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Il Nespolo del Giappone


Chapter December 2015

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Angela Mariuccia Andriano

Roberto Rana

Universit degli studi di Foggia

Universit degli studi di Foggia

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SEE PROFILE

Available from: Angela Mariuccia Andriano


Retrieved on: 16 August 2016

Emilia Lamonaca
e Caterina Tricase
(Universit di Foggia),
Il Lupino (Lupinus albus L.),
La riscoperta di unantica coltura
Carlo Ingrao
e Caterina Tricase
(Universit di Foggia),
La canapa (Cannabis sativa L.),
una coltura prestigiosa

Lo studio di nuove colture possibili da incentivare


nel territorio del Gal daunofantino con lobiettivo
di ottimizzare le risorse che la terra offre.
Il Nespolo del Giappone, un albero sempreverde
subtropicale che cresce nello stesso clima degli
agrumeti e delloliveti. Il Lupino bianco, una
leguminosa nota e diffusa fin da tempi antichi la
cui coltivazione associata allantica civilt egizia
ed importante per molte civilt del Mediterraneo.
La Canapa, originaria dellAsia, una delle pi
antiche colture per usi non alimentari che ha
avuto un ruolo importante nella storia delluomo.

PSR Puglia 2007/2013 Mis. 331 Az. 2

aa.vv. nuove colture possibili nel territorio gal daunofantino

Angela Mariuccia Andriano


e Roberto Rana
(Universit di Foggia),
Il Nespolo
(Eriobotrya japonica L.)

fare impresa
Nuove colture possibili nel territorio
del Gal daunofantino, con lobiettivo di
ottimizzare le risorse che la terra mette
a disposizione e aprire nuovi mercati.

aa.vv.

a cura di Roberto Rana

Nuove colture possibili nel territorio


del Gal daunofantino

AA.VV.

Nuove colture possibili nel territorio


del Gal daunofantino
Nespolo (Eriobotrya japonica L.),
Lupino (Lupinus albus L.) e Canapa (Cannabis sativa L.)
a cura di Roberto Rana

fare impresa

ISBN 978-88-96256-67-1
2015 Collana Documenti. I Quaderni del Gal Daunofantino
Printed in Italy
Tutti i diritti sono riservati

Nessuna parte di questa pubblicazione pu essere tradotta,


ristampata o riprodotta, in tutto o in parte, con qualsiasi mezzo, elettronico,
meccanico o altro senza autorizzazione del

Andrea

Pacilli Editore
Via Campanile 13, Manfredonia (FG)
Telefono: 393 9160333
www.buenaventuracomunicazione.it
e mail: info@buenaventuracomunicazione.it

Indice
07

Presentazione
di Michele DErrico, Presidente Gal Daunofantino

10

Prefazione

13

Il Nespolo del Giappone

67

Lupino. La riscoperta di unantica coltura

107

La canapa: una coltura prestigiosa

Gruppo di Azione Locale


DaunOfantino s.r.l.
Vicolo Arco delle Gatte - 71043 Manfredonia (Fg)
Telefono: 0884.514736 - Fax: 0884.514736
info@galdaunofantino.it
galdaunofantino@pec.it
www.galdaunofantino.it

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

Presentazione
di Michele DErrico

Presidente Gal Daunofantino

Presentare la collana I quaderni del GAL Daunofantino, consapevole di proporre una collana unica nel suo genere ed un lavoro raro per passione e applicazione, motivo di soddisfazione.
Avremmo potuto limitarci alla pubblicazione di guide informative sul territorio del Gal Daunofantino e sulle possibilit di
sviluppo che esso racchiude, ma abbiamo voluto andare oltre e
promuovere, con la misura e lazione che finanziano la presente collana, una serie di pubblicazioni (venti per la precisione) che
fanno il punto sullo stato dellarte di questo territorio, ne analizzano e ne approfondiscono gli aspetti salienti e lo raccontano informando e proponendo indirizzi di sviluppo. Pubblicazioni in
forma di saggio, dunque con regolari codici Isbn che ne autorizzano il deposito presso le principali biblioteche italiane, ovvero fonti documentarie a disposizione di chi voglia continuare a studiare
o di chi voglia prendere spunto e dotarsi di informazioni per attivare percorsi di sviluppo virtuosi. Ma anche occasione per proporre in maniera organica un focus di attenzione e di ricerca sulle
risorse e sulle possibilit di sviluppo del territorio daunofantino.
Pubblicazioni che hanno consentito ad un numero qualificatissimo di autori (esperti, giornalisti, ricercatori, professori universitari) di dare vita ad un laboratorio virtuale dove ognuno secondo le proprie competenze e professionalit fa emergere le riFare Impresa

sorse del territorio del Gal Daunofantino affinch esse si trasformino in occasioni di sviluppo. Un esperimento di condivisione
dei saperi e delle proposte che finora non pare sia mai stato fatto.
Con questa collana vogliamo che gli abitanti dei territori del
larea daunofantina, a partire dalle generazioni pi giovani, ricevano adeguate informazioni su tutti quegli aspetti che il Gal
chiamato a gestire e a promuovere.
I quaderni del Gal Daunofantino spero rappresenteranno un
punto fermo nel sistema dellinformazione realizzata dai Gal, uno
strumento per informare conoscendo, un valore aggiunto a disposizione del pubblico dei lettori e degli operatori che potranno, se
vorranno, adoperarlo per attivare proficui percorsi di crescita per
il territorio e per le comunit.

AA.VV.

Nuove colture possibili nel territorio


del Gal daunofantino
Nespolo (Eriobotrya japonica L.),
Lupino (Lupinus albus L.) e Canapa (Cannabis sativa L.)
a cura di Roberto Rana

fare impresa

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A.A.V.V.

Prefazione
di Roberto Rana

Negli ultimi sessantanni le abitudini alimentari dei consumatori sono cambiate radicalmente. Frutta e verdura, ad esempio,
sono passate da mero nutrimento ad oggetto di consumo edonistico la cui produzione orientata non pi a variet locali ma
ad altre provenienti da tutto il mondo. Le scelte sono effettuate
prevalentemente per le caratteristiche estetiche del prodotto come
pezzatura, colore ed aspetto esterno piuttosto che per il sapore
o il legame con il territorio. Sono privilegiati i vegetati di grosse dimensioni, privi di difetti e ottenuti mediante un sistema di
coltivazione intensivo ad elevato consumo di risorse ed impatto
ambientale.
Fortunatamente negli ultimi tempi c stata la riscoperta del
cibo sano, in grado di prevenire le patologie, grazie ad una maggiore informazione e sensibilit del consumatore circa gli aspetti
salutistici degli alimenti. Inoltre i consumatori sono attenti a ci
che mangiano, allorigine dei prodotti, alla tradizione, alla territorialit ed alla salvaguardia della biodiversit. Per questi motivi
nellattuale mercato agro-alimentare aumenta lesigenza sia di
fornire prodotti con standard qualitativi e di sicurezza pi elevati
che in passato, sia di tutelare il consumatore e lambiente.
Il tale contesto il presente libro esamina tre differenti colture:
il nespolo, il lupino e la canapa, considerate per lo pi marginali

