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dicembre 2009 gennaio 2010 febbraio 2010 marzo 2010 aprile 2010
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Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti, venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci con-
duttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un’arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà
sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
PARTITO DISASTRATO Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato; coi furbi e i prepotenti da
sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco. da Cirano, di Francesco Guccini
Partito Disastrato
del Molise
Non si capisce cosa i dirigenti (gli stessi fallimentari e commissariati della passata gestione)
hanno in mente. Molte scelte, probabilmente quasi tutte, non trovano riscontri logici. Come si
fa, ad esempio, a spiegare il famoso inciucio di Venafro? Come fa un’opposizione seria a fare il
suo mestiere, cioè opporsi, se è in continuo contatto con la parte da contrastare? Come
un’opposizione credibile può rifiutare un accordo con il suo alleato, l’Italia dei Valori, durante le
provinciali di Isernia, per tentare di spodestare il predominio del centro-destra nel feudo politico
e familiare di Michele Iorio? Come si possono spiegare le scelte su Termoli e Montenero?
di Paolo De Chiara
l Pd sconta la presuntuosa po- tito Disastrato? Uscirono dall’ammini- e la vittoria in sconfitta. Sono, quindi, da
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PARTITO DISASTRATO
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Michele Iorio ringrazia per il risultato delle elezioni amministrative del 2010. Non so se il Presidente della Giunta re-
gionale del Molise ha intenzione, pubblicamente, di ringraziare… qualcuno. Se lo farà, però, mi piacerebbe, da perso-
PARTITO DISASTRATO na di (centro) sinistra, che porgesse i suoi ringraziamenti anche ai vertici del Partito Democratico molisano. Franco Di
Biase, 15 aprile 2010
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LA DISFATTA DI TERMOLI
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Ormai è chiaro a tutti, la strategia del nuovo gruppo dirigente del PD molisano (segretario, vicesegretario e presidente per intender-
ci) è quella di mantenere legati i vari satelliti che lo compongono, costi quel che costi, pur di salvaguardare il destino politico dei sin-
LA DISFATTA DI TERMOLI goli capobastone che li compongono e non quello del Molise. Se questa è la situazione attuale in cui si è cacciato il PD molisano e
sono convinto sia questa, il PD non potrà essere più il mio partito. Nicola Messere, vice sindaco di Molise, 17 febbraio 2010
GRANDI STRATEGHI O
SPECIALISTI IN
BATOSTE? Erminia Gatti
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Quali le cause della caduta della giunta di centrosinistra che dal 2006 ad un mese fa ha guidato il Comune di Termoli? Per i nostri lettori che hanno partecipato al son-
daggio lanciato dal nostro giornale, qualche settimana fa, sono due le principali cause della caduta di Greco: la guerra che gli ha fatto il Partito Democratico e il "vol-
tafaccia" di Enzo Criniti. In totale, queste due risposte, raccolgono oltre il 60 per cento dei voti del sondaggio. Hanno votato al 25 gennaio 2010 ben 1.728 persone.
Altromolise.it, 25 gennaio 2010
co in nome della discontinuità con mento con Filippo Monaco, in vista del- IL PD DA RITROVARE
l’amministrazione Greco: “Non ci ha la battaglia finale dell’11 e 12 aprile.
L’analisi “a mente fredda e con ri-
mai convinto la scelta di una perfet- Un “volemose bene” all’amatriciana
gore politico” predicata da Leva al-
ta continuità con quella esperienza un po’ tardivo e, dicono i malpensanti,
l’indomani dei risultati del primo tur-
perché tale opzione politica non ap- quantomeno sospetto nei confronti di
passiona e non convince, prima di tut- no, andrebbe forse fatta dai vertici re-
una candidatura tanto osteggiata,
to, la città di Termoli. Filippo Mona- soprattutto se lo si legge alla luce dei gionali del Pd proprio a partire da qui,
co, invece, ne è totale espressione in risultati elettorali e della successiva da questi dati, dai fatti fino a questo
quanto la sua candidatura è stata se- attribuzione dei seggi in consiglio. Co- punto descritti e dalla conduzione
lezionata dagli uomini e dall’appara- munque vadano le cose, per effetto complessiva delle scelte operate ne-
to politico di quell’amministrazione della cosiddetta “anatra zoppa”, alle gli ultimi quattro mesi. Cifre alla
[…] A Termoli il Partito Democratico liste di centrodestra che hanno so- mano confermano che Monaco era, se
corre alle elezioni con il proprio sim- stenuto Di Brino andranno 19 seggi. non l’unico, sicuramente il miglior can-
bolo, i propri uomini e con Erminia Gat- Sette alla coalizione che ha appog- didato possibile per il centrosinistra.
ti candidato Sindaco. Chi ha compiuto giato Monaco, tre allo schieramento I numeri dicono anche che il Pd esce
scelte in alternativa consapevolmen- di Remo Di Giandomenico ed un a pezzi dalla competizione di Termo-
te ha deciso di porsi fuori dal partito. solo seggio al Pd, destinato tra l’altro li, frantumato dalle sue stesse stra-
Tra l’altro auspico che non si parli più alla candidata sindaco Erminia Gatti tegie, dalle ambiguità e dagli arzigo-
dell’argomento, perché, credo, esso che del Pd ancora non è. Dov’è il truc- golati tatticismi che assomigliamo più
stesso non interessi più di tanto i cit- co quindi? Con l’apparentamento, in a ripicche personali che a scelte det-
tadini termolesi che chiedono ai par- caso di sconfitta al ballottaggio, il Pd tate dalla volontà di costruire il bene
titi politici di individuare proposte e avrebbe partecipato alla divisione dei comune. Bizantinismi che nulla han-
soluzioni utili a risolvere i problemi sette seggi spettanti alla coalizione di no a che vedere con la Politica – quel-
della collettività. Il resto sono solo Monaco e ne avrebbe ottenuti due, uno la con la p maiuscola – mal digeriti da
questioni interne che saranno disci- per la Gatti e l’altro per il più votato sostenitori e iscritti al partito, addi-
plinate dai principi sanciti dallo Sta- della lista. Ciò avrebbe provocato rittura insostenibili agli occhi del
tuto del Pd”. A questo punto si fa lar- l’uscita di due consiglieri della coali- semplice cittadino o del simpatizzante
go una domanda inquietante: sono zione che aveva sostenuto Monaco al disinteressato. Cosa fare allora per
loro gli scomparsi? O loro sono gli uni- primo turno: uno dell’Idv, l’altro di Par- evitare che il PD molisano diventi ir-
ci vivi e tutti gli altri sono morti? La ri- tecipazione Democratica. Ma c’è del- rimediabilmente lost? Nel futuro pros-
sposta agli sceneggiatori del nostro l’altro. Al danno si sarebbe aggiunta simo il partito dovrà impegnarsi a ri-
Lost arriva direttamente dalle urne: la anche la beffa del nome da ripesca- pristinare i contatti con il mondo ester-
coalizione guidata da Monaco ottiene re. A rientrare sarebbe stata infatti no per recuperare quella fetta del-
un buon 26.75% dei consensi e, Laura Venittelli, rutiana di ferro, op- l’elettorato che oggi sembra sparita
contro ogni pronostico, sfiderà al positrice tra le più dure e ferme ver-
ballottaggio la corazzata Di Brino, are- nel nulla, dissolta, dispersa. Una
so la candidatura di Filippo Monaco.
natasi al 45.25, malgrado il traino del- difficile ma necessaria trasforma-
Sarebbe stato davvero troppo, tanto
le dieci liste che la compongono e l’ap- zione lo attende: da partito verticistico
che l’ex vicesindaco rifiuta l’appa-
poggio in prima persona del gover- qual è, raccolto intorno ai nomi e alle
rentamento, al ballottaggio correrà
natore Iorio e dei suoi principali cori- figure di Ruta, Leva e Macchiarola, il
senza il simbolo del Pd sulla scheda
fei. Il Pd, con il 5.68, tocca invece il suo partito dovrà disegnare un nuovo
e, contemporaneamente, incasserà
minimo storico e non esprime nessun percorso che accolga e dia spazio a
l’appoggio di due pezzi da novanta del
rappresentante in Consiglio. Un dato tanti giovani, donne e personalità
partito: a sostenere Monaco in piaz-
che sembra non turbare più di tanto za, nel rush finale, ci saranno Rosy provenienti da esperienze diverse di
i massimi esponenti del partito e il suo Bindi prima, vicepresidente del Pd, e centrosinistra, realizzando al suo in-
segretario il quale, analizzando “a il vicesegretario Enrico Letta poi. terno una struttura più trasparente, più
mente fredda e con rigore politico il Qualcosa vorrà dire? I risultati saranno aperta, più duttile. È peraltro fonda-
voto per le amministrative di Termo- quelli che tutti già conosciamo: Di Bri- mentale maturare un processo uni-
li”, si dice ora pronto all’apparenta- no, voto più voto meno, riconferma i tario con tutte le forze di centrosini-
suoi numeri ed è eletto sindaco del- stra, a partire dall’Idv per finire a Si-
la città, mentre Monaco ottiene un nistra Ecologia e Libertà, altrimenti la
successo, anche personale, con qua- condizione di lost non riguarderà so-
si 1700 preferenze in più rispetto a lamente il PD ma l’opposizione tutta
quelle raccolte dalla coalizione al e l’intera sinistra molisana. Un nome
primo turno. Siederà in consiglio con attorno al quale cominciare ad ag-
i sei rappresentanti del suo gruppo e gregare c’è già, ed è quello di Filippo
con la forza del consenso espresso Monaco. Lo avranno capito i dirigen-
Monaco in comizio
dai termolesi. ti?
