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La prima parte del questionario stata dedicata al personale in organico delle forze di Polizia Locale.
Obiettivo della ricerca stato quello di quantificare il numero effettivo di soggetti impegnati nellattivit
di Polizia Locale.
Mancando il completamento dellanagrafe, per valorizzare il consistente numero di informazioni raccolte,
si scelto di elaborare i dati ottenuti calcolando il rapporto che, nelle varie regioni, esiste fra operatori di
PL e abitanti. Si tratta di un tema strategico per la definizione delle politiche di riforma, che la Fondazione
F. Caracciolo ha gi affrontato sotto altre angolature anche con riguardo alle singole realt locali5.
In assenza di una legge statale che stabilisca in via generale e astratta un rapporto predefinito fra operatori
di PL e popolazione, tale disciplina affidata alla normazione dei singoli Comuni. Talvolta, tuttavia, nella
materia di de qua intervenuta la legislazione regionale la quale ha tendenzialmente previsto un rapporto
di una unit di PL ogni 1.000 abitanti.
Per consentire una lettura pi agevole dei dati, si scelto, tuttavia, di confrontare il numero di operatori di
PL, rapportandoli ad una popolazione di 10.000 abitanti. A livello nazionale in media lavorano nei Comandi
10,4 operatori di PL ogni 10.000 abitanti. Si tratta di un dato tendenzialmente omogeneo su tutto il territorio
nazionale.
14,0
12,0
10,4
10,0
7,7
8,0
6,0
4,0
2,0
0,0
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Umbria
Valle dAosta
Veneto
Media Nazionale
Abruzzo
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Sul sito della Fondazione F. Caracciolo www.fondazionecaracciolo.aci.it sono raccolti tutti gli studi editi dalla Fondazione e dedicati
alla Polizia Locale.
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Fra le diverse realt spicca la Valle dAosta in cui sono presenti oltre 14,9 agenti ogni 10.000 abitanti. Il
dato molto alto in rapporto alla popolazione, ma non in termini assoluti. Lo stesso, infatti, risulta molto
pi contenuto nellipotesi in cui venga ponderato su altri parametri (superficie, numero di comuni, esigenze
di gestione delle attivit turistiche). Anche la Sicilia e la Puglia presentano un numero elevato di operatori.
Se si considera il dato medio nazionale come spartiacque, si pu notare come tendenzialmente nelle regioni
del nord il numero di operatori sia pi ridotto rispetto al sud. Come evidenziato fanno eccezione le realt
della Valle dAosta e del Piemonte.