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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rispetto ad altre pi redditizie come la pesca, la fragola, luva da


tavola, il pomodoro, ecc. Tali antiche colture, grazie alla loro
rusticit ed eccellenti caratteristiche nutrizionali, potrebbero contribuire allo sviluppo territoriale pugliese, alla tutela dellambiente mediterraneo, al miglioramento della salute del consumatore e
allincremento del reddito degli agricoltori. Questultimo aspetto
potrebbe rappresentare un valido strumento per ridurre lo spopolamento e labbandono delle attivit agricole nelle zone marginali,
fenomeno registrato negli ultimi decenni soprattutto nelle aree
svantaggiate. Inoltre la riscoperta di tali specie permetterebbe di
estendere i concetti di conservazione e valorizzazione delle specie
vegetali di interesse agricolo, contribuendo alla riduzione dellerosione genetica.
Si ritiene, infine, che oltre alle azioni precedentemente suggerite la valorizzazione del nespolo, canapa e lupino debba essere
sostenuta da investimenti diretti, alla conoscenza, allinnovazione
tecnologica, al miglioramento genetico e alla ottimizzazione della
gestione agronomica con il supporto e collaborazione tra gli Enti
di promozione locali, lUniversit e gli agricoltori.
Questo libro rappresenta, pertanto, un primo passo in questa
direzione.

Fare Impresa

Angela Mariuccia Andriano


e Roberto Rana

Nespolo (Eriobotrya japonica L.)

fare impresa

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Capitolo Primo

Il Nespolo del Giappone,


origine e aspetti botanici

Origine

Il nespolo del Giappone un albero sempreverde subtropicale, che cresce nello stesso clima degli agrumeti e delloliveti, il cui frutto consumato sia fresco sia trasformato (figura 1). Il nome scientifico Eriobotrya japonica Lindl deriva da due parole greche erion, (lana), e btrys (grappolo),
cio grappolo peloso, in riferimento alle inflorescenze densamente tomentose, dotate di una fitta peluria di cui la pianta
provvista. Inoltre lepiteto japonicus fa riferimento alla presunta origine della pianta. Infatti, nonostante il suo nome
originario della Cina orientale, in particolare nella valle del
fiume Daduhe (Zhang et al., 1990; Zhang et al., 1993.), da
dove poi si diffuso in tutto il mondo e in tempi molto antichi anche in Giappone. Giunse in Europa nel 1784, quando
alcuni esemplari furono piantati nellorto botanico di Parigi,
dopo essere stati trasportati da navi mercantili dalle lontane
Isole Mauritius. Si ritiene, infatti, che i monaci di quei luoFare Impresa

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ghi coltivassero i nespoli negli orti sia per la loro bellezza, sia
per i loro frutti gustosi. Nel 1787 alcuni esemplari furono
introdotti nel giardino botanico di Kew (Inghilterra) e nel
1812 nellOrto Botanico di Napoli. Qui la pianta trov condizioni ambientali favorevoli e cominci a diffondersi non
solo nel Sud Italia, ma in tutto il bacino del Mediterraneo
come Turchia, Libano, Israele, Nord Africa e nellisola di
Malta. Nello stesso periodo fu introdotto in Spagna e di qui
di diffuse nella penisola Iberica e in tutta lAmerica Latina
(Rodrguez, 1983).
Attualmente il nespolo coltivato in Cina, Giappone,
in diversi paesi del bacino del Mediterraneo (Spagna, Italia,
Grecia, Turchia, Israele e Algeria), ed anche India, Pakistan,
Madagascar, Isole della Riunione, Isole Mauritius, Stati Uniti
(principalmente Florida e California), Brasile (soprattutto
nei pressi della citt di San Paolo), Argentina, Venezuela e
Australia.
Poich ampiamente diffuso gode di molti appellativi,
cos ad esempio gli inglesi lo chiamano Loquat o Japanesemedlar; gli africani Lukwart; i cinesi Pi Ba; i francesi
Bibassier o Nflier du Japon; per i tedeschi invece noto come Japanische Mispel o Japanische Wollmispel; per i portoghesi Nespereira e per gli spagnoli Nspero, Nispolero oppure Nspero del Japn.

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Figura 1:- Albero del Nespolo del Giappone


[fonte: http://www.coltivarefacile.it/00923_potatura-degli-agrumi.html]

Aspetti botanici

Secondo la classificazione botanica pi diffusa il nespolo del Giappone appartiene allordine delle Rosales e alla famiglia delle rosacee1 (tabella 1), pertanto (Sitte et al., 2003)
una specie botanicamente molto vicina al melo, pero e cotogno. importante osservare che quando si parla di questo
frutto occorre specificare lappellativo del Giappone poich se ci si riferisse soltanto alla nespola, la si potrebbe confondere con quella comune una specie diversa, originaria del

1 La Classificazione APG III 8Angiosperm Phylogeny Group III la terza versione di classificazione scientifica delle piante angiosperme, basata in gran parte sulla filogenetica molecolare, pubblicata nel 2009 dall Angiosperm Phylogeny Group.
Fare Impresa

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DIVISIONE
CLASSE
SOTTOCLASSE
ORDINE
FAMIGLIA
GENERE
SPECIE

Magnoliophyta
Magnoliopsida
Rosidae
Rosales
Rosaceae
Eriobotrya
Japonica

Tabella 1 Sistematica del Nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica Lindl)

Figura 2
A) Il nespolo comune o Mespilus germanica;
B) il nespolo del Giappone o Eriobotrya japonica
[fonte A) http://www.pianteinviaggio.it/index.php/it/le-piante-protagoniste/
item/352-nespolo-selvatico-con-il-tempo-e-con-la-paglia.html; B) http://www.pianteinviaggio.it/index.php/it/le-piante-protagoniste/item/149-nespolo-del-giappone-nella-casa-dei-malavoglia.html]

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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continente europeo e classificata come Mespilus germanica


(figura 2).
Il nespolo del Giappone fu descritto per la prima volta
da Thunberg nel 1784 e classificato nel genere Mespilus nel
1822; successivamente, in seguito ad una revisione tassonomia, fu incluso da Lindley nel genere Eriobotrya dove tuttora raggruppata (Lin et al., 1999; Lin, e Hu, 2000).
Il nespolo del Giappone un albero vigoroso, con una vita media di 25-30 anni, sempreverde, dal portamento tondeggiante, di taglia medio alto (5-8 m) e con una rapida entrata in produzione (2-3 anni). Presenta, poi, una chioma
di forma arrotondata con tendenza alla verticalit, tronco
dritto, corteggia rugosa di colore grigio che si desquama annualmente. Inoltre, il sistema radicale piuttosto superficiale poich si sviluppa ad una profondit di circa 25-30 cm.
Dal fusto partono le branche2 principali, di grosse dimensioni ma corte, con internodi relativamente larghi generalmente sprovviste di foglie. Dalle gemme laterali presenti sulle branche germogliano i rami3 primari o rami a legno, mentre dalle gemme terminali, poste allapice della stessa branca,
2 Generalmente per branca si intende una struttura assile lignificata di oltre 2 di
et che in base alla parte del fusto da cui nasce. Si distingue una branca: primaria
o principale, se inserita direttamente sul fusto; secondaria, se inserita lateralmente su quelle primarie; terziaria se inserita lateralmente sulle branche secondarie.
3 I rami sono elementi assili di et compresa tra 1 e 2 anni che derivano dai germogli completamente lignificati. Si distinguono principalmente: rami a legno provvisti solo di gemme a legno; rami a frutto se provvisti maggiormente di gemme a fiore; rami misti se hanno in percentuale simile gemme a legno ed a fiore.
Fare Impresa