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RUBRICA
Meglio perdere “Le primarie del PD sono finite, abbiamo un nuovo segre-
tario regionale al quale vanno i doverosi auguri per il lavoro
da poeta che che dovrà portare avanti nei prossimi mesi perché il partito a
livello regionale possa risalire la china e per far dimenticare
le debacle elettorali recenti, perché si possa avere un parti-
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UNIVERSITÀ
L’Università del
Molise ad un bivio
Nel Molise ci vuole una Università pubblica che non privilegi l’avvio di corsi di studio con una
programmazione di tipo autoreferenziale; che non consideri strategica la proliferazione e la
polverizzazione delle sedi universitarie su un territorio come quello molisano, propenso ai
localismi, che non consente forme efficaci di coordinamento mettendo a rischio la parità nel
diritto allo studio e la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni.
di Sergio Sorella (FLC – Cgil, segreteria regionale del Molise)
ggi è diventato sempre più at- Regione, sui temi: programmazione del- sitario sul territorio. Un’Università
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CARTA COSTITUZIONALE
La Costituzione
da rispettare
Con la mano sinistra si produce una difesa formale e rituale della Costituzione e con la mano
destra si calpesta nei fatti: mentre il centrodestra sostiene uno stravolgimento aperto della
Costituzione, il centrosinistra ne sostiene uno nascosto, nella sua difesa rituale. L’articolo 11 della
Costituzione dice testualmente: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà
degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. I padri costituenti
hanno utilizzato un termine preciso non casuale. Il “ripudio” è un termine preciso e forte. Il
fascismo ci aveva portati in guerra; i partigiani e i costituenti hanno scritto senza equivoco che la
guerra era da ripudiare. È ridicolo parlare di missioni di pace in Iraq o in Afghanistan.
di Alessandro Corroppoli
ur condividendo appieno gli in- ad oggi ad appannaggio del Presiden- tuare: spezzata l’Italia, l’unico ele-
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CARTA COSTITUZIONALE
stra si calpesta nei fatti: mentre il cen- la politica e della cultura neoliberista, ditemi dove è il carattere sociale. Leg-
trodestra sostiene uno stravolgimento insieme allo sfruttamento e all’arric- gete attentamente cosa dice l’artico-
aperto della Costituzione, il centrosi- chimento facile (come si vede dai con- lo 43: “Ai fini di utilità generale la leg-
nistra ne sostiene uno nascosto, nella tinui scandali per corruzione che si ve- ge può riservare originariamente o
sua difesa rituale. L’articolo 11 della Co- rificano nel nostro Paese). Per rispettare trasferire, mediante espropriazione e
stituzione dice testualmente: “L’Italia ri- l’articolo 1 della Costituzione biso- salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pub-
pudia la guerra come strumento di of- gnerebbe almeno abrogare la legge 30 blici o a comunità di lavoratori o di uten-
fesa alla libertà degli altri popoli e come e mettere al centro la difesa dei diritti ti determinate imprese o categorie di
mezzo di risoluzione delle controversie dei lavoratori, reintrodurre una nuova imprese, che si riferiscano a servizi pub-
internazionali”. I padri costituenti han- scala mobile per dare dignità ai salari. blici essenziali o a fonti di energia o a
no utilizzato un termine preciso non ca- L’articolo 42: “La proprietà privata è ri- situazioni di monopolio ed abbiano ca-
suale. Il “ripudio” è un termine preciso conosciuta e garantita dalla legge, che rattere di permanente interesse ge-
e forte. Il fascismo ci aveva portati in ne determina i modi di acquisto, di go- nerale”. Ancora ricorre il termine
guerra; i partigiani e i costituenti han- dimento e i limiti allo scopo di assicu- “espropriazione”, questa volta non ri-
no scritto senza equivoco che la guer- rarne la funzione sociale e di renderla ferito alla proprietà privata in genera-
ra era da ripudiare. È ridicolo parlare di accessibile a tutti. La proprietà privata le ma alla proprietà dei servizi pubbli-
missioni di pace in Iraq o in Afghanistan. può essere, nei casi previsti della leg- ci. In Italia è avvenuto tutto il contra-
L’articolo 1 afferma che l’Italia è una Re- ge, e salvo indennizzo, espropriata per rio di ciò che prescrive la Costituzione:
pubblica democratica fondata sul la- motivi di interesse generale”. Qui si par- la privatizzazione dell’energia, delle te-
voro”. Riconosce e valorizza il ruolo del la a chiare lettere della possibilità di lecomunicazioni, dei servizi pubblici lo-
lavoro e dei lavoratori. Come il fascismo “espropriazione” della proprietà privata, cali, acqua, gas, trasporti. Il primo go-
aveva calpestato i lavoratori e i loro di- la quale per altro deve avere dei “limiti” verno Prodi tra il 1996 e il 1998 si van-
ritti, così i partigiani e i costituenti han- di carattere sociale. A me pare proprio tò in Europa di aver raggiunto il record
no rimesso al centro i diritti dei lavo- l’opposto di ciò che è avvenuto in Ita- di privatizzazioni in Italia. Chi ha cal-
ratori. L’Italia di oggi è fondata davve- lia e in Molise: pensiamo come è av- pestato la Costituzione aprendo una au-
ro sul lavoro e sui lavoratori oppure sul venuta la costruzione della centrale tur- tostrada all’opera apertamente de-
profitto e sui mercati, nuovi valori del- bogas e l’espropriazione dei terreni e molitrice di Berlusconi?
Costituzione Italiana
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SINDACATO
valore Lavoro”
mi ha confermata per i prossimi quat-
tro anni segretario generale. L’elezione
è avvenuta con 49voti favorevoli, su 54
presenti, e 5voti contrari. Questo risul-
tato avviene alla conclusione di un per-
Nel Congresso regionale della Cgil Molise si sono confrontate corso congressuale iniziato il 9 dicem-
due mozioni. “I diritti e il lavoro oltre la crisi”, primo firmatario bre 2009 con ben 236 assemblee
Guglielmo Epifani, ha ottenuto il 75,26% dei consensi. “La Cgil tenute in tutti i luoghi di lavoro e sul
che vogliamo”, primo firmatario Domenico Moccia, ha territorio alle quali hanno partecipato
conseguito il 24,74% dei consensi sui 5465 voti. 6390 lavoratori, lavoratrici, giovani, pen-
di Erminia Mignelli (segretario regionale Cgil Molise) sionate e pensionati. In questo con-
gresso si confrontavano due mozioni:
Erminia Mignelli, “i diritti e il lavoro oltre la crisi”, primo
segretario generale Cgil Molise firmatario Guglielmo Epifani, ha ot-
tenuto in Molise il 75,26% dei con-
sensi, e “La Cgil che vogliamo”, primo
firmatario Domenico Moccia, ha con-
seguito il 24,74% dei consensi sui
5465 voti. Si sono svolti tutti i con-
gressi di categoria, confermando in
cinque categorie i segretari generali Spi
(Sandro Taverniti); Flc (Sergio Sorella);
Fp (Gugliemo di Lembo); Slc (Luigi Rus-
so); Filcams (Francesco Spina) mentre
in quattro categorie sono stati eletti:
per la Fillea Pasquale Sisto, per la Filt
Giorgio Simonetti, per la Fisac Luigi
Sansone, per la Flai Lorenzo Calce men-
tre al Nidil, la federazione dei precari,
è stato eletto il giovane coordinatore
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SINDACATO
damentale per agire e fare sindacato, un ricorso ampissimo agli ammortiz- sottoporre un piano di sviluppo della
un valore necessario per assicurare zatori sociali che determinano una Regione. Dove sindacati e imprese ve-
tutele in un epoca in cui si mette in di- riduzione di reddito e una conseguente dranno riconosciuto il loro ruolo. Tale
scussione tutto il diritto crisi a catena nei consumi. proposta non ci appassiona. Quello che
Si sono svolti tutti i
del lavoro. I nostri iscritti congressi di Oggi rischiamo la deserti- serve è un progetto di sviluppo chiaro
hanno più di noi la categoria, ficazione. Da un lato ci e con buone pratiche da condividere
percezione di essere parte confermando in sono responsabilità e attuare. La Cgil ha dimostrato con
di un mondo Cgil e ne col- cinque categorie i politiche, dall’altro una questo congresso di saper fare sintesi,
gono in maniera pregnante segretari generali classe imprenditoriale sen- votando e approvando un documento
il valore, il senso di ap- Spi Sandro Taverniti, za imprenditorialità vera. politico unitario. La gravità dei problemi
partenenza, il tratto distin- Flc Sergio Sorella, Tanti speculatori ci chiama a un lavoro comune per fron-
tivo. La confederazione può Fp Gugliemo di mascherati da imprendi- teggiare le tante emergenze del sis-
essere assimilata ad un Lembo, Slc Luigi tori, senza il senso etico del- tema produttivo e sociale, per cui si
Russo, Filcams
organo del “corpo umano”. Francesco Spina, l’impresa e del lavoro. Su rivendica alle istituzioni, politiche con-
Al cuore, un cuore pulsante mentre in quattro questi punti sono convenuti crete in grado di rilanciare il sistema
che tiene in vita, che fa cir- categorie sono stati i numerosi interventi dei produttivo ed occupazionale del Molise.
