Sei sulla pagina 1di 5

Basilica Foto

Basilica
La basilica era un edificio pubblico utilizzato nell'antica Roma come luogo di riunioni pubbliche e
di amministrazione della giustizia. Dal IV secolo le basiliche vennero riadattate come luoghi di
culto cristiano la cui particolare importanza era sottolineata da riti cerimoniali officiati direttamente
dal Papa.

La basilica nasce nel Mediterraneo orientale durante il periodo ellenistico, come suggerisce anche
l'etimologia del termine: aul basilik era una zona dei palazzi reali di Efeso o di Alessandria
d'Egitto, dove il significato letterario era sala regia (il basileus ancora il nome tradizionale degli
imperatori bizantini).
La forma della basilica ellenistica, con colonnati e un'aula centrale, venne importata a Roma, dove
dall'et repubblicana vennero costruite molte basiliche civili, come la Basilica Giulia e la Basilica
Emilia nel Foro romano.

La basilica normalmente aveva pianta rettangolare, internamente suddivisa in tre o cinque navate da
pilastri o colonne (la divisione in navate era uno stratagemma per facilitare la copertura) e
presentava uno o due absidi semicircolari o rettangolari, al centro del lato maggiore o minore. Gli
ingressi (uno o due) erano posizionati sul lato opposto rispetto ad ogni abside. Anticamente nella
basilica la parte centrale poteva essere anche scoperta.

La basilica romana ospitava riunioni di vario genere: ci poteva essere la tribuna dove alcuni
magistrati esercitavano la funzione di giudice (da cui la parola tribunale e basilica forense), altre
magistrature amministrative, negozi e uffici, anche ai piani superiori

Nel 313 con l'Editto di Milano, l'Imperatore Costantino concesse la libert al culto cristiano. Per
impulso dello stesso imperatore e della sua famiglia (in particolare Sant'Elena) prese avvio a Roma
- e presto si svilupper altrove nel vasto territorio imperiale - un grandioso programma di
costruzione di imponenti edifici basilicali da adibire a luoghi di culto e in memoria dei martiri
cristiani. La costruzione di queste grandi chiese porta alla luce la nuova fede e la esalta e induce la
progressiva, rapida, scomparsa dei Tituli o domus ecclesiae, i precedenti, modesti, luoghi di culto,
per lo pi ricavati all'interno di abitazioni private di patrizi convertiti al nuovo culto o riutilizzando
mitrei, sovente sotterranei. In altri casi templi dedicati al vasto Pantheon delle divinit greco-
romane vengono riadattati alla funzione di chiesa, o demoliti e sostituiti da un nuovo edificio di
culto. Per motivi liturgici non era possibile, n desiderabile, adottare il modello templare romano,
dove all'interno del tempio si custodiva solo la statua di culto del dio e la maggior parte dei riti
avveniva in prossimit dell'altare esterno. Solo in alcuni interventi pi tardi (IX-X secolo) vennero
riutilizzati templi greco-romani murando gli intercolunni e aprendo le pareti della cella (come il
Duomo di Siracusa, trasformato in epoca bizantina).

Le primissime basiliche, promosse dall'imperatore, sono edificate a Roma, e sono in grado di


raccogliere migliaia di fedeli. Vengono costruite prevalentemente fuori le mura aureliane, sui luoghi
di sepoltura - gi da tempo oggetto di venerazione e caratterizzati da edicolette votive - dei
principali apostoli e martiri cristiani (Martyria). La primissima basilica cristiana probabilmente
San Giovanni in Laterano, costruita su un terreno donato da Costantino I intorno all'editto di Milano
del 313. Furono costruite poi San Pietro in Vaticano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le
Mura. Le ultime due in particolare vennero commissionate nel corso del IV secolo dal vescovo di
Roma invece che dall'Imperatore, segno della crescente importanza del papato nella vecchia
capitale.

Il tipo edilizio detto basilicale si ispirava agli esempi delle basiliche civili romane, realizzate per
accogliere grandi folle, e fu adottato sia pure con sostanziali trasformazioni. Dovette avere peso
nella definizione della nuova tipologia architettonica pi che la basilica usata come tribunale, la
tipologia della cosiddetta basilica palatina, dove l'imperatore si mostrava al popolo nell'enfasi
dell'abside di fondo (come nella basilica di Costantino a Treviri); in questo senso alla maiestas
imperiale si assimil e poi sostitu la maiestas divina del cristianesimo.
L'ingresso era posto su un lato minore dell'edificio, opposto all'abside; lo spazio venne diviso in
navate da esili muri sorretti da file di colonne, spesso di reimpiego, architravate o che sorreggono
archi a tutto sesto. Ai lati dell'abside inizialmente vennero ricavati due locali di servizio, i
pastoforia, detti prothesis e diakonikon, e successivamente si diffonde l'uso di affiancare absidi
minori a quella principale; il numero di navate va da tre a cinque, mentre generalmente non veniva
realizzato alcun transetto.

Esso infatti venne inizialmente associato a chiese (come la basilica costantiniana di San Pietro in
Vaticano e la basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme) dette martyria ossia dove si tributa un
culto sepolcrale a un importante personaggio: da questi illustri esempi si diffuse a tutte le altre
chiese. L'asse principale era quindi quello longitudinale, pi adatto ad ospitare le processioni dei
presbiteri e dei fedeli. Le chiese sono (quando possibile) orientate, ovvero l'asse della chiesa
disposto sulla direttrice est-ovest, con l'abside ad est. Un testo attribuito a Clemente I, ma forse del
IV secolo recita a proposito della costruzione della basiliche: "[Preghiamo Dio] che ascese sopra il
cielo dei cieli verso oriente, ricordando l'antica passione per il Paradiso, posto a oriente, da dove
il primo uomo, disobbedendo a Dio, persuaso dal consiglio del serpente, fu cacciato." Oriente era
quindi il luogo dove si trova il Paradiso e dove si trova quindi Cristo, che tornando sulla terra
proverr da tale direzione. Nello stesso testo si recita come il seggio del vescovo debba stare al
centro, affiancato dai sacerdoti, e che i diaconi abbiano cura di disporre in zone separate i laici,
divisi tra uomini e donne; nel mezzo, in un luogo rialzato, doveva stare il lettore dei testi sacri. La
struttura longitudinale, dall'ingresso all'abside, indica anche il percorso spirituale e salvifico
dell'uomo, la "via Salutis" ("via della Salvezza") e rispecchia l'idea del "tempo lineare", propria
della tradizione biblico-cristiana. Infatti da sant'Agostino in poi nel pensiero cristiano il tempo
concepito in senso lineare-progressivo e non pi circolare-ciclico come nel mondo pagano. Dalla
caduta di Adamo l'escatologia cristiana procede verso la "consumazione del tempo", il riscatto
dell'uomo verso Dio, il Giudizio Universale e l'eternit spirituale.[1]

Il soffitto piano o a capriate in legno a vista; le murature molto esili precludono la possibilit di
impiegare volte in muratura.

Esternamente, la facciata presenta un disegno detto a capanna con tetto a falde inclinate a coprire la
navata centrale, ai lati della quale troviamo spioventi semplici che coprono le navate laterali. Di
fronte alle basiliche maggiori si trova talvolta un quadriportico, un cortile colonnato quadrangolare,
riservato ai catecumeni.

Potrebbero piacerti anche