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si formano i rami a frutto. Inoltre, dai rami a legno possono


originarsi rami secondari molto fini e lunghi.
Lalbero del nespolo, nei climi temperati, presenta tre fasi
di sviluppo dei germogli nel corso dellanno e un periodo di
latenza durante linverno nel quale avviene lallegagione4 dei
frutti. Il germogliamento pi importante quello primaverile, che generalmente inizia prima della raccolta per raggiungere il suo picco al termine di questa fase. Questo germogliamento parte dalle gemme terminali dei germogli vegetativi o dalle gemme laterali dei germogli riproduttivi (entrambe dellanno precedente) e prosegue con la crescita del germoglio per tutta lestate e lautunno. Segue, per importanza, il germogliamento estivo che coinvolge le gemme laterali
dei germogli anticipati5 e continua poi fino allautunno prima della pausa invernale (Strasburger, 2003). Infine, la terza fase di sviluppo dei germogli quella autunnale di minore importanza perch non interessa la produzione dei frutti.
Le radici del nespolo presentano tre periodi di attivit differenti seguite da fasi di riposo: 1) la prima inizia contemporaneamente al germogliamento primaverile, nel periodo in
cui i frutti si trovano nel pieno dello sviluppo; 2) la seconda durante la maturazione dei frutti, approssimativamente

4 In agricoltura lallegagione la fase iniziale dello sviluppo dei frutti, successiva


alla fioritura.
5 I germogli anticipati sono quelli che crescono molto rapidamente durante lestate, e con meno intensit durante lautunno e linverno, dello stesso anno.

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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un mese prima dellinizio del germogliamento estivo; 3) la


terza in coincidenza con linizio del germogliamento autunnale. Alla fine dellautunno laccrescimento delle radici cessa e queste si mantengono inattive durante tutto linverno
per riprendere nuovamente il ciclo in primavera (Agusti et
al., 2006).
Lapice protetto da foglie di aspetto squamoso (stipole)6,
disposte tra loro in modo ravvicinato in modo da proteggere le parti vegetative pi delicate.
Le foglie sono grandi (18-45 cm di lunghezza e 8-10 cm
di larghezza) e le dimensioni sono direttamente proporzionali alla grandezza del racemo e quindi al numero dei frutti
e al loro volume. Esse, poi, hanno un colore verde intenso e
brillante nella pagina superiore e una colorazione grigio cenere in quella inferiore (figura 3). Le nervature centrali sono
molto pronunciate al contrario di quelle laterali meno visibili e disposte a spina di pesce. Inoltre le foglie hanno una consistenza coriacea, si dispongono sui rami in modo alterno,
presentano una forma obovato-lanceolate o ellittico-oblunghe, e un margine seghettato. Il picciolo corto e come la
pagina inferiore rivestito di peli: questa caratteristica consente alla foglia di proteggersi dalle condizioni climatiche avverse come il freddo intenso o il caldo eccessivo (figura 3).

6 Generalmente le stipole sono di colorazione marrone e presentano una pubescenza biancastra su entrambe le facce.
Fare Impresa

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A B Figura 3 Foglia di nespolo del Giappone, A) lamina superiore; B) lamina inferiore

[fonte: A) http://www.texastreeproject.org/field_guide/trees/loquat_1.jpg; B)
http://www.texastreeproject.org/field_guide/trees/loquat_2.jpg]

Il nespolo del Giappone possiede sia gemme da foglie sia


da fiore di pezzatura media, forma conica e aspetto pubescente. Secondo la posizione, le gemme si classificano in: a)
terminali-apicali quelle situate nel punto pi distale del germoglio; b) ausiliari-laterali, che, al contrario, sono localizzate nelle ascelle fogliari. Secondo la struttura, invece, posso-

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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no essere distinte in: a) miste, quando possono originare germogli vegetativi o riproduttivi; b) vegetative (a legno), quando producono unicamente germogli vegetativi; c) riproduttivi (a fiore) quando generano solo infiorescenze.
La differenziazione delle gemme a fiore avviene tra luglio e agosto, la formazione del racemo tra settembre e ottobre, la fioritura da ottobre a gennaio, secondo la variet, infine la maturazione dei frutti da marzo a giugno dellanno
successivo.
I fiori del nespolo del Giappone sono ermafroditi, profumati, di colore bianco-crema e piccoli (12-20 mm). Il calice persistente ed formato da 5 sepali saldati di colore verde-marrone; la corolla costituita da 5 petali liberi di colore
bianco; gli stami sono 20-40, liberi. La parte femminile del
fiore pu essere formata da 2 a 4 stigmi e stili che si uniscono alla base di un ovario infero con 5 carpelli, ciascuno dei
quali pu ospitare 2 ovuli. Lovario aderente al calice, tanto
che quando si forma il frutto si notano, a seconda della variet, i resti di questa struttura del fiore (figura 4).
Come detto i fiori sono disposti in una infiorescenza minuta di peluria, di colore giallastro (racemo) e poich sono
ricchi di nettare offrono nel periodo della fioritura, da ottobre a febbraio, unottima fonte di nutrimento per le api, in
un periodo caratterizzato dalla mancanza della maggior parte dei fiori. Il loro numero sul racemo varia secondo la speFare Impresa

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A B Figura 4 - Dettaglio del fiore del nespolo del Giappone variet Cardona

[fonte: A) http://www.paperator.com/user/informatoreagrario/fruttiferi_minori_
EU.pdf/?id=informatoreagrario/fruttiferi_minori_EU.pdf&lan=uk&bg=FFFFFF&he
=635&align=m&gtp=1 ; B) http://blog.naturetastic.com/2013/01/loquat-flowers-andbees.html consultato nel giugno 2015]

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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AB
Figura 5 - Foglie e infiorescenze del nespolo del Giappone

fonte: A) http://plant.daleysfruit.com.au/l/loquat-trees2-1103.jpg; B) http://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=68986891]

cie e let della pianta, sebbene mediamente sono compresi


tra 200 e 600 unit (figura 5).
I frutti sono pomi di forma normalmente ovale o a pera che possono raggiungere mediamente una lunghezza di 7
cm e un peso di 30-40 g (Crane e Caldeira, 2006). La maturazione avviene in un periodo compreso tra marzo e giugno
quando la pianta produce frutti succulenti di colore arancio o giallo chiaro, molto decorativi, a polpa fondente, dolce e leggermente acidula e con 1- 5 grossi semi. Se la superficie esterna delle nespole priva di piccole macchie o amFare Impresa