colare il sangue e che scan- eletti: per la Fillea delegati, ed è emersa la In un paese dove si registra un re-
disce i tempi della nostra Pasquale Sisto, per volontà di dimostrare che stringimento degli spazi democratici,
azione. Questo congresso la Filt Giorgio il confronto, tra i due doc- una destrutturazione del diritto del la-
ha messo al centro “la Simonetti, per la umenti congressuali, tal- voro, l’impoverimento dei valori etici e
forza del valore del La- Fisac Luigi Sansone, volta anche aspro, non ha morali, l’affermarsi dell’illegalità come
voro”. La nostra Regione è per la Flai Lorenzo distolto la Cgil dal suo do- norma a noi la responsabilità e il com-
Calce mentre al
schiacciata dalla crisi e dai Nidil, la federazione vere di chiedere alla polit- pito complicato, essendo unico punto
ritardi storici mai superati. dei precari, è stato ica regionale il cambio di di riferimento, di fare opera di riedu-
Deve fare i conti con un Gov- eletto coordinatore marcia. Una politica inca- cazione della società. Solo il filo rosso
erno regionale che negli Paolo Marinelli. pace di andare al di là del che parte da Di Vittorio intriso di valori
anni ha messo insieme caso per caso, e di proporre e di progettualità che collega gli uomini
solo dichiarazioni programmatiche e us- un piano a lungo termine, pure in pre- e le donne di quegli anni con quelli di
ato le risorse in modo clientelare. Il senza di una forte capacità di spesa, oggi, con le loro lotte e con il loro en-
Molise ha sulle spalle una povertà in- scarsamente incisiva, perché clientelare tusiasmo ci potrà dare una mano per
frastrutturale che si pensa di risolvere e con un forte deficit di program- essere forti e consapevoli nell’af-
con il mito delle autostrade e degli aere- mazione. Nel corso della tavola rotonda frontare le sfide dei prossimi mesi e rin-
oporti. Registra oggi la drammaticità con la presenza del Presidente del- novare quell’orgoglio di appartenere ad
della crisi di un sistema industriale l’Associazione Industriali, del segretario un grande sindacato. Come di Vittorio
soggetto alle convenienze delle multi- nazionale Enrico Panini, dell’Assessore riuscì a non far togliere il cappello ai
nazionali o all’abbandono del campo al Bilancio e Programmazione Gian- lavoratori in presenza del padrone a noi
di finti imprenditori dediti esclusiva- franco Vitagliano che ha proposto di oggi spetta il compito di non far piegare
mente alla speculazione. Fa i conti con convocare, a breve, gli stati generali per più la schiena la potere.
Squilibri in Sanità
La vicenda e le proteste, per difendere l’Ospedale di Agnone
di Adelina Zarlenga
iritto alla salute. È questo che rivendicano i cittadini molisani. La sanità della Regione è in deficit, e nel si-
D stema dei tagli e della razionalizzazione è finito anche l’Ospedale “Francesco Caracciolo” di Agnone. In posi-
zione strategica, la struttura ospedaliera è un luogo di convergenza di vaste zone dell’Alto Molise, oltre che
dell’Alto Vastese e del Medio Trigno. Un importante punto nevralgico per l’economia e per l’assistenza sanitaria del-
la popolazione molisana che vive tra le montagne. Tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, le proteste in piazza e i cor-
tei della gente della località montana sono stati numerosi. Ad Agnone è stato costituito un Comitato Civico, Il Citta-
dino C’è, a sostegno del “Caracciolo”. Tra i difensori della struttura ospedaliera il sindaco Gelsomino De Vita e il re-
sponsabile Pastorale Sanitaria della diocesi di Trivento, Don Francesco Martino. E così, volendo giocare con un pa-
radosso, mentre in America Obama riforma il sistema sanitario, allargando l’assistenza ai più, nella piccola realtà mo-
lisana, lo squilibrio economico ha messo in crisi la Regione. Origine di tale confusione, un’economia regionale in dif-
ficoltà, che il Ministero della Salute e dell’Economia hanno proposto di risollevare tempo fa, imponendo nuove rego-
le, legate ad un piano di rientro economico. Tra queste, l’istituzione della figura di un Commissario autonomo, che
come è noto, corrisponde al Presidente della Regione Michele Iorio. Poi, il Ministero ha nominato un Sub Commis-
sario alla Sanità, Isabella Mastrobuono, direttore sanitario, dalle competenze più tecniche. Per la riforma della sani-
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SANITÀ
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POLITICA COMUNALE
Nuova tragicommedia a
“Teatro San Francesco”
Al termine del suo intervento, il sindaco Melogli, capendo che in caso di votazione la sua proposta sarebbe
stata bocciata, ha ritirato l’argomento: una mossa criticata da molti, ma perfettamente in linea con i
giochi della politica. In seguito al ritiro, il presidente del Consiglio Testa ha sospeso momentaneamente la
seduta, scatenando le ire dell’opposizione. Tra scene di delirio generale, la minoranza ha indetto una
conferenza stampa seduta stante, arrivando a chiedere le dimissioni del sindaco per bocca del consigliere
Sposato, secondo il quale, “il primo cittadino è vittima e prigioniero della sua maggioranza”.
di Daniel Cifelli
l peggio non c’è mai fine, dice un d’asta avrebbe potuto anche riservarsi il di- munque di non edificare assolutamente nul-
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corso Marcelli (nei pressi della Cattedrale)
corso Marcelli
Il “deserto” Sto
foto di Luciano Cristicini
torico di Isernia
Affittasi e Vendesi in vico II Afflitto
LEGALITÀ
“
… Mario Francese, Michele anche in Molise, ha sistemato stri-
Reìna, Giorgio Ambrosoli, Boris scioni, cartelloni e posto materiale in- del lotto. Si è ignorato così in modo
Giuliano, Calogero Di Bona, formativo su di un banchetto. Tutto mol- offensivo e grottesco un grande cor-
Cesare Terranova, Lenin Mancuso, to sobrio. Dei narcisi gialli circondano teo di 150.000 persone (cifre ripor-
Giovanni Bellissima, Salvatore Bolo- il ‘pulpito’ e concorrono a dare al mo- tate dalla stampa di opinione come
gna…”. Un brivido percorre la schie- mento un tocco di primavera, un toc- il Corriere della Sera e La Stampa) che
na mentre ascolti tra gli oltre 900 nomi co di speranza. E di colore. Ma l’istan- si è svolto nel cuore di Milano riem-
salire al cielo. Sembra che mentre si te, che pare eterno, è di grande rac- piendo piazza Duomo, in ricordo del-
susseguono con ordine, uno dopo l’al- coglimento. L’atmosfera è pregna di le Vittime delle mafie, presenti cen-
tro, ogni nome pronunciato vada ad in- commozione, mista a sdegno per tinaia di familiari, per denunciare
contrarsi con il cielo e a cercare e a tanta ingiustizia. Che ora si condensa l’avanzata degli interessi criminali che
chiamare quel soggetto, quella per- in nomi. Più di 900 le persone am- mettono in pericolo la democrazia. Il
sona, quella storia, quel dolore. Sia- mazzate dalla mafia. E il pensiero non Tg1 è venuto meno al fondamentale
mo in via santa Cristina, nel centro sto- può che andare ai familiari delle vitti- dovere di rappresentare la real-
rico di Campobasso. Nella piazzola me. Solo chi già ci è passato può com- tà nella completezza dell’informa-
adiacente gli immobili ultimamente se- prendere cosa significa perdere un fi- zione e al ruolo della Rai come Ser-
questrati alla Sacra Corona Unita. glio. Cosa significa perdere un padre vizio Pubblico finanziato da tutti i cit-
Luogo simbolico. È il 21 marzo. XV Gior- e una madre e un fratello e una sorella. tadini.
