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il t oolong,
il t bianco,
il t giallo,
il t Pu'er o t postfermentato[4] .
Tutte le diverse variet derivano dalle foglie della medesima pianta, ma sono create attraverso trattamenti dierenti e presentano diversi gradi di ossidazione (comunemente chiamata fermentazione). I t neri sono t fermentati, i verdi sono t non fermentati e gli oolong sono semifermentati. Una volta essiccato il t pu essere
ulteriormente lavorato per dare vita a: t aromatizzato, t
pressato e t deteinato.
Il termine "tisana" si riferisce ad un'infusione che contiene frutta o erbe oppure estratti di Camellia sinensis[5] .
Il termine t rosso si riferisce comunemente anche al
karkad o all'infusione di rooibos del Sudafrica, che non
contengono Camellia sinensis.
Piantagione di t in Malesia.
Da questa pronuncia cinese derivano, con lievi varianti, le parole per t in: malese, danese, inglese, spagnolo,
svedese, yiddish, ebraico, cingalese, tamil, nlandese,
francese, italiano, lettone, tedesco, olandese e ungherese.
il t nero,
il t verde,
1
4 STORIA DEL T
Gli eetti della bevanda dipendono dal tipo di t
e dalle modalit di infusione (temperatura e durata).
Un'infusione breve (circa 2 minuti) estrae dalle foglie
di t soprattutto caeina ed ha propriet stimolanti.
Un'infusione pi lunga (3-5 minuti) estrae anche acido
tannico, che disattiva la caeina perch si combina
con essa, attenuando l'eetto stimolante (L'acido tannico
inoltre rende amaro il sapore del t).[6]
4 Storia del t
I primi riferimenti testuali certi sul consumo del t in Cina
risalgono al III secolo. Tra i maggiori promotori del t vi
furono i monaci buddhisti, che lo adottarono come bevanda rituale e tonico. Durante l'epoca Tang il t si diuse in
tutto il paese, grazie anche al contributo del Canone del t
scritto da Lu Yu nel 760. Durante la dinastia Song l'arte
cinese del t raggiunse la massima sosticazione. In questo periodo si diuse anche in Giappone, dove nel XVI
La pianta del t (Camellia sinensis) dal Koehlers Medizinal- secolo venne codicata una particolare forma di preparazione ritualizzata (la cosiddetta "cerimonia del t"). In
Panzen.
Cina, nel corso della dinastia Ming, si aerm il consumo
del t in foglie e si inizi a produrre - oltre ai t verdi 2 Denominazione tassonomica
anche t ossidati e parzialmente ossidati.[7]
La denominazione tassonomica della pianta del t
Camellia sinensis, con questo nome registrata la pianta presso l'Index Kewensis e tramite questo, presso
l'International Plant Names Index.
Linneo, tuttavia, nella prima edizione del suo Specie plantarum del maggio 1753 la denomin come Thea sinensis.
Nella seconda edizione di detta opera abbandon tale denominazione ma suddivise la pianta in due distinte specie: Thea viridis (con nove petali) e Thea bohea (con sei
petali).
I botanici indiani e cingalesi hanno mantenuto per molto tempo la doppia nomenclatura di Camellia Thea. Fu
J. Robert Sealy nel 1958 con la pubblicazione A revision of the Genus Camellia edita dalla Royal Horticultural Society a stabilire denitivamente la denominazione tassonomica attuale evidenziando come, secondo
l'International Code of Botanical Nomenclature, in caso di fusione tassonomica di due identiche specie, vada utilizzata la denominazione della specie registrata per
prima.
Il primo riferimento al t in un testo europeo contenuto nei resoconti del veneziano Giovan Battista Ramusio.
Presumibilmente furono i Portoghesi a introdurre la bevanda in Europa, ma la prima importazione della quale
si ha traccia fu da parte della Compagnia Olandese delle
Indie Orientali. In Europa il t divenne dapprima popolare in Francia e nei Paesi Bassi. Inizialmente vi furono
posizioni diverse da parte dei medici sulla nuova bevanda
orientale: alcuni lo ritennero dannoso alla salute, altri (come il medico olandese Cornelis Bontekoe) ne promossero
il consumo come rimedio per tutti i mali.
Il primo locale a servire il t in Inghilterra fu la caetteria
di Thomas Garway nel 1657. La Compagnia inglese delle
Indie orientali inizi ad importarlo a partire dal 1669 e
nel corso del secolo successivo il t divenne la voce pi
importante nei traci inglesi con l'Oriente. Il consumo
del t in Gran Bretagna crebbe moltissimo e si impose
come costume nazionale.
5.2
Lavorazioni
famose inglesi sono la Lipton, la Whittard e la Harrods (i di Camelia sinensis utilizzata, il mercato di destinazione,
grandi magazzini londinesi).
la pezzatura della foglia, ecc. Tuttavia il fattore pi rileUn altro famoso brand la compagnia russa Orimi Trade vante nella diversicazione del prodotto nito rappreGroup che da tempo la pi grande azienda russa di be- sentato dai metodi di lavorazione che le foglie subiscovande calde e la pi grande produttrice russa di t e ca. no dopo la raccolta. La dierenza principale data dal
I brand di produzione di t della Orimi Trade Group sono grado di ossidazione delle foglie (comunemente chiamata fermentazione) in base al quale si distinguono: i t
il Greeneld tea e Tess tea.
verdi (non ossidati), i t neri (completamente ossidati) e
i t semifermentati (oolong) che presentano un grado
di ossidazione intermedio tra questi due estremi.