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maccature il frutto pu risultare non completamente maturo e pertanto poco gradevole per leccessiva presenza di sostanze tanniche.
Per molto tempo questo frutto stato considerato nonclimaterico7, sebbene stato dimostrato che alcune cultivar
possiedono schemi di maturazione simili a quelli dei frutti climaterici. Come anticipato il colore dellepicarpo (buccia) coriaceo e sottile e varia dal giallo pallido allaranciato mentre la polpa (mesocarpo), carnosa e succulenta, pu
essere da bianco allaranciato secondo le cultivar (Tous e
Ferguson, 1996) (figura 6).
La maturazione un processo abbastanza veloce poich
in meno di 60 giorni, dallinizio di marzo alla fine di aprile,
il frutto aumenta di due volte il suo peso.
Come detto il nespolo una specie subtropicale che ben
si adatta ai climi temperato-caldi con lunghi inverni freddi e
uggiosi grazie alla presenza di una coltre lanuginosa che protegge le foglie e i fiori. La sua resistenza alle basse temperature notevole, ad esempio in Giappone, si coltiva in ambienti in cui la media dei valori massimi di gennaio di 12,2 C
7Sono considerati frutti climaterici quelli che maturano anche dopo essere stati separati dalla pianta, come ad esempio banane, pesche, mele, kiwi, pere, meloni, pomodori, kaki, albicocche. Al contrario quelli non climaterici (o climaterici) per maturare devo rimanere attaccati alla pianta, sebbene trattati con etilene possono raggiungere la maturazione. Ad esempio appartengono a questa categoria uva, ciliegia, fragola, fico, agrumi, ecc.

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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AB-C
Figura 6 - Fiori, frutti e semi del nespolo del Giappone

[fonte: A) http://static.giardinaggio.org/nespolo-del-giappone_O1.jpg B) http://


science.howstuffworks.com/life/botany/loquat-info.htm; C) http://aziatischerecepten.
com/wp-content/uploads/2014/06/loquat.jpg]

e la minima di appena 2,4 C. Anche i fiori possiedono resistono al freddo intenso, infatti, la temperatura minima sotto alla quale si producono seri danni di -5 C. Ad esempio, nellambiente mediterraneo tipico della Sicilia (Italia) e
della comunit valenciana (Spagna) la temperatura di -1C
Fare Impresa

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non danneggia i frutti gi accresciuti, ma soltanto quelli appena allegati. La tolleranza del nespolo alle alte temperature,
magari associate a stress idrico, elevata in assenza di frutti,
mentre in presenza di frutti prossimi alla maturazione, leffetto del sole, venti caldi e secchi possono provocare bruciature che deprezzano il valore commerciale del prodotto (figura 7).

Figura 7 Nespole del Giappone con evidenti bruciature indicate dalle frecce rosse

[fonte: modificato da sito web: http://rslandscapedesign.blogspot.it/2010_11_01_


archive.html]

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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I semi sono grandi, brillanti e marroni e sono raggruppati allinterno del frutto in un nucleo voluminoso che rappresenta il 20-30% del peso totale (Insero et al, 1990). La durata del loro potere germinativo molto limitata (15 giorni)
rispetto ad altri semi, che possono raggiungere anche 12 mesi, come nel carrubo, oppure 3 anni, come nellolivo o nella vite.
Il nespolo del Giappone si adatta a varie situazioni pedologiche: ad esempio tollerano suoli calcarei con un pH prossimo alla saturazione calcica (fino a pH 8), purch sia garantito, il drenaggio delle acque in eccesso; e suoli sabbiosi, che
si asciugano pi rapidamente, in cui i raccolti sono pi precoci e con frutti di buona qualit, sebbene spesso di dimensioni ridotte.
Daltra parte, i suoli troppo fertili stimolano la crescita
vegetativa, ritardano la raccolta ed inducono la produzione di frutti pi grossi e pi consistenti, ma meno saporiti.
La pianta rifugge, invece, i terreni salini in quanto possono
compromettere seriamente il suo metabolismo.
Come accennato il nespolo ha un apparato radicale superficiale e per questo motivo i venti, soprattutto se caldi, sono nocivi per lo sviluppo della pianta.
I danni dovuti ai venti assumono intensit variabile in
base al modo con cui questi spirano e in funzione dello stadio fenologico dellalbero. Venti gelidi invernali sono dannosi perch mortificano lapparato fogliare e, se di forte intensiFare Impresa

28

t, riescono a recidere intere branche, mentre venti sciroccali primaverili producono un grave danno sui frutti (rugginosit) compromettendone la commercializzazione. Pertanto
perch la pianta produca regolarmente, e con un buon livello
qualitativo, necessita di stagioni ben distinte e poco ventose.
Esistono nel mondo diverse cultivar di nespolo che si sono diversificate nel corso del tempo, grazie anche al lavoro
dei contadini, e che si differenziano per colore e forma del
frutto, rese produttive, numero di semi, dimensioni e forma
della pianta, ecc.
Nella tabella 2 sono descritte le cultivar europee pi conosciute di nespolo del Giappone.
La diversificazione di questa specie ha spinto alcune istituzioni universitarie a presentare nel 1996 un progetto8 europeo dal titolo Conservazione, valutazione e utilizzazione
delle specie arboree da frutto minori (Genres 29)9, mediante il quale stato possibile censire e costituire una banca da-

8 Il progetto stato coordinato dallUniversit di Firenze, con la partecipazione di


altre istituzioni europee di cui 6 italiane, 2 spagnole, 2 greche e 1 francese
9 Le pi importanti specie arboree considerate in questo progetto sono: Ficus carica (Fico), Punica granatum (Melograno), Diospyros kaki (Cachi), Eryobotria japonica (Nespolo del Giappone), Opuntia ficus-indica e Opuntia amyclaea (Fico dIndia), Cydonia oblonga (Melocotogno o Cotogno), Castanea sativa (Castagno), Pistacia vera (Pistacchio), Ceratonia siliqua (Carrubbo), Crataegus azarolus (Azeruolo), Mespilus germanica (Nespolo), Arbutus unedo (Carbezzolo), Cornus mas (Corniolo), Zizyphus vulgaris (Giuggiolo), Sorbus domestica (Sorbo) e Morus alba, Morus nigra, Morus spp e altre Moracee (Gelso).

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Tabella 2 Elenco delle principali variet del nespolo del Giappone

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Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Nd: dato non disponibile


[Fonte: http://www.ueresgen29.unifi.it/netdbase/s4/dballs4.htm]

ti europea, sia del nespolo del Giappone, sia di altre specie


arboree caratterizzate da produzioni limitate (Rana e Ingrao,
2014). Al termine del progetto, infatti, le variet di nespolo del Giappone osservate in Europa sono state 79 di cui 46
provenienti dalla Spagna, 16 dallItalia e 10 dalla Grecia10.