nata della Memoria e dell’Impegno in E il proprio amore. La propria vita. E in (Roberto Morrione, XV giornata della me-
ricordo delle vittime di mafia. Sono le questo caso, al dolore ‘personale’ per moria e dell’impegno, lettera indirizzata al
Presidente della Rai Paolo Garimberti, al
16 e qualche minuto. I nomi vengono la tragedia, si unisce la rilevanza sociale Consiglio di Amministrazione della Rai, al-
letti da uno spiazzo leggermente so- e politica e civile della perdita. È tut- l’Usigrai, al Comitato di redazione del Tg1
praelevato rispetto alle poche perso- to molto straziante. Ma il 21 marzo è e per conoscenza alla Federazione Nazio-
ne accorse disposte in discesa, lun- il primo giorno di primavera. E quei fio- nale della Stampa Italiana, Roma 21 mar-
go la scalinata del vicolo. Libera, ri che ne emanano il profumo non sono zo 2010)
l’associazione di don Ciotti presente lì per caso. E quell’eco di nomi che ri-
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LEGALITÀ
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Il Monumento Nazionale
di Monte Marrone
25 APRILE
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L’interno dell’edificio museale,
che ospita la mostra sulla Resi-
La mostra: alcuni momenti stenza, di Rocchetta al Volturno
al nazifascismo
La commemorazione nella piazza di I rappresentati dei partiti e delle associazioni pre- Il segretario della Cgil Erminia Mignelli con l’ex se-
Castelnuovo a Volturno senti alla commemorazione gretario del sindacato molisano Michele Petraroia
Il presidente del comitato G. Pintor Marcello Miniscalco e il sindaco di Rocchetta Antonio Izzi
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Particolare del ceppo, con le storiche montagne, Il corteo al Monumento Nazionale di Monte Marrone Un particolare del Monumento dedicato ai Caduti della
dedicato a Pintor Resistenza Italiana
25 aprile 1945:
Liberazione dell’Italia
dal nazifascismo
Storia di popoli: uomini, luoghi, fatti e misfatti da non dimenticare.
di Carlo Onorato
sotto gli occhi di tutti che, a ra (dichiarata il 10 giugno 1940) i fasci- rei riuscito a recuperare molto materiale
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Carissima Anna, eccomi a te con questo mio ultimo scritto prima di partire per la mia condanna. Io muoio contento d'aver fat-
to il mio dovere di Vero Patriota. Mia cara sii forte che dal cielo pregherò per tè, che tu per me sei sempre stata l'unica con-
GIAIME PINTOR solazione in questi momenti di grande dolore mi confortavo solo con tè. […]. Cara ora ti racconto un po' della mia vita e in-
comincio subito «il giorno 27 fui preso portato a Vercelli in prigione dove passai senza interrogazione… LETTERE DI CONDANNATI
A MORTEDELLA RESISTENZA ITALIANA - Ignoto
GIAIME PINTOR:
morire per delle idee
1 dicembre 1943: cadeva sul Volturno, a 24 anni, una delle più limpide figure della cultura
antifascista europea.
di Elisabetta Esposito
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… Il mattino del 29 fui chiamato davanti a tutti i fascisti di Vercelli. Io non ho risposto mai alle loro domande le sole parole erano queste "che non so niente e che non sono partigiano". Ma
loro mi hanno messo davanti mille cose per farmi dire di si ma non usciva parola dalla mia bocca e pensando che dovevo morire. Il giorno 31 mi fu fatto la prima tortura ed è questo mi han-
no strappato le ciglia e le sopraciglia. Il giorno 1 la seconda tortura "mi hanno strappato le unghie, le unghie delle mani e dei piedi e mi hanno messo al sole che non puoi immaginare, ma por-
tavo pazienza e dalla mia bocca non usciva parola di lamento". Il giorno 2 la terza tortura "mi hanno messi ai piedi delle candele accese ed io mi trovai legato su una sedia mi son venuti tutti
i capelli grigi ma non ho parlato ed è passato"…. LETTERE DI CONDANNATI A MORTEDELLA RESISTENZA ITALIANA - Ignoto
dei suoi scritti letterari e politici non molti intellettuali nel dopoguerra, Pin- l’antifascismo formale dei vecchi li-
ci appare consumata ed offre ancora tor, che pure si era incluso in una “ge- berali per prendere parte alla guerra
un modello valido agli uomini di cul- nerazione senza maestri”, si affranca partigiana. Superato in questo modo
tura e ai militanti politici del nostro gradualmente da un maestro grande Croce, Pintor resta davvero “senza
tempo, perché Giaime Pintor ha vis- e scomodo: Benedetto Croce. Lo fa in maestri”, nella necessità di costruire
suto intensamente, in tutta la sua letteratura, come mostra molto chia- in proprio dei punti di riferimento per
drammaticità, il problema dei rapporti ramente Nardi, individuando una linea sé e per la sua generazione. Per de-
tra politica e cultura. In anticipo di pa- non crociana che va da Jahier a Vit- cenni Pintor è stato un “capo gene-
recchi anni su un percorso comune a torini; lo fa in politica, abbandonando razione postumo”, come ha scritto Ita-
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… Il giorno 4 fui portato in una sala dove c'era un tavolo sul quale mi hanno teso in un laccio al collo per dieci minuti la corrente e fui portato per tre giorni fino al giorno 6 alla
sera alle ore 5 mi dissero se avevo finito di scrivere tutto ciò che mi sentivo ma non ho ancora risposto e voglio sapere la mia fine che devo fare, per dirlo alla mia cara Anna e mi
dissero quella tremenda condanna e mi feci vedere molto orgoglioso ma quando fui portato in quella tremenda cella di nuovo mi inginocchiai mi misi a piangere avevo nelle mie
mani la tua foto ma non si conosceva più la tua faccia per le lacrime e i baci che ti ho fatto. […]. …. LETTERE DI CONDANNATI A MORTEDELLA RESISTENZA ITALIANA - Ignoto
lo Calvino. La famosa lettera scritta di Pintor terminò tragicamente a Ca- Marrone, lasciandoci in eredità una le-
al fratello Luigi, tre giorni prima di mo- stelnuovo al Volturno, il 1 dicembre del zione prodigiosa di coraggio e umanità.
rire, giustamente definita da Parri “il 1943 su una mina tedesca, nel ten- Il suo nome, Giaime Pintor, caduto a
documento più alto e nobile della guer- tativo di attraversare con l’aiuto del- ventiquattro anni per libertà, è lega-
ra di Resistenza”, fornì la più completa l’intelligence inglese la linea del fron- to per sempre alla storia della Resi-
giustificazione della leggenda creatasi te Gustav insieme a quattro compa- stenza e farà eternamente parte di un
attorno a Giaime. Una lettera-mani- gni per recarsi a Roma, dove si sa- patrimonio culturale comune che non
festo di una generazione antifascista rebbe dovuto unire alla Resistenza. I può essere distrutto o sommerso da
divenuta uno dei simboli della Resi- giorni di Giaime si chiudono dunque eventi contingenti, né dal corso futu-
stenza stessa. La breve e intensa vita così, brutalmente, ai piedi di Monte ro degli anni
30 • N. 5/2010
PRIMO MAGGIO
Rispetto
I disoccupati in Italia hanno superato
quota tre milioni. I senza lavoro nel
secondo trimestre dell’anno risultano
essere 3,2 milioni e il tasso di
disoccupazione sarebbe del 12,1%.
Secondo una recente indagine
N. 5/2010 • 31
IN RICORDO DI GHEORGHE RADU
1° MAGGIO
FESTA DEL LAVORO A
CAMPOMARINO,
FRAZIONE NUOVA CLITERNIA”
Paolo De Chiara
“Gheorghe dechiarapaolo@gmail.com
Radu, morto di
lavoro in Molise”
35 anni, immigrato regolare,
rumeno, lavorava come uno schiavo
nei campi vicino Campomarino, Lesa maestà
con diffida
lavorava per un salario da fame
sotto il sole d’estate.
Si guadagnava onestamente da
vivere. È stato trovato morto sul
I
ciglio di una strada. nostri politicanti, soprattutto re- gere o di riprendere i titoli di un quo-
Si può morire per guadagnarsi gionali, non sono abituati alle tidiano locale viene diffidato. Non si
domande dei giornalisti. Di quel- tratta di difendere la linea di un quo-
onestamente da vivere?
li con la schiena dritta. Che fanno il pro- tidiano e di chi lo gestisce. Può essere
prio mestiere con serietà e dignità. Che condivisibile o meno. Si può apprez-
non si accontentano di ricopiare gli in- zare o criticare. L’intento di questi dilet-
numerevoli comunicati stampa che, tanti della politica è quello di in-
ogni giorno, ingolfano le redazioni timidire. Meglio prima chiedere il per-
degli organi di informazione. Una pre- messo. Per evitare problemi. Per vivere
cisazione è obbligatoria. Molti sono gli in maniera tranquilla. Senza grattacapi.