Produzione e variet
5.2 Lavorazioni
Una volta raccolte, le foglie di t vengono trasportate,
stipate in grandi gerle, generalmente vicino alle piantagioni, dove sono sottoposte a una serie di trattamenti
che le trasformano nel prodotto nito pronto per essere
commercializzato o rilavorato.
Teiera giapponese
Nella lavorazione del t verde poco dopo la raccolta le foglie vengono sottoposte a un trattamento termico che inibisce gli enzimi responsabili dell'ossidazione e permette
al t di mantenere il proprio colore verde. Questo processo viene chiamato stabilizzazione (in inglese xation)
e pu essere fatto tramite torrefazione come nel caso dei
t verdi cinesi, oppure per esposizione delle foglie al vapore, come nel caso dei t verdi giapponesi. Poi le foglie
vengono arrotolate ed essiccate.
5.1
Classicazioni
5 PRODUZIONE E VARIET
ziale ossidazione, che viene interrotta con il processo termico di stabilizzazione. Una volta ammorbidite dal calore
le foglie vengono sottoposte a rullatura ed essiccamento.
In base al grado di ossidazione e a prolungamento della
fase si essiccazione le foglie dei t oolong possono avere
colori che vanno dal verde scuro no al marrone nerastro.
Nella lavorazione del t bianco le foglie subiscono una
lunga fase di appassimento che causa anche di un leggero processo di ossidazione, cui segue un'essiccazione
nale a bassa temperatura. Il nome bianco deriva dal colore delle gemme apicali delle variet di Camellia sinensis,
tipicamente usate per produrre questi t, ricoperte da una
lanugine bianca particolarmente folta.
Il t giallo viene sottoposto a un processo termico di stabilizzazione come il t verde, ma viene lasciato ingiallire per eetto dell'umidit e del calore residui prima di
procedere con l'essiccazione. Viene prodotto solamente
in alcune aree della Cina.
Il t postfermentato un t che viene sottoposto a un processo di fermentazione-ossidazione in particolari condizioni di temperatura e umidit, da cui il presso post-",
per poi essere stato sottoposto al processo termico di stabilizzazione. Prodotto in Cina, principalmente nella province di Yunnan (il pi famoso il t Pu'er), Hunan e
Anhui.
5.3
Variet
5
Lung Ching (
o
Pinyin Lngjng): tra i pi
conosciuti t verdi del mondo, viene coltivato nella provincia dello Zhejiang, in Cina. Presenta foglie
appiattite. Subisce una particolare essiccazione a calore moderato, eettuata manualmente in padelle
semisferiche di ferro. Il raccolto inizia in primavera,
prima del periodo delle piogge, scegliendo le foglie
pi giovani e tenere, che dnno all'infuso un colore chiaro con sapore fresco e delicato. Il suo nome
signica " pozzo del drago ".
Matcha: t verde giapponese, le cui foglie vengono
prima cotte al vapore, asciugate e ridotte in polvere
nissima. Usato principalmente per la cerimonia del
t.
Orange Pekoe: t nero in foglia composto solo dalle
ultime due foglie e dalla gemma apicale della pianta.
Sencha ( ): t verde giapponese, la cui raccolta
avviene solo nel mese di maggio e giugno. Dopo diversi procedimenti di lavorazione, le foglie subiscono diverse manipolazioni, no ad assumere l'aspetto
di aghi di pino. L'infuso di colore verde chiaro, ha un
sapore fresco e amarognolo. il t verde pi diuso
in Giappone.
Shui-Hsien ( Pinyin Shuxin): variet di t oolong prodotto con l'omonima variet di Camellia sinensis. In genere l'infuso si presenta di colore arancio chiaro, con note fruttate pi o meno
marcate.
6
6.1
8 Bibliograa
Alan Macfarlane e Iris Macfarlane. The Empire of Tea. The Overlook Press, 2004, ISBN
1-58567-493-1
Erling Hoh e Victor H. Mair. The True History of Tea. Thames & Hudson, 2009, ISBN
978-0-500-25146-1
Livio Zanini. La Via del T: la Compagnia inglese
delle Indie Orientali e la Cina. Il Portolano, 2012,
ISBN 978-88-95051-19-2
Preparazione
Infusione del t
Note
[1] Grae meno corrette per t, che riproducono parzialmente la forma francese (cfr. Dizionario Treccani online); Anche Devoto-Oli 2012 The: graa meno corrente
per t, tratta dalla forma fr. the
9 Voci correlate
Assaggiatore di t
Cha no yu La cerimonia giapponese del t
ISO 3103 La preparazione del t nella degustazione
professionale
Kung fu cha - Gong Fu Cha, la cerimonia cinese del
t
Sala da t
Cultura russa del t
10 Altri progetti
11
11
Collegamenti esterni
COLLEGAMENTI ESTERNI
12
12.1
T Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/T%C3%A8?oldid=74187143 Contributori: Alo, Frieda, Renato Caniatti, Twice25, Snowdog, LapoLuchini, Archenzo, Gac, Hellis, Riccioli72, Marcok, Carlomorino, Alobot, Civv, Pippu d'Angelo, Marcel Bergeret, Simone, MM,
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