10 Per maggiori informazioni possibile consultare il sito http://www.ue-

resgen29.unifi.it/netdbase/s4/dballs4.htm

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32

Capitolo Secondo

Aspetti agronomici

Tecniche di coltivazione

Come gi accennato il nespolo del Giappone un albero che ben si adatta alle diverse condizioni dellambiente mediterraneo, sebbene la sua produttivit quali-quantitativa
fortemente influenzata dai fattori pedoclimatici. Ad esempio temperatura, piovosit, luminosit e vento assumono un
ruolo determinante per lo sviluppo della pianta: sopporta
anche temperature di qualche grado al di sotto dello 0C
sebbene quando le gelate si verificano durante la fase di fioritura possono pregiudicare lallegagione dei frutti. Pertanto
nella realizzazione di un nuovo impianto necessario avere il
maggior numero di informazioni sugli aspetti climatici e pedologici dellarea interessata per non incorrere in un insuccesso: cos ad esempio una analisi chimico-fisica del suolo
permette di stabilire correttamente la concimazione di fondo (Regione Sicilia, 1994). Sempre nella fase di impianto si
consiglia, poi, la lavorazione del terreno nellestate preceden-

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

33

te la messa a dimora delle piante e comunque dopo i lavori di per realizzare il sesto dimpianto. Inoltre, durante il periodo autunnale, prima dellesecuzione dello squadro, necessario effettuare una o pi lavorazioni superficiali di affinamento del terreno e qual ora si decidesse di reimpiantare la
coltura consigliabile lasciarlo a riposo per almeno due anni. In questo frangente possibile intraprendere alcune azioni che consentono di preparare il terreno alla successiva coltivazione, come : a) praticare una coltura estensiva oppure il
sovescio che arricchisce il suolo di azoto; b) eliminare i residui radicali della coltura precedente; c) effettuare unabbondante concimazione con sostanza organica; d) sistemare le nuovi alberi in una posizione diversa da quella occupata dai precedenti.
Lalbero del nespolo predilige suoli franchi o tendenzialmente sabbiosi e ben drenati, ma si adatta anche a terreni
tendenzialmente argillosi e se coltivato su franco resiste anche ad elevati contenuti di calcare attivo. Come detto una
specie estremamente sensibile alla presenza di Sali, pertanto
indispensabile conoscerne la quantit nel suolo e nelle acque irrigue prima dellimpianto di una coltura. Infatti, concentrazioni di ioni cloro nellacqua di irrigazione superiori a 150 ppm (parti per milione) danneggiano irrimediabilmente la pianta. Inoltre lapparato radicale del Nespolo del
Giappone sensibile ai terreni asfittici, di conseguenza, nei
suoli mal drenati si rendono necessarie, prima della coltivaFare Impresa

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zione, idonee sistemazioni idrauliche-agrarie che assicurino


un buon deflusso delle acque.

Sesto dimpianto

Questa fase ha come obiettivo quello di garantire una


buona illuminazione e un buon arieggiamento delle piante anche delle parti interne della chioma. Per raggiungere tale scopo importante lorientamento dei filari, il sesto di impianto e le dimensioni della cultivar da impiantare. In particolare per quanto riguarda il sesto di impianto si consigliano distanze di 5-6 x 5-6 m, di 4 x 4 m in funzione del
portainnesto e per un totale di circa 400 piante per ettaro.
Tuttavia in condizioni di coltura specializzata la ripartizione
delle piante pu essere pi fitta e pari a 3 x 3 m o 3 x 4 m che
corrisponde ad un numero di piante pari a 650-750 per ettaro. Inoltre, nelle aree soggette a forti venti sciroccali si raccomanda la protezione dellimpianto con adeguati strutture
frangivento (Regione Sicilia, 1994).
Dopo la messa a dimora necessario assicurare lattecchimento delle piante attraverso un adeguato rifornimento di
acqua, elementi nutritivi e lavorazioni del terreno.
La gestione della chioma rappresenta un fattore fondamentale per raggiungere il miglior risultato produttivo dei
frutti. Questa deve essere effettuata in modo da assicurare
una crescita vegetativa equilibrata, garantendo il raggiungimento di un adeguato livello qualitativo e sanitario dei frut-

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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ti. Per raggiungere questo obiettivo occorre effettuare una


potatura post-raccolta (generalmente a giugno) che miri a
mantenere una forma globulare della chioma ed a facilitare
la raccolta dei frutti. Inoltre durante la fioritura occorre eliminare manualmente le piccole infiorescenze che nascono
alla base della principale, mentre nel corso della allegagione
necessario diradare i frutticini per aumentare la pezzatura
di quelli lasciati sui rami (massimo 5 7 frutti).

Fertilizzazione

Lapporto degli elementi nutritivi ha come obiettivo quello mantenere e/o migliorare la fertilit del suolo e compensare i prelievi della coltura e le perdite tecnicamente inevitabili
dei nutrienti per dilavamento. Pertanto, la concimazione deve contribuire principalmente a conservare nel terreno una
disponibilit di Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) proporzionale alle esigenze delle piante nelle diverse fasi fenologiche e contribuire al mantenimento dellequilibrio tra attivit vegetativa e produttiva.
La distribuzione dei fertilizzanti preferibile che avvenga
attraverso la fertirrigazione, in quanto mediante questa tecnologia le sostanze nutritive arrivano rapidamente a livello
della zona radicale espletando la loro azione in modo tempestivo e proporzionato alle esigenze della coltura. Con la
fertirrigazione possibile ridurre anche del 30% la quantit
di azoto e di potassio consigliata nella distribuzione a pieno
Fare Impresa

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campo. La distribuzione della sostanza organica e dei concimi fosfo-potassici consigliata soprattutto nel periodo autunno-invernale.
Com noto lapporto degli elementi nutritivi al suolo dipendono, principalmente, dalle caratteristiche pedo-climatiche, pertanto si riporta a titolo di esempio un piano di concimazione proposto dalla regione Sicilia sul nespolo che fornisce un ordine di grandezza delle quantit da somministrare annualmente alla coltura: Il disciplinare prevede pertanto le seguenti dosi:
-
-
-

150-180 kg/ha di azoto;


80-100 kg/ha di anidride fosforica;
150-180 kg/ha di ossido di potassio.

Lo stesso piano di concimazione suggerisce di frazionare i


concimi in due interventi, durante la pre-fioritura e in postallegagione secondo la seguente ripartizione:
- pre-fiorituta:
4-5 q.li/ha di solfato ammonico;
1-5 q.li/ha di perfosfato minerale;
3-4 q.li/ha di solfato potassico;
- post-allegagione:
4-5 q.li/ha di solfato ammonico (Regione Sicilia, 1994).