“iscritti all’Ordine” che preferiscono an- Senza la dignità di fare al meglio il pro-
dare a braccetto con la politica. Per- prio mestiere. Dopo lo sGovernatore,
dendo la loro funzione principale: seccato (secondo il suo punto di
quella di informare. Trasformandosi in vista) da questa “campagna diffama-
megafono per questo o quel politi- toria” è arrivato il turno di Cannata, il
cante. E quando, gli eletti, sbattono il rettore a vita dell’Università del Molise.
muso contro chi le domande le fa e le E se qualche “pazzo” scende in piazza
ripete per avere una risposta (non cam- per manifestare per una libera infor-
pata in aria) allora gridano al com- mazione vengono meno all’appunta-
plotto. Si stracciano le vesti. Si scan- mento proprio i giornalisti. Chi ha il do-
dalizzano per la “lesa maestà”. L’al- vere di difendere una libera stampa?
tra sera l’intero Paese ha conosciuto I politici della minoranza? O gli stes-
ancor di più, grazie alle telecamere di si operatori del settore? Sono molto
(Art. 1 Costituzione Italiana) Report, lo sGovernatore del Molise (ri- utili, per fare chiarezza, le parole di un
L’Italia è una Repubblica democra- cordiamo, tra i tanti, gli interventi di al- maestro del giornalismo italiano, Indro
tica, fondata sul lavoro cuni giornalisti su Repubblica, Il Gior- Montanelli: “Il giornalista è un
nale, Diario, l’Unità, l’Espresso, Panora- guardiano pubblico. Ognuno deve fare
Programma:
Ore 10:30 Omaggio al Ceppo funebre di Ghe- ma). Il servizio andato in onda domeni- il suo lavoro. I giudici devono giudicare,
orghe Radu nelle campagne di Nuova Cli- ca 18aprile ha mostrato a tutt’Italia il i poliziotti devono indagare, gli uffici-
ternia, Campomarino; Commemorazione re- comportamento della classe dirigente stampa devono fornire le informazioni.
ligiosa. Deposizione Corona con gli interventi molisana. Le domande scomode non E noi giornalisti dobbiamo controllare
dei rappresentanti delle Associazioni e si possono fare. Se arrivano si mi- che questo accada secondo le re-
dei partiti politici che hanno aderito.
Ore 12:00 Piazza di Nuova Cliternia, inter- naccia la querela. Non si entra nel mer- gole. Se non accade, dobbiamo sco-
venti e dibattito sul significato del Primo ito della domanda. Per spiegare. Il do- prirlo, e poi gridarlo”. Anche con la mi-
Maggio. vere di rispondere, soprattutto da naccia di diffide o di querele. Basta
parte di chi rappresenta le Istituzioni, poco per fare il proprio dovere. Chi non
HANNO ADERITO:
Associazione Culturale I CARE – Mi Preoc-
viene scambiato come una cosa inutile ne è capace può fare altro. Questo vale
cupa, Mi Riguarda, Mi Coinvolge, Cgil Moli- e, soprattutto, dannosa. Per loro. sia per chi governa un territorio e sia
se, Collettivo 2kappa8 – Alternativa Stu- Meglio non farle sapere certe cose. per chi ha il dovere di controllare, come
dentesca, Costruire Democrazia, Fgci, Gio- Meglio parlare di altro per confondere un cane da guardia, il potere politico.
vani Pd, il Ponte – mensile molisano, Italia le idee. Per stravolgere la realtà. Il corto-circuito tra controllore e con-
dei Valori, La Fonte, Partito dei Comunisti Ita-
liani, Partito Democratico, Rifondazione Quello che gli italiani hanno visto a Re- trollato porta ad una’altra cosa. Al
Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, port, in Molise, si ripete quasi quo- servilismo. E di servi sciocchi se ne
STEP - Studenti è Partecipazione. tidianamente. Chi si permette di leg- trovano già tanti.
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TERREMOTO
Dobbiamo
essere dei
cittadini attivi
Presentato a Isernia il libro 38 Secondi di Giusi Pitari, la docente
aquilana impegnata per la ricostruzione della sua città. Alla
manifestazione dello scorso 27 marzo sono intervenuti il presidente
dell’Associazione “Musica e Cultura” Laura Ciolli, il direttore del
mensile il Ponte Paolo De Chiara e il medico Gustavo Domenici.
redazione
Giusi Pitari è una delle colon- lungo per cambiare la vita di molti di portato anche la testimonianza di un
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ACQUA PUBBLICA
L’ACQUA PERDUTA
Dal Biferno ai rubinetti di Canada ed USA, sebbene le condut- surto a simbolo del suo isolamento
casa, dai geologi ai ture siano un colabrodo. Gli italiani geografico. Tra il 1840 ed il 1880, il
amano la minerale, consumandone - fiume veniva descritto da Francesco Jo-
rabdomanti, dalle pretese mediamente - 194 litri all’anno. È da vine come “un liquido invalicabile
della Puglia alla diversa ritenere che, almeno nel Basso Mo- ostacolo tra le due parti del Molise. Pae-
fatturazione dei consumi: lise, prediligeranno le bollicine per una si distanti tra loro pochi chilometri ri-
tutto quello che avreste situazione molto speciale. Secondo manevano anche sei mesi senza co-
voluto sapere sul ciclo l’ARPA, prima di essere depurate, le municazioni. Le notizie delle nascite, del-
dell’acqua ma che non acque del lago di Guardialfiera sa- le morti venivano gridate da corrieri che
avete osato chiedere. rebbero assimilabili ad una fogna a raggiungevano la sponda e che, a
cielo aperto. Ciò nonostante – perio- gran voce, per superare il fragore del-
di Claudio de Luca dicamente - la Regione Puglia insiste le acque, comunicavano a qualcuno ac-
nel richiedere aliquote maggiori dei corso sulla sponda opposta la notizia.
di Claudio de Luca contenuti dell’invaso. Lo fa a ragion ve- Fatti di guerre, cadute di dinastie, di con-
duta, visto che il Presidente di Moli- giunzioni di astri arrivavano dopo sei
elle aree industrializzate l’ac- se Acque dichiara, spesso e volentieri: mesi, quando avevano perduto ogni si-
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ACQUA PUBBLICA
sa dei tanti vizi gestionali. A questo 10mila operatori e lavoratori nell’in- Arezzo (410) e da Pesaro e da Urbi-
punto viene da pensare a possibili fon- dotto, 800miliardi di fatturato. Tutto no (409); diversamente i costi più con-
ti di approvvigionamento alternative. questo concreta il più grande acque- tenuti sono stati quelli sopportati da
Gli esperti dicono che ciò possa es- dotto d’Europa che, partendo dal- Milano (103 euro), Treviso e Isernia
sere possibile almeno in Molise. Ba- l’Avellinese, ingabbia il fiume Sele, (108 e 109 euro). Altro capitolo do-
sti pensare alle acque “carsiche”, pre- mentre in Basilicata un’altra condot- lente è quello degli impianti di fo-
senti nel cuore del massiccio mate- ta incanala l’invaso del Pertusillo e se gnatura e di depurazione, di cui sa-
sino, dove se ne perdono milioni di ne porta a casa le acque. Nel 1999, rebbe privo (rispettivamente) il 15 e
metri cubi. Sarebbe fantascientifico il Ministero del Tesoro (che ne è il pro- il 30% del Paese. A fronte di una rete
prevedere di giungere a valutare la fat- prietario) decise di cederlo all’Enel in totale di 337.452 chilometri di ac-
tibilità dell’utilizzo di un tesoro na- cambio di mille miliardi, del risana- quedotti, il servizio di fognatura (com-
scosto così rilevante? Non riuscireb- mento dei debiti (altri 500) e di inve- plesso infrastrutturale di circa 165mila
be più che opportuno sollecitare l’af- stimenti per 5.700 in quattro anni. La chilometri) coprirebbe soltanto l’84,7%
fidamento ai geologi per reperire Regione parlò di “scippo”, e si oppose della popolazione. Detta quota scen-
queste risorse nel sottosuolo? con successo; ma, la verità era che de al 70% per quanto riguarda i si-
Geologia e rabdomanzia. E se il “Go- non aveva piacere di veder finire in stemi di depurazione. A livello regio-
vernatore” ritenesse caro l’utilizzo di mano allo Stato un’azienda che, in pe- nale, quest’ultimo capitolo vede la Si-
questi professionisti, il suggerimento riodo elettorale, serviva (e serve) ad cilia maglia nera (con una copertura
sarebbe quello di affidarsi alla rab- assumere localmente centinaia di del 53,9%), seguita da Toscana
domanzia. Questa pratica viene lar- persone. Perciò, bene si comprende (62,7%), Campania (67%) e Sardegna
gamente utilizzata in America, in Ca- perché il grande giornalista Mario Mis- (68%). Quanto alla rete fognaria, le si-
nada ed in Russia dove molte Com- siroli ebbe a definire quell’acquedot- tuazioni più critiche riguardano Sar-
pagnie se ne servono quando vogliono to un’opera che “da quando esiste, ha degna e Liguria (entrambe 75%), Um-
dotare di riserve i nuovi stabilimenti. dato più da mangiare che da bere“. bria (77,1%) e Veneto (78,1%).
