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I problemi del terzo settore

Difficolt della definizione e della


terminologia
Fenomeno sociale dai confini mossi
Problemi di classificazione e metodologici

Difficolt di inquadramento
univoco nella legislazione

Il terzo settore tra stato e mercato

lo stato

il mercato

Natura pubblica

Natura privata

Ordinato da leggi

Finalit sociali e
collettive
Organizzato in
strutture e uffici
della pubblica
amministrazione

Regolato da
leggi

Il terzo settore

Natura privata

Regolato da leggi

Finalit private

Composto da
attori
individuali e
collettivi
(imprese) con
scopo di lucro

Finalit sociali e
collettive

Composto da
organizzazioni
senza scopo di
lucro

Sovrapposizioni tra i tre settori

Tra terzo settore e stato

Tra terzo settore e


mercato

Natura pubblica e sociale

Perseguimento
dell'interesse generale

Produzione di beni e
servizi

Natura privata e libera


(frutto della libera
iniziativa dei privati)

Produzione di beni e
servizi

terminologie del terzo settore

In Italia

fuori d'Italia

terzo settore

non profit sector

non profit

charitable sector

privato sociale

informal sector

terza dimensione

voluntary sector

azione volontaria

economie sociale

economia sociale

intermediary initiative

economia civile

indipendent sector

Storia del terzo settore

Il mutualismo e la
cooperazione tra '800 e
inizi '900
Le opere pie e la nascita
delle Ipab
Il cattolicesimo sociale

L'assenza di politiche
sociali pubbliche
Giolitti ed il fascismo

Dopo la seconda guerra


mondiale: il lento
avvento del welfare
Il collateralismo della
guerra fredda
Dagli anni '70:
volontariato,
cooperazione sociale e
associazionismo
Il salto degli anni '90

Il terzo settore e l'azione sociale collettiva

PARTITI
POLITICI
Conquista delle
cariche elettive
Selezione del
personale
politico
Elaborazione
delle politiche
pubbliche
Formazione di
identit collettive

SINDACATI
Rappresentanz
a di interessi

Influenza sulle
decisioni
pubbliche

Contributo alla
elaborazione di
politiche
pubbliche

TERZO
SETTORE
Gestione di
servizi e
forma di
partecipazion
e
Influenza
sulle
decisioni
pubbliche
Attivit
economiche

MOVIMENT
I SOCIALI
Espressione
di un
conflitto
sociale
Formazione
di identit
collettive
Influenza
sulle
decisioni
pubbliche

Terzo settore: le peculiarit innovative

Economia

Crea posti di lavoro

Crea nuovi settori


di attivit
economica
Sviluppa l'economia
dei servizi sociali
Crea nuovi
comportamenti
economici e di
consumo

Societ
Favorisce la
partecipazione
sociale e la
cittadinanza attiva
Fa crescere una
coscienza
democratica e
civile
Mette in relazione
cittadini ed
istituzioni
Difende i diritti

Politiche
pubbliche
D risposte a bisogni
sociali inevasi
Aumenta la quantit
e la qualit dei servizi
Sburocratizza il
welfare
Fa crescere la
dimensione
personale e
relazionale dei servizi

PRINCIPALI TIPOLOGIE GIURIDICHE DEL


TERZO SETTORE

COMITATI

Cod. civile artt. 39-42

Nascono per obiettivi


determinati
attraverso la raccolta
di fondi

ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE E
NON RICONOSCIUTE
Cod. civile, artt. 12-24 e 36-38
Associazioni sportive, culturali, di promozione
sociale, giovanili, ambientaliste, di solidariet
internazionale

FONDAZIONI

COOPERATIVE SOCIALI

Cod. civile art. 12-35

Cod. civile 2511-2545 e legge 381/1991

Cooperative sociali di tipo a) e di tipo b)

Fondazioni operative
e fondazioni bancarie

ALTRE DEFINIZIONI: ATTENZIONE

ONG
(organizzazioni
non governative)

Non sono un'altra


tipologia giuridica,
ma possono
assumere la forma
dell'associazione o
della fondazione

ORGANIZZAZIO
NI DI
VOLONTARIATO

Non sono un' altra


tipologia giuridica,
ma possono
assumere la forma
dell'associazione o
della fondazione

ONLUS
(organizzazioni
non lucrative di
utilit sociale)
Non si tratta di
un'altra tipologia
giuridica ma della
qualifica di natura
fiscale data ad
associazioni, ong,
cooperative
sociali, ecc.