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Irrigazione

Lutilizzo della risorsa idrica deve consentire il soddisfacimento del fabbisogno idrico della coltura garantendo al contempo risultati quanti-qualitativi economicamente competitivi, inutili sprechi di acqua e perdita dei nutrienti. Dovranno essere in ogni caso preferiti i sistemi di distribuzione a basso volume (microaspersione e subirrigazione),
che consentono di raggiungere una maggiore efficienza irrigua. Ad esempio nella variet nespole di Travia lapporto
annuale idrico di 3.500-4.000 m3 per ettaro in 5-7 somministrazioni nel periodo primaverile-estivo quando le esigenze
delle pianta sono maggiori (Regione Sicilia, 1994).
In condizioni normali il nespolo necessita di regimi
pluviometrici annuali compresi tra i 1.200 e i 2.000 mm/m2,
sebbene sia possibile la sua coltivazione anche in ambienti con precipitazioni annuali pi scarse tra 500-800 mm/m2
purch si ricorra alla pratica irrigua durante i periodi aridi.
Si ricorda comunque che le piogge cadute in prossimit della maturazione possono indurre la perdita di sapore dei frutti, mentre la loro mancanza pu produrre frutti pi piccoli e
pi suscettibili al colpo di sole.

Diradamento dei frutti

Questa operazione molto importante ai fini della qualit del prodotto. Solitamente avviene a mano quando le nespole hanno una dimensione di 10-15 mm e consiste nelleFare Impresa

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liminazione di 3-5 frutti nei racemi principali e 1-2 in quelli


secondari. Ultimamente per diminuire i tempi di manodopera si tende a diradare i fiori, eliminando la met del racemo floreale e le infiorescenze secondarie. Cos facendo il lavoro per il diradamento dei frutti diminuisce di circa il 40%.

Raccolta

Questo intervento pu essere effettuato solo manualmente per evitare il danneggiamento dei frutti. Le nespole, infatti, devono essere staccate dal peduncolo e adagiate con cura
negli appositi contenitori. Il momento migliore della raccolta quando il frutto assume la colorazione tipica della variet quale quella gialla, gialla-arancio o giallo-oro.
Il frutto una volta staccato dallalbero ha una breve durata a temperatura ambiente ed incline al danno meccanico,
degrado microbico, perdita di umidit e di sostanze nutritive. In particolare sensibile ai traumi meccanici che lasciando scoperta la polpa facilita attacchi microbici.
Lo stoccaggio in frigorifero allunga la durata di conservazione delle nespole, sebbene durante questa fase necessario fare attenzione perch le basse temperature possono causare gravi lesioni e imbrunimento dei frutti. Unaltra tecnologia che consente di prolungare la conservazione delle nespole latmosfera modificata o controllata oppure un trattamento con 1-metilciclopropene. stato dimostrato che il
confezionamento delle nespole con il polietilene microfora-

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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to in atmosfera modificata pu allungare la shelf-life di almeno 30 giorni, mantenendo intatte le caratteristiche nutrizionali (Ding et al., 1998, Pareek et al., 2014). In questo modo le nespole possono essere raccolte anche non completamente mature, consentendo al produttore di immetterle sul mercato senza alcuna alterazione delle caratteristiche
qualitative. Inoltre i frutti avranno una shelf-life pi lunga
e il produttore potr destinarli anche a mercati distanti dal
luogo di produzione, riuscendo cos a competere con gli altri concorrenti.

Controllo dei parassiti

Poich il nespolo una pianta introdotta da poco tempo in Europa non presenta molti parassiti. Il suo principale nemico rappresentato dal fungo Fusicladium eriobotryae
che provoca la ticchiolatura del nespolo (figura 8). Questo
parassita attacca le varie parti della pianta in tutte le fasi vegetative provocandone la perdita totale del prodotto. I tessuti colpiti presentano macchie brune o nere che si spargono su tutte le altre parti della pianta. Per evitare la malattia
consigliato intervenire a prescindere dalla presenza o meno della aggressione del fungo, soprattutto nel caso di condizioni climatiche con elevata umidit, pioggia e temperature
comprese tra 16-22C nella fase di pre-fioritura e di caduta
dei petali. Nel caso in cui si verifichino sintomi iniziali della malattia sulla vegetazione occorre proseguire i trattamenFare Impresa

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ti anche nella fase di ingrossamento dei frutti. Solitamente si


realizzano due trattamenti, uno preventivo prima della fioritura con prodotti rameici e uno curativo dopo lallegagione
con fungicidi acuprici (secondo quanto indicato dai bollettini del servizio fitosanitario). Inoltre, possibile agire con interventi complementari come una accurata potatura che evita la formazione di microclimi eccessivamente umidi allinterno della chioma che facilitano lo sviluppo del Fusicladium
eriobotryae; asportare e distruggere con la potatura invernale gli organi infetti.

Figura 8 A) Attacco di ruggine sul ramo; B) primi sintomi di ruggine sulle foglie [fonte sito: A) http://www.agro.basf.it/agroportal/it/it/special/pest_

lexikon/pest_information_detailpage_8456.htm B) http://www.agro.basf.it/agroportal/it/it/special/pest_lexikon/pest_information_detailpage_8456.html)]

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Capitolo Terzo

Aspetti nutrizionali,
propriet terapeutiche
e prodotti trasformati
Le nespole sono deliziosi frutti che oltre ad essere gustosi
sono ricchi di virt la cui importanza medicinale era gi nota in passato (Wee e Hsuan, 1992). In Cina, infatti, le sue foglie erano utilizzate come farmaco popolare per il trattamento dei pazienti affetti da tubercolosi polmonare, ma anche
considerate ricche di propriet antinfiammatorie, ipoglicemizzanti, antiossidante, antitumorali, antivirali, citotossici,
attivit antimutagene e ipolipemizzanti, oltre ad effetti benefici contro la bronchite cronica e la nefropatia e calmante
per la tosse (Bahorun et al., 1994; Gordon, 1996; Halliwell,
1996; Ju et al., 2003; Andrade, 2009; Singh et al., 2010). La
nespola un frutto ipocalorico poich costituita soprattutto da acqua e quantit minime di carboidrati e grassi, come
di proteine e fibre vegetali. Contengono, invece concentrazioni non trascurabili di vitamina A e C, vitamine del gruppo B,e sali minerali come fosforo e calcio (Demir, 1987).
Oltre a queste sostanze, le nespole sono ricche di composti
fenolici e carotenoidi sostanze in grado di inibire la formaFare Impresa

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zione della lipoproteina a bassa densit (LDL - low density lipoproteins, il cos detto grasso cattivo) che causa locclusione dei vasi sanguigni e quindi linfarto o ictus celebrale (Koba et al., 2007; Zhou et al. 2007; Faria e Hasegawa,
2009; Chagas et al., 2009; Xu et al., 2011). Inoltre le nespole contengono agenti anti-tumorali oltre ad avere propriet
anti-diabetiche: infatti, nonostante il loro gusto dolce, hanno un basso indice glicemico (Ito et al., 2002, Sakuramata et
al., 2004) (tabella 3).
Lestratto dei semi delle nespole ha un effetto inibitorio
sui disturbi del fegato (Hamada et al.,2004) oltre a possedere propriet anti-infiammatore ed per questo che consigliato a chi soffre di diabete (Takuma et al., 2005; Khine
Zar et al., 2014). Inoltre, alle nespole vengono riconosciute
propriet diuretiche e drenanti (stimolano lattivit renale),
astringenti e disintossicanti. Si evidenzia che i semi delle nespole non possono essere mangiati tal quali in quanto contengono acido cianidrico, una sostanza dannosa per lorganismo umano, ma i loro derivati trasformati. Inoltre essi possiedono attivit per combattere i radicali liberi grazie allelevato contenuto di composti fenolici (Polat A. et al., 2010).
Essi, inoltre sono ricchi di acidi grassi insaturi come linolenico e linoleico che possono contribuire al miglioramento della funzione del fegato (Nishioka et al., 2002). Infine dai semi si ottiene un liquore chiamato Nespolino che per ha una
diffusione molto limitata o per lo pi domestica.