Ed i rabdomanti non solo ritrovano fiu- La situazione del Molise. In un re- La Privatizzazione. Negli ultimi tem-
mi sotterranei quando riescono pure cente convegno, tenutosi sulla costa, pi si parla tanto di acqua anche in Mo-
a precisarne la profondità ed il grado è stato detto che l’acqua molisana è lise, ma soprattutto si discetta della
di purezza. In Italia, sono stati censiti un bene prezioso da gestire molto ocu- privatizzazione della risorsa. Il sistema
un centinaio di rabdomanti, di cui 5 latamente. Ciò perché una sua cor- idrico nazionale è quello che è: quan-
in Molise (ed uno a Larino). Il mestiere retta amministrazione presuppone titativi sprecati (3-4mila miliardi di me-
è antico per essere stato inaugurato non soltanto la tutela degli interessi tri cubi ed il 50% in alcune zone del
tre secoli fa dagli abati francesi Bau- di chi con questo elemento lavora (in- Paese, con un danno di 6miliardi di
li e Mermet. Nell’estate del 2009, tale dustrie ed agricoltori) quand’anche di euro) ma soprattutto una gestione
Orazio Barrui ne ha scoperto una per quelli quotidiani del cittadino comune. complessiva poco lungimirante dalla
il Comune di Arzana in Sardegna. Ma Però, oltre all’esigenza di una corretta rete ai depuratori sino agli impianti di
gli esperti della Confagricoltura con- gestione, occorrerebbe pure atteg- potabilizzazione. Perciò bene si com-
sigliano di non spendere tempo, ener- giarsi intelligentemente nei consumi. prende perché la prima conseguenza
gia e soldi con pratiche qualificate “im- Stefano Sabatini, Presidente di Moli- negativa finisca con il riverberarsi
probabili”, ma di rivolgersi ai geologi. se acque, prevede che, nel giro di un sull’importo della fattura, peraltro
Ebbene, il rabdomante trentino Luigi anno, l’acquedotto possa giungere oneràto da balzelli palesi ed occulti.
Cantonati sostiene che, oltre i 60–70 pure sulla costa, cosicché l’acqua non Sorge spontanea una domanda: per-
metri di profondità, questi ultimi non dovrà più transitare attraverso l’im- ché i detentori del sistema delle for-
potrebbero sostenere la “concorren- pianto di depurazione della diga di niture non vogliono attuare la sepa-
za” di una persona ipersensibile che Guardialfiera bensì, dalla sorgente, fi- razione tra chi dispone delle infra-
è in grado di percepire liquidi pure ol- nire direttamente nelle case. Ma per- strutture e pianifica gli investimenti e
tre i 100, stabilendo bene spesso marrebbero: il problema degli allacci chi – nei fatti – detiene la gestione del-
l’esatta profondità della falda. A suf- abusivi ai serbatoi comunali durante l’intero sistema? Sulla cosiddetta
fragio di tale verità, i tecnici di il periodo estivo, quando i consumi lie- “privatizzazione” v’è chi conduce,
un’azienda di Capriolo (BS), affidan- vitano esponenzialmente; il disagio pure a livello molisano, una battaglia
dosi ai legnetti vibranti, hanno potu- provocato dalle perdite nelle reti co- politica, sostenendo che essa non por-
to scavare un pozzo di 102 metri. Per- munali; il fatto che molti utilizzino l’ac- terebbe ad alcunché di buono. Se-
sino in Germania si fidano, e stima- qua potabile per irrigare. Un dato mol- condo una stima largamente accettata,
no che questi soggetti abbiano suc- to confortante: in media, la spesa dei l’intera filiera varrebbe 10 miliardi l’an-
cesso 96 volte su 100. molisani per i consumi idrici è di no tra rete da potenziare, conservare
La situazione idrica della Puglia. Pri- 150euro per famiglia (su base annua) e riparare e gestione vera e propria, in-
ma di chiedere l’acqua al Molise, la contro i 1.500-2.000 euro dei francesi. tendendo per quest’ultima la condu-
Regione Puglia dovrebbe rimboccarsi Come e perché variano le tariffe. Nel zione, la fatturazione, il call center, gli
le maniche per far lievitare le proprie 2008, la spesa media mensile di una allacci e l’assistenza. Oggi tutto que-
risorse. Occorre predisporre piani famiglia italiana di tre persone si è at- sto si ritrova ad essere nelle mani di
per il recupero delle perdite, per co- testata intorno ai 18euro. A livello ter- pochi soggetti di vario colore politico.
struire dissalatori e per completare l’in- ritoriale, il record per il costo più ele- Althesys ha certificato che, ove si in-
terconnessione del sistema idrico. I vato se l’è aggiudicato Agrigento vestissero 20 miliardi (4,2 per i ma-
vicini gestiscono 2mila dipendenti, (spesa annua di 440 euro), seguita da teriali e 15,6 per l’installazione di ac-
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ACQUA PUBBLICA
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DETTI E CONTRADDETTI
N. 5/2010 • 37
SCUOLA PUBBLICA
La grave situazione
della Scuola italiana
Popper ha scritto che la sapienza di un essere umano consiste nella capacità di uscire
dall’ignoranza per acquisire quanta più conoscenza è possibile, perché la cultura è l’unica a
darci teorie, metodi ed idee per risolvere i problemi e vivere in maniera accettabile. Rendersi
coscienti di questa importante funzione della scuola ed operare perché essa diventi reale è
quanto di meglio possiamo fare.
di Umberto Berardo
a diffusione dei dati sulle in- scolastica, ovunque molto alta, va dal tre quella secondaria, soprattutto di
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SCUOLA PUBBLICA
N. 5/2010 • 39
STORIA E ARCHEOLOGIA
’insediamento ecclesiastico di
del Canneto
di Alessandro Cimmino
destra la testa di un animale non pre-
cisabile - e, in basso, da un portale
(realizzato con materiale di recupero,
disposto in modo non regolare, difatti
il complesso conventuale, come già
accennato, sorse sul sito di una vil-
la romana il cui funzionamento si pro-
trasse a lungo, dal I al V secolo d.C.)
sormontato da una lu-
netta decorata. In essa
Absidi
si collocano l’Agnello
crocifero, emblema di
Cristo sacrificato e ri-
sorto, e un leone alato,
altro emblema di Cri-
sto, definito nell’Apo-
calisse «leone della
città di Giuda» (per al-
cuni studiosi, invece,
questo mostro alato
STORIA E ARCHEOLOGIA
N. 5/2010 • 41
STORIA E ARCHEOLOGIA
ispirato da Dio, riesce sempre a ve- vata di sinistra ossia dentro il pre-
dere oltre), si trovano piccole sculture sbiterio, sul fianco dell’altare mag-
di monaci in vari atteggiamenti di pre- giore, dove svolgeva, probabilmente,
ghiera e di lavoro: illustrano appun- la funzione di ambone (adibita non alla
to la regola benedettina dell’ora et la- predicazione ma alla lettura del Van-
bora. Le figure mostrano una buona gelo). In quel periodo Don Duilio
padronanza tecnica ma, anche se ani- Lemme - arciprete di Roccavivara dal
mate da pathos, appaiono rigide, scar- 1929 al 1962 - avviò, dopo un lungo
samente caratterizzate nonostante abbandono, una serie di lavori di re-
una certa attenzione alla resa dei det- stauro e di ripristino che inclusero, tra
tagli. Bassorilievi e formelle com- l’altro, anche lo spostamento della tri-
pletano la composizione: sulla fron- buna. Molte di quelle operazioni,
te, subito dopo l’ultima nicchia di de- alla luce delle moderne teorie di re-
stra, si nota uno strano essere, un stauro, sono inammissibili, ad esem-
drago alato dotato di testa umana pio il rifacimento “stilistico” del pro-
femminile; sul fianco sinistro, al di sot- tiro aggettante, in seguito per fortu-
to di una lastra con un ricercato tral- na rimosso, del tutto lontano dalla ti-
cio di vite, un animale, su cui si in- pologia dei protiri romanici nell’area
nesta il busto di una figura umana (for- dell’Italia meridionale. Tuttavia alcu-
se una donna) che indossa un parti- ni esperti, tra cui Franco Valente, ri-
colarissimo cappello a punta, afferra tengono che il pulpito, casualmente
la coda di un altro animale con la te- o consapevolmente, sia stato ricol-
sta di un uomo. Tutte le cornici locato proprio nella posizione in cui
Torre campanaria (come pure il leggio) sono intagliate si trovava nel 1223; in origine però
con una fitta trama di motivi vegeta- esso, forse, era stato concepito e rea-
li. L’opera, così come la vediamo oggi, lizzato con un altro impianto compo-
è il risultato del lavoro di artisti vis- sitivo, con gli archi del prospetto tut-
suti in epoche diverse oltre che del ti uguali. Ad avvalorare questa ipotesi
reimpiego di materiale scultoreo pro- c’è la differenza di dimensioni - ancora
veniente dallo spoglio di architetture più evidente in una foto scattata pri-
più antiche. La pic- ma dello spostamen-
cola tribuna fino al Il pulpito in una foto del 1931 to (1931) e pubblica-
principio degli anni ta in un saggio di Mi-
’30 del Novecento chele Galluppi del
era collocata in 1941 - tra la parte in-
un’altra posizione: feriore della struttura
Santa Maria del Canneto - interno a ridosso della pri- portante, più lunga, e
ma arcata della na- quella superiore del
Pulpito
parapetto, più corta, anche conside- gure di santi. Sul lato sinistro della do visiti questo posto ti accorgi di en-
rando il terminale angolare di destra chiesa s’innalza la torre campanaria trare in uno spazio senza tempo, in
mancante (un piccolo fusto costitui- alta ben 25 metri (in origine era mol- una sorta di oasi di pace, che infon-
to da una serie di foglie sovrapposte, to più bassa, l’aspetto attuale risale de un senso antico di serenità. Lo
come si vede sul lato sinistro). Sul- al XIV secolo come testimonia la data scorso anno sono stati celebrati nel-
la fronte dell’altare maggiore si può 1329 incisa su un concio). Ha pian- la piccola chiesa del Canneto (riaperta
osservare un bassorilievo - un paliotto ta quadrata e struttura massiccia, in- al culto nel 1935) oltre settanta ma-
datato tra VII e X secolo, uno dei po- gentilita appena da due piani di trifore trimoni. Molte coppie non erano mo-
chi motivi superstiti della chiesa pri- e dal coronamento con merli. Nella lisane né avevano legami con la re-
mitiva - che secondo alcuni studiosi muratura sono state inglobate, oltre gione, erano solo sotto l’influsso del-
raffigura l’Ultima Cena, secondo altri a lapidi e frammenti scultorei di età l’incantesimo del luogo.
