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GLISPETTACOLI
GIGI PROIETTI
«Quell’estate al mare
con Deneuve e Foster»
L’attore sul set di un film che ricorda «Casotto», girato nel ’77
«Gli italiani peggiori non sono in spiaggia, ma sugli yacht»
ROMA Gigi Proietti. Sono pochi gli attori
in Italia il cui nome è marchio di qualità e
di garanzia. Il cui suono ormai è familiare,
lo si dice in un respiro. Il viso da italiano
intelligente e geniale, la carriera straordina-
ria tra teatro (il suo Brancaccio, il Globe
Theatre, ma anche il laboratorio che ha re-
galato talenti come Laganà, Tirabassi, Insin-
na e tanti altri), tv (il maresciallo Rocca) e
cinema (non solo Febbre da Cavallo o Ca-
sotto ma anche Altman e Tavernier). E an-
che musica, perchè il nostro ci ha regalato,
con la sua voce calda, canzoni ironiche e
sentimentali. Ora torna sul set, dopo i Van-
zina, per i Cerami. Matteo, giovanissimo, è
al suo esordio alla regia, Vincenzo è all’en-
nesima sceneggiatura. Cerami sr e Proietti
erano già insieme nel Casotto di Citti. E Tut-
ti al Mare, questo è il set dove lo abbiamo
incontrato, è un remake. Pardon, un’ope-
ra ispirata da quel capolavoro.
Siamo a Ostia, nella spiaggia Cancello 6
di Castel Porziano. Ci racconta del suo
personaggio in «Tutti al mare» di Mat-
teo Cerami?
Un uomo strano, che non ricorda nulla e
pure un po’ cleptomane. Amo il tema del-
la memoria, il mio personaggio non si ri-
corda mai nulla. È molto divertente. E non
ricordarsi neanche le parole, come lui, ti dà
il senso del tempo.
«Tutti al mare». Dopo più di trent’anni
torna a Ostia, la dove c’era il Casotto di
Citti, torna per ricordare quel piccolo mi-
racolo artistico e produttivo?
Certo. Lo stesso produttore (Piccioli), lo stes-
so sceneggiatore (Vincenzo Cerami) e, ora
che sto sul set, anche se solo da un gior-
no, lo stesso clima scherzoso, divertente,
un po’ chiassoso. Di allora ricordo Jodie Fo-
ster, che non parlava italiano ma capiva tut-
to. E la battuta in cui lei mi chiedeva Di che
segno sei? e io le rispondevo Falce e mar-
tello. E poi Catherine Deneuve, che nel film
era la donna dei miei sogni, e che per co-
pione dovette darmi uno schiaffo. E lì, un
anello di Bulgari regalatole dal produttore,
volò via. Lo cercammo per ore, senza tro-
varlo. E poi il freddo, perchè nel Casotto di
Ostia passammo solo due giorni, poi abbia-
mo girato in costume in febbraio agli stu-
di De Paolis! E infine penso a Paolo Stop-
pa, un vecchio grande attore di teatro che
si mostrava comico e modernissimo, un
maestro.
Ma gli italiani al mare son sempre peg-
giori?
Mi sa di sì, anche se non posso metter la
mano sul fuoco sugli italiani sulla spiaggia,
perchè io preferisco lo scoglio. Ho una ca-
setta a Ponza da molto tempo, ho un gom-
mone e sto benissimo. Gli italiani peggiori
li vedo dagli yacht più pretenziosi, da lì
escono le gocce di pomodoro, le parolacce,
i comportamenti imbarazzanti. E magari
hanno pagato solo la prima rata del leasing
della barca!
Tagli alla cultura, lei ne sa qualcosa. Il
cinema e l’arte, in Italia, sono alla deriva?
No, perchè ci sono tanti ottimi elementi.