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Tabella 3 - Composizione chimica e valore energetico per 100g di


parte edibile
[fonte: INRAN, 2015]
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Come detto alle foglie del nespolo sono state riconosciute azioni terapeutiche come espettorante e antinfiammatorio, oltre al fatto che in diversi Paesi (soprattutto quelli asiatici) sono utilizzate per trattare malattie della pelle, il diabete e antidolorifico (De Tommasi et al., 1992; Nishioka et al.,
2002; Hamada et al., 2004; Sakuramata et al., 2004; Jung
et al., 2007; Hong, 2008). Alcuni studi hanno evidenziato,
poi, che queste parti della pianta posso essere valide armi per
combattere i tumori ed il diabete (Feskanich et al., 2000, Ito
et al., 2002, World Cancer Research Fund, 2007).
Negli ultimi anni numerose ricerche hanno mostrato anche nel fiore del nespolo la presenza di interessanti concentrazioni di flavonoidi, molecole dotate di attivit antiossidante (Zhou et al., 2011; Yan et al. 2012; Shao-Kang et al.,
2015).
Dai fiori, poi, possibile produrre una qualit di miele molto pregiata e particolarmente richiesta in alcune zone
dellItalia e della Spagna. La sua importanza testimoniata
dalla organizzazione di una sagra a lui dedicato
Attualmente la maggior parte della commercializzazione
di questa coltura riguarda il frutto destinato al consumo fresco. Questi oltre ad essere consumati tal quali si utilizzano
per la preparazione di sciroppi, marmellate e succhi (figura
9). Inoltre, sono in fase di sperimentazione nuove tecniche
di trasformazione per la produzione di succo, t, pasta, e vino (Lin et al., 2007, Abozeid e Nadir, 2012).

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Capitolo Quarto

Aspetti economici

Produzione

La coltivazione e produzione di nespole concentrata soprattutto in tre aree geografiche della Terra quali Cina,
Giappone ed in diversi paesi del bacino del Mediterraneo
(Spagna, Italia, Grecia, Turchia, Israele e Algeria). Si evidenzia che al momento gli unici dati sulla produzione e distribuzione mondiale delle nespole del Giappone sono quelli riportate da Caballero e Fernandez (2003), infatti le informazioni che si osservano sul sito della FAO (Food and Agriculture
Organization), dedicato alla statistiche (FAOSTAT), sono
aggregate e si riferiscono ad ununica voce (fresh fruit) che
considera molti frutti (melograno, nespolo comune, litchi,
lazeruolo, ecc.) tra cui il nespolo. Dai dati disponibili si osserva, pertanto, che la Cina il principale paese produttore
al mondo, con una superficie dedicata pari a 42.000 ha e una
produzione di 200.000 t. Segue per importanza la Spagna la
cui produzione paria a quasi 42.000 t destinata per il 46%
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allesportazione (Caballero e Fernandez, 2003) (tabella 4).


In Italia la presenza del nespolo poco diffusa infatti,
si registra una coltivazione intensiva soltanto nel comune
di Trabia (Palermo), in particolare nella fascia litoranea ad
ovest dellabitato e sulle pendici delle colline prospicienti il
mare. In consociazione con altre specie (coltivazione promiscua11) si rinviene sulla Riviera ligure, dove considerata al tempo stesso pianta da frutto e pianta ornamentale e in numerosi comuni del Palermitano in cui presente
prevalentemente come pianta sparsa allinterno di agrumeti
(Calabrese, 1995). Altre esigue produzioni si osservano anche in Calabria, Sardegna, Campania, Molise, Basilicata e
Puglia. Secondo lISTAT (2014) la Regione con maggiore
produzione ed ettari dedicati a questa coltura la Sicilia dove dal 2006 al 2013 si passati rispettivamente da una produzione di oltre 7.000 t a una di quasi 1.300 t e una superficie di 503 ettari a una di 120 ettari. Anche in Puglia, cos
come nelle altre Regioni, si registrato un netto calo sia della superfici sia della produzione passata da 150 quintali nel
2006 a 0 nel 2013 (figura 10 - 11).

11 Un frutteto promiscuo presenta piante di specie diverse o consociate con colture erbacee. Al contrario, sono definiti specializzati quei frutteti costituiti da piante della medesima specie.

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Tabella 4 - Superfici e quantit di nespole prodotte nel mondo nel


2001

Nd: dato non disponibile


[Fonte: Caballero e Fernandez, 2003].

Figura 10 Andamento della produzione del nespolo del Giappone


in Italia
[Fonte: ISTAT, 2014]
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Figura 11 Andamento della superficie coltivata a nespolo del


Giappone in Italia
[Fonte: ISTAT, 2014]

Il mercato del Nespolo del Giappone

In Italia fino ad alcuni anni addietro il commercio delle nespole era pi diffuso e la vendita avveniva in azienda,
a commercianti che si approvvigionavano direttamente dalla produzione. Gli stessi coltivatori, poi, organizzati in piccoli gruppi, eseguivano anche spedizioni verso i mercati pi
distanti. Oggi, purtroppo, queste iniziative non sono convenienti a causa dei prezzi di vendita eccessivamente bassi che
non compensano i costi sostenuti e il prodotto pertanto
immesso sui mercati locali, dai diversi produttori. Una delle ragioni della contrazione della coltivazione delle nespole

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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rappresentata dal cambiamento della situazione commerciale, infatti da alcuni anni la posizione sul mercato di questo
frutto divenuta assai problematica per la competizione crescente esercitata dalle produzioni spagnole. In questo Paese,
infatti, la nespolicoltura passata in pochi anni da conduzione familiare a coltivazione intensiva davanguardia, di
grande importanza commerciale. Tale fenomeno avvenuto
grazie alla introduzione della tecnologia che portato alla intensificazione piantaggioni (maggiore densit di impianto),
alluso dellirrigazione a goccia e della coltivazione in serra.
Tuttavia dal punto di vista qualitativo il prodotto spagnolo
non superiore a quello italiano.
Negli ultimi anni anche gli Stati Uniti dAmerica hanno avviato coltivazioni di nespolo e con laiuto della ricerca scientifica stanno sviluppando cultivar pi idonee alla commercializzazione con maggiori dimensioni, pochi semi, una migliore resistenza al freddo e maturazione precoce. Questultima caratteristica rappresenta un aspetto fondamentale in quanto le primizie sono vendute a prezzi maggiori delle variet tradizionali.
In generale per incentivare la diffusione di questa specie,
soprattutto in Italia, necessario sviluppare: 1) nuove tecnologie che riducano il costo del diradamento12 e migliori-