un banchetto tra monaci. La lastra, in- romana, le statue di due leoni dalle
completa, presenta evidenti tracce di caratteristiche romanico-gotiche che,
calpestio poiché utilizzata a lungo probabilmente, sorreggevano le co-
come gradino dell’ingresso princi- lonne del protiro andato perduto
pale. L’abside centrale in origine era (leoni stilofori). L’ampio parco che cir-
affrescata e vi si apriva una monofora conda il santuario accoglie tra i via-
(simile a quelle delle due absidi la- li: platani, tigli, pini, aceri, pioppi, ibi-
terali); anziani del luogo ricordano che schi, oleandri, arbusti di ogni genere
il catino presentava un dipinto con un e in primavera si colora di rose, pri-
cielo stellato e una colomba in volo, mule, viole, gerani, belle di notte.
più in basso una ghirlanda di fiori e, La natura si armonizza perfetta-
ai lati della monofora, una serie di fi- mente con i manufatti umani. Quan- Paliotto d’altare
PRECISAZIONE
Nel numero di novembre 2009 de il Ponte a pagina 8/9 (ru-
brica “Ambiente e Territorio”, articolo di Fiora Luzzatto) è stato
pubblicato un servizio giornalistico che testimonia lo sviluppo
edilizio di Isernia. In tale numero la rivista ha affrontato la si-
tuazione edilizia nelle due province della Regione, dedicando
all’argomento la copertina del numero, con l’ottica delle po-
litiche urbanistiche in termini generali, senza alcun riferi-
mento a specifiche imprese o soggetti in particolare. Si
precisa che le singole frasi dell’articolo non sono diretta-
mente correlate alle singole foto che figurano impaginate
a fianco e che rappresentano una situazione generale. Se
tale servizio giornalistico ha generato equivoci ce ne scu-
siamo con i lettori e con gli eventuali interessati.
N. 5/2010 • 43
ASSOCIAZIONI
Lo sguardo dei
giovani sui diritti umani di Marianna Cocca
Il gruppo241 Amnesty International di di Secondo Grado della provincia di Cam- tiva è quello di sensibilizzare i ragazzi ai
Campobasso, nell’intento di diffondere i pobasso. Il tema del concorso è “Fotografa temi trattati dalla Dichiarazione oltre che
principi della Dichiarazione Universale i diritti umani”. Le opere artistiche in gara invitare l’opinione pubblica a riflettere sul-
dei Diritti Umani del 1948 e consapevo- dovranno approfondire i principi sanciti dal- l’importanza dei diritti umani attraverso “lo
le dell’importanza dell’arte e della creatività la Dichiarazione Universale dei Diritti sguardo” dei giovani. Le iscrizioni al con-
dei giovani come mezzi di trasmissione di Umani, con particolare attenzione ai sin- corso dovranno pervenire entro e non ol-
valori quali il rispetto e la tolleranza tra gli goli diritti proclamati dai trenta articoli del- tre il 14 maggio 2010 tramite posta elet-
esseri umani, organizza e indice il Concorso la Dichiarazione, ossia i diritti individuali, tronica. Invitiamo tutti gli interessati a con-
Fotografico “FRAME THE HUMAN RIGHTS!” civili, politici, economici, sociali e culturali tattare l’indirizzo gr241@amnesty.it per
rivolto agli studenti delle Scuole Secondarie di ogni persona. L’obiettivo di tale inizia- qualunque informazione.
REGOLAMENTO CONCORSO
Art. 1: Il gruppo Amnesty International 241 di Campobasso, nell’ intento di diffondere i principi della Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani del 1948 e consapevole dell’ importanza dell’arte e della creatività dei giovani come mezzi di trasmissione di
valori quali il rispetto e la tolleranza tra gli esseri umani, organizza e indice il Concorso Fotografico “FRAME THE HUMAN RIGHTS!”;
Art. 2: Il tema del concorso è “Fotografa i diritti umani”. Le opere artistiche in gara dovranno approfondire il tema dei principi san-
citi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, con particolare attenzione ai singoli diritti proclamati dai trenta articoli della
Dichiarazione. Il testo della Dichiarazione Universale può essere scaricato al seguente link www.amnesty.it/dichiarazione-univer-
sale-diritti-umani-uomo.html. Le opere in gara dovranno essere fotografie, in formato digitale; Art. 3: Il concorso è aperto agli stu-
denti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado della Provincia di Campobasso. Modalità di partecipazione. Art. 4: Le iscrizioni
al concorso dovranno pervenire entro e non oltre il 14 maggio 2010 tramite posta elettronica, all’indirizzo: framethehuman-
rights@gmail.com. Nell’oggetto dell’e-mail dovrà essere fatto chiaro riferimento al concorso “Frame the human rights”. Entro 24
ore dall’invio dell’iscrizione si riceverà una mail di conferma; Art. 5: L’e-mail dovrà comprendere necessariamente, in allegato, le
foto in concorso. Ogni autore può partecipare con un massimo di tre foto, in bianco e nero o a colori, in tecnica digitale. Nel cor-
po dell’e-mail dovranno essere indicati, pena l’esclusione dal concorso, i seguenti dati: nome, cognome, indirizzo, recapito tele-
fonico, indirizzo e-mail, titoli delle foto. L’invio dell’e-mail è valido come dichiarazione di conoscenza e accettazione del regolamento
concorsuale, con particolare riferimento alla responsabilità sull’originalità delle opera presentata. Inviando l’e-mail, il partecipante
dichiara inoltre che i dati forniti sono veri e acconsente al loro trattamento (D. Lgs. 196/03) da parte degli organizzatori del con-
corso. Selezione e premiazione. Art. 6: Modalità del concorso: Le votazioni da parte della Giuria avranno inizio il 15 maggio 2010.
