano esposte ai campi prima della gravidanza, la loro prole
era meno fertile. I piccoli nati da maiali che erano stati esposti a dei campi di
60 Hz prima del parto mostravano una incidenza di malformazioni maggiore
del normale.

Dei ricercatori indiani hanno riportato che gli animali esposti a campi di 50 Hz
mangiano e bevono di meno. Venne anche osservata una leggera anomalia
cardiaca, ma i ratti esposti vissero quanto i gruppi di controllo.

Dei ricercatori spagnoli esposero dei ratti femmina a campi di 50 Hz per


cinque mesi. La prima generazione di discendenti non sembrava danneggiata,
ma la seconda generazione era più piccola dei controlli. La domanda
principale, secondo Carl Blackman e colleghi del Health Effects Laboratory of
the Enviromental Protection Agency, è: 'l'esposizione a campl elettrici della
frequenza e dell'intensità che si riscontrano normalmente in una casa può
essere causa di cambiamenti biologici in un organismo in crescita?'.

E la risposta è sì. I livelli ambientali dei campi elettrici dovuti alle linee di
conduzione dell'elettricità - livelli a cui sono esposte normalmente le persone
all'interno degli edifici alterano lo sviluppo del sistema nervoso dei pulcini. I
cervelli dei pulcini esposti a campi di 60 Hz prima della cova successivamente
non rispondevano in modo normale ai campi di 60 Hz.

Campi a bassa frequenza alterano un enzima della cellula essenziale per la


crescita

Una recente ricerca sulla sensibilità biologica ai campi elettrici artificiali aiuta
a spiegare almeno alcuni degli effetti.

Ross Adey del Veterans' Neurobiology Research Group e i suoi collaboratori


dell'Università di California, Riverside, lo scorso anno hanno pubblicato prove
che questi campi -aumentano l'attività di un enzima associato sia con la
crescita normale che con quella maligna.

Adey, uno dei maggiori ricercatori in questo campo, ha sottolineato che è stato
dimostrato che dei campi elettromagnetici modificano anche due altri enzimi
del sistema Uno è implicato nel liberare energia dal 'combustibile' metabolico
l'altro forma 'il grande sistema dei messaggeri intracellulari'.

Questi nuovi concetti 'fanno presagire una rivoluzione biologica di vasta


portata che toccherà ogni area di base della biologia cellulare dallo sviluppo
embrionale all'invecchiamento al cancro'.

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Secondo Adey la scoperta della sensibilità cellulare richiederà di decifrare le


complesse comunicazioni tra la superficie della cellula e il suo nucleo con il
suo DNI ricercatori dovranno cercare 'una accurata comprensione di come il
'sussurro elettromagnetico' tra le cellule venga amplificato in un parlare a voce
più alta, cosi che possa passare all'interno attraverso la barriera elettrica della
membrana cellulare.

Adey descrive l'interno della cellula come 'denso di comunicazioni ad alta


energia'.

Le ricerche sogli effetti dei campi elettromagnetici deboli sulle cellule nervose
hanno svelato 'Un aspetto nuovo fondamentale dell'organizzazione della
materia'. Sembra che i campi applicati a un tessuto vivente creino delle
vibrazioni non lineari che viaggiano lungo la superficie della cellula,
trasportando abbastanza energia da innescare gli eventi cellulari.

Queste vibrazioni molecolari, 'solitoni', presumibilmente agiscono in modo da


convogliare un messaggio sulla superficie della cellula. I campi deboli mettono
in movimento gli ioni della membrana della cellula. Queste oscillazioni
accelerano il trasferimento degli ioni.

La terra è una grande pila - Effetti dei campi elettromagnetici terrestri e


artificiali sull'uomo, sugli animali e sulle piante
del dott. Azima Rosciano

La Terra è costituita e vive in un intreccio di campi elettromagnetici. La


biogeologia studia questi campi e i loro effetti sui sistemi biologici. Sono stati
evidenziate alcune sorgenti, campi di forze provenienti da falde acquifere e
giacimenti minerari, dalla struttura elettromagnetica reticolare e da campi di
energia elettrica alternata come campi che hanno un potenziale effetto negativo
su uomini, animali e piante. Esaminiamo brevemente le diverse fonti di
influssi, quelli provenienti dalla terra e quelli prodotti dalle macchine
dell'uomo.