12 In Spagna ad esempio sono stati intrapresi alcuni esperimenti per effettuare il


diradamento chimico, con buone prospettive di sviluppo (August e Juan, 1999).
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no i tempi di conservazione del prodotto; 2) nuove variet


che permettano di allungare il periodo di raccolta. Un indagine condotta dallINEA (Istituto Nazionale di Economia
Agraria) asserisce che, in Italia, sebbene ci sia una contrazione della produzione di quasi tutte le colture arboree (-7,8%)
quella del Nespolo del Giappone in aumento (+14%).
Questa affermazione rappresenta un forte segnale di incoraggiamento per continuare e migliorare la produzione della
nespole nel nostro Paese (INEA, 2013).

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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Capitolo Quinto

Il nespolo del giappone:


unopportunit per il territorio

Diversi sono stati i fattori che hanno determinato la mancata affermazione sul mercato ortofrutticolo nazionale del
nespolo. Uno di questi rappresentato dal cambiamento
delle abitudini alimentari e dalle modalit di approvvigionamento degli alimenti stessi. Questi variazioni hanno modificato lo stile di vita del cittadino lasciando spazio a diete sbilanciate e disturbi derivanti da una nutrizione scorretta. Contemporaneamente a questo cambiamento se ne sono
verificate altri di tipo socio-economico e culturale che hanno modificato radicalmente la percezione della frutta da parte del consumatore, passata da mero alimento ad oggetto di
consumo edonistico. In questo caso la frutta valutata principalmente per le sue caratteristiche estetiche come pezzatura, colore, aspetto (buccia priva di difetti), ecc. Ci ha contribuito a considerare i vecchi frutti locali un obsoleto retaggio del passato, tipico di una cultura contadina, privilegiando i frutti grossi e coloriti peculiari delle specie pi diffuse e richieste dal mercato, come ad esempio alcune cultivar
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di melo e pero, che rappresentano pertanto la modernit.


A questi fattori se ne sono aggiunti altri di ordine produttivo e commerciale, tra cui, ad esempio la breve durata della shelf life post raccolta delle nespole, che le rendono poco
adatte alla commercializzazione nei circuiti della grande distribuzione organizzata.
Tuttavia negli ultimi anni c stata una riscoperta della
cultura contadina oltre al fatto che il consumatore pi responsabile delle proprie scelte alimentari. Queste ultime hanno condotto lutente alla ricerca di alimenti sani che possono contribuire alla prevenzione delle patologie. Nellattuale
mercato agro-alimentare aumenta, quindi, la necessit di
fornire prodotti con standard qualitativi e di sicurezza pi
elevati che in passato. Peraltro il consumatore non soltanto attento a ci che mangia ma anche allorigine dei prodotti, alla tradizione, alla territorialit ed alla salvaguardia della biodiversit.
In questo contesto la coltivazione del nespolo del
Giappone potrebbe contribuire allo sviluppo territoriale, alla tutela dellambiente e nello stesso tempo fornire benefici
alla salute del consumatore. Inoltre consentirebbe di estendere i concetti di conservazione e valorizzazione delle specie vegetali di interesse agricolo, contribuendo alla riduzione
dellerosione genetica. Negli ultimi anni, infatti, si assistito ad un rinnovato interesse dei consumatori verso le specie
vegetali minori (come ad esempio il nespolo del Giappone),

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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che a differenza delle produzioni agricole intensive richiedono un ridotto input energetico (in termini di fertilizzanti,
concimi, lavorazioni del terreno) ed idrico e presentano standard quali-quantitativi eccellenti. Anche a livello internazionale si riscontrato un crescente interesse della ricerca e tecnologia verso queste specie, in quanto la protezione/promozione della biodiversit vegetale oltre a garantire il rispetto
dellambiente contribuisce a fornire una alimentazione pi
equilibrata e salutare (Bellini e Giordani, 2000; Padulosi et
al., 1999). A tal proposito il Programma di Sviluppo Rurale
2007-2014 concede aiuti comunitari alla salvaguardia delle
variet agricole a rischio di estinzione per evitare la perdita di
specie che porterebbero conseguenze negative agli ecosistemi
locali e alle buone pratiche agronomiche.
La coltivazione del nespolo del Giappone, poi, potrebbe
contribuire alla tutela della biodiversit e allo stesso tempo
alle buone pratiche di produzione agricola perch, come gi
detto, non influisce negativamente sullambiente ed un alimento ricco di sostanze nutritive benefiche per la salute del
consumatore. Per queste ragioni il nespolo diventerebbe un
prodotto di nicchia in grado di contribuire ad incrementare
il reddito degli agricoltori in quanto destinato a clienti propensi a pagare un maggior prezzo per un prodotto di qualit. noto, infatti, che i frutti del nespolo del Giappone sono
particolarmente apprezzati dai consumatori perch primizie
stagionali di eccellente qualit con una polpa carnosa, dolce
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e dal tipico sapore (Amors et al. 2008). Inoltre lincremento del reddito degli agricoltori potrebbe rappresentare un valido strumento per ridurre lo spopolamento e labbandono
delle attivit agricole nelle zone marginali, fenomeno questo
registrato negli ultimi decenni soprattutto nelle aree svantaggiate. In aggiunta la coltivazione del nespolo, se inserita in
un contesto paesaggistico, potrebbe essere un utile strumento per richiamare turisti che, oltre a scoprire le bellezze del
posto, desiderano mantenere un costante contatto con la
natura. Sicuramente si tratta di una specie in grado di avviare un circolo virtuoso tra agricoltura e turismo capace di ampliare lofferta e la diversificazione dei prodotti locali, e contribuire allo sviluppo economico del territorio con politiche
di marketing e di promozione delle filiere corte, con la vendita diretta. A tale riguardo si potrebbe inserire il nespolo in
itinerari di percorsi turistici ad hoc in cui promuovere il frutto mediante degustazione oppure creare specifiche piattaforme di vendita on-line. Inoltre per stimolarne la coltivazione
potrebbe essere interessante applicare la coltivazione biologica che, oltre a migliorare qualitativamente il prodotto, contribuirebbe alla ulteriore riduzione dellimpatto ambientale.
Infine, si ritiene che la valorizzazione del nespolo debba
essere sostenuta non solo con le azioni precedentemente descritte ma anche, e soprattutto, da investimenti diretti allinnovazione tecnologica, al miglioramento genetico e alla ottimizzazione della gestione agronomica.

Nuove colture possibili nel territorio del Gal daunofantino

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