Non sarà oggetto di valutazione il materiale pervenuto oltre la mezzanotte di venerdì 14 maggio. La giuria sarà formata da attivi-
sti del Gruppo Amnesty 241 di Campobasso, membri del Consorzio Zonacinque – fotografi associati di Campobasso ed altri sog-
getti esperti nel campo artistico. La giuria terrà in considerazione, nella sua valutazione, l’attinenza delle opere ai principi propri
di Amnesty International e al tema del concorso e la loro qualità artistica. I giudizi della Giuria sono inappellabili. A seguito della
votazione verrà dichiarato un vincitore e, in base ai punteggi ricevuti, verrà stilata una classifica. Verranno premiati i primi 3 clas-
sificati. La giuria si avvale della facoltà di allargare la rosa dei premiati nel caso in cui si convenga che l’opera abbia le caratteri-
stiche per una menzione speciale. Art. 7: Premiazione. I premi messi in palio sono: Iscrizione ad Amnesty International + libro fo-
tografico Amnesty + gadget Amnesty a scelta tra quelli del catalogo del gruppo Amnesty 241. Una pubblicazione Amnesty a scel-
ta + gadget Amnesty a scelta tra quelli del catalogo del gruppo Amnesty 241. Un gadget Amnesty a scelta tra quelli del catalogo
del gruppo Amnesty 241. Il giorno 20maggio verrà resa nota la classifica e verrà comunicata direttamente via mail ai partecipanti,
agli indirizzi indicati sulla scheda di adesione. Ai vincitori verranno indicate le modalità per il ritiro dei premi. Successivamente,
verrà organizzato un evento pubblico, al quale i partecipanti al concorso saranno invitati e durante il quale verranno esposte tut-
te le foto in concorso. Accettazione. Art. 8: La partecipazione al concorso implica la totale accettazione del presente regolamen-
to. I partecipanti al concorso esonerano l’organizzazione da qualsiasi responsabilità nei confronti di terzi che possano ritenersi
lesi dalla loro esibizione o da dichiarazioni false in merito alla paternità dell’opera. L’organizzazione declina ogni responsabilità
per danni, incidenti o quant’altro possa aver luogo prima, durante e dopo la manifestazione per fatti indipendenti dalla volontà
degli organizzatori stessi. Art. 9: È facoltà dell’organizzazione modificare lo svolgimento del concorso e il presente regolamento
qualora si verificassero cause indipendenti dalla volontà degli organizzatori stessi. Art. 10: È facoltà dell’organizzazione diffondere
il concorso attraverso i mass-media e utilizzare immagini relative ai partecipanti e le loro opere, senza nulla dovere a questi ulti-
mi a nessun titolo. Art. 11: L’organizzazione si impegna a selezionare le opere indipendentemente dalla provenienza culturale, ge-
nere, orientamento sessuale dei partecipanti. Si assicura il rispetto del trattamento dati sensibili a norma del Decreto Legislati-
vo 196/2003. Art. 12: Il gruppo Amnesty International 241 si riserva il diritto di utilizzare le foto pervenute per scopi divulgativi
e promozionali che non abbiano finalità di lucro, menzionando sempre il nome dell’autore. Tutte le opere candidate al concorso
saranno trattenute dal gruppo Amnesty International 241 per il successivo utilizzo, del quale si darà ampia comunicazione ai sog-
getti interessati.
44 • N. 5/2010
ASSOCIAZIONI
Una lunga
esperienza con emergency_isernia@yahoo.it
Emergency 338.3342683
www.emergencyisernia.splinder.com
emergencycampobasso@gmail.com
392.3460870
Il 18 marzo scorso abbiamo organizzato un incontro ad Isernia con il dottor
Antonio Rainone, che ha raccontato la sua lunga esperienza di lavoro con
Emergency come chirurgo generale, prevalentemente in Afghanistan, ma ta la popolazione, dove l’aspettativa di
anche in Sierra Leone e, in ultimo, in Cambogia presso il Centro di vita è di circa 34/37 anni e la morta-
Emergency di Battambang, in una zona poverissima e fortemente colpita lità infantile è tra le più alte del mon-
dalla presenza di mine. do. In Sierra Leone, Rainone ha preso
parte presso l’ospedale di Goderich an-
Emergency, gruppo territoriale di Isernia che al programma di dilatazione en-
doscopica esofagea a cui vengono sot-
N
oi volontari abbiamo spesso leporino e ustioni). Negli ultimi anni toposti i bambini che accidentalmen-
occasione di ascoltare il rac- l’ospedale ha assunto le caratteristi- te bevono la soda caustica con cui le
conto della vita negli ospeda- che prevalentemente di un ospedale mamme fanno il sapone. L’esofago in
li di Emergency, delle storie che in essi traumatologico essendo per fortuna questi casi può diventare sottile come
si incontrano, dalla voce di chi vi ha pre- sempre meno i feriti da mine, grazie ad un ago da cucito, rendendo impossibile
stato direttamente la sua opera. Il 18 un’opera di sminamento efficace e alla una nutrizione adeguata. Il tratta-
marzo scorso abbiamo organizzato conoscenza e delimitazione dei terri- mento richiede molto tempo perchè im-
un incontro ad Isernia con il dottor An- tori minati. Diversa la situazione in Af- plica dilatazioni progressive, successive
tonio Rainone, che ha raccontato la sua ghanistan. Qui le mine sono ovunque, nel tempo, e molta pazienza. Ogni in-
lunga esperienza di lavoro con Emer- sparse durante le vecchie guerre e quel- tervento di dilatazione richiede l’ane-
gency (tredici missioni in sette anni) la in corso, che sembra ormai dimen- stesia generale e il programma dura
come chirurgo generale, prevalente- ticata. Antonio ha lavorato in tutti e tre anni, fino a quando il bambino non è
mente in Afghanistan, ma anche in Sier- gli ospedali di Emergency, a Kabul, ad di nuovo in grado di ingerire cibi soli-
ra Leone e, in ultimo, in Cambogia pres- Anabah nella valle del Panshjr e La- di. L’ospedale di Emergency e’ ormai
so il Centro di Emergency di Battam- shkhar-gha, nella provincia pashtun di diventato il centro di riferimento di tut-
bang, in una zona poverissima e for- Helmand, oggi il centro dell’offensiva ta la Sierra Leone per questo tipo di
temente colpita dalla presenza di anti talebana. Non solo mine, in Af- patologia. Antonio ci ha mostrato solo
mine. Il territorio cambogiano è uno dei ghanistan, ma pallottole come quella foto di protagonisti di storie a lieto fine,
più densamente minati al mondo: il si- che ha attraversato l’omero della vit- ci ha raccontato del suo lavoro con
stema sanitario cambogiano risente an- tima più giovane, un neonato al suo pri- semplicità, senza enfasi, dicendo di
cora dei passati conflitti e dell’elimi- mo giorno di vita, ed incidenti dovuti alla aver fatto semplicemente quello che
nazione di medici e infermieri voluta dal dura lotta per l’esistenza quotidiana. era giusto fare, contribuire a salvare vite
regime di Pol Pot. La sospensione dei L’Afghanistan rappresenta l’esperien- umane, distrutte dalla follia della guer-
programmi di vaccinazione a partire da- za più dura anche per il personale sa- ra. Ci ha ricordato qualche cifra per fare
gli anni settanta ha permesso la dif- nitario, per la vita che si è costretti a raffronti, per indurre a qualche rifles-
fusione di malattie come poliomielite condurvi, senza alcuna possibilità di sione: tra il 2002 e il 2009 l’Italia ha
e tetano. Nel paese l’assistenza sa- uscire, di distrarsi e per il duro lavoro speso quasi due miliardi di euro per fi-
nitaria pubblica non è gratuita: cibo, me- che attende il chirurgo, ore ed ore in nanziare la missione in Afghanistan. Il
dicine e anche il sangue per un’even- sala operatoria, specie in caso di mantenimento dei tre ospedali di
tuale trasfusione devono essere pagati “mass casualty”, quando arrivano nel- Emergency in Afghanistan e del Cen-
a parte. La spesa per l’assistenza sa- lo stesso momento un gran numero di tro di maternità di Anabah costerà cir-
nitaria risulta quindi gravosa anche per feriti. Le immagini della Sierra Leone ca 5 milioni per il 2010. Dal pubblico
una famiglia media cambogiana, ne- mostrano paesaggi di una bellezza ma- intervenuto all’incontro sono venute do-
gando, di fatto, il diritto alla cura. Dal gica, spiagge e mare bellissimo, colori mande sull’attività di Emergency e quel-
1998 l’ospedale di Emergency, oltre straordinari che fanno a volte dimen- la, inevitabile, su come sia possibile,
alla chirurgia di guerra per le vittime del- ticare una guerra lunghissima finita da dopo aver operato in queste realtà, tor-
le mine antiuomo, si è occupato di chi- poco e i cui segni ancora permangono. nare a lavorare negli ospedali italiani,
rurgia d’urgenza, traumatologia, chi- Un paese bellissimo e poverissimo, le Aziende della salute, in un sistema
rurgia ortopedica e ricostruttiva (per pa- quasi completamente privo di assi- in cui anche la salute è ormai merce.
zienti affetti da malformazioni come il stenza sanitaria nazionale: non esi- Antonio dice di aver risolto a modo suo
piede torto o gli esiti della poliomieli- stono buone scuole di formazione né questa contraddizione, rinunciando, de-
te) e chirurgica plastico-ricostruttiva (per strutture sanitarie in grado di rispon- finitivamente, a rientrare a far parte del
il trattamento, ad esempio, di labbro dere adeguatamente ai bisogni di tut- nostro sistema sanitario nazionale.
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ARTE
ntrare nello studio d’arte di Ni- rava la tranquilla vita di provincia e dal- Suo padre Carlo è stato un importante
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