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OPERAZIONE LACRIME NERE

MILSIM semi-certificata con regolamento ROW Filone Est-Europa


Campo di gioco: Localit Soverzene, comune di Longarone, Belluno (BL)

Background:
Il Nordistan una delle tante ex-repubbliche socialiste in piena crisi economica.
Autoproclamatosi repubblica indipendente nel 1991, non mai stata riconosciuta dalla comunit
internazionale. Nella sua campagna elettorale presidenziale del 1990, l'allora presidente Boris Eltsin
aveva promesso di riconoscere le richieste di autonomia amministrativa e fiscale dei governi
federati, spesso disegnati su base etnica in epoca sovietica.
Il Nordistan, a maggioranza islamica, recicl facendo propria la bandiera della Repubblica delle
Montagne, stato realmente esistito ai confini tra Turchia e Georgia per soli tre anni, tra il 1917 e il
1920: il nero rappresenta la principale fonte di sostentamento del paese: il petrolio. Il verde
rappresenta le foreste e le montagne del Caucaso e il rosso il principale dei colori che non manca
in nessuna delle nazioni panslave, unite dalle stesse radici e tradizioni.
Fino ai primi anni 2000 nel Nordistan regnava un' equilibrio fragile ma stabile. Con l'abbondanza
dei giacimenti petroliferi nel nord del paese e i siti minerari nel sud, era diventato il secondo
maggior esportatore della lega Euroasiatica.
Forte di questa situazione di privilegio, il Nordistan ha sempre voluto mantenere le distanze da
Bruxelles, lasciando in sospeso tutti gli accordi di associazione con lUE e svoltare invece verso
Mosca, cercando di ottenere il monopolio del mercato delle risorse e di strappare il prezzo
desiderato.

Antefatti (2014-2015):

La rivoluzione arancione ucraina del 2014, lannessione della Crimea da parte di Mosca e la
guerra nel Donbass non solo hanno portato al collasso lex repubblica sovietica, ma rotto questo
equilibrio continentale che ha retto per cinque lustri dopo la fine della Guerra fredda.
Della quindicina di Paesi dellex Urss, solo i tre baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) sono gi entrati
sia nellUe che nellAlleanza Atlantica, degli altri alcuni sono ancorati alla Russia, altri ancora pi
in bilico, come appunto il Nordistan: qui rischia di scoppiare una nuova crisi e una nuova guerra,
come quelle gi avute nel recente passato lungo la linea che va dal Caucaso al Pamir.
Il paese stato definito dal Sunday Times un buco nero nel cuore dellEuropa, uno di quei tasselli
traballanti del mosaico postsovietico dove i conflitti congelati rischiano prima o poi di riesplodere.
Le recenti turbolenze nei paesi circostanti hanno gi cominciato a portare episodi di guerriglia
urbana tra i minatori (a maggioranza religiosa ortodossa) del Sud e i ricchi petrolieri del Nord (a
maggioranza religiosa islamica), da anni a capo di un governo con tendenze indipendentiste che
agisce sotto l'ala protrettrice di Mosca. Il tema dellavvicinamento a Bruxelles ancora ampiamente
dibattuto e nel Nord, le tendenze separatiste e filorusse sono aumentate da quando a fine 2014 un
referendum, condannato dall' Unione Europea come truccato e illegale, ha sancito come il 88%
della popolazione locale voglia rapporti pi stretti con Mosca e si opponga allUe.

Crisi attuale:
Il vertice dell' Alleanza Atlantica tenutasi a Varsavia a luglio di quest'anno, e la conseguente
decisione di stanziare un contingente militare di 5000 uomini in Lettonia per fare pressioni sulla
politica estera di Mosca, ha creato un fortissimo dissenso popolare e scatenato proteste di piazza
anti-europee. Gli embarghi nei confronti di Putin sono stati estesi in agosto a tutti i suoi alleati pi
stretti tra cui il Nordistan, e i nuovi accordi di mercato tra la nuova America finanziaria di Trump e
l'Arabia Saudita hanno dato la mazzata finale alla popolazione facendo crollare il prezzo del
petrolio euroasiatico.(allegato 1)
La conseguenza principale di questo stato di cose ha portato a grande preoccupazione dell' Europa
e del presidente delle Nazioni Unite Ban Ki Moon che ha recentemente dichiarato in un'intervista
all'emittente inglese BBC che:
Il Nordistan potrebbe trovare in una linea di governo anti-europeista ai massimi livelli storici, un
avvicinamento all'estremismo islamico. Gran parte della popolazione delle regioni del nord di
fede musulmana, e gli occhi sui pozzi petroliferi nordistani sono molteplici ...
Dalla Russia a Israele, dall' Iran agli hezbolla libanesi, dalla Turchia alle milizie curde del popolo
/YPG) ...fino alle ipotesi peggiori i sunniti di Al-Nusra e Ahrar al-Sham (cellule di Al Queda che
opera in Siria) e lo stato islamico dell'ISIS vogliono approfittare dello stato di confusione
governativa e stringere accordi unilaterali per il controllo dei pozzi. Se le bandiere nere del califfato
saranno le prime a sventolare sui giacimenti, stiamo parlando della possibilit di mettere in mano ai
criminali pi efferati dell'ultimo decennio il 2% delle risorse petrolifere mondiali. L' occidente
rester a guardare? (allegato 2)
Allegato 1:

Allegato 2:

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