Caratteristiche delle organizzazioni non profit

Secondo l'Istat

Senza scopo di lucro

Formalmente
costituite

Secondo la
legislazione
italiana
Senza scopo di lucro

Formalmente
costituite

Secondo gli studi


internazionali (J.
Hopkins e Onu)
Senza scopo di lucro
Formalmente
costituite

Private

Private

Private

Autogovernate

Autogovernate

Autogovernate

Democratiche

Utilit sociale

Presenza volontari

Distinzioni tra le organizzazioni non profit:


mutualiste e non mutualiste

MUTUALISTE

Svolgono attivit
solamente a beneficio dei
soci e degli iscritti
all'organizzazione

NON MUTUALISTE

Svolgono attivit a
beneficio di tutta la
collettivit e non solo per
gli appartenenti
all'organizzazione

Distinzioni tra le organizzazioni non


profit:gestione di servizi e/o advocacy

GESTIONE DI SERVIZI

Svolgono
prevalentemente attivit
di gestione di servizi
autonomamente o per
conto della pubblica
amministrazione

ADVOCACY

Svolgono
prevalentemente attivit
di tutela dei diritti, di
sensibilizzazione sociale,
di pressione politica e
culturale, di cittadinanza
attiva

Terzo settore ampio e ristretto (solidaristico)

CARATTERISTICHE MINIME DEL SETTORE NON PROFIT

Il terzo settore ristretto


(solidaristico)

Formalmente costituito

Non distribuire utili

Utilit sociale

Autogovernato

Funzionamento democratico

Essere privato

Una certa presenza di


volontariato

Indagine Istat (1999-2000)


pubblicata nel 2001

Criteri adottati
dall'Istat per
formare il
campione

Formalmente
costituite
Non distribuire gli
utili

Indipendenti ed
autogovernate
Private e volontarie

Organizzazioni
individuate
(96,4% del totale)
Associazioni
riconosciute e non
riconosciute

Fondazioni

Comitati

Cooperative
sociali

Altre forme (3,6%


del totale)

Enti ecclesiastici

Ipab

Enti morali

Universit e scuole
private

Pro loco

Casse mutue

Case di cura di
diritto privato, ecc.

Oggetto dell'indagine Istat

Enti non commerciali (non distribuiscono utili e non svolgono


prevalentemente attivit di natura commerciale)

Partiti politici e sindacati

Terzo settore solidaristico

Associazioni di categoria

Associazioni

Enti ecclesiastici

Comitati

Scuole e universit private

Cooperative sociali

Fondazioni

ONG

ONLUS

Ipab e Fondi pensione


Pro loco
Patronati
Societ di mutuo soccorso

Risultati principali dell'indagine Istat

221.412

le organizzazioni censite

629.412
distaccati,

le unit di forza lavoro (dipendenti,


collaboratori, lavoratori
ecc.)

3.221.185

i volontari

3.974.433

totale delle risorse umane (84,2% sono


volontari e 15,8% lavoratori)

34 mld euro il bilancio totale del settore

Indagine Istat: dati per forma giuridica

202.059

le associazioni (61.313 le associazioni


riconosciute e 140.766 le
associazioni non
riconosciute), circa il
91% del totale

4.651

le cooperative sociali

3.833

i comitati

3.088

le fondazioni

7.861

altre forme

Indagine Istat:
settori di attivit prevalente delle organizzazioni

139.733

Cultura, sport e ricreazione

63,1%

19.234

Assistenza sociale

8,6%

15.634

Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi

7,0%

11.537

Istruzione e ricerca

5,2%

9.676

Sanit

4,3%

6.842

Tutela dei diritti ed attivit politica

3,0%

6.802

Promozione e formazione religiosa

3,0%

4.338

Sviluppo e coesione sociale

1,9%

3.277

Ambiente

1,3%

1.433

Cooperazione e solidariet internazionale

0,6%

Indagine Istat:
ripartizione territoriale delle organizzazioni

113.172

nel Nord d'Italia

51,1%

61.273

nel Sud d'Italia

27,7%

46.966

nel Centro Italia

21,2%

Le pi alte percentuali di ONP rispetto alla popolazioni si


trovano in Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia
Giulia, Toscana

Occupazione nel settore non profit:


paesi a confronto

12,6%

Olanda

11,5%

Irlanda

10,5%

Belgio

7,8%

Stati Uniti

6,2%

Gran Bretagna

4,9%

Francia e Germania

4,5%

Spagna

2,6%

Italia

Indagine Istat:
lavoratori e volontari per genere
Uomini

Dipendenti

Di cui:

Donne

199.217

332.709

(62,5%)

Part time

12.544

50.971

(80,2%)

Volontari

2.109.823

1.111.362

(34,5%)

Indagine Istat:
i dipendenti nelle organizzazioni

187.811

33.601

non hanno dipendenti, solo volontari

84,8%

hanno lavoratori dipendenti

15,2%

Di queste:

23.311

7.945

hanno tra i 10 e i 49 dipendenti

1.972

hanno tra i 50 e i 249 dipendenti

373

non superano i 10 dipendenti

hanno pi di 20 dipendenti

Indagine Istat:
dove si trovano i dipendenti

8,2%

nel settore sport, cultura, ricreazione

(63,1%)

8,5%

nel settore relaz sindacali e rappresentanza

(7,0%)

27,6%

nell'assistenza sociale

(8,6%)

18,9%

nel settore istruzione e ricerca

(5,2%)

22,8%

nella sanit

(4,3%)

5,0%

nel settore sviluppo e coesione sociale

(1,9%)

4,2%

nel settore promozione e formazione religiosa

(3,0%)

1,9%

nella tutela dei diritti e attivit politica

(3,0%)

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