Campi elettromagnetici terrestri

Occorre innanzitutto ricordare che tutti gli esseri viventi, dall'uomo ai minerali,
emettono radiazioni di natura elettromagnetica. Nell'attuale stile di vita
industrializzato e altamente meccanizzato, soprattutto negli agglomerati urbani
si vive circondati da radiazioni artificiali, create soprattutto dalle
apparecchiature elettriche ed elettroniche: satelliti, radio, televisione, computer,
microonde, telefoni cellulari, onde radar ecc. La Terra in quanto tale, dal punto
di vista elettromagnetico è un'armatura negativa di un enorme condensatore il
cui polo positivo è il cosmo stesso. L'armatura negativa della Terra si carica e
scarica continuamente mediante i temporali che solo circa 2000 al secondo su
tutto il pianeta. L'amperaggio di questa armatura è molto basso, circa
1800ampères. Avendo ciò in mente, che cioè l'uomo e tutti gli esseri viventi
formano e vivono in un enorme condensatore di energia, questo è il nostro
pianeta, si può già comprendere il potenziale dannoso di apparecchiature
divenute potentissime che ne alterano campi elettromagnetici. Esaminiamo
brevemente le due diverse fonti di influssi, quelli provenienti dalla terra stessa

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e quelli prodotti dalle macchine dell'uomo. Per quanto riguarda le radiazioni


provenienti dalla crosta terrestre sappiamo oggi che esistono due tipi diversi di
onde: a) le onde di Schumann che sono di fondamentale importanza per
l'esistenza armonica degli esseri umani sul pianeta. Sono onde a brevissimo
raggio e di elevata intensità da frequenze di 1hz a circa 1000hz e sono prodotte
dalla terra come emissione naturale del suo corpo. Tali onde sono
indispensabili all'equilibrio del sistema nervoso centrale e soprattutto al
sistema periferico. Sappiamo oggi con certezza che l'eliminazione delle onde
Schumann crea tutta una serie di sintomi e disturbi quali, cefalee, nausea,
stanchezza, disturbi di assorbimento, alterazione dei livelli ormonali,
abbassamento del sistema immunitario, minore resistenza ai virus. Le onde
Schumann vengono bloccate, ad esempio, dalle enormi estensioni di strade
asfaltate delle città e dall'uso indiscriminato del cemento. L'asfalto e il cemento
bloccano artificialmente le onde della terra ed hanno un effetto isolante dalla
crosta terrestre che non è più in grado di emanare i suoi effetti benefici per gli
esseri urbani... Per chi vive in città è necessario quindi poter restare almeno
due o tre giorni alla settimana in contatto con la natura, lungo corsi d'acqua o
nei boschi per riequilibrarsi mediante le onde Schumann libere, fondamentali
al nostro sistema nervoso e alla nostra vitalità. Esistono altri tipi di onde
prodotte dalla Terra di cui bisogna conoscere la struttura perché possono avere
effetti nocivi. Si tratta delle onde prodotte da acque sotterranee, faglie
geologiche che emettono raggi gamma e neutroni, giacimenti sotterranei di
carbonio - petrolio - gas naturali i quali modificano il campo radioattivo della
terra e i campi magnetici reticolari di Hartmann e Curry. I campi reticolari sono
costituiti da fasce di diametro di circa 30 cm. circa che circondano la terra da
nord a sud con intervalli regolari di circa due metri uno dall'altro e in senso est
ovest a circa 2,5 metri uno dall'altro. Il raggio d'azione di questo reticolo arriva
sino alla stratosfera. Gli incroci, i nodi di incrocio delle fasce
elettromagnetiche possono essere dannosi. L'effetto negativo viene amplificato
se nello stesso spazio abbiamo corsi d'acqua o giacimenti o falde. E' possibile e
importante conoscere la struttura reticolare facendoci aiutare da un
rabdomante, da radioestesisti o con apparecchiature capaci di registrare i campi
reticolari e misurarne l'intensità per organizzare la propria casa evitando
almeno di dormire su un nodo reticolare ad alta intensità. Dal punto di vista
medico nessuna malattia può essere curata definitivamente se il soggetto vive
in una situazione elettromagnetica negativa.