Ma la situazione è grave, il Potere non vuo-
le una cultura critica e non parliamo di si-
nistra o destra, è piuttosto in gioco il con-
cetto di democrazia in Italia. E vale anche
per chi protesta. Vogliono fare la rivoluzio-
ne? Io l’ho detto più d’una volta, se c’è qual-
cuno che vuole farla sul serio, io ci sono.
Quando vogliono. Ma siamo un paese trop-
po poco serio anche per questo. Dovre-
mo cambiare tutto ma nessuno ha vo-
glia di farlo davvero.
Non ha neanche voglia di aprire un
altro laboratorio per attori?
Certo che ho una gran voglia di un
altro laboratorio, era molto diverten-
te: ma voglio sicurezza. La sicurez-
za economica, quella dei locali. C’ho
un’età, non posso più farlo in uno
scantinato
Progetti futuri?
Dovrebbe uscire San Filippo Ne-
ri a novembre, poi un altro film per
[ CINEMA / NARRAZIONE PIÙ CONVINCENTE CHE IN «NEW MOON» ]
Fan incontenibili: applausi ai baci di «Eclipse»
Pubblico femminile, per lo più di adolescenti, ieri, al terzo episodio della saga di «Twilight»
Il regista del terzo capitolo
cinematografico della saga «Twi-
light» si chiama David Slade e
vanta precedenti nel cinema di
vampiri. Prerogativa di cui mo-
stra di avvalersi con esiti che sul
piano di azione e narrazione non
si possono disconoscere, per
quanto la traccia non possa che
essere quella dei libri di Stephe-
nie Meyer. Ma sfrutta dinamica-
mente l’aperto contrasto dei per-
sonaggi, perché come si sa la gio-
vane Bella è al centro della contesa tra
Edward e Jacob, il vampiro e il licantropo,
entrambi innamorati di lei; pur avversan-
dosi d’istinto trovano un’intesa contro una
minaccia esterna e sarà l’occasione per mettere a con- preannunciata tra un esercito di nuovi vampiri as- Quanto a Kristen Stewart, meglio, alla sua Bella (e
fronto dispari profferte amorose che giustappongono setati di sangue e l’eletta schiera cui invece appartie- illibata), nel triangolo ha agio infine di protestarsi non
un’eternità immutabile e una vita che cambia nel suo ne Jacob, con complicazioni che riguardano tanto l’al- conforme. Può una ragazza, in platea, chiedere di più?
stesso divenire. Succede sullo sfondo di una battaglia leanza con gli uomini-lupo quanto le ambiguità del-
[Ipsedixit ]
«Entro ancora nei vestiti dei miei diciassette anni, e
tutto quello che mi serve è nei negozi
di seconda mano».
Daryl Hannah, attrice
[ STAR DELLA TV ]
La Perego passa alla Rai
È ufficiale: Paola Perego lascia Mediaset
e arriva in autunno su Raiuno. L’accordo
tra la conduttrice e Viale Mazzini è stato
raggiunto. Perego sostituirà sulla rete am-
miraglia - con un programma nuovo tutti
i pomeriggi a partire dalle 14.30 - lo spa-
zio occupato fino allo scorso anno da Ca-
terina Balivo con «Festa italiana» ed ac-
compagnerà i telespettatori fino alla par-
tenza della nuova «Vita in diretta» con-
dotta da Lamberto Sposini e Mara Venier.
Reduce dai Wind Music Awards appena
andati in onda su Italia 1, la conduttrice
proprio in questi giorni è stata impegna-
ta sul set di una fiction per Canale 5 (ave-
va in passato girato una puntata di «Di-
stretto di polizia»): «Le donne di Giaco-
mo», una commedia tutta al femminile in
cui recita nel ruolo di Perla, donna vizia-
ta e un pò svampita. Nel cast anche Ch-
ristopher Lambert e Barbara De Rossi, per
la regia di Gianfranco Albano e la produ-
zione di Matteo Levi.
Gigi Proietti e la locandina del nuovo film.