Campi elettromagnetici artificiali

D'altra parte, per quanto riguarda i campi nocivi ai sistemi biologici prodotti
artificialmente, il prof. Adey e la sua équipe di Palo Alto in California hanno
dimostrato e confermato scientificamente che le frequenze artificiali possono
far scattare meccanismi di alterazione cellulare che interferiscono nella
patofisiologia del cancro. Sempre dallo stesso gruppo di ricerca, sono state
fatte ricerche sugli effetti nocivi di coperte elettriche e materassi ad acqua sullo
sviluppo fetale, verificando un'altissima incidenza di malformazioni o
interruzioni di gravidanza in madri che ne facevano uso. Uno studio fatto, nello
stato di Washington nel nord ovest degli Usa fra il 1950 e il 1982 sulle morti
avvenute in quel periodo, ha fatto notare su tali morti l'altissima incidenza della
professionalità. Furono classificate 480.000 morti e le occupazioni prese in
considerazione furono quelle di elettricisti, tecnici elettronici, operatori radio e

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telegrafi, lavoratori con cavi ad alta tensione. I risultati di queste ricerche


furono evidenti e mostrarono che tumori, quali leucemia o linfomi Hodykins
erano una proporzione crescente rispetto alle esposizioni a campi creati da
correnti elettriche alternate. Oltre alle radiazioni create dalle correnti elettriche
il nostro corpo è sottoposto quotidianamente anche a radiazioni da onde ad alte
o altissime frequenze, da 10Khz fino a 3x10khz, create da onde radio, onde
televisive, onde radar, radiazioni U.V., raggi X e altri usati dalla diagnostica
medica, radio amatori, sistemi V.H.F., satelliti, forni a microonde. Tutte queste
onde sono state verificate ed hanno una penetrazione nei nostri tessuti da 1 a 4
cm. con interferenza in particolare sui tessuti del midollo spinale, dell'occhio e
del sistema nervoso, e particolarmente disturbanti nei tessuti in crescita, nei
bambini.

I consigli del medico

Vediamo nel nostro quotidiano come possiamo proteggerci e migliorare le


nostre condizioni ambientali. La nostra casa dovrebbe essere lontano da fonti
elettromagnetiche potenti (radar, emittenti radio e TV, linee ad alta tensione...).
L'impianto elettrico deve avere la messa a terra, antenne, cavi, televisioni
telefono debbono stare ad almeno 4,5 metri dal letto. Dobbiamo conoscere ed
evitare i nodi reticolari per la posizione del letto. Pochi oggetti metallici, poco
cemento, pochi materiali sintetici e isolanti chimici, molto legno. Evitare
grosse superfici di specchi nella stanza da letto. Come abitudini individuali il
medico suggerisce di camminare il più possibile usando scarpe di cuoio e fibre
naturali per i vestiti (cotone, seta), tenere piante in casa e aprire spesso le
finestre, utilizzare lampade a spettro totale e non al neon, utilizzare cristalli di
quarzo per l'assorbimento di onde elettromagnetiche provenienti da televisioni,
telefoni cellulari o computer. Pannelli di sughero possono isolare pareti che
stanno a fianco di grosse trasmittenti di cavi ad alta tensione e che potrebbero
interferire sui corpi fino a una distanza di 300/400 metri. E' importante
cominciare a responsabilizzarsi sul nostro modo di vivere per essere più in
armonia ed evitare o ridurre le implicazioni nocive alla salute, per evitare gli
stress geopatici ed elettrici.

Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi di
auto-diagnosi o auto-prescrizione
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi al vostro medico di
fiducia

Se volete potete inviate i vostri quesiti alla nostra segreteria per avere una risposta
redatta da un medico-chirurgo.

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