Raiuno, e farò teatro a maggio 2011.
E, magari, un film mio, anche se ci
sto pensando da troppo tempo!
E per il cinema? Perchè la si vede co-
sì poco?
Chiedetelo a chi non mi chiama. Io ho
lavorato negli ultimi venticinque anni
con i Vanzina, Altman, Tavernier, Mo-
nicelli. E mi sembra che ci siam trovati
bene. E’ che forse ora si vogliono attori
improvvisati o comici da programma-con-
tenitore, tutto monologhetti e tormento-
ni.
Boris Sollazzo
IN POSA CON BELLA & EDWARD
I fan, ieri al multisala di Montano Lucino (Co), alla prima proiezione. FOTO CARLO POZZONI le teen ager plaudenti ai passaggi
[ SEPOLTO IERI ]
Pianto e ricordi,
l’addio a Taricone
"oscura" la festa
di Mediaset
È tornato per l’ultima volta a Trasac-
co, un paesino dell’aquilano nel quale ave-
va trascorso gran parte della sua infanzia.
Qui, Pietro Taricone, attore e concorrente
simbolo del Grande Fratello morto la not-
te tra lunedì e martedì in seguito a un inci-
dente con il paracadute, ieri è stato sepol-
to nella tomba di famiglia, accanto al non-
no, al termine di una cerimonia alla qua-
le hanno preso parte familiari e amici del-
l’attore, oltre a parecchia gente comune.
Anche il mondo televisivo, però, ha volu-
to ricordarlo con grande partecipazione.
Già martedì, infatti, Mediaset aveva dedi-
cato uno Speciale di Matrix alla sua me-
moria e aveva trasmesso, sul canale digita-
le La 5, il film Ricordati di me, da lui inter-
pretato, ma ancora più sentiti sono stati gli
omaggi nella serata
di ieri, a Cologno
Monzese, durante la
presentazione uffi-
ciale dei palinsesti
autunnali delle reti.
Il direttore di Canale
5, Massimo Donelli,
infine, ha definito
Taricone «un ragaz-
zo generoso e leale,
che resterà nella me-
moria e nel cuore di milioni di italiani per
la sua simpatia e la sua umanità».
«Pietro non era un incosciente», ha quin-
di detto al Tg5 Domenico Procacci, orodut-
tore di Ricordati di me di Gabriele Muc-
cino, al quale l’ex star del Grande Fratello
ha partecipato, è stato il primo a credere in
lui. Condivideva con Taricone la passione
per il paracadutismo e ha fatto con lui il
suo ultimo volo. «È stato un errore che non
doveva fare. Non c’è responsabilità da par-
te di nessuno». Intanto, per rispetto nei con-
fronti della famiglia di Taricone, Media-
set ha deciso di sospendere dalla program-
mazione di La 5 le repliche della prima edi-
zione del Grande Fratello, quella che vi-
de protagonista lo stesso Pietro. Il 6 luglio,
invece, l’azienda di Cologno Monzese farà
un ulteriore omaggio all’attore al Romafic-
tionfest, proiettando le immagini delle sue
principali interpretazioni, compresa l’ulti-
ma, ne La famiglia Gambardella, che an-
drà in onda su Canale 5 la prossima prima-
vera.
Marco Castelli
le superiori autorità vampiresche,
circostanze tutte che offrono alla
regia il destro per rifarsi a generi
diversi, addirittura dal western al
classico horror. Ma al largo - fin
dalle primissime proiezioni - pub-
blico femminile di «Eclipse» pre-
mono i due cavalieri votati a
un’unica donna, con le differen-
ti esibizioni di spirito e natura che
li contraddistinguono. E se Tay-
lor Lautner, che interpreta il lican-
tropo, tiene la scena meglio di tut-
ti, al vampiro di Robert Pattinson
romantici accreditano la virtù di
essere all’antica senza sembrarlo.
Bernardino Marinoni